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L’ex arbitro Bergonzi: “Quello di Roma il derby più difficile”

L’ex arbitro internazionale, ora moviolista Mediaset, Mauro Bergonzi ha detto la sua sulla stracittadina romana. Durante la sua carriera ha diretto lo scontro fra le squadre capitoline per due volte. L’ex direttore di gara per parlare della sfida di questa sera tra Roma e Lazio è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport«Il derby di Roma? E’ il più difficile da dirigere».

ROMA-LAZIO PIU’ COMPLICATA DEI DERBY DI MILANO E TORINO

«Sì, perché l’ambiente carica i giocatori di una responsabilità unica. E anche l’arbitro avverte l’adrenalina che avvolge la città appena mette il naso fuori dall’albergo. Ci vuole molta esperienza per gestire un match simile, non è alla portata di un arbitro emergente anche se bravo».

SULL’ARBITRO RIZZOLI

«Giusto così, parliamo di un top nel mondo. La sua carriera è incredibile e non si conquistano certe finali per fortuna. Sono convinto che mentre noi parliamo lui sta già preparando la partita, vedendo e rivedendo i filmati delle squadre».

COPPA ITALIA SENZA ARBITRI ADDIZIONALI

«Si torna ad arbitrare alla vecchia maniera e Rizzoli è cresciuto dirigendo in quel modo. Di sicuro dovrà correre di più per accorciare il campo, ma non è un problema. E poi è accompagnato da due assistenti, Di Liberatore e Tonolini, che sono una garanzia».

IN FINALE INVECE ADDIRITTURA LA VAR 

«Io sono d’accordo, ma bisognerebbe chiedere agli arbitri se sono pronti a fare questo passo dopo i mesi di sperimentazione. La tecnologia è un aiuto fondamentale, averla avuta ai miei tempi».

SVOLTA EPOCALE

«Per farle capire, a me toccò un Roma-Lazio la settimana dopo il gol fantasma di Muntari in Milan-Juve. C’era un clima tesissimo nei confronti degli arbitri. Pronti via e do un rigore alla Lazio con espulsione del portiere. Insomma, con la moviola avrei avuto un bel paracadute in caso di errore grave che per fortuna non commisi».

I RICORDI DI QUEL DERBY: TOTTI ERA IL RE INDISCUSSO DELLA ROMA

«Certo, era il capitano e si faceva sentire. Ma con me è stato sempre corretto e quando è andato fuori le righe con le proteste lo ho ammonito. Vederlo ai margini che effetto fa? Beh, gli anni passano per tutti. Però riesce lo stesso a trasmettere la carica ai compagni e potrebbe essere decisivo nel derby, come lo è stato già in passato».

UN CONSIGLIO A RIZZOLI

«Scherziamo, non ha bisogno di un mio suggerimento. Semmai un auspicio: che i giocatori aiutino l’arbitro senza protestare a ogni fischio. Ne guadagna lo spettacolo».





 

Paola Turci: “Lazio devi giocare con la stessa energia dell’andata!”

La cantante Paola Turci, ha rilasciato un commento sul derby di Coppa Italia di questa sera

NON MOLLARE MAI

Paola Turci, cantante romana e laziale, ha partecipato ieri sera ad un evento organizzato da una Onlus che combatte contro i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. Ha anche commentato il derby di questa sera. Ecco le sue parole: “Sarò impegnata parecchio stasera e purtroppo saprò soltanto il risultato finale. E’ chiaro che c’è la possibilità di arrivare in finale. Spero che la Lazio mantenga lo stesso stato d’animo dell’andata. Quell’energia che è stata decisiva nella partita vinta due a zero contro i giallorossi“.

GIUDICE SPORTIVO – Ecco le sanzioni dopo l’ultima giornata di campionato

Sono state pubblicate le sanzioni del Giudice Sportivo in merito all’ultima giornata di campionato. Stangata per Pinilla. Quattro gli squalificati

GIUDICE SPORTIVO

Ecco l’elenco completo delle squalifiche:

  • Mauricio Pinilla (Genoa), 5 giornate, per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione); per aver, al 14° del secondo tempo, dopo la notifica del provvedimento di ammonizione, proferito espressione ingiuriosa accompagnata da un gesto eloquente e plateale del braccio nei confronti del Direttore di gara, nonché, successivamente alla notifica dell’espulsione, per essersi avvicinato all’Arbitro con atteggiamento minaccioso ed intimidatorio, trattenuto a stento da compagni e avversari, colpendo il medesimo con schiaffi sul braccio e sulla mano destra e rivolgendogli altresì espressioni minacciose

Una giornata a:

  • Alessandro Carlo Gazzi (Palermo)
  • Jakub Jankto (Udinese)
  • Frank Yannick Kessie (Atalanta)
  • Luca Rossettini (Torino)

CESAR APARECIDO RODRGUES HA PARLATO DEL DERBY>>>CLICCA QUI

Cesar: “Sarò in Curva Nord per sostenere la Lazio verso la finale”

Cesar Aparecido Rodrigues, ex centrocampista della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia, per parlare del derby di stasera e non solo

FORZA LAZIO

A volte i derby posso essere scontati, a volte posso decidere una stagione. E’ successo con la finale di Coppa Italia del 26 Maggio, successivamente per la lotta al secondo posto di un anno fa. Quest’anno il derby deciderà chi andrà in finale di Tim Cup. Molti sono i giocatori che negli anni hanno affrontato questa stracittadina. Uno di loro è Cesar Aparecido Rodrigues, che ha voluto commentare la partita di stasera ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Ecco le parole del brasiliano: “Facciamo prima a dire chi, prima del derby, non rompeva le scatole. Di Canio aveva una carica pazzesca, lo soffriva tantissimo. Trasformò tutta la sua tensione in qualità, lettura della partita, rabbia. Dopo il gol fu difficile trattenerlo ma, per fortuna, non successe nulla. Il mio balletto non fu preparato. Non lo feci mai. Ballai la samba così, sul momento“.

Stasera sarò in Curva Nord, sarebbe bello veder ballare Anderson. La ballasse anche Immobile, se si vince va tutto bene. Sarà una gara tosta. Si è acquisito un grande vantaggio ma non per questo bisogna andare morbidi. Il 2-0 non basta. Bisogna soffrire“.

C’è tanto da fare ma credo che Inzaghi abbia già trasmesso questa mentalità. Le partite belle sono poi queste difficili. Non ci si può pensare. Il Napoli? Domenica è lontanissima. Un allenatore può anche ragionarci ma i giocatori no. Inzaghi? Anche in campo si vedeva la sua grinta. È importante che adesso sia diventato una certezza e non più una sorpresa

ECCO I CONVOCATI DI SIMONE INZAGHI>>>CLICCA QUI

DERBY TIM CUP – Ecco i convocati di Simone Inzaghi

Simone Inzaghi ha diramato la lista dei convocati per il derby di Coppa Italia di stasera. Out Marchetti e Mohamed, riecco Tounkara e Rossi

Ecco la lista completa dei convocati:

Portieri: Adamonis, Strakosha, Vargic;

Difensori: Basta, Bastos, de Vrij, Hoedt, Lukaku, Patric, Radu, Wallace;

Centrocampisti: Biglia, Crecco, Felipe Anderson, Luis Alberto, Lulic, Milinkovic, Murgia;

Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Keita, Lombardi, Rossi, Tounkara.

INTANTO DIABOLIK HA PARLATO>>>CLICCA QUI

Derby, la carica della Curva Nord nelle parole di Diabolik

Il derby si avvicina. Anzi è vicinissimo. Siamo sicuri che la parte più calda dello stadio lo sentirà ancora di più. E’ tutto pronto a livello scenografico sugli spalti: i ragazzi in campo sono chiamati a fare la prestazione per la maglia e i suoi tifosi. Anche il leader della Curva Nord Diabolik ha pensato a caricare l’ambiente.

BARRIERE

Il pensiero di Diabolik, storico leader della Curva Nord: “Qualcuno crede di essere stato fondamentale per toglierle ma si parla di una cosa inutile in partenza. Sono stati altri gli interventi decisivi per confermare l’onnipotenza giallorossa. Non cambia nulla, ci sarà una barriera di steward. Se uno dovesse essere coerente, dovrebbe restare fuori ancora. Sono rimasto sorpreso degli striscioni per esponenti del governo fatti da loro tifosi l’altra notte (in particolare per Luca Lotti, ministro dello Sport impegnatosi in prima persona per rimuovere le barriere, ndr). E poi in realtà nella loro curva ci sono sempre state 3-4 mila persone, noi avevamo svuotato tutto lo stadio. La nostra situazione era molto diversa”. Per Diabolik la decisione delle istituzioni non ha cambiato infatti la situazione: “La Nord e la Sud non torneranno mai come prima, non esultiamo per questa cosa. Continuiamo a prendere multe per gli striscioni e cambi posti o per far partire i cori. Abbiamo scelto di continuare la battaglia da dentro perché si stava perdendo la lazialità, c’era troppa disaffezione”.

CONTESTAZIONE E DERBY

“A prescindere dal presidente, io maledico quella strategia, fatta a fin di bene per carità. Ormai Lotito è diventato un alibi, per vedere la partita al pub o con gli amici tuoi. Noi non siamo entrati per un anno, poi abbiamo scelto di non lasciare la città in mano alla Roma. Ormai i tifosi della Lazio sono solo quelli che vanno allo stadio, in questo senso a giugno mi aspetto delle iniziative adeguate dalla società per richiamare la gente all’Olimpico il prossimo anno. Tutto risolto col club? Neanche per sogno, ma ora bisogna voltare pagina e cercare di fare il bene della Lazio. Alcune cose in quel periodo sono state fatte male, sfruttate da alcuni comunicatori che si sono appropriati delle contestazioni per avere benefici. Ma siamo stati noi ad essere andati in galera, ci hanno messo in mezzo Chinaglia e dei truffatori, ora siamo maturi per dire che abbiamo sbagliato”. Infine sul derby: “Sarà durissima, questa sfida a noi fa paura dal punto di vista arbitrale. Hanno venduto i biglietti a prezzi più bassi, hanno tutte le istituzioni a favore, comprese quelle religiose, il Governo, le banche. Noi, però non ci arrendiamo e ci saremo con la solita rabbia, ci piace essere scozzesi in terra inglese: forza Lazio, avanti Curva Nord”.

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CALCIOMERCATO – Biglia, spunta una clausola nel nuovo contratto. I dettagli

Il capitano della Lazio Biglia è molto vicino a firmare il rinnovo per legarsi ancor di più ai colori biancocelesti. Dall’Argentina intanto spunta un retroscena sui termini del nuovo contratto.

Lucas Biglia è destinato a restare alla Lazio. Il playmaker è vicinissimo al rinnovo contrattuale e dall’Argentina giungono ulteriori dettagli sul suo prossimo contratto. Come rivela ‘Olè’, il centrocampista guadagnerà 2,8 milioni di euro all’anno e nel nuovo accordo dovrebbe essere presente anche una clausola rescissoria da 25 milioni di euro. Una clausola che l’Inter ha tentato di abbassare, contattando la stessa Lazio in ottica di un futuro assalto. La risposta dei capitolini, però, è stata negativa: Biglia va via solo a determinate condizioni. Adesso è attesa solo l’ufficialità del prolungamento.

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Pulici: “Lazio, servirà ordine per battere la Roma”

Ci siamo il derby è alle porte, stasera Lazio e Roma giocheranno la sfida di ritorno in Coppa Italia. Gli ex giocatori biancocelesti analizzano la gara alla luce del piccolo vantaggio che la Lazio ha conseguito all’andata.

Per discutere di questo evento Felice Pulici è intervenuto ai microfoni di Radio Olympia: “Questa sfida è importantissima perché può valere l’accesso all’Europa oltre al valore stesso della stracittadina. Fermo restando che questa partita sarebbe sentita anche con in palio un trancio di pizza. Alla mia epoca non era facile. Solitamente si muoveva Bob Lovati che poi relazionava Maestrelli. Non c’erano le cassette o i dvd per vedere le gare comodamente da casa come oggi. L’aspetto comune è che si vinceva anche a quel tempo segnando, mettendo la palla in rete”. Sul Derby: “Non è solo una partita di calcio. Incontri gli avversari della tua città con i tifosi che marciano con te per avere un predominio parziale. La Roma è sempre stata un 2/3 della città, la Lazio aveva una bellissima tifoseria ma più limitata dal punto di vista numerico. Nel periodo di Chinaglia si verificò qualcosa di straordinario. Iniziò così un periodo di aggregazione dei giovani, perché senza tifoseria non si va lontano”.

INVITO AI TIFOSI

Contestazione alle spalle: “Faccio un invito ai tifosi di Roma e Lazio di essere ordinati e sereni nell’esprimere la loro passione, in modo da evitare reazioni o focolai che vengono poi ingigantiti”. Via le barriere: “Non si poteva andare avanti così. La società deve mettersi nella condizione di stare a contatto con i tifosi, facendoli sentire protagonisti. La partecipazione sarà così più intensa e importante“.

CONSIGLI AD INZAGHI

“Dobbiamo evidenziare i punti di vantaggio della Lazio. Ha il 2-0. Ha lo 0 della Roma fuori casa. Ha il vantaggio, dovesse finire 2-0, di avere i supplementari col gol in trasferta in canna. I biancocelesti devono essere ordinati e lasciar fare la partita ai giallorossi. Si dice in bocca al lupo anche col derby? Diciamo in becco all’aquila”.

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I riti scaramantici pre-derby di Immobile & Co sono da applausi!

Alzi la mano chi non ha un rito scaramantico prima di una partita importante. Il derby di stasera è una partita fondamentale che non può sfuggire a questa statistica. Anche i giocatori della Lazio sembrano pensarla così e allora vediamo come si stanno preparando alla stracittadina.

Riti e scaramanzie, il derby di Roma è anche questo. Piccoli gesti che a volte diventano vere e proprie tradizioni. Prendiamo ad esempio Felipe Anderson, che dopo il 2-0 rifilato all’andata ha deciso di non mettere più mano ai capelli. Oppure Simone Inzaghi che si toglie il giaccone solamente quando arriva ben vicino alla panchina. Ciro Immobile preferisce ascoltare la musica: la playlist preferita, però, è sconosciuta a tutti, anche alla moglie Jessica. E Lotito? Il patron biancoceleste è solito rifugiarsi in una chiesa del centro di Roma prima di ogni partita serale. Senza dimenticare Marco Parolo: il centrocampista non raggiunge i compagni se prima non ha mangiato il dolcetto preparatogli dalla consorte Caterina.

SCARAMANZIE DELL’ALTRA SPONDA DEL TEVERE

Anche dall’altra parte del Tevere, non mancano le scaramanzie. Uno dei più abitudinari è Daniele De Rossi che, nel momento di entrare in campo, si fa per tre volte il segno della croce prima di battere il cinque ai compagni. Spalletti si affida al rosario che non toglie mai dal collo, Pallotta ha dichiarato di seguire le partite della sua Roma a casa da solo, con un vessillo giallorosso addosso. I più devoti, come Manolas e Bruno Peres, preferiscono affidarsi alle preghiere, mentre Rudiger, che ha un’ossessione per la musica, scarica la tensione ballando negli spogliatoi.

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CALCIOMERCATO – Alario, l’ag: “Alla Lazio piace non poco, ma…”

Che quella per portare Lucas Alario nella Capitale fosse per la Lazio una trattativa molto difficile era una cosa su cui c’erano pochi dubbi, sin da quando la notizia ha iniziato a circolare. Ora, a confermarlo, intervengono anche le parole dell’agente del giocatore.

L’attaccante classe ’92 del River Plate infatti quasi certamente la prossima estate compierà il grande salto dall’Argentina al vecchio continente. Che vesta la maglia della Lazio è un’idea che rischia però di tramontare definitivamente, complice un prezzo del cartellino (18 milioni di euro) al momento fuori portata per le casse biancocelesti. A confermarlo, ai microfoni di ‘Tuttomercatoweb.com’, l’agente del giocatore, Pedro Aldave: “Alario è sicuramente pronto per il salto in Europa. Attualmente è il miglior prospetto del calcio argentino, giovane e comunitario, già nel giro della Nazionale. Che dire di più? Ci sono tante squadre interessate, ogni volta che scende in campo lo seguono osservatori di tutto il mondo. Il River Plate però in questo momento non è disposto a venderlo, l’operazione è molto difficile“. E sull’interesse della Lazio: “Ai biancocelesti piace non poco, questo è indubbio. Sono un club storico e prestigioso, ma la valutazione del suo cartellino è molto importante“.

E PER LEGGERE LE PAROLE DI CANA, CLICCA QUI

De Vrij: “Vi spiego come mi sono ripreso dall’infortunio e come è cambiato il mio modo di giocare”

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È sicuramente il punto più fermo e imprescindibile della difesa della Lazio. Stefan de Vrij non si è lasciato frenare dall’infortunio al ginocchio patito la scorsa stagione, ma è tornato in campo garantendo le solite perfette prestazioni. Proprio di come è riuscito a ritornare in perfetta forma l’olandese ha parlato in un’intervista rilasciata a metronieuws.nl.

Le persone sono sorprese che sto così bene dopo l’infortunio al ginocchio. Lo trovano abbastanza clamoroso, ma per me è normale. Sono cose che al di fuori del campo non devono influenzare, ma vanno trattate da persona matura. Questo ti dà una prospettiva diversa su determinate situazioni. Ho imparato a conoscere meglio me stesso e ora sono più felice. Sono sicuro che, se mi fosse successo due anni fa, non lo avrei affrontato così bene“.

IL SEGRETO

Per fortuna, io sono una persona curiosa. Cerco sempre di migliorare, forse ancora più come persona che come giocatore. Infatti, la vita fuori dal campo si riflette in quella dentro il campo. Ho letto determinate cose e sono venuto in contatto con Bouke de Boer. Lui è il proprietario di un istituto di allenamento mentale in Olanda: si tratta di Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), che aiuta a essere più efficaci nella vita di ogni giorno. Con Bouke mi incontro spesso per discutere di determinate cose. Abbiamo un ottimo rapporto e ho appreso molto da lui. Gli ho mostrato degli aspetti del mio comportamento. Per esempio, per me era molto difficile dire di no. Volevo aiutare tutti, ma ho dovuto imparare a darmi dei limiti. Un atleta professionista a volte deve pensare a se stesso. Naturalmente è necessario trovare un equilibrio tra le due cose”.

IL CALCIO ITALIANO

La Serie A è stata una buona esperienza di apprendimento, è stato uno dei motivi per cui ho deciso nel 2014 di lasciare il Feyenoord per scegliere l’Italia. Questa è la terra dei difensori, il paese delle tattiche. Qui ho potuto migliorare me stesso. La mia più grande qualità? Forse è che so leggere bene determinate situazioni durante la gara. Penso avanti, spesso già so cosa accadrà. È una cosa che ho sempre avuto e che in Italia è molto utile. Io mi sono adattato alla grande”. Poi, sulla nuova tendenza del campionato italiano: “C’è stato un cambiamento: si è verificato nel processo di pensiero degli italiani. Il calcio è diventato molto di più un divertimento. Le gare sono aperte, si segnano più gol. Prima era obbligatorio vincere, il modo non importava, adesso vincere è ancora importante, ma è aumentata anche l’importanza di intrattenere il pubblico“.

TATTICA DA LEADER

Vogliamo costruire e fare un pressing alto, quindi spesso giochiamo con un sacco di spazio alle nostre spalle, perché la difesa rimane avanti. Bisogna comunicare. Io chiamo quando va fatta la pressione e parlo con i miei compagni. Lo faccio per loro e per me stesso, perché voglio evitare guai. Ho imparato questo da Louis van Gaal, che mi ha martellato molto su questa cosa, e poi da Guus Hiddink. Prima pensavo ‘meglio non dire niente, perché devo prima a guardare me stesso’, invece ora sento di poter applaudire o rimproverare i miei compagni perché loro mi ascoltano”.

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ROMA LAZIO – Striscione dei laziali nella notte al Colosseo – FOTO

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Ci siamo: manca pochissimo, una manciata di ore al derby Roma-Lazio, valido per il ritorno della semifinale di Tim Cup.

Cresce l’attesa in casa delle due tifoserie, tra un po’ di (comprensibile) paura e tanta voglia. Voglia di vincere, di eliminare i rivali di sempre e staccare il pass per la finale del torneo. Dopo settimane di chiacchiere, finalmente questa sera sapremo la verità: Lazio o Roma? Curva Nord o Curva Sud? Chi andrà in Paradiso? Nell’attesa del verdetto del campo, i tifosi laziali si scaldano, offrendo un piccolo assaggio di quella che sarà la coreografia pensata e realizzata per questa sera. Nella notte è stato infatti esposto il seguente striscione al Colosseo: poche parole, ma un concetto chiaro.

ROMA LAZIO – Oddi: “Giusto il 3-5-2. Roma? Evitiamo i loro trabocchetti”

L’ex Giancarlo Oddi è intervenuto a Radiosei per esprimere le sue sensazioni sul derby di questa sera. Ecco le sue parole

LE SENSAZIONI SU ROMA LAZIO

Sono tranquillo per il derby di domani, non vedo dall’altra parte una squadra che non possa prendere un gol. Sono una buonissima squadra e può succede di tutto, questo è vero. Non abbiamo subito gol in casa e ne abbiamo fatti due quindi abbiamo un ottimo vantaggio anche se in queste partite può succedere di tutto. In questo periodo siamo anche abbastanza fortunati quindi speriamo che tutto vada come deve. La Roma dovrebbe scendere in campo e fare un gol subito e poi un altro senza subirne. Quindi sono moderatamente tranquillo“.

L’OPINIONE SUL MODULO TATTICO

Il 352 che mette in campo Inzaghi è dovuto al fatto che Spalletti giocherà con 3 difensori. Radu fuori dai titolari? Ci sta, Inzaghi farà giocare quelli che hanno giocato l’andata. Ci stiamo facendo impaurire da questa gara solo perché è una stracittadina, se fosse una partita diversa sarebbe stato tutto diverso. La Lazio deve avere i nervi a posto, non dobbiamo cadere nelle provocazioni, nei trabocchetti“.

ROMA LAZIO – Agostinelli: “Il derby si vince usando la testa”

Le parole dell’ex Agostinelli, sull’imminente derby Roma – Lazio. Ecco le sue parole a Radiosei

L’ANALISI DI AGOSTINELLI SU ROMA – LAZIO

Sicuramente l’atmosfera di Formello ora è di tensione ma anche di soddisfazione, perchè sono questi i momenti belli da vivere. Ora si staranno studiando anche i piccoli dettagli. I derby sono sempre gare che si giocano mentalmente. Tutto quello che si dice ora conta zero, alla fine si dicono sempre le stesse cose. Ognuno si crea la propria nella testa, poi nei ritiri arrivano le dichiarazione dei due tecnici, ma spostano poco. La Lazio arriva a questo derby bene, con il Sassuolo non mi è piaciuta. Essendo una squadra forte ha vinto malgrado le difficoltà e questo è un bel segno. Adesso è pronto per giocarsi questo derby, anche se qualche problemino del dopo sosta l’ho notato. Il derby riattiva tutto, è particolare anche per questo motivo“.

L’ex Hernan Crespo: “La Lazio può arrivare in finale ma il derby…”

Mancano poco meno di ventiquattrore al derby di ritorno di Coppa Italia. L’ansia aumenta a dismisura tra i tifosi e i protagonisti. Una gara che vuol dire tanto e che può valere una stagione. La Lazio forte del 2-0 dell’andata ha un leggero vantaggio ma in sfide come questa è vietato fare calcoli.

Per parlare della gara di questa sera è intervenuto alla TV Biancoceleste di Perform l’ex biancoceleste Hernan Crespo: “La Lazio, come dimostrato nel derby di andata, è in ottima forma. Per la Roma rimontare nonsarà facile ma la squadra giallorossa ha le qualità per farla. Nel derby romano può succedere di tutto. La Roma può ribaltare il risultato, ma la Lazio ha le capacità per non farsi rimontare.

Cana: “La Roma ha imparato la lezione, ma la Lazio può farcela”. E su Keita…

Quattro anni trascorsi alla Lazio non si dimenticano facilmente. Lo sa bene Lorik Cana, attualmente svincolato dopo la stagione passata nelle file del Nantes. L’albanese conosce bene l’ambiente biancoceleste per averlo vissuto in prima persona. Per il Guerriero, questo il suo soprannome, tante sfide all’ombra del Colosseo. Tutte gare giocate con il coltello tra i denti contro gli avversari di turno e non solo. Anche contro la piazza stessa che spesso non ha apprezzato a pieno il suo apporto. Nel suo bagaglio anche diversi derby all’Olimpico, partite che sono rimaste scolpite nella memoria di Cana. E proprio per parlare della stracittadina l’ex biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia.

SUL DERBY

“Sicuramente la partita non va preparata sapendo del vantaggio. E’ poco probabile fare la partita dell’andata. Credo che la Roma abbia imparato tanto da quella sfida. Scenderà in campo con giocatori differenti, sia nel modo di leggere che di giocare la partita. La Lazio ha ampiamente la possibilità di andare in finale, ma serve una squadra di grande valore. Il mister ha dimostrato di saper sfruttare bene le partite e studiare l’avversario. Avrà fatto così anche in vista della sfida di domani. Ogni tanto può sbagliare, ma ha la capacità di leggere bene le partite. Improntare una sfida più sull’attesa, poi, non significa che non si possano schierare giocatori offensivi. Mi auguro passi la Lazio. In percentuale credo che i biancocelesti abbiano il 60% di possibilità di andare in finale.

SU KEITA, FELIPE E PAROLO

“Due anni fa Anderson ha mostrato tutto il suo talento, con la sfortuna che, un po’ insieme al collettivo, è calato nella scorsa stagione. E’ una debolezza della nostra squadra. Quest’anno si sono rimessi a lavorare. Anche se non trova esattamente quello che aveva dimostrato vedo un Felipe più maturo. Ma è ancora al suo 50% del potenziale. Deve trovare continuità e non perdere palloni facili. Resta un valore aggiunto. Keita è uguale. Deve sentirsi importante nell’ambiente, deve sentire la fiducia. Sa che non gioca a tennis e che ha bisogno di tutti. Ti fa un po’ di amarezza vederlo entare e fare la differenza, perché vuol dire che se solo fosse sempre così sarebbe un fuoriclasse. Quando gli parlavo io, lui mi ascoltava. E’ furbo, ascoltava quelli che gli facevano comodo e un po’ paura (ride, ndr). Ma gli voglio tanto bene, a lui e Felipe. Con loro ho passato dei bellissimi momenti, gli auguro abbiano la carriera che meritano. Parolo è un elemento importante. A volte non vediamo il suo lavoro, ma in fase offensiva può essere pericoloso. Sicuramente domani mancherà!”.

FAME DA GUERRIERO

Voglia di giocare domani? Tanta! Già quando ho visto la gara a Palermo tra Albania e Italia avevo tanta voglia di mettere la mia grinta in campo. Fare un po’ male a Immobile con un po’ di sana cattiveria (ride, ndr). Sono felice che la Lazio abbia un attaccante forte: lo merita. Avendo vissuto tanti derby e avendone vinti di più rispetto a quelli persi, li ricordo come se fossero ieri“. Sul derby del 26 maggio: “Rende fieri noi giocatori e tutto l’ambiente, ma deve servire a dare ancora più voglia di vincere. Purtroppo dopo quella stracittadina non ne abbiamo vinte nessun altra a parte l’ultima di Coppa Italia, per questo sarà importantissimo il risultato di domani: serve per andare in finale e provare a vincere un titolo, ciò che auguro alla Lazio quest’anno”.

UN DERBY DA STRANIERO

“Spesso sono i giocatori che non nascono a Roma a far la differenza: un conto è capire quanto sia importante, altro discorso è essere troppo presi perché questo ti limita tanto. Io non sono nato tifoso della Lazio, se qualcuno mi chiedesse quale squadra tifo, risponderei l’Olympique Marsiglia. Ma avendo vissuto cose belle qui è normale tifare Lazio in Italia. Non saremo mai come il tifoso nato a Roma: non significa che non ci sia attaccamento alla maglia o che non si faccia di tutto per quei colori. Ma un giocatore che viene da fuori dicendo che è più tifoso del tifoso, non dice la verità”. Non una partita uguale alle altre: “Certamente quelli che c’erano alla Lazio da tanto, come Mauri o Ledesma, sentivano il derby in maniera diversa. Ma anche Radu, che i giorni prima cambia tantissimo. A parte il derby in cui vincevamo 2-0, due anni fa, prima che Radu rimanesse negli spogliatoi, non ricordo perché (scherza, ndr), è sempre uno che fa il suo lavoro, un grande professionista sul quale si più sempre contare. Ho giocato spesso accanto a lui, ti dà tranquillità, ti copre bene. E’ sempre bello giocare con Stefan”.

SUL SUO PRESENTE

“Sono in famiglia in Albania, sono tornato a salutare la mia gente e portare avanti dei progetti personali. Avendo smesso con il calcio giocato posso occuparmi di tante cose, come della mia fondazione di beneficenza, mirata alla promozione di cultura e sport, attraverso la quale vogliamo aiutare i giovani e costruire campetti. In più sto continuando con la mia formazione: studio per allenare e per un futuro da dirigente. E’ un peccato lasciare il mondo dello sport, ci manca il calcio giocato, ma abbiamo fatto il nostro tempo. Voglio continuare a qualificarmi per poter provare a vedere, un giorno, se mi piace allenare. Dirigente alla Lazio? Assolutamente no! L’ambiente è troppo complicato, serve tanta esperienza. Diventare da giovani dei dirigenti in un grande club è complicato, infatti grande merito a Tare! Se ci aggiungi che poi essere albanese è quasi un tabù, questo può mettere dei freni, anche se adesso in Italia siamo già alla terza generazione e qualcosa è cambiato. Ma lui è diventato tra i migliori in Italia.

ROMA LAZIO – Mario Rui: “La loro forza è il collettivo, ma possiamo ribaltare il risultato”

Le parole di Mario Rui a RomaTv. Il terzino giallorosso analizza il derby, tra insidie e speranze

LAZIO, LA FORZA NEL COLLETTIVO

“È stata una brutta sconfitta, sicuramente non meritavamo di perdere con due gol di scarto. Sappiamo che possiamo ribaltare il risultato. Prepara una gara così è molto facile. Siamo sotto di due gol quindi l’unica possibilità è cercare la vittoria e di fare gol il prima possibile. La Lazio? E’ forte tutta la squadra, ha buoni giocatori. Penso comunque che la loro forza sia il collettivo. Penso che il ritorno della Curva Sud sia molto importante, si è visto già contro il Lione. Anche se eravamo sotto di due reti, con la loro forza, ci hanno dato la forza di continuare a spingere per cercare il risultato. Con il loro appoggio sarà più facile perché abbiamo qualche forza in più”.

La TIM CUP scende in campo a fianco della FIA – Fondazione Italiana per l’Autismo

Nelle Semifinali di ritorno della TIM CUP 2017, i giocatori scenderanno in campo a fianco alla Campagna #sfidAutismo di FIA – Fondazione Italiana per l’Autismo

SFIDA ALL’AUTISMO

Allo stadio Olimpico di Roma e al San Paolo di Napoli sarà esposto a centrocampo uno striscione per sostenere il Progetto “Giocando si impara”. Dalle ultime stime degli Stati Uniti un bambino su 68 soffre di sindrome dello spettro autistico, un dato cresciuto di 10 volte negli ultimi 40 anni. Il numero dei maschi con autismo è di 4-5 volte superiore a quello delle femmine. I farmaci specifici contro questo disturbo non esistono. La sindrome dello spettro autistico è caratterizzata da deficit nella interazione, nella comunicazione sociale e da comportamenti ripetitivi e interessi ristretti. All’autismo si aggiungono spesso comportamenti problematici.

COME ADERIRE

Tutti i tifosi saranno invitati a sostenere la Campagna di FIA. Dal 27 marzo al 8 maggio con un SMS Solidale al 45541 – 2 Euro da cellulare personale. Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali, 5 Euro da rete fissa Vodafone, TWT e Convergenze. Di 5 o 10 Euro da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali. Grazie ai fondi che verranno raccolti si potranno sostenere vari progetti. Rivolti all’istruzione, alla formazione degli operatori della scuola. Della sanità e dei servizi sociali ed alla ricerca, sia nel campo biomedico che in quello pedagogico. La lista dei progetti vincitori del bando 2017 e oggetto di finanziamento è pubblicata sul sito www.fondazione-autismo.it

SERIE A – Buone notizie per la Lazio. Il risultato di Inter-Sampdoria

E’ terminata da pochi minuti la sfida tra Inter e Sampdoria che ha chiuso il 30 esimo turno di Serie A Tim. A San Siro i nerazzurri cercavano di rimanere in scia a Lazio e Atalanta nella volata che vale un posto per l’Europa.

PRIMO TEMPO

Inter che gestisce bene il pallone, con Icardi che però si fa trovare spesso in fuorigioco. All’improvviso acuto della Sampdoria, con Quagliarella che colpisce il palo con un bello ed improvviso tiro da fuori area. Passano pochi minuti e l’Inter, su azione di calcio d’angolo, trova impreparata la difesa blucerchiata e fa 1-0. D’Ambrosio il marcatore (35′). Ancora buone trame della squadra di Pioli ma a tempo scaduto sono gli uomini di Giampaolo a sfiorare il pareggio: la conclusione di Bruno Fernandes è forte e precisa, ma è ancora il palo a negare la gioia del goal ai blucerchiati. Sulla respinta del legno Schick non trova la porta.

SECONDO TEMPO

Si riparte e la Sampdoria trova subito, meritatamente, la rete dell’1-1 con Schick che dalla linea non può sbagliare sfruttando la sponda di testa di Silvestre su azione di calcio d’angolo. La reazione dell’Inter c’è, ma le occasioni non arrivano. Ci prova Perisic al 16′ con un colpo di testa, ma è bravo Viviano a respingere. Sul capovolgimento di fronte è Quagliarella a mettere in difficoltà Handanovic. Poi è Icardi a fallire il goal del vantaggio. Al 39′ punizione dal limite per la Sampdoria: il tiro di Ricky Alvarez viene deviato in barriera con il braccio da Brozovic ed è calcio di rigore. Dal dischetto Quagliarella non sbaglia ed è 1-2. I nerazzurri cercano il pareggio, ma in maniera disordinata. La Samp regge ed espugna San Siro. L’Inter rimane a -5 dalla Lazio e a -9 dal terzo posto del Napoli che vale la Champions League. La Doria sale a 44.

 

 

Sergio Conceicao spinge la Lazio per il Derby di domani sera

Domani sera andrà in scena la semifinale di ritorno di Tim Cup. Ma non una sfida come le altre, bensì del Derby Roma-Lazio. I ragazzi di Inzaghi partono dal 2-0 ottenuto nella gara di andata. Un grande ex biancoceleste ha voluto incoraggiare la sua ex squadra rispondendo ad un tweet della pagina ufficiale della Lazio.

MEO AMIGO CONCEICAO

Sergio Conceicao, indimenticata ala destra dello Scudetto del 2000 ed attuale allenatore del Nantes, ha pubblicato tramite il proprio profilo Twitter parole di incoraggiamento verso la sua ex squadra per il delicatissimo Derby di domani sera. “Dai ragazzi, vinciamo il derby!“, la frase che campeggia sopra una sua foto che lo ritrae con la maglia con l’aquila sul petto. La Lazio non è certo sola. Oltre al suo immancabile pubblico, anche gli ex idoli biancocelesti stanno facendo sentire il proprio sostegno.