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SCUDETTO 1915 – Avv. Mignogna chiama a raccolta i laziali: “Serve l’aiuto di tutti”

Da quasi due anni l’avvocato Mignogna porta avanti la petizione per assegnare lo scudetto della stagione 1914-1915 alla Lazio. Il titolo all’epoca venne assegnato al Genoa, ma recentemente si è scoperto che il Grifone non aveva ancora conquistato la finale quando fu insignita del tricolore. Al contrario della Lazio, sicura finalista di quel campionato. All’epoca furono decisive le pressioni mediatiche dei quotidiani del Nord. Pressioni che oggi non ci sono invece da parte dei quotidiani locali e Nazionali a supporto della Lazio.

Per questo motivo l’avvocato Mignogna ha rimproverato i media per aver dato poco risalto all’iniziativa. “La Curva Nord ha ufficializzato il sostegno all’iniziativa. Questo è importantissimo perché la curva ha sempre ottenuto grandi riscontri – ha spiegato l’avvocato a Radiosei-. Mi dispiace che la cosa abbia poco risalto, anche a livello mediatico. Se alcune novità non vengono divulgare la responsabilità è delle testate. E’ un momento decisivo , ognuno deve fare la sua parte per riportare questo Scudetto alla sua legittima detentrice, la Lazio”. 

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Facco preoccupato per il match di stasera: “La Lazio deve vincere ma…”

L’ex difensore biancoceleste Mario Facco, si è detto preoccupato della gara di stasera della Lazio contro il Torino.

Queste le parole di Facco a Radiosei: “Più si avvicina questa gara più sono pensieroso. E’ una gara non semplice perché hanno tra le loro fila giocatori importanti. La Lazio giocando in casa deve vincere, data anche la classifica. Questo campionato al di fuori della Juventus indirizzata allo scudetto, la cosa più interessante è la corsa Champions, per il resto non ci sono sussulti. Ci sono squadre che non hanno nulla da dire. Stasera sono necessari i 3 punti ma non bastano, non devi mai mollare. Bisogna stare sul pezzo e non avere mai cedimenti. Vincere sempre comunque non è semplice”.

Su Keita: “E’ indifendibile ma pare che il problema sia solo lui. Noi abbiamo avuto negli anni giocatori che hanno fatto quello che volevano percependo stipendi alti. Keita nonostante tutto ha sempre dato tutto. Lo sappiamo che è una testa matta, ma altri giocatori ci hanno preso in giro prendendo fior di milioni senza mai giocare”.

PRUZZO SBOTTA CONTRO GLI ARBITRI>>>LEGGI QUI

 

L’ex Roma Pruzzo ci va giù pesante: “Classe arbitrale allo sfascio. Il campionato è in pericolo!”

Ormai le partite di serie A non durano più 90 minuti, ma almeno una settimana per via di tutti gli strascichi che si portano dietro. Tutto è iniziato dopo Juventus Inter, è proseguito con Juventus Napoli di Coppa Italia ed è terminato (?) sabato con Juventus Milan. Si è creata un’alleanza Inter-Napoli-Milan insospettabile fino a poco tempo. Tra queste si è aggiunta anche la Roma, che ovviamente potrebbe trarre beneficio se la Juventus cadesse. Non a caso la stampa romana e molti ex giallorossi stanno martellando ogni giorno contro gli arbitri. Tra questi c’è anche Roberto Pruzzo.

Pruzzo, storico ex attaccante della Roma e della Nazionale, ha parlato a Radio Radio: “Io non so cosa sia successo negli spogliatoi dello Stadium e non voglio commentare. Credo che la classe arbitrale sia allo sfascio e che il campionato sia in pericolo. Gli arbitri non sono in condizione psicologica e tecnica per dirigere queste gare. La Juve è sempre nel mezzo a questi episodi purtroppo, e quel rigore non lo avrei mai fischiato. Anche l’arbitro di Napoli non è stato all’altezza, è la classe arbitrale a essere in difficoltà”.

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VIDEO – Pazzesco Memphis Depay che decide di segnare da casa sua…

E’ un gol pazzesco quello siglato dall’olandese Memphis Depay. L’esterno offensivo, accostato anche alla Lazio durante il mercato di gennaio, è in prestito ai francesi del Lione dal Manchester United.

IL GOL DA META’ CAMPO

E’ pazzesco il gol siglato dall’olandese nella roboante vittoria interna per 4-0 del Lione contro il malcapitato Tolosa. Depay prende palla nel cerchio di centrocampo, si gira, e decide di scagliare una bordata che si insacca alle spalle del portiere degli ospiti. Lafont viene colto, come tutti, di sopresa e colpevolmente fuori dai pali. Un gol da cineteca. guardare per credere!

FOTO – Patric carico in vista di Lazio-Torino di questa sera

Non sa ancora se giocherà dall’inizio, o gli verrà preferito Dusan Basta. Ma per Patricio Gabarròn, per tutti Patric, la sfida di questa sera tra Lazio e Torino è già iniziata, almeno sui social.

PATRIC SUONA LA CARICA

E’ di pochi minuti fa infatti la foto social pubblicata da Patric tramite il proprio profilo Instagram. Una foto che lo vede impegnato nella gara di andata contro i granata. Una sfida terminata 2-2 con tante recriminazioni da parte biancoceleste. Emblematca la frase del laterale spagnolo: “Oggi partita molto importante per noi, 20:45h, Lazio vs Torino. #insiemesiamopiuforti“.
Patric è pronto, Inzaghi vuole una partita giocata come una finale. Stasera sul campo ci sarà la risposta dei giocatori biancocelesti.

 

Oggi partita molto importante per noi,20:45h @official_sslazio vs Torino 🙏💪🏽⚽️ #insiemesiamopiuforti

Un post condiviso da patric (@patric6) in data:

LAZIO-TORINO: i convocati di mister Simone Inzaghi

Sono 23 i giocatori convocati dal tecnico biancoceleste Simone Inzaghi in vista della sfida di questa sera che allo Stadio Olimpico vedrà di fronte Lazio e Torino.

I CONVOCATI

Out Federico Marchetti, come da previsione. C’è Keita. Di seguito la lista completa:

Portieri: Adamonis, Strakosha, Vargic;

Difensori: Basta, Bastos, de Vrij, Hoedt, Lukaku, Patric, Radu, Wallace;

Centrocampisti: Biglia, Crecco, Felipe Anderson, Luis Alberto, Lulic, Milinkovic, Murgia, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Keita, Lombardi.

LEGGI ANCHE LE PROBABILI FORMAZIONI DI LAZIO-TORINO

LAZIALI FUORI PORTA – Berisha e la ‘Dea’ imitano la Roma, Kishna decisivo…in difesa!

Nuovo appuntamento con Laziali Fuori Porta, la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere.

Ecco i nostri Laziali Fuori Porta: Berisha (Atalanta), Cataldi (Genoa) Guerrieri (Trapani), Ronaldo, Luiz Felipe e Minala (Salernitana), Filippini (Virtus Entella), Prce (Brescia), Palombi e Germoni (Ternana), Rozzi (Lupa Roma), Pollace (Racing Roma), Mauricio (Spartak Mosca). Elez (Rijeka), Oikonomidis (Aarhus), Perea (Lugo), Kishna (Lille), Morrison (QPR).

SERIE A

Berisha: domenica da incubo per Berisha e la sua Atalanta, che a San Siro vengono sconfitti dall’Inter con un 7-1 che evoca giallorossi ricordi…il portiere albanese passa più tempo a raccogliere il pallone in fondo al sacco che a parare. Causa il rigore del 3-0 di Icardi, azione in cui rimedia anche il giallo, ed è mal posizionato sul gol su punizione di Banega. Per il resto le sue colpe non sono evidenti, la prova dell’intera difesa è disastrosa.

Cataldi: arriva la prima sconfitta per Mandorlini da quando ha sostituito Juric sulla panchina del Genoa. Nel sentito derby della Lanterna contro la Sampdoria i rossoblu soccombono per 0-1. Decisiva la reta di Muriel al minuto 71. Danilo Cataldi osserva la gara dei compagni dalla panchina per tutti i 90 minuti di gioco. Alle geometrie del centrocampista romano viene preferita la muscolarità di Cofie e Ntcham. Scelta da rivedere.

SERIE B

Luiz Felipe, Ronaldo e Minala: bella vittoria per la Salernitana, che all’Arechi si sbarazza del Brescia per 2-0 e vede riaccendersi delle flebili speranze nella corsa playoff. Le reti per i granata sono state siglate da Coda e Donnarumma. Centrocampo a tinte biancocelesti per Bollini, con Minala e Ronaldo che partono dal primo minuto. Per il camerunense gara dai due volti. Nella prima frazione spesso in ritardo, nella ripresa diventa prezioso cambiando anche posizione in campo. Il brasiliano, come accade spesso, sbaglia appoggi semplici, ma ci mette tanta grinta andando su ogni pallone. Peccato per il cartellino giallo per fallo su Bonazzoli, che poteva evitare. Panchina per Luiz Felipe Marchi.

Guerrieri: si ferma il Trapani, battuto nella sfida in coda dalla Ternana per 2-1. Guerrieri, come consuetudine dopo l’arrivo in Sicilia dell’ex Roma Pigliacelli durante la sessione invernale di mercato, siede in panchina per l’intera sfida del Liberati.

Prce: terza sconfitta di fila per il Brescia, che cede 2-0 sul campo della Salernitana. Battuta d’arresto che segna la fine dell’avventura di Cristian Brocchi sulla panchina dei lombardi. Al suo posto l’esperto Gigi Cagni. Nella gara dell’Arechi resta a disposizione in panchina per tutta la gara il giovane difensore croato Franjo Prce.

Filippini: pareggio a reti bianche per la Virtus Entella, impegnata in una difficile trasferta sul campo del Benevento. In una gara dalle poche emozioni un punto prezioso per i liguri che cercano di non perdere il treno playoff. Solo panchina, la seconda consecutiva, per Lorenzo Filippini.

Palombi e Germoni: dopo 5 sconfitte di fila torna alla vittoria la Ternana del neo tecnico Fabio Liverani. Al Liberati le Fere si impongono per 2-1 contro il Trapani, in uno scontro che vedeva di fronte le ultime due del campionato cadetto. Con i 3 punti adesso gli umbri appaiano i siciliani a quota 26. Parte titolare sulla fascia sinistra Luca Germoni, che dopo le ultime prove negative offre una prestazione discreta e generosa. Pensa più a difendere che a sbilanciarsi in avanti, ci riesce anche se cicca qualche disimpegno. Entra al minuto 73 Simone Palombi, quando ormai la strada per il successo dei suoi era già spianata. Ha anche una buona chance in contropiede pochi minuti dopo, ma sbaglia la mira.

LEGA PRO

Rozzi: sconfitta per la Lupa Roma, che soccombe per 2-1 sul campo della Giana Erminio. Continua l’anonima stagione di Antonio Rozzi, ancora escluso dalla lista dei convocati.

Pollace: dopo 5 risultati utili consecutivi si ferma la corsa del Racing Roma, che nella sfida salvezza in casa della Carrarese soccombe sotto i colpi dei toscani con un perentorio 6-0. Il tecnico dei romani Giannichedda lascia il difensore Gianluca Pollace in panchina per tutti i 90 minuti di gioco.

RUSSIAN PREMIER LEAGUE Russia

Mauricio: vittoria di misura per lo Spartak Mosca, che grazie all’1-0 interno contro l’Anzhi allunga sullo Zenit, sconfitto 1-0 sul campo dell’Amkar. Adesso i moscoviti hanno 8 lunghezze di vantaggio sui rivali e sul CSKA. Torna titolare Mauricio, schierato da Carrera come terzino destro nella difesa a 4. Prova attenta per il brasiliano che, notizia del giorno, non viene nemmeno ammonito. Sostituito al 69esimo.

PRVA HNL Croazia

Elez: mezzo passo falso per il Rijeka, che dopo 5 vittorie consecutive viene bloccato sull’1-1 sul campo dell’Hajduk Spalato, consentendo alla Dinamo Zagabria di recuperare 3 punti e portarsi a -4 dalla vetta. Sempre titolare al centro della difesa Josip Elez, attento ed ordinato come di consueto.

SUPERLIGAEN Danimarca

Oikonomidis: 1-1 per l’Aarhus sul campo del Randers. I danesi, ad una giornata dal termine della stagione regolare, sono già certi di dover passare dai playout per mantenere la massima serie. Cambio di fascia per Chris Oikonomidis, che stavolta parte largo a destra nel centrocampo a 4 di Riddersholm. In una gara prettamente difensiva, l’australiano ha poche possibilità per rendersi pericoloso, e lascia il campo dopo 65 minuti di gioco.

LIGUE 1 Francia

Kishna: vince il Lille, che batte a domicilio il Nancy per 1-2, allontanandosi dalle zone calde della classifica di Ligue 1. Dopo molte esclusioni consecutive, stavolta c’è un posto tra i convocati per Ricardo Kishna, che fa anche il suo ingresso in campo al minuto 61 sul risultato di 1-0 per i padroni di casa. L’olandese risulta anche decisivo. Nel finale infatti la spinta del Nancy si fa insistente e Kishna è abile a respingere sulla linea la conclusione di Cabaco a botta sicura, salvando la vittoria dei suoi. Che sia una nuova rinascita per lui?

CHAMPIONSHIP Inghilterra

Morrison: pareggio a reti bianche per il Qpr, che esce imbattuto dall’insidiosa trasferta sul campo del Leeds. Dopo il discreto quarto d’ora nell’ultima sfida contro il Cardiff, stavolta Ravel Morrison siede in panchina per tutta la gara, restando a disposizione del tecnico Halloway.

SEGUNDA DIVISION Spagna

Perea: pareggio esterno per il Lugo, che torna dalla trasferta di Palma de Mallorca con un buon 1-1, raggiunto dai padroni di casa solo al minuto 87. Fuori dai convocati Brayan Perea, che però in settimana è tornato ad allenarsi. Eloquenti le dichiarazioni rilasciate in settimana dal tecnico Cesar: ““C’è stato un piccolo problema in allenamento, sono cose che non si possono accettare. Alcune situazioni non si possono tralasciare. Altrimenti si entra in una spirale che non conviene a nessuno. Ci sono alcune norme, sono flessibili, però non si può andare oltre”. Parole dure rivolte al colombiano, che deve proprio averla combinata grossa…

Giulio Piras

 

Patarca: “Bravo Inzaghi per il lavoro con i giovani. Per lottare per i primi posti servirebbe…

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È una Lazio decisamente ‘verde’ quella di oggi, con tanta Primavera, dal campo fino alla panchina. Per commentarne il percorso, è intervenuto, ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia, uno che di giovani se ne intende: Volfango Patarca, ex responsabile della scuola calcio biancoceleste.

Faccio tanti complimenti a Inzaghi per il campionato strepitoso che sta disputando. Merita di tutto e di più, perché si era tanto interessato ai giovani anche quando giocava. Ha cominciato dalla gavetta e, quando fai così, diventi per forza bravo. Poi anche come persona è eccezionale. Murgia è già un capitano. È dura subentrare, ma lui ha una volontà di ferro. Lombardi lo avevo visto con la Primavera e faceva cose eccezionali, un fulmine. La Lazio ha preso l’allenatore giusto per fare qualcosa di buono con i ragazzi. Staffetta in futuro tra Murgia e Cataldi? Io punterei su entrambi. Se li fanno giocare naturalmente, perché, nel caso trovino poco spazio, poi si crea il dualismo. Comunque sono tutti e due bravi. Strakosha? Mi ha meravigliato. Quando prendi un giocatore bravo bisogna fare i complimenti. Milinkovic-Savic? Mi viene da dire porca putt… Questo è un giocatore vero. Uno di quei calciatori che contano, quelli continui e non a corrente alternata. Quelli per cui l’allenatore deve fare pochi cambi di formazione. Anche Lukaku mi piace molto. Per me è bravo e quando è stato chiamato in causa ha meritato sempre la sufficienza. Non è facile trovare spazio. Con Immobile che è una furia, Keita che ti mette in mutande, difficile rinunciare ad alcuni profili. Dispiace la cessione dietro l’angolo ma ci sono alcuni meccanismi nel calcio. Giovani in giro? Ce ne sono tanti a Roma su cui puntare. Meno male che c’è qualcuno come Inzaghi che inizia ad avere fiducia in loro. De Vrij? È l’unico che si avvicina a quel Nesta che allevai. Poi ha un bel viso, sempre allegro, pulito. Cosa gli manca? È già a un livello altissimo, infatti lo vogliono tutti“.

SU LAZIO-TORINO DI STASERA

Spero che i biancocelesti riescano a fare almeno due gol e portare a casa i tre punti. Per lottare per i primi posti servirebbe uno simile a de Vrij. Wallace e Bastos vanno bene, ma servirebbe un altro tassello di quel livello. Poi lì davanti serve un attaccante pari a Immobile e, a centrocampo, un altro profilo nella zona di Biglia“.

SUL DERBY DI RITORNO DI COPPA ITALIA

Bisogna chiedere ai romanisti come la vedono loro, visto che, siccome la Lazio ha vinto, hanno loro la prima mossa. La vedo bene, i gol si possono rifare anche al ritorno. Non averli fatti segnare è averli lasciati a pane e mortadella“.

CALCIOMERCATO – Per il post Keita, Tare guarda all’Olanda

Non solo la gara con il Torino di questa sera: nei pensieri della Lazio c’è spazio anche per il futuro.

NOME NUOVO

Con sempre più probabilità, infatti, a fine stagione avrà luogo l’addio di Keita, ad oggi per nulla intenzionato a rinnovare il proprio contratto (in scadenza il 30 giugno del 2018), e per questo i dirigenti biancocelesti si sono già messi al lavoro alcremente sul calciomercato per individuare un valido sostituto per il reparto avanzato. In quest’ottica, diversi e tutti molto interessanti sono i profili che il ds Tare sta valutando sul panorama internazionale. L’intenzione è quella di prendere un calciatore giovane e di qualità, in grado di ricoprire più ruoli. Inizialmente si era parlato di Manolo Gabbiadini, ex Napoli attualmente al Southampton. Ma nelle ultime ore è spuntato un nome nuovo, che potrebbe proprio fare al caso…

Si tratta del trequartista del PSV Eindhoven, Bart Ramselaar. Legato al club dei ‘Boeren’ (letteralmente i ‘contadini’) fino a giugno del 2021, il ventenne è già nel giro della Nazionale maggiore olandese, con la quale ha esordito il 9 novembre 2016, nell’amichevole con il Belgio terminata 1-1. In possesso di un piede discretamente educato e di una eccellente duttilità tattica, che gli consente di essere schierato, all’occorrenza, anche come ala e centrocampista centrale, potrebbe dunque essere molto utile alla causa biancoceleste, soprattutto in caso di addio appunto di Keita. Il problema è che al giocatore è interessato anche il Bayern Monaco di Carlo Ancelotti. Il PSV valuta il cartellino del suo ‘gioiellino’ intorno ai 7-8 milioni di euro, ma la corsa a due tra bavaresi e capitolini potrebbe spingere il club biancorosso ad alzare le pretese.

UFFICIALE – Si chiude l’avventura in panchina per un ex biancoceleste

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Galeotta fu la…Salernitana per Cristian Brocchi.

IL COMUNICATO

La panchina dell’ex centrocampista biancoceleste non ha retto alla sconfitta, la settima in questo girone di ritorno e terza consecutiva, nell’ultimo turno contro i granata all’Arechi. E così, dopo le durissime contestazioni da parte dei tifosi, il Brescia ha deciso di esonerare l’ex tecnico del Milan. La decisione è arrivata nella serata di ieri, al termine di una riunione tra i vertici della società, ed è stata comunicata dallo stesso club lombardo attraverso una nota ufficiale: “Il Brescia Calcio ha comunicato di aver sollevato dall’incarico di guida tecnica della Prima Squadra il Sig. Cristian Brocchi. A Brocchi vanno i ringraziamenti, non semplicemente di rito, per il lavoro e per la professionalità dimostrata in questi mesi alla guida delle Rondinelle e gli auguri a lui e al suo staff per le migliori fortune umane e professionali. La Società comunica inoltre che la guida tecnica della Prima Squadra è stata affidata a Gigi Cagni, bresciano ed ex calciatore del Brescia“.

PROBABILI FORMAZIONI LAZIO TORINO – Inzaghi tiene fuori Keita. Sorpresa in attacco per il Toro

Lazio Torino si avvicina e chiuderà la 28^ giornata di serie A. La Lazio può e deve sfruttare le sconfitte di Atalanta e Milan e deve provare il contro-sorpasso sull’Inter.

QUI LAZIO

Inzaghi ha spiegato in conferenza che Marchetti non è ancora in forma. Quindi contrariamente a quanto si pensava, sarà Strakosha a giocare titolare. Per il resto il tecnico conferma il 4-3-3 visto a Bologna. In difesa sulla destra Basta è favorito su Patric. Al centro agirà la coppia de Vrij-Hoedt, mentre sarà Radu a occuparsi della corsia sinistra. A centrocampo il trio Biglia-Parolo-Milinkovic, con quest’ultimo libero di svariare tra la mediana e la trequarti. Sulle fasce Felipe Anderson e Lulic. In avanti Immobile unica punta. Keita sarà in panchina ufficialmente per un problema alla vescica (in realtà il giocatore verrà punito per essere tornato in ritardo da Barcellona).

QUI TORINO

Anche Mihajlovic punterà sul consueto 4-3-3, ma con delle varianti rilevanti. Davanti a Hart giocheranno Zappacosta, Rossettini, Moretti e Barreca. A centrocampo il Toro recupera Benassi, che ha potuto rifiatare forzatamente (causa squalifica) contro il Palermo. Sarà lui a giocare alla destra di Lukic, con Baselli interno sinistro. Il regista serbo viene quindi ancora confermato titolarre al posto di Valdifiori, che continua ad avere un problema al piede. Infine, l’attacco. La vera notizia è che a non giocare, questa volta, sarà Falque, al quale Mihajlovic ha deciso di concedere un turno di riposo. Al suo posto partirà dal primo minuto Juan Manuel Iturbe, che non vede l’ora di mettersi in mostra. A sinistra, invece, tornerà titolare Ljajic, con Belotti al centro.

PROBABILI FORMAZIONI

LAZIO (4-3-3): Strakosha, Basta, de Vrij, Hoedt, Radu; Parolo, Biglia, Milinkovic-savic; Felipe Anderson, Immobile, Lulic. Panchina: Vargic, Patric, Wallace, Bastos, Lukkau, Murgia, Keita, Crecco, Lombardi, Luis Alberto, Djordjevic.,

TORINO (4-3-3): Hart; Zappacosta, Rossettini, Moretti, Barreca; Benassi, Lukic, Baselli; Iturbe, Belotti, Ljajic. Panchina: Padelli, Cucchietti, De Silvestri, Ajeti, Castan, Molinaro, Gustafson, Acquah, Valdifiori, Boyé, Falque, Lopez. All. Mihajlovic.

D’Amico: “Lazio favorita ma temo Ljajic”. Poi punzecchia Lotito e Cairo

L’ex fantasista biancoceleste Vincenzo D’Amico, tra i protagonisti del primo scudetto, nonché ex giocatore del Torino, ha parlato del match di stasera.

Queste le parole di D’Amico a Tuttosport:

Il D’Amico nel Toro attuale può essere Ljajic, in rampa di lancio contro la Lazio dopo due panchine: vale la pena insistere, sul serbo?

«Per me assolutamente sì, ma per Ljajic riconosco di avere un debole. Quando nella Fiorentina giocava assieme a Jovetic si parlava in particolare del montenegrino, però a me piaceva di più il serbo. Come tutti i giocatori di talento qualcosa gli riesce e qualcosa meno: quando la luce è accesa fa cose straordinarie. Da tifoso della Lazio lo vorrei in panchina anche all’Olimpico».

In attesa del turbo

«Iturbe ha bisogno di sentirsi importante, come avveniva ai tempi di Verona»

Per la prima volta in stagione si vedrà Iturbe dall’inizio, assieme a Ljajic e Belotti: tornerà quello di Verona, il paraguaiano?

«E’ un giocatore che ha bisogno di sentirsi importante. A Verona era un elemento importantissimo è ha reso di conseguenza, nella Roma era uno dei tanti e ne ha un po’ ha sofferto. Probabilmente patisce la grande piazza, però ha un mancino incredibile e una forza nelle gambe che, nel giusto contesto, possono fare la differenza. Come Ljajic è un altro che pub essere letale, per gli avversari. L’attacco sarà completato da un giocatore che mi fa tornare ai tempi di Pulici e Graziani. Belotti è nella piena maturazione, è già pronto per una big e non gli servirebbe un’altra stagione di apprendistato».

Al Toro, però, il Gallo servirebbe eccome.

«Certo, e per me di società pronte a spendere 100 milioni non ce ne sono. Se arriva una offerta a due zeri lo vendi, e se è vero che perdi Belotti è pure evidente che con 100 milioni hai un potenziale di investimento notevole per rinforzare la squadra».

Con Cairo alle presidenza il Toro è andato una volta in Europa, mentre con Lotito patron la Lazio ha vinto due Coppe Italia, una Supercoppa Italia e vanta sette partecipazioni alle coppe europee: perché i granata non riescono a Fare il salto di qualità?

«Perché penso che a Cairo vada bene così. La dimensione del suo Toro è questa. In estate, con gli eventuali 100 milioni in cassa derivanti dalla cessione di Belotti si potrebbe avere una inversione di rotta. Vedremo, per adesso il patron granata e Lotito per un verso si assomigliano parecchio: entrambi sono molto bravi a non spendere».

Anche in virtù del fatto che si gioca a Roma la gara di questa sera vede favorita la Lazio?

«In considerazione del momento storico che vivono i biancocelesti sì. La squadra di Inzaghi è in un momento di forma pazzesca, le riesce praticamente tutto».

Mihajlovic e Inzaghi sono le sorprese del campionato?

«La vera sorpresa è Inzaghi. Aveva chiuso bene la scorsa stagione, ma in questa sta andando al di là delle aspettative. Bravo e sorprendente. Sinisa per me è una certezza, ha fatto bene dovunque è andata. Al Milan gli chiedevano la luna, ma a disposizione non aveva certo una corazzata. L’ambiente rossonero non era il suo, mentre al Toro porterà risultati importanti. Certo, sempre in base alla rosa che gli sarà messa a disposizione».

Con la coppia Belotti-Immobile il ct Ventura pub stare tranquillo, pensando all’attacco azzurro?

«Beh, rispetto al recente passato il salto di qualità è notevole. Si completano bene, sono intelligenti e oltre ad occupare l’area di rigore sanno fare i movimenti giusti lungo tutto l’arco della trequarti. Con quei due, in un modo o nell’altro strapperemo il pass per Russia 2018».

Lazio subito in Europa e Toro tra una stagione: ci può stare?

«I biancocelesti sono un passo dietro Juve, Roma e Napoli. Quindi per la Champions non se ne parla, ma in Europa League andranno. Per analizzare il Toro che verrà ci risentiremo dopo il mercato estivo: se la società vuole vivacchiare resterà più o meno così, se invece Cairo investirà quanto dovesse entrare dalle cessioni eccellenti i granata, con Mihajlovic in panchina, potranno fare un bel salto di qualità».

INTANTO TARE SBOTTA>>>LEGGI COSA HA DETTO

Tare sbotta: “La gente giudica prima”. Poi su Milinkovic…

Il direttore sportivo della Lazio in una lunga intervista al Tempo parla del suo passato, del presente e degli obiettivi futuri della Lazio.

Questa l’intervista completa a Tare:

Direttore, come inizia la sua passione per il calcio?

«Per strada, a scuola, tra le vie della mia città. Io nasco e cresco nel Partizani Tirana, un club di riferimento per me e per tutta la mia famiglia. Purtroppo sono tanti anni che non torno lì».

In Germania è stata l’esperienza più formativa?

«In Grecia sono diventato uomo, in Germania invece sono maturato come calciatore, ho trascorso 9 anni molto importanti. La Bundesliga era simile a quella di adesso».

Brescia o Bologna?

«Sono state due esperienze importanti, ho stretto un ottimo rapporto con entrambe le tifoserie. I primi anni però sono stati complicati, c’era molto diffidenza nei miei confronti. Poi ho conquistato il rispetto di tutti».

E ha incontrato Baggio.

«Roberto è il sinonimo della parola calcio, i ricordi che ho di lui rimangono unici. Purtroppo non lo sento spesso».

Guardiola?

«Era già un tecnico in campo, con lui si parlava di tattica dalla mattina alla sera. E’ una persona molto preparata, da qualche anno lo sta dimostrando sul campo».

Si ricorda il giorno dell’arrivo alla Lazio?

«Ero in Sardegna, mi chiamò direttamente il presidente Lotito. Il mio impatto non fu positivo, arrivai e mi feci subito male. Sfortunatamente coincise tutto con l’esplosione di Pandev e Rocchi. Per questo motivo faticai molto ad ambientarmi».

Un giorno tornerà in Albania per lavorare nel calcio?

«E’ una cosa che non ho mai negato, mi piacerebbe molto, sono legato al mio Paese. A Roma però alcune frasi sono state fraintese».

È soddisfatto della Lazio attuale?

«Ogni anno sento giudicare con troppo anticipo. I miracoli accadono soltanto una volta nella vita e la Lazio non può essere sempre un miracolo. Ci vuole continuità nei risultati e nei progetti che portiamo avanti. Roma è una piazza particolare, soltanto restando uniti si possono raggiungere determinati traguardi. Però non è semplice, ci sono troppi interessi».

In prospettiva Milinkovic è l’acquisto più importante che ha portato alla Lazio?

«Ce ne sono stati anche altri, purtroppo vengono accolti tutti con diffidenza. Sergej ha dimostrato qualità e personalità. Bisogna lasciarlo crescere e magari anche sbagliare in pace».

Con il Torino che gara si aspetta?

«Una partita da non sottovalutare, hanno in rosa il capocannoniere del torneo. Per il nostro percorso però sarebbe importante partire subito aggressivi, vogliamo raggiungere l’Europa, è questo il nostro sogno».

LAZIO TORINO – Vincere per allungare sulle concorrenti

Questa sera allo Stadio Olimpico, la Lazio riceverà il Torino dell’ex Sinisa Mihajlovic. Una partita che potrebbe essere fondamentale per la corsa all’Europa

LAZIO, SFRUTTARE I KO DELLE RIVALI

Tra venerdì e domenica si sono verificate le sconfiitte di Milan e Atalanta, rispettivamente contro Juventus ed Inter. Se i rossoneri si sono piegati solamente al 95esimo con il penalty di Dybala, La Dea ne ha subiti 7 dalla squadra di Pioli. In questo momento la classifica dice: Inter 54 – Lazio 53 – Atalanta 52 – Milan 50. I biancocelesti, che ancora devono scendere in campo, potrebbero fare un allungo importante in caso di vittoria. Inzaghi sa bene che non bisogna far scendere la concentrazione, perciò sta tenendo alta la guardia dei suoi. Tre punti questa sera vorrebbero dire tante cose: sorpasso all’Inter, +4 sulla Dea, +6 sul Milan.

FATTORE OLIMPICO

Tra le mura amiche i biancocelesti hanno offerto sempre bellissime prestazioni, al di là del risultato finale. Questa sera servirà tutta l’esperienza dei senatori e la vena realizzativa di Ciro Immobile, che vorrà vincere la sfida a distanza contro Belotti. Probabile il cambio di modulo al 4-2-3-1. Inzaghi e farris hanno studiato a puntino i granata. Questa sera l’ardua sentenza.

FOLLIA ULTRA’ – Trenta tifosi aggrediscono due calciatori dopo la sconfitta

Il calcio è lo sport più popolare al mondo. Lo sport che ti fa scordare i problemi e la routine settimanale. Ma quello che dovrebbe essere solo un gioco, uno svago, sta degenerando oltre ogni limite

ULTRA’ AGGREDISCONO CALCIATORI

Il grave episodio di violenza è accaduto a Catanzaro. Dopo che nella scorsa settimana tifosi del Napoli vandalizzarono l’automobile del giornalista della Gazzetta dello Sport, i tifosi del Catanzaro si sono resi protagonisti di una caccia all’uomo. Le prede sono state i calciatori Gomez e Leone. Il Catanzaro è uscito sconfitto dal match contro il Melfi ed i due tesserati sono finiti nel mirino della tifoseria.

L’AGGRESSIONE

30 tifosi contro 2 calciatori. Nel parcheggio antistante lo stadio, gli ultrà hanno minacciato e aggredito i due malcapitati giocatori. Aggressione fisica e verbale che poi è sfociata con atti di vandalismo nei confronti dell’auto di Gomez. La polizia, intervenuta sul posto ha raccolto la denincia di Gome z e Leone. La Questura ha aperto un’inchiesta. Informato anche Damiano Tommasi, presidente dell’AIC.

SETTORE GIOVANILE – Week end positivo per le giovani aquile della Lazio

Un fine settimana più che positivo per i colori biancocelesti. Le giovani aquile nelle rispettive categorie hanno portato a casa risultati soddisfacenti. Una sola sconfitta, in Under 16

UNDER 16: Lazio-Chievo Verona 1-2

Lazio classe 2001 è subito costretta ad inseguire, i gialloblu passano in vantaggio nei primi minuti di gioco con la rete di Bellamoli. Negli ultimi minuti di gioco la partita si mette in salita per le aquile di mister Alboni. Nicodemo subisce un colpo al viso ma il direttore di gara la spedisce sotto la doccia anzitempo per qualche parola di troppo. La squadra capitolina è costretta a giocare con un uomo in meno. Il Chievo sfrutta al meglio un contropiede e sigla il gol dello 0-2. Nei minuti di recupero, i biancocelesti accorciano le distanze con la rete di Daniele Napolitano, ma non c’è più tempo per agguantare il pari e la partita termina in favore del Chievo Verona. Questa volta il cuore della Lazio classe 2001 non basta.

UNDER 15: Lazio-Chievo Verona 2-2

La sfida casalinga del ‘Gentili’ con il Chievo Verona finisce 2-2. Il capitano Damiano Franco sigla la sua doppietta personale e regala un punto alla squadra di mister Girini. Al 16’ è il Chievo a passare in vantaggio con Anyihah. Il numero tre biancoceleste in semi rovesciata fa 1-1. All’11’ della ripresa è ancora il numero 9 del Chievo a portare i suoi in vantaggio. Ad un minuto dal triplice fischio finale arriva il gol del 2-2 definitivo.

GIOVANISSIMI FASCIA B ELITE: Campus Eur-Lazio 0-1

Le giovani aquile classe 2003 di Andrea Cardone vincono di misura nella trasferta contro il Campus Eur. La Lazio trova il vantaggio al 12’ del primo tempo con Castigliani ed il gol del numero 10 biancoceleste è sufficiente ai ragazzi di mister Cardone per strappare i tre punti e continuare a mantenersi ben saldi al secondo posto della classifica.

GIOVANISSIMI PROVINCIALI: Lazio-Santa Lucia Calcio 2-0

Tornano alla vittoria i Giovanissimi Provinciali di Angelo Iervolino, la Lazio classe 2003 dopo due sconfitte consecutive torna a sorridere. Nella sfida casalinga del ‘Melli’ i biancocelesti si impongono 2-0 sul Santa Lucia Calcio. Nel primo tempo gonfia la rete per il momentaneo vantaggio Del Proposto, nella ripresa chiude i giochi Aiudi per la vittoria definitiva. Le giovani aquile tornano a volare.

GIOVANISSIMI PROVINCIALI FASCIA B GIRONE P: SFF Atletico-Lazio 0-19

I ragazzi classe 2004 di Tommaso Rocchi affondano l’SFF Atletico mettendo a segno 19 gol. Le giovani aquile già al termine dei primi 35 minuti di gioco si trovano in vantaggio per 4-0, nella ripresa dilagano per il risultato finale di 19-0. Una Lazio sempre più irraggiungibile inanella la 17^ vittoria consecutiva.

PALERMO ROMA – I giallorossi tornano alla vittoria ma il Palermo recrimina per una svista arbitrale

Dopo tre sconfitte, la Roma si ritrova vincendo 3-0 sul campo del Palermo.

Decisive le reti di El Shaarawy nel primo tempo, del neo-entrato Dzeko e di Bruno Peres nella ripresa. Sullo 0-0 annullato un gol di Nestorovski, favorito da una clamorosa papera di Szczesny, per un fuorigioco che le immagini chiariranno non esserci. Giallorossi che si riportano davanti al Napoli al secondo posto, sempre a -8 dalla Juve capolista.

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L’imprenditore Vacchi – Le donne, i tatuaggi e lo stile di vita Enjoy

Un imprenditore di successo, pieno di carica ed energia. Gianluca Vacchi è uno che si gode la vita grazie anche a una filosofia di vita Enjoy. I soldi vanno di pari passo col successo, ma non tutti poi si godono la vita come fa l’industriale bolognese, re del Packaging con l’azienda di famiglia Ima (leader dell’automazione industriale).

Vacchi, bolognese classe ’68 ha rilasciato un’intervista a Gazzetta parlando della sua vita fatta di social, amici Vip ma tanta, tanta passione per quello che fa. Dopo aver fatto ballare mezza Italia, con il tormentone “Balla per me, balla balla”, Vacchi anche e sopratutto alla sua vita Social, è diventato famosissimo.

Marco Borriello e l’ex laziale Bobo Vieri sono amici stretti e spesso si scambiano citazioni sui social e condividono le vacanze estive. Enjoy non è stato soltanto un libro di successo, ma sopratutto è filosofia di vita che parte da lontano. “Mi hanno chiamato anche ad Oxford per spiegarglielo. Il ritmo ce l’ho nel sangue. Mi sono messo sotto per imparare a fare il dj, studiando con umiltà. Ora faccio le serate, ma ciò che più mi riempie di gioia è parlare con i ragazzi, spiegare che la vita è una sola e va vissuta. Ma  sempre in modo sano e allegro. Senza mai mancare di rispetto a nessuno. Passerei ore a parlare con i ragazzi” .

L’AMICO DEI CAMPIONI

Vacchi in questi giorni è tornato alla ribalta perché dopo la gara di Champions League fra Napoli e Real Madrid è stato invitato in hotel niente meno che da Cristiano Ronaldo e Marcelo. Una serata piacevole a parlare di diversi argomenti. Vacchi, pur frequentando diversi campioni del mondo del calcio, non sembra molto interessato alla materia :

“Da ragazzo mi piaceva molto e tuttora amo il suo spettacolo. Ho apprezzato molto Gazzoni Frascara al quale sono molto legato da un rapporto importante. Ho per giunta tatuata anche una sua frase sul mio costato ‘A Gianluca, amico vero, nella tempesta e nella gioia. Con affetto Giuseppe’. Purtroppo per lui è finita male ingiustamente e da lì mi sono un po’ disamorato”. Vacchi dichiara di non tifare per nessuna squadra, “Apprezzo molto lo stile Juventus. Una società che fa le cose per bene e infatti vince. Così come apprezzo la filosofia del Real Madrid”.

VITA PRIVATA

La popolarità e l’alto tenore di vita portano anche tante donne ma Vacchi ormai sta bene: “Sono fidanzato con Giorgia Gabriele da tre anni e mezzo, ma è chiaro che la notorietà porta indotto e incuriosisce. Ma proprio sulle ragazze vorrei aggiungere una cosa al popolo dei social. Quando vi piace una donna, guardatela negli occhi e ditele che volete darle un bacio. Niente emoticon, la sincerità vince. L’empatia e l’approccio umano sono fondamentali”. La prossima sfida di Gianluca Vacchi è quella di diventare papà, continuando a predicare la sua filosofia di vita. Enjoy Gianluca Vacchi!

 

Rambaudi: “Lazio sospinta dall’entusiasmo. Il limite del Torino? Mihajlovic…”

Le parole di Roberto Rambaudi sulla Lazio, sulla gara di domani contro il Torino e su Sinisa Mihajlovic, tecnico dei granata.

Rambaudi a Radiosei: “La Lazio ha superato l’esame di maturità a Bologna interpretando bene la gara dall’inizio alla fine senza subire nulla e sfruttando al meglio le qualità dei propri giocatori. Bravo Simone a cambiare tatticamente in base anche alla squadra affrontata. E’ una squadra giovane con ampi margini di miglioramento che crescerà sicuramente. Bisogna continuare così. A livello fisico è stato fatto un ottimo lavoro ma la vittoria del derby ha dato energie triple. Chi perde il derby crolla, chi vince vive di adrenalina pura. Si è aperta una crisi in casa Roma. I giallorossi sono un’ottima squadra che gioca un bel calcio, ma ha sempre avuto problemi in fase difensiva. Ultimamente sembrava migliorata ma poi nei momenti di difficoltà sono uscite le lacune”.

Su Salas: “Ho vissuto con lui un annetto circa alla Lazio. E’ un bravo ragazzo, simpatico, una bella persona. Pur non avendo un gran fisico era un attaccante tecnicamente molto forte e che vedeva la porta come pochi. Leggeva prima degli avversari la palla. Come Immobile? Ciro è un generoso, uno che lotta sempre in campo, ma Salas era più forte tecnicamente”.

Sul Torino: “Il campionato del Toro è strano, sta evidenziando problemi di continuità nell’arco dei 90′. Non puoi chiedere molto di più. Hanno grande potenziale offensivo ma discontinuo. Deve trovare equilibrio anche Sinisa. Lui è propositivo come atteggiamento, ma a volte alza un po’ troppo la voce. Questo non forma l’equilibrio. Sinisa è un ottimo allenatore ma deve cambiare il modo di porsi. In fase difensiva la squadra lascia a desiderare. Attacco? Belotti è un grandissimo, Ljajic talento ma discontinuo come Keita. Iturbe non mi piace. Iago Falque è un buon esterno ma non ha grandi colpi. Per una squadra medio alta il Torino ha un centrocampo e un attacco forte”.

FORMELLO – Col Torino si cambia il modulo ma non gli uomini

Squadra che vince non si cambia. Fedele al detto il tecnico Simone Inzaghi contro il Torino non cambia. Contro il Toro l’allenatore piacentino riproporrà la stessa formazione che nello scorso turno ha espugnato Bologna. Cambierà però il modulo. O almeno queste sembrano essere le indicazioni che giungono da Formello. Marchetti non recupera a causa di un nuovo fastidio al ginocchio e non sarà neanche convocato.

In porta verrà confermato Strakosha. In difesa sulla destra Basta è favorito su Patric. Al centro agirà la coppia de Vrij-Hoedt, mentre sarà Radu a occuparsi della corsia sinistra. A centrocampo il trio Biglia-Parolo-Milinkovic, con quest’ultimo libero di svariare tra la mediana e la trequarti. Sulle fasce Felipe Anderson e Lulic. In avanti Immobile unica punta. Keita ancora in panchina. Il senegalese probabilmente subentrerà solamente a gara in corso.