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Ferilli: “Da bambina tifavo Lazio.” Svelato un retroscena

Sabrina Ferilli nota, attrice e grande tifosa della Roma, in realtà non pare essere stata romanista. Come fa notare la pagina Facebook «La Community del Calcio». Viene svelato un retroscena, sono riusciti a  trovare un vecchio articolo del 1994 in cui la Ferilli fa palesemente notare la sua fede per i biancocelesti.

Di seguito l’intervista di Sabrina Ferilli per le pagine de L’unità.

Pensavamo che lei fosse romanista e invece…

«Immagino. Se diamo per scontate le mie simpatie politiche, era naturale supporre che fossi romanista. E invece no, “so laziale”. E’ stato sempre così».

Ma perché, il laziale deve essere proprio burino?

«Siamo sempre stati chiamati così. Come me devo chiama’ “fuori Urbe”? Come devo dire che vengo da “fuori le mura”? Ci saranno pure dei romanisti, ma la squadra “Lazio” avrà un senso, viene dalla regione Lazio. Quindi di conseguenza chi sta fuori Roma si sente più portato a sostenere quella squadra piuttosto che l’altra».

E allora come mai lei è di fede laziale?



«So’ burina. Vengo da Fiano Romano».

Che rapporto ha con la Lazio?



«Molto stretto, sin dalle elementari. Ricorda quei giochini che si facevano con le figurine Panini? Ebbene, noi ragazzi giocavamo con le immagini dei calciatori a “scoppuletta”. Un passatempo che consiste nel mettere le figurine a conchetta. Poi un colpo secco con il palmo della mano. Tutte le figurine che si riuscivano a rovesciare si vincevano».

Da lì, quindi la passione per la Lazio?



«Sì, con i miei compagni di classe. Co ‘sta “scoppuletta” non le dico che mani rosse mi facevo. I miei amichetti avevano a casa le bandiere con l’aquila. A Fiano c’erano più tifosi della Lazio e meno romanisti. Ma non ho mai odiato i colori giallorossi. Appunto quei colori, anzi quel colore, il rosso è a me molto caro. Per questo sono sempre stata tentata di essere più romanista che laziale. Però il cuore, i ricordi, gli affetti dell’infanzia mi fanno dire Lazio. Poi, però, gli anni del calcio scommesse, la retrocessione in B mi hanno fatto allontanare dal calcio. E lì mi distaccai con tanto dispaciere, anche perché si parlava troppo di politica e alcuni giocatori della Lazio si dichiaravano vicini alla destra e a me non piaceva».

E poi?

 

«In primo luogo non bisogna mai mischiare calcio e politica. Ognuno può fare e pensare quello che vuole, ci mancherebbe, ma fuori dal campo. Però non mi sono sentita in pace con la mia coscienza. Io ho sempre avuto nel cuore la sinistra per generazione. Come potevo tifare per una squadra che in quel momento si identificava troppo con la destra? Ma tutto è passato, per fortuna. Oggi, la Lazio non ha problemi del genere. Ha un grande pubblico che la sostiene tutte le domeniche. Posso tornare a sostenere la mia squadra preferita anche se allo stadio non vado mai. E il derby lo vedrò in televisione».

Scommetto che ci sarà stato un calciatore del cuore?

«Mi piaceva tanto Manfredonia. Poi, anche se non è mai stato laziale, Cabrini. Il “bell’Antonio”, bello come il sole».

Ma, insomma, chi vincerà la stracittadina?



«Che me lo domanda? La Lazio. Sono più bravi e più belli. La giustizia sta sempre dalla parte dei belli».

Chi preferisce della Lazio attuale? Esiste un giocatore simbolo in questa squadra?



«Beppe Signori, è lui il leader».

Nella Roma, invece, chi le piace di più?

 

«Non ho dubbi: Giannini. “Me piace, me piace, me piace”».

 

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Immobile: “Lazio, voleremo in alto. Grazie Inzaghi, perché…”

Ciro Immobile parla della sua prima esperienza con la Juve, le avventure nei campionati esteri e sulla nuova avventura laziale. Ciro ormai si sente a casa e lo dimostrano i tanti messaggi d’amore che manda e che fa mandare alle figlie.

INIZIO CON LA JUVE, POI PESCARA E GENOA

Queste le parole di Ciro Immobile al Corriere dello Sport: “Mi sono trasferito a Torino all’età di 16 anni ed è stata difficile. Una città nuova, diversa, compagni di altre regioni, anche di altre nazioni. All’inizio è stata tosta: andavo a scuola e c’era un pullman che veniva a prendere tutti i ragazzi che venivano da fuori per portarci all’allenamento. C’era poco tempo libero e a noi minorenni non ci facevano uscire, bisognava avere un permesso scritto dai genitori. Era dura. E’ stato un bel sacrificio lì, ma ero in una società importantissima, che mi ha dato l’occasione di poter giocare campionati più importanti e di poter crescere. E’ partito tutto da lì. 

L’APPRODO AL TORINO E L’ADDIO ALLA JUVE

Sfondare nella Juventus? Stavo facendo bene l’anno di Pescara e potevo avere l’occasione di ritornare. Poi anche in seguito, quando sono andato al Genoa in serie A, a gennaio c’era l’opportunità perché Conte aveva bisogno di un attaccante, solo che il Genoa non ha accettato e quindi ho perso l’occasione. Poi ho giocato nel Torino, lì sono diventato il capocannoniere, e la cosa si è fatta più difficile: stare nella stessa città ma cambiare maglia sarebbe stato complicato quindi sia io che la Juventus abbiamo preso strade diverse”.

INZAGHI E LA LAZIO

Sull’avventura alla Lazio: Al pari con il Torino, il mio momento migliore. Anche in granata mi sono trovato bene. Ventura mi ha lanciato nel calcio vero, quello della Serie A. Venivo dal Genoa, dove avevo fatto male, e Ventura, fin dall’inizio, mi ha sempre dato fiducia. Quell’anno ci siamo divertiti, perché io sono stato il capocannoniere del campionato e la squadra ha raggiunto l’Europa League. E’ stata un’annata fantastica. Mister Inzaghi è stato capace di farmi ritrovare la fiducia in me stesso, di farmi essere protagonista nella società, nella città più importante d’Italia. Gli sarò sempre grato”.

IMMOBILE E LA SUA PARENTESI STRANIERA

“Dortmund? Era difficile vivere, per me. Perché ero da solo, lontano dalla famiglia e non capivo la lingua, ero in difficoltà. Per fortuna in campo c’era l’interprete che stava sempre con me e quando l’allenatore parlava e non capivo spiegava un po’ di situazioni. Però poi fuori dal campo era tutto molto complicato. I giornali tedeschi ce l’avevamo con me e non so perché, non l’ho mai capito sinceramente. Secondo me era una questione pregiudiziale perché da subito hanno pubblicato degli articoli in cui dicevano “Il Bayern Monaco compra dal Real Madrid e invece il Borussia Dortmund dal Torino”. Non gli sono mai stato simpatico. Forse ce l’hanno con gli italiani dal Mondiale del 2006… A Siviglia mi trovavo bene. Rispetto a Dortmund era una bella città, la gente era caliente, un po’ come al sud da noi. Avevamo trovato una bella casa e stavamo molto bene. Lì purtroppo non ero in prima fila nelle gerarchie dell’allenatore e non ho avuto la possibilità di esprimermi al meglio”.

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Lazio impressionante: la sua media è da Scudetto

Più che una squadra una corazzata viaggia a un ritmo spaventoso: 7 vittorie, 1 pareggio e appena 1 sconfitta. Un cammino degno di una big, non di un gruppo al quale sono stati sottratti poco tempo fa Biglia, Hoedt e Keita. Invece finora questa è la stagione della Lazio: un percorso forse non trionfale ma straordinariamente positivo. Anche perché tra le sette vittime di Inzaghi ce ne sono due doc: la Juve, sconfitta in Supercoppa, e il Milan, che ha perso solo due gare.

Per rendersi conto della dimensione dei risultati della Lazio si può prendere come metro di paragone la Juve. Allegri ha giocato – dal 13 agosto a oggi – nove partite ufficiali. E come Inzaghi ha vinto sette volte. Solo che ha anche due sconfitte, Barcellona e appunto Lazio. Vero è che il confronto non regge perché l’Europa della Juve è più impegnativa di quella dei biancocelesti. Ma bisogna anche considerare che in campionato il calendario della squadra capitolina è stato molto più impegnativo di quello dei torinesi. I bianconeri hanno incontrato quasi tutte squadre di fascia bassa o molto bassa (unica eccezione il derby). Inzaghi, invece, se l’è vista anche con il Milan e con il Napoli, che ha procurato l’unica sconfitta subita.

La media punti della Lazio è 2,44, quella della Juve 2,33. Tra le sei squadre che partecipano alle coppe europee (senza turni preliminari) solo i partenopei hanno fatto meglio di Inzaghi. 7 vittorie e 1 sconfitta per la squadra di Sarri, media 2,62. La Roma è a 2,28, il Milan a 2,25, l’Atalanta a 1,5. Per la Lazio una continuità di rendimento che colpisce perché l’organico non è ampio. Presto torneranno Felipe Anderson (ancora un mese) e soprattutto Nani, che con il Sassuolo potrebbe giocare titolare a sostegno di Immobile. La Lazio corre più veloce della Juve, Immobile fa lo stesso con il giustamente celebrato Dybala. Eppure Ciro ha segnato lo stesso numero dei gol: dodici. Più uno in Nazionale.

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IL BIANCONERO PJANIC FUORI PER LA GARA CON I BIANCOCELESTI

Brehme (ex Inter): “Scudetto ai nerazzurri? Le favorite sono Juve e Napoli ma occhio alle romane”

Ai suoi tempi era considerato uno dei più forti terzini sinistri della sua generazione. In venti anni di carriera si è tolto molte soddisfazioni. Ha trionfato sia nel suo paese, la Germania, che in Italia. Andreas Brehme ha lasciato un buon ricordo tra i suoi tifosi. Intervenuto ai microfoni di Gazzetta.it ha parlato del nostro campionato. Dall’ex interista parole di elogio anche nei confronti della Lazio.

Queste le parole di Brehme: “L’Inter continuo a seguirla, mi piace. Sono soddisfatto di quello che sta facendo ma dovrà cercare di vincere qualcosa. Lo scudetto è possibile, anche se ci sono avversari molto forti: Juventus e Napoli in primis, ma occhio alle romane. La Lazio gioca benissimo.

IL BIANCONERO PJANIC FUORI PER LA GARA CON I BIANCOCELESTI

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Simone Inzaghi punta al recupero di de Vrij e Luis Alberto

Fino all’ultimo tenterà di recuperarli entrambi. Stefan de Vrij e Luis Alberto tengono sulle spine Simone Inzaghi. I due stanno recuperando ma la Lazio ha fretta, ha bisogno di loro. Il tecnico biancoceleste non vuole presentarsi contro il Sassuolo con la difesa schierata a Verona e in Europa League e non vuole rinunciare al fantasista spagnolo. Lo staff medico sta lavorando alacremente per metterli a disposizione dell’allenatore.

INZAGHI SPERA DI RECUPERARLI

Qualche dubbio in più permane sull’olandese, la mancata convocazione in nazionale ne è testimonianza. Difficile pensarlo nella lista dei convocati per domani e poi assente nella sfida decisiva della sua Olanda per provare ad arrivare ai playoff mondiali. Il tentativo verrà fatto oggi pomeriggio. Un test decisivo altrimenti saranno ancora Patric, Luiz Felipe e Radu (a meno che non si punti su Mauricio), a formare il terzetto difensivo. Per rivedere in campo Wallace è troppo presto. Oggi pomeriggio, dopo la rifinitura, il tecnico scioglierà gli ultimi dubbi. Il più delicato, come riporta Il Tempo, riguarda la trequarti. Il rientro di Luis Alberto è possibile ma non scontato. Lo spagnolo ha subito una fastidiosa contusione al piede nel match con lo Zulte, verrà valutato senza correre rischi. Ieri il piede si stava sgonfiando, è solo una contusione per fortuna. Inzaghi incrocia le dita perché non vorrebbe perdere il suo giocatore più in forma.

RIENTRI IMPORTANTI TRA I BIANCOCELESTI

Torneranno tra i titolari Lulic, Lucas Leiva, Milinkovic e Immobile. Sulle corsie esterne agiranno Lukaku e Marusic. Per rivedere tra i convocati Felipe Anderson bisognerà aspettare il 14 ottobre. Stessa cosa per Bastos e Basta. Chiamati per gli impegni di Bosnia e AlbaniaLulic e Strakosha. Per quanto riguarda i tifosi, domani gli under 14 potranno entrare con soli 5 euro. Attesi 25 mila spettatori. La contestazione al presidente è parzialmente rientrata ma le presenze sono molto basse rispetto al passato. Infine prosegue la crisi della Primavera sconfitta dalla Fiorentina. Quattro partite, un solo punto e un solo gol segnato. Si sapeva che sarebbe stata una stagione difficile (è partito un nuovo ciclo) ma non si pensava di dover rischiare la retrocessione.

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Il doppio ex Mandelli: “A ogni allenatore piacerebbe avere Immobile. Del Sassuolo vi dico che…”

Per parlare di Ciro Immobile, della sfida di domenica tra Lazio e Sassuolo e molto altro ancora, è intervenuto ai  microfoni Paolo Mandelli. Ex di entrambe le squadre, attualmente tecnico della Primavera del Sassuolo, ha rilasciato una lunga intervista a Radio Incontro Olympia.

LE PAROLE DI MANDELLI SU IMMOBILE

Immobile mi è sempre piaciuto, già dai tempi della Primavera della Juventus. Fa reparto da solo, fa giocare bene la squadra, quale allenatore non lo vorrebbe. Credo che in questo momento è il più forte attaccante italiano. Di livello internazionale ma umile come un principiante. È un’arma importante per la Lazio, deve diventarlo anche per la Nazionale. Durante la sua carriera ha avuto qualche difficoltà, ma dove si è trovato bene ha messo in mostra le sue qualità. Credo che Inzaghi abbia grandi meriti, è un allenatore che sa tirare fuori il massimo dai suoi giocatori ed è ciò che sta facendo con Immobile. Credo che il 3-5-2 sia il modulo più adatto in questo momento per i giocatori biancocelesti. Non penso sia una scelta definitiva, Inzaghi è molto sensibile in questo”.

SU LUIS ALBERTO

Luis Alberto è stata una piacevole sorpresa anche per me, lo conoscevo poco. Nel calcio queste cose possono capitare, i giocatori sono influenzabili da quello che hanno intorno. Segno che ora ha trovato le condizioni per esprimersi al meglio. E credo che anche questo sia merito del
tecnico”.

SU CAMPIONATO ED EUROPA LEAGUE

Inter e Milan stanno tenendo il passo delle grandi ma non hanno convinto sul piano del gioco. Sono un punto interrogativo. Hanno ampi margini di miglioramento e una buona dose di punti. Devono però ancora dimostrare di poter competere per la Champions. Inzaghi ha dimostrato di essere bravo a perseguire un progetto, è stato importante dare continuità al lavoro. La Lazio può solo migliorare, ha ampi margini. Certo devi avere anche un po’ di fortuna nella gestione della rosa. Quando affronti tante competizioni devi avere una rosa larga in modo che i giocatori possano rifiatare. Il Sassuolo l’anno scorso è stato falcidiata dagli infortuni, sono situazioni che alla lunga paghi. Se non capitano situazioni simili la Lazio può arrivare in fondo in Europa League.

SUI GIOVANI DELLA LAZIO

“Le generazioni di oggi hanno bisogno di essere accompagnate un po’ di più nelle difficoltà ma anche nei momenti belli. Trovare un ragazzo pronto da questo punto di vista è importante. Sto notando che i ragazzi che riescono ad arrivare ad alti livelli sono quelli che hanno più personalità e voglia di imporsi”.

SU STRAKOSHA

“È un ragazzo che non è stato reclamizzato più di tanto e che invece sta offrendo prestazioni importanti. Un portiere anche quando non è chiamato a fare grossi interventi deve dare tranquillità al reparto difensivo e alla squadra in generale. Lui lo sta facendo”.


SUL SASSUOLO

È un momento particolare. Dopo tanti anni con Di Francesco è normale che ci sia un attimo di assestamento. Sono tranquillo, la squadra nonostante non abbia fatto tantissimi punti ha sempre offerto buone prestazioni. Ha raccolto meno di quanto meritasse. Per la Lazio aver vinto anche giovedì è una sicurezza, ma tra le due partite c’è poco tempo. Recuperare le energie è determinante, bisognerà fare un po’ di cambi. Nel calcio di oggi se non sei fresco fatichi contro chiunque. Il Sassuolo non avrà molti punti ma è tranquillo, con un buon ambiente alle spalle. La squadra avrà voglia di recuperare punti che ha perso immeritatamente. Sapere che ci sono due o forse tre squadre molto in difficoltà penso che dia un po’ di tranquillità alla società”.

A CHI FARE ATTENZIONE

Berardi e Adjapong, sono i più pericolosi. È una soddisfazione per me vedere giocatori che ho allenato in Primavera in palcoscenici così importanti. Non so se sarà l’ultima stagione di Berardi a Sassuolo. E’ un giocatore di altissimo livello ma il Sassuolo ha molta fiducia in lui. Sarà una scelta personale ogni anno, soprattutto da parte sua”
.

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FOTO – Niente Olanda per de Vrij, convocazione per il belga Lukaku

Nonostante la preconvocazione dei giorni scorsi il tecnico dell’Olanda, Dick Advocaat, non ha chiamato Stefan de Vrij. Convocati invece l’ex difensore della Lazio  Wesley Hoedt e il giallorosso Kevin Strootman. A darne comunicazione su Twitter è stata la stessa Federazione olandese.

Questo il tweet postato dall’Olanda sul proprio profilo :

https://twitter.com/OnsOranje/status/913705360967553024

Chi dovrà lasciare Formello è il belga Jordan Lukaku. Il terzino biancoceleste è stato inserito nella lista dei covocati del Belgio. Questo il tweet postato sul profilo della Nazionale belga:

https://twitter.com/BelRedDevils/status/913708570876760065

DUBBI NEL REPARTO AVANZATO PER L’ALLENATORE DEL SASSUOLO PER LA GARA CON LA LAZIO

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GARLASCHELLI VEDE LA LAZIO IN CHAMPIONS

Arrivano conferme da Torino: il bianconero Pjanic salterà la Lazio

Confermato l’infortunio di Miralem Pjanic in casa Juventus. Il bosniaco si era fermato nella fase di riscaldamento della gara di Champions tra bianconeri e Olympiacos. Come riportato dal sito della Vecchia Signora gli esami hanno evidenziato «un problema muscolare al quadricipite femorale della coscia destra. Ne è emersa la presenza di una lesione di tipo distrattivo di apparente lieve-media entità. Saranno necessari ulteriori controlli per una migliore definizione prognostica per la ripresa dell’attività».

A conferma dell’infortunio arrivano anche le parole del medico della Bosnia, Reuf Karabeg: «Abbiamo parlato con il medico della Juventus. Pjanic ha riportato una lesione di 2 cm al muscolo sopra il ginocchio destro. Dovrà restare fermo per 3-4 settimane». Di conseguenza il centrocampista non sarà a disposizione di Allegri per la partita con la Lazio di sabato 14 ottobre, al rientro dopo la sosta.

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LEGGI ANCHE LE PAROLE DI CORRADI

Il Tar del Lazio da’ il via alla gara per il restauro dell’Olimpico

Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato da Cimolai Spa e Sea Spa. Le due società private avevano contestato il provvedimento di aggiudicazione di una gara della durata di sessanta mesi.

Nessun ostacolo da parte del Tar del Lazio quindi per l’aggiudicazione da parte di Coni Servizi della gara d’appalto. Una torta da oltre 12 milioni. Gara istituita per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di costruzione della ritesatura della tensostruttura della copertura, gli interventi a carattere straordinario sulle opere strutturali, la manutenzione e di ripristino dei danni causati da atti vandalici, dello Stadio Olimpico di Roma.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI MINO CAPRIO SU INZAGHI

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Per lunedì prossimo Carlo Ancelotti ha già pronta una nuova panchina

L’ex allenatore del Bayern Monaco, Carlo Ancelotti, il prossimo 2 ottobre siederà su una panchina speciale. Lunedì pomeriggio il tecnico terrà un particolare allenamento tra le mura della città vecchia di Gerusalemme. L’italiano nell’occasione allenerà i bambini della città popolata da cristiani, ebrei e musulmani.

Il campo sarà quello del Jerusalem sports playground. Terreno di gioco realizzato dal progetto Assist for peace nel quartiere armeno grazie alla disponibilità del Patriarcato locale. L’impianto, inaugurato a settembre del 2016, ha visto il sostegno di diversi campioni internazionali. E, sin da subito, l’adesione di Ancelotti. Tanti i testimonial del progetto. Hanno aderito Muhammad Ali, Gianluigi Buffon, Yakhouba Diawara, Novak Djokovic, Roberto Donadoni, Danilo Gallinari, Vincenzo Nibali, Federica Pellegrini, Simone Pianigiani, Kimi Raikkonen, Valentino Rossi, Giovanni Soldini, Luca Toni, Sebastian Vettel, Javier Zanetti. Con loro anche altre personalità come Guido Barilla, Ennio Morricone e Antonello Venditti.

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Mino Caprio: “Inzaghi gran signore. Io starei attento…”

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Mino Caprio, doppiatore e tifoso della Lazio, elogia mister Inzaghi e punta molto su Nani che non vede l’ora di vedere all’opera una volta guarito dall’infortunio.

Queste le dichiarazioni di Mino Caprio a TMW Radio: “Simone Inzaghi è sicuramente il principe azzurro di questa Lazio. E’ buono, bravo, lo vedo come prossimo re. E’ un gran signore, quindi secondo me bisognerà stare attenti a una squadra un po’ bianca e un po’ nera del nord. Nel temperamento è simile a Conte, anche se lui è più un giustiziere della notte, ma con una causa nobile. Non vedo l’ora di vedere Nani in campo, anche se preferisco che sia pronto fisicamente. I ‘vecchietti’ nella Lazio hanno trionfato sempre da Frustalupi a Mancini. I giocatori esperti servono molto per aiutare i più giovani. A suo tempo si criticava anche l’arrivo di Klose, ma qui alla Lazio dimostrò lo stesso temperamento avuto altrove. Lukaku lo vedo un po’ come Samuel Jackson. Credo che abbia ancora dei margini di miglioramento, ma è veramente una furia”.

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Corradi: “Immobile devastante. La Lazio ha un unico difetto…”

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Anche Bernardo Corradi ha commentato la gara tra Lazio e Zulte Waregem di Europa League. Applausi a tutta la squadra e a mister Inzaghi ma in particolare a bomber Immobile.

Queste le dichiarazioni di Corradi a TMW Radio: “L’Italia veniva da un turno di Champions non positivo. Questa settimana invece è stata quella del riscatto, con l’Atalanta che è quella che mi ha sorpreso più di tutti. Mentre tra i calciatori, Immobile è stato devastante: quello che sta raccogliendo è frutto del non mollare mai”. Poi sulla Lazio: “Inzaghi sta facendo miracoli, si deve vedere quanto l’Europa inciderà sul campionato. I biancocelesti hanno una panchina un po’ corta e le competizioni sono tre e molto lunghe”. 

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QUI SASSUOLO – Bucchi ha un dubbio in attacco: ecco tra chi

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Il Sassuolo dopo la sconfitta interna con un solo gol di scarto contro il Bologna vuole reagire e muovere la classifica: dopo sei giornate infatti i neroverdi si trovano a 4 punti. La riscossa passa però dalla gara contro la Lazio reduce da buoni risultati nonostante l’emergenza infortuni.

Anche il Sassuolo dovrà affrontare la Lazio con diverse assenze. Con la squalifica di Magnanelli, la cabina di regia sarà affidata a Sensi. Missiroli e Duncan ai suoi fianchi, i rebus per mister Bucchi riguardano l’attacco: Berardi-Falcinelli sembra il duo scelto dall’allenatore con l’ex Crotone in vantaggio su Matri. Dietro, tutto deciso con Letschert e Acerbi ai fianchi di Cannavaro e Consigli sicuro tra i pali.

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Garlaschelli: “Immobile strepitoso. La Lazio può arrivare…”

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La Lazio sembra aver messo d’accordo tutti: i risultati e il gioco espresso hanno colpito gli addetti ai lavori. Tra questi anche l’ex biancoceleste dello scudetto del ’74 Renzo Garlaschelli.

Queste le parole di Garlaschelli su TMW Radio: “Immobile è strepitoso, non ho parole per descriverlo. Anche grazie a lui questa Lazio sta volando, veramente non me l’aspettavo. È una squadra che può andare lontano. Pensavo che il Milan potesse fare molto di più, ma per adesso non vedo una squadra ancora pronta. Stesso discorso vale per l’Inter. Contro il Verona mi aspettavo qualcosa di più dai padroni di casa ma ero assolutamente fiducioso nelle scelte di Inzaghi. E infatti la Lazio ha fatto una partita perfetta”.

OBIETTIVO LAZIO

“Per quello che ho visti in campo fino ad ora la Lazio può arrivare tranquillamente tra le prime cinque e giocarsi un posto in Champions. Per quanto riguarda l’Europa League, intanto pensiamo a superare il girone poi si vedrà. Sei punti in due partite in Europa League sono importanti. In Europa puoi anche giocare con le seconde linee, così hai la possibilità di far riposare qualcuno. In campionato giocherei sempre con la rosa al completo, credo sia fondamentale”.

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Giordano: “Ecco cosa ha inciso sulla prestazione della Lazio con lo Zulte”

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Bruno Giordano soddisfatto della gara della Lazio in Europa League contro lo Zulte Waregem e non preoccupato per la sfida di domenica dei biancocelesti contro il Sassuolo.

Queste le dichiarazioni di Giordano a RadioSei: “La settimana europea è stata più che soddisfacente. Hanno vinto tutte le italiane tranne l’Atalanta che ha pareggiato però contro una grande come il Lione ed è prima nel girone più difficile. La Lazio ha fatto il suo vincendo e si è messa all’80% nella condizione di passare ai sedicesimi. Assenza del tifo? Giocare in uno stadio vuoto è desolante, è davvero difficile e secondo me ha inciso. Il reparto difensivo ha palesato qualche limite, soprattutto Patric nell’uno contro uno. Non è il suo ruolo e si vede, Strakosha ha fatto due parate fondamentali. La partita con il Sassuolo non mi preoccupa più di tanto, anche se hanno dei giocatori di valore tipo Falcinelli e Berardi. Caicedo? Ha una buona visione di gioco, si è mosso bene, peccato per i gol mancati, sta venendo fuori la sua voglia e determinazione. Quando entra gioca sempre al massimo”.

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INTANTO L’EX DS DEL SASSUOLO PUNTA SULLA LAZIO IN CHAMPIONS>>>CLICCA QUI

Bonato ex ds Sassuolo: “Lazio da Champions ma domenica…”

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Per parlare della sfida di domenica tra Lazio e Sassuolo è intervenuto ai microfoni di TMW Radio l’ex ds dei neroverdi Nereo Bonato.

Credo che la Lazio stia facendo un inizio di campionato importante, nonostante adesso abbia un’emergenza causa infortuni in difesa. Comunque credo che l’organico sia quello adatto per fare bene in questo campionato per arrivare in Champions. Mi aspettavo che Immobile quest’anno potesse ripetersi, è stato molto bravo Inzaghi a trovargli la posizione strategica che gli permette di fare così bene” ha dichiarato Bonato.

CAPITOLO SASSUOLO

“Il Sassuolo ha iniziato un nuovo percorso quindi le difficoltà ci sono ma la squadra è di buon livello. La partita di domenica quindi sarà più complicata di quello che si possa pensare. La Lazio ha un impegno europeo che a lungo andare può affaticarla, inoltre ha molte assenze. Il Sassuolo viene da una sconfitta e ha voglia sicuramente di riscattarsi”.

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Ruben Sosa: “Napoli e Samp quelle che più apprezzo mentre la Lazio…”

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Intervenuto ai microfoni di TMW Radio l’ex calciatore di Lazio e Inter Ruben Sosa fa il punto sul campionato e chiede alla Lazio di fare un passo in più.

Alla domanda quale squadra gioca il miglior calcio ecco la risposta di Ruben Sosa: “La Juventus vince da tanti anni consecutivi ma il Napoli e la Sampdoria sono le formazioni che apprezzo di più sul campo. Ovviamente seguo sempre Lazio e Inter perché è lì che sono stato. I nerazzurri, dopo tanto tempo senza vittorie, devono mettere su una squadra in grado di competere per vincere titoli. Il suo blasone lo richiede. Direi comunque che questa squadra è già fortissima, tra le migliori d’Italia. La Lazio invece, nel complesso, deve cercare di fare qualcosa in più”.

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LEGGI ANCHE L’AG. DI MILINKOVIC DURO CON LA SERBIA>>>CLICCA QUI

Kezman, ag. Milinkovic: “Serbia? Qualcuno dovrà dare delle spiegazioni…”

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Se nella Lazio è sempre più decisivo e una pedina inamovibile di Inzaghi, Milinkovic non può vantare lo stesso trattamento in nazionale. Infatti il ct della Serbia Muslin non convoca il ragazzo e non ha cambiato idea per i prossimi appuntamenti della nazionale.

Mateja Kezman, agente di Milinkovic, in patria si è così espresso sulla nazionale: “La situazione di Sergej merita di essere approfondita ma non in questo momento. Non voglio creare polemiche ora che la Serbia è vicina alla qualificazione al Mondiale che è fondamentale per il nostro calcio. Spero staccheremo il pass per la Russia e dopo ci sarà tempo per gli approfondimenti. Qualcuno dovrà spiegare alcune scelte e anche io avrò qualcosa da dire”.

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LAZIO PRIMAVERA – Rezzi: “Ci manca la tranquillità ma sono certo che miglioreremo”

Per commentare la gara tra Fiorentina e Lazio Primavera, anticipo della IV^ giornata di campionato, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel l’attaccante biancoceleste Edoardo Rezzi.

Queste le parole di Rezzi: “Abbiamo giocato un buon primo tempo, subendo un gol da una palla inattiva che ci ha penalizzato sul risultato. Abbiamo iniziato bene, con serenità, ma nella ripresa con il secondo gol viola ci siamo disuniti. Questo non deve mai accadere. Il mister sta cercando di formare un gruppo che non molla mai, come quello dello scorso anno. Sono convinto che quest’anno possiamo fare ancora meglio.

Noi siamo sereni anche se in campo, alcune volte, ci facciamo prendere dalla frenesia e facciamo errori banali. Per migliorare manca la tranquillità. Nella ripresa quando la partita è entrata nel vivo abbiamo sbagliato tanti palloni. Il terzo gol lo abbiamo subito per colpa di una disattenzione in fase di costruzione. Manca la serenità, come è giusto che sia visto che dopo quattro partite abbiamo un solo punto.

Noi lavoriamo tranquillamente e devono lasciarci lavorare senza buttarci addosso critiche ingiuste.

Nel primo tempo ci è mancata la cattiveria sotto porta, è anche un’autocritica. L’anno scorso avevamo Rossi che concretizzava tutto, quest’anno con il gruppo riusciremo a segnare.

Tutti insieme dobbiamo capire che in certe situazioni bisogna rimanere umili, qualche volta ci manca. Con umiltà e sacrifico possiamo fortificare questo gruppo che stiamo cercando di creare.

La sosta ci aiuta dal punto di vista psicologico più che fisico visto che abbiamo giocato solo quattro partite. Ma abbiamo raccolto pochi punti. Dobbiamo resettare e pensare a un nuovo campionato che potrebbe iniziare con il Napoli il 14 ottobre.

Nella Primavera 1 TIM siamo tutti allo stesso livello. Non è un campionato più difficile di quello dello scorso anno, anzi è molto equilibrato”.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI BONATTI DOPO LA GARA

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LEGGI ANCHE IL TABELLINO DI LAZIO-FIORENTINA PRIMAVERA

LAZIO PRIMAVERA – Bonatti: “Ripartiamo dal primo tempo”

Al termine della gara tra FiorentinaLazio Primavera il tecnico della squadra biancoceleste Andrea Bonatti è intervenuto ai microfoni di Rai Sport.

Queste le parole di Bonatti“Abbiamo giocato un buon primo tempo. Abbiamo subito il gol a causa di una bella punizione. Nel secondo tempo abbiamo fatto troppo poco per poter recuperare. E’ un periodo che va tutto storto e diventa tutto più difficile. Siamo mancati in lucidità, ma è normale se si fa fatica a concretizzare il gioco. La prestazione dei primi 55′ è comunque stata la migliore dall’inizio dell’anno, questo mi dà fiducia per il proseguo della stagione. Le difficoltà che stiamo incontrando sono dovute molto anche alle assenze. Ho parlato con i ragazzi. Gli ho detto che la strada giusta non è quella di disunirsi dopo il secondo gol, ma che bisogna ripartire dalla prestazione del primo tempo. Continuiamo con fiducia il nostro percorso”.

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