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Cucchi: “Sono da sempre laziale. Il 14 Maggio? Ecco come mi sentivo…”

Riccardo Cucchi, storico ex commentatore di ‘Tutto il calcio minuto per minuto’, è intervenuto, durante la sua visita a Formello, ai microfoni di Lazio Style Channel.

UNA VITA DI CALCIO

Oggi Riccardo Cucchi ha visitato Formello. Terminata la visita, l’ex telecronista ha poi rilasciato un’intervista a Lazio Style Channel. Ha iniziato a parlare della sua carriera: “Quando sento la sigla di ‘Tutto il calcio minuto per minuto’ si trasforma tutto in un mare di emozioni e di ansia perché bisogna stare sempre attenti a quel che si dice. Il nostro mestiere è quello di raccontare la partita, molto più difficile è entrare nei meandri di questo Club. Ho visto delle cose che non avevo mai osservato in 38 anni di carriera. Sto capendo solo oggi cosa voglia dire vivere Formello e preparare ogni gara di campionato. Ho sempre pensato che il nostro lavoro fosse basato su un solo elemento, quasi filosofico: assecondare la passione, di cui vive il calcio. Ovunque c’è passione ed è importante rispettarla“.

SONO LE 18 E 4 MINUTI DEL 14 MAGGIO DEL 2000…

L’ex telecronista ha poi commentato le sue emozioni il giorno del secondo scudetto della Lazio: “Ho un ricordo meraviglioso di Inzaghi e ho avuto il piacere di raccontare la gara nella quale segnò quattro gol al Marsiglia. Ho due maglie che conservo con cura: quella che indossò Inzaghi in quella partita e quella di Veron del 2000. Mi era sempre stato chiesto per quale squadra tifassi. Sono sempre stato un tifoso della Lazio. Il 14 maggio avevo un groppo in gola che stava salendo. Voglio raccontare che nel ’74 ero in curva a vivere Lazio-Foggia, ad esultare al rigore di Chinaglia. Avevo la radio accesa con la voce di Enrico Ameri che diceva: “Lazio Campione d’Italia”. Da quel momento ho pensato che sarebbe stato un sogno raccontare uno scudetto della Lazio. Ho saputo solo dopo che la mia voce era stata irradiata all’interno dell’Olimpico il 14 maggio“.

FORZA LAZIO

Cucchi ha poi concluso: “Questo lavoro vive di passione: dobbiamo emozionarci per emozionare. Ho sempre avuto accanto a me un binocolo. E’ fondamentale in certi momenti della partita, è stato un mio compagno fedelissimo. La Lazio non è solo calcio, ha fatto meraviglie in ogni disciplina e per questo è una Polisportiva. Sarà bello vedere l’allenamento di quest’oggi. Murgia mi piace moltissimo, è un giocatore molto forte: mi ha colpito da subito, ho anche raccontato il suo primo gol in Serie A a Torino. Ho descritto anche il poker di Parolo a Pescara, ma in precedenza, l’ho fatto presente anche ad Inzaghi, ero in radiocronaca anche in occasione delle quattro reti realizzate dallo stesso tecnico biancoceleste contro il Marsiglia“.

DA UN GIORNALISTA LAZIALE AD UN ALTRO, PAROLA A FILIPPO ANASTASI >>> LEGGI QUI

Anastasi: “Lazio concentrati sull’Udinese”. E sullo stadio della Roma…

Filippo Anastasi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. Il giornalista ha parlato dei prossimi impegni della Lazio e dello stadio della Roma.

CUORE BIANCOCELESTE

Filippo Anastasi, giornalista di nota fede biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. Lo scrittore ha parlato dei prossimi impegni della Lazio. Ecco le parole rilasciate: “Dobbiamo concentrarci solo su Lazio-Udinese, credo sia difficile entrare in Europa League dalla Coppa Italia. Meglio accederci dal quinto posto, dobbiamo sfruttare le prossime due giornate per accorciare la classifica. Poi al derby ci pensiamo. Mi aspetto un buon girone di ritorno, come quello dell’andata. Spero di arrivare in Europa League“.

CUCCHI

Il noto giornalista ha poi speso anche due parole sul suo collega Riccardo Cucchi: “Qualche anno fa, al tempo di Cragnotti, io ero Presidente del Lazio Club Rai. Un giorno venne nella mia stanza Cucchi e mi chiese se potesse iscriversi e così fu. La sua lazialità fu premiata il giorno dello Scudetto quando in pochi sapevano della sua fede laziale. E’ un grande personaggio“.

LO STADIO DELLA ROMA

L’ex direttore di Radio Rai Giubileo ha poi concluso parlando dello stadio della Roma: “Vi siete resi conto che la questione dello stadio della Roma è diventata internazionale, addirittura? Voglio solo ricordare che, quando qualche anno fa, Lotito tirò fuori i terreni sulla Tiberina, il Comune gli disse ‘no’ e basta. Tant’è che cominciò a pensare a Valmontone. Io non capisco perché alla Lazio si dice ‘no’ e basta, per la Roma c’è voluto tutto un movimento di pensiero e nemmeno si è arrivato a dire ‘no’. Hanno fatto una speculazione, ma questi sono affari loro. Un Comune vero dovrebbe suggerire i terreni dove costruire entrambi gli stadi, per entrambe le compagini”.

LAZIO – MENDES, L’ASSE DI CALCIOMERCATO E’ PIU’ CHE CALDO. GUARDA CHE NOMI>>>CLICCA QUI

 

Lazio-Mendes, asse caldo. Ecco tutti i nomi in orbita Lazio

Che il super procuratore portoghese Jorge Mendes sia un nome vicino alla dirigenza biancoceleste è cosa nota. Lo dimostrano l’affare Wallace e quello (poi sfumato) El Ghazi. Adesso però si pensa già al mercato estivo, e nella scuderia di Mendes ci sono molti giocatori appetibili per la società di Lotito.

ATTACCO

E’ una vera e propria girandola di nomi quella che viene stilata nell’edizione odierna de Il Corriere dello Sport. A partire dal reparto offensivo, in cerca di alternative ad Immobile e soluzioni per un eventuale partenza di Keita a fine stagione. Tiquinho Soares è un attaccante brasiliano del Porto, già a segno 4 volte in 3 partite. Valutazione di 15 milioni. C’è poi il nuovo gioiello di casa Monaco, Kylian Mbappè. Definito il nuovo Henry, è andato a segno martedì contro il Manchester City in Champions League. A soli 18 anni vale già oltre i 10 milioni e la sua valutazione è destinata a salire vertiginosamente. Nel Principato c’è anche Thomas Lemar, esterno d’attacco appena ventunenne, con un valore ancora al di sotto dei 10 milioni di euro.

CENTROCAMPO E DIFESA

Per il centrocampo da non sottovalutare le piste che portano a Ruben Neves, gioiello del Porto classe ’97 e già accostato alla Lazio in passato dal quotidiano A Bola, e a Danilo, mediano dello Standard Liegi. Infine per il reparto difensivo il nome caldo sembra essere quello di Jemerson, anche lui in forza al Monaco.

Tanti i nomi per il mercato estivo, poche le certezze. Una cosa è sicura: l’asse Lazio-Mendes è più di una semplice voce…

ECCO LA VERITA’ SUL RINNOVO DI KEITA

VIDEO – Vittorio Sgarbi: “Famo sto stadio… della Lazio!”

Vittorio Sgarbi continua la sua campagna contro lo stadio della Roma, appoggiando i laziali.

#FAMOLOSTADIODELLALAZIO

Vittorio Sgarbi, continua a parlare dello stadio della Roma. Il critico si fa testimonial per costruire lo stadio della Lazio. Sulla sua pagina Facebook dice: “Perché lo stadio lo deve fare solo la Roma. Laziali ribellatevi! Facciamo lo stadio per la Lazio. Decidiamo dove farlo, io vi farò da testimone per fare lo stadio (che sia solo uno stadio) della Lazio. Romanisti fate il vostro stadio. Ma laziali, unitevi e fate anche voi il vostro stadio!“. Il messaggio è lanciato e rimbalzerà su tutto il web, sperando arrivi alle orecchie giuste.

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Bologna-Lazio: ecco tutte le info dalla biglietteria

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La S.S. Lazio comunica che sono già in vendita i tagliandi per la gara di campionato Bologna-Lazio. La sfida è valida per la 27esima giornata di Serie A Tim.

Questi i dettagli della gara e della vendita:

– Gara: Bologna – Lazio
– Domenica 5 marzo ore 20:45
– Stadio Renato Dall’Ara di Bologna
– Prezzo del settore Ospiti: tariffa unica €. 20,00
– Capienza 2.500 posti
Circuito di vendita: Vivaticket
– Non sono previste particolari promozioni (es. “porta un amico” , ecc.). I tagliandi del settore ospiti non saranno in vendita il giorno della gara.
– Fine vendite: ore 19:00 sabato 4 marzo.
La vendita del settore ospiti, è vietata ai residenti della Regione Lazio fatta eccezione ai soli possessori delle Fidelity Card-Tessera del Tifoso Millenovecento (nel settore ospiti la Fidelity Card è obbligatoria anche per i residenti di altre regioni).

Pizzul: “Udinese in flessione, Lazio temibilissima. Problema stadio? In Italia…”

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La sua voce ha accompagnato i tifosi italiani per anni e anni con le più importanti telecronache della RAI: friulano doc, Bruno Pizzul è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “Laziali On Air” per parlare della società biancazzurra alla vigilia della prossima sfida che vedrà la Lazio opposta all’Udinese in campionato.

Che impegno si troverà di fronte la Lazio contro l’Udinese?

I friulani stanno attraversando un periodo di flessione piuttosto evidente. L’arrivo di Del Neri in panchina aveva portato dei benefici anche a livello di risultati. Ma nelle ultime cinque-sei partite il bandolo della matassa del gioco è stato smarrito. La scorsa settimana c’è stata una grande festa per il ritorno di Zico, ma la prestazione contro il Sassuolo non è stata all’altezza. L’Udinese arriva all’Olimpico sicuramente sfavorita dal pronostico. Dovrà far fronte alle squalifiche di Halfredsson e De Paul che sicuramente peseranno. La Lazio al momento ha una qualità di gioco ottimamente collaudata ed ha soprattutto delle individualità notevoli. A sua volta dovrà fare a meno di Biglia. La squadra di Inzaghi è temibilissima perché ha una manovra ormai estremamente organizzata ed efficace“.

Cosa l’ha colpita maggiormente della Lazio di Simone Inzaghi?

Inzaghi è riuscito a stabilire una modalità di gioco perfettamente espressa dal 4-3-3 ma in cui le qualità dei singoli vengono utilizzate al meglio. La qualità individuale di molti giocatori infatti – prosegue Pizzul – emerge prepotentemente. Molti elementi hanno ritrovato una condizione ottimale. Ci sono giocatori molto importanti in qualsiasi settore. Parolo è un giocatore che mi piace moltissimo perché è un giocatore che ha sia capacità di inserimento sia di organizzazione di gioco. Potrebbe essere lui il sostituto di Biglia in cabina di regia nella partita contro l’Udinese“.

Pizzul su Immobile

Ventura sta lavorando con molta attenzione rivolta ai giovani e credo che Immobile possa essere protagonista nella Nazionale del futuro. La forza dell’Italia degli anni passati era stato il travaso dall’Under 21 alla Nazionale maggiore. Immobile è un giocatore che il CT conosce molto bene e potrà essere utilizzato degnamente in Nazionale. E’ uno dei tanti giocatori sui quali penso si possa basare la rinascita azzurra“.

Uno dei fiori all’occhiello dell’Udinese è la Dacia Arena, lo stadio di proprietà. A Roma imperversano le polemiche sull’impianto di Tor di Valle. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno e per tornare ai fasti degli anni novanta gli impianti di proprietà sono imprescindibili?

Sì, è assolutamente necessario sistemare l’impiantistica del nostro calcio. All’esterno anche paesi che possono essere indietro rispetto all’Italia dal punto di vista calcistico possono vantare impianti migliori. Le difficoltà maggiori sono quelle a livello burocratico. La Juventus e l’Udinese ce l’hanno fatta a costruire il loro impianto, ma con enormi difficoltà e tempi dilatati. Da qui in avanti bisognerà alleggerire questi procedimenti oppure il calcio italiano sarà sempre penalizzato rispetto a quello straniero“.

Sulle semifinali di Coppa Italia

Il pronostico è terribilmente difficile da fare e non mi avventuro in nessun tipo di valutazione per quanto riguarda il derby romano. Credo invece che il Napoli ce la possa fare nel doppio confronto con la Juventus, ma è una valutazione esclusivamente istintiva, basata anche sul fatto che spesso il calcio sfugge alle logiche più stringenti. Si tratta comunque di semifinali che esprimono al momento il meglio del nostro calcio. Si può dire che nella fase finale del torneo la Coppa Italia può suscitare grande interesse, che è scarsissimo nella fase iniziale. Forse bisogna rivedere la formula, a partire dal fatto che negli ottavi di finale le squadre più forti possano giocare con il vantaggio del fattore campo”.

NEL FRATTEMPO LOTITO CHIAMA SIMEONE…

Canigiani: “Da qui a fine stagione pronte nuove iniziative. E con Macron…”

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Il responsabile marketing biancoceleste, Marco Canigiani, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel. Ha parlato del derby e delle varie iniziative della società. Entro fine anno ci saranno nuove sorprese

LAZIO-UDINESE E IL DERBY DI TIM CUP

“Per Lazio-Udinese sono in vigore le tradizionali formule di acquisto. Dal 20 febbraio è scattata la libera vendita dei tagliandi del derby di TIM Cup e ammetto che le prime ore sono state davvero intense. Ricordo che, per la partita del prossimo 1° marzo, potranno acquistare i biglietti per la Tribuna Tevere i soli abbonati e i possessori della Fidelity Card, usufruendo inoltre dell’iniziativa ‘Porta un amico’ che consente di acquistare due biglietti”.

L’AMORE PER LA LAZIO TI REGALA IL DERBY

“Ci sono residue possibilità per usufruire invece della promozione legata alla maglia: chi acquista la nostra divisa ufficiale riceverà in regalo un tagliando per la gara Lazio-Roma valido per il settore Distinti. Chi non ha ancora sottoscritto la ‘Millenovecento’, può richiederla e riceverla in tempo reale presso tutti i Lazio Style Official Store e poi acquistare i due tagliandi”.

MACRON E FUTURO

“Con Macron stiamo già lavorando per la stagione 2018-2019. Abbiamo già definito quanto concerne invece la prossima stagione e siamo preparati a tutte le eventualità. Da qui a fine stagione ci saranno ulteriori iniziative. Prima però pensiamo alla stracittadina di Coppa Italia per prossimo 1° marzo”.

Serie A Tim – Ecco l’arbitro per Lazio-Udinese. Un solo precedente…

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La Lega Calcio ha comunicato gli arbitri per la 26^ giornata di Serie A TIM. Lazio-Udinese, sarà diretta dal signor Luca Pairetto (sez. di Nichelino)

LA SESTINA

A coadiuvare il fischietto piemontese ci saranno gli assistenti Di Vuolo e Schenone, Il IV Uomo Preti, e gli addizionali Banti e Saia. La gara verrà giocata domenica 26 Febbraio alle ore 15:00, Stadio Olimpico di Roma.

PRECEDENTI E STATISTICHE

L’arbitro piemontese ha diretto finora la squadra biancoceleste in una sola occasione. Quest’ultima risale al 15 gennaio scorso, giorno nel quale la squadra allenata da Simone Inzaghi sconfisse in casa l’Atalanta per 2-1. Pairetto, d’altro canto, ha arbitrato per due volte l’Udinese in questa edizione della Serie A TIM. In entrambe le sfide la formazione friulana è uscita sconfitta, prima contro il Chievo, poi contro il Cagliari.

 

ESCLUSIVA – Keita vuole la Lazio ma tra il dire e il fare c’è di mezzo… Tare

La querelle Keita Lazio va avanti da questa estate e pare ancora non trovare soluzione. Ma è vero che Keita vuole lasciare la Lazio? Abbiamo indagato sulla questione e abbiamo scoperto delle cose interessanti.

Il giocatore vuole rimanere a Roma. Ormai sta nella Capitale da tanti anni ed è contento del ruolo che ricopre nello scacchiere di Inzaghi che l’ha messo al centro del progetto tanto da aver richiesto alla società il suo rinnovo come seconda priorità dopo Biglia. Ma allora perché non ha ancora firmato?

Il tutto è iniziato l’estate scorsa, quando il suo procuratore Calenda aveva un appuntamento a villa San Sebastiano col presidente Lotito. Peccato, però, che Lotito a questo appuntamento non si sia mai presentato, mandando su tutte le furie il procuratore. Questo il motivo per cui Keita si è presentato in ritardo ad Auronzo.

Però poi prima di Natale, Calenda e il patron della Lazio si sarebbero incontrati in Lega. A quanto pare il procuratore gli avrebbe chiesto delucidazioni sul perché avesse dato mandato a Jorge Mendes di vendere Keita. Il presidente biancoceleste avrebbe risposto di non saperne nulla, prendendosela con Tare, artefice di questa decisione a sua insaputa. Il motivo? Tra Calenda e il ds albanese non corre buon sangue per vecchie ruggini.

Lotito vede Keita come un figlioccio e vorrebbe farlo rinnovare, la cifra pattuita dell’adeguamento è di 1,1 mln. Il nodo resta legato alla clausola rescissoria che Calenda vorrebbe mettere a 20 mln mentre la Lazio a 30 mln. Ma finora c’è stato solo un pourparler, nessun incontro ufficiale. Inzaghi sta spingendo con la società per proporre il rinnovo al ragazzo tanto da aver fatto saltare Dirar a gennaio che sarebbe dovuto arrivare dal Monaco in cambio di Keita. Il tecnico si è opposto, sottolineando come il numero 14 sia troppo importante per questa Lazio. Adesso la situazione è in fase di stallo, Calenda e Keita sono in attesa di una chiamata da Lotito. Speriamo che non sia troppo tardi…

Elezioni FIGC, Abodi lancia la sfida a Tavecchio

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In vista delle elezioni presidenziali Figc del prossimo 6 marzo, si infiamma il dibattito tra i due contendenti.

IL GUANTO DI SFIDA

Sembra destinata ad essere molto calda la giornata del prossimo 6 marzo, quando si terranno le elezioni per la presidenza della Figc. Due sono i candidati in lizza, noti da qualche giorno: da una parte, il numero uno uscente della Federazione, Carlo Tavecchio, dall’altra, il presidente dimissionario della serie B, Andrea Abodi. Proprio quest’ultimo ha contribuito in queste ultime ore a rendere il dibattito tra i due pretendenti ancora più incandescente, lanciando la sfida al suo rivale attraverso il suo profilo Twitter. È qui infatti che il dirigente romano ha postato un messaggio diretto all’avversario: “Per parlare del calcio che vorremmo, invito Carlo Tavecchio ad un confronto pubblico prima delle elezioni federali“. Il guanto è stato lanciato, Tavecchio lo raccoglierà?

Perrone consiglia Inzaghi per l’Udinese. E bacchetta Djordjevic

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Dopo aver infranto il tabù Castellani di Empoli, la Lazio attende l’Udinese, nello scontro di domenica pomeriggio all’Olimpico che precederà l’atteso derby di Coppa Italia. Per fare il punto della situazione, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia l’ex difensore biancoceleste Carlo Perrone.

IL CONSIGLIO AD INZAGHI

Immobile, dal punto di vista fisico, regge meglio degli altri gli impegni ravvicinati. Per questo non lo risparmierei, tranne in caso di problemi fisici. A parità di condizione, sani ma solamente affaticati, i calciatori non li fermo. Inoltre non ha un adeguato sostituto nel suo ruolo. Le semifinali con la Roma sono importantissime, ma, in ottica Europa League, non bisogna sottovalutare nessuna gara di campionato. Milinkovic, visto che spende molte energie nelle sua zona di campo, lo farei respirare. Per De Vrij invece penserei al suo ginocchio. Se si rischia infiammazione, allora va bene mandare in panchina anche lui. In caso contrario lo getterei titolare con l’Udinese. In difesa comunque la Lazio ha diverse alternative”.

DJORDJEVIC

Per il gioco particolare dei biancocelesti, l’identikit ideale della punta è quello di Immobile. Si decentra e attacca le profondità senza stare mai fermo. Il serbo invece è statico e in questo modo diventa difficile arrivare alla conclusione. È vero che la Lazio è poco concreta, ma ha una manovra frenetica, per cui c’è poco tempo per stare lì a pensare”. Poi su Inzaghi: “I punti sono l’espressione di quella che è la squadra. Il campionato è abbastanza spaccato e alla lunga i valori stanno uscendo fuori. Rispetto all’era Petkovic o all’era Pioli, i biancocelesti si sono rinforzati. Hanno perso Candreva e Klose ma hanno acquistato tanto nel reparto difensivo. Una casa si costruisce dalle fondamenta e la difesa è più solida rispetto agli anni passati. A questo aggiungiamo che, non giocando una manifestazione europea, si può gestire in maniera più continua l’allenamento settimanale. Adesso questa rosa non potrebbe fare tre competizioni”.

L’UDINESE

Il vantaggio su queste squadre è quello tecnico. Il contro è che potrebbero essere mentalmente liberi. Se giocano in scioltezza e stanno tutti bene, la partita può venire fuori storta. È ancora presto per vedere squadre scariche. Questo scenario inizierà ad esserci nelle ultime 5-6 partite, col caldo”. Poi sul settore giovanile: “Per quello che è il bacino della città di Roma si potrebbe fare di più per sfornare giovani. Non credo ci sia questa grande volontà”. Infine, sull’esperienza vissuta a Salerno: “Ognuno si porta dietro quello che ha vissuto. Di Salerno ho un ricordo bellissimo della gente. Su Lotito non mi esprimo. Lo potrei fare al ristorante, a cena. Le mie idee non contano nulla e quello che devo dire lo dico alle persone in faccia”.

TOUR NELLE SCUOLE – La promessa di Djordjevic, gli idoli di De Vrij

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Torna l’appuntamento con il tour della Lazio nelle scuole. Stamattina Djordjevic, De Vrij e Basta hanno fatto tappa all’Istituto San Giovanni Battista, in compagnia dell’aquila Olympia. Di seguito, le loro risposte alle domande degli studenti.

Inizia Djordjevic, che parla del gioco di squadra: “A 18 anni pensavo soprattutto a me stesso. Poi, dopo un paio di anni, sono cresciuto e ho capito che un calciatore non può vincere da solo, così ho cominciato a pensare di più al collettivo“. Sullo stesso argomento, de Vrij aggiunge: “Nella Lazio mi sono trovato bene subito, anche se ho avuto qualche problema con la lingua. A calcio non si può giocare da soli, i compagni sono la cosa più importante. Abbiamo entusiasmo e voglia di vincere anche in allenamento, non solo in partita. Sto benissimo coi miei compagni, siamo anche amici e questo è importante per lo spirito di gruppo. Mi trovo bene con tutti, ma soprattutto con Felipe Anderson e Hoedt“.

Tra pochi giorni ci sarà il primo dei tre derby che caratterizzeranno questo scorcio di stagione. Immancabile la domanda, con una richiesta speciale per Djordjevic: “Un gol? Speriamo, già ne ho fatto uno in un derby. È la cosa più bella, spero di ripetermi“. Tocca poi nuovamente a de Vrij, che parla del suo idolo: “Non ne ho avuto uno, ma ci sono stati tanti giocatori forti che mi sono sempre più piaciuti. Per esempio nella Lazio c’erano Nesta e Stam, erano fortissimi e di livello mondiale“.

Sempre il difensore olandese racconta il suo impatto con la Serie A: “È un campionato interessante, mi piace moltissimo, bisogna sempre essere concentrati, è un calcio molto tattico, ci sono giocatori forti e squadre di livello. Non è stato facile arrivare sin qui, ma sin da piccolo ho dato il massimo e ci ho sempre creduto. Quando c’è stata la possibilità di arrivare qui l’ho colta al volo“. Tocca infine a Basta, che non ha dubbi su quale delle sue due squadre italiane preferisca: “La Lazio, mi é entrata nel cuore“. Il terzino si sofferma poi sulla visita ad Amatrice: “È la peggiore cosa che possa succedere a un essere umano, è una tragedia. Ci ha fatto piacere trovare le persone che hanno perso tutto, abbiamo fatto una cosa bella e utile. Bisognerebbe tornarci per dare una mano a questa gente“.

ESCLUSIVA – Inzaghi chiama Simeone. Il motivo? El Cholito. I dettagli

Simeò, Simeò, Simeone… Ricordate quando la Curva Nord intonava questo coro rivolto a Diego Pablo?! Bene, la prossima stagione la curva potrebbe ritornare a intonare quel coro perché c’è la possibilità che un altro Simeone vesta la maglia biancoceleste.

Parliamo del figlio d’arte Giovanni Simenone, attaccante rivelazione del Genoa. Da fonti raccolte in esclusiva dalla nostra redazione, Simone Inzaghi vorrebbe fortemente l’argentino alla Lazio. Tanto da aver chiamato il suo ex compagno di squadra Diego Pablo. “Ciao Diego, come va? Tuo figlio verrebbe alla Lazio?!”, avrebbe chiesto il tecnico biancoceleste. “Sarebbe felicissimo” avrebbe risposto El Cholo. La chiamata sarebbe stata su per giù questa. Ora la palla passa alla società.

Non sarà facile arrivarci dato che ora il Genoa lo valuta tanto, ma già qualche chiacchierata c’è stata tra Lotito e Preziosi. Il patron capitolino potrebbe regalare Simeone Jr a Inzaghi in caso di qualificazione europea (ancor di più se fosse Champions League). Oltretutto sarebbe un modo per riavvicinare i tifosi allo stadio continuando così quell’operazione lazialità iniziata l’estate scorsa con l’arrivo in dirigenza di Angelo Peruzzi. D’altra parte Giovanni ritroverebbe un ambiente familiare dato che da piccolo andava spesso a Formello col papà. Da Diego a Giovanni, la lazialità si trasmette di padre in figlio, o in questo caso sarebbe più adatto dire dal Cholo al Cholito. AVANTI LAZIO!

Fabrizio Piepoli

DAL GENOA POTREBBE ARRIVARE ANCHE UN ALTRO RINFORZO>>>CONTINUA A LEGGERE

BARRIERE – O le togliete, o le levate. Non che le abbassate…

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Ci spiegate il senso di abbassare le barriere? Perchè noi non lo abbiamo capito…

BARRIERE SI, BARRIERE NO, BARRIERE FORSE

Cantava Elio e le Storie Tese nel lontano 1996, a Sanremo, la famosa canzone “La terra dei cachi“. Ogni riferimento, non casuale, era all’Italia. Ebbene si, a distanza di 21 anni la nostra terra italica è ancora in questo stato: Tarallucci e Vino. In ogni settore, dalla politica allo sport. E nel calcio, soprattutto. A Roma poi, è uno spasso. Guardate il caso delle barriere innalzate allo Stadio Olimpico. Sono state inserite per separare i settori delle curve. Disastro totale: ira delle tifoserie di Lazio e Roma, e stadio deserto. Ma perché poi inserirle? Ordine pubblico rispose qualcuno in giacca e cravatta. Ed ora, dopo nessun incidente (a dir la verità gli ultimi problemi di ordine pubblico dentro una curva risalgono al derby Lazio- Roma 0-3 del 1994, quindi 22 anni fa), ecco che le famigerate barriere dovrebbero essere rimosse… Ah no abbassate (?!?!?!)

MA CHE SIGNIFICA “ABBASSARLE”?

Metti le barriere, togli le barriere, aò io le taglierei ‘ste barriere“. Parafrasando Carlo Verdone in “Bianco, Rosso e Verdone“, la questione delle barriere sta diventando alquanto grottesca e patetica. Soprattutto dopo la decisione di abbassarle. Ma che significa abbassarle? E’ come se ad un uccellino in gabbia gli dici: “Ok, domani ti compro una gabbia più grande, ma sempre in gabbia resterai“. Così si prendono in giro i tifosi! E’ così che si pensa di agire? Davvero pensate, VOI che prendete queste decisioni, di deridere le due tifoserie più belle, compatte, massicce ed influenti d’Italia?

ESSERE TIFOSI NON SIGNIFICA ESSERE STUPIDI (COME QUALCUNO CREDE)

Lo sanno bene, lì dall’alto degli uffici ammobiliati con oggetti di lusso, che la barriera equivale a dimezzare la popolazione ultras. Lo sanno bene, LORO, che poi i tifosi si stufano di essere trattati come bestie o terroristi ed abbandonano lo stadio (come LORO vorrebbero). Lo sanno bene, LORO, che UNA CURVA UNITA FA PAURA. Perché da uniti si dialoga, ci si confronta, ci si fa rispettare, non ci si fa addomesticare. Lo sanno bene, LORO, che stanno sbagliando con il sistema delle barriere. Lo sanno bene, LORO, ma continuano a farlo.

Ma il TIFOSO non molla, lotta, ci crede, e porta avanti i suoi ideali. Per tutto questo, chiediamo a LORO di avere rispetto per il TIFOSO, avere rispetto per LAZIO e ROMA.

RIMUOVIAMO LE BARRIERE PERCHE’ ABBASSARLE E’ UNA PRESA PER IL.

Scudetto 1915, l’avv. Mignogna: “Depositato ‘Lo Scudetto Spezzato’ in Figc! Richiesto confronto per un’equa decisione…”

Facendo seguito ad ogni precedente deposito documentale ed al parere già reso dalla Commissione dei Saggi il 20 luglio 2016, l’avv. Gian Luca Mignogna comunica che in data di ieri ha provveduto a rimettere agli atti della FIGC copia telematica (E-book) della pubblicazione “Lo Scudetto Spezzato”, saggio storico/calcistico che ricostruisce nel dettaglio le vere vicende del Campionato di Prima Categoria 1914/15 e della sua postuma assegnazione d’ufficio.

Con l’occasione è stato evidenziato che il volume contiene e documenta puranche tutti i c.d. “fatti nuovi” che sono stati scoperti e sono emersi successivamente al lancio della Petizione “Lazio 1914/15, Campione d’Italia ex aequo!”, che legittimano ope iuris la richiesta di riesame e di assegnazione ex aequo del titolo in questione e che sconfessano definitivamente ogni più disparata tesi contraria artatamente prospettata tramite media da sedicenti esperti storiografici del settore.

Invero dall’esame del libro e degli elementi probatori ad esso acclusi, in particolare, è dato evincersi con estrema evidenza che, come indicato nel testo aggiornato della petizione medesima, risultano inconfutabilmente comprovati ed ampiamente documentati per talulas:

1) Dossier Mignogna/Felci (già in atti)

– il comunicato ufficiale del Lucca con cui la squadra toscana a due turni dal termine ufficializzò il proprio ritiro per motivi finanziari dal Girone Finale dell’Italia Centrale (come correttamente riportato da “L’Italia Sportiva” del 17 maggio 1915);

– l’integrale definizione della classifica del Girone Finale dell’Italia Centrale, per effetto delle vittorie conseguite nell’ultima giornata dalla Lazio per il forfait del Lucca e dal Pisa per il forfait del Roman, con la conseguente conquista da parte della Lazio del titolo di squadra Campione dell’Italia Centrale (come correttamente riportato da “L’Italia Sportiva del 17 maggio 1915);

– l’annullamento da parte della FIGC della prefinale del Girone Sud (a due sole squadre) prevista tra Internazionale Napoli e Naples per l’acclarata irregolarità di tesseramento di due calciatori, la mancata assegnazione del titolo del torneo meridionale (come correttamente riportato da “L’Italia Sportiva” del 3 maggio 1915) e l’automatica conquista da parte della Lazio sia del titolo di squadra Campione dell’Italia Centro-Meridionale che del diritto a disputare la finalissima nazionale contro la squadra Campione dell’Italia Settentrionale;

2) Dossier Trane/Centro Studi 9 gennaio 1900 (già in atti)

– il forfait del Lucca nell’ultima giornata del Girone Finale dell’Italia Centrale, in cui era in programma Lazio c/ Lucca e la compagine laziale era saldamente al comando della classifica con due punti di vantaggio sul Roman (come correttamente riportato da “Il Messaggero” del 16 maggio 1915);

– il rifiuto del Genoa di accettare la direttiva emanata dalla FIGC per prevenire l’insorgenza bellica ed anticipare al 16 maggio 1915 l’ultimo turno del Girone Finale dell’Italia Settentrionale (come correttamente riportato da “La Stampa” del 12 maggio 1915), rimasto indisputato, in cui era in programma Genoa c/ Torino e la compagine genovese era provvisoriamente in testa con due punti di vantaggio su Torino ed Inter (come correttamente riportato da “La Gazzetta dello Sport” del 24 maggio 1915);

– la mancata ultimazione del Girone Finale dell’Italia Settentrionale determinata dalla sospensione di tale campionato, stabilita dalla FIGC il 23 maggio 1915, a seguito della mobilitazione bellica disposta dal governo (come correttamente riportato da “La Stampa” del 24 maggio 1915).

Ciò posto, è stato precisato che lo scrivente e tutte le componenti esterne che sostengono la rivendicazione tricolore attenderanno serenamente l’esito dell’assemblea elettiva del 6 marzo p.v., certi che successivamente gli Organi Federali provvederanno a calendarizzare un eventuale confronto sul “thema disputandum”, una possibile audizione delle parti interessate (se ed in quanto necessaria) ed un’equa decisione in merito atta a colmare un vulnus giustiziale/provvedimentale che perdura oramai da oltre un secolo.

Roma, 22 febbraio 2017

QUI UDINESE – Il punto sui prossimi avversari della Lazio

Prosegue la preparzione dell’ Udinese in vista della trasferta all’Olimpico contro la Lazio. Del Neri dovrà far fronte anche delle squalifiche

IL MODULO SARA’ IL 4-3-3

Mister Del Neri, continua a far sudare la sua squadra. Dopo aver minacciato di mandare tutti in ritiro, ha deciso di aumentare a due le sessioni di allenamento durante il giorno. Venerdì ci sarà la partenza per la Capitale. Nel frattempo pare esser sciolto il dubbio sul modulo. Sarà 4-3-3 con Kums al posto di Hallfredsson e, probabilmente, Matos al posto di De Paul. Attenzione però alla possibile sorpresa Perica.

OGGI AMICHEVOLE A PORTE APERTE

Alle ore 15.00 l’Udinese sfiderà l’NK Ankaran. La compagine slovena farà da “cavia” per gli ultimi accorgimenti tattici dei friulani. La partita sarà a porte aperte con ingresso gratuito in Tribuna Centrale Nord. Unico assente sarà Faraoni.

LAZIO NUOTO – Vittoria epica per i biancocelesti a Siracusa

I biancocelesti vincono contro l’Ortigia 10-9 ottenendo il primo successo in trasferta

BATTAGLIA DOVEVA ESSERE E BATTAGLIA E’ STATA

A Siracusa, la Lazio ottiene il primo successo in trasferta del campionato. Una vittoria epica conquistata in un ambiente caldo dove l’Ortigia è stata sconfitta 10-9. Sontuosa la prova di Matteo Leporale, autore di quattro gol pesantissimi. Da sottolineare anche la prova di Vincenzo Correggia: il portiere ha negato il gol più volte agli attaccanti biancoverdi. Con questo successo la Lazio sale a sette punti in classifica e, in attesa della partita del Quinto, allontana lo spettro della retrocessione diretta.

LA PARTITA

Subito in gol l’Ortigia con Giacoppo, ma Leporale sveglia d’incanto la Lazio realizzando una doppietta nel giro di un minuto. La Lazio prova a scappare con Giorgi e Maddaluno. Reazione siracusana che porta la firma di Giacoppo e Cusmano, ma Giorgi nel finale riporta le distanze sul + 2 per le aquile (5-7). Nel terzo periodo, Vitale prima sbaglia a tu per tu con Patricelli, poi insacca con un tiro dalla lunga distanza (5-8). Giaccoppo accorcia le distanze con due gol (7-8). Leporale cala il poker, ma il solito Giacoppo beffa la difesa laziale (8-9). L’ultimo periodo lo apre Giorgi, risponde Ivovic, Danilovic colpisce la traversa su rigore, nel finale ancora Correggia dice no a Giaccoppo e la Lazio può finalmente esultare (9-10).

LE INTERVISTE

Tafuro: “È stata una partita sofferta, avevamo studiato bene l’avversario, ma tra dire e il fare c’è di mezzo il mare. Una vittoria che non cambia niente, siamo a sette punti che ovviamente sono meglio di quattro. Sabato con il Savona sarà un’altra sfida importante“.
Leporale: “Sicuramente è una vittoria che ci regala un sorriso, che ci rende più leggero questo viaggio di ritorno, ma aspettiamo di vedere cosa farà il Quinto“.

C.C. ORTIGIA-SS LAZIO NUOTO 9-10
C.C. ORTIGIA: Patricelli, Siani, Abela, Puglisi, Di Luciano, Giacoppo 5, Camilleri, Ivovic 1, Cusmano 1, Danilovic, Casasola 1, Tringali 1, Caruso. All. Leone
SS LAZIO NUOTO: Correggia, Tulli, Colosimo, Ambrosini, Vitale 1, Di Rocco, Giorgi 3, Cannella 1, Leporale 4, De Vena, Maddaluno 1, Mele, Washburn. All. Tafuro
Arbitri: D. Bianco e Castagnola
Parziali 3-4, 2-3, 3-2, 1-1
Danilovic (Ortigia) tira un rigore sulla traversa nel quarto tempo. Usciti per limite di falli Maddaluno (Lazio) e Colosimo (Lazio) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Ortigia 5/13 + un rigore e Lazio 3/8. Spettatori 100 circa.

Tutti i risultati delle gare odierne di Champions ed Europa League

Breve sintesi delle gare di Champions League di stasera ossia Porto Juventus e Siviglia Leicester e di quelle di Europa League.

Ci volevano Pjaca e Dani Alves per portare la Juventus in Paradiso nell’inferno dello stadio Do Dragao. Ci volevano due panchinari per ipotecare la qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Così la Juve festeggia la quarta vittoria di fila in Europa e si mette tranquilla in attesa della gara di ritorno. Allegri ha il merito di aver azzeccato i cambi e la squadra, aiutata dall’espulsione di Telles, non ha sofferto il trambusto mediatico degli ultimi giorni.

Vince anche il Siviglia in casa contro il Leicester. Segnano Sarabria e Correa (che sbaglia anche un rigore) mentre per gli inglesi a segno Vardy. In Europa League terminano 1-1 sia Fenerbahce Krasnodar che Schalke Paok. Vince solamente il Manchester United in casa del Saint Etiene grazie alla rete di Mkhitaryan.

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Pallotta preoccupato: “Il no del Campidoglio allo stadio della Roma sarebbe una catastrofe”

Lo stadio della Roma è diventato ormai un tormentone. A Roma è l’argomento del giorno da almeno un paio di settimane. Da quando è iniziato il tam tam mediatico. Il club giallorosso rappresentato da James Pallotta sa benissimo che il futuro della società dipende dalla costruzione dello stadio.

Per questo motivo Pallotta ha twettato sul profilo della Roma: “Ci aspettiamo un esito decisamente positivo dall’incontro in programma venerdì. In caso contrario, sarebbe una catastrofe per il futuro dell’AS Roma, del calcio italiano, della città di Roma e francamente per i futuri investimenti in Italia”.

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CALCIOMERCATO – Alla Lazio piace Neto della Juve

Quasi certamente questa sarà l’ultima stagione di Marchetti alla Lazio. Il portiere non rientra più nei piani societari e il club già questa estate aveva provato a venderlo. Poi Inzaghi aveva fortemente voluto che rimanesse.

Comunque sia, Federico non è più quello di qualche anno fa ed è giusto che la società cerchi un sostituto all’altezza. Con Preziosi c’era una stretta di mano per Perin, ma gli scenari sono cambiati dopo la rottura del crociato del numero 1 del Genoa. Per questo motivo i biancocelesti sarebbero sondando il terreno per Neto, come riporta il Messaggero. Il portiere brasiliano sperava di trovare più spazio, ma non aveva fatto i conti con Gigi Highlander Buffon. Adesso vuole giocare e ha chiesto alla Juventus la cessione. Per il momento ci sono stati solo dei contatti tra i club, la Lazio potrebbe sferrare il colpo questa estate dopo aver ceduto Marchetti.