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Derby di Tim Cup: ecco la decisione dell’Osservatorio sull’orario dei match

Si giocherà alle ore 20:45 la doppia sfida tra Lazio e Roma. Una gara valida per le semifinali di Tim Cup. Così ha deciso l’Osservatorio. Adesso la palla passa al Prefetto.

L’OK DELL’OSSERVATORIO

Il punto interrogativo resta, ma scomparirà definitivamente nelle prossime ore. Secondo quanto si evince dall’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, i segnali vanno verso la decisione di giocare in orario serale, quasi quattro anni dopo l’ultimo derby giocato in notturna. Stavolta sembra proprio che il diktat della Prefettura di Roma (allora fu Giuseppe Pecoraro a darlo) cadrà. C’è l’ok dell’Osservatorio.

LA SITUAZIONE

La Questura di Roma aveva chiesto alla Lega di mettere in orari diurni i derby e le gare con il Napoli di campionato. Richiesta ottemperata per quanto riguarda la massima serie. Discorso diverso per la Coppa Italia, in quanto la Rai ha fatto richiesta di poter giocare in orario serale. A questo punto la palla passa al Prefetto di Roma, Paola Basilone: in caso di parere negativo la Tv di Stato avrebbe diritto ad un cospicuo risarcimento. L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, presieduto dalla dottoressa Daniela Stradiotto, si dovrebbe essere espresso ufficiosamente in maniera positiva. Adesso si attende solo l’ufficialità.

LEGGI IL BOTTA E RISPOTA TRA RAGGI E TOTTI SULLO STADIO DELLA ROMA

 

ESCLUSIVA – Una via per Umberto Lenzini: parla il nipote Andrea

Il 22 febbraio si celebra il trentennale della scomparsa di Umberto Lenzini, il primo presidente che ha portato lo scudetto a Roma. Laziochannel.it  ha intervistato il nipote Andrea Lenzini che –  giustamente – chiede alle istituzioni una via in memoria del nonno.

Tutto è nato ieri sera, quando Andrea Lenzini ha postato su un social una giusta riflessione riguardo alla mancanza di una via intitolata al nonno. Di seguito la nostra intervista:

Andrea  fra poco ci sarà il trentesimo anniversario della scomparsa di tuo nonno, il primo presidente a far vincere lo scudetto alla Lazio. Quanto era innamorato Umberto dei colori biancocelesti?

Beh, nonno era pazzo per la Lazio. Prima vi entrò come consigliere (1964) per poi divenire il presidente l’anno seguente.  Lui amava questa squadra ed era molto appassionato. Nonostante i primi anni difficili, riuscì a portare lo scudetto a Roma, ma nessuno se lo ricorda….

Spiegati meglio Andrea…

“Purtroppo ogni volta che si celebra o si parla della Lazio del ’74, il Presidente viene messo sempre in seconda fila. Si parla sempre della Lazio di Maestrelli, di Chinaglia di Re Cecconi ma questi giocatori chi li ha portati?  Per carità grandissimi personaggi, ma io sento il bisogno di fare qualcosa per nonno che se lo merita”. 

Nonno dopo Fortunato Ballerini (1904-1923) è stato il presidente più longevo della storia della Lazio. Ben quindici anni al comando ( 1965-1980).  

“Sì è vero. E anche questo aspetto non è che viene molto ricordato. Nonno è stato fondamentale per la storia della Lazio. Per farti un esempio alla festa dei quarant’anni del primo scudetto, allo stadio Olimpico la figura di nonno è stata messa in secondo piano”.

Come ti è venuta in mente l’idea di dedicare una via a Umberto Lenzini?

“In questi giorni si parla molto dello Stadio per entrambe le squadre romane. C’è bisogno di una nuova fase che possa dare valore alle due compagini capitoline. Nemmeno a farlo apposta, la ricorrenza dei trent’anni dalla scomparsa di nonno (22 febbraio 1987), può essere una buona e giusta idea per dedicare una via di Roma a non solo il presidente della Lazio ma in primis a un imprenditore che ha costruito molti palazzi nella zona nord-ovest (Valle Aurelia- Pineta Sacchetti) della città eterna e anche come uomo sportivo. Non dimentichiamoci che Umberto fu anche un atleta che praticava atletica leggera. Per questo ieri con l’aiuto di amici laziali abbiamo fatto anche una petizione on-line (clicca qui per firmare la petizione)”.

Hai mai sentito le istituzioni prima di oggi?  

“Sì ma lasciamo stare… Prima di oggi ho sentito solo parole al vento e personaggi poco seri (non citiamo i nomi ndr), addirittura un giorno mi hanno fatto venire da Pievepelago dove la Lazio veniva in ritiro con mio nonno (città dove vive Andrea ndr), per un appuntamento con un politico, ma quest’ultimo non era presente. Stavo con il grande presidente Buccioni che ringrazio ancora oggi, e preoccupati del ritardo abbiamo pensato bene di contattarlo. Il politico ci risponde al telefono dicendo che lui era in vacanza. Io irritato gli risposi :”Ma come? Avevi un appuntamento con me!!!” E lui mi presi anche in giro. Così non si fa. Mio nonno merita rispetto!”. 

Con la Lazio c’è mai stato qualche contatto?

“Tempo fa mi sentii con il presidente Lotito che molto entusiasta mi disse che l’idea di intitolare qualcosa in onore di Umberto Lenzini era azzeccata. Mi auguro che il presidente possa dare seguito a questa nobile iniziativa. Giusto per farvi un esempio vorrei ricordare a tutti che appena venne a mancare il mister Tommaso Maestrelli (2 dicembre 1976), mio nonno che era amico vero del mister, non solo professionalmente, ci mise un attimo a dedicargli l’impianto sportivo di Tor di Quinto. Ecco quello che chiedo, anche in virtù dello spessore che mio nonno ha rivestito sia per la città di Roma sia per la Lazio, è quello di dedicargli non una viuzza sperduta da qualche parte della città, ma una che abbia un senso che possa valorizzare la figura dell’imprenditore e del presidente. Un uomo che seppur non pieno di soldi, non ha mai tradito la Lazio a differenza di qualcun’ altro. Sarebbe bello se il sindaco Virginia Raggi potesse dedicare una via a mio Nonno.  Altrettanto felice se il presidente Lotito potesse intitolare il centro sportivo di Formello a mio nonno. Centro sportivo Umberto Lenzini.

Il Direttore

Avanti Lazio, Avanti laziali  – noi siamo la tradizione.

Riproduzione riservata se non previa citazione della fonte laziochannel.it

Totti twetta: “Famo sto stadio!” e la sindaca Raggi gli risponde categorica: “Sì ma…”

Scambio di battute tra il capitano della Roma e la sindaca Raggi. Totti domenica ha twettato: “Vogliamo il nostro Colosseo moderno, una struttura all’avanguardia per i nostri tifosi e per tutti gli sportivi! #FamoStoStadio“.

Virginia Raggi, sempre su twitter, gli ha risposto in modo categorico: “Caro Francesco Totti ci stiamo lavorando. #Famostostadio nel rispetto delle regole. Ti aspettiamo in Campidoglio per parlarne”.

Minala: “Alla Salernitana per portarla dove merita. Fuori rosa alla Lazio perché…”

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L’esplosione nella Primavera gli aveva lasciato presagire un futuro roseo tra i professionisti. E invece Joseph Minala ha visto la propria parabola precipitare sempre più in basso, fino al culmine della mezza stagione passata fuori rosa nella Lazio. Di questo e della nuova avventura alla Salernitana – dove ha ritrovato uno dei suoi maestri, Alberto Bollini, ma anche i 90′ di gara – il camerunense ha parlato ai microfoni di ‘Telecolore’.

MINALA SPIEGA PERCHE’ ALLA LAZIO ERA FUORI ROSA

Minala ha parlato della sua nuova esperienza: “Sono venuto qua perché voglio cercare di portare la Salernitana dove merita, nelle posizioni che contano. Adesso dobbiamo pensare solo alla partita di venerdì col Vicenza. Perché sono rimasto fuori rosa alla Lazio? Non per scelta di Inzaghi. Giocavo nella sua Primavera insieme a Tounkara, Murgia e Lombardi e gli abbiamo permesso di ottenere dei successi. Adesso sto pensando a fare bene qui, con la mia società di appartenenza farò i conti più avanti.

Mi avevano persino convocato come fuori rosa anche per la Coppa d’Africa col Camerun. Non mi ci hanno fatto andare, ma fortunatamente abbiamo vinto. Prima di sabato, era dall’ottobre del 2015 che non giocavo e ne ho sentite dire tante. Quando sono arrivato a Latina, avevo problemi al tendine: all’inizio ho stretto i denti, ma poi mi sono dovuto fermare perché faceva molto male. A gennaio poi sono andato al Bari, ma il tendine continuava a farmi male. Mi sono curato tutto l’anno, anche in estate quando sono tornato alla Lazio. Ho deciso di curarmi bene per presentarmi al 100% alla prima chiamata di una squadra, quindi non sono certo arrivato qui in vacanza”.

SUGLI INIZI DI CARRIERA

“Da piccolo giocavo a pallone, ma non speravo di poterlo fare come mestiere perché la mia famiglia non se lo poteva permettere. Poi una persona mi propose un provino per il Milan e la mia famiglia ha fatto sacrifici, ricorrendo anche ad alcuni prestiti, per trovare la somma necessaria per farmi fare il viaggio. Arrivato a Roma Termini, ad undici anni, quella persona però è scomparsa e non l’ho più vista fino ad oggi. Mi aveva dato anche un telefonino senza scheda, così, non sapendo cosa fare, mi sono subito rivolto alla polizia. Da lì mi hanno mandato in una casa famiglia e ho iniziato a giocare nei tornei organizzati dalle case famiglia.

Poi ho sostenuto un provino con il Napoli ed è andato bene. Sono stato un anno in azzurro, ma poi ho saputo che avevano avuto difficoltà nel mio tesseramento e sono tornato a Roma. Qui, all’età di dodici anni, ho iniziato a giocare nella Vigor Perconti.  La storia dell’età? Cattiverie. È che ad un certo punto della mia vita ho dovuto dire no ad alcune persone che non hanno creduto in me in precedenza. Purtroppo qualcuno ci è rimasto male e ha voluto danneggiare la mia carriera, ma sono sempre stato tranquillo. Il razzismo? Secondo me non finirà mai. Esiste e non si può nascondere. Personalmente però non mi sento offeso e non do tanta importanza all’argomento”.

Terminato l’incontro al Viminale sulle barriere dello stadio Olimpico

Questa mattina si è concluso l’incontro al Viminale tra il Ministro dello Sport Lotti e quello dell’Interno Minniti. Presenti le società di Lazio e Roma. L’argomento sono le barriere delle curve dello stadio Olimpico.

AGGIORNAMENTO – ORE 12:45

Sul sito del Viminale si legge che il Ministro dell’Interno Minniti “ha dato mandato al Capo Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Franco Gabrielli (ex prefetto di Roma, sua la decisione delle barriere ndr.), di costruire un percorso che consenta, in tempi ragionevoli, il superamento di tale sistema divisorio, al fine di poter fruire, in condizioni di sicurezza, delle manifestazioni sportive in forma più ampia e serena”. Queste le prime dichiarazioni uscite dopo il vertice. Non si hanno informazioni ulteriori su quali siano i “tempi ragionevoli” di cui si parla. I tifosi sperano che si risolverà tutto prima possibile. Nella stessa nota si legge:”La misura straordinaria (delle barriere) ha prodotto finora risultati positivi sotto il profilo della sicurezza“. Risultato che appare scontato dato che le vendite dei biglietti negli ultimi due anni sono calate vertiginosamente.

L’INCONTRO

E’ terminato da pochi minuti l’incontro durato un’ora. Presenti per il club biancoceleste il solo Presidente Lotito, mentre per i giallorossi l’dg Baldissoni e l’ad Gandini. Il Ministro dello Sport aveva detto in settimana: Risolveremo il problema. Finalmente la divisione delle curve era stata trattata come tale e c’è stata la volontà politica di chiudere questa pagina del calcio romano. Le conclusioni del vertice al Viminale non sono ancora pubbliche e i presenti non hanno lasciato alcuna dichiarazione all’uscita dal Ministero dell’Interno. Si attende un comunicato ufficiale.

Pescara, grave atto intimidatorio ai danni del patron Sebastiani. Che annuncia…

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Tensione alle stelle a Pescara, dopo la sconfitta di domenica contro la Lazio.

L’ATTO INTIMIDATORIO E L’ANNUNCIO

La contestazione dei tifosi per un’annata decisamente inferiore alle attese si fa sempre più pesante, come testimonia il grave atto intimidatorio perpetrato questa notte ai danni del presidente della società, Daniele Sebastiani. Intorno alle 03.30, infatti, due automobili – una Smart e un Suv -, parcheggiate nel cortile dell’abitazione del patron, sono state date alle fiamme, svegliando Sebastiani a causa del fumo che saliva in casa. L’allarme è stato lanciato dagli operai della società Attiva, che stavano ritirando i rifiuti e che hanno allertato i vigili del fuoco, accorsi immediatamente sul posto per spegnere gli incendi. La cui natura è stata senza dubbio dolosa, come hanno confermato gli inquirenti già dopo i primi rilievi. La Digos sta ricostruendo quanto è accaduto, grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza. Intanto, dai microfoni de ‘Il Centro’, sono arrivate le prime parole di Sebastiani, il quale, commentando il gravissimo fatto, si è lasciato andare ad un annuncio clamoroso: “Adesso basta. Sono indignato, a fine anno lascio la società“.

Rinnovo Biglia, ci siamo: ecco tutti i dettagli

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Se non è ufficiale, poco ci manca: Lucas Biglia firmerà il rinnovo con la Lazio.

I DETTAGLI

Un nero su bianco dato per imminente già da qualche settimana, ma che dovrebbe arrivare davvero a brevissimo. Per una cifra – riporta Gazzamercato.it – non da poco per le casse del presidente Lotito: l’accordo si prolungherà infatti fino al 2020 e prevederà un ingaggio pari a 2,7 milioni di euro, cui si aggiungeranno bonus facilmente raggiungibili. Per l’annuncio ufficiale occorrerà attendere la settimana prossima, ma intanto la dirigenza biancoceleste può già dire di aver messo in cassaforte il futuro del proprio capitano.

Laziali in rivolta contro la Gazzetta per il voto a Parolo. Ecco la risposta della rosea

Ha scatenato un bel po’ di polemiche sul web l’8 della Gazzetta a Parolo che i laziali, ma più in generale i fantacalcisti hanno ritenuto troppo basso. In effetti qualche giorno fa noi di laziochannel avevamo criticato i voti troppo bassi a de Vrij (leggi qui).

Ma il voto a Parolo sfiora il paradossale. D’altronde il giocatore laziale è il primo centrocampista a segnare un poker nella storia recente del nostro calcio. La domanda che tutti si sono posti è, ma cosa deve fare per avere 9 allora? Il giornalista Andrea Elefante, “responsabile” dell’8 a Parolo, ha così giustificato la scelta a Gazzetta Tv:

Ho meditato abbastanza sul voto di Parolo e sapevo avrebbe creato discussione – spiega Elefante -. Credo a prescindere sia sbagliato dare per forza un voto – in questo caso il 9 che tutti si aspettavano – solo perché si segnano 4 gol. La valutazione dipende dal tipo di gol che si fanno, dal tipo di partita che si gioca, dal tipo di difesa avversaria. Il poker di Parolo a Pescara è stato abbastanza agevolato dalla squadra di Oddo. Andando a esaminare nel dettaglio i suoi gol, nessuno è stato bellissimo ma almeno tre sono stati favoriti dalla difesa del Pescara.

Nei primi due gol ha potuto approfittare della distrazione dei difensori. Il terzo gol lo ha visto da solissimo. Il quarto è stato il più bello per lettura dell’azione ma anche in quel caso aveva la porta spalancata. Credo che l’8 sia il voto più giusto, per questi fattore e per un’omogeneità di valutazioni. Un mese e mezzo fa Mertens in Napoli-Toro prese 9 dalla Gazzetta dopo 4 gol. Chi voleva il 9 di Parolo dovrebbe paragonare la difficoltà e la bellezza dei gol di Mertens. In particolare il quarto in pallonetto, considerando che uno fu segnato su rigore guadagnato. Dare lo stesso voto a Parolo e Mertens, considerando la differenza di qualità e difficoltà dei gol, sarebbe stato sbagliato“.

PESCARA LAZIO – Lopez: “Parolo e Anderson top player”

Antonio Lopez, ex centrocampista biancoceleste, è intervenuto a Lazio Style Radio per analizzare la grande vittoria della Lazio contro il Pescara. Di seguito le sue parole…

TANTI ELOGI PER PAROLO

Potevamo tenerci qualche gol per la prossima! Il Pescara è una squadra ormai quasi condannata alla retrocessione. Parolo ieri ha fatto quattro gol, sono contento per lui. Segna con incredibile naturalezza, è veramente bravo. Anche in altre circostanze ha dimostrato di avere grande capacità di inserimento. In occasione del primo gol, ha staccato il diretto avversario con i tempi giusti e messo dentro il cross di Felipe Anderson da vero centravanti d’area. Parolo e Milinkovic di testa ci sanno fare. Il serbo davanti dà molto fastidio, abbiamo tante cartucce da poter sparare: il potenziale di questa squadra è molto ampio e la classifica lo dimostra“.

LAZIO, SQUADRA CHE CREA TANTISSIMO

Sei gol al Pescara ma la Lazio crea tanto anche contro squadre di alto livello, basti vedere alla gara di martedì scorso in Coppa Italia a San Siro contro l’Inter. Questo è un merito di Inzaghi che riesce a sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione. Questa rosa è ben assemblata, ci sono giocatori di elevata fisicità e altri che con la palla ci sanno fare come Keita e Felipe Anderson. Ognuno deve fare il suo e, dal canto suo, l’allenatore riesce sempre a mettere in campo l’undici ideale“.

ANDERSON, RIFINITORE TOP

Felipe è diventato un grande rifinitore. Con Pioli era più egoista e cercava spesso la via del gol. Il brasiliano sta facendo cose pazzesche. Vuole far fare gol ai compagni, il che lo rende un calciatore difficile da trovare. In questo Inzaghi è stato eccezionale, sta facendo capire al giocatore tutte le qualità che ha dentro di sé. Anderson si sta mettendo a disposizione e, quindi, può ancora migliorare“.

Ferretti: “Parolo maestro negli inserimenti offensivi, per Inzaghi esperimenti vincenti”

L’ex centrocampista biancoceleste Stefano Ferretti è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio:

“Sono molto legato a Pescara, ci ho passato 7 anni. E’ una città che mi è rimasta nel cuore, ma questo è un anno molto particolare per il Delfino. Alcune circostanze, tra le quali gli infortuni e la mancanza d’esperienza, hanno portato la squadra di Oddo a non raccogliere punti. I pescaresi però sono sempre in grado di creare dei problemi alle squadre avversarie, come è stato dimostrato nella gara di ieri. La Lazio, se avesse giocato come nel secondo tempo, avrebbe chiuso molto prima la sfida, senza concedere un ritorno di fiamma al Pescara.

Parolo si sa inserire alla perfezione. E’ utile in fase d’interdizione ed è altrettanto capace a trovare la via del gol. Il Chievo è stato più maturo, rispetto al Pescara: la squadra pescarese non è stata intelligente quanto la formazione scaligera. Gli uomini di Inzaghi hanno offerto un’ottima prestazione a Milano e si sono confermati a Pescara: non è mai facile vincere in Serie A.

La Lazio per poter ambire ad obiettivi importanti deve saper gestire meglio le gare: deve provare sempre a segnare, nonostante il parziale, per chiudere ogni sfida. Se i biancocelesti si rilassano, possono subire. Devono sempre giocare ad altissimi livelli. La squadra capitolina vince le partite perché mette in mostra un gran calcio, crea tante azioni e deve ora essere in grado di chiudere le sfide gestendo al meglio le varie fasi di gioco.

Inzaghi nella giornata di ieri ha sfruttato il match contro il Pescara per fare degli esperimenti; è giusto che sia così, un tecnico deve sempre avere diverse soluzioni a sua disposizione. La gara contro il Milan è da prendere con le molle. I rossoneri hanno dei problemi, ma non sono di certo il Pescara. La Lazio deve approcciare al match come sempre, devono giocare e creare occasioni come hanno sempre fatto. I biancocelesti devono giocare la partita al massimo con grande concentrazione. Gli uomini di Inzaghi hanno già dimostrato di potersela giocare contro tutti, ma non hanno nulla da perdere da ora in poi e possono scendere in campo per dire la loro.

La Lazio deve concentrarsi sul proprio stato di forma, sugli allenamenti da svolgere con il massimo della concentrazione. I 43 punti dei biancocelesti sono meritati, anzi ne manca anche qualcuno. Con un po’ più di pazienza ed esperienza, la squadra di Inzaghi ne avrebbe qualcuno in più. Ora i biancocelesti devono far leva sulle proprie qualità. La Lazio può sbloccare il risultato sfruttando diverse armi, dalla soluzione personale alla manovra corale: se i biancocelesti sfruttassero al meglio le proprie risorse, potrebbero lottare per grandi obiettivi fino in fondo”.

CALCIOMERCATO – Ex laziale vola in Cina, ricoperto d’oro

La Cina continua il suo saccheggio in Serie A. A suon di milioni, questa volta porta via dall’Italia un’ex calciatore della Lazio.

HERNANES CEDE AI MILIONI DELLA CINA

A dire addio all’Italia è l’ex centrocampista della Lazio, attualmente alla Juventus, il Profeta Hernanes. Il brasiliano, ai margini nella squadra di Allegri, ha deciso di accettare la faraonica offerta dell’Hebei  Fortune. 7 milioni all’anno per due anni. Ci fre da capogiro a cui è impossibile dire no. Hernanes troverà in squadra gli ex “italiani” Lavezzi e Gervinho.

GONGOLA ANCHE LA JUVENTUS

Il club bianconero sorride per la cessione di Hernanes. Infatti la Juventus ha ceduto il cartellino per 9 milioni più 2 di bonus. Cifra che verrà poi reinvestita nella sessione estiva del calciomercato.

Oddi: “Cali di concentrazione? Colpa della panchina corta…”

Pescara-Lazio è stata una partita senza storia ma il calo di tensione della squadra di Inzaghi fa ancora discutere. Giancarlo Oddi analizza il match dello stadio Adriatico.

IL COMMENTO

Oddi commenta ai microfoni di Radiosei il match fra Pescara e Lazio: “Il divario è ampio, ma penso sia un errore far giocare Muntari in queste condizioni. Felice per i quattro gol di Parolo: con questi  ha ricominciato a camminare. In una partita come questa, il calo ci può anche stare: è una sfida così facile che ti viene di abbassare i ritmi. Sbagli una mezza cosa e prendi gol. Magari, se ci fosse stato tempo sarebbero riusciti anche a risegnare. Ma è bastato un po’ di riposo per ripristinare l’equilibrio. Mi dispiace per Oddo, ma mi sembra una squadra alla deriva: sembrano non lottare più”. Ultima battuta sul calo di concentrazione: “I cali di concentrazione non ci sarebbero se l’allenatore potesse girarsi e vedere in panchina giocatori all’altezza di sostituire i titolari. Se ho paura di non giocare, non mi deconcentro. Ho paura che questo possa essere il problema, la Lazio non ha aiutato il mister”. 

LEGGI ANCHE IL CALENDARIO DI LAZIO E ROMA A CONFRONTO>>>CLICCA QUI

Verso il derby di coppa Italia: il calendario di Lazio e Roma a confronto

Meno di un mese alla stracittadina valevole per la gara di andata di coppa Italia. Analizziamo il cammino di Lazio e Roma verso il secondo derby stagionale.

IL CALENDARIO

La Lazio vittoriosa a Pescara. La Roma che ancora deve scendere in campo. Le due squadre si avvicinano alla stracittadina del 1 marzo (probabile calcio d’inizio ore 20.45) con un calendario con un differente grado di difficoltà.

SS LAZIO                                                                                     AS ROMA

13 febbraio ore 20.45                                                                  12 febbraio ore 12.30

LAZIO-MILAN                                                                         CROTONE-ROMA

18 febbraio ore 20.45                                                                  19 febbraio ore 18

EMPOLI-LAZIO                                                                   ROMA-TORINO

26 febbraio ore 15                                                                        26 febbraio ore 20.45

LAZIO-UDINESE                                                                INTER-ROMA

5 marzo ore 20.45                                                                       4 marzo ore 15

BOLOGNA-LAZIO                                                              ROMA-NAPOLI

Nel mezzo il 16 febbraio la Roma giocherà la gara di andata dei sedicesimi di finale contro il Villareal al Madrigal e il 23 febbraio il ritorno allo stadio Olimpico. La Lazio ha sulla sua strada squadre abbordabili, senza più tante motivazioni ma non dovranno più esserci cali di tensione come ieri a Pescara. La squadra di Inzaghi dovrà cercare di ottenere punti importanti se vuole centrare l’Europa ed antrare dalla porta principale. Il tecnico dovrà cercare di provare la squadra anti-Roma come fatto ieri a Pescara: trovare l’undici titolare orfano di Lulic, Patric e Radu squalificati per la gara di andata. La Roma al contrario dovrà affrontare squadre più probanti e che determineranno il suo futuro in questo campionato.

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L’ex Cissè dice basta: lascia il calcio, il futuro è come… dj e stilista

Cissè annuncia il ritiro dopo la certezza di una nuova operazione all’anca. L’attaccante ex Lazio ha girato tante squadre diventando idolo delle tifoserie. A 34 anni ha deciso di lasciare dopo vari infortuni e scandali.

L’ANNUNCIO IN DIRETTA TV

Non riesce a trattenere le lacrime. Negli studi di Canal Plus Cissè da l’annuncio del suo addio al calcio: “Bisogna saper ascoltare il proprio corpo – ha spiegato Cissé – e quindi sì, è finita”. Superato lo stupore, lo stesso conduttore della trasmissione ha voluto conoscere i motivi dell’inattesa decisione. “Non posso più esprimermi ad alti livelli o anche solo giocare a calcio”, ha spiegato l’attaccante francese. Sulla decisione pesa anche l’operazione a cui dovrà sottoporsi per mettere una protesi all’anca. Cissè dice basta non prima di aver ringraziato il suo ex allenatore all’Auxerre, Guy Roux “perché senza di lui niente sarebbe stato possibile”.

FUTURO

Cissè ammette: “Essere un calciatore è stato bellissimo. Il pallone ha rappresentato tutta la mia vita, purtroppo ora devo annunciare questa decisione. Ora con la stessa passione che ho avuto per il calcio voglio dedicarmi alla musica e alla moda. Voglio mettere cuore e anima nella mia nuova carriera da DJ e sviluppare il mio marchio di abbigliamento. Ringrazio tutti per il sostegno”.

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Agostinelli: “Keita bel giocatore ma con certi comportamenti sarebbe da prendere a calci…”

Andrea Agostinelli analizza il momento della Lazio dopo la rotonda vittoria con il Pescara.

ANALISI DELLA PARTITA

La Lazio affossa il Pescara. Vittoria rotonda, netta se non fosse per quel finale di primo tempo che ha fatto rientrare in gara gli abruzzesi. Andrea Agostinelli analizza così la gara: “Quel blackout poteva costarci caro. Questo dimostra che se anche sei più forte e cali di rendimento, rischi di fare brutte figure. Non basta metterci la qualità, ma determinazione: la Juventus, questo, lo insegna a tutti. Probabilmente, se il Napoli avesse vinto contro il Palermo e la Lazio contro il Chievo, questa goleada non sarebbe arrivata. L’approccio della Lazio è stato ottimo. Ieri c’è stato poco bisogno di interdire, ci sono stati giusto quei 20 minuti lì. Con le squadre più forti non è così facile levargli palla: è stata una gara anomala, se vai a Crotone non vinci così facilmente. Pescara? Non aver fatto una vittoria fa male, prendere un’imbarcata così anche. Con la Fiorentina era restata in partita. Il migliore in campo?Parolo, ma è troppo facile. Felipe poteva fare di più. Direi Biglia, ma nessuno ha fatto una partita eccezionale, escluso Parolo. Nessuno, però, ha giocato male”.

CAPITOLO KEITA

Su Keita parole dure: “E’ un grande giocatore, ma dà sempre l’impressione di poter far di più. Poi ha un carattere più turbolento rispetto a Felipe. Certi comportamenti non ti premiano, ma Inzaghi non può cambiarlo, può aiutarlo a modellarsi. Ho i miei dubbi sul suo futuro di top player. Ci sono comportamenti che non dovrebbe tenere: bisogna essere più professionisti, ai tempi miei con certi comportamenti si prendevano i calci in culo! Errori? Concentrazione, non c’è un altro motivo”. 

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Giudice sportivo: squalificati 5 giornata di ritorno Serie A

Il giudice sportivo ha reso noti con un comunicato gli squalificati per la 5 giornata di ritorno della Serie A.

LA LISTA COMPLETA

Dal comunicato del giudice sportivo si apprende che Lucas Biglia entra in diffida a causa dell’ammonizione rimediata ieri a Pescara. Pugno duro nei confronti dell’Inter che perderà sia Perisic (1 turno) che Icardi (2 turni), reo di aver rivolto frasi ingiuriose nei confronti di un addizionale di gara. Squalificati per un turno anche:

Callejon e Hysaj (Napoli)

Cesar (Chievo)

Crisetig (Crotone)

Masina (Bologna)

Sosa (Milan, salterà il recupero col Bologna di mercoledì e non la Lazio)

Baselli e Valdifiori (Torino)

Bellusci (Empoli)

Ceppitelli (Cagliari)

Izzo (Genoa)

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Financial Times: Atletico Madrid squadra migliore come rendimento/investimenti e la Lazio…

Il Financial Times ha stilato la classifica dei club più virtuosi che hanno comunque raggiunto importanti risultati sportivi. Tra questi c’è anche la Lazio.

LA LISTA COMPLETA

Al primo posto di questa speciale classifica del Financial Times c’è l’Atletico di Madrid che, grazie alle due finali di Champions, è la squadra più virtuosa. L’Atletico è considerata la squadra che ha investito in maniera più intelligente in base al rapporto soldi spesi/risultati raggiunti. La sua performance è migliore di club molto più ricchi come Barcellona e Real Madrid. Nella Top 10 compare anche la Lazio che si piazza proprio in decima posizione. Prima della Lazio delle italiane è il Napoli (6 piazza) e poi l’Udinese piazzatasi all’ottavo posto. Solo 14 posto per la Juventus nonostante i cinque scudetti consecutivi e la finale di Champions raggiunta. Sarà contento il presidente Lotito da sempre promotore dell’assioma “non sempre chi più spende vince”: anche il Times sembra dargli ragione ma diciamolo sottovoce.

Di seguito la lista completa:

  1. Atletico Madrid
  2. Saint-Etienne
  3. Monaco
  4. Everton
  5. Tottenham Hotspur
  6. Napoli
  7. Southampton
  8. Udinese
  9. Real Sociedad
  10. Lazio
  11. Lille
  12. Fiorentina
  13. Parma
  14. Juventus
  15. Torino

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Con il poker al Pescara Parolo entra nella storia del fantacalcio

Giornata indimenticabile per Marco Parolo ieri a Pescara. Il poker messo a segno contro gli uomini di Oddo è stato il primo in A. Un’impresa simile resterà per sempre nei suoi annali, come un cimelio da custodire gelosamente. Il centrocampista biancoceleste non ha fatto esultare solo i propri tifosi ma anche tutti quei fantallenatori che lo avevano schierato in campo.

Come riportato da Fantagazzetta mai nessun mediano prima aveva realizzato 4 gol in una sola partita. Prima di lui erano riusciti in pochi in una simile impresa. E quei pochi sono tutti attaccanti o comunque giocatori offensivi. Gli ultimi sono stati Mertens (in questa stagione) e Berardi (nel 2014). Parolo è il ventisettesimo calciatore in Serie A a realizzare 4 reti nella stessa gara. Il primo fu Kurt Hamrin nel campionato 1961/1962 in Fiorentina-Genoa 5-0.

Marani, vice direttore Sky Sport: “L’unione del gruppo la vera forza della Lazio”

La Lazio espugna l’Adriatico di Pescara con una dimostrazione di grande forza e unione del gruppo. Tre punti importanti che riportano la squadra di Inzaghi al quarto posto in classifica.

Per parlare della squadra biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Sky Sport il vicedirettore della stessa emittente Matteo Marani:

La Lazio gioca molto bene. Ha un centrocampo molto forte. Sta viaggiando a cifre spaventose. In trasferta solo il Napoli ha segnato più dei romani. Il gruppo è molto unito. Inoltre ci sono delle ottime individualità. Oltre a Immobile ci sono Keita, Parolo. Da oltre 40 anni un centrocampista non segnava 4 reti in una gara. Erano i tempi di Rivera, ma lui era un centrocampista offensivo e non un centrale come il laziale. La Lazio è una squadra che fa dell’unione la propria forza”.

PESCARA LAZIO – Tragedia Memushaj: ecco il motivo della sua assenza in campo

Il giocatore del Pescara Ledian Memushaj ieri contro la Lazio non è sceso in campo. Il capitano della squadra abruzzese ha saltato la sfida vinta ieri dai capitolini per 6-2 per gravi motivi familiari.

Come riportato dal sito premiumsporthd il calciatore non ha abbandonato il ritiro per infortunio. Il motivo vero è che la moglie ha perso i due gemelli di cui era incinta. Il Pescara appresa la notizia ha subito dato il permesso al giocatore di abbandonare il ritiro.