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Diaconale smonta il ‘caso’ Keita. E sul rinnovo del senegalese, consiglia…

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Il resoonsabile della comunicazione della Lazio Arturo Diaconale è intervenuto questa mattina telefonicamente ai microfoni di ‘Radiosei’, queste le sue parole.

SUL ‘CASO’ KEITA

Si tratta di una situazione gonfiata, non esiste nessun caso Keita. Il calciatore non è stato assolutamente multato, le modalità del suo rientro erano concordate con la società. Non c’è stato alcuna problema, soprattutto tengo a sottolineare che non c’è stata alcuna incomprensione con Inzaghi. Il tecnico si augurava la sua presenza a Milano? È normale che l’allenatore si augurasse che Keita, anche con un missile, potesse arrivare in tempo per giocare con l’Inter, ma anche lui sapeva che il giocatore non sarebbe stato nelle migliori condizioni fisiche e mentali per entrare in campo”.

SUL RINNOVO DEL SENEGALESE

Ho la sensazione che tutto quello che fa Keita assuma dimensioni sbagliate. Quando un calciatore deve rinnovare, bisogna porre le condizioni perché si trovi in una situazione ideale, metterlo sempre nel mirino è sbagliato. Penso anche a quanto accaduto a Biglia dopo la gara col Chievo, una situazione che certo non aiuta”.

SUL TWEET DELL’AGENTE CALENDA

Keita è un giocatore importante ma va trattato come gli altri, organizzare un charter avrebbe rappresentato un’anomalia anche perché il tragitto sarebbe stato comunque lungo e non avremmo avuto particolari benefici. Le frasi di Calenda? Tutto era stato concordato, è stato poco elegante e, fossi stato in lui, quelle affermazioni me le sarei risparmiate”.

Guerrieri, il papà: “A Trapani sta bene, per lui è una sfida”. E sul futuro…

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Quella targata 2016-2017 è certamente una Lazio ‘dei giovani’. Molti infatti, gli elementi provenienti dal settore giovanile, da quelli, come Murgia, Lombardi, Strakosha e Rossi, che fanno ormai parte della prima squadra, a quelli che invece sono stati dirottati altrove in prestito. Tra essi Guido Guerrieri, portiere classe ’96 che al Trapani sta vivendo qualche momento di difficoltà e sembra dover riguadagnare un po’ di fiducia perduta. Per parlare di lui e del suo momento, il portale ‘calciomercato.com’ ha intervistato il papà, Andrea.

SUGLI INIZI

Che Guido poteva diventare un professionista l’ho capito quando tutti i preparatori dei portieri, sin da piccolino, ci hanno sempre chiamato da parte per dirci ‘seguite questo ragazzo, ha delle doti particolari’. Ci abbiamo creduto grazie a mister Inzaghi, che sotto età lo ha portato all’Arco di Trento (torneo giovanile), facendolo giocare titolare. E’ Inzaghi che lo ha scoperto. Ha avuto preparatori dei portieri grandiosi, da Alessandro Carta agli Allievi, a Zappalà in Primavera, fino a Grigioni in prima squadra. In Primavera anche Guido ha capito che poteva fare il salto, diceva ‘Mi sto allenando con giocatori che prima vedevo allo stadio, che prima tifavo’. Guido non ha mai cambiato squadra, dall’età di 6 anni, quando diceva ‘Voglio diventare come Peruzzi’”. Ora si sente molto con Konko (adesso all’Atalanta), con cui condivideva la stanza spesso in ritiro“.

SULL’ESPERIENZA IN SICILIA

Mandarlo al Trapani è stata una scelta nostra: è una società veramente seria, Guido si trova bene, ha avuto qualche problema, pur cominciando bene. Ha risentito di una situazione complicata ed è passato in seconda linea: è voluto rimanere al Trapani, per lui è una sfida, vuole dimostrare di non essere quello che si è visto nelle ultime partite. Mi ha parlato molto bene di mister Calori, di tutto lo staff, della squadra. Finora in Serie B ha fatto 18 partite, ora ha qualche problemino, ma non soffre la concorrenza. Il futuro? Ancora non ne abbiamo parlato, ci penseremo a fine stagione con la Lazio”.

SUL RAPPORTO CON INZAGHI

Guido deve molto a Inzaghi, che conosce l’ambiente, ha fatto esordire i giovani che ha cresciuto, ed è un motivatore, oltre ad essere un uomo di calcio, competente. Sa caricare i ragazzi in maniera incredibile, e ha insegnato tanto a Guerrieri, ad essere un portiere moderno, lo faceva giocare spesso alto, con i piedi”.

SUL DUALISMO IN PRIMAVERA CON STRAKOSHA

Guido stima molto Thomas, sono due ragazzi seri, mi ha sempre parlato bene di lui, un ragazzo che si impegna moltissimo, serio. Marchetti si soffermava spesso ad insegnare a Guido, sia lui sia Bizzarri”.

SUL LEGAME CON LA LAZIO

Guido segue sempre la Lazio, ma con lui parliamo del Trapani (ride, ndr). So che è rimasto in contatto con i suoi ex compagni del ’96, come Murgia, Palombi. Sono tutti ragazzi che ha creato Inzaghi, con lui hanno vinto tanto a livello giovanile, gli devono tanto, almeno quanto Guido deve alla Lazio”.

ROMA CESENA – Zazzaroni che stilettata alla Roma!

Dopo il gravissimo errore dell’arbitro Maresca nell’ultimo quarto di finale di Coppa Italia giocato ieri sera all’Olimpico fra Roma e Cesena, un po’ tutti gli addetti ai lavori e gli sportivi italiani si domandano come sia possibile decretare un rigore del genere.

Anche il noto giornalista sportivo Ivan Zazzaroni dice la sua attraverso Twitter contro l’operato dell’arbitro Maresca, reo di aver “regalato” il rigore alla Roma all’ultimo minuto di gioco. “MARESCA NON VEDEVA L’ORA DI DARE ‘STO RIGORE. BISOGNA ESSERE ONESTI”.  Questo il tweet apparso subito dopo la fine della partita.

Lazio, Crecco e quella chiamata che l’ha ridotto in lacrime

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Non si aspettava davvero un ritorno alla Lazio, Luca Crecco. Nelle ultime ore di mercato, infatti, il giovane centrocampista ex della ‘cantera’ biancoceleste è stato richiamato in tutta fretta alla base dal prestito all’Avellino, per sopperire alle partenze dei pari ruolo, i vari Leitner, Cataldi, Morrison e Kishna. Il sito ‘Gianlucadimarzio.com’ ci racconta come ha reagito.

IL RACCONTO

Metti una sera sul divano, bello comodo. E’ l’ultimo giorno di mercato ma a te non interessa, perché dovrebbe? Giochi all’Avellino, stai bene e l’allenatore crede in te. Quadretto bello chiaro. Metti che però, di tanto in tanto, butti un occhio sul tuo Iphone per conoscere le ultime notizie. Tifi Lazio, sei cresciuto lì, sei in prestito. E uno dopo l’altro chi gioca nel tuo ruolo se ne va: Leitner, Cataldi, Morrison, Kishna. Col sorriso, inizi farci un pensierino: “Ma non è che questi, niente niente…“. Ritorno alla base? “Sì, magari”. Proposto Kasami, qualcuno potrebbe arrivare dai. Soltanto che col passare delle ore quel “qualcuno” diventa “nessuno”. Immobilismo. E il mulino di casa Crecco diventa pieno d’acqua, se la porta anche da solo. “Niente, niente…“. Infine sì, alla fine arriva la chiamata inaspettata dell’agente: “Pronto Luca, torni alla base“. Termina il prestito con l’Avellino, inizia il sogno. Quello di sempre. E Luca Crecco, quasi in punta di piedi, torna alla Lazio per volere di Inzaghi.

D’accordo, è un po’ un romanzo, ma deve essere andata più o meno così, compresa la telefonata di Michelangelo Minieri al suo assistito, uno dei “figli” di Inzaghino. Crecco si è commosso, questo è certo. “Simo” l’ha riportato alla base dopo una girandola di prestiti (Ternana, Lanciano, Modena, Avellino). I due si conoscono: “Abbiamo continuato a sentirci anche quando sono uscito dalla Primavera“. Questione di stima, rispetto. Crecco ha lasciato Inzaghi quand’era ancora ragazzino, non prima di avergli regalato una Supercoppa Primavera grazie a una doppietta alla Fiorentina. Aveva un sogno, Luca: “Mi piacerebbe indossare la maglia della Lazio all’Olimpico, coi miei amici Murgia e Pollace“. Uno di loro è ancora lì, altra invenzione di Simone Inzaghi. Quest’anno coi giovani le azzecca tutte, laureato in “giovanologia”. Green line del futuro. Crecco l’ultimo di una lunga lista di scoperte: Strakosha, Lombardi, Rossi, Prce. Anche Folorushno, lo stesso Murgia. Un tempo li allenava in Primavera e vinceva tutto, senza dimenticare il grande lavoro di Bollini, oggi allenatore della Salernitana.

Intuizioni valide, idee concrete portate avanti senza timore di nessuno. Fregandosene delle conseguenze: “Io ci credo, tu giochi“. E “gli scontenti a casa“. Alla Lazio torna Crecco, che nel 2013 aveva esordito in Serie A grazie a Vlado Petkovic, contro la Juve. Aveva 18 anni ma non ancora la patente: su e giù Balduina-Formello con la mamma. Hobby? Papà Daniele ha provato con la pesca, ma apriti cielo: “Quando era piccolino ho provato a portarlo con me. Scarsi risultati, non era tra le sue aspirazioni. Provammo anche col nuoto, faceva il faccino triste, una faticaccia portarlo in piscina“. Inizia come attaccante esterno, tutto mancino “come il nonno“. Meglio mezz’ala: “Faceva gol, tanti gol. Inventai un gioco carino per far divertire i ragazzi e appassionarli, compilavo le pagelle dopo le partite. A fine anno regalavo una Coppa a chi aveva fatto registrare i volti più alti. Crecco vinse il premio per 2-3 anni“. Mai una parola di troppo, mai una polemica. Educato e corretto.

Soprattutto sensibile, tanto da regalare la maglietta dell’esordio con la Juve alla famiglia di Mirko Fersini, ex giocatore degli Allievi della Lazio scomparso in un incidente: “Si conoscevano dai Giovanissimi – dice il papà di Luca – erano amici, facevano i raccattapalle insieme. La notizia arrivò per telefono, fu una tragedia, Luca pianse“. Proprio come Inzaghi, ex allenatore di Mirko che oggi allena la Lazio in un campo dedicato a lui: “Ci penso ogni giorno, mi basta guardare la scritta che porta al campo d’allenamento“. Non è solo però, ci sono anche i suoi ragazzi. Anche Crecco. In attesa della prossima chiamata pronta a sconvolgergli la vita, magari dalla panchina.

FOCUS – Capitan Biglia e quella bomba su rigore…

Mamma che bomba. Un rigore pesante, pesantissimo. E già perché se Lucas Rodrigo Biglia avesse fallito quel penalty chissà come sarebbe andata a finire la gara contro l’Inter.

Siamo nel secondo tempo, Parolo ha da poco fallito la palla del due a zero, dopo le molteplici occasioni sprecate da Anderson e Immobile. Pioli corre ai ripari gettando nella mischia Icardi. I tifosi interisti credono e vogliono il gol del pari, ma la Lazio tiene botta continuando a produrre occasioni pericolose. A un certo punto Murgia (prestazione eccellente la sua), verticalizza per Immobile che scatta come un giaguaro verso Handanovic. La linea difensiva dell’Inter è ancora una volta impreparata. Miranda cerca di rimediare con un falletto d’esperienza per scoordinare appena possibile il bomber biancoceleste ma il contatto – da ultimo uomo – sull’attaccante partenopeo è netto e l’arbitro Guida decreta rigore ed espulsione per il difensore nerazzurro.

ATTIMI DI SUSPENSE

Appena l’arbitro Guida ha fischiato il rigore, il sangue si è gelato. C’è chi si sarà fatto un goccio di birra o di vino per concentrarsi su quello che sarebbe potuto diventare il gol della sicura qualificazione. C’è chi ha iniziato a sgranocchiarsi il pollice, l’indice e l’unghia del dito medio, in attesa dell’anulare e del mignoletto. Qualcun altro invece si sarà sicuramente acceso una sigaretta, oppure avrà aspettato l’esito finale per inalare un po’ di sano fumo scaccia pensieri. C’ è chi si è alzato dalla sedia e chi invece ha smesso di cantare allo stadio (perché anche ieri, la Lazio non era sola).

Poi c’era lui, il rigorista. Capitano argentino sotto l’occhio del ciclone per via della sua situazione contrattuale e per il rigore fallito contro il Crotone. Infatti nella vittoria contro l’Atalanta, dagli undici metri si presentò Immobile. Allora ieri sera perché non farlo calciare di nuovo a lui? Attimi di suspense dicevamo. La Lazio ha la chance di chiudere l’incontro e il discorso qualificazione. “Chi va sul dischetto?”. Tutti ce lo siamo domandati e quando abbiamo visto Biglia, sono iniziate le preghiere e gli scongiuri.

RIGORE PESANTISSIMO

Attimi di strizza per un rigore che avrebbe potuto regalarci il sogno di continuare la corsa per la conquista della coppa nazionale o che avrebbe distrutto definitivamente il rapporto di Biglia coi laziali. Tutto è pronto. Dopo le insensate proteste dei giocatori dell’Inter per l’espulsione di Miranda, Biglia ha già posizionato il pallone sul dischetto e preso la rincorsa. Quegli interminabili secondi di attesa stanno per concludersi. O la va o la spacca. O si vince oppure Biglia può anche salutare il mondo Lazio.

L’arbitro fischia. Tutti sono in silenzio, col fiato sospeso pronti ad esultare o a spaccare tutto. Biglia inizia la corsa verso il pallone. Si avvicina sempre più, ci siamo quasi, è arrivato sul pallone, tocca la sfera e la palla nemmeno si vede per quanto è potente e lascia immobile Handanovic. La Lazio è sul due a zero. Si può esultare per quel gol che sarà poi decisivo per il passaggio del turno. In semifinale ci sarà la Roma e servirà il nostro capitano per vincerla.

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Petrelli: “Murgia come Gagliardini”

L’ex difensore biancoceleste,  Sergio Petrelli, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio

IL GRANDE CALCIO DELLA LAZIO

“La Lazio ieri ha fatto la miglior partita della stagione, vincere a San Siro contro una squadra così in forma come l’Inter non era facile: è stata una grande vittoria. I nerazzurri hanno sottovalutato la sfida e i biancocelesti hanno sfruttato gli spazi concessi dagli uomini di Pioli. La squadra di Inzaghi era molto stimolata, si è comportata nel modo giusto. Negli ultimi minuti la Lazio ha preso un gol, avrebbe dovuto chiuder prima la partita. Contro il Chievo, nonostante le varie occasioni avute, la squadra capitolina non era riuscita a fare risultato. La sconfitta, però, non ha compromesso il morale dei biancocelesti. Ieri mi sono piaciuti molto i due centrali difensivi olandesi, hanno vinto tutti i duelli aerei”.

MURGIA COME GAGLIARDINI

Murgia è veramente bravo, mi è sembrato di vedere Gagliardini. Hanno la stessa impostazione. Non ha avuto paura, mostrando tutta la sua personalità. Farà molto bene alla Lazio. Immobile ha avuto diverse opportunità per chiudere la partita nel primo tempo, ma è stato un po’ impreciso. Il numero 17 è un calciatore sul quale i biancocelesti possono fare sempre affidamento. Ieri tutti hanno meritato quantomeno la sufficienza. Ieri mi è piaciuto il calcio proposto dalla Lazio, anche più del risultato. E’ mancata solo un po’ di cattiveria sotto porta, bisogna concretizzare di più. Felipe Anderson è stato una freccia nella difesa dell’Inter”.

TESTA AL PESCARA

Il Pescara non gioca male, ma non riesce a segnare. In questo momento alla squadra di Oddo, che è un ottimo allenatore, manca un vero attaccante. La gara è ancora da giocare, i biancocelesti non devono snobbare l’impegno. La Lazio deve pensare a segnare nei primi minuti di gioco, gli abruzzesi, dal momento in cui subiscono la prima marcatura, smettono di giocare. Biglia ieri è stato supportato da due compagni di reparto che hanno svolto un’ottima gara”.

Mario Rui: “Bello giocare il derby in semifinale di Tim Cup”

La Roma vince in extremis contro il Cesena e accede alle due semifinali di Tim Cup in cui affronterà la Lazio. Sul derby hanno parlato Spalletti, Totti e infine anche Mario Rui.

Il terzino giallorosso Mario Rui su Rai Sport ha dapprima commentato il rigore: “Il contatto c’è stato, ma se te lo danno contro ti arrabbi. Probabilmente se il portiere non fosse uscito, Strootman avrebbe gestito meglio quella palla. Ci può stare”. Poi sulla stracittadina con la Lazio: “Il derby è bello perché è una partita a se. Speriamo di vincerle tutte e due”. 

Avv. Gonzalez si scaglia contro la Lazio: “Non paga Alvaro da mesi…”

Dopo Onazi, anche Alvaro Gonzalez è in causa con la Lazio. Il motivo? Il rifiuto del club biancoceleste di accettare la rescissione consensuale del contratto, ma non solo.

IL LEGALE DI GONZALEZ CONTRO LA LAZIO

Il legale di Gonzalez, Matías Fariña, ai microfoni di Sport 890, ha spiegato: “La Lazio è un club piuttosto complicato. Nel semestre passato Alvaro non è mai stato preso in considerazione e per questo sono iniziati una serie di inadempimenti. A dicembre ha chiesto di essere ceduto, ma la società ha posto delle condizioni complicate. Abbiamo provato a negoziare la rescissione contrattuale in forma bilaterale, però non è stato possibile. Ci hanno complicato e poi bloccato la negoziazione”.

MANCANO GLI ARRETRATI

Alla Lazio viene imputato anche il mancato pagamento di alcune mensilità: “Questo lunedì scadevano i termini dell’intimazione di pagamento dei ritardi salariali e dovremmo riuscire a rescindere per giusta causa. Questo provoca alcune problematiche riguardo il suo futuro. I tempi sarebbero stati meno lunghi, se ci fosse stato un accordo con il club. Rescindendo in modo unilaterale, la squadra che lo ha messo sotto contratto deve invece iscriverlo in federazione e poi chiedere il TMS (Transfer Matching System, una procedura obbligatoria per tutti i trasferimenti internazionali dei calciatori professionisti, ndr). Va richiesto alla federazione italiana che a sua volta necessita dell’autorizzazione della Lazio. Autorizzazione che di sicuro non verrà concessa perché lo svincolo è stato unilaterale. Bisogna rivolgersi allora alla FIFA che concede un’autorizzazione provvisoria da utilizzare per legarsi al nuovo club che vuole metterlo sotto contratto, ritardando però tutto il procedimento”.

Bonolis elogia la Lazio per la vittoria sulla sua Inter

Il presentatore Paolo Bonolis, tifoso interista, ha parlato del match InterLazio ai microfoni di Radiosei

LAZIO, VITTORIA DI CONTROPIEDE

State gozzovigliando sulle nostre spoglie, bravi bravi lazialotti. Ho visto una bella grigliata che è stata fatta con carne nerazzurre. Fortunatamente abbiamo giocatori velocissimi sulle fasce, come Ansaldi, che capiscono subito quando un attaccante esterno parte. Scherzi a parte, la Lazio ieri è stata brava a sfruttare gli spazi che abbiamo concesso. Con il contropiede la storia insegna che si vince molto. Quindi complimenti alla Lazio“.

Lazio Under 15, la scalata continua. Il tecnico Girini elogia la grinta dei suoi

Un girone di ritorno iniziato con il piede sull’acceleratore dall’Under 15 biancoceleste guidata da Mauro Girini. Nell’ultima partita disputata contro il Brescia, è arrivata la quarta vittoria consecutiva per le giovani aquile classe 2002. Tra le mura amiche del ‘Melli’, la squadra capitolina strapazza l’ostico Brescia imponendosi sui pari età per 7-0. All’undicesimo minuto del primo tempo Russo colpisce il palo, sul rimpallo Marras gonfia la rete per l’1-0. Tre minuti più tardi con un tiro al volo il difensore Ronci gonfia la rete per il raddoppio. Al 20’ cala il tris Francia per il parziale di 3-0 allo scadere dei primi 35’ di gioco. Nella ripresa la Lazio dilaga, al 3’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo il capitano Franco con un colpo di testa spedisce la sfera in rete, al 10’ Orlandi con un tiro ad incrociare realizza il 5-0. Entra nel tabellino dei marcatori anche Broso, mentre allo scadere della sfida, Di Chio realizza il calcio di rigore per il definitivo 7-0. I ragazzi di mister Girini continuano la striscia positiva di risultati inanellando la quarta vittoria consecutiva e mantenendosi ben saldi al quinto posto della classifica, a meno uno dall’Udinese che occupa la quarta posizione avvicinandosi sempre più alla zona playoff.

La Lazio classe 2002 ha trovato maggiore continuità in questa seconda parte della stagione ed il tecnico Mauro Girini si ritiene più che soddisfatto ed al portale sslazio.it commenta i suoi ragazzi: “E’ iniziato bene il girone di ritorno, sicuramente abbiamo acquisito la consapevolezza dei nostri mezzi e stiamo crescendo sempre di più. Si sta prendendo confidenza con un campionato nazionale che per questa categoria è un campionato nuovo affrontato per la prima volta; abbiamo avuto bisogno di più tempo per abituarci e prendere confidenza. Abbiamo iniziato ad avere continuità di risultati, ma soprattutto di prestazioni che ovviamente è la cosa più importante. In poche giornate abbiamo recuperato posizioni in classifica, avvicinandoci alla zona playoff, sicuramente ci crediamo ed affrontiamo ogni gara come se fosse una finale. Pensiamo partita dopo partita, cercando di fare più punti possibile, passando sempre attraverso i nostri principi di gioco e la crescita dei ragazzi. I presupposti per raggiungere i playoff ci sono tutti, soprattutto perché ii ragazzi stanno lavorando bene, stanno crescendo tutti, sia chi gioca titolare e chi ha meno minutaggio, la forza del gruppo trascina verso risultati importanti e questo è un gruppo destinato a fare cose importanti. Questo è solo l’inizio non ci fermeremo qui! Nell’ultima partita contro il Brescia abbiamo fatto un’ottima gara, il risultato ampio di 7-0  fa pensare ad una gara semplice ma non è così perché questa squadra ha pareggiato con Inter ed Udinese ed ha perso di misura contro l’Atalanta. Siamo stati bravi ad indirizzare la gara ed a chiuderla nel momento giusto. La sosta del weekend scorso non ci ha  preoccupato, è un momento per concentrarsi meglio e capire e lavorare sulle cose che vanno migliorate. Questa squadra sta raggiungendo una maturità che non penso possa andare incontro a cali di concentrazione”.

Valerio Fiori: “Grandi contro l’Inter. Ma il calciomercato non mi è piaciuto”

L’ex portiere della Lazio, Valerio Fiori, è intervenuto a TMW, per analizzare la vittoria biancoceleste contro l’Inter. Queste le sue parole

LAZIO, VITTORIA IMPORTANTE

E’ stata una grande vittoria. L’Inter che veniva da tredici gare utili consecutive  E’ un bel traguardo perchè si è raggiunta la semifinale della competizione. la lazio ha dimostrato carattere e voglia di fare bene. Btravo anche Murgia.

IL CALCIOMERCATO E BIGLIA

“Mi aspettavo qualcosa nel mercato invernale. Invece solamente cessioni. Sarebbe servita una rosa più ampia a livello numerico. Ora vedremo come la gestirà Inzaghi. Biglia? Sarebbe positivo che continuasse a restare con la Lazio”.

All. Cesena, Camplone polemico: “Il rigore l’ha visto solo l’arbitro”

Soltanto un rigore (dubbio) permette alla Roma di sconfiggere un coriaceo Cesena che tiene botta fino al 95′. Una sconfitta mal digerita dal tecnico Andrea Camplone.

Il mister del Cesena ha così commentato a Rai Sport: “Rigore? Preferisco non commentare, questo rigore l’ha visto solo l’arbitro. L’ha dato e va bene così. Abbiamo fatto una gara importante mettendo in difficoltà la Roma. Abbiamo avuto le nostre occasioni, non le abbiamo sfruttate e poi è emersa la grande squadra. Peccato, ma spero che questa prestazione serva a smuovere la squadra in campionato. Se portiamo questo spirito in serie B, possiamo salvarci tranquillamente”.

LEGGETE COSA DICE SPALLETTI SUL RIGORE E SUL DERBY DI TIM CUP>>>CLICCA QUI

 

Spalletti: “Rigore? Se me lo danno contro mi arrabbio”. Poi parla della Lazio e delle barriere in curva

La Roma vince contro il Cesena al 95′ con un rigore dubbio e accede in semifinale dove affronterà la Lazio. Il tecnico Luciano Spalletti intervistato da Rai Sport ha così commentato l’episodio del rigore e i derby di coppa.

Spalletti si complimenta con i biancocelesti: “Sarà derby perché la Lazio si è qualificata prima di noi facendo una grande gara a Milano e meritando il passaggio del turno”. Poi sul rigore: “C’è, ma se me lo danno contro mi arrabbio. Quando si fa la conta dei rigori notiamo che alla Roma non sono stati dati dei rigori, come quello di domenica scorsa. L’anno scorso ho fatto metà campionato senza avere un rigore. Il primo mi è stato dato alla 34^ giornata contro il Torin0. Non abbiamo mai fatto paragoni con altre squadre ma abbiamo pedalato a testa bassa e abbiamo guadagnato il terzo posto”.

Sul Cesena: “Queste partite vanno così, non c’è nulla da fare. Ho cercato di motivare la squadra ricordando ai ragazzi che il Cesena aveva eliminato due club di serie A, ma non c’è stato verso. Nel primo tempo la velocità dei loro attaccanti ci ha messo in difficoltà, nella ripresa abbiamo sprecato tante occasioni. Perotti? Dovrà fare degli accertamenti ma la prossima non ci sarà”. Infine sulle barriere in curva all’Olimpico: “Sono fiducioso perché ho un senso di libertà sviluppato e le barriere non esprimono questo dono”.

PESCARA FIORENTINA – Uno strepitoso Tello regala la vittoria ai toscani

Al Pescara non basta il gol di Caprari al 15′ e una partita ultra-difensiva per vincere la prima partita della stagione e interrompere il digiuno arrivato a quarantuno gare consecutive in serie A. A Sousa invece bastano le due invenzioni di Tello: la seconda, al 50’ della ripresa, regala tre punti d’oro ai toscani. I viola sprecano il primo tempo e vanno sotto, salvo poi dominare nella ripresa con l’inserimento di uno stratosferico Chiesa.

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ROMA CESENA – Il solito rigore salva la Roma dalla débacle. Totti parla del derby

Come da pronostico la Roma vince il quarto di Tim Cup contro il Cesena e accede alla doppia finale contro la Lazio. I romagnoli escono dall’Olimpico a testa alta. Bravi a gestire la gara nel primo tempo, pungendo la Roma con le ripartenze. Nella ripresa soffrono il ritorno dei giallorossi che al 68′ trovano la rete del vantaggio con Dzeko. Neanche il tempo di esultare per i tifosi capitolini che Garritano trova il pareggio sfruttando un pasticcio difensivo di Manolas e Allison. All’ultimo minuto Strootman viene atterrato in area e l’arbitro Maresca indica il dischetto. Il rigore viene realizzato da Totti che regala la semifinale di Tim Cup ai suoi.

A fine gara Totti ai microfoni della Rai ha parlato del derby: “Speriamo di centrare la finale. Non penseremo che sia un derby, la affronteremo come una semifinale. Il rigore? Era netto, Agliardi ha abbattuto Strootman. Abbiamo sofferto perché abbiamo giocato contro una squadra che non è da serie B. Era ben messa in campo e ci ha messo in difficoltà”.

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Pres. Empoli, Corsi: “Vi spiego perché El Kaddouri ha preferito noi alla Lazio”

El Kaddouri ieri è stato a un passo dal vestire la maglia della Lazio. Alla fine, però, il giocatore è finito all’Empoli. Il presidente toscano Corsi è tornato sull’affare di calciomercato col Napoli.

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss, il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi ha spiegato: “Avevamo l’accordo con De Laurentiis. In questi giorni qualcuno si è avvicinato a lui, ma noi siamo uomini d’onore. Non escludo che il ragazzo si aspettasse una proposta da una squadra più importante, ma fino ad un certo punto, perchè voleva essere protagonista. Piuttosto che fare la riserva alla Lazio, per esempio, ha preferito essere protagonista da noi e potersi rilanciare. Questo per tornare in una big dalla porta principale“.

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Prime parole da aquilotto per il neo laziale Abukar Mohamed

E’ stato il “colpo” del calciomercato della Lazio. Perlomeno per la squadra Primavera, o così si augura mister Bonatti. Abukar Mohamed, centrocampista finlandese 18enne, ha visto realizzarsi il sogno della sua vita nel vestire la maglia della Lazio.

Queste le prime parole di Abukar Mohamed da giocatore laziale ai media finnici: “Ieri è stata una giornata fantastica. Quando ho avuto modo di firmare il contratto con la Lazio è stata un’emozione. È una grande opportunità per me. Vado per perseguire seriamente l’obiettivo di un posto in prima squadra con mister Inzaghi. Voglio ringraziare tutti gli allenatori che mi hanno aiutato ad andare avanti, ai miei amici e ai genitori”.

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Ag. Keita: “Vi spiego quello che è realmente successo”

Prima di Inter Lazio è scoppiata l’ennesima polemica in casa Lazio quando nella lista convocati esi è notata l’assenza di Keita. Il giorno prima in conferenza stampa mister Inzaghi aveva precisato di convocarlo. Ma evidentemente aveva sbagliato i calcoli. Questa la versione dei fatti, perlomeno, raccontata su twitter dall’agente del senegalese.

Così Calenda sul ‘caso Keita’: “Non credete alla cattiva informazione. Non esiste alcun caso Keita che sarà pronto per il Pescara come da programma. Non esiste alcun caso Keita. Il giocatore d’accordo con l’allenatore (in conferenza aveva espresso un desiderio apprezzabile ma irrealizzabile) aveva programmato il rientro per giovedì. Per poter partecipare alla sfida di Coppa Italia di ieri, Keita, liberato soltanto lunedì dalla nazionale col Senegal, avrebbe dovuto prendere un volo privato che lo portasse immediatamente a Milano. Così come hanno fatto altri suoi connazionali.

Non avendo il suo club organizzato un rientro così veloce era impensabile, dopo una competizione logorante, riuscire in 24 ore a viaggiare con voli di linea dal Gabon al Senegal e dal Senegal a Milano per poi giocare una partita così importante. Impensabile convocarlo mentre era impegnato nel viaggio di ritorno. Tutte le voci infondate che circolano su casi diplomatici, multe o litigi non fanno altro che aggiungersi al già lungo elenco di attacchi faziosi e immotivati al giocatore”.           

Candreva: “La sconfitta non ci voleva, ci tenevamo molto”

Le parole dell’ex laziale sono quelle di chi è rimasto deluso. Era stato proprio Pioli a definire il quarto di finale come primo obiettivo stagionale ma qualcosa è andato storto. Ora sono i biancocelesti ad essere in semifinale e presto scopriremo contro di chi.

LE PAROLE DI CANDREVA

Queste le parole rilasciate da Antonio Candreva a Premium Sport: “E’ stata una sconfitta che non ci voleva. Ci tenevamo molto alla Coppa Italia e a passare il turno”.  Ma l’esterno interista si butta tutto dietro le spalle, compresa le sue stagioni alla Lazio: “Dobbiamo dimenticare al più presto la partita di ieri e pensare alla prossima che sarà molto importante”.

LE PAROLE DI UN ALTRO EX>>>CLICCA QUI

Preziosi, rivelazioni clamorose sul futuro di Simeone

Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha rilasciato clamorose indiscrezioni sul futuro di El Cholito Simeone.

EL CHOLITO SIMEONE

Giovanni Simeone, figlio di Diego Pablo, è senza dubbio l’uomo del momento del Genoa. Ecco le parole del presidente Enrico Preziosi sul suo giocatore: “L’abbiamo guardato molto bene e sapevo benissimo che era un giocatore importante ma che doveva comunque crescere. Lui ha anticipato secondo me quelli che poteva essere un tipo di risultato che poteva arrivare col tempo sul campo. Lo ha fatto perché è nel suo DNA lavorare tantissimo, aveva voglia di apprendere, ha determinazione e quindi i risultati son stati automatici”

ANNUNCIO DI MERCATO

Per quanto riguarda il mercato intorno all’attaccante: “Sono circolate tantissime voci. Innanzitutto han toccato la società meno adatta per una candidatura. Per il semplice fatto che Galliani, che è mio amico, al bar, così, mi avrebbe detto: ‘Dammi Simeone’ quando sa che non ha la possibilità di comprare nessun giocatore se non in prestito. Per cui non ha neanche potere finché non entreranno i cinesi che sarà a fine febbraio. Hanno indicato proprio la società sbagliata, come sempre.