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La svolta: adesso Tavecchio scarica Lotito…

Sono giorni caldi negli uffici della Federcalcio. Lunedì infatti avranno luogo le votazioni per eleggere il nuovo presidente. La sfida TavecchioAbodi appare incerta, e le dichiarazioni dei due candidati si fanno sempre più frequenti.

TAVECCHIO RIDIMENSIONA LOTITO

Il presidente uscente Carlo Tavecchio ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Stampa. Dichiarazioni inaspettate, quelle dell’attuale numero 1 della FIGC, che sembra voler prendere le distanze da quello che da tutti era considerato il suo braccio destro, Claudio Lotito. Ancora con Lotito dice Tavecchio – Non l’ho scelto io, ma la Lega. Io l’ho ridimensionato fin dal secondo giorno dopo l’elezione del 2014: voleva la carica di vice presidente vicario, non l’ha ottenuta. E non tirate in ballo ancora la storia del giaccone dell’Italia indossato a Bari…”.

LEGGI LE DICHIARAZIONI DELLO SFIDANTE ABODI

Lazio, c’è l’accordo per il rinnovo di Milinkovic: i dettagli

Le big italiane lo seguono da tempo con molta attenzione. Proprio per questo la Lazio ha deciso di blindarlo, facendone il perno della squadra del futuro.

L’ACCORDO

Stiamo parlando di Sergej Milinkovic-Savic, al quale la società biancoceleste riconoscerà un adeguamento dello stipendio, che passerà dagli attuali 750mila euro a sicuramente oltre un milione di euro. La firma arriverà a giugno, al termine di questa stagione, e prolungherà la permanenza del serbo nella Capitale fino al 2022. A tal proposito – riporta Il Corriere dello Sport -, sarebbe sta già raggiunto un accordo verbale fra le parti. Confermate dunque le rassicurazioni dell’agente (“Sergej a Roma sta bene”). E vissero tutti felici e contenti: il ragazzo, la Lazio e i tifosi laziali.

Presidenza Figc, Abodi commenta i sondaggi pre voto. Poi punge Lotito…

Avranno luogo lunedì le votazioni per eleggere il nuovo presidente della FIGC. Di fronte ci saranno il numero uno uscente Carlo Tavecchio e l’ex reggente della Serie B Andrea Abodi. Proprio quest’ultimo è intervenuto negli studi di Sportitalia per commentare i sondaggi sul confronto.

“UNA SCELTA DI VITA”

La mia è una scelta di vita, di cui il sistema ha bisogno. Io credo di essere, al momento, alla pari con Tavecchio. La Juve infatti voterà per Tavecchio, mentre, per quanto riguarda le altre big, la Roma si è espressa e Fiorentina e Napoli no perché erano assenti in Consiglio di Lega. La Lazio invece non è considerata tra le sei big e non capisco perché. Forse perché Lotito è il mio primo avversario? Assolutamente no, io sono più laziale di lui. Ma dalla mia parte ho la Roma, guarda te il calcio…“.

Milan, Suso mette nel mirino la Lazio e le altre rivali nella corsa all’Europa

Dopo la bella vittoria nel derby, in casa Lazio è tempo di tornare a pensare al campionato.

OCCHIO DIETRO

Domenica sera, contro il Bologna al ‘Dall’ara’, i ragazzi di Inzaghi dovranno dimostrare di aver smaltito la sbornia, perché in palio ci saranno punti importantissimi in chiave corsa all’Europa. Davanti, infatti, il Napoli, infatti, dopo la sconfitta di sabato scorso, è tornato ad appena 4 lunghezze di distanza e, verosimilmente, potrebbe perderne altre nell’anticipo di domani all’Olimpico contro la Roma. Alle spalle, invece, l’Inter (a 2 punti) e il Milan (a 3) sono tutt’altro che fuori gioco e daranno battaglia ai biancocelesti fino al termine di una corsa che quest’anno ha visto lievitare le soglie di punteggio. A proposito dei rossoneri, il centrocampista Suso, dopo averla già castigata con il gol che ha regalato ai suoi il pareggio nello scontro diretto dell’Olimpico, non perde di vista la Lazio: “L’Europa? Noi contro le piccole dobbiamo sempre vincere, perché l’Inter, la Lazio e l’Atalanta non perdono mai”.

Pippo Inzaghi: “Finalmente hanno capito tutti il valore di Simone”

Non è mai stato laziale, ma da qualche mese a questa parte è diventato un accanito sostenitore biancoceleste. O perlomeno del fratello. Parliamo di Pippo Inzaghi, ex bomber di Juve e Milan, oggi allenatore del Venezia. Il tecnico piacentino non si perde più una partita della Lazio.

Incalzato dalla Gazzetta dello Sport, Inzaghi senior ha spiegato: “Mi aspettavo una grande partita. Simone mi aveva detto come avrebbe giocato il derby. Domenica notte aveva studiato con lo staff la gara della Roma con l’Inter e aveva ipotizzato le mosse ideali per fermarla. Mi aveva spiegato che avrebbe cercato di bloccare i rifornimenti, di non far arrivare la palla a Dzeko. Ma non basta studiare. Poi in campo deve tutto andare alla perfezione: e così è successo. Mi aveva detto che avrebbe alternato Anderson e Keita, cercando sempre la palla tre le linee otre alla loro velocità”.

Dopo le critiche gli elogi: “Queste sono le partite della consacrazione. A 40 anni faticano a dirti che sei bravo, ma adesso hanno capito tutti le qualità di Simone. E’ un allenatore intelligente ed evoluto: a me non piace chi non cambia mai sistema. Se avesse messo la Lazio con il 4-3-3 nel derby sarebbe uscito a pezzettini. E invece si è messo quasi a specchio e si è tolto una grande soddisfazione contro un tecnico preparato come Spalletti”.

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L’ANALISI – Come lo ha vinto la Lazio il derby? Tramite la “gabbia”…

La netta vittoria della Lazio nel derby di andata di Coppa Italia, ha dimostrato ancora una volta la grande capacità di Inzaghi nel leggere le partite

LAZIO, INZAGHI E LA GABBIA

Possiamo tranquillamente affermare che Inzaghi e il suo staff è un gruppo di lavoro fantastico, meticoloso, stakanovista. Insieme hanno curato ogni singolo dettaglio da mettere in atto contro la Roma. Il cambio modulo che, forse costretto per via delle numerose assenze, è stata l’arma vincente. Un 3-5-2 che ha dato equilibrio e senso tattico alla squadra e che, probabilmente, ha spiazzato Spalletti. Una squadra compatta in fase di non possesso, con pressing asfissiante e contropiede da far male. Ma la vera mossa che ha fatto pendere l’ago della bilancia a favore della Lazio, è stata la gabbia a centrocampo. O meglio: la gabbia attuata nei confronti di Nainggolan. Il belga è stato letteralmente limitato dai centrocampisti laziali. I vari Biglia, Parolo e Milinokovic, non hanno permesso al Ninja di trovare la giusta posizione. E la Roma ne ha risentito. Inoltre, nella stessa gabbia, è caduto anche Paredes. I giallorossi non hanno avuto modo e possibilità di costruire il gioco e la manovra ne ha risentito.

Marco Corsini

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LA RIVINCITA – Lukaku e Bastos, riserva a chi?

La vittoria nel derby è stata anche la rivincita di chi ha trovato meno spazio durante la stagione. Stiamo parlando di Lukaku e di Bastos, protagonisti del successo biancoceleste

LUKAKU TI METTE LE ALI

Eccolo il Jordan Lukaku che vorremmo ammirare sempre. La freccia nera dominatrice della fascia sinistra. Con la lunga coda di treccine ed il fisico possente, è stato l’autentica spina nel fianco per la Roma di Spalletti. I vari Salah, Peres ed Emerson non hanno trovato spazi nell’out di sinistra laziale. Ogni ripartenza passava per i suoi piedi. ottimi anche i cross. peccato che non sia ancora al 100% della condizione fisica. Eppure il Lukaku visto nella trasferta di Pescara ci ha fatto storcere la bocca. Invece, nel derby, si è trasformato. E’ stato come la Red Bull: ha messo le ali alla Lazio.

BASTOS MURAGLIA CINESE

Dell’angolano Bartolomeu Jiacinto Quissanga, per gli amici Bastos, si erano perse le tracce dalla sconfitta di Milano contro i rossneri. Uscito per infortunio, da quel giorno in poi ha visto sporadicamente il campo. Eppure si era presentato alla grande nella sfida di agosto contro la Juventus, annullando Higuain. Nel derby è stato rilanciato, con la difesa a tre. Inzaghi lo vede perfetto solo con questa disposizione tattica. Giusto o sbagliato, contro i cugini, Bastos ha dato prova di grande forza e senso tattico favoloso. Come una muraglia cinese, ha respinto tutti gli attacchi nemici da desta a sinistra, da un lato ad un altro. Ha praticamente esteso una barricata da est ad ovest dell’area di rigore difesa da Strakosha. Salah e Dzeko annullati: Bastos c’è.

ZEMAN – Sabato 1000 panchine. Ma che rimpianti alla guida della Lazio…

Zdenek Zeman sabato raggiungerà quota 1000 panchine in carriera. Il tecnico che ha rivoluzionato il calcio offensivo in Italia, allenò anche la Lazio

ZEMAN E LA LAZIO, GIOIE E DOLORI

Fu Cragnotti a prelevare Zeman dal Foggia per portarlo alla Lazio. Con lui arrivarono anche Signori e Rambaudi. E fu l’inizio di Zemanlandia. Con la squadra biancoceleste, che annoverava grandi campioni in rosa, arrivò secondo in classifica nel 1995. Fu questo l’apice della carriera del boemo. Tar sigarette e gol, Zeman riuscì a portare la lazio in Europa. Quell’eliminazione beffa contro il Dortmund in Coppa Uefa, viene ricordata come lo scempio di Tenerife. Ma poi ci tornano in mente anche gli 8 gol alla Fiorentina e i 7 al Foggia.

“NON HO VINTO SCUDETTI, MA HO SCOPERTO CALCIATORI”

Il punto di forza del boemo è sicuramente quello di scoprire i calciatori di talento. Ha lancoato Signori, ha inciso su Nesta, ha scoperto Verratti. “Non ho mai vinto uno Scudetto ma ovunque ho lavorato sono andato sempre ben oltre le aspettative di società e ambienti. Tra i calciatori su cui ho inciso di più annovero Signori, poi Nesta, che arrivava dal settore giovanile, e Verratti, che ha avuto uno straordinario exploit. Gli attaccanti più forti che ho avuto? Tanti, non faccio nomi. Ma perché non parliamo dei difensori? Con me sono arrivati nelle nazionali Negro, Favalli, Nesta e Chamot“.

PANCHINA NUMERO 1000

Sabato, alla guida del suo Pescara, Zdenek Zeman toccherà quota 1000 panchine. E che Zemanlandia non finisca mai…

QUI BOLOGNA – Le ultime news in casa dei felsinei

Il Bologna sarà il prossimo avversario della Lazio. Nel posticipo serale di domenica, le due compagini si sfideranno al Dall’Ara

BOLOGNA, A RISCHIO GASTALDELLO

I rossoblu continuano la preparazione in vista della sfida ai biancocelesti. Donadoni ha scelto sedure tecnico – tattiche nell’ultimo allenamento. Poi la consueta partitella finale. Per i felsinei c’è preoccupazione riguardo le condizioni di Gastaldello. Il difensore prosegue con le terapie. Anche Krafth ha lavorato a parte.

DESTRO VERSO LA PANCHINA?

L’ex romanista, mattia Destro, potrebbe partire dalla panchina domenica sera. Donadoni potrebbe preferirgli Petkovic. L’azzurro non sta passando un grande momento di forma. In porta dovrebbe essere confermato Mirante. Nel frattempo Mancosu è stato ceduto al Montreal Impact.

 

Inzaghi, non solo la gioia derby: in vista il rinnovo del contratto

Dopo la splendida vittoria nel derby che porta anche la sua firma, Inzaghi si regala il rinnovo. Pronto il prolungamento ed adeguamento del contratto.

RINNOVO INZAGHI: I DETTAGLI

Se tutte le big hanno le panchine in bilico, per la Lazio il discorso sembra già deciso. Inzaghi sta accontentando tutti. Non solo la piazza ma anche il presidente Lotito. Comunque andrà la stagione da qui alla fine, l’allenatore piacentino proseguirà il suo cammino con la Lazio. C’è il rinnovo fino al 2019 con adeguamento dell’ingaggio e alcuni bonus in base al raggiungimento di determinati obiettivi. La storia continua. Si attende solo l’annuncio ufficiale.

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Dramma Gotze: la carriera del campione del mondo è a rischio

La carriera di Mario Gotze è fortemente a rischio. Il campione tedesco, che ha regalato alla Germania il mondiale 2014, è stato costretto a fermarsi dai medici.

GOTZE: LA MALATTIA

Per Mario Gotze i problemi si fanno più seri del previsto. Il giocatore, si trova alle prese con una grave disfunzione metabolica. Tante voci si sono susseguite sulle ultime prestazioni poco convincenti del campione giallonero. Dopo una serie di esami, la causa è stata finalmente scoperta. L’esito delle visite, ha letteralmente sconvolto l’ambiente Borussia. Mario Gotze è affetto da un gravissimo “disturbo del metabolismo energetico”. Si tratta di una malattia che colpisce gli arti inferiori e che coinvolge la creatin-chinasi, un enzima che ha il compito di sprigionare nel corpo energia chimica. Mario Gotze non riesce a bruciare grassi. Di conseguenza, i suoi muscoli non ricevono più alcuno stimolo. Questo comporta un grande senso di affaticamento e dolori muscolari perenni. E adesso, la carriera del numero 10 è davvero in bilico. Il Borussia Dortmund ha invitato tutti i tifosi a rispettare la privacy del campione del mondo. “Siamo contenti di aver scoperto le ragioni che si nascondono dietro i problemi di Mario. – ha aggiunto Michael Zorc, il ds giallonero- Siamo convinti che le sue straordinarie qualità ci saranno utili una volta che avrà recuperato. Da tutti noi del Borussia Mario ottiene in questo momento il pieno sostegno e il massimo supporto”.

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Agostinelli: “Vi spiego perchè la Lazio ha vinto il derby”

Agostinelli, ex difensore biancoceleste, commenta la vittoria netta della Lazio nel derby. La Roma invece è stata poco umile e ha sottovalutato gli avversari.

LAZIO-ROMA: IL COMMENTO DI AGOSTINELLI

“E’ stata una gara perfetta da parte della Lazio. E’ stata la vittoria dell’umiltà, la Roma pensava di poterla vincere in maniera semplice”. Questo il pensiero di Andrea Agostinelli, allenatore ed ex calciatore biancoceleste, che ha commentato il derby. Felipe Anderson in attacco ha fatto la differenza:Simone Inzaghi non ha sbagliato nulla, anche nel posizionamento del brasiliano. Ma ripeto: non s’è visto l’approccio della Roma dell’ultimo periodo. Ovviamente la Lazio ha fatto il massimo e ha disputato una grande partita. Nessuno nella Roma ha giocato sui suoi livelli”. Quanto ha influito la gara contro l’Inter? “Contro l’Inter hanno disputato talmente una grande partita che, inconsciamente, s’è pensato di poter battere in scioltezza la Lazio. Al contrario, i biancocelesti contro l’Udinese hanno mostrato qualche problema e si sono presentati sul terreno di gioco ancora più concentrati”.

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Romagnoli esulta per la Lazio: la risposta dei milanisti – FOTO

Il difensore ex Roma, oggi al Milan, ha festeggiato la vittoria dei biancocelesti nella gara di andata della semifinale di coppa Italia. I tifosi del Milan, però, non hanno apprezzato.

LA FOTO DELLA DISCORDIA

Alessio Romagnoli è stato lanciato nel calcio che conta dalla Roma. Eppure il difensore del Milan non ha mai nascosto la sua fede laziale, soprattutto da quando veste la maglia rossonera. Ieri sera, dopo il derby vinto dalla Lazio, Romagnoli ha voluto festeggiare sui social pubblicando sulle stories del suo profilo Instagram un’immagine nera con sei pallini bianchi e azzurri. Uno sfottò da derby che però non è stato apprezzato da alcuni tifosi milanisti. In queste ore stanno criticando il loro difensore sui social: “Oggi tutto il mio disappunto è per Alessio Romagnoli. Ci giochiamo l’Europa e lui pubblica il suo tifo per la Lazio: vergogna!“. Questo uno dei tanti commenti dei tifosi su Twitter.

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CALCIOMERCATO – Ecco chi insidia la Lazio per Milinkovic-Savic

Milinkovic, nel suo secondo anno in maglia biancoceleste, sta dimostrando tutto il suo valore. Alcune squadre si stanno interessando al talento serbo, che sta inanellando ottime partite.

SU MILINKOVIC LE PRETENDENTI AUMENTANO

A soli 22 anni, l’ex Genk Milinkovic mostra già le caratteristiche del giocatore moderno, con ancora ampi margini di miglioramento. Nel derby ha disputato una prestazione maiuscola, degna di un giocatore conclamato. Inzaghi lo ha reso titolare inamovibile della sua Lazio. Schierato in mezzo al campo è lasciato libero di sfruttare tutto il suo estro. Juventus, Inter e Milan stanno tenendo d’occhio il serbo da tempo. Le big, per il momento, attendono il definitivo salto di qualità del ragazzo. Claudio Lotito se lo tiene stretto, in attesa di realizzare fra qualche anno una ghiotta plusvalenza. Il presente è a tinte biancocelesti, come rivelato dal suo agente Kezman: “Milinkovic-Savic è felice alla Lazio. Con Lotito e Tare abbiamo un ottimo rapporto e quando sarà il momento, ci metteremo attorno ad un tavolo per parlare del futuro”. Il contratto che lega Milinkovic-Savic alla Lazio scadrà nel 2020. La dirigenza capitolina è già al lavoro per prolungarlo e adeguare il suo ingaggio. L’obiettivo è quello di scoraggiare le pretendenti, almeno per il momento.

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La Lazio per una volta ha giocato il derby la Roma forse…

La Lazio ha vinto il primo round di una doppia sfida che vedrà l’atto secondo fra un mese. Partita tatticamente perfetta grazie alle scelte di Inzaghi e l’applicazione degli undici in campo.

LAZIO: PARTITA PERFETTA

Dal punto di vista tattico il mister Inzaghi ha azzeccato tutte le scelte. Ma si sa che in un derby i particolari fanno la differenza. Ascoltando le radio romane si poteva sentire il polso della situazione dei tifosi della Lazio. Il popolo biancoceleste si aspettava una partita con il coltello tra i denti da parte dei giocatori. Il derby non rappresenta una partita qualsiasi: è un match che non ha favoriti e impronosticabile. La squadra, dal canto suo, ha messo in campo tutto quello che aveva. Ha portato sul rettangolo verde tutta la grinta che il tifoso chiedeva da tempo. Purtroppo da quel 26 maggio che, per noi laziali resterà indelebile, la squadra andava in campo con troppa superficialità. Dava l’impressione di non essere affamata, di non guardare troppo al risultato. Nell’ombra c’era sempre troppo forte l’alibi di quella vittoria irripetibile. Dall’altra parte del Tevere c’era chi invece voleva riscattarsi a tutti i costi e che da quel giorno non ha più dato nulla per scontato. Questa situazione si è protratta per troppo tempo: fino a ieri, fino alla partita perfetta. Per la prima volta la Lazio ha fatto la Roma della situazione: ha provocato e non si è lasciata attaccare dalle provocazioni avversarie. E’ stata cinica: compatta in difesa e lesta nelle ripartenze. Non si ricordano azioni degne di nota degli avversari che hanno palesato una sterilità in attacco fuori dai loro standard abituali. Adesso la squadra biancoceleste non dovrà sottovalutare gli uomini di Spalletti al ritorno: rispetto dell’avversario sempre, paura mai. Soprattutto avrà dalla sua il pubblico che si è ricompattato. La Lazio in campo, la Nord sugli spalti: connubio perfetto. La prima battaglia è stata vinta, il risultato finale dipende ancora da noi.

LEGGI ANCHE LA DECISIONE SULLA NORD PER I CORI RAZZISTI>>>CLICCA QUI

 

Cori contro Rudiger: il verdetto sulla Nord

Durante il derby lo speaker dell’Olimpico ha più volte intimato ai tifosi assiepati in Curva Nord di non continuare con i cori razzisti contro Rudiger. Oggi è arrivato il verdetto del giudice sportivo.

IL COMUNICATO DEL GIUDICE SPORTIVO

Il Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea si è espresso sui presunti “buu” razzisti nei confronti di Rudiger. Sul comunicato si legge: “Il Giudice Sportivo, letta la relazione dei collaboratori della Procura federale relativa alla gara in oggetto, nella quale si attestano cori di discriminazione razziale ripetuti all’indirizzo del calciatore della Roma Rudiger, in particolare effettuati al 3° e al 24° del primo tempo ed al 26° del secondo tempo (nonostante, in questo ultimo caso, la previa diffusione di un apposito annuncio pubblico); considerato che in base alla relazione suddetta non è possibile evincere il numero anche approssimativo e/o in percentuale dei sostenitori che hanno intonato il coro, né è possibile stabilire che la percezione reale del fenomeno abbia riguardato l’intero impianto o comunque parte assolutamente prevalente dello stesso;delibera di non adottare provvedimenti sanzionatori nei confronti della soc. Lazio”. Nessun provvedimento quindi nei confronti della Curva Nord.

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Malagò: “Complimenti alla Lazio, ha meritato di vincere il derby”

Dopo quattro sconfitte consecutive la Lazio è tornata al successo nel derby capitolino. E ci è riuscita proprio nella competizione che l’ha consegnata alla Storia della città eterna. Questa volta a far gioire i tifosi biancocelesti è una semifinale di andata di Coppa Italia che ai sostenitori laziali ha ricordato tanto il 26 maggio del 2013. La bella Roma di San Siro completamente inebetita. Un 2-0 secco che non consente repliche ma che permette alla squadra di Inzaghi di intravedere la finale. Un gol per tempo di Milinkovic e Immobile in una gara che i biancocelesti hanno meritato di vincere.

Intercettato ai microfoni di Calciomercato.it prima di prendere parte all’assemblea della Lega Serie B il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha commentato la stracittadina romana:

“La Lazio ha meritato la vittoria. Ha giocato meglio e in modo più intelligente della Roma. La cosa che più mi fa piacere è che non sono stati registrati incidenti. Era da molto che non si assisteva a un derby in notturna. Non deve essere un’eccezione ma deve essere la regola. Gli spalti deserti mettevano malinconia, è stato un record negativo. Sulla gara Complimenti alla Lazio per la gara disputata. C’è poco da recriminare. Le polemiche su Juve-Napoli? Non posso entrare in merito. Bisogna sempre mantenere uno stile, fermo restando che nel nostro mondo siamo abituati a queste situazioni con società che, sbagliato o no, si sentono vittime di torti arbitrali”.

L’analisi del vice Massimiliano Farris sulla gara di domenica

Domenica scorsa la Lazio ha battuto in casa l’Udinese grazie a un rigore di Ciro Immobile. La squadra biancoceleste grazie al penalty trasfomato dall’attaccante napoletano è riuscita a venire a capo di una gara scialba nella quale le occasioni create sono state davvero poche e malamente sprecate. Per fare la consueta analisi della gara ai microfoni di Lazio Style Channel è intervenuto il vice allenatore biancoceleste Massimiliano Farris.

QUESTE LE SUE PAROLE

Murgia ci ha dato ampi margini di sicurezza. Come già aveva fatto contro l’Inter in TIM Cup. Alessandro ha gestito bene l’emozione dell’esordio dal primo minuto all’Olimpico. Ciò gli ha dato modo di dettare i tempi di gioco. L’Udinese era una squadra molto fisica che ha giocato a ritmi molto blandi. Abbiamo concesso quest’ultimi ai friulani non approcciandoci al meglio alla sfida”.

Mazza: “Orgoglio della prova di ieri ma potevamo fare il terzo gol”

Il giornalista e tifoso laziale Mauro Mazza ha parlato del derby di ieri sera.

Queste le parole di Mazza a Radiosei: “A cose fatte non ci crederà nessuno, ma a testimoniare che me la sentivo bene c’è una scommessa vinta. Ora le possibilità che la Lazio passi il turno di Coppa sono superiori al 50 per cento. Mi dispiace che ieri la Lazio, seppur potendo, non ha tentato il terzo gol. Non avrebbe dovuto cercarlo rischiando, sarebbe bastato un po’ più di convinzione nelle ‘ripartenze’. La difesa della Roma mi è sembrata imbarazzante, ho la sensazione che qualcuno l’abbia sopravvalutata. Detto questo, finalmente abbiamo visto una squadra da derby, un giocatore da derby come Milinkovic, un capitano da derby come Biglia ed un tecnico da derby come Inzaghi. Molto bene anche la tenuta del reparto difensivo. In generale è stato messo quel qualcosa in più che serve. Sono quasi orgoglioso della prova della Lazio di ieri”.

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D’Amico: “Inzaghi fantastico, non ha sbagliato niente”. E su Immobile…

Estasi Lazio. Milinkovic e Immobile stendono la Roma nella prima semifinale di Coppa Italia. In campo una Lazio spettacolare e che non ha sbagliato una mossa.

Per commentare il successo di ieri è intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com l’ex biancoceleste Vincenzo D’Amico: “Ieri sera Inzaghi non ha sbagliato niente. Perfetto l’approccio, la formazione, i cambi. I giallorossi non sono riusciti a reagire. La gara di ieri sera è stata vinta anche dal tecnico. Milinkovic è stato straordinario. Immobile un leone. Ha fatto di tutto: ha corso, tirato, segnato. E’ stato eccezionale. E’ difficile trovare un biancoceleste che non abbia fatto bene. La squadra ha fatto tutto ciò che serviva disputando una partita perfetta”.