Cagliari – Lazio non ha offerto grandi spunti statistici. Uno 0-0 noioso e con pochissime occasioni. Squadre blande che hanno accusato il forte vento e il primo caldo stagionale
LE STATISTICHE DI CAGLIARI LAZIO
LE STATISTICHE DI CAGLIARI LAZIO
LA PARTITA
Nel primo tempo la Pro Recco segna quattro gol con Aicardi, Ivovic, Figlioli e Bruni. Per la Lazio la rete del momentaneo pari è di Colosimo (1-4). Nel secondo tempo gli ospiti aumentano il vantaggio grazie alle doppiette di Alesiani e Fondelli e al gol di Di Somma. Per i biancocelesti Di Rocco e ancora Colosimo (3-9). Il terzo tempo è il periodo più equilibrato. I liguri vanno in gol con Ivovic, Aicardi e Di Somma. I ragazzi di Tafuro rispondono con una doppietta di Leporale e una rete di Vitale (6-12). L’ultimo periodo è tutto di marca Pro Recco che aumentano il loro vantaggio con i centri di Figlioli, Ivovic, Di Fulvio, Fondelli, Bruni e Di Somma (6-18).
LE INTERVISTE
Le parole dell’allenatore Massimo Tafuro: “Potevamo fare qualcosa di meglio. Sicuramente gli avversari erano superiori, ma con un pizzico di cattiveria in più potevamo fare meglio, purtroppo ci siamo arresi subito. La Pro Recco ci ha messo subito in difficoltà, hanno sbagliato poco e contro una squadra che commette pochi errori è difficile giocare. Le partite che abbiamo vinto di recente ci danno stimolo, ma ancora non abbiamo fatto nulla. Dobbiamo continuare a lavorare e ottenere tanti altri punti importanti per salvarci. Il Foro pieno? Da romano fa sempre piacere vedere un impianto così colmo di persone. Il movimento pallanotistico laziale è molto importante e meriterebbe più attenzione”.
SS LAZIO NUOTO-PRO RECCO N e PN 6-18
SS LAZIO NUOTO: Correggia, Tulli, Colosimo 2, Ambrosini, Vitale 1, Di Rocco 1, Giorgi, Cannella, Leporale 2, Narciso, Maddaluno, Mele, Washburn. All. Tafuro
PRO RECCO N e PN: Volarevic, Di Fulvio 1, Bruni 2, Figlioli 2, Fondelli 3, Di Somma 3, Alesiani 2, Garaventa, Figari, Bodegas, Aicardi 2, Ivovic 3 (1 rig.), Gallingani. All. Vujasinovic
Arbitri: Paoletti e Frauenfelder
Parziali 1-4, 2-5, 3-3, 0-6
Osservato un minuto di silenzio in memoria di Mannelli. Spettatori 300 circa. Uscito per limite di falli Mele (L) nel terzo tempo. Superiorità numeriche: Pro Recco 6/8 +1 rigore, Lazio 4/8.
Da oggi è diventato il bianconero con più minuti nella storia della società torinese in Serie A. Il numero uno della Nazionale Italiana ha scavalcato nella speciale classifica Giampiero Boniperti e Alex Del Piero. Buffon tra l’altro era già il giocatore juventino ad aver disputato più minuti in Champions League.
LA CRONACA DI ROMA – SASSUOLO
La Roma risponde alle vittorie di Juventus e Napoli, batte 2-1 il Sassuolo e resta seconda a -8 dai bianconeri e a +2 sui campani. All’Olimpico i giallorossi si trovano a dover inseguire dopo la rete di Defrel al 9′, ma non si perdono d’animo e in breve arriva il pari con un bel tiro di Paredes. Allo scadere, Salah raddoppia raccogliendo una corta respinta di Consigli su El Shaarawy. La Roma nella ripresa trova più spazi e sopratutto Dzeko: entrato dopo l’intervallo, il bosniaco cambia volto all’attacco e segna il 3-1.
E’ ancora molto giovane il portierino albanese, ma in campo non si direbbe. Ha una tranquillità che ispira fiducia a tutto il reparto difensivo, oggi in realtà impeccabile. Strakosha ha ringraziato tutti su Instagram per gli auguri e ha commentato il pareggio di oggi: “Voglio ringraziare tutti per l’affetto e gli auguri per il mio compleanno. Peccato non aver vinto oggi, ma non molliamo mai!”.
Sta girando la notizia di una rissa fra tifosi della Lazio e quelli del Cagliari nel post partita. Da fonti raccolte in esclusiva dalla nostra redazione – direttamente dai tifosi presenti a Cagliari – ci sono da fare alcune precisazioni. I tifosi coinvolti sarebbero un gruppo di tifosi della Lazio non appartenenti a gruppi organizzati, ma normalissimi tifosi. Fra l’altro non risiedono nemmeno a Roma bensì nel Nord Italia (precisamente Trento e Ferrara). Quella che doveva essere una tranquilla trasferta al seguito della Lazio si è trasformata in una brutta avventura. Tutta colpa di alcuni tifosi cagliaritani che hanno aggredito in modo spropositato una comitiva composta da 8 persone, cinque uomini e tre donne.
La gara era terminata e tutti i tifosi provenienti dalla città eterna se ne erano andati. Mentre questo gruppetto di laziali avevano parcheggiato le loro autovetture nei pressi di Via Schiavazzi, un po’ distante dallo stadio. A quel punto secondo le nostre indiscrezioni, i tifosi della Lazio sono stati incredibilmente aggrediti da un gruppo di persone, con molta probabilità tifosi della squadra rossoblu. Un gruppo composto da una ventina di persone che, attraverso l’uso di bottiglie e coltelli hanno seminato il panico. Ad aver la peggio un uomo che è stato ferito al polso da un’arma da taglio e colpito alla testa con una bottiglia di vetro.
Ad un certo punto ad aggredire questi semplici tifosi sono arrivate anche due autovetture che volevano investire i malcapitati. Quest’ultimo episodio però gli si è ritorto contro perché in quel momento stava passando un tifoso del Cagliari con sua figlia (visto che oggi il Cagliari Calcio aveva fatto una particolare promozione per i bambini), che per poco non veniva investita dall’autovettura che poi è stata presa a calci dal papà stesso. Nel frattempo sono intervenute le forze dell’ordine che hanno calmato le acque e accompagnato il tifoso ferito che pur non essendo grave, si trova ancora ricoverato in Ospedale. Non è stata sporta denuncia e quindi è doveroso rettificare le errate informazioni uscite su altri quotidiani.
Troppa Udinese per il Palermo. I siciliani cominciano bene passando addirittura in vantaggio al Dacia Arena, ma si fanno raggiungere in chiusura di primo tempo, che si chiude in parità. Gli uomini di Delneri dilagano nella ripresa, mentre il Palermo non dà mai l’impressione di poter reagire. Al 12′ Aleesami tiene a distanza Widmer e scarica al limite per Sallai. L’ungherese evita Angella, entra in area e fredda Scuffet, calciando di punta. Al 42′ Théréau riceve sulla trequarti da Samir e lascia partire un destro a pelo d’erba che s’insacca all’angolino basso.
Dopo un quarto d’ora del secondo tempo, l’Udinese passa in vantaggio. Al 15′ angolo calciato da de Paul, Zapata sfrutta un rimpallo tra Perica e Gazzi e insacca da posizione ravvicinata. Al 23′ Zapata vince il duello fisico con Morganella e mette al centro: Perica manca l’impatto con la sfera, Posavec salva sulla prima conclusione di de Paul ma il n°10 si avventa sulla respinta e sigla il 3-1. Ancora gol dell’Udinese al 35′: Heurtaux avvia la ripartenza e conclude di testa dopo il cross da fondo di Perica: Posavec, in un primo momento, chiude lo specchio ma non può nulla sul tap-in di sinistro di Jankto. Il Palermo chiude in 10 per l’espulsione di Diamanti.
Queste le parole del centrocampista del Cagliari: “Un punto meritato abbiamo lavorato tanto questa settimana, mi dispiace perché si poteva anche vincere però siamo contenti di questo punto.La mia corsa a fine gara? Dobbiamo sempre correre, anche se alla fine l’importante è la testa e la voglia che conta. Dispiace per gli infortuni di Barella e Dessena, adesso abbiamo la sosta e poi ci prepariamo per Palermo. Non sono intoccabile però ogni giocatore deve dimostrare che si merita il posto, si deve lavorare sempre”.
Queste le parole di Patric al canale ufficiale: “Questa gara per noi era una grande opportunità, ma non siamo riusciti a coglierla. Dovevamo fare un po’ di più, ora dobbiamo rialzare la testa e fare meglio nella prossima partita. Quando giochi contro una squadra che si chiude, bisogna muovere di più la palla. E’ difficile trovare gli spazi per servire le punte; i difensori cagliaritani erano molto forti fisicamente ed è stato difficile creare occasioni. E’ un peccato non aver trovato i tre punti, ma la nostra forza è sempre stata l’unione, anche nei momenti più difficili; dobbiamo ripartire.
Non ci sarà una partita nel prossimo week-end, ma dovremo continuare ad allenarci al meglio, dobbiamo continuare a migliorarci per arrivare al meglio alla prossima sfida contro il Sassuolo. Sapevamo che la partita sarebbe stata difficile, inoltre c’è stato anche molto vento. Il Cagliari si è chiuso molto bene, abbiamo cercato comunque la profondità, ma la circolazione del pallone non è stata delle migliori. Sulle palle alte la retroguardia rossoblù è stata molto brava, ma noi non dobbiamo trovare scuse: potevamo fare meglio”.
Hoedt a Lazio Style Channel: “E’ stato difficile giocare qua per il campo, troppo secco. E’ stata una scelta loro. Potevamo fare di più, siamo stati troppo imprecisi per questo abbiamo creato poco e pareggiato. Io e Stefan abbiamo fatto benissimo perché non abbiamo dato occasioni a loro. Stanchezza? No perché giochiamo solo una volta a settimana. Il problema è che siamo stati imprecisi, per questo non abbiamo giocato bene. Potevamo fare meglio sotto questo punto di vista. Nazionale? Sono contento perché era il mio obiettivo. Però oggi sono deluso perché abbiamo perso due punti per l’Europa. Domani penso all’Olanda. Era difficile per i nostri attaccanti fare dribbling per il campo secco. Tutta la squadra però poteva fare di più”.
Poi in zona mista Hoedt ha continuato la sua disanima: “Siamo delusi di non aver preso 3 punti. Siamo stati troppo imprecisi per questo non abbiamo creato troppo e abbiamo pareggiato. Il campo era secco e per i nostri attaccanti era difficile fare un dribbling. Non siamo stati noi stessi purtroppo. Ora arriva la sosta e potevamo stare a +4 dall’Inter ma ora pensiamo a vincere la prossima. Il mister prima della gara ci ha detto di rimanere concentrati. Abbiamo lottato tutti insieme ma se siamo così imprecisi faremo fatica con tutti. De Vrij? Stiamo facendo benissimo insieme. Nazionale? Per me ora conta solo la Lazio. Volevamo vincere oggi, siamo contenti di non aver preso gol ma l’avrei voluto fare. Europa? Dopo il pari dell’Inter potevamo fare un grosso passo in avanti… Resta tutto aperti ma siamo ancora quarti. Tra 9 partite vedremo dove siamo. Le ultime 7 partite abbiamo fatto solo risultati utili a conferma che abbiamo fatto bene. La squadra sta bene, non è stanca”.
Soddisfatto della prestazione?
“Pensavamo di fare meglio. Non siamo stati la solita Lazio. Poco lucidi, poi anche il vento. Abbiamo sbagliato anche i calci d’angolo e le conclusioni. Nel secondo tempo abbiamo avuto qualche occasione ma potevamo fare meglio”
Luis Alberto e Djordjevic sono stati all’altezza?
“Certamente mi aspettavo di più da tutti. Pensavo che si potesse vincere la partita per noi importantissima, ma non sempre ci si riesce. Allo stesso tempo altre volte partite del genere le abbiamo perse. Prendiamoci questo punto. Credevo comunque di poter vincere. Comunque siamo sempre quarti in classifica. Ora nella sosta cercheremo di recuperare energie“.
E’ mancato il carattere oggi?
“Non credo, siamo una squadra di temperamento. Oggi però il Cagliari ha fatto una partita tosta e gagliarda. Noi non siamo stati brillanti come sempre“.
Luis Alberto e Felipe insieme…
“Ho provato il 4-2-4“.
Come mai la sostituzione di Basta?
“Volevo più spinta con Patric“.
“Oggi siamo stati meno brillanti di altre occasioni. Avremmo potuto fare meglio, anche se abbiamo avuto due palle che forse avremmo dovuto sfruttare . Ci portiamo a casa questo punto, sicuramente volevamo fare bottino pieno. Bisogna rispettare però l’avversario, il Cagliari ha fatto un’ottima partita. Nelle scorse partite avevamo accumulato del vantaggio con le dirette inseguitrici per l’Europa League, ma adesso le altre hanno vinto e la classifica è più corta. Ora dobbiamo prepararci bene per il finale di stagione. Ci sarà la sosta e spero che i ragazzi che andranno via torneranno nel migliore dei modi. Per noi Milinkovic è un elemento importante in questo momento. Probabilmente siamo stati condizionati anche dal vento, ma quello, ovviamente, c’era anche per i nostri avversari. Potevamo vincere, ma il Cagliari con il pareggio non ha rubato nulla. Keita? Penso debba migliorare in zona goal, ed è quello che sta facendo, arrivando già ad 8 reti in campionato. Stiamo parlando di un classe ’95, un talento con ancora ampi margini di allenamento. Io sono molto felice di allenarlo, è coinvolto nel progetto. La sosta? Adesso sinceramente non mi sarei voluto fermare, ma sapevamo ci sarebbe stata questa sosta. Derby? Prima avremo un anticipo importante a Sassuolo, poi ci penseremo. Sicuramente avremo un finale di stagione molto intenso”.
“Oggi potevamo fare qualcosa in più, abbiamo sbagliato in tante occasioni l’ultimo passaggio. Siamo stati poco lucidi. Il Cagliari ha fatto la partita giusta, la partita che doveva fare. Ci ha aspettato ed è ripartito bene, e nelle loro ripartenze siamo stati bravi a farci trovar pronti. Un ‘bravo’ ai ragazzi perchè le prime 29 partite abbiamo fatto molto bene. Sappiamo però che il finale di stagione sarà duro, le altre non mollano e nemmeno noi molleremo. La sosta? Perderemo 10/11 giocatori e spriamo di ritrovarli nel migliore dei modi. Con i rimanenti lavoreremo al meglio a Formello, con il sorriso sulle labbra come sempre. Ci sono stati fattori che hanno dato fastidio, ma come hanno dato fastidio a noi lo hanno dato anche al Cagliari. Non è stata la solita Lazio, ma ci può stare. Il Cagliari ha meritato il pareggio. Alla ripresa ci prepareremo al meglio per il Sassuolo“:
La conferenza stampa di un felice Rastelli, al termine di Cagliari – Lazio
“Abbiamo fatto una gara positiva. E’ ststa una partita molto aperta. Nel primo tempo gara condizionata dal sole e dal vento. Nella ripresa le squadre si sono allungate. Ma noi abbiamo avuto le occasioni più nitide. Abbiamo fatto dei passi avanti. Siamo stati più compatti e non abbiamo concesso occasioni da gol alla Lazio. Con Ionita e Joao Pedro cercavamo di chiudere i terzini della Lazio. Lo abbiamo fatto molto bene. Siamo stati migliori nella ripresa. Sono soddisfatto. Faragò? E’ stato prezioso per noi. Oggi tutta la squadra ha fatto molto bene. La Lazio era in peridodo di grande forma. Un punto d’oro per noi“.
Parolo a Premium Sport: “Oggi era un campo difficile col vento e col terreno secco la palla non girava veloce. Non abbiamo fatto il nostro gioco. L’importante è aver fatto punti, potevamo fare di più ma continuiamo ad andare avanti. Oggi non siamo riusciti a fare il nostro gioco veloce per i motivi succitati. Champions? Avremmo dovuto continuare a vincere. Le squadre davanti sono forti. Noi dobbiamo pensare solo a vincere e a fare punti, poi vedremo dove saremo arrivati a fine stagione. La sosta fa sempre bene, dà la possibilità di staccare la testa per poi tornare col Sassolo ancora più forti”.
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LAZIO, PRIMA FRAZIONE DELUDENTE
Una Lazio stranamente spenta nella prima frazione. I biancocelesti rinunciano a giocare e trovano un Cagliari ben organizzato che non lascia spazi. Sardi che perdono Dessena per infortunio, sostituito da Faragò, poi ammonito. Simone Inzaghi si sbraccia per spronare i suoi ma non accade nulla. Unica occasione con Hoedt al 30esimo che appoggia di testa su Immobile anticipato da Rafael. Per i sardi nessuna occasione. 0-0 all’intervallo.
LAZIO BLOCCATA SULLO 0-0
Anche nella ripresa la musica non cambia. La Lazio non è in giornata e la luce della KIA non si accende. Inzaghi le tenta tutte inserendo Djordjevic, Luis Alberto e Patric, ma la squadra non si accende. Uno 0-0 brutto che non permette la fuga ai biancocelesti. Atalanta e Milan accorciano in classifica. Ora la sosta, poi in trasferta contro il Sassuolo.
CAGLIARI (4-4-2): Rafael; Isla, Bruno Alves, Pisacane (dal 85′ Salamon), Murru; Dessena (dal 8′ Faragò), Tachtsidis, Padoin, Ionita; Joao Pedro, Sau (dal 66′ Farias). A disp. Colombo, Crosta, Gabriel, Miangue, Di Gennaro, Han. All. Massimo Rastelli
LAZIO (4-3-3): Strakosha; Basta (dal 79′ Patric), de Vrij, Hoedt, Radu (dal 66′ Djordjevic); Parolo, Biglia, Lulic; Felipe Anderson, Immobile, Keita (dal 70′ Luis Alberto). A disp. Vargic, Adamonis, Wallace, Lukaku, Mohamed, Crecco, Murgia, Lombardi. All. Simone Inzaghi
Arbitro: Guida della sezione di Torre Annunziata. Ass: Vivenzi-Liberti. IV: Di Vuoto. Add: Massa-Serra
MARCATORI: —
AMMONITI: 27′ Faragò (C), 70′ Biglia (L), 70′ Pisacane (C), 70′ Isla (C), 80′ de Vrij (L)
ESPULSI: —
CAGLIARI
Rafael 6 -Dopo un primo tempo senza parate, nella ripresa si prodiga in qualche uscita un po’ troppo avventata.
Isla 6,5 – Ben supportato dai centrocampisti, durante la prima frazione non fatica nel controllare le giocate degli attaccanti ospiti.
Bruno Alves 7 -Il migliore. Con calma ed esperienza disputa un buon primo tempo. Attento anche nella ripresa non concede nulla a Ciro Immobile. Ottimo.
Pisacane 6,5 – Come per il compagno di reparto, anche lui gioca una gara all’altezza della situazione. Nonostante un fastidio muscolare stringe i denti fino all’ultimo minuto. Dal 85′ Salamon s.v.
Murru 6,5 – Molto attento nella fase di non possesso, limita le giocate di Anderson.
Dessena s.v. – Il Capitano dei sardi si strappa subito ed è costretto ad abbandonare il campo anzitempo. Dal 8′ Faragò 6,5 – Preso in prestito dal Novara, gioca molti palloni. Un po’ troppo irruento, riesce comunque bene nel ruolo di frangiflutti.
Tachtsidis 6 – Giocatore ben dotato dal punto di vista tecnico è però scadente dal punto di vista atletico.
Padoin 6 – Sul centrosinistra duella contro Anderson e Parolo. L’ex giocatore della Juventus si vede che ha un passato importante. Meno male che a dieci dal termine si divora la palla goal più importante del secondo tempo.
Ionita 6,5 – Il nazionale moldavo ci prova al 50′ ma il tiro dalla distanza è centrale. Ottimo il cross per Farias al 76′ che però non viene ribadito in rete.
Joao Pedro 5,5- Dopo l’opaca prestazione contro la Fiorentina, anche oggi non brilla di luce propria. Generoso sì, ma nient’altro.
Sau 5 – Un folletto fra le torri biancocelesti. Dal 66′ Farias 5 – Il tecnico lo getta nella mischia per cercare di smuovere qualcosa. Il suo colpo di testa a un quarto d’ora dal termine è da dimenticare in fretta.
All. Rastelli 6,5 – Con la squadra tutta raccolta nella propria metà campo e grazie a un buon lavoro di doppia marcatura, chiude tutti gli spazi a disposizione. Senza Borriello la sua compagine ha grandi problemi realizzativi. Comunque ottimo punto contro una formazione molto forte.
LAZIO
Strakosha 6 – Sempre più portiere titolare, di fatto non compie nessuna parata degna di nota.
Basta 6,5 – In strepitoso stato di forma, oggi però è più cauto nel cercare la giocata offensiva. Dal 79′ Patric s.v.
de Vrij 7 – Nessun problema per il forte centrale della Lazio. Un difensore da 40 milioni di euro, non quindici come scrive qualcuno…
Hoedt 7 – Al 30′ mette in cascina la prima palla gol per la Lazio. Peccato però che il suo colpo di testa non centra il bersaglio. Lotta fino all’ultimo minuto.
Radu 6,5 – Sempre attento sulla corsia di sinistra, non disdegna qualche giocata offensiva. Dal 66′ Djordjevic 5 – Purtroppo il suo innesto non risulta essere adeguato.
Parolo 6 – Al 51′ per poco non segna la rete del vantaggio capitolino. Tanti km in una gara molto spinosa.
Biglia 5,5 – Smaltita la contusione al ginocchio, mògio mògio amministra la situazione. Forse poteva fare di più, ma non sempre si può.
Lulic 6,5 – Con la squalifica di Savic arretra sull’asse di centrocampo. Unisce quantità e qualità, rendendosi protagonista di qualche buona percussione. Uno dei migliori.
Felipe Anderson 5,5 – Stretto fra la morsa di Murru e Padoin fatica a trovare la giocata. A inizio secondo tempo ci prova con un bel tiro dalla distanza, con palla che esce non di molto. Comunque troppi errori in fase di appoggio. Infine grave l’errore al 60′ che poteva valere il vantaggio: un tocchetto troppo morbido al posto di una bomba spacca tutto. In compenso c’è da sottolineare che si sacrifica molto per la squadra.
Immobile 5,5 – Difficile trovare spazi fra le maglie della difesa rossoblu. Tanto impegno ma senza trovare il guizzo vincente.
Keita 5,5 – Stavolta parte dal primo minuto iniziando la gara dimostrando molta sicurezza. Peccato però che non riesce a liberarsi del catenaccio cagliaritano. Dal 70′ Luis Alberto 5 – Venti minuti in cui poteva fare di più.
All. Inzaghi 6 – Un pareggio utile per la classifica su un campo ostico e soprattutto contro una compagine chiusa a più non posso. +2 Inter e Atalanta.
ARBITRO: Guida 6,5 – Gara senza episodi di rilievo se non la simulazione di Farias negli ultimi minuti che meritava di essere ammonito.
“Luciano Spalletti è un buon tecnico, forse anche ottimo, ma non certo perfetto. Quasi sempre sopra le righe. Spesso insopportabile, l’ha detto lui stesso: “Peggiorato, mi vedo peggiorato “. Ha un ego talmente smisurato che si solleva da terra anche stando fermo. Non parla, recita. Non spiega, pontifica. Dopo una sconfitta non si difende, accusa. Quando parla lui tutti sono costretti a vedere il mondo alla rovescia. Quando è lui che dovrebbe dare delle spiegazioni le chiede a te.
Ad esempio dopo l’eliminazione dall’Europa League, non una finale di Champions, avrebbe dovuto spiegare il perché la Roma non sia tra le migliori otto della seconda coppa europea. Se non a noi addetti ai lavori e ai tifosi giallorossi una spiegazione dovrebbe darla almeno a Pallotta. “Lo vedrò, certo”, tutto qui. E i messaggini e Totti e i fantasmi e i giornalisti… Secondo un labiale visto in TV avrebbe addirittura dato dei “finocchi” ai giocatori del Lione. E lui invece poi rivela che ha detto “pinocchi”.
Spalletti è tutto rovesciato. Dovrebbe volare più basso visto che ha vinto molto meno di altri, svicolare, dribblare, farsi trasparente e invece tra giornali, internet, radio e tv è sempre presente. Come fosse Ancelotti, Guardiola e Mourinho assieme. Spalletti così facendo consuma Roma e la Roma. E’ una bomba antiecologica, ha un impatto sulla città e sul calcio non sopportabile.
Una squadra come la Roma può anche essere eliminata dal Lione. Non è ne un dramma ne una umiliazione. Però sicuramente è un mezzo fallimento. Ma non è giusto neanche fare una guerra contro i mulini a vento. Una guerra che intorbida il già poco chiaro rapporto con la Roma. Resta, parte, va alla Juve, al Barcellona, in Cina? Tanto litigava pure con i russi. Non si capisce se Spalletti sia l’allenatore del futuro o solo del presente. E se il presente, già intricato tra eliminazione europea, derby di Coppa Italia e secondo posto da difendere, sia sotto il suo completo controllo. O se invece non si sia tirato polvere negli occhi da solo e dunque adesso proceda a tentoni. Nessuno, essendo allenatore della Roma, può pretendere l’unanimità totale. E, per quanto ne dica lui, Spalletti è accettato, apprezzato, osannato e anche ben pagato”.
Un calo di attenzione e concentrazione che il tecnico napoletano Maurizio Sarri ha mal digerito. Anche perché le rivali alla Champions sono sempre vicine. Come sottolineato anche da Marek Hamsik. Il centrocampista al termine della sfida ai microfoni di Sky Sport ha messo tutti sull’avviso: “Per il secondo posto non ci siamo solo noi e la Roma. Anche per Lazio e Inter l’obiettivo è lo stesso”.