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Pescara, grave atto intimidatorio ai danni del patron Sebastiani. Che annuncia…

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Tensione alle stelle a Pescara, dopo la sconfitta di domenica contro la Lazio.

L’ATTO INTIMIDATORIO E L’ANNUNCIO

La contestazione dei tifosi per un’annata decisamente inferiore alle attese si fa sempre più pesante, come testimonia il grave atto intimidatorio perpetrato questa notte ai danni del presidente della società, Daniele Sebastiani. Intorno alle 03.30, infatti, due automobili – una Smart e un Suv -, parcheggiate nel cortile dell’abitazione del patron, sono state date alle fiamme, svegliando Sebastiani a causa del fumo che saliva in casa. L’allarme è stato lanciato dagli operai della società Attiva, che stavano ritirando i rifiuti e che hanno allertato i vigili del fuoco, accorsi immediatamente sul posto per spegnere gli incendi. La cui natura è stata senza dubbio dolosa, come hanno confermato gli inquirenti già dopo i primi rilievi. La Digos sta ricostruendo quanto è accaduto, grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza. Intanto, dai microfoni de ‘Il Centro’, sono arrivate le prime parole di Sebastiani, il quale, commentando il gravissimo fatto, si è lasciato andare ad un annuncio clamoroso: “Adesso basta. Sono indignato, a fine anno lascio la società“.

Rinnovo Biglia, ci siamo: ecco tutti i dettagli

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Se non è ufficiale, poco ci manca: Lucas Biglia firmerà il rinnovo con la Lazio.

I DETTAGLI

Un nero su bianco dato per imminente già da qualche settimana, ma che dovrebbe arrivare davvero a brevissimo. Per una cifra – riporta Gazzamercato.it – non da poco per le casse del presidente Lotito: l’accordo si prolungherà infatti fino al 2020 e prevederà un ingaggio pari a 2,7 milioni di euro, cui si aggiungeranno bonus facilmente raggiungibili. Per l’annuncio ufficiale occorrerà attendere la settimana prossima, ma intanto la dirigenza biancoceleste può già dire di aver messo in cassaforte il futuro del proprio capitano.

Laziali in rivolta contro la Gazzetta per il voto a Parolo. Ecco la risposta della rosea

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Ha scatenato un bel po’ di polemiche sul web l’8 della Gazzetta a Parolo che i laziali, ma più in generale i fantacalcisti hanno ritenuto troppo basso. In effetti qualche giorno fa noi di laziochannel avevamo criticato i voti troppo bassi a de Vrij (leggi qui).

Ma il voto a Parolo sfiora il paradossale. D’altronde il giocatore laziale è il primo centrocampista a segnare un poker nella storia recente del nostro calcio. La domanda che tutti si sono posti è, ma cosa deve fare per avere 9 allora? Il giornalista Andrea Elefante, “responsabile” dell’8 a Parolo, ha così giustificato la scelta a Gazzetta Tv:

Ho meditato abbastanza sul voto di Parolo e sapevo avrebbe creato discussione – spiega Elefante -. Credo a prescindere sia sbagliato dare per forza un voto – in questo caso il 9 che tutti si aspettavano – solo perché si segnano 4 gol. La valutazione dipende dal tipo di gol che si fanno, dal tipo di partita che si gioca, dal tipo di difesa avversaria. Il poker di Parolo a Pescara è stato abbastanza agevolato dalla squadra di Oddo. Andando a esaminare nel dettaglio i suoi gol, nessuno è stato bellissimo ma almeno tre sono stati favoriti dalla difesa del Pescara.

Nei primi due gol ha potuto approfittare della distrazione dei difensori. Il terzo gol lo ha visto da solissimo. Il quarto è stato il più bello per lettura dell’azione ma anche in quel caso aveva la porta spalancata. Credo che l’8 sia il voto più giusto, per questi fattore e per un’omogeneità di valutazioni. Un mese e mezzo fa Mertens in Napoli-Toro prese 9 dalla Gazzetta dopo 4 gol. Chi voleva il 9 di Parolo dovrebbe paragonare la difficoltà e la bellezza dei gol di Mertens. In particolare il quarto in pallonetto, considerando che uno fu segnato su rigore guadagnato. Dare lo stesso voto a Parolo e Mertens, considerando la differenza di qualità e difficoltà dei gol, sarebbe stato sbagliato“.

PESCARA LAZIO – Lopez: “Parolo e Anderson top player”

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Antonio Lopez, ex centrocampista biancoceleste, è intervenuto a Lazio Style Radio per analizzare la grande vittoria della Lazio contro il Pescara. Di seguito le sue parole…

TANTI ELOGI PER PAROLO

Potevamo tenerci qualche gol per la prossima! Il Pescara è una squadra ormai quasi condannata alla retrocessione. Parolo ieri ha fatto quattro gol, sono contento per lui. Segna con incredibile naturalezza, è veramente bravo. Anche in altre circostanze ha dimostrato di avere grande capacità di inserimento. In occasione del primo gol, ha staccato il diretto avversario con i tempi giusti e messo dentro il cross di Felipe Anderson da vero centravanti d’area. Parolo e Milinkovic di testa ci sanno fare. Il serbo davanti dà molto fastidio, abbiamo tante cartucce da poter sparare: il potenziale di questa squadra è molto ampio e la classifica lo dimostra“.

LAZIO, SQUADRA CHE CREA TANTISSIMO

Sei gol al Pescara ma la Lazio crea tanto anche contro squadre di alto livello, basti vedere alla gara di martedì scorso in Coppa Italia a San Siro contro l’Inter. Questo è un merito di Inzaghi che riesce a sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione. Questa rosa è ben assemblata, ci sono giocatori di elevata fisicità e altri che con la palla ci sanno fare come Keita e Felipe Anderson. Ognuno deve fare il suo e, dal canto suo, l’allenatore riesce sempre a mettere in campo l’undici ideale“.

ANDERSON, RIFINITORE TOP

Felipe è diventato un grande rifinitore. Con Pioli era più egoista e cercava spesso la via del gol. Il brasiliano sta facendo cose pazzesche. Vuole far fare gol ai compagni, il che lo rende un calciatore difficile da trovare. In questo Inzaghi è stato eccezionale, sta facendo capire al giocatore tutte le qualità che ha dentro di sé. Anderson si sta mettendo a disposizione e, quindi, può ancora migliorare“.

Ferretti: “Parolo maestro negli inserimenti offensivi, per Inzaghi esperimenti vincenti”

L’ex centrocampista biancoceleste Stefano Ferretti è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio:

“Sono molto legato a Pescara, ci ho passato 7 anni. E’ una città che mi è rimasta nel cuore, ma questo è un anno molto particolare per il Delfino. Alcune circostanze, tra le quali gli infortuni e la mancanza d’esperienza, hanno portato la squadra di Oddo a non raccogliere punti. I pescaresi però sono sempre in grado di creare dei problemi alle squadre avversarie, come è stato dimostrato nella gara di ieri. La Lazio, se avesse giocato come nel secondo tempo, avrebbe chiuso molto prima la sfida, senza concedere un ritorno di fiamma al Pescara.

Parolo si sa inserire alla perfezione. E’ utile in fase d’interdizione ed è altrettanto capace a trovare la via del gol. Il Chievo è stato più maturo, rispetto al Pescara: la squadra pescarese non è stata intelligente quanto la formazione scaligera. Gli uomini di Inzaghi hanno offerto un’ottima prestazione a Milano e si sono confermati a Pescara: non è mai facile vincere in Serie A.

La Lazio per poter ambire ad obiettivi importanti deve saper gestire meglio le gare: deve provare sempre a segnare, nonostante il parziale, per chiudere ogni sfida. Se i biancocelesti si rilassano, possono subire. Devono sempre giocare ad altissimi livelli. La squadra capitolina vince le partite perché mette in mostra un gran calcio, crea tante azioni e deve ora essere in grado di chiudere le sfide gestendo al meglio le varie fasi di gioco.

Inzaghi nella giornata di ieri ha sfruttato il match contro il Pescara per fare degli esperimenti; è giusto che sia così, un tecnico deve sempre avere diverse soluzioni a sua disposizione. La gara contro il Milan è da prendere con le molle. I rossoneri hanno dei problemi, ma non sono di certo il Pescara. La Lazio deve approcciare al match come sempre, devono giocare e creare occasioni come hanno sempre fatto. I biancocelesti devono giocare la partita al massimo con grande concentrazione. Gli uomini di Inzaghi hanno già dimostrato di potersela giocare contro tutti, ma non hanno nulla da perdere da ora in poi e possono scendere in campo per dire la loro.

La Lazio deve concentrarsi sul proprio stato di forma, sugli allenamenti da svolgere con il massimo della concentrazione. I 43 punti dei biancocelesti sono meritati, anzi ne manca anche qualcuno. Con un po’ più di pazienza ed esperienza, la squadra di Inzaghi ne avrebbe qualcuno in più. Ora i biancocelesti devono far leva sulle proprie qualità. La Lazio può sbloccare il risultato sfruttando diverse armi, dalla soluzione personale alla manovra corale: se i biancocelesti sfruttassero al meglio le proprie risorse, potrebbero lottare per grandi obiettivi fino in fondo”.

CALCIOMERCATO – Ex laziale vola in Cina, ricoperto d’oro

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La Cina continua il suo saccheggio in Serie A. A suon di milioni, questa volta porta via dall’Italia un’ex calciatore della Lazio.

HERNANES CEDE AI MILIONI DELLA CINA

A dire addio all’Italia è l’ex centrocampista della Lazio, attualmente alla Juventus, il Profeta Hernanes. Il brasiliano, ai margini nella squadra di Allegri, ha deciso di accettare la faraonica offerta dell’Hebei  Fortune. 7 milioni all’anno per due anni. Ci fre da capogiro a cui è impossibile dire no. Hernanes troverà in squadra gli ex “italiani” Lavezzi e Gervinho.

GONGOLA ANCHE LA JUVENTUS

Il club bianconero sorride per la cessione di Hernanes. Infatti la Juventus ha ceduto il cartellino per 9 milioni più 2 di bonus. Cifra che verrà poi reinvestita nella sessione estiva del calciomercato.

Oddi: “Cali di concentrazione? Colpa della panchina corta…”

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Pescara-Lazio è stata una partita senza storia ma il calo di tensione della squadra di Inzaghi fa ancora discutere. Giancarlo Oddi analizza il match dello stadio Adriatico.

IL COMMENTO

Oddi commenta ai microfoni di Radiosei il match fra Pescara e Lazio: “Il divario è ampio, ma penso sia un errore far giocare Muntari in queste condizioni. Felice per i quattro gol di Parolo: con questi  ha ricominciato a camminare. In una partita come questa, il calo ci può anche stare: è una sfida così facile che ti viene di abbassare i ritmi. Sbagli una mezza cosa e prendi gol. Magari, se ci fosse stato tempo sarebbero riusciti anche a risegnare. Ma è bastato un po’ di riposo per ripristinare l’equilibrio. Mi dispiace per Oddo, ma mi sembra una squadra alla deriva: sembrano non lottare più”. Ultima battuta sul calo di concentrazione: “I cali di concentrazione non ci sarebbero se l’allenatore potesse girarsi e vedere in panchina giocatori all’altezza di sostituire i titolari. Se ho paura di non giocare, non mi deconcentro. Ho paura che questo possa essere il problema, la Lazio non ha aiutato il mister”. 

LEGGI ANCHE IL CALENDARIO DI LAZIO E ROMA A CONFRONTO>>>CLICCA QUI

Verso il derby di coppa Italia: il calendario di Lazio e Roma a confronto

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Meno di un mese alla stracittadina valevole per la gara di andata di coppa Italia. Analizziamo il cammino di Lazio e Roma verso il secondo derby stagionale.

IL CALENDARIO

La Lazio vittoriosa a Pescara. La Roma che ancora deve scendere in campo. Le due squadre si avvicinano alla stracittadina del 1 marzo (probabile calcio d’inizio ore 20.45) con un calendario con un differente grado di difficoltà.

SS LAZIO                                                                                     AS ROMA

13 febbraio ore 20.45                                                                  12 febbraio ore 12.30

LAZIO-MILAN                                                                         CROTONE-ROMA

18 febbraio ore 20.45                                                                  19 febbraio ore 18

EMPOLI-LAZIO                                                                   ROMA-TORINO

26 febbraio ore 15                                                                        26 febbraio ore 20.45

LAZIO-UDINESE                                                                INTER-ROMA

5 marzo ore 20.45                                                                       4 marzo ore 15

BOLOGNA-LAZIO                                                              ROMA-NAPOLI

Nel mezzo il 16 febbraio la Roma giocherà la gara di andata dei sedicesimi di finale contro il Villareal al Madrigal e il 23 febbraio il ritorno allo stadio Olimpico. La Lazio ha sulla sua strada squadre abbordabili, senza più tante motivazioni ma non dovranno più esserci cali di tensione come ieri a Pescara. La squadra di Inzaghi dovrà cercare di ottenere punti importanti se vuole centrare l’Europa ed antrare dalla porta principale. Il tecnico dovrà cercare di provare la squadra anti-Roma come fatto ieri a Pescara: trovare l’undici titolare orfano di Lulic, Patric e Radu squalificati per la gara di andata. La Roma al contrario dovrà affrontare squadre più probanti e che determineranno il suo futuro in questo campionato.

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L’ex Cissè dice basta: lascia il calcio, il futuro è come… dj e stilista

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Cissè annuncia il ritiro dopo la certezza di una nuova operazione all’anca. L’attaccante ex Lazio ha girato tante squadre diventando idolo delle tifoserie. A 34 anni ha deciso di lasciare dopo vari infortuni e scandali.

L’ANNUNCIO IN DIRETTA TV

Non riesce a trattenere le lacrime. Negli studi di Canal Plus Cissè da l’annuncio del suo addio al calcio: “Bisogna saper ascoltare il proprio corpo – ha spiegato Cissé – e quindi sì, è finita”. Superato lo stupore, lo stesso conduttore della trasmissione ha voluto conoscere i motivi dell’inattesa decisione. “Non posso più esprimermi ad alti livelli o anche solo giocare a calcio”, ha spiegato l’attaccante francese. Sulla decisione pesa anche l’operazione a cui dovrà sottoporsi per mettere una protesi all’anca. Cissè dice basta non prima di aver ringraziato il suo ex allenatore all’Auxerre, Guy Roux “perché senza di lui niente sarebbe stato possibile”.

FUTURO

Cissè ammette: “Essere un calciatore è stato bellissimo. Il pallone ha rappresentato tutta la mia vita, purtroppo ora devo annunciare questa decisione. Ora con la stessa passione che ho avuto per il calcio voglio dedicarmi alla musica e alla moda. Voglio mettere cuore e anima nella mia nuova carriera da DJ e sviluppare il mio marchio di abbigliamento. Ringrazio tutti per il sostegno”.

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Agostinelli: “Keita bel giocatore ma con certi comportamenti sarebbe da prendere a calci…”

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Andrea Agostinelli analizza il momento della Lazio dopo la rotonda vittoria con il Pescara.

ANALISI DELLA PARTITA

La Lazio affossa il Pescara. Vittoria rotonda, netta se non fosse per quel finale di primo tempo che ha fatto rientrare in gara gli abruzzesi. Andrea Agostinelli analizza così la gara: “Quel blackout poteva costarci caro. Questo dimostra che se anche sei più forte e cali di rendimento, rischi di fare brutte figure. Non basta metterci la qualità, ma determinazione: la Juventus, questo, lo insegna a tutti. Probabilmente, se il Napoli avesse vinto contro il Palermo e la Lazio contro il Chievo, questa goleada non sarebbe arrivata. L’approccio della Lazio è stato ottimo. Ieri c’è stato poco bisogno di interdire, ci sono stati giusto quei 20 minuti lì. Con le squadre più forti non è così facile levargli palla: è stata una gara anomala, se vai a Crotone non vinci così facilmente. Pescara? Non aver fatto una vittoria fa male, prendere un’imbarcata così anche. Con la Fiorentina era restata in partita. Il migliore in campo?Parolo, ma è troppo facile. Felipe poteva fare di più. Direi Biglia, ma nessuno ha fatto una partita eccezionale, escluso Parolo. Nessuno, però, ha giocato male”.

CAPITOLO KEITA

Su Keita parole dure: “E’ un grande giocatore, ma dà sempre l’impressione di poter far di più. Poi ha un carattere più turbolento rispetto a Felipe. Certi comportamenti non ti premiano, ma Inzaghi non può cambiarlo, può aiutarlo a modellarsi. Ho i miei dubbi sul suo futuro di top player. Ci sono comportamenti che non dovrebbe tenere: bisogna essere più professionisti, ai tempi miei con certi comportamenti si prendevano i calci in culo! Errori? Concentrazione, non c’è un altro motivo”. 

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Giudice sportivo: squalificati 5 giornata di ritorno Serie A

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Il giudice sportivo ha reso noti con un comunicato gli squalificati per la 5 giornata di ritorno della Serie A.

LA LISTA COMPLETA

Dal comunicato del giudice sportivo si apprende che Lucas Biglia entra in diffida a causa dell’ammonizione rimediata ieri a Pescara. Pugno duro nei confronti dell’Inter che perderà sia Perisic (1 turno) che Icardi (2 turni), reo di aver rivolto frasi ingiuriose nei confronti di un addizionale di gara. Squalificati per un turno anche:

Callejon e Hysaj (Napoli)

Cesar (Chievo)

Crisetig (Crotone)

Masina (Bologna)

Sosa (Milan, salterà il recupero col Bologna di mercoledì e non la Lazio)

Baselli e Valdifiori (Torino)

Bellusci (Empoli)

Ceppitelli (Cagliari)

Izzo (Genoa)

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Financial Times: Atletico Madrid squadra migliore come rendimento/investimenti e la Lazio…

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Il Financial Times ha stilato la classifica dei club più virtuosi che hanno comunque raggiunto importanti risultati sportivi. Tra questi c’è anche la Lazio.

LA LISTA COMPLETA

Al primo posto di questa speciale classifica del Financial Times c’è l’Atletico di Madrid che, grazie alle due finali di Champions, è la squadra più virtuosa. L’Atletico è considerata la squadra che ha investito in maniera più intelligente in base al rapporto soldi spesi/risultati raggiunti. La sua performance è migliore di club molto più ricchi come Barcellona e Real Madrid. Nella Top 10 compare anche la Lazio che si piazza proprio in decima posizione. Prima della Lazio delle italiane è il Napoli (6 piazza) e poi l’Udinese piazzatasi all’ottavo posto. Solo 14 posto per la Juventus nonostante i cinque scudetti consecutivi e la finale di Champions raggiunta. Sarà contento il presidente Lotito da sempre promotore dell’assioma “non sempre chi più spende vince”: anche il Times sembra dargli ragione ma diciamolo sottovoce.

Di seguito la lista completa:

  1. Atletico Madrid
  2. Saint-Etienne
  3. Monaco
  4. Everton
  5. Tottenham Hotspur
  6. Napoli
  7. Southampton
  8. Udinese
  9. Real Sociedad
  10. Lazio
  11. Lille
  12. Fiorentina
  13. Parma
  14. Juventus
  15. Torino

LEGGI ANCHE PAROLO ENTRA NELLA STORIA DEL FANTACALCIO>>>CLICCA QUI

Con il poker al Pescara Parolo entra nella storia del fantacalcio

Giornata indimenticabile per Marco Parolo ieri a Pescara. Il poker messo a segno contro gli uomini di Oddo è stato il primo in A. Un’impresa simile resterà per sempre nei suoi annali, come un cimelio da custodire gelosamente. Il centrocampista biancoceleste non ha fatto esultare solo i propri tifosi ma anche tutti quei fantallenatori che lo avevano schierato in campo.

Come riportato da Fantagazzetta mai nessun mediano prima aveva realizzato 4 gol in una sola partita. Prima di lui erano riusciti in pochi in una simile impresa. E quei pochi sono tutti attaccanti o comunque giocatori offensivi. Gli ultimi sono stati Mertens (in questa stagione) e Berardi (nel 2014). Parolo è il ventisettesimo calciatore in Serie A a realizzare 4 reti nella stessa gara. Il primo fu Kurt Hamrin nel campionato 1961/1962 in Fiorentina-Genoa 5-0.

Marani, vice direttore Sky Sport: “L’unione del gruppo la vera forza della Lazio”

La Lazio espugna l’Adriatico di Pescara con una dimostrazione di grande forza e unione del gruppo. Tre punti importanti che riportano la squadra di Inzaghi al quarto posto in classifica.

Per parlare della squadra biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Sky Sport il vicedirettore della stessa emittente Matteo Marani:

La Lazio gioca molto bene. Ha un centrocampo molto forte. Sta viaggiando a cifre spaventose. In trasferta solo il Napoli ha segnato più dei romani. Il gruppo è molto unito. Inoltre ci sono delle ottime individualità. Oltre a Immobile ci sono Keita, Parolo. Da oltre 40 anni un centrocampista non segnava 4 reti in una gara. Erano i tempi di Rivera, ma lui era un centrocampista offensivo e non un centrale come il laziale. La Lazio è una squadra che fa dell’unione la propria forza”.

PESCARA LAZIO – Tragedia Memushaj: ecco il motivo della sua assenza in campo

Il giocatore del Pescara Ledian Memushaj ieri contro la Lazio non è sceso in campo. Il capitano della squadra abruzzese ha saltato la sfida vinta ieri dai capitolini per 6-2 per gravi motivi familiari.

Come riportato dal sito premiumsporthd il calciatore non ha abbandonato il ritiro per infortunio. Il motivo vero è che la moglie ha perso i due gemelli di cui era incinta. Il Pescara appresa la notizia ha subito dato il permesso al giocatore di abbandonare il ritiro.

PESCARA LAZIO – Ecco il vero motivo della lite tra Biglia e Keita

Svelato il motivo della lite avvenuta in panchina tra il capitano biancoceleste Lucas Biglia e Keita.

Come riportato da calcionews24 la lite sarebbe sorta perché l’attaccante senegalese si sarebbe rifiutato di dare il cinque a Biglia. Tutti gli altri giocatori della panchina hanno salutato il capitano meno che Keita. L’argentino si sarebbe allora rivolto in malo modo all’attaccante che ha risposto per le rime.

ECCO COS’E’ SUCCESSO NEL DETTAGLIO IERI

Scontri Pescara-Lazio: la Digos esaminerà i filmati. Rischio Daspo

Ieri pomeriggio a Pescara prima dell’inizio della sfida tra la squadra di casa e la Lazio nella zona di viale Pindaro si sono verificati degli scontri tra tifosi rivali.

Come riportato da Ansa.it nelle prossime ore la Digos del capoluogo abruzzese dovrebbe esaminare le immagini delle telecamere della zona. I filmati potrebbero servire per l’identificazione dei protagonisti dei tafferugli. Negli incidenti non ci sono stati feriti ma sono state danneggiate alcune auto. Al vaglio degli inquirenti i filmati di diverse attività commerciali della zona. Inoltre ci sarebbe il video di un residente che sembra aver ripreso gli scontri con il cellulare. Fermati una ventina di laziali, ora rischiano il daspo. Anche la Procura indaga per eventuali reati. Si cercano intanto i tifosi pescaresi fuggiti all’arrivo della polizia.

NON SOLO LAZIO – Da Salerno sono stufi di Lotito. Parole pesanti dagli ultras

Siamo abituati a sentire contestazioni verso Lotito da parte dei laziali. Però stavolta le contestazioni vengono anche da Salerno.

Da sempre i laziali hanno contestato Lotito per via di alcuni atteggiamenti del presidente. Oppure per il mancato mercato di ogni anno, estivo o invernale che sia. Stavolta però le contestazioni non vengono da parte dei laziali. Infatti anche i tifosi della Salernitana si sono stancati della dirigenza lotitiana. Queste contestazioni arrivano direttamente ai microfoni di Telecolore del presidente del Salerno Club 2010, Salvatore Orilia. Ecco le dichiarazioni rilasciate: “Lotito sta approfittando della pazienza di questa città. Se le sue sono provocazioni e vuole andare via prende quello che ha investito e se ne può anche andare. Lotito deve smetterla di provocare, la pazienza ha un limite. Io gli sono stato sempre riconoscente, ma non si può sempre avere il timore che vada via”.

Arrivano anche le dichiarazioni di un altro componente del Salerno Club 2010, Andrea Criscuolo: “La Salernitana ha un problema di comunicazione. Abbiamo due presidenti che comunicano in maniera completamente opposta. Da un lato c’è Mezzaroma che non parla mai, dall’altro Lotito che invece parla un po’ troppo. Ed è un peccato, perché in questo modo le cose buone che vengono fatte sfumano. Quelle di Lotito sono dichiarazioni mirate, è una persona troppo intelligente per non poter rispettare la nostra storia. Vuole sviare la situazione su altre situazioni”.

INTANTO ARRIVANO IMPORTANTI NOVITA’ PER LA PRESIDENZA DELLA LEGA CALCIO

Altro record per Simone Inzaghi, raggiunto anche Petkovic

Dopo la vittoria sul Pescara per 2-6. Inzaghi ha infranto un altro record, raggiungendo così Vladimir Petkovic.

RECORD PER SIMONE

Nel post partita di ieri Inzaghi ha elogiato la sua squadra per i suoi 43 punti, dichiarando che in realtà potevano essere 46, vista la sconfitta rimediata contro il Chievo Verona. Ma c’è anche un altra soddisfazione per il mister piacentino. Con Inzaghi in panchina, la Lazio ha totalizzato 43 punti. Simone ha eguagliato così il record di Valdimir PetkovicNell’era Lotito, nessun altro era arrivato a tanti punti alla ventitreesima giornata. Se il bosniaco aveva chiuso il girone d’andata con due lunghezze di vantaggio sul piacentino, sono bastate quattro partite all’ex Primavera per agguantare il suo predecessore. Nell’era a tre punti, i biancocelesti si sono spinti oltre solo quattro volte e tutte con Eriksson in panchina. Nel 1998/99 erano 48 i punti in cascina, 46 nelle stagioni 99/00, 200/01 e 45 nel 1997/98.

INTANTO ALTRO RECORD IN CASA LAZIO

ESCLUSIVA – Riccardo Cucchi (Radio Rai): “Lazio superiore al Milan”. Poi elogia Parolo e Murgia

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“Sono le 18 e 4 minuti, del 14 maggio del 2000, la Lazio è campione d’Italia…” una frase che fa rabbrividire tutti i tifosi laziali e rievoca dolci momenti di 17 anni fa. Ormai, le parole del giornalista Riccardo Cucchi, sono entrate nella testa e nel cuore della gente laziale.

Proprio Riccardo Cucchi, responsabile dello sport a Radio Rai e celebre voce della storica trasmissione Tutto il calcio minuto per minuto, ha rilasciato un’interessantissima intervista in esclusiva per la nostra redazione. Di seguito l’intervista:

Pescara-Lazio 2-6. Un risultato sin troppo severo per la formazione di Oddo. Non crede che la serie A necessiti di una riforma del campionato, con una riduzione delle partecipanti a 18 squadre?

“Troppo severo, ma coerente con il campo. La Lazio ha fatto la partita che doveva fare, a parte un rallentamento sul 2-0. E la superiorità dei biancocelesti è stata evidente sia sul piano tattico che sul piano tecnico. Ma la riforma è ineludibile. 20 squadre sono troppe. Impossibile siano tutte di livello alto. Personalmente tornerei alla Serie A a 16 squadre. Le resistenze sono tante, almeno quanto gli interessi economici che rallentano il processo di cambiamento”.

La Lazio gioca un buon calcio e il Milan ha perduto Jack Bonaventura (giocatore fondamentale) per infortunio. Secondo Riccardo Cucchi, a questo punto, quante chance ha la formazione di Inzaghi di qualificarsi in Europa League?

“Ne ha molte. E ne aveva anche prima dell’infortuno di Bonaventura. Il Milan ha frenato parecchio. Ma al di là del percorso dei rossoneri, reputo la squadra di Inzaghi superiore al Milan”.

Parolo ha realizzato ben quattro reti, casistica eccezionale soprattutto in virtù del ruolo ricoperto dal giocatore di Gallarate. Le è mai capitato di raccontare quattro reti realizzate tutte da uno stesso calciatore?

“Ho raccontato le 4 reti di Simone Inzaghi all’Olimpique Marsiglia, in Champions. Serata memorabile. Parolo è un giocatore che stimo molto. E non solo come calciatore. E’ un esempio di serietà, qualità e umiltà. Tre doti che possono fare grande un calciatore. A Pescara c’era sempre”.

Durante la fine del match, Biglia ha rimproverato Keita. Anche in considerazione delle trattative legate ai rinnovi contrattuali, secondo lei l’argentino deve rimanere in questa Lazio, oppure se ne potrebbe fare anche a meno? Keita invece lo terrebbe in rosa?

“Terrei entrambi in tutta onestà. Keita è giovane. Deve maturare sul piano caratteriale. Tecnicamente è un bel giocatore ma deve lavorare sulla continuità. E Biglia è un centrocampista completo e intelligente”.

Ogni anno, senza le competizioni europee, la compagine di Lotito fa sempre abbastanza bene. Secondo lei la Lazio, finché durerà questo presidente, sarà “condannata” a questa altalena stagionale?

“La Lazio sta facendo bene, da molti anni, sotto la presidenza Lotito. So dei contrasti con i tifosi. Ma la continuità di risultati e un ruolo di rilievo in Serie A, non possono essere sottovalutati. E’ un calcio difficile, quello di oggi, sul piano economico. E l’equilibrio tra investimenti e ricavi è uno dei punti di forza della società biancoceleste. E sono arrivati anche trofei importanti. Penso alla Coppa Italia vinta sulla Roma. Il parco giocatori di quest’anno è di qualità, e non è costato cifre impossibili”.

Fra i giocatori di mister Inzaghi, quale è quello che apprezza di più e perché?

“Biglia, Felipe Anderson, Immobile, Parolo, De Vrij, Keita… ce n’è più di uno. Ma voglio puntare su un giovane: Murgia. A me piace molto. E ha grandi margini di crescita”.

Davide Sperati