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MERCATO – Lazio, concorrenza francese per Cafù

Si parla tanto dei potenziali sostituti di Keita in caso di addio prematuro da parte di quest’ultimo nella finestra di mercato invernale. Tra i principali candidati a sostituirlo spicca Jonathan Cafù del Ludogorets, accostato più volte alla Lazio nel corso di questi ultimi mesi. Il giocatore sembra piacere alla dirigenza laziale, ma deve muoversi perché la concorrenza aumenta sempre di più. Come riferisce ‘France Football’ sull’esterno dei bulgari sembra essere piombato in modo deciso il Saint-Étienne. L’ordine di provare a prendere Cafù arriva direttamente dal tecnico dei francesi Christophe Galtier, che sarebbe rimasto colpito dal brasiliano in occasione della sfida di Champions League fra Ludogorets e PSG e vorrebbe prelevare il classe ’91 già a gennaio.

LAZIO, IL PAGELLONE DEL 2016 – La difesa: i terzini

Seconda parte del pagellone di fine anno dedicato alla difesa biancoceleste (se non hai visto la prima parte clicca qui). Ora è il turno dei terzini:

PATRIC (6,5) – Grazie alla “cura Inzaghi” Patricio Gabarron, noto semplicemente come Patric è migliorato tantissimo in fase difensiva rispetto al suo arrivo a Roma la scorsa stagione. Il mister ha fin dal primo giorno di ritiro creduto in lui ritenendo senza alcun ombra di dubbio che sia lui il “vice-Basta”. Dichiarazione che, inutile dirlo, creò non pochi mugugni tra i tifosi (per usare un eufemismo)., ma i fatti gli hanno dato ragione. In quelle poche occasioni che Basta non è potuto scendere in campo il suo vice, Patric appunto, lo ha sostituito benissimo. L’ex Barca, è, come molti suoi colleghi nella Lazio, l’ennesima prova che la svolta può arrivare da un momento all’altro bisogna solo avere pazienza e lasciar parlare il campo. Sia a sinistra che a destra il terzino spagnolo ha mostrato quest’anno sicurezza e affidabilità. La sua simpatia e il suo essere letteralmente un tifoso in campo lo ha fatto addirittura diventare un beniamino della tifoseria. Insomma questa stagione è sicuramente positiva per lo spagnolo e speriamo continui così.

BASTA (6) –  12 presenze nella sua terza stagione consecutiva alla Lazio e rimane inamovibile quando  si gioca con la difesa a 4 nonostante il passare degli anni. In basso a destra si fa sempre trovare pronto quando c’è da difendere ma da una grande mano anche in fase offensiva, in particolare nel sovrapporsi ad Anderson con cui ha maturato una grande sintonia. Le sue prestazioni sono andate scemando soprattutto per quando riguarda la capacità di correre per 90 minuti, caratteristica che gli ha sempre garantito un posto nell’11 titolare, ma rimane ampiamente sufficiente proprio per la sua caparbietà e tenacia nel mantenersi un ruolo importante nella squadra.

RADU (7) – E’ uno degli uomini chiave di Inzaghi. Un jolly a cui il mister non ha intenzione di rinunciare, complice anche la buona stagione disputata fino ad ora. Rispetto all’inizio del 2016 il rendimento del difensore rumeno (ormai romano) è cresciuto in maniera esponenziale, sta vivendo una sorta di seconda giovinezza. Simone lo fa sentire importante e Stefan, in fiducia, risponde più che presente. Centrale nella difesa a 3 o a 4, terzino sinistro, insomma se Radu sta bene la prima maglia – dopo de Vrij – è la sua. La sua duttilità tattica e il suo carisma in campo sono elementi troppo preziosi a cui nessuno vuole rinunciare il tutto coadiuvato dall’esperienza dei 30 anni. È tornato il giocatore ammirato nelle prime stagioni all’ombra del Colosseo. Queste prime 18 giornate hanno ridato alla Lazio un difensore di primissimo livello.  Le sue esultanze e il suo modo di fare hanno conquistato il popolo laziale per cui è un autentico beniamino. Non si tira mai indietro, ci mette la faccia anche quando le cose vanno male. Il ragazzo di Bucarest è pronto a riscrivere la storia, sta scalando la classifica dei calciatori con maggiori presenze in maglia biancoceleste. Ora è 17º, ma non vuol fermarsi e perché no provare ad avvicinare le 401 di Favalli. Sarà dura, ma Stefan non ha paura.

LUKAKU (6) – Stagione sufficiente quella disputata fino ad ora dal nostro Jordan Lukaku. Il terzino belga inizialmente era riuscito a scendere in campo con una certa continuità mostrando buone doti in fase difensiva e un’eccellente progressione offensiva. E’ anche lui molto giovane, ha ampi margini di miglioramento. Con l’aiuto di Inzaghi e il costante all’allenamento può diventare un giocatore importante. L’infortunio subito in nazionale che lo ha tenuto a lungo fuori dal terreno di gioco, purtroppo ne ha rallentato la crescita ed ora sta faticando a ritagliarsi lo spazio di prima. Resta comunque una delle preziose risorse di Simone Inzaghi. Speriamo che il 2017 sia un’annata più fortunata per il giovane Jordan.

KONKO (5,5) – Sotto la sufficienza il giocatore francese che ha trovato poco spazio nella prima parte dell’anno se non per coprire qualche infortunio. Mai stato particolarmente brillante in campo in passato era comunque riuscito ad esprimersi meglio rispetto ad un 2016 che non lo ha visto assolutamente protagonista. Questo insieme alla pessima stagione di tutta la squadra sono tra i motivi della sua partenza verso l’Atalanta dove ancora non ha trovato posto da titolare fisso ma ha collezionato più di qualche buona prestazione oltre ad un ennesimo infortunio.

BRAAFHEID (4) – E’ stato un 2016 decisamente da dimenticare al più presto quello di Edson Braafheid. Solo 4 apparizioni della prima metà dell’anno solare tra infortuni a ripetizione e problemi di spogliatoio. La musica non cambia nemmeno quando nelle ultime gare di campionato Inzaghi subentra a Pioli. Anche lui come Gentiletti ha detto addio alla Lazio in estate per tornare a casa, in Olanda. Oggi gioca, o meglio giocava per l’Utrecht: ha giocato titolare le prime 2 partite di campionato ad Agosto. Da allora è fermo a causa dell’ennesimo infortunio (lacerazione parziale del tendine d’Achille). Un vero peccato.

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Marco Lanari (Patric – Radu – Lukaku – Braafheid)

Alberto Cicloni (Basta – Konko)

FORMELLO – Ultimo allenamento dell’anno. Inzaghi alla ricerca del tridente anti-Crotone

Si è concluso da poco l’ultimo allenamento del 2016 prima di festeggiare il nuovo anno. Mister Inzaghi ha diviso la rosa in 2 gruppi:

  • il primo composto dagli elementi del reparto arretrato,
  • il secondo dai centrocampisti e gli attaccanti.

I calciatori si alternano tra campo (per le esercitazioni tecnico-tattiche) e il lavoro in palestra. Simone Inzaghi, con i uomini a disposizione (ancora assenti i sudamericani Wallace, Biglia e Felipe Anderson che torneranno a Roma il 2 gennaio), prova le diverse soluzioni a disposizioni. Dietro ruotano tutti i difensori, il tecnico testa prima la coppia de Vrij-Hoedt, poi Bastos-Hoedt e infine Bastos-de Vrij. Ovviamente è impossibile per ora fare una prima bozza di formazione anti-Crotone. Le vere prove tattiche scatteranno la settimana prossima. Inzaghi non avrà a disposizione Lulic e Felipe Anderson (squalificati) e nemmeno Keita, impegnato nel mese di gennaio con il Senegal in coppa d’Africa. Nell’allenamento di oggi ha provato due tipologie di tridenti:

  • Lombardi, Djordjevic e Lulic da una parte;
  • Kishna, Immobile e Luis Alberto dall’altra.

Assenti Marchetti e Milinkovic. Entrambi non sono scesi in campo con il resto dei compagni. La squadra riposerà domani e tornerà ad allenarsi il pomeriggio del 2 gennaio (alle 15).

LAZIO, IL PAGELLONE DEL 2016 – La difesa: i centrali

Secondo approfondimento dedicato al pagellone di fine anno. Dopo i portieri, è il turno della difesa, per la precisione i centrali. Buona lettura e se l’articolo vi piace condividetelo sui social network.

DE VRIJ (8) – Nonostante quasi la totalità dell’anno passata in infermeria e qualche sbavatura l’olandese, come rendimento, stacca tutti i suoi compagni. Si è conquistato il ruolo di colonna portante del reparto difensivo con la media punti che raddoppia quando gioca e con una personalità che matura di giorno in giorno. Solo con queste considerazioni sarebbe arrivato oltre la sufficienza ma un voto in più gli va dato per la grande professionalità mantenuta durante il suo lungo stop: seguito da mezza Europa non ha lasciato trapelare trattative nascoste o voci che avrebbero destabilizzato l’ambiente, non ha espresso malumori e si è sempre concentrato al massimo sulla Lazio, basti ricordare che approdò a Roma dopo un mondiale giocato benissimo all’età di 22 anni. Se la sua strada e quella della Lazio si divideranno, e nel caso quando, non si può dire ora ma sicuramente merita tutto il nostro rispetto.

BASTOS (7) – Bartolomeu Jacinto Quissanga meglio noto come Bastos, può essere sicuramente definito come una delle sorprese piacevoli del 2016. Ha dimostrato che troppo spesso nel calcio si giudica prima ancora di conoscere un giocatore e alla fine tutti hanno finito per innamorarsene. Si è presentato subito alla grande nella sua prima da titolare: Lazio-Juventus. Il difensore angolano in quell’occasione fu protagonista di una partita sublime: non fece toccare un solo pallone a Gonzalo Higuain e fu epico ciò che accadde nell’unica volta in cui il campione argentino riuscì ad immolarsi verso la porta di Marchetti.  Bastos in quell’occasione fu protagonista di una rimonta epica, caratterizzata da forza e velocità, ma anche classe ed eleganza che ha ricordato tanto i difensori dei tempi d’oro cragnottiani. Insomma un intervento che valse da solo il prezzo del biglietto. Bastos con de Vrij ha formato, per un breve periodo, una della coppie più forti del campionato,  purtroppo il suo infortunio ne ha rallentato l’ascesa.  Il suo lungo stop ha sicuramente spaventato tutti i tifosi biancocelesti. Per un po’ si è temuto di rivivere l’incubo già visto 2 stagioni fa con Gentiletti. Fortunatamente una volta tanto la sfortuna non si è accanita sulla Lazio.

WALLACE (7-)  Wallace Fortuna dos Santos è anch’esso una delle sorprese più belle di questo 2016. Anche lui come il collega Bastos rappresenta la vittoria sui pregiudizi. In realtà come voto per quello che ci ha fatto vedere fino ad ora (la classe, l’eleganza, l’agilità nonostante la stazza, la sicurezza che ha trasmesso alla difesa, etc) meriterebbe un 8, ma pesa come un macigno quella “pazzia” (per usare un eufemismo) fatta durante il derby con la Roma che di fatto è costata la partita ai biancocelesti. Lui non si è demoralizzato, anzi è ripartito più determinato che mai. Dimostrando, oltre alle qualità tecniche e tattiche, anche una grande personalità. Lo conferma anche il fatto che ha scelto un numero pesantissimo sulla sua maglia: il 13 dell’immenso Alessandro Nesta. E’ un difensore sicuro di sé, padrone delle palle alte, dotato di un buon senso dell’anticipo ed un’ottima capacità di leggere prima le situazioni di gioco. A parte l’episodio del derby quindi la sua stagione resta eccellente. E’ molto giovane (22 anni), ha ancora tantissimi margini di miglioramento. Se evita altre “pazzie” il futuro è suo e noi non vediamo l’ora di godercelo. Insomma si può dire che a differenza della stagione passata la Lazio ha 4 difensori centrali di grande livello.

HOEDT (6) – Guadagna la piena sufficienza per essere riuscito ripartire dopo l’inizio disastroso della scorsa stagione. Giovane di belle speranze si è ritagliato un posto in squadra nel momento peggiore della Lazio ed è cresciuto moltissimo sotto l’ala del suo compagno di nazionale de Vrij. Quest anno dove avrebbe meritato più spazio se non fossero subentrati in rosa due giocatori come Bastos e Wallace, ufficialmente in competizione per il ruolo affianco a de Vrij, che di fatto lo hanno scalzato. Nonostante questo ha avuto le sue occasione per mettersi in mostra in questa stagione ed ha confermato la sua crescita. In dubbio ora la sua permanenza alla Lazio ma non le sue qualità.

GENTILETTI (5) – Un 2016 decisamente amaro quello dell’ex San Lorenzo. Da quando è tornato dal brutto infortunio non si è più ripreso. Vuoi perché non gli è stato dato il tempo di poter recuperare con calma, vuoi il fatto che ha avvertito intorno a se una sfiducia sempre più crescente, sta di fatto che il giocatore che aveva conquistato i laziali si è dissolto completamente. Questa estate ha chiesto di essere ceduto ed ora cerca di ritagliarsi delle soddisfazioni con il Genoa di Juric. Si proprio in quel campo dove suoì quel terribile infortunio che ne sta condizionando la carriera. Purtroppo per lui però lì che non sta vivendo un momento idilliaco. Oscilla spesso tra campo e panchina. Purtroppo è il calcio. Auguriamo comunque a Santiago di tornare a splendere come faceva prima di quel terribile giorno. Buena Suerte.

MAURICIO (5) – Il voto non completamente negativo è dato da dalla difficoltà del ruolo coperto nella seconda parte della scorsa stagione: ultimo uomo di una difesa che faceva acqua da tutte le parti, in un campionato Mauricio pregaveramente poco entusiasmante per tutta la Lazio. Mauricio si è trovato a dover risolvere situazioni intricate, riuscendoci poche volte ma mantenendo per quanto ha potuto un ruolo di riferimento per tutto il campionato. Le sue scarse qualità non potevano assicurare la copertura di cui la Lazio aveva bisogno nelle 3 competizioni ed è partito verso lo Spartak Mosca dove ha collezionato 8 presenze e anche un gol.

BISEVAC (4,5) – Per lui valgono le stesse considerazioni fatte per Mauricio: è venuto alla Lazio appena uscito da un gravissimo infortunio per sostituire de Vrij senza avere neanche una possibilità di riuscirci. Ma diversamente dall’ex 33 laziale le sue prestazioni sufficienti si contano sulle dita di una mano ed è stato protagonista del disastroso 3 a 0 di Europa League contro lo Sparta Praga che è costato ai biancocelesti l’eliminazione della competizione. La fine del 2016 lo ha visto tornare in Francia alla volta del Metz dove non è ancora mai sceso in campo.

A breve uscirà la seconda parte inerente la difesa: i terzini (CLICCA QUI)

Marco Lanari (Bastos – Wallace- Gentiletti) 

Alberto Cicolani (de Vrij – Mauricio – Bisevac – Hoedt)

LAZIO, IL PAGELLONE 2016 – I portieri

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Ritorna il consueto pagellone di fine anno di Laziochannel.it. In questo articolo daremo i voti ai portieri biancocelesti che in questo 2016 si sono alternati nel difendere i pali della prima squadra della Capitale.

MARCHETTIUn 2016 non certo da ricordare per il portiere di Bassano del Grappa. Un anno avaro di soddisfazioni, personali e di squadra, a parte la sudata quanto meritata convocazione del Ct Antonio Conte per l’Europeo giocato in Francia, ma solo nel ruolo di terzo portiere alle spalle di Buffon e Sirigu. Un portiere in crisi di prestazioni, in un anno che lo ha visto più volte ai box a causa di problemi soprattutto muscolari. Vinta la rivalità con Berisha, spedito in prestito a Bergamo, adesso alle sua spalle scalpita il giovane connazionale dell’ex collega, Thomas Strakosha. Un dualismo che non sembra aver giovato a Marchetti, che nelle ultime uscite stagionali ha confermato i problemi passati, nonostante il rigore parato contro la Fiorentina nell’ultima partita casalinga del 2016. Si dice che Lotito abbia provato in tutti i modi a cederlo al miglior offerente, ma il numero 22 abbia rifiutato ogni offerta pervenuta. Probabilmente il presidente biancoceleste continuerà nel tentativo di cedere il giocatore, Marchetti vorrebbe guadagnarsi sul campo la conferma, lasciandosi alle spalle un 2016 non proprio da ricordare. VOLTIAMO PAGINA. VOTO: 5,5

BERISHA – “Etrit vuole fare il titolare, e quest’anno sarà accontentato” – dichiarava il procuratore del numero 1 della Nazionale albanese questa estate, forte delle rassicurazioni di Tare e Lotito in merito. Il ruolo di vice Marchetti gli andava stretto, le sue prestazioni quando veniva chiamato in causa sembravano dargli ragione: abile con i piedi e nelle uscite, specialista nel parare i rigori avversari, per Berisha questo 2016 sarebbe dovuto essere l’anno della svolta Poi la conferma di Marchetti, i mugugni di Etrit, e la decisione di spedirlo in prestito all’Atalanta di Gasperini. Mai scelta fu più azzeccata. L’Atalanta volta, Berisha si conferma portiere di grande affidabilità scalzando nel ruolo di titolare il giovane e quotato Sportiello. A Bergamo il portiere albanese sembra aver trovato la sua dimensione, lontano dalle pressioni di Roma e della Lazio, lontano dalle grandi responsabilità che una piazza come quella biancoceleste pretende dal suo portiere. Solo un infortunio al ginocchio ha frenato la sua ascesa, un infortunio che lo sta tenendo lontano dai campi di gioco da circ un mese. Con il nuovo anno Berisha tornerà di nuovo tra i pali della Dea, per riprendere il cammino intrapreso ad inizio stagione e con grandi risultati. E in casa nerazzurra si parla già di riscatto a fine anno. BERGAMO IS BETTER THAN ROME… VOTO: 7

STRAKOSHA – Quanti si sarebbero aspettati una crescita così repentina di questo giovane portiere, classe ’95, in questa prima parte di stagione? Pochi, pochissimi. Soprattutto dopo i primi 6 mesi del 2016, mesi in cui Thomas era relegato al ruolo di secondo portiere a Salerno, alle spalle di un modesto interprete del ruolo come Terracciano. Strakosha ci ha creduto fortemente, è tornato a Roma fiducioso, lavorando sodo sotto lo sguardo attento di un maestro formidabile come Grigioni, e deciso a giocarsi le sue chance con la maglia biancoceleste. Alle spalle di un super titolare come Marchetti, sapeva che avrebbe dovuto attendere il suo momento con pazienza. E quel momento è arrivato il 20 Settembre 2016, alla Scala del calcio, San Siro, in un Milan-Lazio terminato 2-0 per i rossoneri, ma in cui il giovane albanese ha dimostrato di avere buone doti e grande personalità. Da quel momento sono 6 le presenze messe insieme da Strakosha, chiamato in causa solo quando il titolare Marchetti è fuori per infortunio. Ma forse il vento sta per cambiare: il rinnovo con ingaggio triplicato sta arrivando, Marchetti sembra essere sempre più in bilico, e Thomas, sicuro della fiducia che Inzaghi ripone in lui, è pronto a blindare i pali biancocelesti. Stavolta da titolare. CREDICI ANCORA THOMAS! VOTO: 7

GUERRIERI – L’anno di Guido Guerrieri è stato caratterizzato da scelte sbagliate: dapprima la decisione della Lazio di lasciarlo a Roma per crescere come terzo portiere alle spalle di Marchetti e Berisha, poi la scelta di spedirlo all’inizio dell’ultima stagione a farsi le ossa con il Trapani di Cosmi. Scelta numero 1: sbagliata! Il classe ’96 nella scorsa stagione non ha mai visto il campo, cosa fondamentale per un giocatore così giovane e per un ruolo delicato come quello di estremo difensore. Scelta numero 2: sbagliata! Trapani si è rivelata una piazza in crisi dopo l’exploit della scorsa stagione in cui i siciliani hanno sfiorato la promozione in Serie A. Guerrieri si sta perdendo nelle prestazioni negative di tutta la squadra. La sicurezza dimostrata negli anni del settore giovanile sta svanendo, gli errori individuali stanno aumentando e nelle ultime giornate sono anche arrivati i fischi dela tifoseria. Si parlava di lui come di un predestinato, gli addetti ai lavori lo hanno più volte descritto come il futuro dei pali della Lazio, squadra in cui è nato e cresciuto. Adesso le chiacchiere stanno a zero, c’è solo bisogno di lavorare a testa bassa  e ritrovare quelle certezze che lo avevano portato addirittura a rappresentare l’Italia al First Elite Goalkeeper Summit di Doha. UN NUOVO SCUFFET? NO, GRAZIE. FORZA GUIDO! VOTO: 5

Giulio Piras

Pinelli (Mediaset): difende Immobile, critica Keita e lancia un possibile cambio tattico con il Crotone

Ormai da diverse partite Ciro Immobile sta vivendo un periodo difficile a livello realizzativo. Per parlare di questo particolare momento (nonostante una stagione più che positiva del bomber napoletano) è intervenuto ai microfoni di Radiosei, nella trasmissione “Quelli che hanno portato il calcio a Roma” il giornalista di Mediaset e noto tifoso laziale, Pietro Pinelli. Ecco le sue parole:

IMMOBILE E L’ATTACCO BIANCOCELESTE – “Crisi in attacco della Lazio? “A livello di gol credo di no. Perché la Lazio è l’unica ad aver mandato in rete ben 14 giocatori diversi. Quando non c’è l’attaccante che segna ecco che vengono i centrocampisti ed i difensori. Sicuramente la Lazio si ritrova un Djordjevic immalinconito quindi questo mercato di Gennaio servirà a trovare un alternativa ad Immobile nel caso in cui Djordjevic decidesse di aprite. Non credo che immobile si culli sul fatto che non ha concorrenza. In campo è sempre molto attivo e protagonista sempre nel vivo della partita, assolutamente non è il tipo di giocatore che molla. Immobile è un giocatore talmente determinato, che nell’intervista di ieri ha detto: “la nazionale già l’ho persa con Conte non voglio perderla anche con Ventura quindi Immobile è determinato perché vuole tornare in azzurro” quindi non credo si rilassi perché non ha alternative alla Lazio”. Ci si chiede se Inzaghi lo tiene 90′ per sfiducia verso Djordjevic o perché è impossibile rinunciarvi: “Io credo che non lo toglie perché è quel giocatore che ti può dare la rete in qualsiasi momento. Forse è più la voglia di Inzaghi, più che di Immobile, di fargli ritrovare il gol e questo lo ha portato a tenerlo fino al 90′ per cercare di sbloccarlo. Io lo leggo così. I compagni lo cercato spesso, anche contro la Fiorentina è successo. Biglia voleva addirittura lasciargli il rigore. Il fatto che lo ha rifiutato significa che sta vivendo con una certa serenità questa situazione“. Immobile non  segna da 7 gare ma nonostante ciò la Lazio ha vinto 4 volte pareggiata una e perse 2. Uno “score” positivo che dimostra come la Lazio ormai è una cooperativa di gol. Il problema è il tridente, Anderson è il miglior assist man ma ha fatto solo 3 gol. Il fatto di giocare come 5 di destra lo ha limitato: “Anderson è un giocatore che a volte inconsciamente viene penalizzato dal modulo, ma dobbiamo vedere quante volte la Lazio ha giocato con il 433 e il 352. Sicuramente avere un giocatore che fa tanti assist è importante. Nel tridente a differenza di Immobile e Felipe Anderson ce né un terzo come Keita che: o fa gol o  difficilmente risulta determinante in fase offensiva per fare segnare gli altri. Avrà fatto 2-3 assist non di più…Comunque i numeri della Lazio sono importanti. 14 gol da giocatori diversi, ha segnato anche Parolo, mancano i suoi 10 gol. Tutto sommato questa astinenza di Immobile viene ben coperta dagli altri. E’ anche un momento di sfortuna: vedi al traversa di Palermo e  quel rigore in movimento con la Fiorentina o al parata di Puggioni a Genoa. Io credo che all’inizio del campionato queste azioni erano gol sicuri. Meglio questo Anderson o quello di 2 anni fa? Questo. Quello di 2 anni fa spaccava le partite sì, ma lo ha fatto per 10 partite. Io preferisco quello più continuo di queste 19 giornate

LAZIO-CROTONE – “Come giocherei con il Crotone davanti? Dovrebbe giocare il tridente della prima giornata. Però credo che poi bisogna vedere le valutazioni su Kishna che stanno facendo Inzaghi e la società. Bobbiamo capire se sarà messo sul mercato o no. Io non mi sorprenderei di vedere come ultima chance un Djorjdevic esterno o un cambio di modulo con Milinkovic e appunto Djordjevic dietro Immobile. Ricordatevi che, una delle migliori apparizioni di Djordjevic lo ha fatto contro il Torino quando ha giocato dietro Ciro Immobile e credo che questa è al valutazione che sta facendo Inzaghi.

 

CAPODANNO – Gli orari di metro, bus e tram per il 31 e l’1

Il 31 dicembre, le tre linee della metropolitana resteranno attive sino alle ore 2.30, momento in cui partiranno le ultime corse dai capolinea, il servizio della rete bus e tram si fermerà alle 21 tranne le linee bus:

H (Quartiere Bravetta/Capasso-Termini)-2 (Flaminio-Mancini – circoleranno bus al posto dei tram)-50 8Termini-Metro A Vittorio-Metro C Pigneto)-128 (San Paolo metro B-Magliana-Crocco)-170 Termini-Eur/Agricoltura)-200 (Mancini-Olgiata)-201 (Mancini-stazione Prima Porta)-280 (stazione Ostiense-Mancini)-336 (Metro B Conca d’Oro-Quarrata)-544 (Metro B Sant’Agnese/Annibaliano-Metro C Parco di Centocelle)-766 (stazione Trastevere-Millevoi)-881 8Via Paola-quartiere Pisana/via Avanzini)-905 Metro A Cornelia-Malagrotta)-N3 (piazza Venezia/Colombo – servizio sostitutivo Roma-Lido)-N6 (piazza Venezia-Tarsia)-N14 (stazione Trastevere-deposito Magliana/via Candoni) che proseguiranno il servizio sino alle ore 2.30 per consentire afflusso e il deflusso dagli eventi previsti in città e corrispondenza con le linee della metropolitana.

Il Primo gennaio 2017, il servizio sull´intera rete inizierà alle ore 8.

Le ferrovie regionali Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo seguiranno un programma orario particolare variabile in base al giorno, alla fascia oraria e alla linea.

Caso Keita: Lotito è sicuro del rinnovo. In caso contrario ecco l’occasione da sfruttare…

Il presidente Lotito non molla. Vuole il rinnovo di Keita. Nonostante ostruzionismo del senegalese, il patron biancoceleste è fiducioso sulla permanenza di Keita con la maglia biancoceleste. Non sappiamo cosa gli da tanta sicurezza, sta di fatto che il presidente Lotito – come riporta il Corriere dello Sport – aspetta che il senegalese rientri dalla  Coppa d’Africa per tentate l’affondo. Tutto si farà tra gennaio e febbraio. Cessione o rinnovo, queste le strade. Per la prima (nonostante il contratto in scadenza ed il pericolo che Keita sfrutti l’art. 17 per l’estero) Lotito attende un’offerta da 30 milioni altrimenti il giocatore non si muove. La seconda a patto di alzare la posta sul nuovo contratto. Keita adesso penserà a tutto tranne che alla Lazio, al ritorno poi si vedrà.

PIANO B –  Si sa, nel mercato di Gennaio devi sfruttare le occasioni e forse la Lazio ne una pronta seria su un piatto d’argento. Un affare a prezzo ridotto. Secondo Gazzetta.it, la Lazio farebbe un ottimo colpo di mercato se riuscisse a prendere Gnabry del Werder Brema. L’esterno offensivo tedesco, arrivato in estate dall’Arsenal, ha infatti una clausola rescissoria di 8 milioni di euro. Una cifra bassa per un 21enne già nel giro della nazionale maggiore e che nei suoi primi mesi in Bundesliga ha realizzato 7 gol ed un assist. Di concreto non c’è niente, ma se Keita dovesse partire un pensierino è più che giusto farcelo.

VIDEO – Il canto di Immobile e il ballo di Jessica

La coppia Ciro&Jessica è sempre più la regina di Instagram. L’attaccante della Lazio e la moglie danno spettacolo sui social a suon di foto e video. Ultimo è l’esibizione canora di Immobile con tanto di balletto di Jessica. Di seguito il video pubblicato sul loro profilo ufficiale di Instagram:

 

🎶🎶🎶 chiamateli folli,pazzi,esauriti…questi siamo noi 😂🙈😄 🎶🎶🎶

Un video pubblicato da Ciro E Jessica (@ciroejessicaimmobile) in data:

Portieri: questo cambio “non s’ha da fare”. Non ora…

Passano i mesi ma la musica è sempre la stessa: Marchetti non va da nessuna parte. Con buona pace di Strakosha che già pregustava il posto da titolare in attesa di siglare il rinnovo con la Lazio. Secondo quanto riportato dal “Corriere dello Sport”, fra i pali della Lazio non ci saranno novità in questa sessione invernale di calciomercato. Marchetti vestirà ancora biancocoleste e sarà lui il portiere titolare, nonostante l’interesse per Sportiello e Perin. Marchetti, dunque, al giorno d’oggi è più che mai il presente della Lazio.

FUTURO – E’ ancora presto ma una domanda sta serpeggiando nella mente di tifosi e opnionisti biancocelesti: alla luce di quello che sta accadendo inc questi mesi…Chi sarà il titolare l’anno prossimo? La Lazio punterà e, tutt’ora, punta (come è giusto che sia) su Guido Guerrieri per il futuro, nonostante il portiere abbia incontrato più di una difficoltà al Trapani in Serie B. Inoltre Strakosha deve rinnovare il contratto (in scadenza a giugno del 2017). Si tratta di un portiere moderno, bravo con i piedi e già in orbita della Nazionale albanese. Tare vorrebbe farlo rinnovare, al momento però Lotito si trova in vacanza a Cortina. L’intenzione di tutti è quella di concludere felicemente questo rinnovo, ma un incontro a tavolino  fra le parti (società e calciatore) fin’ora non c’è mai stato. Si tratta di uno dei colpi low cost di Tare: preso a zero dalla Primavera, Strakosha infatti guadagna 170mila euro ed ora è il secondo portiere della Lazio, in attesa di diventare titolare. Sicuramente non potrà ambire più ad un posto da titolare (o almeno non con la Lazio), Etrit Berisha: il portiere della nazionale albanese a breve infatti sarà riscattato dall’Atalanta per 7 milioni, da capire solo se ci sarà o meno una contropartita tecnica.

Lazio, San Silvestro in campo: per la formazione anti-Crotone tante incognite

Stamattina alle 10:00 andrà in scena l’ultimo allenamento dell’anno per la Lazio di Simone Inzaghi. Continuerà così la preparazione in vista della ripresa del campionato fissata per l’8 gennaio alle 15 all’Olimpico contro il Crotone.

Tante le incognite in vista per la formazione biancazzurra. Su tutte chi schierare in attacco: il tecnico non opterebbe volentieri sul 3-5-2 viste le contemporanee assenze di Lulic per squalifica e di Lukaku, andato a curare i suoi malanni in Belgio e che difficilmente sarà subito disponibile alla ripresa.

L’assenza del bosniaco pesa però anche su un eventuale utilizzo del 4-3-3, visto che assieme a lui non ci saranno Keita, chiamato ad affrontare la Coppa d’Africa con la maglia del Senegal e potenzialmente fuori per tutto il mese di gennaio, e Felipe Anderson, anch’egli squalificato.

Con ogni probabilità potrebbe esserci una chance per Cristiano Lombardi. Il tridente di Bergamo alla prima giornata potrebbe essere riproposto contro i calabresi, ma per Inzaghi c’è anche l’incognita Kishna, che ha lavorato a parte in questo periodo festivo. Se l’olandese non recuperasse il 3-5-2 potrebbe tornare in voga con Radu alto sulla fascia sinistra: il romeno sembra al momento il giocatore, tra gli acciaccati, potenzialmente in grado di recuperare prima. La carta Luis Alberto potrebbe essere quella più sorprendente, ma al momento è impossibile fare previsioni sul futuro dello spagnolo, con Leitner vero oggetto misterioso di questa prima metà della stagione per la Lazio.

CAPODANNO – Guardate il cielo, ci sarà la cometa

Sperando che sia di buon auspicio per l’anno che verrà, la notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio, si potrà ammirare in cielo la Cometa 45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova. Passerà vicino alla Luna, a Marte e Nettuno. Per ammirarla si dovrà posizionare lo sguardo verso Sud – Ovest, appena calerà il buio.

Queste le parole dell’astrofisico Gianluca Masi: “Marte, con il suo colore rossastro, si vedrà chiaramente a occhio nudo, ma per osservare Nettuno, così come per vedere la cometa, sarà però necessario almeno un binocolo“.

Continua il periodo No di Prandelli: “Adiós” Valencia

E’ un 2016 decisamente da dimenticare al più presto quello di Cesare Prandelli. Il culmine della negatività si pensava di averlo raggiunto questa estate: quando il presidente della Lazio Lotito, pur essendoci stata una stretta di mano tra i due, ha tenuto Prandelli in stand-by per diversi giorni per poi scegliere Bielsa (ma sappiamo come è andata…). A distanza di pochi mesi ecco un’altra situazione spiacevole per l’ex Ct. Notizia clamorosa dalla Spagna: secondo quanto appena appreso da Super Deporte, Cesare Prandelli avrebbe rassegnato le dimissioni irrevocabili da allenatore del Valencia. Arrivato a fine settembre, l’ex Ct ha guidato la squadra fin qui per otto partite, vincendo solo la gara d’esordio contro lo Sporting Gijon. Successivamente una perfetta alternanza di sconfitte e pareggi. Una situazione non facile per Prandelli che recentemente si era lasciato andare a un duro sfogo in conferenza stampa, accusando alcuni giocatori di remare contro. Insomma, ora più che mai…meno male che presto arriva il 2017

COPPA D’AFRICA – Ecco il calendario del Senegal di Keita

Keita Balde Diao finalmente realizza il suo sogno di rappresentare il suo paese, il Senegal, in una competizione importante come la Coppa d’Africa. Purtroppo ciò impedirà alla Lazio ed a Simone Inzaghi di godersi le ottime prestazioni che l’ex Barca stava realizzando fino ad ora (ultima quella contro la Fiorentina). Di seguito ecco il calendario delle partite che disputerà il suo Senegal:

1a GIORNATA

Domenica 15 gennaio, ore 21.00
Tunisia-Senegal

2a GIORNATA

Giovedì 19 gennaio, ore 20.00
Senegal-Zimbabwe

3a GIORNATA

Lunedì 23 gennaio, ore 20.00
Senegal-Algeria

MERCATO – Ma quale Italia, il futuro di Djordjevic è in Francia. Parola di Di Marzio…

Sampdoria, Pescara, Genoa, Crotone…Sono tante le squadre italiane interessate ad avere le prestazioni sportive di Filip Djordjevic. Ma a quanto pare il futuro del numero 9 biancoceleste non sarà ancora nella nostra amata penisola ma sarà in Francia. La terra che lo ha consacrato. Secondo quanto riportato infatti dal noto giornalista di Sky, Gianluca Di Marzio sul suo portale gianlucadimarzio.com: il Lione fa sul serio per Djordjevic ed è deciso a riportare il serbo in Francia, dopo l’avventura al Nantes. Dopo la prima richiesta di Lotito di 15 milioni, il club francese sta lavorando ai fianchi per convincere il patron biancoceleste ad abbassare le pretese. Complimenti per la tenacia…

L’appello di Andrew Howe: “Lazio, tieni Keita”. Poi dà un consiglio di mercato al Ds Tare

I ragazzi di Inzaghi sono tornati ad allenarsi dopo qualche giorno di riposo. Obiettivo? Ripartite dopo la sconfitta contro l’Inter di Pioli e Candreva ed iniziare al meglio il nuovo anno vincendo la prossima gara in casa con il Crotone. Proprio dell’ultima sconfitta dei biancocelesti ha parlato l’ex campione olimpico Andrew Howe. Eccole sue parole rilasciate ai microfoni di Radio Incontro Olympia:

“La Lazio? Peccato per l’ultima partita contro l’Inter. Forse il primo tempo abbiamo spinto troppo e siamo calati, la reazione della squadra però non mi è piaciuta. Ha ragione Inzaghi, così non si diventa grandi. Forse bisogna rivedere la gestione della partita nel primo tempo, tutto questo pressing non è positivo. Il mercato? Keita va tenuto assolutamente, se non vuole rinnovare bisognerà parlare bene con il calciatore e trovare una soluzione. Giaccherini mi piace, è uno tosto e serve uno così alla Lazio

Mercato: che nomi a costo zero!

A gennaio si sa, ci sono di mezzo gli affari e i soliti fiumi di milioni pronti a scorrere, ma non mancano le occasioni a costo zero. TUTTOmercatoWeb ci riporta i 5 migliori nomi ruolo per ruolo, e anche scelte più azzardate, visto e considerato che si fa riferimento anche a giocatori fermi da giugno, e che in questi mesi non hanno trovato una squadra. Ecco la lista dei giocatori senza contratto più interessanti:

PORTIERI:

  • Marco Amelia: Italiano, 34 anni, ultima esperienza al Chelsea. 9 presenze in Nazionale.
  • Vladimir Gabulov: Russo, 33 anni, ultima esperienza alla Dinamo Mosca. 10 presenze con la Nazionale.
  • Alberto Frison: Italiano, 28 anni, ultima esperienza alla Sambenedettese.
  • Chris Kirkland: inglese, 35 anni, una presenza con la Nazionale. Ultima esperienza al Bury.
  • Stanislav Bogush: Ucraino, 33 anni, due presenze in Nazionale. Ultima esperienza al Vorskla. TERZINO-

ESTERNO DESTRO:

  • Martin Caceres: Uruguayano, 29 anni, 69 presenze in Nazionale. Ultima esperienza alla Juventus.
  • Maicon: Brasiliano, 35 anni, 76 presenze e 7 reti in Nazionale. Ultima esperienza alla Roma.
  • José Bosingwa: Portoghese, 34 anni, 28 presenze in Nazionale. Ultima esperienza al Trabzonspor.
  • Gyorgy Garics: Austriaco, 32 anni, 41 presenze e 2 reti in Nazionale. Ultima esperienza al Darmstadt.
  • Marco Motta: Italiano, 30 anni, una presenza in Nazionale. Ultima esperienza al Charlton.

TERZINO-ESTERNO SINISTRO:

  • Juan Manuel Vargas: Peruviano, 33 anni, 48 presenze e 4 reti in Nazionale. Ultima esperienza al Betis.
  • Kevin Constant: Guineano, 29 anni, 25 presenze e 4 reti in Nazionale. Ultima esperienza al Bologna.
  • Giovanni Marchese: Italiano, 32 anni. Ultima esperienza al Genoa
  • Giovanni Pasquale: Italiano, 34 anni. Ultima esperienza all’Udinese.
  • Constant Djakpa: Ivoriano, 30 anni, 8 presenze in Nazionale. Ultima esperienza all’Eintracht Francoforte.

DIFENSORE CENTRALE: 

  • Philippe Mexes: Francese, 34 anni, 29 presenze e una rete in Nazionale. Ultima esperienza al Milan.
  • Joelon Lescott: Inglese, 34 anni, 26 presenze e una rete in Nazionale. Ultima esperienza all’AEK Atene.
  • Ricardo Carvalho: Portoghese, 38 anni, 89 presenze e 5 reti in Nazionale. Ultima esperienza al Monaco.
  • Modibo Diakité: francese, 29 anni. Ultima esperienza alla Sampdoria.
  • Fabiano Santacroce: Italiano, 30 anni. Ultima esperienza alla Ternana.

CENTROCAMPISTI:

  • Pablo Ledesma: Italiano, 34 anni, una presenza in Nazionale. Ultima esperienza al Panathinaikos.
  • Raul Meireles: Portoghese, 33 anni, 76 presenze e 10 reti in Nazionale. Ultima esperienza al Fenerbahçe.
  • Sulley Muntari: Ghanese, 32 anni. 84 presenze e 20 reti in Nazionale. Ultima esperienza all’Ittihad (Arabia Saudita).
  • Fernando Tissone: Argentino, 30 anni. Ultima esperienza al Malaga.
  • Fausto Rossi: Italiano, 26 anni. Ultima esperienza alla Pro Vercelli.

TREQUARTISTA – ESTERNO D’ATTACCO:

  • Ronaldinho: Brasiliano, 36 anni. 98 presenze e 33 reti in Nazionale. Ultima esperienza al Fluminense.
  • Jefferson Farfan: Peruviano, 32 anni. 69 presenze e 19 reti in Nazionale. Ultima esperienza all’Al-Jazira (Emirati Arabi).
  • Cristian Rodriguez: Uruguayano, 31 anni. 95 presenze e 11 reti in Nazionale. Ultima esperienza all’Independiente.
  • Mohamed Larbi: Tunisino, 29 anni. 4 presenze in Nazionale. Ultima esperienza al Gazelec Ajaccio.
  • Bosko Jankovic: Serbo, 32 anni. 31 presenze e 5 reti in Nazionale. Ultima esperienza al Verona.

ATTACCANTI:

  • Emmanuel Adebayor: Togolese, 32 anni. 63 presenze e 29 reti in Nazionale. Ultima esperienza al Crystal Palace.
  • Dimitar Berbatov: Bulgaro, 35 anni. 78 presenze e 48 reti in Nazionale. Ultima esperienza al PAOK.
  • Kevin Kuranyi: Tedesco, 34 anni, 52 presenze e 19 reti in Nazionale. Ultima esperienza all’Hoffenheim.
  • Facundo Parra: Argentino, 31 anni. Ultima esperienza al Rafaela.
  • Carlton Cole: Inglese, 33 anni. 7 presenze in Nazionale. Ultima esperienza al Sacramento FC.

Garlini: “Lazio squadra d’alta classifica”

Per parlare del cammino della squadra di Simone Inzaghi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 l’ex attaccante biancoceleste Oliviero Garlini:

“La squadra biancoceleste ha chiuso bene il 2016, ci sta perdere una partita. La Lazio sta facendo un grande campionato, ora può dare continuità ai risultati. Il merito del rendimento è principalmente di Inzaghi, poi della società e dei ragazzi. Mi ha lasciato perplesso l’inserimento a gara in corso di Keita contro l’Inter, poteva fare la differenza. Il senegalese è in un momento molto buono. I biancocelesti sono mancati un po’ in difesa, sono calati nel secondo tempo. Nella prima frazione di gioco la Lazio doveva essere più cinica. Immobile ultimamente non sta vedendo molto la porta, mancano i suoi gol. Certe volte gli uomini di Inzaghi creano molto, e anche il centravanti di Torre Annunziata sta cercando con insistenza la via della rete. Deve restare tranquillo. Non è una questione fisica, ma mentale; il gruppo deve aiutare Immobile, deve portarlo al gol. Milinkovic, Keita e Felipe potrebbero servire a dovere il numero 17 affinché quest’ultimo possa trovare agilmente la rete. Immobile è intelligente, anche nei momenti in cui la lucidità può venir meno, lui non cede mai. Mi auguro che nel 2017 la Lazio possa migliorarsi, ottenendo più punti rispetto a quelli incassati nel girone d’andata. L’obiettivo ora è quello di portare a casa più punti possibili, la squadra può arrivare in alto. Le gerarchie del campionato sono delineate, sarà importante rientrare tra i primi quattro posti della classifica. Nessuno si sarebbe aspettato questi risultati da Inzaghi; lo spogliatoio ascolta i dettami del tecnico e lo staff di Inzaghi prepara al meglio le partite. Manca qualcosa sotto il punto di vista fisico, ma tatticamente la Lazio è sempre pronta. I biancocelesti devono migliorarsi nei secondi tempi; devono iniziare a gestire meglio il pallone nei momenti cruciali delle sfide. Biglia è un giocatore molto buono, Parolo potrebbe dare qualcosa di più. Al centrocampista di Gallarate manca qualche gol e potrebbe aiutare di più nell’impostazione di gioco. In fase difensiva ci sono stati degli errori, mi ha lasciato perplesso de Vrij contro l’Inter”.

L’analisi di mister Farris su Inter-Lazio

Il tecnico in seconda della Lazio, Massimiliano Farris, ha analizzato ai microfoni di Lazio Style Channel la gara di campionato persa a Milano contro i nerazzurri:

“Contro l’Inter abbiamo deciso di giocare con la difesa a quattro, ma avevamo valutato anche l’ipotesi di schierarci con la linea a tre. Ci aspettavamo i tagli interni di Candreva e Perisic che avrebbero concesso spazi per le discese dei terzini nerazzurri. Abbiamo pensato che Banega avrebbe agito nella zona di Biglia e i nostri terzini, in questo modo, avrebbero potuto accettare l’uno contro uno con i terzini interisti. Potevamo mettere in difficoltà il centrocampo nerazzurro, composto da Kondogbia e Brozovic, con la fisicità di Milinkovic e con la capacità di corsa di Parolo”.

La Fondazione Sanità e Ricerca ospite a Formello

Come riportato dal sito della società biancoceleste nella giornata di ieri, al termine della seduta d’allenamento, la Lazio ha accolto e ospitato al Centro Sportivo di Formello la Fondazione Sanità e Ricerca di Roma. L’Unità operativa della Fondazione si occupa di anziani, di persone affette da malattie cronico-degenerative, da Alzheimer e da Sclerosi Laterale Amiotrofica, e ha abbracciato la squadra al termine dell’allenamento condividendo sorrisi e foto. La visita al Centro Sportivo ha costituito una tappa del percorso terapeutico intrapreso dai pazienti della Fondazione Sanità e Ricerca presenti ieri a Formello.