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13 anni fa il miglior parziale dopo 16 giornate…

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“Mettila come te pare” ma un parziale del genere in casa Lazio mancava da ben 13 stagioni. L’ultimo mister che fece meglio del nostro Simone Inzaghi fu un certo Roberto Mancini, che nella stagione 2002/2003, alla sedicesima giornata di campionato, collezionò ben 33 punti. In quella squadra militavano ancora tante glorie scudettate come Simeone, Mihajlovic, Pancaro, Peruzzi, Favalli e Gottardi più i vari Claudio Lopez, Stefano Fiore, Bernardo Corradi e il gigante buono Jaap Stam. Quella Lazio stava in piena crisi societaria e aveva da poco venduto Nesta e Crespo alle squadre milanesi. Ciò nonostante l’intelaiatura era ancora di alto livello, infatti in quell’anno la società di Cragnotti e Ugo Longo raggiunse alla fine del campionato il quarto posto, qualificandosi in Champions League. Fu anche un tantino sfortunata perché perse la semifinale di coppa Uefa contro il Porto dell’emergente Mourinho e la semifinale di Coppa Italia persa contro i rivali cittadini. Lo stadio era ancora un posto vivibile e la media spettatori era di 41.129 spettatori, mentre adesso per la stagione in corso siamo appena sopra le diciotto mila unità. Nonostante il ruolino da record di Inzaghi e del suo staff, difficilmente si tornerà a riempire lo stadio con gioia e passione. Di seguito ecco l’elenco puntuale degli ultimi tredici stagioni.

  • stagione 2016/17 — 31 punti
  • 2015/16 — 20 punti
  • 2014/15 — 28 punti
  • 2013/14 — 20 punti
  • 2012/13 — 30 punti
  • 2011/12 — 30 punti
  • 2010/11 — 30 punti
  • 2009/10 — 16 punti
  • 2008/09 — 24 punti
  • 2007/08 — 17 punti
  • 2006/07 — 25 punti
  • 2005/06 — 23 punti
  • 2004/05 — 17 punti
  • 2003/04 — 28 punti
  • 2002/03 — 33 punti 

Ora sulla base di quanto prodotto e a fronte di un campionato senza coppe europee, la società di Lotito non può che prevedere una stagione positiva. Guai ad adagiarsi, ma i numeri non mentono mai e questo primo parziale stagionale è più che positivo, soprattutto se consideriamo come si era partiti a inizio stagione. Chissà se fosse venuto Bielsa adesso come stavamo. Viva i tecnici italiani, viva il nostro Simone Inzaghi!

Strakosha titolare per continuare a volare!

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Strakosha titolare per continuare a volare

Genova. La Lazio sta conducendo per due reti a zero alla fine del primo tempo. Inizia la ripresa e la squadra di casa cerca di alzare i ritmi di gioco per trovare una rete che possa riaprire un match, che fino a quel momento non è mai stato in discussione. Al 72′ arriva il momento chiave dell’incontro. Wallace (anche ieri un po’ troppo sicuro di sé) commette un fallo al limite dell’area. Una punizione pericolosa che Quagliarella si appresta a battere. Momenti di suspense per tutti i tifosi della Lazio e non solo. Un gol della Samp a metà ripresa, potrebbe complicare non poco i piani di vittoria di mister Inzaghi. In porta non c’è più Marchetti – uscito per delle noie muscolari durante l’intervallo – e al suo posto c’è Thomas Strakosha. L’arbitro fischia, l’attaccante dei blucerchiati prende la rincorsa calciando un rasoterra maligno. La barriera della formazione ospite (composta da dieci uomini – sette laziali e tre sampdoriani) si alza perché crede in una punizione a giro, ma invece no. La traiettoria bassa e potente sorprende tutti. La palla oltrepassa il muro umano per andare dritta dritta in porta. Il portiere sembra sorpreso, la velocità della sfera è elevata. I tifosi della Lazio vengono accarezzati da un brivido. Il gol del pareggio è alle porte. Sembra goal. Quasi goal e invece no! Grazie a un portentoso stacco di reni e un riflesso fantastico, Thomas Strakosha riesce a bloccare in due tempi la palla più pericolosa dell’incontro. La Sampdoria riuscirà lo stesso ad accorciare le distanze grazie a un bel sinistro di Schick a due minuti dal novantesimo, ma il tempo non è più sufficiente per agguantare il risultato di parità.

Il rendimento di Strakosha

Quindi anche ieri il giovane portiere albanese, classe ’95 è stato fondamentale per la vittoria finale. La crescita di questo ragazzo è sotto gli occhi di tutti e forse è il caso che diventi anche il portiere titolare della formazione romana. Coordinato nelle uscite e sicuro fra i pali, in sedici gare di campionato, il portiere ha collezionato 5 presenze da novanta minuti, più i quarantacinque disputati ieri. Il bilancio con lui fra i pali è il seguente: 5 vittorie e una sola sconfitta. Nell’ottica di una sana competizione fra giocatori e di valorizzazione della Lazio, forse è il caso che questo giovane atleta prenda il posto di Federico Marchetti, apparso troppo spesso insicuro e non perfetto in diverse occasioni (vedi ad esempio il secondo gol subito nel derby). Non c’è fretta per mettere in mostra le proprie capacità, ma per il bene della Lazio è forse è il caso di non guardare in faccia a nessuno. Dare fiducia a Strakosha per continuare a volare e perché no, ottenere quei due-tre punti in più, che a fine stagione possono valere tantissimo.

Smog, il bilancio della prima domenica ecologica

La prima domenica ecologica della Capitale si sta concludendo. Lo stop era stato ritenuto necessario dalla giunta Raggi per contrastare la cappa di smog che da giorni sovrasta la città e dopo che per diversi giorni la concentrazione di polveri sottili ha sforato i livelli di guardia in tutto il territorio cittadino. Puntuali sono scattati controlli dei vigili per verificare il rispetto dei divieti.

Nell’arco della giornata sono stati più di mille i veicoli controllati e 200 circa le sanzioni elevate dagli agenti. Molti romani hanno provato a ricorrere a mezzi alternativi: muovendosi a piedi, con i mezzi pubblici o in bici. Per venire incontro alle esigenze dei cittadini c’è stato anche rafforzato il trasporto pubblico e su alcune linee erano all’opera anche i controllori. Ciononostante nono sono mancati i mugugni per la scelta ritenuta da molti discutibile perché convinti che 24 (circa) di blocco della circolazione non può risolvere un granché. Secondo il piano della giunta capitolina le prossime domeniche ecologiche saranno nel 2017: il 22 gennaio, 26 febbraio ed infine il 26 marzo.

Le parole al miele di Sconcerti su Anderson e la Lazio

Il giornalista Mario Sconcerti ha parlato ai microfoni “90° minuto” su Rai2 della prestazione della Lazio di ieri sera contro la Sampdoria. Ecco le sue parole:

Una vittoria nel segno di Felipe Anderson, ieri migliore in campo: “Sì ieri è stato devastante. Non dico che ha vinto da solo la partita ma oltre ai 2 assist ha sempre emesso in difficoltà la difesa della Sampdoria. Questa è e resta una Lazio molto importante, è una lazio dal gioco semplice, non ha delle tattiche eccitantissime però è una squadra fisica e ha 4-5 giocatori di livello tecnico supremo a partire da Anderson“. La Lazio ha mandato in gol 14 giocatori ma si è fermato Immobile da diverse partite: “Sì ieri è stato sfortunato, è troppo generoso. Ieri si è autolanciato e ha sbagliato di 20 cm dopo che ha fatto uno slancio di 4 metri. Rimane comunque decisivo in questo tipo di squadra. La Lazio è una squadra completa e Immobile è il centravanti giusto per lei“.

I risultati della sedicesima giornata di SerieA

Iniziata ieri con le vittorie di Crotone e Lazio, rispettivamente su Pescara e Sampdoria, la sedicesima giornata è tornata oggi con l’anticipo delle 12.30 con il Napoli che stravince a Cagliari e raggiunge la Lazio in quarta posizione mentre rimane a distanza l’Atalanta che perde in casa per la seconda volta in campionato contro l’Udinese. Sempre più negativo il record per il Palermo che viene sconfitto in casa dal Chievo: 11 partite di seguito senza neanche un punto per i siciliani. Il derby di Torino vede la Juventus uscirne vincente in rimonta dopo il gol di Belotti mentre un pareggio senza gol per Empoli Bologna. Stasera la sfida tra Inter e Genova e domani i posticipi del lunedì con Fiorentina Sassuolo alle 19 e per il secondo posto Milan Roma alle 21. Ecco i risultati di oggi:

Cagliari Napoli 0-5

Atalanta Udinese 1-3

Palermo Chievo 0-2

Torino Juventus 1-3

EXTRA LAZIO – Scelto il nuovo presidente del Consiglio

E’ Paolo Gentiloni, già Ministro degli Esteri nel Governo Renzi, il nuovo premier designato dal Presidente Mattarella dopo le consultazioni. Le sue prime parole da Presidente del Consiglio:Sono onorato. Cercherò di svolgere compito con dignità e responsabilità. Il quadro ampio delle consultazioni svolte sarà alla base del mio lavoro per definire composizione e programma del nuovo governo e per accompagnare il lavoro delle forze parlamentari per armonizzare le leggi elettorali”. Il primo obiettivo quindi sarà trovare una legge elettorale che metta d’accordo tutti trovando un’armonia tra Camera e Senato, poi l’organizzazione del G7 di Taormina ed infine la spinosa questione del Monte dei Paschi di Siena il cui dossier è già in mano al nuovo premier. La maggioranza in Parlamento sarà la stessa del Governo Renzi e le opposizioni promettono battaglia.

Spalletti torna a parlare di derby. E su Strootman…

L’allenatore toscano torna nuovamente sul derby nel corso della conferenza stampa alla vigilia del posticipo di lunedì a Milano contro i rossoneri:“Siamo riusciti a conquistare i punti che avevamo lasciato per strada. È fondamentale, però, pensare al presente e non guardare né al passato e né al futuro – mentre sulle polemiche nate dal gesto di StrootamGià è andato via tutto. Sui derby abbiamo dato già nel 2016. Se ne riparlerà l’anno prossimo. Bisogna fare i complimenti al guantone di Peruzzi per come ha portato la squadra a questo punto qui”.

Lazio: numeri da record

Sabato sera la Lazio ha finalmente espugnato il Ferraris di Genova dopo quasi 2 anni senza vittorie, l’ultima volta lo 0 a 1 contro il Genoa nel 16 maggio 2015. Questa è la nona vittoria per il club biancoceleste e permette ai capitolini di rimanere vicini alla vetta. Con ben 24 reti è il quarto attacco della Serie A e sono 14 i giocatori diversi ad essere stati segnati nel tabellino dei marcatori. In trasferta è stata sconfitta una sola volta e lontano da Roma la Lazio ha segnato 14 reti, le ultime proprio quelle di Parolo e Milinkovic. Proprio lo stacco vincente del serbo è il decimo contrasto aereo vinto da giocatore nel match di ieri (solo Klose nella Lazio aveva fatto meglio in una sola partita) e vale come ottavo gol di testa, nessuna italiana ha fatto di meglio. Mentre Anderson detiene il primo posto come assistman del campionato con 7 passaggi vincenti e secondo in Europa. Anche il reparto difensivo ha i suoi numeri da vantare, infatti i bancocelesti hanno subito solo 3 gol durante il primo tempo e nessuno nei principali campionati europei h fatto meglio.

Pradè: “Lazio squadra difficile, avessimo segnato prima il risultato sarebbe…”

Dopo la sconfitta subita in casa con la Lazio il responsabile dell’Area Tecnica sampdoriana Daniele Pradè è intervenuto ai microfoni in mixed zone. Queste le sue parole:

“Questa con i biancocelesti è stata una gara difficile in cui forse abbiamo peccato di inesperienza. La Lazio è una formazione molto quadrata e in più arrivava qui dopo il derby perso. Ma credo che se avessimo terminato il primo tempo sullo 0-0 o sullo 0-1, forse avremmo anche pareggiato. Sono sicuro che se avessimo segnato dieci minuti prima forse sarebbe stato un altro finale. Schick? Per ragazzi così giovani è obbligatorio un percorso di crescita. Abbiamo grandi margini di crescita e lo stimo facendo gara dopo gara, del resto per molti nostri giovani questo è il primo anno in Italia. Siamo fiduciosi. Il pubblico doriano, la gradinata, ci trasporta tantissimo. Ed è proprio per questo che affermo che una rete prima avrebbe potuto anche farcela pareggiare”.

La moviola di Sampdoria-Lazio: Russo voto…

Come già evidenziato dalle pagelle della nostra redazione (Clicca qui), la partita del direttore di gara Russo nel match di ieri allo Stadio Marassi tra Sampdoria e Lazio è stata decisamente positiva continuando così l’ottimo trend che i biancocelesti hanno con il fischietto di Nola. Partita che complessivamente fila via senza nessun problema. Giusti i tanti fuorigioco fischiati a Ciro Immobile che non è quasi ma riuscito a prendere le contromisure alla difesa blucerchiata. L’arbitro ha poi avuto una buona gestione dei cartellini. Vediamo alcuni episodi chiave:

Primo tempo

  • 31’ –Graziato Radu. Russo decide di non tirare fuori il cartellino per il romeno dopo un’entrata da dietro su Quagliarella.
  • 41’ – Gol della Lazio. Sul cross di Felipe Anderson, Milinkovic anticipa di testa due difensori della Samp. Il contatto con Silvestre dentro l’area piccola è assolutamente regolare.

Secondo tempo:

  • 3’ – Arriva il cartellino per Radu. Linetty salta secco il difensore romeno che con uno sgambetto lo atterra. Il fischio e il giallo di Russo sono incontestabili: il centrocampista blucerchiato si avviava verso la difesa schierata dei biancocelesti.
  • 8’ – Regini in netto ritardo su Parolo che lo anticipa e spazza il pallone. Il tackle viene sanzionato giustamente da Russo: inevitabile il cartellino giallo per il difensore della Samp.
  • 13’ – Felipe Anderson perde palla al limite dell’area. Sulla ripartenza della Samp, Biglia è costretto a fermare con le cattive Linetty. L’argentino ferma il contropiede blucerchiato. Fallo tattico: giusto il giallo tirato fuori da Russo.
  • 15’ – Contatto del tutto regolare tra Schick e Wallace in area di rigore: Russo lascia giustamente correre. Qualche secondo dopo Quagliarella manca il pallone e cade da solo, non c’è il contatto con Radu, anche qui Russo correttamente non fischia.
  • 30’ – Wallace, colpito alla testa da un tiro di Muriel, rimane a terra. In questo caso c’è una pessima gestione dell’episodio da parte del fischietto di Nola che subisce le forti proteste di Muriel perché il gioco è stato fermato solamente dopo che la  Lazio ha perso la palla durante la ripartenza. Il fischio poteva arrivare prima.
  • 44’ – Parolo in ritardo su Praet. Il tackle è duro: giusto il cartellino giallo per il centrocampista che era diffidato e salterà la Fiorentina. Secondo l’ex arbitro De Marco Parolo è stato graziato perché a suo avviso c’erano gli estremi per il cartellino rosso. Russo poi allontana un collaboratore di Giampaolo che chiedeva il rosso dalla panchina della Samp.
  • 47’ – Schick atterra Parolo così come aveva fatto Regini ad inizio ripresa: nuovamente giusto il giallo assegnato da Russo.

LAZIO SOCIAL – La gioia di un gruppo che “non molla mai”

La Lazio è tornata, avevate dubbi? Noi no! La Lazio si rialza subito e riparte da Genova, proseguendo la propria corsa verso l’Europa che conta. Tre punti importantissimi che permettono di evitare una crisi che avrebbe complicato (e non poco l’eccelso lavoro fatto fino a questo momento da Inzaghi). Il gruppo è giovane ma segue ciecamente il suo maestro e sopratutto è compatto, lo testimonia la gioia social di chi non è potuto essere presente a Marassi come Patric e Cataldi (il primo per infortunio il secondo per squalifica). Lo spagnolo ha condiviso sul suo account di Twitter l’immagine dei compagni che festeggiano aggiungendo un messaggio inequivocabile: Non molliamo mai. Tutto chiaro, non sarà una partita stregata a fermare la Lazio. Danilo Cataldi, gli fa eco con un   “Daje regà! Forza Lazio” e un’immagine dello Stadio Marassi nel televisore di casa.

 

 

Daje regà!!! 💙 #forzaLazio

Una foto pubblicata da Danilo Cataldi ✔️ (@danilocat32) in data:

Non poteva mancare ovviamente la gioia sociale dei protagonisti della bellissima vittoria della Lazio contro i blucerchiati: vediamo un post su Instagram di un soddisfatto Milinkovic-Savic: “+3! Siamo tornati sulla nostra strada!”. Un romantico Felipe Anderson che si ritrae su Instagram mentre tiene in mano il pallone. La didascalia recita: “Niente è bello come il giorno dopo un altro giorno”. Chiaro il riferimento alla sconfitta al derby, ormai giorno lontano. Al coro di entusiasmo si aggiunge anche Stefan de Vrij, rientrato proprio ieri da titolare dopo l’infortunio. L’olandese sul personale profilo Twitter scrive: “Niente di meglio che tornare in campo e portare a casa tre punti”. Stesse pensiero di Patric, anche se espresso in inglese, quello di Keita. Che sul proprio profilo Instagram ha postato una foto dell’esultanza biancoceleste. “Never give up“. Questo gruppo non molla mai. Applausi anche da Strakosha, entrato nella ripresa per sostituire (tra l’altro lo ha fatto molto bene) l’infortunato Marchetti. Il portiere albanese sottolinea la bellezza del gruppo e della vittoria.

 

+3 !!! 😊💪💪 siamo tornati sulla nostra strada!!👊🏻👊🏻 🔵⚪️🔵⚪️

Una foto pubblicata da Sergej Milinkovic Savic (@sergej___21) in data:

Nada como um dia após o outro dia. 👊🏽⚽️🙌🏽

Una foto pubblicata da Felipe Anderson (@f_andersoon) in data:

#Repost @official_sslazio with @repostapp ・・・ #SerieATIM #SampLazio 1-2 FT Never give up👊🏻

Una foto pubblicata da Keita Balde Diao✔ (@keitabalde14) in data:

GRUPPO🔵⚪️#vittoria importantissima

Una foto pubblicata da 💣NEVER GIVE UP💣 (@thomas_strakosha) in data:

SAMP LAZIO – Linetty: “Ci abbiamo provato, ma la Lazio è una grande squadra”

Il gol di Patrick Schick nel finale aveva ravvivato le speranze della Sampdoria, per un attimo i tifosi blucerchiati hanno sperato di rivivere la clamorosa rimonta casalinga contro il Sassuolo. Tra coloro che fino all’ultimo hanno tentato l’impresa c’era anche Karol Linetty ha tirato in ballo proprio la gara di qualche settimana fa contro i neroverdi nella sua analisi al termine di SampdoriaLazio, così condotta ai microfoni di Sky Sport:

Tanta corsa a centrocampo in una gara non semplice: “Questa partita è stata difficile. Il primo tempo è stato pessimo, meglio il secondo, ma non è bastato. Abbiamo lottato fino all’ultimo, sperando di replicare la partita contro il Sassuolo, ma non ce l’abbiamo fatta. L’Italia? Mi trovo bene, abbiamo una buona squadra e c’è una buona atmosfera nel calci italiano. C’è tanto da lavorare, ma si vive benissimo in Italia”.

Poi in mixed-zone ha ribadito: “La Lazio è una grande squadra, lo sapevamo – comincia il centrocampista polacco -. Nel secondo tempo ci abbiamo provato, ma non è bastato nonostante l’aiuto del nostro pubblico che ci sostiene sempre. La sconfitta ci rende tristi; speravamo di ripetere la rimonta col Sassuolo, ma non ci siamo riusciti. Sul primo gol della Lazio? È colpa mia, ho commesso un errore su Felipe Anderson, che è molto veloce. Ora comunque voltiamo pagina. Ogni partita lottiamo per i tre punti. E ricominceremo dalla prossima”.

 

 

Sabatini ricorda il suo rapporto con Lotito. E su Strootman…

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Attualmente disoccupato dopo aver chiuso la sua avventura alla Roma, Walter Sabatini ha ingannato l’attesa di un nuovo ingaggio ripercorrendo, in un’intervista concessa al quotidiano ‘La Nazione’, le sue precedenti esperienze. L’ex dirigente si è soffermato, tra le altre cose, anche sul rapporto con i presidenti con cui ha collaborato, tra i quali quello della Lazio Lotito:

Lo ringrazierò per sempre, perché mi ha fatto lavorare quando ero squalificato. E anche se ci siamo scontrati mille volte, gli devo gratitudine. In carriera ho collaborato con presidenti veri, vivi, pressanti, polemici, arroganti ma esistenti, materialmente presenti, che ci mettevano la faccia, risorse, impegno fisico. I miei sono stati davvero gli ultimi presidenti reali…”. Poi, sula vicenda che ha visto protagonisti, nell’ultimo derby, Cataldi e Strootman: “Kevin, sotto il profilo personale e professionale, è inattaccabile. Se è caduto è stato perché ha sentito qualcosa che non poteva vedere. È al di sopra di ogni sospetto”.

Il Rad-Ultrá: ecco cosa ha fatto il terzino romeno durante l’intervista di Basta

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Clima più disteso in casa Lazio dopo la vittoria sulla Sampdoria, arrivata al termine di una settimana, quella post derby, ricca di pensieri e (soprattutto) di polemiche. Il gruppo biancoceleste guidato da Simone Inzaghi riprende la strada interrotta nella stracittadina portando via da ‘Marassi’ tre punti importantissimi, che consentono di mettere alle spalle la sconfitta e alcune decisioni arbitrali subite contro i cugini. Non del tutto però: nella Capitale, infatti, il derby è una partita che si gioca 365 giorni l’anno e, a ricordarlo, ci pensa uno Stefan Radu su di giri.

Mentre infatti si svolgeva l’intervista di Dusan Basta in zona mista, in sottofondo si è sentita la voce del terzino romeno intonare un coro molto caro alla Curva Nord: «26 Maggio, che giornataccia, volevi alzarla, l’hai presa in faccia». Come a voler ricordare che in faccia c’è chi butta l’acqua e chi alza le coppe…

L’unione fa la forza, bentornata cooperativa del gol

Giorni fa parlavamo di una Lazio sempre più cooperativa del gol con ben 13 giocatori diversi mandati a segno: Ciro Immobile (9), Kparolo-esultanza-01eita (4), Felipe Anderson (2), Lulic (2)  Milinkovic-Savic (2); un centro a testa, Radu, de Vrij, Lombardi, Hoedt, Cataldi, Murgia, Wallace e Biglia. Fino a ieri sera a questa lista mancava ancora il nome di Marco Parolo. Dopo ieri sera sembra essere proprio il caso di dirlo: bentornata cooperativa. Il centrocampista di Gallarate nel match contro la Sampdoria si è finalmente sbloccato, trovando la prima rete stagionale. Ora sono ufficialmente 14 i giocatori che mister Inzaghi è riuscito a mandare in gol, record in Serie A. Ciò testimonia quanto il gol ormai non sia più un’esclusiva degli attaccanti biancocelesti (anche se non guasterebbe qualche golletto in più del nostro capocannoniere Ciro Immobile). In ogni caso questa Lazio sembra essere guarita dalla delusione del derby. Ora non deve assolutamente fermarsi, e continuare a segnare tanti gol e qualcosa ci dice che la vena realizzata della cooperativa non è finita qui. Se qualcun altro vuole aggiungersi alla festa del gol ben venga…

Marco Lanari

Dopo le magie in Samp-Lazio, Felipe Anderson top assist-man d’Europa

I palloni serviti a Milinkovic-Savic e Parolo hanno regalato a Felipe Anderson un sabato sera da leone. L’asso brasiliano della Lazio è arrivato a quota sette assist in campionato. Nessuno come lui in Italia, col numero dieci biancoceleste che ha sorpassato il milanista Suso nella speciale classifica delle palle-gol servite.

Ma anche in Europa Felipe Anderson è passato al primo posto nella classifica degli assist-man dei campionati top: assieme a lui, Kevin De Bruyne del Manchester City, Toni Kroos del Real Madrid, Pablo Piatti dell’Espanyol ed Emil Forsberg del Lipsia, rivelazione della Bundesliga. Anche per loro sette assist, come un Felipe spesso tacciato di discontinuità, ma che facendo meglio di così diventerebbe definitivamente, con ogni probabilità, uno dei migliori calciatori del mondo.

Fabio Belli

FORMELLO – Meritato relax, martedì la ripresa. Nuovi problemi per Inzaghi

La vera Lazio è tornata e Inzaghi decide di premiarla con 48 ore di meritato riposo.  Gli allenamenti riprenderanno martedì, la squadra si ritroverà il giorno a Formello per la seduta di scarico e la sera in un noto locale in zona Eur, per la cena di Natale.

Alla ripresa degli allenamenti Inzaghi comincerà a preparare la partita di domenica prossima con la Fiorentina (ore 20.45) allo Stadio Olimpico. Tornano però i grattacapi per il tecnico piacentino: tornerà Cataldi ma mancherà Parolo, squalificato per il giallo preso nei minuti finali con la Samp (Felipe Anderson invece ha scampato il pericolo e resta diffidato). Il tecnico inoltre incrocia le dita per i nuovi infortunati di Marchetti e Biglia: il primo è rimasto negli spogliatoi all’intervallo per un problema al flessore, il capitano invece è stato sostituito nel secondo tempo per una contusione al ginocchio sinistro. Ha abbandonato lo stadio con una borsa del ghiaccio applicata alla zona dolorante e zoppicando vistosamente. Entrambi verranno controllati nei prossimi giorni. Il regista argentino dovrebbe recuperare senza problemi per la sfida con i viola. Le perplessità restano su Marchetti: in caso di tempi lunghi pronto Strakosha che anche ieri ha sostituito molto bene il portiere di Bassano del Grappa. Da valutare anche Patric, rimasto fuori dai convocati per Marassi a causa di un problema rimediato durante la rifinitura. Lo staff medico ha preferito non rischiarlo, contro la Fiorentina dovrebbe tornare a disposizione.

Strootman e quelle scuse a Cataldi che sanno di falsità…

E’ passata una settimana ormai ma le discussioni sul derby fanno ancora fatica a placarsi. Ha cercato di chiudere definitivamente la storia uno dei “protagonisti”: Kevin Strootman che, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato dell’annullamento della squalifica e si è ufficialmente “scusato” con Cataldi: “Giustizia è fatta? Certo. Quando mi era arrivata la notizia sono rimasto sorpreso. Pensi che stavo dormendo e a un certo punto è arrivato il messaggio sulla nostra chat di squadra, con tutti che commentavano: “È incredibile”. Detto questo, non dovevo buttare l’acqua a Cataldi. È stata una cosa non sportiva. Certo, lui faceva delle cose, ma è comunque colpa mia. Però non sarebbe stato giusto squalificarmi per simulazione. Caduta sospetta? Non voglio parlare di questo. Dico solo che ho sbagliato a tirare l’acqua e chiedo scusa”. Su Rudiger: “Dopo aver sentito quelle parole Toni non era triste, solo sorpreso. Se Lulic pensa davvero quelle cose mi dispiace per lui. Se due anni fa Rüdiger vendeva calzini e ora gioca così nella Roma, vincendo anche il derby in questo modo, vuol dire che ha lavorato bene“.

Ci perdonerà se queste scuse dopo quasi una settimana hanno valore come le monete da 3 euro. Un professionista e un”campione” come viene etichettato dai suoi tifosi avrebbe dovuto avere un atteggiamento più maturo nei confronti di un giovane rivale (Cataldi) reo solo di essersi “difeso” dagli atteggiamenti puerili di Rudiger. Si dice “meglio tardi che mai” che siano arrivate le scuse…ma si dice anche che “ci vogliono 2 anni per imparare a parlare e cinquanta per imparare a tacere“. Forse paradossalmente sarebbe stata la cosa migliore caro Kevin…Facciamo così chiudiamola qui e lasciamogli la ragione perché questo li consola di non avere altro.

 

Lazio, assenza pesante contro la Fiorentina

La bella vittoria al Marsassi contro la Sampdoria, ha riportato il sorriso in casa Lazio. Ma Inzaghi è già proiettato alla sfida della prossima settimana che vedrà la sua squadra affrontare la Fiorentina all’Olimpico.

Iniziano già i primi problemi: infatti, oltre a valutare le condizioni di Marchetti e Biglia, usciti acciaccati dalla trasferta di Genova, Inzaghi dovrà fare a meno sicuramente di Parolo. Con l’ammonizione rimediata, il centrocampista sarà squalificato per una giornata. Rientrerà invece Danilo Cataldi.

UFFICIALE – In Italia l’Europeo Under 21 del 2019

Sarà l’Italia a ospitare la fase finale dell’Europeo Under 21 del 2019. A dare l’annuncio è stato il Comitato Esecutivo della UEFA riunitosi a Nyon. Questo il comunicato ufficiale diramato dalla UEFA:

“Il Comitato Esecutivo UEFA ha deciso durante la riunione di Nyon (Svizzera) che sarà l’Italia ad ospitare la fase finale dei Campionati Europei UEFA Under 21 del 2019.

La fase finale del 2019 sarà per la seconda volta a 12 squadre, dopo quella del prossimo giugno in Polonia. Il sorteggio per la fase a gironi delle qualificazioni si terrà il 26 gennaio 2017, mentre entro il 20 novembre 2018 si conosceranno le 11 nazioni finaliste che faranno compagnia all’Italia.

La fase finale del torneo, che con molta probabilità si giocherà nel giugno 2019, determinerà inoltre le nazionali europee che si qualificheranno al torneo olimpico maschile di calcio del 2020 in Giappone.

L’Italia è l’unica nazione ad aver vinto la competizione cinque volte, e non ospita un EURO U21 da quando il torneo si gioca in sede unica a partire dal 1994.

Verso l’Italia: le date delle partite
Fase a gironi qualificazioni: 20–28 marzo 2017; 5–13 giugno 2017; 28 agosto–5 settembre 2017; 2–10 ottobre 2017; 6–14 novembre 2017; 19–27 marzo 2018; 3–11 settembre 2018; 8–16 ottobre 2018.

Spareggi: 12–20 novembre 2018″.