Home Blog Pagina 2323

L’Ajax cerca il sostituto di El Ghazi, vicinissimi al suo addio

Anwar El Ghazi è inseguito da mezza Europa ma tutto fa pensare che in testa ci sia la Lazio. Intanto l’Ajax, squadra proprietaria del cartellino del calciatore, si sta già muovendo per sostituirlo come riporta tuttomercatoweb.com infatti, gli olandesi vogliono prendere Everton Felipe, esterno dello Sport Recife: la trattativa è già avviata e questa è un’ottima notizia per il club capitolino e per i suoi tifosi che da tempo aspettano il giocatore. Per portarlo a Roma, però, c’è ancora un intralcio: la Lazio deve cedere un giocatore. Questa sembra essere l’ultima mossa per aggiudicarsi l’ala olandese.

ESCLUSIVA – Per Cataldi è fatta: già da domani a Genova

L’affare si è concluso in poche ore: Cataldi andrà in prestito al Genoa e probabilmente sarà pronto per giocare già domenica contro il Cagliari. Per il classe ’94 biancoceleste previsto l’arrivo a Genova domani per le visite mediche. I tifosi sperano che trovi spazio per riuscire ad avere la continuità che gli serve ma è già entrato nel cuore dei laziali che sperano di rivederlo presto vestire i colori della squadra capitolina.

Corradi: “Per aiutare la Lazio lasciai l’Italia troppo presto”

Cambiano i tempi e con essi anche la nuova frontiera del pallone. Basta con il Bel Paese e con gli altri campionati europei, ora il sogno dei calciatori è la Cina. Contratti milionari e un calcio in crescita che tenta di proporsi ai massimi livelli. Sono diversi i giocatori che negli ultimi tempi hanno scelto la strada dell’Oriente. Ma c’è anche chi dopo anni ha ancora un grosso rimpianto per aver lasciato l’Italia troppo presto.

L’ex attaccante laziale, Bernardo Corradi, nel 2004 lasciò la Lazio per trasferirsi al Valencia. Intervenuto ai microfoni di fantagazzetta.com ha esternato tutt il suo rammarico: “Ho lasciato l’Italia nel momento sbagliato. Era il 2004, io e Fiore ci trasferimmo al Valencia per salvare la Lazio. Forse giocare qualche altro anno qui da noi sarebbe stato meglio per la mia carriera”.

CALCIOMERCATO – Sfuma un altro obiettivo della Lazio

Prestito della durata di un anno e mezzo con diritto di riscatto verso la Fiorentina che si aggiudica Marco Sportiello. A riportarlo è Gianlucadimarzio.com e il portiere classe ’92 tesserato con l’Atalanta era stato per molto tempo obiettivo della Lazio, in cerca di un’alternativa a Marchetti. La questione dei portieri in casa biancoceleste è stata parzialmente risolta dalle buone prestazioni di Strakosha ma è proprio il presidente Lotito che vorrebbe mandare via Federico Marchetti. Mattia Perin, altro obiettivo della Lazio, è fuori gioco causa una grave rottura del crociato destro. Una serie di sfortunati eventi che obbliga la Lazio a tenersi stretto il suo numero 1.

ESCLUSIVA – Aut aut della Lazio a Biglia

Secondo indiscrezioni, la Lazio e Biglia sono vicini a un’intesa ma il procuratore… Qualora non firmasse con la Lazio andrà sul mercato.

Roma  – Il Mercato Lazio entra nel vivo. La questione del rinnovo di Lucas Biglia aumenta di giorno in giorno. Di ora in ora. Dopo i tweet e le dichiarazioni  dei diretti interessati, secondo alcune indiscrezioni, la Lazio avrebbe offerto a Lucas Biglia circa due milioni e mezzo, a cui potrebbero essere aggiunti anche dei bonus legati al numero di presenze – sia in campionato che in Europa. Le parti sembrano essere ancora più vicine. Lucas sta bene alla Lazio e la dirigenza romana reputa l’argentino un punto fermo della squadra. Il problema degli infortuni c’è ed è giusto prenderlo in considerazione. Il ragazzo questo lo sta capendo e comunque legittima le piccole richieste della Lazio. Con lui in mezzo al campo la Lazio gioca in modo armonico e la qualità del gioco è più ricca di geometrie. Inzaghi gli ha sempre dato fiducia e vuole che Lucas rimanga. Nonostante la prova opaca contro il Crotone, anche la piazza riconosce al giocatore una notevole importanza. Tutti questi elementi fanno sì che Lucas sia convinto di rimanere a Roma e di accettare la proposta in linea coi parametri societari. Lotito non può alzare troppo il tetto salariale. Bisogna tenere il gruppo saldo. Adesso rimane da convincere solo il suo entourage che pare stia cercando altre parametri. Lucas lascerebbe la Lazio solo per un contratto con una Big europea. Andare in campionati minori non è la volontà del giocatore. A Roma si sta meglio. La proposta della Lazio è più che lecita.

Coppa d’Africa: Keita lascia subito il segno

Abbiamo vinto l’ultima sfida prima della Coppa D’Africa. Ottimo lavoro ragazzi!“.  Queste le parole prese dal profilo Instagram di Keita Balde Diao l’amichevole del suo Senegal contro il Congo. Oltre alla vittoria ha un altro buon motivo per festeggiare ed è proprio la sua marcatura che sblocca il match. L’attaccante ha ricevuto palla da Sadio Mané e  arrivato dentro l’area avversaria ha piazzato il pallone sul palo opposto, nulla da fare per il portiere. Il numero 14 laziale conferma il suo ottimo stato di forma e le sue qualità, sempre più decisive. Il nodo rinnovo è ancora da sciogliere ma il giovane calciatore non sembra risentire della tensione ed appare concentratissimo sulla Coppa D’Africa.

Pulici: “La squadra sta facendo bene ma bisogna recuperare i tifosi”

L’ex portiere laziale ai microfoni di Radio Incontro Olympia:”La Lazio sta facendo bene, deve continuare questo momento positivo. L’obiettivo è recuperare la gente laziale, bisogna rivedere l’Olimpico pieno. La società deve pensare intanto a queste cose, poi ovviamente i risultati e il mercato sono importanti. Lo sponsor ad esempio è importante, la gente apprezzerebbe anche una piccola mossa come questa”.

Gene Gnocchi: “Reina simula come Strootman”

Il comico su Italia Uno torna sull’episodio di Napoli-Sampdoria e lo accosta alla figuraccia del giallorosso che dopo la lieve trattenuta di Cataldi cade a terra agonizzante:”Reina? Sembrava la simulazione di Strootman con la Lazio, il difensore gli appoggia le mani addosso e Reina cade. Pepe ha vinto il Golden Globe“. Il comico emiliano aveva già affrontato questo ed altri episodi del derby, ne parliamo qui.

Grazie a Inzaghi la cantera biancoceleste torna a brillare

Un campionato tra le prime della classe. Sono tanti i meriti di Simone Inzaghi: Lazio al quarto posto in classifica, secondo miglior risultato conseguito a metà campionato nell’era Lotito e il sogno Champions League da inseguire. Ma non solo. Altro grande merito del tecnico biancoceleste è l’aver lanciato tanti giovani del vivaio. Sono ben cinque quelli che hanno fatto il proprio esordio in Serie A, e sette i giocatori cresciuti in casa utilizzati.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport l’ultimo a debuttare nella massima serie è stato Alessandro Rossi. Vent’anni compiuti il 3 gennaio scorso, con un cognome simile non può che essere un attaccante (come Paolo e Pepito). Sta facendo molto bene con la Primavera, finora ha messo a segno 17 gol in 11 partite. Sogna di riuscire a fare altrettanto nel calcio dei grandi. Per ora è contento di averlo conosciuto da vicino, come accaduto domenica col Crotone. Messo in campo da Inzaghi a 9 minuti dalla fine ha partecipato all’azione del gol vittoria di Immobile al 90′. Un piccolo segnale da predestinato che necessita di altri indizi. Ma intanto Rossi ha rotto il ghiaccio. E lo ha fatto con quella «fame» che caratterizza il suo modo di giocare. Una foga a volte eccessiva (qualche rosso di troppo in Primavera) che va solo un po’ mitigata.

Rossi è nato a Viterbo, come l’altro baby attaccante che Inzaghi ha fatto debuttare: Cristiano Lombardi. Col Crotone era alla seconda partita da titolare ed era anche riuscito a segnare come nella prima con l’Atalanta. Solo che la rete è stata annullata dall’arbitro per un dubbio fuorigioco. Oltre le due presenze da titolare Lombardi è sceso in campo altre sette volte da subentrato, per un totale di 223 minuti. Segno che il suo inserimento in prima squadra non è un premio ma un bisogno. Ragionamento valido anche per gli altri: il portiere Strakosha (cinque gare da titolare e una da subentrato per 495 minuti totali, con soli 4 gol al passivo), il centrocampista Murgia (sei spezzoni di gara per 64′ totali, con un gol segnato al Torino), il difensore Prce (1 presenza nel finale di gara col Toro). E poi ci sono i «veterani» Keita e Cataldi, al terzo anno in prima squadra. Anche loro arrivano dal vivaio che sembra essere tornato ai fasti di una volta. Quando «sfornava» talenti come D’Amico, Giordano, Manfredonia, Di Canio, Nesta, Di Vaio.

 

De Cosmi: “Quella di domenica con l’Atalanta sarà una gara di alta classifica”

Per parlare dell’andamento della squadra biancoceleste e della prossima gara contro i nerazzurri di Gasperini il tecnico della Lazio Women, Roberto De Cosmi, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3:

“Contro il Crotone è arrivata una vittoria strameritata, legittimata dalle tante occasioni da gol avute, dal rigore sbagliato e dagli interventi di un portiere che ha parato praticamente tutto. Quando la Lazio ha raggiunto la sua migliore espressione offensiva, ha trovato il gol che ha consentito a Immobile di raggiungere la doppia cifra e alla squadra di ottenere tre punti fondamenti per la classifica.

L’Atalanta aveva iniziato malissimo, verso Gasperini piovevano tante critiche. I biancocelesti, a inizio campionato, avevano conquistato tre punti a Bergamo con una prestazione importante, che li aveva portati al triplice vantaggio all’intervallo. Gli orobici ora esprimono un buon gioco, hanno fiducia nei propri mezzi, giocano a viso aperto con tutte. Domenica sarà match di alta classifica.

Inzaghi non si nasconde mai, è schietto e obiettivo. Ha a disposizione due esterni offensivi del calibro di Felipe Anderson e Keita: ciò nonostante, tutti si fanno sempre trovare pronti. Lombardi lo aveva già dimostrato a Bergamo e nelle altre occasioni che il tecnico gli aveva concesso. Luis Alberto è stata una piacevole scoperta. Non è mai stato discusso dal punto di vista tecnico, aveva bisogno dell’occasione giusta. Quando i giocatori si fanno trovare pronti, è motivo di soddisfazione per l’allenatore, che capisce di avere a disposizione un organico importante. Lo spagnolo aveva servito l’assist a Lombardi, partiva da sinistra per poi accentrarsi e sfruttare al meglio il suo piede naturale. Sono stati due piacevolissime conferme. Domenica ci aspetta un match difficile, contro un tecnico navigato che fa giocare bene i suoi e sa mettere in difficoltà gli avversari.

La Lazio deve fare punti, e continuare la sua corsa su se stessa per provare ad approfittare dei possibili mezzi passi falsi delle concorrenti. Molte squadre hanno vinto nelle ultime battute, vedi Milan e Napoli. Difficile trovare la chiave giusta per arrivare al successo. I tre punti contro il Crotone sono merito del gruppo. I rossoblù hanno fatto la loro gara”.

Una emozionatissima mamma Rossi racconta il suo Alessandro

Finalmente domenica scorsa è arrivato il momento dell’esordio in Serie A di Alessandro Rossi. Quello del giovane attaccante, capitano e capocannoniere della Lazio Primavera, è stato un debutto atteso e meritato.

Per raccontare le emozioni vissute al momento dell’esordio del suo ragazzo è intervenuta ai microfoni di Radio Incontro Olympia la mamma di Alessandro, Angela: “In quel momento ero con mia figlia, è stata una cosa molta emozionante. Ci siamo tenute per mano, il cuore andava a 2mila. Siamo rimaste con il fiato sospeso trattenendo il respiro. Elena è la gemella di Alessandro, anche lei giocava a calcio. La nostra è una famiglia di sportivi: il nonno era un cestista di Serie A. Prima ancora aveva giocato come portiere. Anche io ho giocato a Viterbo in B. La passione per lo sport è nel DNA di tutta la famiglia. Alessandro da bambino ha giocato a pallacanestro, poi è passato al rugby. Solo verso i 10 anni ha iniziato con il calcio. Io avrei preferito il basket perché mi piace moltissimo. Quando ha sostenuto il provino con la Lazio aveva anche due proposte importanti per la pallacanestro. Io gli ho detto di scegliere ciò che voleva, e lui ha scelto il calcio”.

Sulla carriera di Alessandro fino a questo momento: “Ora si parla dell’esordio e sembrano tutte rose e fiori ma Alessandro ha avuto anche degli infortuni, è stato sottoposto a delle operazioni importanti, arrivare fin qui non è stato facile. Ha lottato tanto e questo lo ha reso più forte, dandogli un obiettivo da raggiungere. Non si risparmia mai e forse è stata proprio questa sua voglia di spaccare il mondo a causargli gli infortuni. Due anni fa è stato operato alla spalla destra, a giugno alla sinistra: si è fatto le spalle (ride, ndr). Abbiamo scelto l’operazione perché ci era stato consigliato così per il bene della sua carriera. Mi sono trovata sola a sostenere Alessandro, ma è stato un sacrificio che ho fatto con gioia e dedizione. Ho giocato e so quanto è importante lo sport, so quanto e come sia di insegnamento. Quando giocava con gli Allievi e ci lasciavano entrare al campo, andavo a vederlo con passione. Anche se mi ci è voluto tempo a riuscire a capire le regole del calcio (ride, ndr). Alessandro non ha paura dei contatti fisici, e forse questo è dovuto all’aver praticato il rugby. L’abilità nella fase aerea, invece, l’ha presa dal basket. L’aver praticato altri sport gli ha permesso di avere un bagaglio ampio”.

Il dopo partita con il Crotone: “Era euforico, come lo eravamo noi. Ci chiedevamo se avessimo sognato, abbiamo assaporato insieme questa gioia. E’ arrivata dopo tanti sacrifici. Abbiamo brindato in compagnia di alcuni amici di Ale. Abbiamo rivisto il momento dell’esordio ma ancora non ci crediamo. Ancora guardiamo le foto. La maglia la vuole incorniciare, e in più abbiamo fatto un collage con gli articoli dei giornali”.

E ora? Ale è un ragazzo molto affettuoso ma anche permaloso e un po’ caotico. Forse anche troppo buono. Di sicuro generosissimo, soprattutto nei confronti degli amici. Ha un carattere solare. Un segreto? Ha talmente un carattere aperto che è difficile rispondere. Quando va in trasferta o prima della partita si concentra a tal punto da non rispondere neanche al telefono. Futuro? Credo che ora inizino le cose serie. Questo deve essere un punto di partenza e non un traguardo. Se vuole diventare un giocatore importante ora deve impegnarsi ancor di più. Ora deve dare il 200%. Inzaghi lo conosce sin da piccolo, ora deve continuare a lavorare più intensamente e con maggior determinazione. Deve essere umile e tentare di imparare sempre di più”.

Sulla Lazio Primavera: Alessandro stima molto Bonatti. Se ha fatto tante reti è anche grazie all’allenatore che ha saputo costruire una buona squadra, con schemi che ne esaltano le qualità. Questa esperienza lo ha fatto crescere tanto, allenarsi con la prima squadra lo aiuta molto. E’ il capitano della Primavera e ne sente la responsabilità. Quello della Primavera biancoceleste è un gruppo molto coeso. Per crescere deve confrontarsi con i migliori, anche un solo allenamento con i big è molto formativo. Gli auguro di crescere ancora, poi la società saprà decidere del suo bene”.

 

CALCIOMERCATO – Milan e Genoa sulle tracce del centrocampista biancoceleste

Secondo Sport Mediaset, il Milan sembrerebbe interessato a Danilo Cataldi. Galliani ha già avviato i contatti con Lotito. Ma occhio al Genoa.

Le linee guida del mercato del Milan da qualche anno a questa parte sono chiare, comprare giocatori italiani e giovani. Ecco allora che il “condor” Galliani, ha puntato la sua prossima preda. Si tratta del nostro Danilo Cataldi. Secondo Sport Mediaset, l’amministratore delegato del Milan, avrebbe già contattato il presidente Claudio Lotito per avere delle informazioni riguardo il giovane centrocampista romano.

Non solo il Milan però sull’ex primavera. Secondo Gianluca Di Marzio, infatti, anche il Genoa sembrerebbe molto interessato, si parla addirittura di accordo vicino per un prestito secco.

UFFICIALE – Nuova avventura per Pasquale Foggia

L’ex centrocampista della Lazio,  Pasquale Foggia, è il nuovo direttore sportivo del Racing Club Roma, club che milita in Lega Pro. Il folletto napoletano raggiungerà Giuliano Giannichedda, anche lui ex centrocampista laziale .

Marchetti nella Top “Parate” della Serie A, e c’è anche un difensore…

La Serie A Tim ha stilato la classifica delle migliori parate dell’ultima giornata di campionato. Presente Marchetti e…un difensore!

Dopo ogni giornata di Campionato la Serie A Tim sceglie le migliori parate di tutte le partite. Questa settimana abbiamo la Lazio in ben due posizioni. In una c’è Marchetti che respinge il tiro a botta sicura di Falcinelli, salvando la Lazio. Nell’altra abbiamo il portiere del Crotone, Marco Festa, che respinge un gran bel tiro dal limite dell’area di Ciro Immobile, negandogli la gioia del gol.

ALLARME INTRUSO – Ebbene si, in questa classifica c’è anche un intruso. Si tratta di Silvan Widmer che si è sostituito a Karnezis intercettando un pallone prima che varcasse la linea di porta, negando il gol all’Inter (gol comunque arrivato qualche minuto dopo).

FORMELLO – Si ricomincia, Radu a parte e dall’infermeria…

A Formello si ricomincia a lavorare in vista del match contro l’Atalanta. Lavoro differenziato per Radu, mentre dall’infermeria arrivano ottime notizie.

FORMELLO – La Lazio ha ripreso a sudare al “Mirko Fersini”. Tutti in campo alle 12 per un iniziale lavoro in palestra.  La squadra è poi scesa in campo per svolgere alcuni esercitazioni a secco con il prof Ripert. Nella seconda parte Stefan Radu ha effettuato un lavoro differenziato, in scarpe da ginnastica. Il romeno è uscito malconcio dopo la partita col Crotone.
Successivamente la squadra ha svolto un’ampia fase di possesso nello stretto con la rosa divisa in due gruppi: attività con il pallone intervallata da richiami atletici con ripetute.

INFERMERIA – Mai stata così vuota l’infermeria biancoceleste che vede recuperati i lungo degenti Jordan Lukaku e Filip Djordjevic. E’ tornato ad allenarsi col gruppo anche Alessandro Murgia, indisponibile col Crotone a causa di una distorsione alla caviglia. Inzaghi ha ritrovato anche Senad Lulic e Felipe Anderson, squalificati contro i calabresi. Unico assente Keita Balde Diao, impegnato in Coppa d’Africa con il Senegal.

CONFERENZA – Immobile: “Nessuno credeva in noi, adesso ce la giochiamo fino alla fine”. Futuro?…

Ciro Immobile è intervenuto questo pomeriggio in conferenza stampa da Formello per parlare del suo momento e di quello della Lazio.

Girone d’andata terminato, 10 gol, te lo aspettavi?

Me lo auguravo, ci ho lavorato tanto, con tutto me stesso, e sono felice di aver raggiunto questo risultato. Sicuramente potevo farne di più, ma come bottino non è male. Sono autocritico, punto sempre a fare di più“.

Quando un attaccante non riesce a segnare diventa un incubo?

L’attaccante vive di gol, ma ultimamente sono cresciuto sotto questo punto di vista. Non ho sentito tanto il fatto di non aver segnato per tante partite, era più importante sbloccare il risultato che sbloccare me stesso. Il gol al 90° è stata una sorta di liberazione“.

La Lazio è un po’ la rivelazione, ci si deve aspettare di più?

Sarebbe importante consolidare ciò che abbiamo fatto. 37 punti sono tanti, fatti da una squadra in cui all’inizio dell’anno nessuno credeva. Con il lavoro di Tare, del mister e del presidente abbiamo messo a posto la squadra, riuscendo anche a riportare gente allo stadio. Vogliamo continuare così, noi da squadra giovane abbiamo ancora tanto da imparare e possiamo migliorare. E’ bello aver stupito tutti“.

Su cosa puoi migliorare?

Ultimamente sono migliorato molto sulla gestione della palla. Corro tanto per il campo e questo mi toglie lucidità sotto porta. C’è sempre tanto su cui migliorare. Il mister è stato un attaccante, cerco sempre di imparare da lui“.

Nonostante tu sia giovane hai girato molto, come valuti l’ambiente biancoceleste e la tifoseria?

Ad inizio anno è stato normale aver avuto problemi, adesso però è uscito il vero tifoso biancoceleste. Lo abbiamo visto prima di Palermo, so quanto i tifosi tengono alla Lazio. Anche quando le cose vanno male ci sono sempre vicini. Devo dire che ho trovato un ambiente sereno e familiare, che ti lascia lavorare. Queste sono grandi soddisfazioni. Sappiamo che solo lavorando e divertendoci facciamo divertire anche i nostri tifosi“.

Hai pagato anche la mancanza di alternative in attacco?

Negli anni scorsi ho giocato poco e mi sono riposato. Giochiamo solo una partita a settimana e per me va bene. Sto bene fisicamente e mi alleno bene. Il fatto di non fare gol non dipendeva da un fattore fisico, ma dalle varie situazioni“.

Ti senti di dire che resterai a lungo qui?

L’ho detto all’inizio, non ho intenzione di dire ciò che accadrà tra tanti anni. Sto bene qui, ho ancora tanti anni di contratto. E’ una società importante e non vedo perchè dovrei cambiare“.

20 gol a fine campionato come obiettivo personale?

Lavoro per quello, per dare il massimo con questa maglia. I miei compagni mi mettono sempre in condizione di fare bene, c’è solo da lavorare e da andare avanti“.

Cosa significa per un attaccante avere un allenatore che ha giocato nel tuo stesso ruolo?

E’ uno stimolo, il mister ha esperienza, mi sa dire quali sono i movimenti giusti da fare. Come rapporto umano mi sono trovato subito bene, mi ha dato subito fiducia e fatto sentire apprezzato. Io cerco di dare il massimo per il mister, i compagni e la gente laziale“.

Obiettivi finali della squadra? C’è il sogno Champions?

Non me la sento di dire che andremo sicuramente in Champions. Di certo lotteremo per arrivarci a tutti i costi. Adesso siamo quarti e puntiamo a migliorare. Sappiamo che sopra di noi ci sono squadre molto importanti e sicuramente è difficile. Il nostro obiettivo è andare in Europa, qualcosa in più dovremo conquistarcelo“.

Tu, da calciatore italiano, come vedi questa rivincita dei calciatori italiani?

E’ bello, questo campionato è acceso e vivo. Questo è collegato anche al fatto che ci sono tanti giocatori italiani. Mister Ventura quest’anno ha delle scelte importanti, ha tanti giocatori a disposizione, tutto questo fa molto piacere“.

 

Morrison-Wigan, la trattativa la sblocca…Powell

Ravel Morrison e la Lazio, un amore mai sbocciato e pronto a morire ancor prima di iniziare. L’inglese dalla parti di Formello non si vede ormai da mesi e la società sta lavorando alacremente per trovargli una destinazione.

UN DIVORZIO ANNUNCIATO

Che le strade del talento inglese e della Lazio fossero destinate a dividersi era scritto da tempo, ma adesso la vicenda sembra veramente essere arrivata ai titoli di coda. Troppa la nostalgia per il suo paese natale, troppe le differenze tra il calcio inglese e quello nostrano. Morrison è da alcuni mesi in Inghilterra e da un paio di settimane si sta allenando con il Wigan, squadra allenata dal suo mentore ai tempi delle giovanili del Man Utd, Warren Joyce. Il Direttore Sportivo Igli Tare vuole accontentare il ragazzo, ma la Lazio non è disposta a svendere il classe ’93, vorrebbe anzi provare a valorizzarlo con un prestito fino al termine della stagione.

LA SBLOCCA…POWELL

Un’inaspettata accelerazione alla trattativa tra il Wigan e la Lazio, sembrerebbe arrivato dall’infortunio di uno dei cardini del centrocampo degli inglesi, il trequartista Nick Powell, fermato da un problema al bicipite femorale. Il tecnico Joyce è apparso dubbioso sul suo recupero, come dichiarato a Sky Sport UK: “E’ deludente per il giocatore, prima di tutto credo che lui faticherà ancora a giocare in questa stagione. Sarà un altro anno deludente per lui. Tutto quello che può fare è non sentirsi dispiaciuto e cercare di tornare più forte e più in forma”. Parole chiare, parole con le quali Joyce vuole spingere il club a far firmare Morrison, magari accollandosi i 500mila euro che la Lazio deve al giocatore sino al termine della stagione, fattore imprescindibile per il club di Lotito.

La trattativa sta per sbloccarsi, presto Ravel Morrison sarà un nuovo giocatore del Wigan.

 

Rindone (Cor Sport): “La Lazio ha in pugno El Ghazi, ma…”. Poi sulla questione rinnovi

Il giornalista del Corriere dello Sport, Daniele Rindone, è intervenuto su Elleradio, nella trasmissione “Laziali On Air“. Queste le sue parole:

EL GHAZY
Rindone ha parlato del possibile arrivo del giocatore dell’Ajax: “A gennaio la Lazio non ha mai abituato a colpi last minute, in dieci anni non ne ricordo uno, forse solo Floccari. Lotito è abituato a intervenire con i suoi tempi e a seguire le sue regole. L’acquisto di El Ghazi è condizionato, ce l’ha in pugno, ma serve una cessione, presumibilmente quella di Keita, per chiudere la trattativa. Tare è stato chiarissimo: senza cessioni non possono esserci acquisti”.
DJORDJEVIC
Per quanto riguarda il numero 9 biancoceleste: “Su Djordjevic si è detto di tutto, il presidente del Lione ha affermato di non essere più interessato, di sicuro El Ghazi non è il sostituto del serbo, è un’ala, anzi un ex trequartista che ha traslocato sulla fascia per esigenze tattiche, ma non è di certo una prima punta di ruolo“.
 
BIGLIA
Sul rinnovo di contratto di Biglia: “Al momento non mi sembra ci siano i presupporti economici per firmare. La Lazio per Biglia ha fatto più di quanto poteva fare con l’argentino, gli è stato offerto un contratto di cinque stagioni per un giocatore che compirà tra poco 31 anni. E’ un contratto molto alto per questa gestione, le cifre con i bonus arriverebbero a tre milioni netti, che il giocatore vorrebbe invece a prescindere dai bonus. Non è un giocatore che finora è stato un fenomeno di continuità. Di sicuro so per certo che la Lazio sta facendo degli sforzi, ma questi non stanno venendo recepiti dal giocatore“.
KEITA
Sull’attaccante senegalese: “Sarà più facile capire la situazione dell’attaccante negli ultimi giorni di mercato, quando i giochi si faranno più accesi. Sicuramente la Lazio sui rinnovi di contratto è sempre in ritardo, ma anche Keita ha avuto reazioni caratteriali esagerate, non presentandosi in ritiro e saltando la prima partita di campionato è passato dalla parte del torto. Bisognerà vedere quali offerte arriveranno. Il Milan al momento non ha possibilità economiche per chiudere l’acquisto. Terrei in considerazione la pista Mendes, c’è la sua regia dietro molte operazioni e potrebbe, attraverso i suoi canali, trovare una sistemazione a Keita. C’è ancora un po’ di tempo per valutare la situazione. A giugno Keita potrebbe avvalersi dell’art. 17, ma c’è un tacito accordo per il quale nessun club europeo usufruisce di questo escamotage”.
LAZIO ATALANTA
Domenica Lazio-Atalanta sarà un vero scontro per l’Europa. Che partita ci si può aspettare? “Sarà una partita molto pericolosa. La Lazio contro il Crotone non mi è piaciuta molto, ma si tornava dalla sosta. Di certo la sfida contro gli orobici andrà interpretata diversamente. Mi aspetto di vedere in campo Felipe Anderson e Lulic, ma l’Atalanta nelle ripartenze è micidiale e potremmo assistere a una partita con molti gol“.
CATALDI
Alla Lazio non mancano i giovani di talento, ma non sembra esserci spazio per tutti. Ci potranno essere movimenti di mercato in questo senso? “Non credo a gennaio, anche se il mercato abitua alle sorprese. Non credo partirà nessuno, compreso Cataldi. A Roma Est mi sembrava in imbarazzo, voleva dire e non dire, ma in cuor suo vuole restare, anche se un ragazzo della sua età desidera giocare da titolare, senza dubbio. Ha delle richieste, ma sono convinto che la Lazio non lo lascerà partire“.
MERCATO ESTIVO
Sul mercato in estate: “I giocatori importanti alla fine hanno sempre chiesto di partire, perché le condizioni economiche si sono sempre fermate a un certo livello. Fermo restando che alcuni sacrifici da Lotito sono stati fatti, partendo da un tetto massimo d’ingaggio di 500.000 euro fino all’offerta da 3 milioni fatta a Biglia. Non credo però, arrivati a un anno e mezzo dalla scadenza, che Keita, De Vrij e Biglia resteranno e quindi mi aspetto una rivoluzione molto profonda. D’altronde la Lazio quando ha dovuto ricostruire la squadra difficilmente ha fallito, lo ha fatto invece quando ha dovuto confermarsi”.
SERIE A 
Da qui al termine della stagione quale può essere la griglia di classifica alle spalle della Juventus? “Il cuore spera che la Lazio possa piazzarsi tra le prime tre, temo un po’ l’Inter di Pioli che ha ritrovato equilibrio e a Milano sta trovando quel pizzico di fortuna che a volte gli è mancato a Roma. Il mercato potrà fare la differenza, Napoli e Inter sono temibili, la Roma ha dimostrato di essere solida, ma spero che la Lazio di Inzaghi possa confermarsi ad alti livelli anche nel girone di ritorno”.

Djordjevic-Lione, trattativa in stallo: ecco qual è il motivo

0

Tra i giocatori destinati a dire addio alla Lazio in questo mercato di gennaio vi è, in prima fila, Filip Djordjevic. Fuori dal progetto tecnico della squadra biancoceleste, l’attaccante serbo è ormai pronto a fare le valigie per far ritorno in Ligue 1, per la precisione nelle fila del Lione. La sua situazione registra tuttavia al momento una fase di stallo: la trattativa tra le parti va infatti avanti da settimane e, alla vigilia dello scorso weekend, sembrava essere arrivata l’accelerata decisiva, che aveva messo il giocatore praticamente con un piede e mezzo in Francia. E invece di colpo l’operazione ha subito un brusco rallentamento, con il patron dell’OL Aulas intervenuto personalmente addirittura per smentire ogni ipotesi di trattativa. In realtà l’interesse del club francese per Djordjevic c’è, ma probabilmente dietro questa chiusura c’è un motivo ben preciso.

Quale? Lo svela Il Messaggero, secondo cui il Lione avrebbe ritenuto troppo alta la richiesta di 8 milioni avanzata da Lotito per privarsi dell’attaccante. La cui mancata cessione rappresenta al momento un inconveniente non da poco per la Lazio, in quanto blocca possibili affari in entrata, in primis quello legato ad El Ghazi.

Lensen spiega la sua visione del calcio

0

Ormai da qualche anno il settore giovanile della Lazio è completamente nelle sue mani. Lotito è andato a pescarlo nientemeno che in Olanda e gli ha affidato l’arduo compito di formare i giovani, facendone i campioni della squadra biancoceleste del domani. E, su questo aspetto, su come devono comportarsi i giocatori in campo, Joop Lensen sembra avere le idee molto chiare. Ed è lui stesso a spiegarle, descrivendo la sua particolare visione del mondo del calcio:

I nostri giocatori devono essere aggressivi, perché è proprio l’aggressività la qualità fondamentale per dominare il gioco. Devono sviluppare un calcio piacevole, ma che sia soprattutto proiettato ad offendere“.