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Mihajlovic ironico: “Ho sbagliato periodo in cui giocare”

Incalzato dai cronisti presenti in conferenza stampa, il tecnico del Torino Sinisa Mihajlovic ha scherzato sul potenziale prezzo di mercato di bomber Belotti: “Girano dei prezzi esagerati, per chiunque. Nessuno può valere 90-100 milioni, nemmeno Pogba o Higuain. Se fosse così, dovrebbero segnare 4 goal a partita e vincere da soli. Poi se c’è qualcuno disposto a pagare certe cifre, allora i presidenti fanno bene a fissare queste cifre. Giocassi oggi, credo che varrei pure io 100 milioni. Ho sbagliato periodo in cui giocare

Facco rivela: “Il mio più grande rimpianto? Nella Lazio di Maestrelli…”

Intervistato su radiosei, Mario Facco ha rivelato il suo più grande rammarico: Il più grande è quello di aver fatto sempre il titolare ad eccezione che nella stagione dello scudetto con Maestrelli. Detto questo mi reputo un uomo fortunato, ho fatto la professione migliore del mondo. Quando la mattina, appena sveglio, ti rendi conto che sei un privilegiato non puoi chiedere altro alla vita. In quella stagione dello scudetto ho lottato come gli altri per guadagnarmi spazio ed una maglia da titolare, il fatto di non esserci riuscito del tutto non cambia il gusto di quella vittoria. La sento mia. Poi facendo l’allenatore ho capito la difficoltà di dover fare delle scelte. Maestrelli con noi che giocavamo di meno era fantastico, ha fatto il suo dovere motivandoci sempre”

Biglia: “Mentalità giusta per riportare la Lazio dove merita. Il Mister ci trasmette la voglia”

Al termine dell’odierna seduta di allenamento dei biancocelesti, il capitano della Lazio, Lucas Biglia, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel per parlare del momento della squadra a due giorni dalla delicata trasferta di Palermo e a 10 giorni dal fondamentale derby contro la Roma.

Il centrocampista argentino  si prende la squadra in spalla e suona la carica:Vogliamo riportare la Lazio dove merita dopo che la scorsa stagione abbiamo fatto male. È importante pensare al nostro lavoro, non sarà facile ma andiamo lì per fare il miglior risultato possibile. Rimangono partite dure, ma quello che conta è quello che facciamo giorno per giorno. Dobbiamo pensare a questa domenica e poi alle altre. Serve la mentalità giusta.” Il gruppo è unito e ci crede, secondo l’argentino merito di Inzaghi: “Il mister ci trasmette la voglia di allenarci bene per farci trovare pronti, come col Genoa. Ci alleniamo sempre al massimo. Abbiamo tanti ragazzi che hanno voglia di migliorarsi, cerco di aiutarli. L’importante è che abbiano voglia.”
Lucas Biglia è tornato da poco in campo ma si è subito ripreso la sua squadra dal mezzo del centrocampo, perno del gioco laziale il regista attraversa un momento particolare vista la vicina scadenza del suo contratto. Di questi giorni la nuova proposta del presidente Lotito e si aspetta la fumata bianca ma l’argentino non si sbilancia. Il capitano laziale chiude l’intervista augurando un buon compleanno al team manager Maurizio Manzini: “È una persona molto importante per la società, ma soprattutto per noi.”

 

 

L’ex laziale Foggia parla di domenica e del rinnovo di Biglia: “Fondamentale”

E’ Pasquale Foggia, ai microfoni di TMW Radio, a parlare di Lazio. Per la partita di domenica mette in guardia: Sarà fondamentale per entrambe le squadre, i rosanero devono cercare di dare una svolta altrimenti rischierebbero di compromettere la panchina di De Zerbi che mi sembra strano sia ancora lì”. Anche se Zamparini la pensa diversamente perché secondo lui l’allenatore del Palermo non è in discussione. Mentre l’ex centrocampista offensivo torna sul rinnovo di Biglia:“Sarà un rinnovo importante, un segnale fondamentale alla piazza per un progetto di continuità”.  Non solo Lazio, Foggia parla anche di se, lunedì consegnerà la tesi a Coverciano per diventare direttore sportivo:“L’ultimo esame per il patentino, un’esperienza che vorrei fare perché mi sento portato per questo ruolo. Poi ovviamente parlerà il campo. Vorrei partire da un settore giovanile, ma anche lavorare con i grandi non sarebbe un problema”.  Tornando alla Lazio parla di mercato: “Non vedo reparti da ritoccare in maniera importante, sicuramente faranno qualcosa ma è un periodo in cui la Lazio sta mettendo in luce tanti giocatori. Grande merito a Simone Inzaghi, alla società e a Tare”. Le ultime parole sono per Cataldi che fatica a trovare spazio: “È ancora giovane, a centrocampo la Lazio ha giocatori importanti e lui può crescere tanto. Sicuramente è un giocatore importante per la Lazio in chiave futura”.

Lazio nuova proposta per Biglia. Ma prima si pensa a Palermo e Roma

La Gazzetta dello Sport riporta oggi la notizia della nuovo proposta contrattuale per il regista argentino che potrebbe essere decisiva in chiave rinnovo. Si tratterebbe di un contratto fino al 2021 di circa 3 milioni a stagione: il più caro dell’era Lotito. Per adesso si pensa al Palermo e soprattutto al derby, sarà dopo il 4 dicembre che la società aspetta una risposta definitiva e difficilmente si vedrà un ennesimo adeguamento: in caso di rifiuto la rottura sarebbe totale. Anche se le voci di corridoio fanno ben sperare e parlano di un avvicinamento, probabilmente risolutivo, tra l’argentino e la società. Oltre alla questione Biglia è in sospeso anche il contratto di Keita Balde dove la situazione appare più complicata: blindare i due giocatori sarebbe una conquista importantissima per i capitolini.

FORMELLO – La squadra è pronta. Solo un dubbio per Inzaghi…

Squadra che vince (e convince) non si cambia. Questo è il concetto che a quanto pare Inzaghi ha deciso di applicare per la trasferta di Palermo. L’allenamento di oggi è infatti servito al tecnico biancoceleste per stabilire un primo punto: nessun calcolo, nessuna modifica e stessi interpreti della bellissima vittoria con il Genoa. Domani, prima della partenza per Palermo, il tecnico scioglierà gli ultimi dubbi sul modulo. Nella seduta dell’antivigilia (iniziata alle 12.30, stesso orario del lunch match di domenica), Inzaghi è partito con un 3-5-2 e poi a fine allenamento ha provato il 4-3-3. In ogni caso non è escluso che si possa cambiare a gara in corso…ormai questa Lazio camaleontica ci ha abituato a questi cambi a seconda delle fasi di gioco.

In caso di 3-5-2 (leggermente favorito al momento) la squadra dovrebbe schierarsi praticamente con gli stessi 11 e modulo di Napoli con Strakosha tra i pali unica novità (Marchetti dovrebbe rientrare per il derby): Basta, Wallace e Radu in difesa; Felipe Anderson, Parolo, Milinkovic e Lulic a centrocampo; Keita al fianco di Immobile davanti. Con il 4-3-3 invece si avrebbe la KIA (Keita, Immobile e Felipe Anderson) e Lulic terzino con Radu al fianco di Wallace al centro della difesa (ergo stessa formazione della gara con il Genoa: prima volta in stagione)

INFERMERIA. De Vrij resta in palestra per il secondo giorno consecutivo e prova a rimettersi a disposizione per il derby del 4 dicembre. Lukaku è recuperato, ai box ci sono Prce e Luis Alberto: entrambi questa mattina hanno svolto un lavoro differenziato al “Fersini”.

Lazio, quando la rivoluzione è…medica

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Si prospettano altre novità per quanto riguarda la prevenzione degli infortuni in casa Lazio. Lo staff medico infatti, ha ieri illustrato un nuovo metodo che a partire dalla prossima settimana utilizzerà per cercare di salvaguardare la salute dei propri calciatori.

Secondo quanto riportato da La Repubblica dalla prossima settimana i giocatori biancocelesti verranno sottoposti al test del DNA, metodo che fornisce indicazioni preziose e precise sulla predisposizione a lesioni muscolari, permettendo quindi di creare preparazioni personalizzate e diete ad personam. Questo metodo è già utilizzato da molti prestigiosi club europei ed in Italia dal Napoli.
Quando si dice “prevenire è meglio che curare“…

E. Filippini: “Lazio, puoi lottare per la Champions. E quel gol di Di Canio al derby…”

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E’ stato uno dei primi acquisti dell’era Lotito. Insieme al gemello Antonio spiccava in campo per generosità e tenacia. Chiusa l’esperienza da calciatore ha intrapreso quella da allenatore, partendo dal settore giovanile del Brescia. L’attuale tecnico del Ciliverghe Mazzano, Serie D, Emanuele Filippini, è intervenuto alla trasmissione Laziali On Air, in onda sugli 88.100 di Elleradio, per parlare del momento della Lazio a sole due settimane dal derby.
Sul sorprendente inizio di stagione disputato sinora dalla Lazio
Anche se sono rimasto un grande simpatizzante e quindi me lo auguravo, non mi aspettavo di vedere la squadra a questi livelli. La Lazio ha messo in mostra una grande organizzazione di gioco e dei giovani molto interessanti. Ritengo che quest’anno possa davvero lottare per la Champions. Juventus a parte, forse Roma e Napoli hanno qualcosa in più dei biancocelesti, ma i partenopei con la cessione di Higuain prima e con l’infortunio di Milik dopo hanno perso tanto“.
Su Simone Inzaghi
Sono molto contento per lui. Sta dimostrando di essere un tecnico estremamente competente, sia sul campo che nel rapporto con i media. Quando fa delle dichiarazioni dice sempre cose giuste e lo fa in maniera pacata, al di là del risultato della giornata. Credo davvero che abbia un grande futuro davanti a sé“.
Su Palermo-Lazio
Sarà una partita aperta a tutti i risultati. Se la Lazio fa il suo non c’è partita, ma il Palermo viene da sei sconfitte consecutive e avrà voglia di riscattarsi. La squadra di De Zerbi nell’ultimo periodo attua un bel gioco, ma non raccoglie punti. Tuttavia, se la Lazio vuole ambire a determinati traguardi, non deve sbagliare l’approccio al match e portare a casa i tre punti“.
Sul Derby del 4 dicembre, lui che ne ha vinto uno da protagonista il 6 gennaio del 2005
Bisognerà vedere in che stato di forma arriveranno le due squadre. Il Derby è come una finale di Champions League, una sfida a sé, è sempre difficile da pronosticare. Una squadra può prevalere sulla carta, ma un singolo episodio può cambiare l’inerzia della gara. Chiaramente tiferò Lazio. Il Derby del 6 gennaio lo ricordo con grande affetto. La squadra era rimaneggiata e la Roma era più forte di noi. Giocai terzino sinistro, con Giannichedda centrale difensivo. Sulla carta dovevamo perdere e invece vincemmo con merito con quel gran gol di Di Canio che esultò sotto la curva giallorossa“.

Stefano Re Cecconi: “Ero scettico su Inzaghi ma…”

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Non ho letto il libro, ma mi fa piacere che si parli ancora di mio padre. Mi sono battuto tanto per le inesattezze raccontate sulla sua morte, ma spesso poi ho lasciato perdere. Perché, per chi soffre come noi, sentire alcune cose è come spargere sale sulle ferite“. Questo il commento, ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3, di Stefano Re Cecconi sul libro, uscito in questi giorni in libreria, “Aveva un volto chiaro e tirato“, scritto dal giornalista Guy Chiappaventi per chiarire alcuni aspetti sulla morte del padre Luciano. Una morte tragica, si racconta avvenuta per uno scherzo finito male, versione cui però la famiglia non ha mai creduto. Una morte che ha privato il mondo della Lazio di uno degli artefici dello scudetto del ’74, il quale ha trasmesso la passione per i colori biancocelesti anche al figlio.

Che si sofferma anche sulla squadra di Inzaghi: “Sono rimasto male dalla vicenda Bielsa, la Lazio non lo meritava. Non avevo tanta fiducia in Inzaghi, ma oggi vedo un gioco efficace, anche se non spettacolare. Simone è stato bravo a stimolare la voglia di rivincita di alcuni giocatori e ha superato situazioni spinose, come quella di Keita, a testa altissima. I giocatori sono più tranquilli e anche chi entra, come Wallace, fa il suo, forse anche di più. La Lazio inoltre è avvantaggiata perché non gioca in mezzo alla settimana e può allenarsi tutti i giorni in vista della gara della domenica“. Lodi poi anche per Peruzzi e i tanti giovani entrati in prima squadra: “L’arrivo nella dirigenza di una figura dello spessore di Angelo è stato un gran colpo. È un punto di riferimento e ha grande professionalità. È bello vedere tanti ragazzi della Primavera in prima squadra. Si vede che sono attaccati alla maglia e hanno voglia di arrivare. Murgia ha dimostrato di essere un ragazzo interessante. Anche Cataldi quando è entrato si è sempre comportato bene. Conosco la sua famiglia, sono persone splendide e profondamente laziali. Speriamo che i giovani non mollino alle prime difficoltà e che non si senta la mancanza di gente di esperienza come Klose e Mauri. Sarà compito di Radu e Lulic proteggere i giovani“. Infine, qualche parola sul match con il Palermo, in programma ad una settimana esatta dal derby: “In Serie A nessuno ti regala niente e i rosanero possiedono buone individualità come Nestorovski. La Lazio deve essere abbastanza matura da non pensare al derby e anche Felipe Anderson deve stare attenti a non farsi ammonire perché la sua presenza contro la Roma è troppo importante e noi lo sappiamo bene“.

QUI PALERMO – Buone notizie per De Zerbi. Che sul modulo…

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Buone notizie in casa Palermo in vista della sfida con la Lazio di domenica al ‘Barbera’: contro i biancocelesti, in una sfida da più parti considerata come una sorta di ‘ultima spiaggia’, mister De Zerbi potrà contare anche sullo svedese Hiljemark, che si è allenato in gruppo per l’intera ultima seduta ed è pronto a scendere in campo dal 1′ nel match dell’ora di pranzo. Che non dovrebbe vedere invece la presenza di Balogh e Gonzalez, che hanno svolto solo in parte l’allenamento, prima di passare ad un lavoro differenziato. Hanno lavorato a parte anche Cionek e Bentivegna, mentre Embalo e Trajkovski, oltre al differenziato, sono stati impegnati anche in un lavoro di fisioterapia.

Sotto il profilo tattico, invece, il tecnico sembra orientato ad adottare un cambio anche nel modulo, che dovrebbe essere un più prudente 3-4-2-1, con due tra Quaison, Chochev, Hiljemark e Diamant alle spalle del terminale offensivo Nestorovsky.

Haller, l’ag: “Nessun contatto ufficiale con la Lazio, ma…”

In vista del prossimo mercato di gennaio, freme l’attività in casa Lazio per tentare di rinforzare il suo attacco. Tante le piste vagliate, da Paloschi (che potrebbe arrivare in prestito con diritto di riscatto da valutare la prossima estate) a Keseru (il cui agente ha confermato la trattativa con i biancocelesti per gennaio, sulla base di 4-5 milioni), ma soprattutto quella, sempre viva, che porta ad Haller. A confermarlo, il suo agente: “Non ho avuto contatti ufficiali con la Lazio, ma siamo in attesa di valutare proposte interessanti“.

L’Italia e la Premier League sono al momento le due possibilità più probabili per il futuro dell’attaccante francese, seguito in passato anche da Inter e Tottenham. La Lazio è sulle sue tracce da ottobre e, se dovesse arrivare a cedere Djordjevic (ad una tra Lione e Marsiglia), dovrebbe attivarsi sul mercato per dare ad Immobile una giusta alternativa. L’Utrecht, per privarsi di Ballet, chiede non meno di 10 milioni di euro, mentre Lotito non vorrebbe superare gli 8. Gennaio però è vicino e dunque occorre far presto a chiudere l’operazione, perché se dovessero giungere nuovi interessamenti il prezzo potrebbe schizzare alle stelle.

Del Nero: “Inzaghi era il beniamino dello spogliatoio ma ora…”

La sua storia con la maglia della Lazio è iniziata trascinando la squadra alla qualificazione nel preliminare di Champions League, e terminata con lo scambio che portò Candreva alla Lazio. Simone Del Nero, in diretta su Radio Incontro Olympia, parla di Lazio tra passato e presente: La Lazio mi è rimasta dentro. Non sono stato moltissimo a Roma ma quando sono stato ceduto al Cesena mi sono messo a piangere, era finita. In quei giorni avevo spento il cellulare, non volevo che mi chiamassero, non volevo andare via. Poi ho fatto i conti con la mia coscienza e l’ho riacceso e deciso di accettare il trasferimento. Dovevo rimettermi in gioco era giusto così. La partita dei preliminari di Champions League contro la Dinamo Bucarest è stata la soddisfazione più grande nella mia esperienza alla Lazio, in cui sono stato protagonista. Erano due mesi che facevo parte della rosa, e i presupposti furono positivi. Sono stato quattro anni e mezzo fantastici, ho incontrato persone stupende e con molti di loro ancora sono in contatto. Mi sarebbe piaciuto segnare in un derby, purtroppo non sono riuscito mai a giocarne uno. La prima cosa che ti chiedono i tifosi quando arrivi a Roma è di vincere il derby. La settimana precedente è sempre difficile da gestire ma ti caricava molto, i tifosi della Lazio ci credevano tantissimo. Era importante, Formello si riempiva di gente e di entusiasmo. Alla Lazio ho ritrovato anche Cribari che è come un fratello, lo conosco da quando avevamo 18 anni. Spesso io vado in Brasile o lui viene in Italia e a volte parliamo anche dei nostri anni alla Lazio. Una volta sono entrato nello spogliatoio vestito non benissimo, Baronio mi legò tutti i vestiti al muro con lo scotch. Tanta era la rabbia che presi tutti quelli di Baronio, al rientro dall’allenamento e li buttai sotto la doccia. Per non parlare di Inzaghi, era il beniamino dello spogliatoio. Era un giocherellone sempre con il sorriso in bocca. Adesso lo vedo in panchina con un altro atteggiamento, un altro portamento, come è giusto che sia. Devi gestire 26 giocatori non sei più soltanto tu, ci sono delle responsabilità e delle tensioni da gestire. Ma questo non è un problema gli riesce benissimo e i risultati lo stanno dimostrando. Ero abituato a vederlo sotto un altro aspetto. Ora invece è diventato un grande allenatore. Il tempo gli sta dando ragione e sono contento per lui se lo merita. Però per come l’ho conosciuto io non l’avrei mai immaginato. Adesso invece lo dico sempre, il migliore acquisto della Lazio in estate è stato Simone Inzaghi. Sta facendo un grandissimo lavoro con i giovani, li sta crescendo dandogli fiducia e gestendoli al meglio. Li conosce benissimo e lo stanno ripagando. Partire senza grandi ambizioni è stato un vantaggio, adesso sta stupendo tutti. L’acquisto di Immobile e aver ritrovato Keita e Felipe Anderson è stato fondamentale. Io spero che Keita la Lazio riesca a trattenerlo, lo ricordo era un ragazzino quando io ero alla Lazio ma già si vedeva che aveva i colpi da campione. E’ fondamentale. Le motivazioni per un giocatore sono fondamentali, conta avere un allenatore che crede in te e poi la società deve fare il suo. La Lazio deve tenerlo a tutti i costi. Poi bisogna farlo restare tranquillo senza mettergli troppe pressioni addosso. Con questa rosa la Lazio può giocarsi fino in fondo la qualificazione alla Champions League, che ormai manca da troppo tempo”.

Nicolò Armini in campo 90′ nel successo dell’Italia Under 16 contro l’Ucraina

9o’ in campo da titolare per Nicolò Armini, il talento laziale nell’Under 16 di Daniele Zoratto, che con un gol di testa del siciliano Antony Angileri ha battuto in amichevole l’Ucraina. Finisce 1-0 un match che gli azzurrini hanno sempre tenuto sotto controllo, dopo un inizio trascorso a misurare le distanze, per poi prendere il sopravvento fino alla fine della gara.

Molte le occasioni non andate a buon fine, ma gli Azzurrini hanno ribadito la positiva prova fornita nella prima amichevole terminata con un pareggio (2-2).

Sono gli ucraini a iniziare forte, mettendo in difficoltà in un paio di occasioni la retroguardia azzurra, ma al 21’, su un calcio d’angolo battuto sulla destra da Ghislandi, irrompe il difensore palermitano Angileri che di testa insacca la rete del vantaggio. Da questo momento in poi, la partita cambia verso e gli Azzurrini prendono in mano le redini del gioco, chiudendo in vantaggio la prima frazione di gioco.

Nella ripresa la musica non cambia e l’Italia si fa avanti rendendosi pericolosa con Lirussi e il solito Ghislandi, fino a cogliere una traversa con Tonin al 30’. Dopo la girandola delle sostituzioni e qualche asperità agonistica, il match si chiude con la vittoria azzurra.
 
Soddisfatto il tecnico Daniele Zoratto che, rispetto alla prima amichevole, oggi ha visto un grande miglioramento: “La prima partita – ha sottolineato l’allenatore – è stata tatticamente disordinata e poco intensa, ma i ragazzi hanno ascoltato le mie indicazioni e questa volta hanno risposto giocando una gara di grande carattere, mettendo in campo intelligenza tattica e buona intensità agonistica”.

A.A.A. Cercasi acquirenti per la casa di….Harry Potter! (Foto)

Notizia sensazionale per i fan del maghetto più famoso del mondo cinematografico. La casa di Harry Potter è in vendita! La storica abitazione in cui appunto il giovane Harry nel film vive insieme alla famiglia adottiva prima di iniziare la fantastica avventura nella scuola di magia, è stata messa in vendita. Nei film della saga di Harry Potter, l’indirizzo esatto della casa è 4 Privet Drive, Little Whingeing, Surrey, ma per girare le scene dell’esterno dell’abitazione fu usata una vera villetta che si trova al numero civico 12 di Picket Post Close a Martins Heron, Bracknell, nel sud dell’Inghilterra e a poca distanza da Londra. L’abitacolo è in vendita per 475mila sterline: neanche troppo, considerando come i fan del personaggio dei libri di J.K. Rowling si fionderanno sull’offerta.

La proprietà, messa sul mercato sul portale chancellors.co.uk, si compone di tre camere da letto, di un grande bagno e di un giardino con patio e dispone di un parcheggio auto esterno. Ecco alcuni scatti dell’abitazione:

 

Biava: “Vi spiego perché è una fortuna che Bielsa non sia arrivato”. Poi sul derby…

Rimarrà per sempre uno degli eroi del 26 Maggio, ha sempre portato con orgoglio, dedizione e passione l’aquila sul petto per 4 anni. Solo l’eta avanzata e la voglia di chiudere la carriera vicino a casa ha impedito che quel matrimonio idilliaco finisse prematuramente. Stiamo parlando di Giuseppe Biava. L’ex difensore biancoceleste è intervenuto ai microfoni di “9 Gennaio 1900“, su Radiosei, per parlare del momento che sta vivendo la Lazio di Inzaghi e, in quanto doppio ex, ha parlato anche del lunch match di domenica tra Lazio e Palermo (con un accenno anche sul derby del 4 dicembre). Ecco le sue parole:

Sulla Lazio: “La squadra ha stupito tutti, dopo il caso Bielsa e l’addio di alcuni ‘vecchi’ come Klose, sta facendo bene meritando la posizione in classifica. Inoltre ha una rosa molto giovane con un grande futuro; Immobile, Felipe, Milinkovic, lo stesso Cataldi sono calciatori di qualità”. Alla lunga però la scarsa esperienza potrebbe essere un limite: “Sì, i ragazzi potrebbero peccare di ingenuità, ma con l’entusiasmo che c’è il giovane si esalta. Per allenare questa squadra Inzaghi è la persona giusta, con Bielsa avrei visto male la stagione: Simone conosce tutti e riesce a farli divertire e giocare bene, con l’argentino sarebbero venuti tutti da fuori quindi è stata la fortuna della Lazio la sua uscita di scena”. Aumentano le possibilità di arrivare in Champions“La fortuna della Lazio è l’assenza delle coppe europee. Tra quelle davanti, visto che l’Inter sta continuamente steccando se la può giocare alla pari con il Milan. Juventus, Napoli e Roma hanno qualcosa in più, ma ad oggi la Lazio è li ed è giusto che lotti”. Differenze tra la Lazio di Inzaghi e quella di Pioli: “Rispetto alla squadra di Pioli vedo lo stesso entusiasmo, oggi si sta ripetendo la cavalcata che due anni fa portò alla qualificazione al preliminare di Champions. Il campionato è lungo, potrà esserci anche un periodo storto, ma trovandosi li può dire la sua”. La difesa è nuovo punto di forza: “Ci sono tanti giocatori che non conoscevo e vedendoli giocare mi stanno sorprendendo: mi era piaciuto Bastos nelle prime uscite, De Vrij si sa che è uno dei più forti d’Europa. Sta facendo bene tutto il gruppo, tutti lottano per lo stesso obiettivo, quindi il singolo viene esaltato. Avendo giocatori duttili si può cambiare l’impostazione anche durante la partita: non è un difetto, a me è capitato con Gasperini e Guidolin, per mettere in difficoltà gli avversari può starci. La sfida di Palermo e l’effetto derby: “La partita di domenica vede sfidarsi due squadre con umori opposti: la Lazio può andare in Sicilia con tranquillità, il Palermo è fragile, se non riesce a trovare un episodio positivo si fa dura. Complicato riuscire a non pensare al derby, se c’è qualche diffidato si fa massima attenzione e ciò può penalizzare. Comunque i 3 punti in palio in Sicilia sono importanti per la classifica”. Immobile è difficile da marcareGioca sul filo del fuorigioco, fa mille scatti quindi è uno fastidioso perché non molla mai. Nell’ultimo anno è migliorato tanto tecnicamente; quando lasci campo alle spalle lui può farti molto male.

EUROPA LEAGUE – Serata nera per le italiane

La Roma ha vinto con un turno d’anticipo il gruppo E dell’Europa League, grazie al successo di questa sera per 4-1 sul Viktoria Plzen. I giallorossi di Spalletti sono quindi già qualificati per i sedicesimi di finale. Spicca in serata la tripletta di Dzeko

L’Inter è fuori dall’Europa League. I nerazzurri hanno infatti perso per 3-2 in Israele, sul campo dell’Hapoel Beer-Sheva, dopo essere stati in vantaggio per 2-0. Con questo risultato la squadra di Pioli rimane a 3 punti in classifica nel gruppo K ed è quindi matematicamente eliminata.

Anche il Sassuolo è fuori dall’Europa League, con una giornata d’anticipo sulla fine della fase a gironi. La squadra di Eusebio Di Francesco ha infatti perso questa sera per 3-2 sul campo dell’Athletic Bilbao ed è eliminata a causa anche del successo per 1-0 del Genk sul Rapid Vienna.

Una beffa. La qualificazione della Fiorentina ai 16/i di Europa League sembrava ormai cosa fatta, invece all’ultimo dei tre minuti di recupero il Paok ha segnato con Rodrigues il gol della vittoria. Una doccia gelata sulla Viola, che pure con Bernardeschi e Babacar era riuscita a raddrizzare una gara che nella prima mezz’ora si era messa in salita per il doppio vantaggio firmato da Shakhov dopo appena 5′ e da Djalma Campos. Fonte: Ansa

Costa Rica, Badilla: morte in diretta

L’ex difensore della nazionale costaricana Gabriel Badilla, 32 anni, si è accasciato a terra mentre correva la minimaratona di 10 km a Lindora (cittadina a pochi chilometri dalla capitale San Jose). La tragedia, a venti metri dall’arrivo, è stata ripresa in diretta dal giornalista Luis Lopez Rueda che stava lavorando per “El Expreso del Deporte”. Nulla hanno potuto i paramedici intervenuti sul posto che hanno praticato le manovre specifiche: il calciatore, infatti, è stato colpito da arresto cardiaco. Badilla solo nel 2013 aveva subito una delicata operazione a cuore aperto, riprendendo successivamente l’attività sportiva. Secondo quanto riportato dal personale medico locale “il paziente era in una condizione con l’attività zero elettrico nel cuore e una via aerea congestionata”.

Tegola Pioli: perde un giocatore importante per la sfida contro la Lazio

Brutta tegola per Stefano Pioli. Il neo allenatore nero azzurro infatti perde un giocatore importante per la delicata sfida contro la sua ex squadra, la Lazio. Gary Medel infatti, ha riportato una lesione al compartimento esterno del menisco del ginocchio destro, rimediato durante il derby di domenica scorsa ed ha deciso di operarsi in artroscopia. Come sottilienato da “La Gazzetta dello sport, la soluzione è drastica ma ha permesso al giocatore cileno di risolvere completamente la lesione ed evitare così ulteriori complicazioni in futuro. L’intervento è perfettamente riuscito ed ora Medel inizierà la riabilitazione e il lavoro di re-inserimento in gruppo ma non tornerà in campo prima di gennaio. Dovrebbe riaffacciarsi in squadra per la trasferta di Udine del weekend dell’8 gennaio oppure la settimana successiva per la gara interna contro il Chievo (giorni e orari ancora da definire, la Lega attende il sorteggio della Uefa per Champions ed Europa League). Ora Pioli dovrà studiare le soluzioni tattiche adeguate. Joao Mario, Kondogbia e Brozovic sono i favoriti a ricoprire la zona centrale del centrocampo in questo periodo, ma non è da scartare l’utilizzo di Felipe Melo, il giocatore che più ricorda Medel come caratteristiche.

 

Abodi ribadisce la sua lazialità ma sullo scudetto del 1915 è convinto che…

Il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi è intervenuto a Radio Incontro Olympia per ribadire non solo la sua fede laziale – messa in dubbio da molti dopo le recenti dichiarazioni sulla questione Scudetto 1915 – ma anche per ribadire la sua opinione su l’assegnazione del 3° scudetto:

Io sono Laziale. Lo scudetto 1915 non è una priorità, verrà trattato più avanti. Lo stadio Flaminio è un vecchio sogno, la prima partita della Lazio l’ho vista lì. Bisogna mettere in piedi un progetto per il villaggio Olimpico, ma è difficile. Oltre ai soldi ci sono anche problemi urbanistici che sarebbe difficile risolvere. La Lazio non giocherà al Flaminio, stiamo studiando altre formule che potrebbero uscire tra qualche mese. Lo stadio quindi potrà tornare a vivere, ma senza calcio, il Coni ci sta lavorando. Intanto bisogna trovare un investitore. La Lazio e la Roma meritano un nuovo stadio. Non mi candido per la Lega di Serie A, ma se faranno il mio nome non mi tirerò indietro. Cosa farei se diventassi Presidente della Serie A? E’ una domanda pericolosa, non rispondo per rispetto di chi lavora lì. Bisognerà ascoltare le richieste dei candidati e poi si sceglierà, l’obiettivo è riavvicinare la gente allo stadio. Dobbiamo dimostrare alla gente che il palazzo non è un covo di gente misteriosa. Noi facciamo tutto il possibile per migliorare questo calcio. La Lazio? Sono un cattivo osservatore, perché mi devo concentrare su le squadre di Serie B. Comunque ho visto una squadra strana, non sai mai cosa aspettarti. Non mi sta sorprendendo, perché negli ultimi anni l’abbiamo vista quasi sempre in alto, e poi ha dei giocatori di livello. Inzaghi è diventato un modello per i giovani allenatori. Auguriamoci che il suo ottimo lavoro continui a portare risultati”

Cruciani, nessun dietrofront verso i tifosi anzi rilancia…

Nuove dichiarazioni rilasciate dal giornalista e conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Il giornalista, noto tifoso biancoceleste, ha ribadito con fermezza le critiche rilasciate in questi giorni nei confronti dei tifosi e ha rilasciato la sua opinione sul momento Lazio:

“Il Napoli uscirà dalla Champions League, vi do subito questa mia previsione. Anche se è una radio laziale i risultati del Napoli interessano. Per il derby dobbiamo stare attenti, a Palermo non dobbiamo fare falli stupidi o infortunarci. A Palermo non è obbligatorio vincere, non è così scontata come partita. Un pareggio non sarebbe uno scandalo, la classifica del Palermo non racconta il vero valore dei rosanero. Tante partite che ha perso poteva pareggiarle, tipo quella contro il Milan. I tifosi della Lazio sono arrabbiati con me per quello che ho detto? Ho detto solo la verità, chi non va allo stadio per Lotito è penoso e patetico. Si va allo stadio per tifare la nostra Lazio. Una cosa è la Lazio, un’altra cosa è Lotito. Io non penso al presidente biancoceleste, che tra l’altro non mi sta antipatico, io penso solo alla Lazio che sta facendo bene. Non dobbiamo fare paragoni con la Lazio di Cragnotti, era un’altra epoca e un’altra realtà. I risultati dell’era Lotito sono buoni, non straordinari ma buoni. Le ambizioni scudetto? La Lazio non può vincerlo, il calcio è cambiato e Lotito non ha un potenziale economico importante come ad esempio può avere la Roma”.