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Di Padre in Figlio, “El Cholo” esalta il figlio ricordando un suo vecchio gol…

Nell’ultima giornata di Serie A abbiamo assistito ad un risultato inaspettato, al Marassi il Genoa di Juric si è imposto sulla Juventus per 3-1, grazie alla doppietta di Giovanni Simeone e all’Autogol di Alex Sandro.

Le congratulazioni per la doppietta del giovane attaccante argentino arrivano da ogni dove, ma forse quelle più belle arrivano dall’orgoglioso padre Diego Pablo Simeone. L’allenatore dell’Atletico Madrid, si è congratulato con il figlio cogliendo un’analogia molto cara ai tifosi della Lazio. Infatti “El Cholo“, sul suo profilo Twitter, ha postato una foto di suo figlio esultante e sopra una sua foto del 1 Aprile 2000, quando un suo colpo di testa, spianò la strada alla Lazio verso il suo secondo scudetto. Possiamo notare dalle foto come non serva la prova del DNA per i due atleti.

DERBY – Fiore: “Il derby una guerra di nervi. Ma la Lazio…”

Parla l’ex centrocampista Stefano Fiore ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Anche per lui sono ancora nitidi i ricordi dei derby giocati, in particolare quello della stagione 2002/03:Feci goal e andai sotto la curva nord. Un’emozione unica, indimenticabile. Quel goal ci permise di andare in vantaggio, poi loro rimontarono e noi pareggiammo con Stankovic. Nel finale Antonioli parò un rigore a Sinisa Mihajlovic”. Non è solo la nostalgia a parlare, perchè è proprio questa Lazio attuale a risvegliare qualcosa in lui: “Qualche similitudine c’è con la nostra Lazio. Fra tutte quella di voler riscattare un anno che non è andato bene. Noi venivamo dall’anno difficile con Zaccheroni dove non riuscimmo a tener fede alle nostre potenzialità. Con l’arrivo di Mancini avevamo tutti voglia di riscattarci. Ci stringemmo intorno a lui mettendo da parte tutto e riuscimmo a fare bene. Delle similitudini ci sono con la Lazio di oggi. Anche loro vengono da un anno negativo – merito del mister – intorno a Inzaghi stanno venendo fuori.  Simone sta dimostrando di essere molto attento e capace. Sulla partita di domenica ha le idee chiare:“Il derby se lo giocherà con la consapevolezza di affrontare la Roma quasi alla pari. Nessuno si aspettava la Lazio a questo livello, in grado di tener testa alle più forti del campionato. La Roma è forte, ma gli manca l’equilibrio. Cosa che invece ha la Lazio. Il derby è una guerra di nervi”. La stracittadina è una partita particolare dove non contano solo le qualità necessarie per altre sfide, Fiore lo sa bene ma non si sbilancia facendo pronostici. Però dalle sua parole traspare fiducia in questa Lazio e nel suo allenatore. I tifosi sperano non si sbagli.

DERBY – Oddo non ha dubbi

L’allenatore parla a Domenica Sportiva e non se lo fa ripetere due volte: “Tiferò per i biancocelesti”. Non ha dubbi proprio lui che prima di diventare Campione del mondo durante i mondiali di Germania2006 fu protagonista di una stracittadina. Esperienza che non scorderà mai:”Nella Lazio ci ho giocato e ne sono stato anche il capitano”. Proprio Oddo con la fascia al braccio servì un assist per Ledesma che valse l’uno a zero e dopo siglò il raddoppio biancoceleste su rigore, quel Lazio Roma finì 3-0 ma sulla prossima stracittadina non si sbilancia:”Lazio-Roma è una partita troppo particolare per dire chi può essere la favorita”. Un altro allenatore della Serie A ha preso parola sul derby di domenica: Vincenzo Montella. Anche per lui un passato a Roma, sponda giallorossa e l’ex attaccante nel post partita di Milan-Empoli ironizza:”E’ davvero improbabile che io tifi Lazio”.

DERBY – Si infiamma anche il Corriere dello Sport (Foto)

Sia Lazio che Roma conquistano i 3 punti della domenica precedente alla stracittadina, il clima è teso già da una settimana ma da oggi via liberà agli ultimi 7 giorni. Ne vedremo delle belle. Il Corriere dello Sport celebra le due squadre romane con una prima pagina da capogiro.

 

SCUDETTO 1915 – L’avv. Mignogna: “La petizione vola oltre i 33mila sì”

FIRMA LA PETIZIONE ON LINE CLICCANDO QUI

Non c’è alcun dubbio, il cuore dei laziali batte sempre fortissimo per quel sogno chiamato… Scudetto 1915! E’ bastato lanciare l’iniziativa “Tutti per Uno” in occasione di Lazio -Genoa, il match della finalissima tricolore negata dalla Prima Guerra Mondiale, che la Petizione “Lazio 1914/15, Campione d’Italia ex aequo!” ha ripreso immediatamente a volare. Con la collaborazione di tutti i portali biancazzurri, il link messo a disposizione dei sostenitori della rivendicazione ha spinto il totatalizzatore oltre i 33.000 sì. In questi mesi di duro e lungo lavoro abbiamo smontato una per una tutte le eccezioni che pretestuosamente erano state sollevate ogni dove al solo fine di creare incertezze e confusioni nelle menti dei tifosi, dei media e dei consiglieri federali. Ormai non c’è più spazio per alcuna strumentalizzazione. Tant’è che come abbiamo visto nei giorni scorsi, ora anche la Commissione dei Saggi nominata dal Pres. Carlo Tavecchio ha confermato l’estrema fondatezza delle nostre doglianze ed ha riconosciuto come la Figc del 1919/1921 si fosse acriticamente ispirata alle pressioni della stampa dell’epoca nell’assegnare quel tricolore soltanto ai rossoblu, ha poi eccepito come la medesima abbia colpevolmente omesso di considerare i meriti sportivi della Lazio che fu la squadra Campione dell’Italia Centro-Meridionale 1914/15 ed ha sancito come l’unico provvedimento adottabile per sanare in autotutela questo “vulnus” giuridico/sportivo sia quello di attribuire lo Scudetto 1915 anche al primo club capitolino. Ciò nonostante c’è ancora qualcuno che non ritiene una priorità una decisione in merito. Con tutto il rispetto e con tutta la garbatezza che da sempre ci contraddistingue, però, ci permettiamo di dissentire da questo modus pensandi e lo facciamo non già perché emotivamente coinvolti nella vicenda, ma solo, soltanto ed esclusivamente perché pensiamo che in ambito sportivo rendere giustizia sia sempre una priorità, che il merito debba sempre prevalere su ogni altra logica e che oggettivamente non ci siano ragioni per ritardare oltremodo una decisione che non farebbe altro che rendere onore a chi sarà chiamato a prenderla.

Gian Luca Mignogna

FORMELLO – Infermeria vuota (o quasi) per Inzaghi in vista del derby

Inizia nel migliore dei modi per la Lazio la settimana che porta al derby. Questa mattina, infatti, alla ripresa degli allenamenti dopo la vittoria di Palermo, Simone Inzaghi ha trovato l’infermeria praticamente vuota: i vari de Vrij, Luis Alberto e Kishna hanno infatti svolto in gruppo l’intera seduta e sono arruolabili per la sfida contro la Roma. Il sorriso più grande arriva dal difensore, ai box da metà ottobre per la frattura al quinto metatarso del piede destro e che questa mattina rivede il campo dopo una settimana di lavoro a parte in palestra. L’olandese partecipa senza problemi alle esercitazioni di possesso palla (con l’ormai noto fratino jolly, in modo da evitare contrasti pericolosi), agli allunghi della parte atletica e alla partitella a campo ridotto. La difesa biancoceleste può dunque di nuovo contare sulla sua pedina più importante, nonostante chi lo ha sostituito, insieme al resto del reparto, nell’ultimo mese di campionato non lo abbia assolutamente fatto rimpiangere.

Come di consueto il giorno immediatamente dopo una gara di campionato, a lavorare in campo sono solo i calciatori che ieri non hanno affrontato il Palermo e quelli che sono entrati nel corso del secondo tempo, mentre tutti gli altri sudano in palestra. Fa registrare miglioramenti Marchetti, fermatosi alla vigilia del match con il Genoa per una lesione elongativa al polpaccio e che lavora, sotto la guida del preparatore Grigioni, senza rischiare per l’intero allenamento, ivi compresa la sfida in famiglia finale. L’unica preoccupazione riguarda invece le condizioni di Lukaku, che si allontana dai compagni durante la fase di possesso palla a causa di un problema alla caviglia infortunata in nazionale. Non dovrebbe tuttavia trattarsi di nulla di grave, solo una distorsione che non dovrebbe compromettere la presenza del belga nella stracittadina di domenica.

DERBY – Importante iniziativa per i tifosi della Lazio in programma giovedì

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Ci siamo: mancano appena sei giorni alla grande sfida che avrà luogo domenica, sul prato dello Stadio Olimpico, e che vedrà contrapposti i biancocelesti di Inzaghi ai giallorossi di Spalletti. Poco meno di una settimana dunque, in cui la Capitale respirerà un’atmosfera decisamente bollente: la posta messa in palio dal match, infatti, è piuttosto elevata e riguarda non solo l’aspetto puramente campanilistico, il predominio della città, ma anche le ambizioni di classifica, con le due compagini lanciatissime verso le posizioni che conducono nell’Europa che conta, quella della Champions League, e che non vogliono arrestare proprio ora, msn che meno contro i rivali di sempre, la propria marcia.

Una gara importantissima insomma, per preparare al meglio la quale in casa Lazio si è deciso di puntare molto sul sostegno e la carica dei tifosi: per questo, giovedì i cancelli di Formello saranno aperti al pubblico. L’appuntamento non è ancora ufficiale, ma lo sarà certamente nelle prossime ore, quando la società comunicherà l’avversaria con cui i biancocelesti si confronteranno in amichevole – probabilmente la Primavera – e l’orario di ritrovo. Al derby manca sempre meno, la Lazio si prepara. Con i tifosi al proprio fianco.

Lensen: “Vi spiego come stiamo ammodernando e rinvigorendo il settore giovanile della Lazio”

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Se si vuole dare ad una squadra un futuro solido, è da qui che occorre partire: dal settore giovanile. La Lazio lo sa e, per bocca del responsabile Joop Lensen, ha illustrato, ai microfoni de ‘La Gazzetta Regionale’, i lavori di ammodernamento che ha messo in atto. A partire dalla costruzione di due nuovi campi, che permettano a tutte le squadre giovanili di allenarsi e giocare a stretto contatto con la prima squadra:

Stiamo ultimando i lavori, per febbraio-marzo saranno pronti. Vogliamo creare un polo unico che raccolga l’eccellenza del nostro settore giovanile per permettere ai ragazzi di respirare il calcio professionistico durante tutta la giornata”. Tra le varie innovazioni, spicca la creazione di un sistema tecnico all’intendo del quale tutti i gruppi lavorano seguendo una linea comune: “Vogliamo costruire un team di lavoro vincente, solo così si raggiungono i risultati. Da noi c’è un confronto tra tutti gli allenatori del settore giovanile. Abbiamo una filosofia ben precisa: se riusciamo a creare una base solida, i risultati che raggiungeremo nella formazione di giocatori per la prima squadra saranno sicuramente più elevati”. I principi vengono insegnati partendo dal generale per arrivare allo specifico: “Tutti i ragazzi apprendono la nostra filosofia, poi è normale che ognuno abbia bisogno di soluzioni specifiche”. Una filosofia che si può riassumere seguendo la regola delle ‘tre A‘: aggresive, attractive e attracking. “I nostri giocatori devono essere aggressivi, avere determinazione e voglia di vincere che li porti a dominare il gioco”. Più chiaro di così…

MOVIOLA – L’arbitro Guida croce e delizia. Bravo negli episodi chiave…

La partita diretta del direttore di gara Guida nel match di ieri allo Stadio Renzo Barbera tra Palermo e Lazio sia stata ricca di alti e bassi ambo le parti. Ma fortunatamente lui (coadiuvato dai suoi collaboratori) non commette errori negli episodi chiave del match rendendo sufficiente la sua direzione di gara e in questo modo porta in equilibrio i precedenti con i biancocelesti: 5 vittorie, altrettante sconfitte e un pareggio. Analizziamo gli episodi chiave:

  • Giusta l’ammonizione al 14′ nei confronti di Lulic: il bosniaco commette un fallo ingenuo nei confronti di Jajalo durante il contropiede rosanero. A nostro avviso Lulic poteva evitare di fare fallo perché in velocità poteva comunque recuperare il giocatore palermitano. Fortunatamente Inzaghi lo sostituisce al 64′ per evitare che prenda il secondo giallo che avrebbe significato espulsione e di conseguenza addio derby;
  • Basta, sul vantaggio laziale, è in posizione regolare;
  • Giusta, anzi giustissima l’ammonizione a Diamanti al 42’ del primo tempo: il giocatore rosanero come si dice a Romarosica” per il tunnel subito da parte di Felipe Anderson fatto con una semplicità disarmante e così decide di fargli fallo con annesse inutili e puerili proteste.
  • Giudica bene sia l’intervento perfetto di Radu su Quaison in area di rigore che il rosso a Gonzalez per fallo su Lombardi che aveva puntato la porta e i compagni di reparto del palermitano non erano abbastanza vicini per intervenire. È chiara occasione da gol.;

TEMPI BELLI – Aleesami fantastici e dove trovarli

Alla fine ne scopriamo uno a settimana. Stavolta è toccato a ‘sto Aleesami, marocchino di origine norvegese, anzi no, il contrario, che davanti a Basta sembrava Garrincha redivivo. E’ servito un colpo della Machete Crew serba, Basta-Milinkovic, per uscire vittoriosi dal Safari di Palermo con una pelle De Zerbi: lo scalpo di un allenatore del Palermo però non fa rumore, sarà per questo che quasi sempre si risolvono a Ballardini che scalpo non ne ha, scalpore nemmeno, tanto alla fine torna sempre lui.

Di Aleesami fantastici ne troviamo ogni settimana e da qui capiamo che quest’anno è diverso da quello precedente. I nuovi talenti di turno fanno cose, vedono gente ma alla fine i punti che i Ciofani, Lasagna, Tonelli e compagni belli che l’anno scorso spuntavano contro la Lazio non arrivano. Zero carbonella, nove e lode per la Lazio: per il dieci c’è la settimana prossima.

Il manuale del piccolo pessimista direbbe che è un film già visto: il sorpasso in canna, un momento positivo e di grande concentrazione, prospettive di classifica che si fanno inaspettatamente invitanti. E poi bum, il botto: speriamo di no, di scongiuri ne possiamo fare tanti, ma la verità è che saranno quegli undici lì in campo a dimostrare che motivazioni ed orgoglio sono più forti della paura dell’ennesimo sogno spezzato.

Inzaghi pensa già: safari dentro la mia testa, ci son più bestie qui che nella foresta. Quando si va a caccia d’altronde vale la regola del poker: se non hai capito dopo dieci minuti chi è la preda, allora vuol dire che la preda sei tu. Pollo o tigre che sia lo deciderà il campo: ma il brutto di partite come il derby è che nel passare da fenomeno all’Aleesami di turno, che stupisce, raccoglie applausi e complimenti ma alla fine esce a mani vuote, il passo è breve. Speriamo di trovarcelo di fronte un’altra volta, invece di ritrovarci improvvisamente nei suoi panni.

Fabio Belli

FORMELLO – Biancocelesti subito in campo. Finalmente l’infermeria si svuota?

Pratica Palermo archiviata brillantemente, adesso teste e cuori possono puntare solo e soltanto al derby del 4 dicembre. Una settimana molto importante per mister Inzaghi e tutto il suo staff, che sperano di avere (finalmente) la rosa al completo o quasi. Già da questa mattina (ore 10) i biancocelesti inizieranno a preparare la stracittadina con il solito defaticante per chi ha giocato ieri contro il Palermo e allenamento completo per tutti gli altri. Il martedì, come di consueto, sarà di riposo. Si tornerà a fare sul serio nella giornata di mercoledì. Simone Inzaghi riavrà a disposizione Stefan de Vrij: l’olandese la settimana scorsa ha svolto esclusivamente un lavoro differenziato, rientrerà in gruppo già nella seduta di scarico di oggi. L’allenatore valuterà bene le condizioni di quello che sulla carta resta comunque il miglior difensore della rosa e deciderà se rilanciarlo subito dal primo minuto o no, la cautela non è mai troppa. De Vrij è fermo dal 18 ottobre per la frattura del quinto metatarso del piede destro e chi lo sta sostituendo nell’ultimo mese – Wallace – non ha sbagliato praticamente una partita (anche con il Palermo tra i migliori in campo).

CAPITOLO MARCHETTI – Anche il portierone di Bassano del Grappa (ai box per una lesione al polpaccio) farà di tutto per  rientrare nel derby. Verrà monitorato quotidianamente, ma dovrebbe esserci. In caso contrario pronto Strakosha che fino ad ora lo sta sostituendo bene. I dubbi verranno sciolti soltanto giovedì o venerdì, quando mancheranno una manciata di giorni al match con la Roma. Ai box ci sono pure Luis Alberto e Kishna, non sono stati convocati per Palermo. Anche loro sono in dubbio. Tutto bene con Felipe Anderson: non è stato ammonito al Barbera e ha scampato il pericolo squalifica.

 

METEO – E’ arrivato l’inverno: venti gelidi sull’Italia e temperature in picchiata

Sì è fatto attendere parecchio ma alla fine (purtroppo o per fortuna) l’inverno è arrivato. Dopo il maltempo che negli ultimi giorni ha imperversato in alcune aree del nostro paese – con allagamenti che hanno creato grossi disagi e provocando ingenti danni – e un weekend tutto sommato asciutto, anche se accompagnato da un po’ di nebbia, da oggi farà il suo ingresso vero e proprio l’inverno. Le correnti umide e miti facenti parte della depressione sulla Penisola Iberica, responsabili della recente ondata di piogge alluvionali, infatti, si attenueranno; mentre l’alta pressione delle Azzorre piano piano salirà verso la Scandinavia, da dove richiamerà aria gelida artica che tra oggi (lunedì 28 novembre) e mercoledì 30 si riverserà sull’Italia.

Nei giorni che seguiranno l’aria fredda continuerà il suo cammino, fino a spargersi per buona parte delle regioni italiane, e provocando alcuni rovesci al Sud. Sull’Appennino centrale la quota neve raggiungerà livelli fin sopra i 500-800 metri. Fiocchi di neve lunga la dorsale fin sotto i 1000 metri su quella centrale adriatica. Le temperature saranno in picchiata a partire dal tardo pomeriggio-sera di lunedì 28. Martedì il freddo si sarà già stabilito, con valori massimi di temperatura poco superiori ai setto o otto gradi centigradi su molte regioni italiani, se non più bassi. Nella giornata di mercoledì tutto il Nord e il Centro Italia si risveglierà sotto zero, avvolto in una morsa di gelo: a Roma sono previsti meno tre gradi, mentre in quasi tutto il Centro-Nord le temperature massime si attesteranno sotto i sette o nove gradi centigradi.

Sconcerti: “La Lazio ha coscienza di squadra e qualità individuale ma…”

Ecco il pensiero di Mario Sconcerti rilasciato durante la trasmissione “90° minuto” sul momento che sta vivendo la Lazio. Nono risultato utile consecutivo per i biancocelesti (6 vittorie e 3 pareggi): “Lazio pronta per il derby? Certo che è pronta per il derby e lo è anche per il campionato. E’ una squadra che non deve porsi limiti anche se è molto difficile che vinca il campionato. Questo è un campionato strano perché: o lo vince ancora la Juventus o lo vince chiunque tra 5-6 squadre perché c’è vicinanza di valori. La Lazio è una squadra semplice ma ha 3-4 titolari tra i migliori d’Italia: vedi Biglia, Felipe Anderson, Immobile e questo Milinkovic-Savic che continua a crescere. E’ un Ercole in mezzo al campo. La Lazio è una squadra che ha un futuro. Ha una coscienza di squadra e qualità individuale“. 

De Rossi: “La Lazio non è il Pescara…”

Dopo le dichiarazioni di Dzeko, anche De Rossi gli fa eco a Mediaset Premium: “Come avevamo iniziato, sembrava un match senza storia ma se non li ammazzi subito, possono essere pericolosi. Derby? Se giochiamo così è come dice Dzeko, non so se vinceremo. La Lazio è più forte del Pescara, non sarà facile. La Lazio ha giocatori forti che venivano sottovalutati, ma li ho sempre considerati pericolosi, hanno trovato la quadratura e domenica sarà un derby importante per la classifica”.

Dzeko lancia l’allarme derby

Breaking News – A fronte della sofferta vittoria contro il Pescara per tre a due, l’attaccante giallorosso Edin Dzeko a fine partita ha rilasciato la solita intervista ai microfoni di Mediaset Premium. La prestazione sottogamba della Roma, non lascia ben sperare in vista del derby capitolino che si giocherà proprio domenica prossima alla ore quindici. “Se giocheremo come oggi, noi non vinceremo il derby”. Dichiarazioni eloquenti che non lasciano spazio a interpretazioni e che invece alzano il livello d’attenzione in casa Roma che, anche oggi, ha subito due reti da una formazione di basso livello come il Pescara.

ROMA PESCARA – Il solito rigore salva i giallorossi

La Roma batte il Pescara 3-2 e aggancia il Milan al secondo posto, portandosi a 4 punti dalla Juve capolista. All’Olimpico decidono una doppietta di Edin Dzeko nei primi 10 minuti e un rigore di Perotti, ma gli abruzzesi mettono paura per due volte. Il bosniaco, arrivato a 12 gol in 14 partite di campionato, infila Bizzarri al 7′ e 3 minuti dopo, entrambe le volte su assist di Perotti, che nella ripresa segna il terzo gol su calcio di rigore, dopo che Memushaj aveva riaperto i giochi al 15′. A Oddo non basta nemmeno il 2-3 di Caprari al 29′ della ripresa: per gli abruzzesi è la sesta sconfitta consecutiva. Spalletti centra il nono successo, il settimo in casa.

LAZIO SOCIAL – Lukaku festeggia il ritorno in campo, Marchetti pensa al derby

Vince la Lazio a Palermo, una gara intelligente volta a pungere e a contenere. Come precisato da Parolo a fine gara, è stata una prova di maturità quella dei biancocelesti. L’euforia è tanta, come dimostrano i tweet dei giocatori. Il primo a postare è stato Keita che ha laconicamente commentato: “Altri 3 punti. Bravi ragazzi”.

Altri 3 punti! #braviragazzi

Una foto pubblicata da Keita Balde Diao✔ (@keitabalde14) in data:

Niente immagine nel tweet di Jordan Lukaku, che però vuol dire tanto: “Contento di esser tornato in campo ma più felice per la vittoria 💪🏿⚽️💯 #ForzaLazio”.

Infine Marchetti, che non è potuto scendere in campo oggi al Barbera, scalda i motori per il derby come si evince dal suo tweet: “Grandi ragazzi…vittoria meritata e ora testa al derby!”.

Juan Jesus cauto: “Occhio alla Lazio!”

All’inaugurazione del Roma Store, il difensore Juan Jesus ha parlato del derby: “Lo vedevo da prima, quando ero all’Inter, è una derby sentito perché sarà una gara molto difficile, entrambe le squadre vivono un ottimo momento di forma. Noi dobbiamo evitare i cali di concentrazione”.

VIDEO – Peter Griffin al Policlinico di Sant’Orsola. Lo splendido gesto di Mino Caprio

“Ciao, sono Peter Griffin, segui le mie parole e andrà tutto benissimo. Ora fai un bel respirone e trattieni l’aria…”. Anche in ospedale ci può essere spazio per un sorriso. Al Policlinico Sant’Orsola di Bologna, quest’estate è stato ricoverato l’attore Mino Caprio, tifoso laziale e noto ai più per essere il doppiatore di Peter Griffin, protagonista dell’omonimo cartone animato. Il doppiatore romano ha deciso di prestare la propria voce per un’iniziativa davvero particolare: i piccoli pazienti pediatrici del reparto di Radiologia diretto dal professor Maurizio Zompatori, quando dovranno fare una tac, ascolteranno le istruzioni di Peter. Uno splendido gesto da parte di Mino Caprio che farà sicuramente contenti tanti bambini.

La Lazio costa caro a De Zerbi

Con Zamparini non si scherza e dopo la settima sconfitta consecutiva del Palermo al Barbera a opera della Lazio, Zamparini pare intenzionato ad esonerare De Zerbi (reduce da 10 sconfitte e 2 pareggi) e a richiamare Davide Ballardini, già allenatore del Palermo a inizio stagione prima di rassegnare le dimissioni alla seconda giornata dopo il pareggio contro l’Inter. Se la notizia di tuttomercatoweb fosse confermata, si tratterebbe del Ballardini tris considerando che il tecnico ravennate ha già allenato i siciliani  nella stagione 2008-2009 (in cui ottenne il record di vittorie casalinghe tanto da attirare le attenzioni di Lotito), nella scorsa stagione in cui subentrò a Iachini, salvo poi essere esonerato a favore di Novellino e richiamato nelle ultime giornate e per l’appunto a inizio stagione.