Riccardo Bigon, ds del Bologna, ha parlato ai microfoni di SkySport 24, soprattutto di mercato, e di Alessio Cerci, accostato anche alla Lazio: “Dal punto di vista tecnico ci sta, se si parla di giocatori fatti e che possono dare un contributo immediato, possono far comodo. Ma è altrettanto vero che un club come il nostro dovrebbe cercare di fare operazioni in prospettiva futura, mantenendo costi dentro dei parametri. Noi vogliamo proseguire il lavoro iniziato questa estate su una squadra giovane, sapendo che si può sempre migliorare e nel mercato se dovesse arrivare un’occasione interessante cercheremo di prenderla“.
LAZIO SOCIAL – Si torna a sudare e “scattare”
Le vacanze sono finite, si ricomincia a lavorare sotto il sole di Formello, agli ordini di Simone Inzaghi, che è pronto a modellare la sua Lazio per il momento più importante della stagione.
Come il tecnico, anche Thomas Strakosha è pronto e carico più che mai, infatti, attraverso il suo profilo Instagram, il portierone albanese ha detto: “Back to Work” ovvero “Si torna a Lavoro“, con tanto di emoticon bianco e celesti.
https://www.instagram.com/p/BOmY6_tB5er/?taken-by=thomas_strakosha
Miele: “Ora la Lazio sa difendersi!”
L’ex difensore della Lazio degli anni 80, Renato Miele, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, evidenziando la crescita della Lazio nel reparto difensivo: “La difesa biancoceleste sta andando bene perché l’assetto della squadra è diverso. Con Pioli i biancocelesti lasciavano spesso la difesa scoperta, Inzaghi invece ha allestito un’organizzazione di gioco più accorta e il reparto arretrato sta acquistando fiducia di partita in partita. La retroguardia rende al massimo se, allo stesso modo, il centrocampo si esprime al meglio. La Lazio con il passare dei minuti perde un po’ di concentrazione durante le partite. Questo calo genera qualche errore individuale nell’arco delle sfide. Bisogna mantenere il gruppo compatto e concentrato fino al termine delle gare.”
LARGO AI GIOVANI – “Si fa bene a credere nei giovani, portano nuova linfa e nuovo entusiasmo, animando in questo modo anche lo spogliatoio. Bisogna trovare il giusto equilibrio tra esperienza e freschezza; la Lazio ci è riuscita in queste prime 18 gare di campionato. Inzaghi ha inserito bene diversi giovani e, allo stesso tempo, ci sono in rosa diversi giocatori d’esperienza. I risultati stanno dando ragione al tecnico piacentino. I biancocelesti stanno cercando identità e solidità attraverso un lavoro diverso rispetto a quello svolto fino allo scorso anno. Oggi il calcio è molto tattico, non è più importante avere grandi individualità in rosa. La creatività e la fantasia hanno lasciato il posto all’organizzazione di gioco e alla forza del gruppo.”
PAGELLONE DI FINE ANNO – “Finora non c’è un migliore tra i calciatori biancocelesti, ma Keita e Anderson hanno servito gli spunti giusti per far emergere la squadra. Hanno delle capacità che vanno al di là dello schema tattico, fanno la differenza. La rivelazione dei biancocelesti è Inzaghi, ha dimostrato d’avere coraggio e mi auguro che i risultati continuino ad arrivare”.
CALCIOMERCATO – Per Simeone, Lotito cala il carico da…9
Gira da qualche giorno la voce di un interessamento da parte della Lazio per Giovanni Simeone, il figlio di Diego Pablo, ex centrocampista di Lazio, Inter, Pisa. Tra Lotito e Preziosi corrono da sempre buoni rapporti come possiamo ricordare dagli affari Sculli, Matuzalem (per i quali la Lazio deve ancora riscattare alcuni crediti), Floccari, Biava, ecc. Purtroppo per la Lazio però il Genoa ha appena ceduto Pavoletti al Napoli e difficilmente si libererà anche del giovane attaccante argentino che tanto bene sta facendo.
L’ASSO NELLA MANICA – Ma la Lazio potrebbe mettere in gioco una carta che potrebbe soddisfare sia i biancocelesti che i rossoblù, ovvero Filip Djordjevic. Preziosi è molto interessato al serbo che sarebbe l’alternativa, appunto, del partente Pavoletti, per quanto riguarda la Lazio, invece, si tratterebbe dello smaltimento di un esubero molto “prestigioso” visto l’ingaggio di 1.5 milioni annui. Proprio l’ingaggio potrebbe essere il vero e proprio ostacolo che divide Djordjevic dalla Liguria, infatti difficilmente Preziosi potrà sobbarcarsi lo stipendio del numero 9 laziale senza un aiuto da parte di Lotito.
Fuori Djordjevic, dentro Simeone, che sia l’inizio di una nuova (ennesima) telenovela di mercato?
Torreira, la Samp smentisce problemi con il giocatore
Nella giornata di ieri le parole del procuratore di Torreira, Pablo Betancur, erano sembrate chiare sulla volontà del giocatore di lasciare la Sampdoria.
Oggi invece, tramite il proprio sito ufficiale, il club di Ferrero ha smentito categoricamente quanto uscito ieri nei vari siti sportivi. Ecco la nota ufficiale: “In merito alle notizie pubblicate dai mezzi d’informazione, l’U.C. Sampdoria sottolinea che non esiste alcun “caso” Torreira e ricorda che il calciatore ha un contratto in scadenza il 30 giugno 2020, stipulato nell’ambito di un progetto di crescita e valorizzazione che la società ha programmato quando il centrocampista raccoglieva le prime presenze in Serie B. In considerazione del percorso di crescita avuto da Torreira, anche per merito di chi ha creduto fortemente in lui, gli è stato proposto un adeguamento economico del contratto. I rapporti con il ragazzo sono ottimi e improntati alla massima correttezza“.
Siviglia consiglia la Lazio: “Avenatti? Grande giocatore!”
L’ex difensore biancoceleste ed attuale allenatore della Primavera della Ternana, Sebastiano Siviglia, è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia per parlare di Felipe Avenatti, attaccante delle Fere accostato nei giorni scorsi ai biancocelesti.
Siviglia è convinto delle capacità del giocatore uruguaiano: “La prima squadra l’ho toccata con mano nella gara di Coppa Italia contro il Cesena. Avenatti è un grande giocatore. Ha una struttura imponente e, nonostante questo, ha grande capacità coordinativa. Utilizza bene il suo mancino, ha tecnica e se riuscirà dare continuità nelle prestazioni potrà fare una carriera interessante. Alla Lazio potrebbe fare molto bene perché riesce anche a lavorare per chi ha bisogno di spazi. Ti dà diverse alternative di gioco. Può crescere anche tanto vista l’età, è un classe ’93. Ad Aprile compirà 24 anni. Il primo anno qui a Terni ha fatto molto bene poi ha avuto una normale flessione, ma adesso sta tornando a volare”.
Su un giocatore a cui potrebbe essere accostato Avenatti: “Accostarlo ad altri nomi è difficile. Non mi vengono in mente altri calciatori in particolare. Ha i colpi. L’approccio in una grande squadra poi è del tutto personale. Se non sei il leader bisogna valutare le reazioni. Secondo me la Lazio farebbe un ottimo acquisto”.
Djordjevic contro Avenatti: “Djordjevic ha sicuramente più esperienza di Avenatti, giovane di qualità. Rispetto a Djordjevic sarebbe una scommessa ma ti darebbe, oltre a tanta tecnica, anche una prospettiva di crescita che il serbo della Lazio non ha più. Inoltre garantirebbe all’allenatore alternative di gioco date dall’abilità nel gioco aereo e di difesa della sfera”.
Avenatti spalla per Keita e Felipe Anderson: “Sicuramente si sposerebbero bene questi tre. Ma non solo questi tre, anche con Immobile. Le due punte potrebbero creare pericoli importanti. Adesso viene utilizzato spesso e volentieri Milinkovic da boa, Avenatti lo farebbe al fianco di Immobile”.
Infine un’analisi della difesa della Lazio, eventualmente senza De Vrij, ambito dai maggiori club europei: “Wallace sta facendo benissimo. L’errore nel derby è un episodio singolo. Ha grande personalità. Bastos anche sta crescendo e dopo l’infortunio sta riprendendo la sua titolarità. Sono convinto che sotto l’aspetto difensivo sia ben coperta anche con l’eventuale partenza di De Vrij. Wallace, Bastos, Hoedt e Radu ti fanno dormire sonni tranquilli“.
CALCIOMERCATO – Tutti pazzi per…Orsolini. Anche la Lazio vigila
Riccardo Orsolini dell’Ascoli è uno dei protagonisti annunciati del calciomercato invernale. Secondo quanto riportato da calciomercato.it, la lista di pretendenti nella corsa all’attaccante classe 1997 è folta e comprenderebbe anche grandi club stranieri, Paris Saint Germain e Chelsea (i Blues avrebbero offerto 6 milioni di euro) su tutti.
Fino a pochi giorni fa sul giovane attaccante era forte l’interesse del Milan, che sembrava in pole per il suo acquisto, fortemente caldeggiato da Vincenzo Montella. Ora però la pista rossonera sembra essersi raffreddata, causa il secco no all’investimento di Sino-Europe Sports Investment (SES), il gruppo che sarà futuro proprietario della società rossonera. Restano invece vive le ipotesi Atalanta e Juventus, ma nelle ultime ore anche la Lazio ed il Napoli sembrerebbero pronte a fare un tentativo per assicurarsi il giovane talento italiano. La Lazio ha bisogno di una valida alternativa a Ciro Immobile, i partenopei molto probabilmente perderanno Gabbiadini e hanno bisogno di cambi in attacco.
Per Orsolini, in stagione, già 20 presenze condite da 4 gol e ben 4 assist, cifre che hanno catturato le attenzioni di mezza Europa. E l’Ascoli gongola…
SCUDETTO 1915 – L’avv Mignogna si scaglia contro la Panini. E sul libro “Lo Scudetto Spezzato”…
Torna a parlare l’avvocato Gian Luca Mignogna. Intervenuto ai microfoni di ‘Elle Radio’, nel corso della trasmissione ‘Laziali on Air’, ha fatto il punto della situazione sulla petizione, di cui è promotore, per assegnare alla Lazio, in ex aequo con il Genoa, lo Scudetto 1914-15, ma si è soffermato anche su altre questioni storiche emerse negli ultimi giorni. Di seguito, le sue parole.
Sul libro ‘Lo Scudetto Spezzato‘, scritto a quattro mani con Emiliano Foglia e che ricostruisce le vicende del campionato 1914/15: “Sono sincero, l’idea di realizzare è stata più di Emiliano che mia. Ero un po’ in dubbio se inserire o meno il mio nome nel testo, visto che sono parte attiva per la rivendicazione in FIGC. A convincermi è stato il fatto che il libro è un vero e proprio saggio che ricostruisce minuziosamente le vicende di quel campionato: la sua oggettività mi rende orgoglioso e mi ha convinto a partecipare alla stesura, che parte dalla genesi di Genoa e Lazio e poi entra nello specifico, ricostruendo quel campionato e le vicende belliche che caratterizzano le storie dei tanti caduti. Alla fine del libro c’è una poesia di Daniela Bonfà dedicata alle vittime del terremoto del Centro Italia: questo perché tutti i diritti d’autore del libro saranno devoluti al Comune di Amatrice, in modo da offrire un aiuto alle popolazioni colpite dalla sciagura“.
“Sarebbe stato brutto – prosegue Mignogna – se avessimo scritto un libro del genere solo per fare soldi: il suo fine infatti è innanzitutto storico, perché la storiografia del calcio non ha mai raccontato la verità sulle vicende del campionato 1914/15. Sono emersi elementi nuovi, ma qualcosa si conosceva anche prima, anche se, ad eccezione di Gianni Brera ed Antonio Ghirelli, tutti hanno raccontato in maniera artefattabquel campionato, violentando l’animo anche di chi ha perso persone care per la Grande Guerra. Raccontare le reali vicende di quel campionato mi rende orgoglioso così come devolvere l’incasso per il Comune di Amatrice. E non per qualcosa di fine a sé stesso: con Emiliano infatti vorremmo realizzare un Museo del Calcio ad Amatrice, in modo da sostenere in maniera tangibile la ripresa dell’indotto e dell’attività della città ed aiutare la ricostruzione.“
Sempre a proposito della cittadina laziale, la Curva Nord ha organizzato una raccolta fondi (racimolando 11794 euro) per il progetto ‘Ultras per Amatrice‘: “Da questi gesti si vede quanto speciale sia il popolo laziale: se a farlo fosse stato qualcun altro, avrebbe avuto magari più ampia cassa di risonanza. È stata una raccolta fondi eccezionale, ho visto tantissime partite in Nord e il mio cuore, nonostante poi col tempo mi sia spostato in altri settori, è rimasto lì.“
Sulle possibili novità in merito alla rivendicazione dello Scudetto 1915: “La questione si è un po’ impastata per via del rinnovo delle cariche in FIGC, in programma a fine gennaio. Personalmente sto facendo di tutto affinché la decisione non rimanga ostaggio di questa situazione e affinché possa esserci un giudizio sereno, immune dall’influenza di fattori di fede politica, calcistica, di cariche federali o altro. Proprio in questi giorni sto predisponendo un’istanza per chiedere che la questione venga calendarizzata. La decisione arriverà nella prima parte del 2017, ma mi auguro che i Consiglieri facciano un lavoro di analisi sereno. Il 9 gennaio del 2017 presenteremo “Lo Scudetto Spezzato” con Emiliano Foglia, col libro che sarà parte integrante della documentazione che la FIGC dovrà esaminare per decidere se assegnare lo Scudetto 1915 alla Lazio“.
Sulle diffidenze, anche laziali, in merito alla rivendicazione: “Ci sono state perché a volte si sono lette cose fuorvianti su fonti anche molto autorevoli. Penso all’Almanacco Panini, con il quale sono personalmente furioso, perché gli avevo scritto anche l’anno scorso per chiedere la rettifica di errori e di omissioni relative al campionato 1914/15. L’Almanacco Panini ha però ignorato queste richieste e continua ad oltraggiare la storia della Lazio riportando solo il secondo posto nel girone laziale, ignorando che il club si era guadagnato il diritto a disputare la finale Scudetto. Non viene specificato che il titolo fu assegnato al Genoa d’ufficio, si parla di squadre di Napoli in finale Centro-Meridionale. Non solo, ad essere ignorata è anche la Lazio del -9, di cui non viene riportata la penalizzazione in quel campionato. Bisogna farsi sentire affinché la storia non sia trasformata ad uso e consumo dei soliti poteri forti. Ricordo quando con Federico Felci abbiamo condotto le ricerche in bliblioteca per realizzare il Dossier Emerotecario consegnato alla FIGC: quando abbiamo trovato il titolo del giornale “L’Italia Sportiva”, che parlava chiaramente di Lazio Campione dell’Italia Centro-Meridionale, siamo caduti dalla sedia, perché non sapevamo neanche noi come la cosa fosse stata sancita. I laziali si devono unire per cancellare una volta per tutte questa ingiustizia.“
Botti di capodanno – Ecco perché il Tar ha sospeso l’ordinanza della Raggi
AGGIORNAMENTO DEL 29/12 ORE 12 – Come sappiamo, Il Tar del Lazio ha sospeso con un decreto cautelare urgente l’ordinanza della sindaca di Roma, Virginia Raggi, che vietava i ‘botti’ di Capodanno. Con buona pace della tutela alle persone e agli animali, dei minori rischi per la salute e dell’allerta anti-terrorismo – ancora più alta dopo gli ultimi fatti di Berlino. Ma quali sono i motivi? Nel parere si legge: “Il provvedimento impugnato… non appare sorretto da idonea istruttoria“. Ciò vuol dire che non è stato seguito l’iter necessario per l’emanazione del provvedimento, non sono stati coinvolti i soggetti necessari, gli uffici che avrebbero dovuto esprimere un loro parere prima che si potesse assumere il provvedimento. Non è inoltre sorretto “da una sufficiente motivazione“, ovvero non viene spiegato perché si stanno vietando i botti. L’amministrazione pubblica deve ispirarsi a principi di logicità e trasparenza (stato di diritto). Inoltre il Tar spiega che anche lo strumento adottato, l’ordinanza contigibile e urgente, è sbagliato. Questa ordinanza può essere emessa solo in casi di grave e urgente necessità, pericolo per la pubblica incolumità. (Pazienza se c’è l’allerta terrorismo e ogni anno c’è un sovraffollamento dei pronti soccorsi, ndr). Ancora: “Ordinanza contingibile ed urgente che inibisce l’uso di qualsivoglia tipologia di materiale esplodente, per giunta sull’intero territorio comunale“, scrive il Tar: di solito le ordinanze sui fuochi d’artifiico vietano solo alcuni tipi e in alcune zone della città. Nel caso di Roma si voleva vietare tutto e ovunque. Ci sono fuochi d’artificio che rispettano norme di sicurezza e ambientali. Insomma, secondo quanto sottolineato da Adnkronos, il Tar ha semplicemente affermato un principio di diritto al quale tutti devono conformarsi, anche il sindaco della Capitale.

Non c’è pace per Virginia Raggi. Come se non bastassero tutte le contrarietà che la Sindaca di Roma deve affrontare in questo periodo, ecco che emerge una nuova contrarietà che farà discutere. Il Tar del Lazio, infatti, ha sospeso con un decreto cautelare urgente l’ordinanza del sindaco di Roma, Virginia Raggi, che vietava i botti di Capodanno. Il Tar ha fissato inoltre una camera di consiglio per il 25 gennaio (data “utilissima” bisogna ammetterlo, ndr) per discutere nel merito la questione.
Come sappiamo, la sindaca Raggi aveva firmato un’ordinanza che prevedeva da domani – 29 dicembre – e fino alle ore 24 del 1° gennaio (quindi fino al 2 gennaio in pratica) il «divieto assoluto» di «usare materiale esplodente, utilizzare fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici» e di «usare materiale esplodente anche ‘declassificatò a meno di 200 metri dai centri abitati, dalle persone e dagli animali». «L’inosservanza degli obblighi e dei divieti», prevedeva l’ordinanza, «comporterà l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria a partire da 25 euro fino a 500 euro oltre al sequestro amministrativo». Nell’ordinanza si considera che «sussiste l’urgente necessità di adottare misure idonee a garantire l’incolumità pubblica, la sicurezza urbana, la protezione degli animali e assicurare le necessarie attività di prevenzione attraverso la limitazione dell’uso dei botti e dei fuochi di artificio sul territorio comunale». Un’ordinanza che aveva fatto esultare molte persone che vedevano i botti come un “pericolo volontario” per le persone e per gli animali. Questa decisione del Tar farà arrabbiare molti cittadini romani.
Ovviamente se da un alto alcuni gridano allo scandalo dall’altro lato c’è chi esulta per la sospensione dell’ordinanza: “Ci auguriamo che la sospensione da parte del Tar del Lazio dell’ordinanza della sindaca di Roma Virginia Raggi sia un monito per i sindaci italiani che hanno emesso ordinanze copia e incolla, vietando qualsiasi prodotto, anche quelli con la certificazione Ue e che quindi avevano superato il test di impatto ambientale e quindi la normale soglia di tollerabilità umana e animale”, sottolinea all’agenzia Adnkronos il presidente del SINOP (sindacato nazionale operatori pirotecnici)Pierdaniele Friscira. «Per ignoranza o buona fede – continua Friscira – hanno messo tutto dentro un calderone. Sappiamo che ci sono persone che abusano di prodotti che non hanno nulla a che fare con la pirotecnica legale ma fare ordinanze sbagliate aumenta il mercato clandestino e questo disorienta anche il cittadino».
Inzaghi vota la sua squadra rivelazione di Serie A. Sorpresa per la Lazio…
È l’Atalanta la squadra rivelazione di questo campionato di Serie A 2016-2017. A dirlo, ai microfoni di Italpress, il tecnico della Lazio Simone Inzaghi, che, interrogato dal noto portale, al pari degli altri allenatori nel massimo campionato nostrano, non ha avuto dubbi nell’indicare quella bergamasca come la squadra che più ha stupito in questa prima parte di stagione. Il voto del mister piacentino si è unito a quello di altri 16 ‘colleghi’, per un totale di 17 voti su 20 disponibili.
Una ‘elezione’ insomma praticamente unanime per la squadra di Gasperini, che non ha riscosso successo solo presso 3 tecnici: il milanista Montella, per il quale a fare meglio è stata la Lazio, e Mihajlovic e Rastelli, che hanno optato invece per le proprie Torino e Cagliari. Atalanta cui va anche il premio per il calciatore più sorprendente, anche qui con parere unanime: meglio dei vari Donnarumma, Locatelli e Belotti ha fatto infatti Kessie, votato pure dal tecnico piacentino.
Manfredonia, ag. Palombi: “Simone? Sta facendo bene. Inzaghi lo tiene d’occhio…”
In questi giorni si sta parlando molto di Simone Palombi. L’ex bomber della primavera sta finalmente incantando in serie cadetta e le voci di un suo possibile ritorno alla Lazio l’anno prossimo si fanno assai insistenti. Per parlare di tale questione è intervenuto ai microfoni di “Radiosei “nella trasmissione “9 Gennaio 1900” Andrea Manfredonia, agente di Palombi:
“Sono stato oggi a pranzo con Simone, abbiamo letto la notizia di Avenatti e ci abbiamo un po’ scherzato su. Lui sta facendo esperienza a Terni, sta facendo gol. All’inizio ha avuto un po’ di difficoltà, ma è normale. Appena il mister gli ha dato un’occasione, lui si è fatto trovare pronto. Deve continuare a fare bene, resterà alla ternana fino a fine anno. Sta facendo un cammino importante. A fine stagione riparleremo con la Lazio, bisogna discutere di alcune questioni, ma ora è presto per guardare al futuro. Bisogna rispettare la ternana e i suoi tifosi. I rapporti con Inzaghi? Loro si sentono spesso. Il mister sta sempre monitorando il cammino sia di Palombi che di Germoni, ogni tanto gli manda qualche messaggio, come quando ha fatto il primo gol in B. Sul piano tattico, Palombi è più decisivo quando gioca più al centro, da ala rende meno ma anche lì ha dimostrato qualità importanti”.
AVENATTI – La Lazio cerca un centravanti che si alterni con Immobile, in questi giorni si è parlato molto di Avventati. A riguardo Manfredodia ha commentato: “Sta facendo molto bene, ci si aspetta sempre di più da lui. Ovviamente la Lazio e la Ternana sono due cose differenti, sono un po’ scettico sulla trattativa. Mi sembrano più voci di corridoio, anche se sarebbe un’occasione visto che è in scadenza. Lui è un giocatore dal grande fisico ma a cui piace giocare la palla, partecipa molto alla manovra. Sta facendo bene ma è un profilo azzardato per la Lazio”.
Tormentone Biglia, l’ag. Montepaone contro tutti: ora è il turno di Moggi…
“Avanti il prossimo”: è un Enzo Montepaone pronto a dar battaglia contro tutti pur di difendere il suo assistito Lucas Biglia. L’agente del capitano biancoceleste non tollera chi fa previsioni sul futuro del suo assistito e/o osa criticarlo e sminuirlo. Montepaone, infatti, ieri aveva risposto per le rime all’agente FIFA Vincenzo Morabito che aveva definito Biglia un “un fenomeno mediatico seppur non per colpa sua e che la percentuale del rinnovo era dell’80%”. Oggi è il turno dell’ex Dg della Juventus Luciano Moggi, reo di aver espresso questo giudizio ai microfoni di Radio Incontro Olympia, sul capitano della Lazio nonché faro della nazionale Argentina: “Biglia è un buon giocatore ma non è un campione”. Una frase che proprio non è andata giù al suo agente, che tramitre il proprio profiilo Twitter ha immediatamente riposto così al dirigente: “Da dieci anni dà la palla a Messi! Non è un campione! E tu a chi dai il pallone?”.
Da 10 anni da la pala a messi !! Non è un campione !!! E te a qui la dai ?
— enzo montepaone (@EMontepaone) 29 dicembre 2016
CALCIOMERCATO – Ledesma, ritorno in Italia?
L’ex centrocampista della Lazio, Christian Ledesma, potrebbe a gennaio tornare a calcare i campi della Serie A. Infatti l’argentino, come riportato da Gianluca Di Marzio, ha rescisso il contratto che lo legava al club greco del Panatinaikos.
Su di lui è forte l’interesse del Pescara, ma anche del Crotone. Già in passato era stato vicino a tornare nel Bel Paese. A gennaio potrebbe davvero essere la volta buona. Si attendono sviluppi.
“La Chapecoense rinascerà”: ecco la promessa di PES e della KONAMI
Continua incessantemente la solidarietà nei confronti della Chapecoense. La vicenda del club brasiliano ha toccato il cuore dell’intero mondo calcistico. Il club rinascerà: è la promessa che ha fatto la Konami ai tifosi biancoverdi. La celebre azienda di videogame produttrice tra gli altri della saga calcistica Pro Evolution Soccer (PES), ha comunicato ufficialmente che darà il proprio sostegno finanziario per aiutare il club brasiliano ed aiutarla così a risollevarsi dopo il disastro aereo dello scorso 28 novembre.
L’ANNUNCIO – L’annuncio è stato dato nella settimana di Natale in occasione di un evento a San Paolo, nell’Instituto Neymar Jr, quando l’attaccante dell’Inter Gabigol è stato scelto come testimonial brasiliano di PES 2017. Nel corso di questa manifestazione è arriva anche la comunicazione dell’impegno dell’azienda a sostenere il club brasiliano. Non sono state diffuse cifre precise riguardo l’apporto economico che la casa giapponese di progettazione e sviluppo videogame elargirà, al momento è stato anticipato solo che ci saranno aiuti importanti al club e alle famiglie dei calciatori deceduti su quel volo.
IL PALLONE DEDICATO – Si tratta di un’iniziativa molto importante e che va ben oltre la scelta già comunicata di onorare i campioni della Copa Sudamericana all’interno della prossima edizione del gioco, con un pallone dedicato chiamato “Força Chape” e, forse (non c’è stata ancora la conferma ufficiale), la possibilità di utilizzare comunque quella squadra. La Konami, insomma, si sta attivando per rendere sempre vivo il ricordo della Chapecoense. Ma allo stesso tempo vuole anche garantirgli un futuro.

Moggi: “Ci vuole coraggio per far crescere la Lazio ma Lotito non vuole…”
L’ex Dg della Juventus Luciano Moggi è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia,per parlare del momento della Lazio e dei possibili sviluppi di mercato. Ecco le sue parole:
“L”operato di Lotito economicamente parlando è buono, su questo non ci piove. In questo campionato in cui si lotta per il 2 e il 3, la Lazio batte la Fiorentina dando spettacolo, poi becca 3 gol dall’Inter. Questa è la forza della Juve, che fa lottare le altre e se ne va. La Champions è una fonte di guadagno. Una società che entra dentro ha dei vantaggi importanti, c’è chi rischia e chi invece non sa rischiare. La dimensione della Lazio è di una squadra che arriva quarta-quinta. È meritoria per l’Europa League, deficitaria per la Champions League”. Sul livello raggiunto dai biancocelesti spiega: “In questo momento Napoli e Roma sono superiori alla Lazio. Lotito non vuole correre il rischio di appesantire la gestione. Quando ci saranno 4 posti disponibili per la Champions, allora magari potrà essere fatto uno sforzo diverso. Come può crescere la Lazio? Ci vuole coraggio. Le cessioni sono più difficili da fare rispetto agli acquisti. Alla Juve abbiamo venduto Zidane a 150 miliardi, non so in quanti avrebbero avuto il coraggio di farlo. A un terzo del costo comprai Pavel Nedved. Feci una rapina alla Lazio? Ho fatto una cosa che era interesse della mia società. Comunque comprai Nedved prima di vendere Zidane perché ero sicuro di farci i soldi con la sua cessione. Ora tutti sono preoccupati di comprare perché hanno paura di non riuscire a vendere successivamente”.
IL MERCATO – “Il migliore della Lazio era Candreva, ora c’è un bella rosa omogenea, sono tutti giocatori buoni, il migliore davanti forse è Immobile. I rinnovi di de Vrij, Biglia e Keita? Nessuno dei 3 è determinate per l’economia della squadra: se manca uno di questi, la squadra non perde la propria essenza. Forse il più difficile da sostituire è Biglia, ma non è un campione. È un buon giocatore, ma niente di più, niente a che vedere coi campioni. La Lazio deve prendere giocatori giovani, importanti. Deve migliorare la rosa se vuole andare in Champions e non vendere per poi comprarne altri. Candreva era alla Lazio e doveva restare alla Lazio. Keita e de Vrij devono dimostrare un valore diverso. Se vanno in altre squadre non fanno la parte dei campioni, ma di quelli che completano una rosa importante“. Chiosa finale su Felipe Anderson: “Potrebbe avere le qualità del campione, ma non ha la testa. Non ha la cattiveria dell’attaccante, ha fatto troppo poco fino a questo momento per dire che sia un giocatore affidabile. Wallace? Ha i presupposti giusti, è alto, ha un bel fisico. Però pure lui non fa la differenza. Domando: ma perché la Juve investe su Rugani dell’Empoli, che è costato più o meno come Wallace e ora può giocare senza problemi al posto di Chiellini, Bonucci e Barzagli e la Lazio punta invece un brasiliano?”
Lazio Under 15, il commento dell’allenatore Girini alla prima parte della stagione
In vista del girone di ritorno che avrà inizio l’8 Gennaio con la sfida casalinga contro il Vicenza, il tecnico della Lazio Under 15 Mauro Girini, al portale sslazio.it ha commentato questa prima parte della stagione: “Inizio dalla vittoria con il Cesena, vincevamo 2-0, siamo poi passati in svantaggio, per poi vincere 4-3 nei minuti di recupero. Questa partita per noi è stata la dimostrazione che siamo un grande gruppo. Per noi ‘malati di calcio’ sono questi i momenti che ci mandano avanti, quelli che ci fanno venire i brividi e ci fanno quasi venir da piangere.
“Questa vittoria rappresenta in pieno questo gruppo, non molliamo mai, è una squadra che ha un cuore, i ragazzi si vogliono bene ed ogni ragazzo gioca per l’altro, questo è importante. Abbiamo concluso il girone d’andata con la conquista di tre punti fondamentali su una diretta concorrente, venivamo da tre sconfitte consecutive era importante invertire la rotta, inoltre visto che c’è la sosta è sicuramente più facile affrontarla dopo una vittoria.”
“Il primo bilancio sul girone d’andata? E’ stato un po’ altalenante, siamo stati poco continui, nonostante i risultati dell’ultimo periodo sono comunque soddisfatto delle prestazioni. Il nostro obiettivo per il girone di ritorno sarà sicuramente quello di essere più continui, non dimentichiamo che questi ragazzi affrontano per la prima volta un campionato nazionale confrontandosi con realtà importanti come quelle del nord, magari squadre come Atalanta, Inter, Milan, sono leggermente più pronte per affrontare questo tipo di campionato. In questo primo bilancio sono soddisfatto dei ragazzi, qualsiasi tipo di sconfitta fa parte della crescita della loro crescita, dobbiamo sicuramente migliorare e trovare maggiore continuità nel girone di ritorno.”
“Il nostro obiettivo? Dall’inizio dell’anno ai ragazzi dico di affrontare partita dopo partita per poi fare un bilancio alla fine del girone d’andata. Adesso guardiamo la classifica, siamo sesti ad un punto dal Bologna che occupa la quinta posizione, è una classifica molto ravvicinata. Da Gennaio torneremo ad affrontare partita dopo partita, è un campionato molto competitivo, ma sono fiducioso nel poter scalare posizione e puntare ai play off”.
Pastorello: “Ecco quale sarà il futuro di Berisha e Cerci”
L’agente Fifa, Pastorello ha parlato del futuro di Berisha, in prestito dalla Lazio all’Atalanta e di Cerci, nel mirino di varie squadre italiane. Queste le sue parole a cittaceleste:
“Berisha si è imposto all’Atalanta e sono sicuro che il club della Dea riscatterà il portiere a fine stagione. Il prezzo è di 7 milioni. Non credo che nella trattativa rientrerà Paloschi“. Poi su Cerci, inseguito questa estate dalla Lazio: “C’è un grande interesse del Bologna ma non è l’unica possibilità. Vedremo“.
TENNIS – Ritiro inaspettato nella WTA, a soli 29 anni
Il mondo del tennis femminile dice addio ad un’ex numero uno. All’età di 29 anni, e dopo esser stata sul tetto del mondo per ben 12 settimane, Ana Ivanovic ha deciso di appendere la racchetta al chiodo. La moglie del calciatore tedesco Bastian Schweinsteiger, ha conquistato in carriera anche il Roland Garros, oltre ad altri 14 titoli WTA. Di seguito il messaggio di addio apparso sul suo profilo Twitter:
To my dear supporters…. pic.twitter.com/9ycCamNela
— Ana Ivanovic (@AnaIvanovic) 28 dicembre 2016
RINNOVO BIGLIA – Botta e risposta fra agenti: Morabito vs. Montepaone
Il campionato, il mercato, il nodo rinnovi: sarà un inizio di 2017 impegnativo per la Lazio. Per parlare delle ultime voci inerente l’ormai prossimo mercato di riparazione invernale e sulla questione rinnovi in casa biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Radiosei, nella trasmissione “9 gennaio 1900” l’agente FIFA Vincenzo Morabito:
RINNOVI – Subito una frecciata all’agente di Biglia, Montepaone: “L’agente di Biglia sono due anni che dice che ci sono offerte per il suo assistito. Biglia ha questo suo agente che è molto attivo a parole, non credo che se oggi arrivasse l’offerta di un grande club la Lazio direbbe di no. Ma non mi sembra ci siano situazioni in essere, resterà alla Lazio“. Altro caso spinoso quello di Keità: “Parlo spesso con la Juventus, ma non ho mai sentito parlare di Keita. So che questo nome è circolato nella Roma e nell’Inter. Neanche in Premier ci sono tanti interessi, il suo percorso è ancora incompleto. Alle grandi squadre interessa l’uomo prima del calciatore. Deve capire che la Lazio per lui possa essere ancora una tappa importante, ma non credo che lui la pensi così. Ora sta alla Lazio trovare una situazione per non disperdere un patrimonio economico. Tutti questi rumors fanno male all’atmosfera Lazio. Se i giocatori che scendono in campo senza dare il 100% contro squadre grandi è difficile che vinci. Le percentuali? Keita resterà al 10%, de Vrij al 30%, Biglia all’80%. Per quanto riguarda i voti annuali? Alla società do un 5.5, così come alla squadra nell’anno solare, per Inzaghi invece un 8″
MERCATO POVERO – “Paloschi era un’ipotesi, ma il partente dell’Atalanta sembra essere Pinilla. Credo che possa restare per restare in concorrenza con Petagna. Oggi ho sentito parlare di Avenatti, giovane che sta facendo bene in serie B. Questo è il mercato della Lazio, non mi aspetto molto. Credo che possa arrivare un’attaccante nel caso in cui fosse ceduto Djordjevic. Non credo che in quel caso si possa puntare su Alessandro Rossi. E’ ancora presto, deve prima giocare, magari in una squadra di B. Zaza? Non è ancora fatta con il Valencia, ma a parte questo sarebbe difficile immaginarlo alla Lazio. Nessuno mi ha mai chiamato, ma soprattutto ha un ingaggio troppo alto”. Anche la pista Cholito è dura: “Sì, la situazione per arrivare a Simeone del Genoa è complessa, Preziosi ha appena ceduto Pavoletti al Napoli. La vedo dura, vediamo, difficile pensare di poter inserire Djordjevic. Per giugno magari è più possibile, è un’ipotesi suggestiva, sarebbe bello riportare un Simeone a Roma, El Cholito ha un grande futuro, potrebbe esserci un’apertura, ma per il momento stiamo parlando di cose poco concrete. Gli acquisti della Lazio ci sorprendono sempre”.
Subito pronta la replica dell’agente di Lucas Biglia, Montepaone su twitter: “Morabito, quel numero me lo devo giocare al lotto? Te qui sai tutto”.
Male abito qui numero devo giocare al lotto? Te qui sai tutto
— enzo montepaone (@EMontepaone) 28 dicembre 2016
Veron, l’emozione del ritorno in campo: “Sono felice. Ci ho pensato un po’ ma…”
Si ricomincia. Veron, “La luce” per i tifosi biancocelesti torna in campo. Riparte dall‘Estudiantes…il SUO Estudiantes. A pochi mesi dal suo 42esimo compleanno, a due anni da ritiro, Juan Sebastian Veron toglie gli scarpini dal chiodo per aiutare la squadra di cui è il presidente, e lo farà nel modo più spettacolare che conosce: calciare un pallone. “Se vendiamo il 65% degli abbonamenti per il nuovo stadio, mi rimetto a giocare”: una scommessa vinta, all’ex centrocampista della Lazio non è rimasto nient’altro da fare se non scendere in campo. Intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, il classe ’75 ha commentato il suo ritorno al calcio giocato. Sarà il fischio di inizio dell’amichevole con il Bayer Leverkusen a inaugurare questo nuovo capitolo: “
Sì, ora non si torna più indietro (ride, ndr). Sono felice, sarà una grande emozione giocare di nuovo dinanzi ai miei tifosi. Ci ho pensato a lungo. Volevo dare il mio aiuto per la costruzione del nuovo stadio, compromettendomi con questa scommessa. Poi siamo arrivati vicino al numero di abbonamenti che avevo richiesto e adesso intendo rispettare la mia parola. Mi sto preparando con grande voglia. Mi sto allenando da un mese e mezzo, nel mirino ci sono l’amichevole dell’8 gennaio e anche la Copa Libertadores”.
SUL CONTRATTO – “Ho firmato per ben 18 mesi con uno stipendio minimo che sarà devoluto interamente in beneficenza. L’obiettivo principale di tutti noi è finire di realizzare il nuovo stadio, poi vediamo cosa succede”.
IL SUPPORTO DEGLI AMICI – “Mi hanno scritto in tanti in vista del mio ritorno in campo, sono arrivate delle belle manifestazioni d’affetto. Chi mi ha fatto sorridere di più? Sicuramente Christian Vieri e Luis Figo, c’è stato un divertente scambio di messaggi”.