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Moggi: “Ci vuole coraggio per far crescere la Lazio ma Lotito non vuole…”

L’ex Dg della Juventus Luciano Moggi è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia,per parlare del momento della Lazio e dei possibili sviluppi di mercato. Ecco le sue parole:

“L”operato di Lotito economicamente parlando è buono, su questo non ci piove. In questo campionato in cui si lotta per il 2 e il 3, la Lazio batte la Fiorentina dando spettacolo, poi becca 3 gol dall’Inter. Questa è la forza della Juve, che fa lottare le altre e se ne va. La Champions è una fonte di guadagno. Una società che entra dentro ha dei vantaggi importanti, c’è chi rischia e chi invece non sa rischiare. La dimensione della Lazio è di una squadra che arriva quarta-quinta. È meritoria per l’Europa League, deficitaria per la Champions League”. Sul livello raggiunto dai biancocelesti spiega: “In questo momento Napoli e Roma sono superiori alla Lazio. Lotito non vuole correre il rischio di appesantire la gestione. Quando ci saranno 4 posti disponibili per la Champions, allora magari potrà essere fatto uno sforzo diverso. Come può crescere la Lazio? Ci vuole coraggio. Le cessioni sono più difficili da fare rispetto agli acquisti. Alla Juve abbiamo venduto Zidane a 150 miliardi, non so in quanti avrebbero avuto il coraggio di farlo. A un terzo del costo comprai Pavel Nedved. Feci una rapina alla Lazio? Ho fatto una cosa che era interesse della mia società. Comunque comprai Nedved prima di vendere Zidane perché ero sicuro di farci i soldi con la sua cessione. Ora tutti sono preoccupati di comprare perché hanno paura di non riuscire a vendere successivamente”.

IL MERCATO –  “Il migliore della Lazio era Candreva, ora c’è un bella rosa omogenea, sono tutti giocatori buoni, il migliore davanti forse è Immobile. I rinnovi di de Vrij, Biglia e Keita? Nessuno dei 3 è determinate per l’economia della squadra: se manca uno di questi, la squadra non perde la propria essenzaForse il più difficile da sostituire è Biglia, ma non è un campione. È un buon giocatore, ma niente di più, niente a che vedere coi campioni. La Lazio deve prendere giocatori giovani, importanti. Deve migliorare la rosa se vuole andare in Champions e non vendere per poi comprarne altri. Candreva era alla Lazio e doveva restare alla Lazio. Keita e de Vrij devono dimostrare un valore diverso. Se vanno in altre squadre non fanno la parte dei campioni, ma di quelli che completano una rosa importante“. Chiosa finale su Felipe Anderson“Potrebbe avere le qualità del campione, ma non ha la testa. Non ha la cattiveria dell’attaccante, ha fatto troppo poco fino a questo momento per dire che sia un giocatore affidabile. Wallace? Ha i presupposti giusti, è alto, ha un bel fisico. Però pure lui non fa la differenza. Domando: ma perché la Juve investe su Rugani dell’Empoli, che è costato più o meno come Wallace e ora può giocare senza problemi al posto di Chiellini, Bonucci e Barzagli e la Lazio punta invece un brasiliano?” 

 

Lazio Under 15, il commento dell’allenatore Girini alla prima parte della stagione

In vista del girone di ritorno che avrà inizio l’8 Gennaio con la sfida casalinga contro il Vicenza, il tecnico della Lazio Under 15 Mauro Girini, al portale sslazio.it ha commentato questa prima parte della stagione: “Inizio dalla vittoria con il Cesena, vincevamo 2-0, siamo poi passati in svantaggio, per poi vincere 4-3 nei minuti di recupero. Questa partita per noi è stata la dimostrazione che siamo un grande gruppo. Per noi ‘malati di calcio’ sono questi i momenti che ci mandano avanti, quelli che ci fanno venire i brividi e ci fanno quasi venir da piangere.

Questa vittoria rappresenta in pieno questo gruppo, non molliamo mai, è una squadra che ha un cuore, i ragazzi si vogliono bene ed ogni ragazzo gioca per l’altro, questo è importante. Abbiamo concluso il girone d’andata con la conquista di tre punti fondamentali su una diretta concorrente, venivamo da tre sconfitte consecutive era importante invertire la rotta, inoltre visto che c’è la sosta è sicuramente più facile affrontarla dopo una vittoria.”

Il primo bilancio sul girone d’andata? E’ stato un po’ altalenante, siamo stati poco continui, nonostante i risultati dell’ultimo periodo sono comunque soddisfatto delle prestazioni. Il nostro obiettivo per il girone di ritorno sarà sicuramente quello di essere più continui, non dimentichiamo che questi ragazzi affrontano per la prima volta un campionato nazionale confrontandosi con realtà importanti come quelle del nord, magari squadre come Atalanta, Inter, Milan, sono leggermente più pronte per affrontare questo tipo di campionato. In questo primo bilancio sono soddisfatto dei ragazzi, qualsiasi tipo di sconfitta fa parte della crescita della loro crescita, dobbiamo sicuramente migliorare e trovare maggiore continuità nel girone di ritorno.”

Il nostro obiettivo? Dall’inizio dell’anno ai ragazzi dico di affrontare partita dopo partita per poi fare un bilancio alla fine del girone d’andata. Adesso guardiamo la classifica, siamo sesti ad un punto dal Bologna che occupa la quinta posizione, è una classifica molto ravvicinata. Da Gennaio torneremo ad affrontare partita dopo partita, è un campionato molto competitivo, ma sono fiducioso nel poter scalare posizione e puntare ai play off”.

Pastorello: “Ecco quale sarà il futuro di Berisha e Cerci”

L’agente Fifa, Pastorello ha parlato del futuro di Berisha, in prestito dalla Lazio all’Atalanta e di Cerci, nel mirino di varie squadre italiane. Queste le sue parole a cittaceleste:

Berisha si è imposto all’Atalanta e sono sicuro che il club della Dea riscatterà il portiere a fine stagione. Il prezzo è di 7 milioni. Non credo che nella trattativa rientrerà Paloschi“. Poi su Cerci, inseguito questa estate dalla Lazio: “C’è un grande interesse del Bologna ma non è l’unica possibilità. Vedremo“.

TENNIS – Ritiro inaspettato nella WTA, a soli 29 anni

Il mondo del tennis femminile dice addio ad un’ex numero uno. All’età di 29 anni, e dopo esser stata sul tetto del mondo per ben 12 settimane, Ana Ivanovic ha deciso di appendere la racchetta al chiodo. La moglie del calciatore tedesco Bastian Schweinsteiger, ha conquistato in carriera anche il Roland Garros, oltre ad altri 14 titoli WTA. Di seguito il messaggio di addio apparso sul suo profilo Twitter:

 

RINNOVO BIGLIA – Botta e risposta fra agenti: Morabito vs. Montepaone

Il campionato, il mercato, il nodo rinnovi: sarà un inizio di 2017 impegnativo per la Lazio. Per parlare delle ultime voci inerente l’ormai prossimo mercato di riparazione invernale e sulla questione rinnovi in casa biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Radiosei, nella trasmissione “9 gennaio 1900” l’agente FIFA Vincenzo Morabito:

RINNOVI – Subito una frecciata all’agente di Biglia, Montepaone: “L’agente di Biglia sono due anni che dice che ci sono offerte per il suo assistito. Biglia ha questo suo agente che è molto attivo a parole, non credo che se oggi arrivasse l’offerta di un grande club la Lazio direbbe di no. Ma non mi sembra ci siano situazioni in essere, resterà alla Lazio“. Altro caso spinoso quello di Keità: “Parlo spesso con la Juventus, ma non ho mai sentito parlare di Keita. So che questo nome è circolato nella Roma e nell’Inter. Neanche in Premier ci sono tanti interessi, il suo percorso è ancora incompleto. Alle grandi squadre interessa l’uomo prima del calciatore. Deve capire che la Lazio per lui possa essere ancora una tappa importante, ma non credo che lui la pensi così. Ora sta alla Lazio trovare una situazione per non disperdere un patrimonio economico. Tutti questi rumors fanno male all’atmosfera Lazio. Se i giocatori che scendono in campo senza dare il 100% contro squadre grandi è difficile che vinci. Le percentuali? Keita resterà al 10%, de Vrij al 30%, Biglia all’80%. Per quanto riguarda i voti annuali? Alla società do un 5.5, così come alla squadra nell’anno solare, per Inzaghi invece un 8″

MERCATO POVERO – “Paloschi era un’ipotesi, ma il partente dell’Atalanta sembra essere Pinilla. Credo che possa restare per restare in concorrenza con Petagna. Oggi ho sentito parlare di Avenatti, giovane che sta facendo bene in serie B. Questo è il mercato della Lazio, non mi aspetto molto. Credo che possa arrivare un’attaccante nel caso in cui fosse ceduto Djordjevic. Non credo che in quel caso si possa puntare su Alessandro Rossi. E’ ancora presto, deve prima giocare, magari in una squadra di B. Zaza? Non è ancora fatta con il Valencia, ma a parte questo sarebbe difficile immaginarlo alla Lazio. Nessuno mi ha mai chiamato, ma soprattutto ha un ingaggio troppo alto”. Anche la pista Cholito è dura: “Sì, la situazione per arrivare a Simeone del Genoa è complessa, Preziosi ha appena ceduto Pavoletti al Napoli. La vedo dura, vediamo, difficile pensare di poter inserire Djordjevic. Per giugno magari è più possibile, è un’ipotesi suggestiva, sarebbe bello riportare un Simeone a Roma, El Cholito ha un grande futuro, potrebbe esserci un’apertura, ma per il momento stiamo parlando di cose poco concrete. Gli acquisti della Lazio ci sorprendono sempre”.

Subito pronta la replica dell’agente di Lucas Biglia, Montepaone su twitter: “Morabito, quel numero me lo devo giocare al lotto? Te qui sai tutto”.

 

Veron, l’emozione del ritorno in campo: “Sono felice. Ci ho pensato un po’ ma…”

Si ricomincia. Veron, “La luce” per i tifosi biancocelesti torna in campo. Riparte dall‘Estudiantesil SUO Estudiantes. A pochi mesi dal suo 42esimo compleanno, a due anni da ritiro, Juan Sebastian Veron toglie gli scarpini dal chiodo per aiutare la squadra di cui è il presidente, e lo farà nel modo più spettacolare che conosce: calciare un pallone. “Se vendiamo il 65% degli abbonamenti per il nuovo stadio, mi rimetto a giocare”: una scommessa vinta, all’ex centrocampista della Lazio non è rimasto nient’altro da fare se non scendere in campo. Intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.comil classe ’75 ha commentato il suo ritorno al calcio giocato. Sarà il fischio di inizio dell’amichevole con il Bayer Leverkusen a inaugurare questo nuovo capitolo: 

Sì, ora non si torna più indietro (ride, ndr). Sono felice, sarà una grande emozione giocare di nuovo dinanzi ai miei tifosi. Ci ho pensato a lungo. Volevo dare il mio aiuto per la costruzione del nuovo stadio, compromettendomi con questa scommessa. Poi siamo arrivati vicino al numero di abbonamenti che avevo richiesto e adesso intendo rispettare la mia parola. Mi sto preparando con grande voglia. Mi sto allenando da un mese e mezzo, nel mirino ci sono l’amichevole dell’8 gennaio e anche la Copa Libertadores”. 

SUL CONTRATTO – “Ho firmato per ben 18 mesi con uno stipendio minimo che sarà devoluto interamente in beneficenza. L’obiettivo principale di tutti noi è finire di realizzare il nuovo stadio, poi vediamo cosa succede”.

IL SUPPORTO DEGLI AMICIMi hanno scritto in tanti in vista del mio ritorno in campo, sono arrivate delle belle manifestazioni d’affetto. Chi mi ha fatto sorridere di più? Sicuramente Christian Vieri e Luis Figo, c’è stato un divertente scambio di messaggi”.

MERCATO – Il Crotone pronto a prendersi due esuberi biancocelesti?

Come vi abbiamo già evidenziato, domani i ragazzi di Inzaghi torneranno in campo per preparare la prima sfida dell’anno (ed ultima gara del girone d’andata) contro il Crotone (domenica 8 gennaio ore 15). La partita dell’Olimpico però potrebbe essere anche un’ottima occasione per i presidenti delle due società di parlare di mercato. Secondo quanto riportato da Sky Sport, infatti, nella giornata di oggi ci sono stati dei colloqui con la dirigenza della Lazio per due esuberi biancocelesti. In primis l’oggetto del desiderio dei calabresi è Filip Djordjevic. L’attaccante è ormai in attesa di capire quale sarà il suo futuro e la piazza calabrese potrebbe essere l’ideale per rilanciarsi e sarebbe estremamente utile per Nicola, alla ricerca di un terminale offensivo. L’operazione però è molto difficile…visto che Lotito fa una valutazione molto alta del giocatore (intorno ai 15 milioni) e non è disposto a cederlo in prestito. Il suo futuro ormai sembra essere in Francia, come ha ribadito oggi anche il presidente del Pescara Sebastiani (altro club interessato al centravanti serbo).  Durante l’incontro il Crotone ha chiesto informazioni anche su Alvaro Gonzalez già obiettivo del Velez. Chissà che la partita di campionato non sia anche l’occasione per approfondire i discorsi…

MERCATO – Per il centrocampo torna di moda un obiettivo estivo…

Torna di moda Walace. No, non è un facsimile del nostro Wallace Fortuna. Ma è un ex obiettivo estivo dei biancocelesti che in queste ore è tornato alla ribalta come possibile vice-Biglia. Il regista del Gremio, Walace Souza Silva, poteva arrivare alla Lazio già prima di Fortuna. Ora, con la situazione contrattuale ancora incerta del capitano (ed il fatto che Cataldi non può ricoprire con la stessa efficacia ed efficienza quel ruolo) il nome del centrocampista brasiliano torna ad essere un possibile obiettivo di mercato.  A differenza di Biglia, Walace è un volante dotato di una stazza imponente ma anche buoni piedi e una propensione sempre crescente alla fase offensiva. Il prezzo è notevole: costa 12 milioni di euro e ora ha attirato, rispetto a quest’estate, ancora di più l’attenzione di mezza Europa.  Dove lui vuole compiere il grande salto: “E’ vero – assicura l’agente Rogerio Braun – è il suo sogno e adesso è pronto. Ci sono tanti club interessati”.  Dal Marsiglia al Leicester passando anche per Juve e Fiorentina in Italia. La Lazio aveva mandato un emissario a giugno per sondare il terreno, tornerà presto alla carica? O si tufferà su obiettivi “italiani”?

 

FORMELLO – Vacanze finite, domani si torna a sudare

Natale è ormai passato, per i ragazzi di Inzaghi è tempo di tornare ad allenarsi. La gara contro il Crotone, in programma allo Stadio Olimpico domenica 8 gennaio alle ore 15.00, è ancora lontana. Il mister però non vuole perdere tempo. La sconfitta con l’Inter non gli è andata giù e vuole mettere subito le basi per correggere quelle lacune che hanno rovinato con una certa frequenza i piani biancocelesti.

Ripresa degli allenamenti fissata per domani pomeriggio. Non ci saranno i sudamericani, a cui la società ha dato un permesso, e non ci sarà Keita, che a breve partirà per la Coppa d’Africa con il Senegal. L’ex Barcellona salterà l’intero mese di gennaio, costringendo Lulic agli straordinari nel ruolo di esterno d’attacco. Purtroppo però, per la sfida contro il Crotone, Inzaghi sarà costretto ad affrontare una piccola emergenza nel reparto offensivo: Lulic e Felipe Anderson, infatti, mancheranno per squalifica. Salgono, dunque, le quotazioni di Luis Alberto e Lombardi per una maglia da titolare. Più probabile che contro i calabresi scenda lo stesso tridente che ha sconfitto l’Atalanta alla prima di campionato: Kishna, Immobile, Lombardi. Domani non dovrebbe esserci nemmeno Luis Alberto. L’ex Deportivo domani sarà impegnato a Siviglia, per partecipare alla partita benefica “Champions for Life”.

 

CALCIOMERCATO – L’agente di Torreira apre a un eventuale trasferimento

Con la questione per il rinnovo di Biglia ancora in bilico la Lazio si sta guardando intorno alla ricerca di un eventuale sostituto ed avrebbe posato già da tempo gli occhi su Lucas Torreira, ventenne centrocampista della Sampdoria, seguito anche da altre squadre italiane (Roma e Milan) e spagnole (Atletico Madrid e Siviglia). Per commentare la situazione del giocatore è intervenuto ai microfoni de LaRoma24.it l’agente del giocatore Pablo Bentancur: “Con la Roma fino a questo momento non ci sono stati contatti. Ha solo 20 anni e in una squadra che gioca bene al calcio può dare molto. La Sampdoria? Noi non abbiamo rinnovato e l’obiettivo sarebbe quello di andare in un altro club“.

Giordano: “Avenatti buon attaccante ma io punterei su un giovane biancoceleste che sta facendo bene”

Per tamponare il buco nel reparto offensivo che si verrà a creare con la quasi ormai certa partenza di Djordjevic la Lazio avrebbe messo gli occhi su Felipe Avenatti. Il ventiquattrene attaccante uruguaiano, in forza alla Ternana, sta vivendo la sua migliore stagione da quando è in Italia: nove gol e tre assist in 20 giornate di serie B il suo bottino stagionale. Centravanti d’area con una buona tecnica ma molto lento, risulterebbe però poco adatto al gioco di Inzaghi che pretende movimento lungo tutto l’arco d’attacco dalla sua prima punta. Sull’attaccante, gestito da Daniel Delgado, si sarebbe acceso l’interesse di società inglesi e italiane. Per commentare tale voce di mercato è intevenuto ai microfoni di Radiosei l’ex bomber biancoceleste Bruno Giordano: Avenatti è un buon prospetto, a me piace. Ha una buona presenza in area di rigore, sente abbastanza la porta, è bravo di testa, un ottimo rigorista. Insomma è un buon attaccante, ma se dovessi puntare su un profilo del genere riporterei a Roma Simone Palombi che a Terni ha già segnato qualche rete. Fanno coppia insieme in serie B, ma Palombi è di proprietà biancoceleste e può diventare un attaccante completo. E’ bravo”.

Mirra: “Questa Lazio è sorprendente”. E su Milinkovic…

L’ex difensore biancoceleste, Vincenzo Mirra, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, parlando inizialmente sugli effetti che la sosta può avere sulla squadra: “Un po’ di riposo fa bene. La sosta aiuterà la squadra a resettare le gambe e mettere un po’ di benzina perché inizia il periodo più difficile. A marzo e aprile ci si giocherà la stagione. La squadra sta andando oltre le aspettative. Fermarsi qualche giorno aiuta a rimettere a posto le idee e ripianificare il lavoro. Girare a 37 punti sarebbe fantastico. La Lazio sta facendo più di quanto ci si aspettava. Ripartire con il Crotone consente alla squadra di caricare un po’ di più fisicamente e guardare al lungo periodo.

CAPITOLO GIOCATORI – “In questo periodo a Immobile non sta girando bene, questo capita nell’arco di una stagione. All’inizio gli andava tutto per il meglio. Non deve perdere la stima in sé stesso. A inizio anno realizzava grandi gol, era certo di quello che stava facendo. Ora deve continuare così e non pensare al periodo di astinenza dal gol. Non deve avere la frenesia di cercare la rete a tutti i costi. Lombardi ha girovagato in società minori per un paio d’anni trovando poco spazio. Questa è la dimostrazione che nel calcio devi trovarti nel posto giusto al momento giusto. In un contesto come questo, anche lui può e deve fare la sua bella figura. Adoro Felipe Anderson e Milinkovic. Avevo difeso il brasiliano anche in momenti meno positivi: ha qualità da top club, deve soltanto crescere ancora un po’ caratterialmente.

PICCOLO FOCUS FINALE SU MILINKOVIC – “Sul serbo avrei scommesso ad occhi chiusi; lo avevo visto in Belgio, ero straordinariamente convinto delle sue doti. Riesce a rendere facili giocate complesse. Ha grande personalità ma deve essere più determinato nei contrasti. Nel gioco aereo non ce n’è per nessuno. È ancora in fase evolutiva. Nel primo periodo di Pioli giocava dietro le punte, deve trovare la sua identità: il suo ruolo ideale è quello di mezzala destra nel 4-3-3. Gioca indistintamente con entrambi in piedi, riesce a fare bene la fase di possesso e quella difensiva. È un giocatore completo ma tatticamente ha ancora margini di miglioramento. Non è un finalizzatore, non attacca la profondità come sa fare Immobile, ma può agire da perno sul quale appoggiarsi e, con la sua tecnica, innescare gli esterni. Sulle palle lunghe vengono sempre cercate le sue spizzate, in fase di possesso gioca spesso accanto al centravanti”.

Panini ma che combini! Errore nell’Almanacco Illustrato

La Panini, come ogni anno, pubblica l’Almanacco Illustrato, guida importantissima per gli appassionati di calcio, che però ogni anno conta qualche errore più o meno grave.

Anche quest’anno la Panini “cade” proprio su uno degli argomenti più caldi in casa Lazio, il campionato 1914/15 dove la società capitolina ha vinto il girone dell’Italia Centrale, come stabilito appunto dal Dossier Emerotecario Mignogna-Felci, perché effettivamente il girone era terminato con la Lazio prima in classifica e qualificata alla finale interzona Centro-Meridionale contro il Genoa, alla quale è stato assegnato lo scudetto d’ufficio, vista la sospensione del campionato a causa degli eventi bellici.

L’Almanacco Panini invece si ferma ancor prima, col secondo posto della Lazio nel campionato laziale alle spalle del Roman. La fase successiva del campionato dell’Italia Centrale viene completamente ignorata: mai riconosciuto il primo posto della Lazio al termine della sospensione, errore ancor più grave visto gli sviluppi che la vicenda sta avendo.

La nostra speranza è che nell’almanacco 2018, sotto la voce “Campionato 1914/15” non ci sia solo la correzione dell’errore, ma anche la dicitura LAZIO CAMPIONE D’ITALIA

Bernardeschi: “Dobbiamo stare attenti alla Lazio!”

Uno dei talenti più cristallini del calcio italiano, Federico Bernardeschi, sta conquistando, non solo Firenze, ma anche le attenzioni del CT Ventura che lo ha convocato per le ultime partite della nazionale. Un giovane molto bravo e talentuoso che fa sperare bene per il futuro del nostro calcio. L’esterno viola ha commentato le gioie che si sta togliendo con la sua Fiorentina, e l’andamento del campionato, ai microfoni di Premium Sport: “La Juve è di un’altra categoria, sia come giocatori che come società perché non è facile ripetersi per molti anni di seguito, ma ci sono altre squadre forti come la Roma, il Napoli, il Milan che sta venendo fuori e la Lazio. Ma noi siamo lì perché abbiamo le qualità per stare lì e ci dobbiamo restare”

PAIDEIA – Il difensore domani in clinica per accertamenti

Il Natale è passato e domani la Lazio di Inzaghi si ritroverà a Formello, per riprendere gli allenamenti, in vista del match contro il Crotone. Nel frattempo, verso le ore 10:30, Stefan Radu si recherà alla clinica Paideia per accertamenti strumentali, sperando che non sia nulla di grave, visto l’andamento della stagione del difensore romeno, nonché leader dello spogliatoio biancoceleste.

Ancora guai per Paul Gascoigne

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Ancora guai per l’ex idolo biancoceleste Paul Gazza Gascoigne. Secondo quanto riportato dal portale liverpoolecho.co.uk infatti, l’ex centrocampista della Nazionale inglese è stato trasportato in ospedale in seguito ad una brutta ferita alla testa riportata dopo una caduta dalle scale.

La caduta, avvenuta all’interno dell’Ace Hotel in Shoreditch, a Londra, sarebbe stata causata da un alterco. Secondo i testimoni l’ex giocatore della Lazio era ubriaco. La polizia è arrivato dopo l’accaduto e Terry Baker, portavoce di Gascoigne, ha assicurato al Daily MirrorNon c’è stato alcun arresto, sarà rilasciato e riportato a casa”. Del caso ha parlato anche un funzionario di Scotland Yard: “L’uomo è stato portato in ospedale dove resta in condizioni stabili“.

Non c’è pace per l’ex funambolo del calcio inglese, nemmeno a Natale.

 

CALCIOMERCATO – Luis Alberto-Depor: la risposta di Lotito

Negli ultimi giorni è rimbalzata dalla Spagna una voce che sembrava aver trovato conferme: il Deportivo La Coruna vuole riportare al Riazor Luis Alberto, giocatore incognita di questa prima parte di stagione della Lazio.

Secondo quanto riportato però dal quotidiano Il Messaggero, il presidente Lotito non sarebbe disposto a cedere l’esterno andaluso. Il numero uno biancoceleste avrebbe detto no all’offerta degli spagnoli, respingendone l’assalto, almeno per gennaio. Tare crede nelle capacità del giocatore e l’imminente partenza di Keita per disputare la Coppa d’Africa con il Senegal, potrebbe dare chance importanti al trequartista.

 

Buccioni: “2016 anno di crescita per la Polisportiva”. Poi sullo Scudetto 1915…

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Antonio Buccioni, presidente della Polisportiva Lazio appena rieletto per il prossimo quadriennio Olimpico fino al 2020, è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio, nella trasmissione “Laziali On Air“, per parlare delle varie sezioni biancocelesti e fare il punto su un 2016 ricco di soddisfazioni per il mondo Lazio.
Il 2016 della Lazio è riassumibile attorno a tre punti. Innanzitutto il movimento, che cresce senza ombra di dubbio. Idealmente siamo quelli che raccolgono ciò che nove ragazzi hanno seminato 117 anni fa su una panchina di Piazza della Libertà. Le sezioni aumentano, è appena arrivata la sezione Softair e credo che Bigiarelli e i suoi amici non avrebbero mai immaginato che il loro esempio sarebbe stato raccolto da chi fa questo tipo di attività, da chi scende negli abissi o si lancia col paracadute. Questo è il nostro più grande vanto“.
Il secondo punto sono i risultati di vertice che non mancano, anche se come vuole la legge dello sport a volte si parte con una ventina di possibilità di titolo e se ne colgono due/tre. A livello di squadra il titolo Under 20 di Pallanuoto ci ha riempito d’orgoglio, così come la promozione in A1 della squadra di calcio da tavolo, ovvero il Subbuteo e poi i grandi risultati della Lazio Scacchi. A livello individuale abbiamo Riccardo Allegrini che ha portato per la prima volta lo sci della Lazio al vertice e poi i pugili“.
Infine il terzo aspetto, ovvero la capacità di fare sport a Roma che dal punto di vista economico e dell’impiantistica è una vera e propria fatica di Ercole. Basti pensare alle difficoltà della Lazio Scherma, che pure rappresenta un fiore all’occhiello dello sport nazionale“.
Parlando invece della Lazio Calcio, il 2016 è stato un film in due tempi. Un horror la prima metà, una storia di rivincita la seconda: “Di solito entro abbastanza poco nel merito dell’attività delle singole sezioni e in particolare del calcio. Direi che è giusto dividere l’anno in due parti. Sotto la presidenza Lotito abbiamo raggiunto un paio di volte la Champions, più spesso siamo stati ai nastri di partenza dell’Europa League, altre volte siamo rimasti fuori dal giro delle prime posizioni. Diciamo che l’esperienza di Inzaghi alla fine dello scorso campionato ha rappresentato una solida credenziale per il tecnico per prendere le redini della squadra dopo la vicenda Bielsa. Credo che il lavoro che sta svolgendo sia pregevole, abbiamo mancato gli appuntamenti nei big match, ma tutte le altre sfide hanno fatto registrare un percorso quasi netto e bisogna dire che i punti gettati via contro pronostico sono quelli che pesano di più a fine anno sulla classifica“.
La cosa che mi preoccupa di più al momento è l’approccio psicologico ai derby, che è una partita che non riusciamo ad interpretare bene da tempo e che forse andrebbe preparata meglio anche sul piano della mentalità. Per me i numeri hanno la loro importanza. Dopo i quattro derby del 1998 eravamo a sei derby di distanza dalla Roma, ora siamo a meno diciotto. Al di là di grandi exploit come quello del 26 maggio, per il futuro questo tipo di partita va affrontata nella maniera giusta, con un approccio più convincente sotto tutti gli aspetti“.
Simone Inzaghi è una figura ormai conosciuta, da 17 anni alla Lazio in vari ruoli. Ci si poteva aspettare un suo approccio del genere come allenatore? “Non lo conosco a livello personale, parlando di conoscenza diretta sono più in confidenza con atleti di altre sezioni che con i calciatori. Mi sembra che Inzaghi faccia trasparire un grande amore per i colori della Lazio, ha offerto un grande contributo da calciatore nell’anno dello Scudetto del 2000 pur non essendone stato assoluto protagonista. Si può dire che sia diventato comunque una bandiera della Lazio. Da allenatore è partito allenando gli Allievi e ora si trova in prima squadra, peraltro prendendo il timone in un momento delicatissimo dopo l’esonero di Stefano Pioli. Mi è sembrato subito pronto per prendere le redini della Lazio anche in estate, quando anche verosimilmente stava pensando ad organizzarsi per guidare la Salernitana come si diceva“.
Qual è il suo augurio da presidente per il 2017? “Sul piano personale quello di viverlo più serenamente, perché l’anno bisestile appena trascorso, pur non essendo superstizioso, è stato di una precarietà sociale clamorosa per la nostra Italia e anche per la città di Roma. Da laziale auguro tante soddisfazioni con la S maiuscola, siamo sorpresi in positivo dai risultati fin qui ottenuti e spero si possa crescere ancora un poco, tanto da arrivare in seconda o in terza fila per usare un linguaggio da Formula 1, anche se le rivali non mancano, Inter in testa. Al di là dei risultati la fede laziale resta intangibile, la vedo tra le più radicate fra le tifoserie italiane e credo anche del panorama internazionale“.
Anche perché il nuovo anno potrebbe portare il terzo Scudetto, quello del 1915… “Il presidente Tavecchio ha lodevolmente insediato una commissione, i cui esiti sono inequivocabili. Non deve mancare il coraggio di ratificare quanto stabilito dalla commissione che la FIGC stessa ha istituito, che non mi sembra fosse certo composta da laziali, visto che le conclusioni della stessa non mi sembrano equivocabili e portano dritte all’assegnazione dell’ex aequo con il Genoa. In più ci sono i 30 ragazzi laziali caduti nella Grande Guerra, che meriterebbero assolutamente di essere omaggiati da uno scudetto postumo meritato e legittimo“.

Meglio la maglia della Lazio che l’ironia di Dado

PREMESSA – Lo sfottò fa parte della Capitale, ed è un modo simpatico per parlare di Lazio e Roma. Tanti comici di entrambe le squadre fanno della sana e divertente ironia che è anche apprezzata dai rivali. A volte però il troppo stroppia. A volte inserire Lazio e Roma in temi extra calcistici stona e può far storcere il naso anche al più simpatico tifoso biancoceleste e giallorosso. Ultimamente sembra esserci un tiro al bersaglio contro la Lazio. Forse per ricevere qualche “Like” e “followers” in più, forse perché a volte (sarebbe meglio dire spesso) ci si vuol far belli agli occhi degli altri tirando in ballo e sfottere GRATUITAMENTE la Lazio e i laziali. Una “moda” alquanto discutibile.

“Avanti il Prossimo!” Ecco è arrivato “Dado“, in arte Gabriele Pellegrini, una specie di comico che, grazie a delle canzoncine simpatiche, racconta i temi dell’attualità politica. Seppur in cattiva luce, noi laziali siamo orgogliosi di essere sulla bocca di diversi uomini dello spettacolo. Questo evidenzia quanto astio c’è nei nostri confronti e quanto importante è la nostra Lazio per i nostri dirimpettai. Capiamo il “rosicamento” per tutte le vergognose sconfitte patite dalla sua compagine, per non essere la prima squadra di Roma fondata da nove cittadini romani nel lontano millenovecento. D’altronde comprendiamo anche quanto possa essere stato triste vedere che il figlio dell’attuale sindaco di Roma Capitale vestisse la maglia della Lazio anziché quella di rossa-arancione.

Non è la prima volta che il cabarettista ci critica. Però dopo il derby di Yanga Mbiwa ci può anche stare lo sfottò, ci mancherebbe. Soprattutto se sei un tifoso della Roma. Però stavolta, per criticare l’operato della Sindaca Raggi, i suoi autori hanno pensato bene di fare ancora riferimenti sulla Lazio. Avete rotto le palle! Un vecchio adagio pubblicitario recita: “Bene o male, purché se ne parli. E’ pur sempre pubblicità”.

A noi fa piacere essere citati da tutti voi, benpensanti e giullari di corte contemporanei. I ripetuti attacchi e prese in giro al tifoso laziale, denotano quanto ve rode er sedere che sti lazialotti stanno sempre lì a divve la verità. Il testo incriminato è il seguente: “E quando viene sera, distrutta dallo strazio, ritorna a casa e trova il figlio co la maglia della Lazio. Sotto la Casaleggio, non c’è mai fine al peggio, pe chi c’ha il fijo laziale, raddoppia la penale”.  

Noi invece fraseggiamo così: “Appena te incontramo, noi te lo diciamo, in volto e senza offese, caro Dado piàte sta maionese. Chi offende la nostra fede potesse non vede. Avecce e cresce er fijo laziale, non è una moda adolescianzale. Fate forza con forestieri e pellegrini che insieme sete più carini. Core de Roma, core de sta città ma ‘mdo stavate 116 anni fa”.  

EPILOGO – Purtroppo molti tifosi biancocelesti si sono risentiti e toccati dalla frase presente nella canzone (simpatica e divertente parodia in cui quel riferimento poteva tranquillamente essere evitato) ed hanno preso d’assalto la bacheca di Dado. A questo punto caro Dado ti chiediamo: ne è valsa proprio la pena? La notizia cantata ci piace, lo sfottò pure, ma facciamolo nei contesti e nei momenti opportuni.

Davide Sperati

Marco Corsini

Belleri: “Lazio piacevole sorpresa grazie a Inzaghi, ecco dove può arrivare”

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Manuel Belleri è intervenuto questa mattina ai microfoni di ‘Lazio Style Radio 89.3’. L’ex difensore biancoceleste ha esordito commentando questa prima parte di stagione delle ‘aquile’: “Inzaghi sta facendo delle cose splendide, ha dato alla Lazio un’organizzazione di gioco molto buona. I biancocelesti sono stati una piacevole sorpresa. Simone era un allenatore in campo anche quando giocava e adesso è riuscito a dare ai suoi un’impronta e una personalità importante. Lo spirito dei ragazzi è quello giusto“.

Un giudizio poi anche sul pacchetto arretrato a disposizione del tecnico piacentino: “Patric sta facendo molto bene. Basta ha avuto qualche battuta d’arresto, che ci può stare durante tutto un campionato, ma possiede grande affidabilità. Rispetto allo scorso anno, lo spagnolo è migliorato, ma ha ancora margini di crescita dal momento che si allena al fianco di grandi campioni e con un tecnico bravo come Inzaghi, che sa quando inserire un giocatore in una piazza come Roma. Inoltre ho sempre stimato tantissimo Radu, per la personalità che ha e che trasmette ai compagni di reparto. Ho avuto modo anche di allenarmi con lui e, quando sta bene fisicamente, è un ottimo giocatore, che offre sempre buone prestazioni e che possiede un carisma particolare. Comunque, un po’ tutti i calciatori hanno fatto bene quando sono stati chiamati in causa. Vedendola da fuori, mi sembra che la Lazio abbia i giusti presupposti per raggiungere obiettivi importanti“. A questo proposito, Belleri non ha dubbi: “I biancocelesti possono lottare per la Champions fino alla fine del campionato. All’inizio c’era qualche incognita sulla rosa, ma ora si può pensare di poter restare in scia per il secondo o il terzo posto. Trovarsi alla fine dell’anno in una di queste posizioni sarebbe un ottimo traguardo e la Lazio ha la possibilità di centrarlo. Inzaghi ha sempre trasmesso al meglio le proprie idee. La gestione dello spogliatoio è fondamentale, lui ha la capacità di relazionarsi con i calciatori facendoli sentire importanti. Ciò ha creato un feeling speciale tra l’allenatore e i calciatori”.