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Luca Marchetti (Sky Sport) rivela: “Calciomercato? La Lazio sta trattando…”

Il giornalista di Sky Sport e noto esperto di calciomercato Luca Marchetti, ha risposto su calciomercato.it alle domande di alcuni lettori. Tra questi, presumibilmente un tifoso laziale, gli ha chiesto delucidazioni sul mercato dei biancocelesti.

Marchetti ha così risposto: “In questo momento non credo. Si sta parlando con Walace ma solo per giugno. La squadra di Inzaghi potrebbe rimanere così, ma d’altronde sta funzionando”.

PROFILO DI WALACE

22enne centrocampista del Gremio, Walace Souza Silva, noto semplicemente come Walace, è un incontrista molto fisico. Lo aiuta la sua stazza (è alto 1,88 m). Ciononostante, come tutti i brasiliani, gli piace spingersi in area a cercare gloria. Ha partecipato alle Olimpiadi di Rio insieme a Felipe Anderson. In patria lo definiscono il nuovo Pogba, non a caso l’hanno soprannominato Pogbalace.

CARRIERA

La sua altezza gli ha permesso di bruciare i tempi. Già a 17 anni giocava nella squadra under 19 dell’Avai. Si mette in luce nella Copa Santiago nel ruolo di regista, in cui realizza un gol su punizione in finale contro il Gremio. Proprio il club di Porto Alegre lo acquista nel 2013 inserendolo nella squadra under 18. Nel 2014 Scolari lo fa debuttare in prima squadra e Walace inanella una serie di prestazioni positive che lo fanno diventare un titolare inamovibile. Tanto che nel 2015 arriva la convocazione della nazionale brasiliana per giocare la coppa sudamericana under 20 in cui la Selecao arriva quarta. Durante il torneo rimedia però una lesione muscolare che lo costringe a stare fuori per gran parte della stagione 2015. L’estate scorsa è stato convocato nella nazionale maggiore per la Copa America Centenario al posto di Luiz Gustavo che ha lasciato la nazionale per motivi di famiglia. L’anno scorso è stato inserito nella top 11 del Campionato Gaucho. Chissà che l’anno prossimo non possa incrementare la colonia brasiliana laziale.

 

Podavini: “La mia Lazio giocava in serie B ma lo stadio era un’arena”

Gabriele Podavini ha rimproverato la Lazio di oggi di avere poca cattiveria e poi ha ricordato gli anni della serie B in cui lo stadio era pieno.

A ‘1900 Tv’ l’ex laziale Gabriele Podavini: La Lazio non ha ancora la cattiveria giusta per affrontare certi avversari. È una squadra immatura sotto l’aspetto della malizia e dell’esperienza. Incide molto la giovane età dei giocatori”. Poi un momento amarcord: “Venivo da una squadra di provincia e mi sono trovato in un’arena, perché all’epoca lo stadio era questo. L’impatto è stato fortissimo, mi sono rimaste grandi soddisfazioni. Nonostante fossimo in B, la gente si esaltava e infuocava gli spalti. È proprio questo il ricordo più bello che porto di quegli anni. La squadra ha bisogno dei tifosi e loro della Lazio”.

Da ex difensore, Padovini non può esimersi da un commento sull’attuale difesa della Lazio: “Non avere la maglia da titolare perché c’è ampia scelta deve rappresentare uno stimolo in più. I miei titolari della difesa della Lazio? Radu a sinistra, De Vrij, Bastos, Basta a destra. Marchetti è un portiere secondo me in fase calante, l’anno scorso era una sicurezza. Oggi non mi convince più tanto”. Avendo indossato più volte la fascia da capitano si chiude con Biglia: “Quest’anno non mi piace molto, mi sembra un po’ passeggero. Il capitano deve avere qualcosa in più, deve farsi sentire e farsi rispettare. Deve trascinare il gruppo, a me Lucas sembra più un tenente”. 

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COLPO DI SCENA – Morrison cambia idea: niente Wigan. Ecco quale sarà il suo futuro

In molti erano convinti che Ravel Morrison alla Lazio avrebbe fatto parlare di se. In effetti così è stato, ma non per le prodezze sui campi da gioco, bensì per il suo comportamento tutto fuorché professionale.

COS’E’ SUCCESSO CON LA LAZIO?

Cosa sia successo tra Ravel Morrison e la Lazio non è ben chiaro a nessuno. Le voci che girano in merito alla questione sono tante, ma nessuna è stata mai confermata o smentita. Il confine tra verità e leggenda è davvero labile. Il giocatore in ritiro ad Auronzo aveva mostrato qualche giocata di classe. Il che aveva fatto presagire alla classica stagione della ribalta. In realtà con Inzaghi non ha mai visto il campo. Le ultime notizie ufficiali risalgono a Novembre quando sul sito ufficiale della Lazio apparve il comunicato che “Ravel Morrison è in Inghilterra per questioni personali regolarmente autorizzato dalla società“. Il caso pareva risolto, ma poi il giocatore non è più tornato a Formello. assente ingiustificato anche alla cena di Natale con la squadra.

WIGAN? NO GRAZIE!

Eccolo quindi riapparire i primi di gennaio ad allenarsi col Wigan del suo vecchio maestro ai tempi del Manchester United Warren Joyce. Il tecnico inglese già parlava di Morrison come di un suo giocatore. Nonostante non ci fosse nessun accordo con la Lazio. Ecco quindi l’ennesimo colpo di scena. Ravel ha lasciato il Wigan e adesso si allena col Qpr. Avrà finalmente trovato la sua destinazione? Chi può dirlo?! Ma l’impressione è che il centrocampista stia sostenendo dei provini in giro per l’Inghilterra con la speranza di trovare qualcuno che lo prenda. Una squadra che creda in lui come aveva inizialmente pensato di fare la Lazio. Insomma, in un modo o nell’altro, la storia di Morrison con i biancocelesti pare ai titoli di coda.

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Facco: “Preoccupato per il girone di ritorno”

Mario Facco in collegamento a “Non mollare mai” parla del momento attuale della squadra di Inzaghi.

IL MERCATO? LA SOCIETA’ E’ IMMOBILE

Intervenuto ai microfoni di Radiosei l’ex difensore della Lazio commenta l’immobilismo della società sul mercato invernale: “Al mercato non ci penso neanche, se non interessa alla società figuriamoci se deve diventare un mio problema. Quello che fa la Lazio sul mercato cambia la loro vita non la mia. Certo se si rinforza a me può fare solo che piacere. Quando finirà il mercato, nel caso in cui la Lazio dovesse restare com’è, ne prenderò atto. Sono loro che dovrebbero essere preoccupati non io. Se il tecnico è contento,poi, meglio ancora. Io posso solo dire che sono un po’ preoccupato per il girone di ritorno ma non per la gara di domani. Vedo che sono molte le squadre che vincono contro quelle meno forti, la classifica è così corta che bisogna stare attenti a non scivolare in posizioni peggiori”.

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Rambaudi bacchetta Lulic e consiglia chi acquistare a gennaio

Roberto Rambaudi è intervenuto ai microfoni di Radiosei e commenta le parole di Lulic.

LE DICHIARAZIONI

Rambaudi intervenuto a “Nove gennaio millenovecento” dice che: “Penso che l’uscita di Lulic in quel contesto non mi piace se non hanno parlato prima nello spogliatoio. Rischierebbe di essere una presa di posizione che delegittima il tecnico. In caso contrario ci può stare. Il discorso è che la Lazio non ha giocatori di personalità per chiedere qualcosa di più in classifica. Inzaghi è un tecnico giovane, sta imparando il suo mestiere e sta facendo benissimo. Lui ha cercato a parole di alzare l’asticella ma spetta alla società mandare messaggi chiari. La Lazio è brava a lavorare fino a un certo punto poi si ferma. Non sono io che lo dico ma sono i numeri che parlano per me”. Ultima domanda sul mercato: “Credo che adesso, vista la politica societaria, si debba andare avanti così. Si può intervenire su 1-2 giocatori subito in attacco magari prendendo Cerci. A me piace è un talento che se sta bene fisicamente può davvero essere utile alla causa”. 

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Tragedia Rigopiano: minuto di silenzio su tutti i campi di A

Il presidente della Figc Carlo Tavecchio ha diposto un minuto di silenzio su tutti i campi di calcio in favore delle vittime di Rigopiano.

TAVECCHIO: LA DICHIARAZIONE

Il minuto di silenzio è rivolto alle vittime dell’hotel Rigopiano e ai soccorritori de l118 morti alcuni giorni dopo. Nella giornata della memoria il presidente si è così esposto: Il ricordo è un dovere per tutti, anche e soprattutto per il mondo dello sport e del calcio che coinvolge milioni di persone. La tragedia dell’Olocausto rappresenta un monito per il presente e per il futuro, un doloroso insegnamento per i più giovani affinché, con il nostro aiuto, costruiscano una società che non lasci più spazio ad atrocità simili”.

LOTITO CANDIDATO DA TAVECCHIO COME RAPPRESENTANTE UEFA >>> CLICCA QUI

CHIEVO – I convocati di Maran: out due titolari

Questi i giocatori convocati da mister Rolando Maran per la partita Lazio Chievo, 22^ giornata di Serie A Tim che si disputerà in anticipo sabato 28 gennaio 2017 alle ore 18.00 allo stadio Olimpico di Roma. Salteranno la sfida Pellissier e Castro, quest’ultimo cercato dalla Lazio per la finestra di mercato invernale.

PORTIERI:

32 – Walter Bressan
70 – Stefano Sorrentino
90 – Andrea Seculin

DIFENSORI:

2 – Nicolas Spolli
3 – Dario Dainelli
5 – Alessandro Gamberini
18 – Massimo Gobbi
20 – Gennaro Sardo
29 – Fabrizio Cacciatore

CENTROCAMPISTI:

1 – Jonathan De Guzman
4 – Nicola Rigoni
8 – Ivan Radovanovic
13 – Mariano Izco
23 – Valter Birsa
28 – Samuel Bastien
56 – Perparim Hetemaj
80 – Sofian Kiyine
97 – Fabio Depaoli

ATTACCANTI:

17 – Bismark Ngissah
45 – Roberto Inglese
55 – Emanuel Vignato

Diaconale tuona: “Stadio vuoto?! Lotito è solo un pretesto. Calciomercato? Vi dico che…”

Il responsabile della comunicazione Lazio Arturo Diaconale è tornato a parlare sul momento attuale della Lazio e non solo.

DIACONALE DIFENDE LOTITO

Così Diaconale a Radio Incontro Olympia: “I tifosi vogliono che Lotito se ne vada? La società è più che strutturata e la Lazio è costantemente nei piani alti della classifica. La società ha un progetto solido e un Presidente che in questi 12 anni ha portato risultati. La Lazio, in passato, per anni è stata in Serie B o nella parte destra della classifica della Massima Serie”.

I TIFOSI NON SOGNANO

“Il problema non è Lotito, c’è stata una assuefazione. Una parte della tifoseria della Lazio se non soffre non si diverte.  Fa parte del DNA, è dal secondo dopo guerra che c’è questo pessimismo. La squadra sta facendo bene, non capisco tutto questo accanimento”.

STADIO DESERTO

“Se i tifosi hanno deciso di venire allo stadio quando Lotito se ne andrà gli dico di restare a casa e di non tornare, così danneggiate solo la squadra. E’ un pretesto quello di Lotito, i tifosi in questi anni hanno sentito solo una versione e io sono qui per dare una versione diversa e soprattutto vera. I sostenitori biancocelesti vogliono la grande squadra ma non vengono allo stadio, quindi non vogliono contribuire alla crescita della Lazio. Anche perché con 10mila persone allo stadio nessuno verrà a comprare la Lazio. Dal 2000 comunque tutti gli stadi si stanno svuotando, e questo è motivato da tanti fattori”.

CHAMPIONS LEAGUE E RAFFORZAMENTO NEL MERCATO INVERNALE

“La Lazio ha fatto 40 punti nel girone d’andata, se dovesse fare così bene anche nel girone di ritorno possiamo farcela. Il mercato di gennaio? Comprare giocatori inutili non non serve a niente, la squadra è competitiva. Inzaghi sta facendo grandi cose, fortunatamente Bielsa non è venuto”.

SPONSOR E PROGETTO DELLO STADIO AL FLAMINIO

“Lo sponsor? E’ un problema importante che va affrontato e risolto. Non è facile per una squadra di Serie A. Lotito non vuole rifiutare l’arrivo di capitali, come tutti i presidenti di calcio. Sarebbe bello tornare al Flaminio. Il problema non sono solo i soldi, ma anche diversi vincoli. Vanno affrontati razionalmente. Lotito sta con i piedi per terra, non si avventura in progetti irrealizzabili”.

IL PRESIDENTE DEL CHIEVO HA PARLATO DI CASTRO INSEGUITO DALLA LAZIO>>>CLICCA QUI

Mandelli: “Non sarà semplice ma in gare come queste la Lazio non ha mai tradito”

Domani alle 18:00 all’Olimpico si gioca l’anticipo di campionato tra Lazio e Chievo Verona.

Per parlare della gara è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 l’ex Paolo Mandelli:

Immobile e Djordjevic sono due attaccanti diversi. Il primo finalizza ma crea anche spazi e fa reparto da solo, il serbo è più statico. Le dinamiche offensive biancocelesti cambieranno con la sua assenza. Domani contro il Chievo servirà un palleggio più prolungato per far arrivare il pallone sul fondo e poi crossare. SUKI gialloblù hanno avuto un’involuzione inaspettata nelle ultime uscite. Quella di Maran è sempre stata una squadra che ti fa giocare male, è difficile segnarle. Dal canto suo, la Lazio la scorsa settimana ha avuto la sfortuna di incontrare una Juventus ferita. Entrambe le squadre, quindi, devono riprendersi da un momento non semplice.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE ALLA GARA

I clivensi sono a metà classifica, lontani sia dall’Europa che dalla zona retrocessione. Dovrà essere bravo il tecnico a tenere tutti sulla corda. I biancocelesti hanno dimostrato di avere parecchie soluzioni a livello offensivo. Giocano, hanno gamba, sono dinamici, e portano al tiro diversi giocatori. Milinkovic è uno di questi: arrivando da dietro può dare una grossa mano.

Finora la Lazio è mancata negli confronti diretti ma con le medio-piccole non ha mai fallito. Soprattutto dal punto di vista mentale. Deve dare continuità di risultati in questo tipo di partite”.

Tocca di nuovo a Djordjevic: con il Chievo la grande occasione

Questo è il suo momento. Lo sa bene Filip Djordjevic. Una stagione finora da dimenticare in fretta. Poche le presenze in campo e solo una rete realizzata pochi giorni fa in Coppa Italia con il Genoa.

CON IL CHIEVO UNA GRANDE OCCASIONE

Inzaghi si aspetta dal serbo una reazione d’orgoglio. Djordjevic, come riportato da Il Tempo, nella gara di domani con il Chievo Verona probabilmente partirà titolare. La squalifica di Immobile gli concederà una chance unica per sbloccarsi e mettersi in mostra. Quest’anno il campo lo ha visto poco. Per dodici volte è subentrato dalla panchina: è mancata la fiducia e la stima dell’allenatore. In realtà le colpe sono anche di una condizione atletica deficitaria per gran parte della stagione. Il futuro a Roma del calciatore è in bilico ma difficilmente potranno esserci novità in questa sessione di mercato. Anzi, Inzaghi lo ha tolto dalla lista dei cedibili: “Se coinvolto Filip è molto importate e può dare tanto. Penso che resti con noi, abbiamo parlato e l’ho visto partecipe”.

DIVERSE LE SQUADRE INTERESSATE AL GIOCATORE MA…

Marsiglia e Lione si sono informate, in Italia interessamenti di Crotone e Pescara, piazze rifiutate dall’attaccante. Anche in Spagna qualche club sarebbe interessato. I club iberici considerano però la valutazione di Lotito, quasi 5 milioni, è considerata alta. Per ora Djordjevic pensa al Chievo. Sa di non poter fallire e vuole riuscire nel suo intento. Il suo obiettivo è quello di riprendersi la Lazio. All’interno dello spogliatoio biancoceleste quella del serbo è una figura di spessore. L’attaccante serbo è sempre pronto ad aiutare i più giovani. Quando la squadra segna è il primo a scattare per andare incontro ai compagni di squadra. Inzaghi ha deciso di premiarlo e lo farà a pochi giorni dalla chiusura del mercato per lanciare un segnale forte e chiaro.

ESCLUSIVA LAZIOCHANNEL.IT – Fabrinetti (Radio ufficiale Chievo): “Momento delicato, questa sfida con la Lazio non ci voleva”

La Redazione di Laziochannel.it per parlare della gara tra Lazio e Chievo ha contattato in esclusiva Marco Fabrinetti di Radio Universal, la radio ufficiale del Chievo. Queste le parole del collega:

L’ultima vittoria del Chievo risale al 18 dicembre contro la Samp. Poi 4 sconfitte in campionato più una in Coppa Italia. Quanta voglia c’è di fare punti all’Olimpico?

“Tanta, tantissima. Come ce n’è in ogni partita. Chiaro che arrivando da cinque sconfitte consecutive la fame di punti cresce. Anche perchè la posizione in classifica non è più quella di 5 partite fa. Purtroppo la sfida con la Lazio arriva in un momento delicato per il Chievo. Oltre al calendario difficile ci si è messa di mezzo la sfortuna. Tra squalificati, infortunati e giocatori non al meglio la lista è lunga”.

Quest’anno manca qualcosa in avanti? La cessione di Paloschi non è stata rimpiazzata, non crede?

“E’ vero il punto di forza del Chievo è proprio l’equilibrio e l’affiatamento tra reparti. Il centrocampo è il cardine della squadra. Mette insieme fase offensiva e difensiva a meraviglia. Ci sono giocatori duttili che sanno coprire ruoli diversi. Inoltre danno un aiuto sia in attacco a segnare sia in difesa a non prenderli. Per quanto riguarda la cessione di Paloschi è stata una perdita importante per la squadra. Era un giocatore fondamentale per il modulo di Maran e in uno stato di forma importante. Nella prima parte di campionato gli attaccanti non segnavano molto ma ora stanno uscendo dal guscio molto bene. Pellisier e Meggiorini hanno siglato in due 7 reti tra campionato e coppa. Con le partenze di Parigini, Floro Flores e Jallow la società dovrà per forza rinfoltire la rosa visto che ora si contano solo tre centravanti”.

Anche la difesa non sembra più quella di una volta. Che succede a Dainelli?

“Direi niente, Dario sta bene e lavora serenamente con il gruppo. Il Chievo ha un po’ cambiato modo di giocare, nella prima parte di stagione era una squadra più difensivista, ora cerca molto di più le azioni d’attacco, tanto più se si crea molto ma la palla non vuole entrare. C’è da dire che nelle ultime giornate abbiamo affrontato Roma, Inter, Fiorentina e Atalanta che sono squadre con un reparto offensivo imponente, è chiaro che sbilanciandosi in avanti si possono creare dei buchi dietro, e queste squadre con i giocatori che hanno davanti non perdonano. C’è anche da dire che con Roma, Inter e Fiorentina (sia in coppa italia che in campionato), abbiamo subito 5 gol dopo l’85’ quando la squadra è stanca e soprattutto tutta riversata in avanti per cercare di segnare”.

Radovanovic rimarrà a Verona oppure andrà in Cina?

Ivan resta al Chievo, è un giocatore umile e troppo importante per gli equilibri della squadra. La Cina può attendere”.

Pellissier sarà in campo oppure darà forfait?

Pellissier non sarà neanche convocato”.

Quanto è importante per voi il rapporto con la tifoseria? Abbiamo saputo che per Natale, a tutti i 7.558 abbonati (più della Lazio che ne ha appena 4.000), la società clivense ha regalato una bottiglia di spumante. Come hanno reagito i tifosi?

“I tifosi sono stati entusiasti di questa iniziativa, che è stata accolta molto bene. Portare in tavola durante i festeggiamenti un po’ di Chievo Verona aiuta a non dimenticarsi della propria squadra anche durante le festività. Il supporto dei tifosi non viene mai a mancare anche nei momenti difficili. L’attaccamento alla maglia si manifesta con la serenità e con la gioia di tifare Chievo Verona, senza musi lunghi o polemiche che portano solo problemi inutili. Tante volte i giocatori dopo la doccia escono dallo stadio per raggiungere la propria automobile e si fermano a chiacchierare con i tifosi, firmare autografi e scattare foto. C’è rispetto reciproco, cosa che purtroppo manca in altre parti d’Italia dove una cosa così sarebbe impensabile”.

Come viene vista la Lazio di Lotito a Verona?

“Mah, più che la Lazio di Lotito in questo momento vediamo la Lazio di Inzaghi che sta facendo un cammino straordinario in campionato e sta raccogliendo risultati utili su tutti i campi. Una squadra giovane e fisicata, con delle individualità importanti. Per fortuna mancheranno Ciro Immobile e Keita, a mio avviso due giocatori fortissimi, ma attenzione al brasiliano Felipe Anderson che palla al piede è devastante”.

Si parla di Lazio interessata a Paloschi e Castro. Cosa ne pensi al riguardo?

“Non ho seguito l’evoluzione di queste trattative, seguo poco il mercato perché nella grande maggioranza dei casi si cerca di vendere notizie per reali e ai dettagli quando magari non c’è neanche un abbozzo di contatto tra le parti. Fino a quando non c’è una firma nero su bianco è tutto fantamercato”.

Cinque gare per l’Europa: la Lazio ci prova. E chissà che…

La Lazio ci prova. Dalla gara di domani con il Chievo inizia un periodo di cinque gare che possono rilanciare le ambizioni biancocelesti. Un mese a disposizione per rafforzare la classifica. Chievo, Pescara, Milan, Empoli e Udinese possono lanciare la Lazio verso l’Europa. Tre sfide all’Olimpico e due lontane dall’impianto amico ma tutte alla portata della Lazio. Avversarie che, a parte il Milan, non fanno parte delle grandi del campionato. 39 dei 40 punti della Lazio sono arrivati proprio con squadre di livello inferiore quindi la circostanza lascia ben sperare.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport all’andata in coincidenza con gli stessi impegni la stagione della Lazio cambiò. Dopo la vittoria di Udine i biancocelesti si ritrovarono al terzo posto a un punto dal Napoli. Vennero conquistati 10 punti: tre vittorie (3-0 al Pescara, 2-0 all’Empoli, 3-0 all’Udinese), un pareggio (1-1 col Chievo) e una sconfitta (2-0 col Milan).

CON IL CHIEVO PER RIPARTIRE

Il passo falso con la Juventus ha interrotto la marcia laziale. In precedenza in otto giornate erano arrivate sei vittorie. La voglia di tornare subito a scalare la classifica è forte. Inzaghi e il suo staff stanno facendo fare gli straordinari. Settimana impegnativa per i biancocelesti che nei prossimi giorni saranno impegnati nell’anticipo con il Chievo e la gara di martedì a Milano con l’Inter per i quarti di Coppa Italia. Lulic mercoledì ha suonato la carica: “Non vedo più la rabbia di due mesi fa”. Il bosniaco, come Radu, ricopre il ruolo di ‘capitano senza fascia’. Nel ritiro di Auronzo in attesa dell’arrivo dei compagni, tra cui capitan Biglia, loro due sono stati i veri punti di riferimento nello spogliatoio. Il gruppo è rinato proprio grazie alla guida di Inzaghi e al sostegno dei veterani. Ora la Lazio vuole accelerare per raccogliere più punti possibili. Punti che serviranno per rimanere tra le grandi e per sentirsi tali anche nei prossimi scontri d’alta quota.

Lotito candidato da Tavecchio Rappresentate Italiano all’Uefa

Il 6 marzo verrà eletto il Presidente del calcio italiano. Al Consiglio Federale, convocato per approvare il budget, interverrà il presidente del Coni Giovanni Malagò. Formalmente una visita di cortesia avvenuta già in altre federazioni. Politicamente la distensione fra il capo dello sport e il presidente federale Carlo Tavecchio.

Invitato anche Cosimo Sibilla che domani – candidato unico – verrà eletto presidente della Lega Dilettanti. Sibilla, molto vicino a Malagò, era stato scelto un anno fa come commissario del comitato Figc Campania. La convergenza su Sibilla è servita a Tavecchio per evitare una spaccatura all’interno della Lega Dilettanti che resta il suo fortino di voti e di potere.

Come riportato da La Repubblica anche Tavecchio sarà presente all’incontro. Il Presidente annuncerà pubblicamente la volontà di ricandidarsi. Incasserà l’appoggio della Lnd (che pesa per il 34% nelle elezioni Figc di marzo ) che andrà ad aggiungersi alla maggioranza in Lega di A (12% dei voti) ed alla possibilità di conquistare i voti degli allenatori (10%). L’opposizione, pur potendo contare sui voti della Lega Pro (17%) oltre che dei calciatori (20%), non ha ancora nessun candidato ufficiale. Incerte le posizioni degli arbitri (2%, sostennero Albertini) e della Lega di B (5%).

Tavecchio introdurrà anche la questione della designazione del Rappresentante Italiano all’Uefa. La scelta su chi subentrerà a Giancarlo Abete, vicepresidente uscente, deve essere fatta entro il 4 febbraio. Il favorito è Michele Uva – resterebbe anche direttore generale – ma con lui corrono anche Maurizio Beretta e Claudio Lotito. Se il Consiglio non risolverà la questione oggi si aggiornerà al 3 febbraio dopo la riunione del Tep. La commissione riforme si riunirà l’1 e il 2 febbraio a Ginevra. Nell’incontro verranno modificati i requisiti per l’eleggibilità escludendo chi non ha incarichi di vertice o chi sia operativo in federazione. Se così fosse Uva avrebbe via libera.

Pres. Chievo, Campedelli: “Lotito? Presidente freddo ma bravo”. Poi su Castro alla Lazio…

Il presidente del Chievo Luca Campedelli, ha parlato della sfida di domani contro la Lazio e di Castro seguito dai biancocelesti.

PIOLI NEL CUORE

Campedelli ha parlato della stagione dei clivensi su Radiosei: “Il nostro obiettivo è la salvezza. Voto alla stagione del Chievo? 7. Siamo una squadra diversamente giovane, stiamo vivendo un periodo di flessione ma dobbiamo stare tranquilli e non avere fretta. Grandi squadre come la Lazio devi sperare che siano sottotono o stanche, altrimenti il risultato è quasi scritto in partenza. Chi porto nel cuore? Di Carlo, Iachini, Pioli, Del Neri… Tutti allenatori che hanno fatto la storia del Chievo. Sono contento per Pioli che è arrivato in una grande squadra come l’Inter, era già un allenatore da grande squadra”. 

SITUAZIONE CASTRO E LOTITO

Su Castro accostato alla Lazio: “Sono tutti in vendita. Pagare moneta vedere cammello (ride, ndr). Se arrivano offerte congrue è giusto lasciarlo partire ma non necessitiamo di vendere. Chi me l’ha chiesto? Ufficialmente nessuno. Lotito l’ho sentito in settimana per chiedergli qualche biglietto in più. Se mi ha chiesto Castro? Lui scherza sempre, non so mai se quando mi chiede i giocatori è serio o no. Sono più i giocatori della Lazio che sono venuti al Chievo piuttosto che il contrario. Lotito lo stimo tanto, è freddo in alcuni aspetti ma è uno dei più bravi. Ha salvato la Lazio e ha fatto cose importanti”.

PELLISSIER E ZONA CHAMPIONS

Immancabile la domanda su Pellissier: “Rappresenta l’anima del Chievo che non molla mai e va avanti a testa alta. Sorrentino? E’ stato un ritorno importante. Ha uno spirito battagliero in stile Chievo”. Sul discorso retrocessione: “Nessuno è già spacciato. Dire che Crotone, Palermo e Pescara stanno falsando il campionato è ingeneroso perché lottano per la salvezza. Per il discorso Champions secondo me i primi due posti sono già certi mentre il terzo sarà una lotta tra Lazio, Inter e Napoli con quest’ultimo leggermente avvantaggiato. La Lazio è una bella squadra, all’andata è arrivata a Verona decimata e ci ha messo in difficoltà”.

Fabrizio Piepoli

 

Matuzalem: “Inzaghi come Guardiola. Addio dalla Lazio? Fu colpa mia ma…”

Francelino Matuzalem, in un’intervista al Corriere dello Sport, è tornato a parlare della Lazio e si è complimentato con Inzaghi.

Matuzalem fa mea culpa: “Se fossi stato un professionista avrei potuto fare di più. Nel 2012 arrivai con 5 giorni di ritardo a FormelloIn realtà mi ero scordato di tornare. Ho le mie colpe, ma la società poteva essere più elastica.  Bello giocare in una grande squadra anche se a Roma ci sono molte più pressioni, lì il derby è tutto l’anno e quando si vince è come uno scudetto. Inzaghi? Si vedeva che sarebbe diventato un allenatore, già al suo ultimo anno da giocatore iniziava a parlare di tattica. Come Guardiola al Brescia. Ma non pensavo diventasse così bravo, farà una grande carriera”.

 

Il sindaco di Amatrice Pirozzi ringrazia la Lazio e il presidente Lotito

Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ha ringraziato la Lazio e Lotito per il sostegno dato dopo la distruzione del paese provocata dal terremoto del 24 agosto.

Così Pirozzi ai microfoni di Lazio Style Radio: “In questo momento, sono qui gli amici di Formello, ma tanti altri sono arrivati da tutta Italia. Ho avuto la dimostrazione che il popolo italiano è grandioso. I tifosi ci stanno regalando due strutture sportive. La Lazio, con il Presidente Lotito, sta facendo tante cose, ma tutta l’Italia ci è accanto. Sono un uomo di sport, nella mia vita precedente ho fatto l’allenatore per 23 anni e questo mondo è stato straordinario. Così come i tassisti. L’uomo di sport molla dopo che ha vinto, non va via da sconfitto, a meno di un esonero da parte della società. Io e Amatrice sappiamo di poter contare su tutta l’Italia. Se siamo uniti, in questo momento dobbiamo dimostrare al mondo di essere un grande popolo.

Sto forzando per accelerare tante cose che si stanno impantanando nel gioco della ‘palla avvelenata’. Il campanile di San’Agostino poteva essere messo in sicurezza prima, ma serviva il progetto poi l’autorizzazione del Ministero, eccetera. Stiamo lavorando e dando indicazioni non solo per Amatrice ma per tutta Italia. Nei prossimi giorni dovrebbe essere emanato un decreto che servirà a velocizzare alcuni iter in momenti tanto complicati”.

LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI INZAGHI ALLA VIGILIA DI LAZIO CHIEVO>>>CLICCA QUI

FORMELLO – Inzaghi anticipa l’allenamento. Pochi dubbi per domani

Simone Inzaghi prepara la Lazio anti Chievo. La sconfitta di Torino brucia ancora, soprattutto per come è arrivata. Una Lazio svogliata e senza mordente come non si era mai vista in stagione. Non a caso Lulic in settimana ha strigliato la squadra pretendendo la reazione. Oggi è andato in scena il l’ultimo allenamento prima della gara di domani delle 18.00.

INZAGHI PUNTA SU DJORDJEVIC

Inzaghi ha tenuto l’allenamento segreto anticipandolo alla mattina. Tuttavia date le defezioni di Immobile (squalificato), Keita (via in coppa d’Africa) e Kishna (infortunato) non è difficile prevedere l’undici titolare di domani. Tra i pali ci sarà Marchetti, mentre la difesa sarà composta dal duo olandese de Vrij Hoedt, con Radu a sinistra. A destra Basta ha recuperato completamente dall’infortunio e dovrebbe tornare titolare ai danni dell’ottimo Patric. Il trio di centrocampo è ormai consolidato Parolo-Biglia-Milinkovic. In avanti torna Lulic a sinistra, a destra il solito Felipe Anderson e al centro Djordjevic. L’unica alternativa di ruolo è Alessandro Rossi, che in settimana ha risentito di un problema muscolare ma che dovrebbe recuperare e sedere in panchina domani.

Edin Dzeko polemico sulla città di Roma

Edin Dzeko, attaccante bosniaco della Roma, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano Il Messaggero, in cui tra le altre cose, ha parlato della città di Roma criticandone apertamente le strade.

ROMA MEGLIO DI WOLFSBURG E MANCHESTER, MA…

Roma è una citta meravigliosa, specie per chi ha vissuto non in posti eccezionali come Manchester e Wolfsburg. Certo, muoversi in macchina diventa un problema: le strade sembrano quelle di Sarajevo dopo i bombardamenti. Si vede che è una città in difficoltà, in crisi. Bisogna investire sulle strade, non si possono abbandonare così“.

POI DZEKO SMORZA I TONI

Quando ero a Manchester pioveva spesso e se fossimo stati ancora lì con la bambina sarebbe stato difficile anche uscire. Qui, invece, possiamo andare tutti i giorni fuori, è una vita migliore per crescere. ‘A Roma si vive bene’ dice Spalletti, ed è verissimo“.

Padovan e il mercato: “G. Rossi alla Lazio farebbe panchina. E Keita…”

Giancarlo Padovan, giornalista ed ex allenatore, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per analizzare il non mercato della Lazio.

LA QUESTIONE KEITA

Keita è in cima alla lista del Milan. L’addio di Niang potrebbe liberare un posto per il senegalese? Non lo so. Momentaneamente i rossoneri non possono fare questo tipo di operazione, ma sicuramente a giugno ci proveranno“.

IL MERCATO LAZIO E’ FERMO

Lotito sul mercato ha fatto poco, anzi niente. Doveva rinforzare la squadra per ambire alle posizioni di vertice dopo l’ottimo girone d’andata, e invece ha ceduto Cataldi“.

GIUSEPPE ROSSI

Non sta andando bene, è un giocatore da rivitalizzare, e se dovesse arrivare a Roma non troverebbe spazio. Non lo vedo bene comunque nella rosa di Inzaghi“.

INTANTO C’E’ LA DATA DELL’INCONTRO LAZIO-BIGLIA PER IL RINNOVO

CONFERENZA – Inzaghi: “Giuste le parole di Lulic, è il mio stesso pensiero”. Poi glissa sul mercato…

Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi è intervenuto da Formello nella consueta conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Chievo. La sfida, anticipo della 22esima giornata di Serie A Tim, è in programma domani alle ore 18:00 allo Stadio Olimpico.

Che ne pensi delle parole di Radu e Lulic?

Le ho ascoltate, ne abbiamo parlato con tutta la squadra. La conclusione è una sola: quello che ci ha portato in alto è stato l’atteggiamento mentale. Questo ha fatto si che ci trovassimo con le grandi del campionato. Noi non ci possiamo permettere di sbagliare l’approccio mentale, domenica è stato sbagliato. Probabilmente con la Juventus avremmo perso lo stesso, ma è giusto dire che c’è stato un approccio sbagliato alla partita. Le conclusioni sono che dobbiamo puntare molto sull’atteggiamento e questo non può venire meno. Lo hanno detto Radu e Lulic, ma lo avevo già detto io ai ragazzi. Siamo lì e vogliamo rimanerci. E’ difficile, ma so che già da domani ripartiremo nel modo migliore. Incontreremo un Chievo organizzato, che ha perso immeritatamente le ultime partite“.

La squadra condivide questi concetti?

La squadra ha capito, ne abbiamo parlato e sappiamo che soprattutto in determinate partite bisogna approcciare bene. Nelle prime 3 partite dopo la sosta eravamo partiti bene, poi con la Juve abbiam perso meritatamente. Domani vedrete una squadra che darà di tutto per tornare alla vittoria“.

Analisi sui punti: 39 con le piccole, 1 con le grandi. Basta la cattiveria per accorciare questo gap?

Sicuramente ci devono essere lo spirito e l’atteggiamento giusto. Sapevamo che con la Juve potevamo andare incontro a questo. Dobbiamo prestare più attenzione, i campioni della Juve alla prima palla che toccano non perdonano“.

Ti aspetti qualcosa in più da Biglia?

Dopo una sconfitta non è nemmeno giusto cercare colpevoli. Il primo colpevole sono io, l’allenatore. Probabilmente non sono riuscito a far capire bene alla squadra l’atteggiamento giusto. La prestazione non dipende da uno o due giocatori, tutti abbiamo toppato la partita“.

Radu ha detto che la differenza con le grandi sta nei giocatori…Il mercato?

Mancano pochi giorni…Domani abbiamo il match con il Chievo, che è molto importante per rimanere lì con le prime. Poi vedremo, ne parleremo ancora con la società. Adesso pensiamo al Chievo e poi all’Inter. Abbiamo fatto la rifinitura e ho visto le facce giuste, un gruppo compatto“.

La formazione di domani sarà anche in funzione della sfida contro l’Inter?

E’ normale che bisognerà fare delle valutazioni. Nelle mie scelte di domani non ho pensato all’Inter, anche se sappiamo che sarà una partita importantissima. Le mie scelte per domani sono solo in funzione del Chievo“.

Come sta Felipe Anderson? Djordjevic?

Sono due giocatori che stanno lavorando bene, li ho visti tranquilli. Partiranno dall’inizio e da loro mi aspetto tanto. Djordjevic con il Genoa ha risposto bene, l’ho visto molto concentrato, sostituirà Immobile nel migliore dei modi“.

Momento decisivo della stagione?

Sicuramente, questo è un periodo importante. Dobbiamo cercare di preparare le prossime 3 partite al meglio. Non sarà semplice, anche a livello fisico, ma la squadra sta bene e vuole tornare alla vittoria“.

Cosa ha portato Milinkovic a crescere così tanto?

Ha avuto una grandissima crescita, è tutto merito suo. Lo scorso hanno quando sono arrivato l’ho trovato infortunato e la mia scelta cadde su Onazi, che giocò molto bene. Ho parlato tanto con lui, spiegandogli che Onazi stava giocando bene e lui avrebbe dovuto alzare l’asticella per trovare il posto in squadra. Quest’anno sta meritando di giocare titolare, si sta allenando molto bene e ha avuto una crescita esponenziale“.

La prima volta senza Immobile e Keita…

E’ la prima volta che siamo senza Immobile e Keita, dovremo cercare di farne a meno. Keita lo aspettiamo al ritorno dal suo percorso in Coppa d’Africa. Ho visto comunque la squadra lavorare molto bene, quindi sono fiducioso“.

In difesa?

Ho dei centrali di alta qualità. Giocando a 4 ne giocano solo 2, ho ancora qualche ora per decidere, sono tutti in buone condizioni. Domattina decideremo con tranquillità“.

Giulio Piras