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BRESCIA LAZIO – Al Hassan e la gioia del gol: “Felicissimo! Il mio idolo? Drogba”

E’ stato tra i protagonisti della vittoria della Lazio sul campo del Brescia. Il rotondo 0-3 porta la firma anche di Al Hassan, autore di un gol. Queste le sue parole ai microfoni di Lazio Style Radio:

Contento del primo gol con la Lazio, son contento di giocare in questa squadra. Ringrazio il direttore sportivo e l’allenatore per essere arrivato in biancoceleste. Il calcio italiano è difficile, ho molto da imparare. Spero di continuare così. Facciamo sempre tutto per avere la meglio dell’avversario. Nel primo tempo abbiamo sbagliato diversi passaggi. Abbiamo dato tutto per conquistare a questi tre punti. Il mio rapporto con Rossi migliora partita dopo partita, all’inizio era difficile. Lui è un grande centravanti, mi da consigli. Il mio idolo? Mi piace tanto Drogba, ma anche Immobile e Djordjevic sono due grandi attaccanti. Devo migliorare nella protezione della palla e nella finalizzazione. Siamo una squadra con una grande voglia di vincere, possiamo arrivare fino in fondo sia in campionato che in Coppa Italia“.

TORINO LAZIO – I convocati di Mihajlovic. Recupero importante per i granata

Per il match contro la Lazio, mister Sinisa Mihajlovic potrà contare di nuovo su De Silvestri. L’ex di turno ha recuperato dalle noie muscolari che si è portato dietro durante la settimana. Di seguito la lista dei convocati dei granata:

PORTIERI: Tommaso CUCCHIETTI, Joe HART, Daniele PADELLI

DIFENSORI: Arlind AJETI, Antonio BARRECA, Cesare BOVO, Leandro CASTAN, Lorenzo DE SILVESTRI, Emiliano MORETTI, Luca ROSSETTINI, Davide ZAPPACOSTA

CENTROCAMPISTI: Afriyie ACQUAH, Daniele BASELLI, Marco BENASSI, Sasa LUKIC, Joel OBI, Mirko VALDIFIORI, Giuseppe VIVES

ATTACCANTI: Andrea BELOTTI, Lucas BOYE’, Iago FALQUE, Adem LJAJIC, Maximiliano LOPEZ, Josef MARTINEZ

Juhász, ex compagno di Biglia: “Lucas è un grande, sono orgoglioso di averci giocato assieme”

Roland Juhász, ex compagno di Lucas Biglia ai tempi dell’Anderlecht, nel corso di un’intervista rilasciata a Voetbalnews.be ha speso parole di elogio per il capitano biancoceleste. Queste le sue parole:

Lucas è uno dei calciatori più forti con i quali ho giocato. All’Anderlecht non capivo perchè non l’avessero preso prima. Quando è arrivato, tutti si sono resi conto che aveva grandi qualità. Con il tempo poi è diventato più di un leader della squadra. Sono orgoglioso di essere stato un suo compagno. Credo che possa arrivare anche più in alto, può giocare in un top club europeo. Ovunque vada può garantire prestazioni di alto livello e anche con l’Argentina gioca sempre benissimo”.

 

Campionato Primavera – Bonatti gongola, una grande Lazio si impone a Brescia

Ritorno con il botto nella sua città per Andrea Bonatti. La Lazio con un perentorio 3-0 espugna Brescia e torna a casa felice per l’ottima prestazione dei suoi ragazzi che con i tre punti conquistati oggi salgono al secondo posto in classifica.

Biancocelesti protagonisti di un ottimo primo tempo che termina 2-0 grazie alla rete del solito Rossi e al raddoppio siglato da Al Hassan in chiusura di tempo. A onor del vero la squadra di casa aveva iniziato bene la gara ma con il trascorrere dei minuti gli uomini di Bonatti hanno trovato le giuste contro misure e hanno iniziato a procurarsi occasioni su occasioni. Unica nota stonata per la Lazio l’infortunio di Ceka, sostituito da Muzzi. Al 36′ arriva il vantaggio laziale con Rossi che supera l’incolpevole Festa portando a dodici il suo bottino di reti. Il Brescia reagisce sfiorando più volte il pareggio ma, nel minuto di recupero, la Lazio raddoppia con Al Hassan. Gol importantissimo a livello psicologico che permette agli uomini di Bonatti di  tornare negli spogliatoi forti del doppio vantaggio.

Nel secondo tempo la partita non offre grandi spunti fino al 63′ quando la Lazio realizza la terza rete con Folorunsho. Partita a questo punto chiusa ma i biancocelesti non si fermano sfiorando più volte la quarta marcatura: al 70′ è ancora Folorunsho a colpire in pieno la traversa con un tiro violento dal limite dell’area. La Lazio controlla senza problemi fino al termine e torna a Roma con il quarto successo stagionale e 13 punti in classifica.

IL TABELLINO

BRESCIA (4-4-1-1): Festa; Licini, Gentili, Mangraviti, Baronio; Minessi, Barezzani, Dall’Oglio, Strada; Oaida; De Paol. A disp.: Mandelli, Torri, Zanotti, Paderno, Martinelli, Cariello, La Rosa, Venturelli, Pellegrini, Ferrari, Galante, Said. All.: Luciano Bruni

LAZIO (4-3-1-2): Adamonis; Spizzichino, Petro, Miceli, Ceka; Bezziccheri, Portanova, Folorunsho; Rezzi; Rossi, Al Hassan. A disp.: Borrelli, Spiezio, Ennali, Cardoselli, Javorcic, Muzzi. All.: Andrea Bonatti

MARCATORI: 36′ Rossi (L), 45’+1′ Al Hassan (L), 63′ Folorunsho (L)

Arbitro: Pietropaolo (sezione di Modena)
Assistenti: Zambelli-Cavallina.

Ljajic: “Sfida speciale ma non è un derby”

Come raccontato ai microfoni di Sky Sport quella di domani con la Lazio per l’ex giallorosso Adem Ljajic, ora in forza al Torino, sarà una gara speciale. Autore di una doppietta contro il Palermo nell’ultimo turno di campionato il giocatore granata commenta così la sfida con i biancocelesti: “La Roma la porto nel cuore, nella capitale ho trascorso due anni molto belli e so cosa significhi giocare contro la Lazio. Non posso dire che sia un derby ma sicuramente non è una gara come le altre. Spero di fare bene qui dove sono, è questo ciò che conta”.

 

Gregucci: “A Torino non sarà facile. de Vrij assenza importante ma la Lazio…”

Per parlare della gara di domani tra Torino e Lazio è intervenuto ai microfoni di Gold Tv l’ex difensore biancoceleste Angelo Gregucci.

Sulle tante assenze in casa biancoceleste: “Mancano tanti giocatori importanti, alcuni addirittura fondamentali. de Vrij, ad esempio, è uno dei difensori più bravi del campionato, la sua è una perdita piuttosto grave che non riguarda solo la difesa ma tutta la squadra. Inoltre il Torino è in un grande periodo di forma. Inzaghi dovrà scegliere tra la marcatura a uomo o una difesa più bassa. L’unica cosa certa è che quella di domenica non sarà una sfida facile per la Lazio.

Sulle altre in campionato: “L’Inter dovrebbe lottare per il terzo posto ma per ora mi sta deludendo. Il Milan ha dei giovani molto forti che tra uno o due anni con altri tre fuoriclasse in squadra potrebbero dare inizio a un ciclo importante anche in Europa. Il Napoli ha dei problemi ma gioca bene, è stato sfortunato, l’infortunio di Milik peserà molto. La Lazio è un’ottima squadra, a differenza delle altre ha due esterni offensivi che saltano l’uomo con facilità e il centrocampista centrale più forte in assoluto. Io non la sottovaluterei”.

 

CONVOCATI TORINO LAZIO – Nonostante gli infortuni Inzaghi continua a non convocare Morrison e Kishna

Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida di domani contro il Torino (ore 15:00) allo Stadio Olimpico di Torino.

Portieri: Marchetti, Strakosha, Vargic;

Difensori: Basta, Hoedt, Patric, Prce, Vinicius, Wallace;

Centrocampisti: Cataldi, Felipe Anderson, Leitner, Luis Alberto, Lulic, Murgia, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Keita, Lombardi.

Baselli e Zappacosta in coro: “Mihajlovic pretende carisma e cattiveria in campo. Orgogliosi della nostra classifica”

Dopo la conferenza stampa di Mihajlovic, ha parlato il centrocampista granata Baselli: “Il mister mi ha fatto capire che per giocare non bastano i piedi buoni, ma serve carisma e più cattiveria. Questo non serve solo a me, ma a tutta la squadra, cosa che negli anni scorsi magari ci mancava un po’. Questo è il secondo anno qui e ho più esperienza. L’anno scorso non mancava la cattiveria, ma per la tattica che usava il mister sembravamo tutti più timidi. Un anno in più di maturazione mi ha aiutato molto nella continuità”. Baselli prosegue poi con un riferimento agli obiettivi di squadra ed a quelli personali: Essere in una posizione di classifica come quella attuale ci rende orgogliosi. È la dimostrazione che il lavoro paga. Qui c’è competizione, ma sana: non capita in tutte le squadre che si esulti tutti insieme quando si segna. Non ho un obiettivo di gol, anche perché l’ultima volta che qualcuno me l’ha chiesto mi sono poi fermato a quattro reti. Non mi interessa segnare, mi interessa che vinca il Torino. La Nazionale? Non ci penso, poi se viene sarò molto contento”.

A seguire ha parlato anche il terzino Zappacosta: “L’aspetto caratteriale è importante. Il mister lo ha fatto capire a tutti e ora dobbiamo continuare a impegnarci giorno per giorno per raggiungere traguardi importanti. Dall’anno scorso sono cambiate tante cose: se abbiamo tutta questa cattiveria e grinta è merito del mister. Gli allenamenti sono molto intensi e si cerca sempre di stare alti e recuperare più palloni possibili nella metà campo avversari. L’anno scorso si tendeva ad aspettare di più. La consapevolezza dei nostri mezzi c’è sempre stata, quest’anno ancora di più; dobbiamo rimanere umili, colmare le loro lacune e arrivare in alto. Anche in estate io non mi sono mai sentito lontano da Torino, anzi, il mister mi ha sempre fatto sentire parte integrante del gruppo. Ora sono contento della fiducia e voglio continuare a fare bene la domenica. Qui non ci sono titolari e riserve, dobbiamo tutti lavorare duro e dimostrare qualcosa al mister per giocare”.

CONFERENZA – Mihajlovic: “Sono legato alla Lazio ma domani niente sconti. Occhio a Immobile”

Il tecnico del Torino Sinisa Mihajlovic ha incontrato oggi i media presso la sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino per presentare la sfida di domani contro la Lazio: Per i biancocelesti ho affetto e rispetto. A questa Società mi legano ricordi bellissimi di quando sono stato calciatore. Però io vivo di presente e futuro e domani non voglio fare sconti”.

Nel calcio funziona che l’allenatore è pagato per fare delle scelte. In campo vanno 11 giocatori, gli altri devono per forza partire dalla panchina. E’ fondamentale che quando uno viene chiamato in causa dimostri tutto il suo valore: e questo è possibile solo lavorando intensamente durante la settimana e dando il massimo ad ogni allenamento. E’ sempre importante per un allenatore avere la possibilità di fare scelte senza perdere in qualità: io ho 22 giocatori sullo stesso livello, non esistono titolari e riserve.

Dove sono stato ad allenare ho sempre fatto abbastanza bene dando la mia impronta di gioco. Questa squadra può però migliorare ancora. Occorre giocare sempre giocare con la rabbia agonistica, ma senza frenesia. Anche contro il Palermo abbiamo iniziato con grande voglia, ma un po’ troppa frenesia. Quando sapremo mixare al meglio la voglia e la testa allora potremo diventare una grande squadra. La cosa fondamentale è che tutti hanno grande applicazione durante gli allenamenti: questa è la strada giusta.
Io cerco sempre di dare il massimo su tutti gli aspetti: voglio grinta, ma allo stesso tempo voglio una squadra che giochi anche bene.
Mi piace l’atteggiamento di questa squadra che scende sempre in campo per vincere e non per non perdere. Il nostro spirito e il nostro atteggiamento non devono mai cambiare, indipendentemente dall’avversario.
Immobile e Belotti? Sono entrambi giocatori forti. Entrambe le difese dovranno stare molto attente. Ma a parte Immobile dovremo fare attenzione a tanti altri calciatori. Sono una squadra difficile da affrontare, ma se li sfideremo con la stessa ferocia delle ultime gare potremo rendere loro la vita dura. Sarà una sfida di alta classifica e già questo dovrà essere un motivo di orgoglio. 
Dove può arrivare questo Toro? Il nostro obiettivo in questi due anni è di arrivare in Europa, provandoci già quest’anno. Da qui a pensare alla Champions la strada è lunga. Però conosco il Presidente, è ambizioso e farà di tutto per portare il Toro dove merita. Anche i tifosi si meritano un Toro di alta classifica. Ci sono tutte le premesse per creare una squadra che stia stabilmente in Europa. Ma la strada è lunga e dobbiamo pensare ad una partita alla volta: ora pensiamo solo alla Lazio. 
Voglio fare un appello ai tifosi: vorrei uno stadio pieno perché abbiamo bisogno del loro supporto. Mi piacerebbe uno stadio interamente granata. Noi promettiamo di metterci gambe, ma loro dovranno metterci voce e colore. Domani vorrei che ognuno venisse allo stadio con qualcosa di granata.

CONFERENZA – Inzaghi: “5 infortuni di titolari non mi era mai capitato ma non mi accontento del pari. Infortuni? Biglia torna prima di Bastos”

La conferenza del tecnico biancoceleste Simone Inzaghi alla vigilia di Torino Lazio, 9^ giornata di serie A Tim . Queste le sue parole:

Lazio in emergenza?

“Sì perché ci mancano giocatori importanti però sono tranquillo perché gli altri faranno di tutto per mettersi in mostra. Hanno lavorato bene, sono fiducioso. E’ difficile che tanti titolari si infortunino tutti assieme in una gara sola. Però ormai è accaduto e sono contento di quelli che ho a disposizione. So che affronteremo una gara difficile. La squadra è in crescita, ha dato ottimi segnali a Udine e col Bologna, sono fiducioso perché ho visto i ragazzi che vogliono fare bene”.

Test decisivo? Quanto si vede la mano di Mihajlovic nel Torino?

“Il Toro sa facendo bene, ha ottimi elementi ed è allenata ottimamente dal mio amico Sinisa che dà un’identità alle sue squadre. Entriamo in una settimana importante perché giocheremo 3 partite, cercheremo di cambiare qualche uomo in virtù di ogni gara. Sono fiducioso per quanto hanno fatto i ragazzi in allenamento”.

Meglio il tridente della Lazio o quello del Torino?

“Mi tengo il mio, ma anche il Torino ha un ottimo tridente e anche i sostituti sono all’altezza. Troveremo una squadra ben preparata e uno stadio pieno. Sarà bello giocarla ma l’abbiamo preparata molto bene”.

Hoed e Wallace?

“Sono molto giovani, sono entrambi del ’94. Wallace è al primo anno, sta crescendo mostrando grande disponibilità. Ha quasi imparato la lingua. Hoedt è facilitato perché sta già da un anno e sta crescendo. Sono soddisfatto di entrambi, stanno lavorando bene. E’ ovvio che per loro giocare con de Vrij è più facile, ma col Bologna nell’ultima mezzora hanno fatto bene”.

De Vrij tornerà nel derby?

“Lo spero. Il suo infortunio è stata una cosa fortuita con Immobile. In un primo momento quello uscito malconcio sembrava Ciro ma in realtà si è fatto male Stefan”.

Biglia convocato con l’Argentina…

“Non lo sapevo. Sta lavorando bene, la prossima settimana valuteremo il suo livello di recupero. Dovrebbe stare fermo sei settimane, spero di recuperarlo una settimana prima. Bastos secondo me rientrerà dopo Biglia, ma è una sensazione mia perché non ho ancora parlato coi medici. Quando i nostri si infortunano lo fanno bene (ride, ndr). Stanno seguendo un protocollo e hanno dato la disponibilità ai sanitari di tornare il prima possibile”.

Ti va bene il pareggio a Torino?

“No, la squadra deve sempre provare a vincere. Gli infortuni capitano, certo 5 titolari in una volta sola non mi era mai capitato prima ma oggi coi ritmi che ci sono può succedere. Andiamo a Torino per vincere.

Patric?

“Mette sempre il massimo impegno in allenamento, anche quando non gioca. Domani probabilmente dovrà giocare a sinistra perché abbiamo Radu e Lukaku infortunati”.

Leitner e Luis Alberto?

“Anche loro come Wallace sono arrivati da poco e devono in primis imparare la lingua. In allenamento si impegnano, Luis Alberto ha avuto la sua occasione a Bologna, mi sarei aspettato qualcosa in più ma è un ragazzo serio che si impegna molto in allenamento. Leitner dà sempre massima disponibilità”.

Parolo o Cataldi in regia?

“Domattina prenderemo la decisione. Non cambia molto. Sono due giocatori con caratteristiche differenti ma entrambi possono fare sia il playmaker che la mezzala”.

Che ne pensi della carriera di Mihajlovic? Te l’aspettavi?

“Non mi sorprende, sono contento per lui. Con lui c’era e c’è un ottimo rapporto. Prima ci vedevamo più spesso perché aveva i figli che giocavano nella Lazio. Domani ci ritroveremo contro in panchina, sarà bello rivederlo e riabbracciarlo. Spero vinca la Lazio, sappiamo che affronteremo una squadra che sta bene, ma troverà una Lazio combattiva che vorrà vincere”.

Djordjevic? Potrebbe andar via a gennaio?

“Sta lavorando molto bene. E’ prematuro parlare di mercato. Dobbiamo cercare di fare bene in queste partite che siamo in emergenza, tutti devono dare il massimo. Domenica si è riscaldato, ma poi avevo Keita affaticato e quindi ho optato per mettere Luis Alberto sulla fascia. Djordjevic ha la mia fiducia e la mia stima ma ogni volta dovrò fare delle scelte”.

Rossi?

“Sta facendo passi importanti. Ricordo quando perdemmo la semifinale col Torino me lo portai in Primavera nonostante fosse un sotto età. Deve percorrere le tappe di crescita, sta facendo bene, deve continuare a giocare in Primavera e fare la differenza in quel campionato, aiutare la sua squadra senza troppe pressioni. Poi sicuramente se ci saranno delle emergenze o se la sua crescita c0ntinuerà non avrò problemi a convocarlo in prima squadra”.

Fabrizio Piepoli

LAZIO SOCIAL – Bastos corre verso il recupero (VIDEO)

Tra tante notizie negative in materia di infortuni, Inzaghi trova un motivo per sorridere. Grandi progressi per Bastos: il centrale angolano sta velocemente recuperado dall’infortunio nonostante le malelingue dipingano la situazione del centrale biancoeleste come “una delle più gravi”. A testimonianza del contrario Bastos ha pubblicato un video sulla sua pagina ufficiale Facebook in cui lo si vede correre sul prato verde di Formello. Inzaghi non vede l’ora di riabbracciarlo e di ricostituire con de Vrij (quando tornerà anch’esso dall’infortunio) una coppia di centrali di gran livello, con buona pace degli allarmisti.

Nesta: “Ho sempre sofferto i derby di Roma. Quello 2002?…”

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Alessandro Nesta, con indosso la maglia numero 13 della Lazio e la fascia di capitano, ha vissuto un’infinità di derby. Ma uno in particolare resterà sempre vivo nella sua memoria, come un chiodo fisso che non si riesce in nessun modo a scacciare: quello perso nella stagione 2001-2002. È lo stesso Nesta a ricordarlo, alla vigilia del big match tra Milan e Juve:

Fu una giornata davvero schifosa. Non so cosa mi fosse preso quella domenica, ma tant’è che fui sostituito alla fine del primo tempo. Purtroppo io i derby della Capitale li ho sempre sofferti”. Per la cronaca, quella partita terminò con il punteggio di 5-1 in favore dei giallorossi: della serie ‘tristi ricordi’…

Immobile, il papà: “Al Torino Ventura ha sempre creduto in lui”. E sull’ arrivo alla Lazio…

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Quella di domani tra il Torino e la Lazio sarà una sfida molto particolare per Ciro Immobile: per l’attaccante biancoceleste sarà infatti la prima volta da avversario contro i granata, sua ex squadra, alla quale è vincolato da un legame molto stretto, quasi indissolubile, dal momento che è quella che gli ha permesso di affacciarsi nel calcio che conta, fino a diventare capocannoniere della Serie A, e che poi ha puntato nuovamente su di lui, facendolo risorgere dopo un periodo buio. E, proprio a proposito del rapporto che lega le due parti, alla vigilia dell’incontro di domani, ha parlato, ai microfoni de Il Corriere dello Sport, il padre di ‘Ciro-gol’, Antonio:

Quando indossava la maglia granata, Ventura non ha mai smesso di credere in lui, ecco perché il loro legame è così speciale”. Parole cui fanno eco quelle della madre: “Voleva essere famoso e ci è riuscito grazie alla sua tenacia”. Insomma, da Torre Annunziata, la cittadina dove Immobile è nato, a Torino, tutti stravedono per il bomber con il numero 17. Adesso però c’è Roma, che crede molto nelle sue qualità (tanto da fare un'”offerta – a detta sempre del padre – davvero irrinunciabile” per portarlo alla propria corte la scorsa estate). Per questo, domani, in quel dell’Olimpico granata, i sentimenti andranno lasciati necessariamente a casa. Almeno per 90 minuti…

Flaminio stadio della Lazio, da Lotito arriva un “ní”

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Il Flaminio nuovo stadio della Lazio? Un’ipotesi che al momento si presenta di difficile ma non impossibile realizzazione. A riportarla in auge il quotidiano Il Tempo, che nell’edizione in edicola questa mattina torna a soffermarsi sulla vera e propria caduta in disgrazia dello storico impianto romano, da diverso tempo versante in una situazione di degrado e totale abbandono. Il Comune di Roma, con il sindaco Raggi in testa, vorrebbe che fosse riqualificato, così come i tifosi biancocelesti, che ad esso sono legati, oltre che per le mille battaglie vissute sul suo terreno, anche per la vicinanza con uno dei luoghi simbolo della storia del club, ovvero Piazza della Libertà. E così nelle ultime settimane l’idea si sarebbe fatta strada anche nella mente del presidente Claudio Lotito. Ovviamente quello del patron non è un vero e proprio “sì”, ma nemmeno un “no” secco come quello mostrato nelle scorse settimane, ma piuttosto un ““. Questo essenzialmente a causa dei costi, che, tra ristrutturazione, copertura, parcheggi e altre situazioni progettuali, restano, se non inaccessibili, almeno alquanto alti, soprattutto se confrontati con i ricavi che ne deriverebbero. L’idea però di dotare la squadra di una casa davvero ‘sua’, letteralmente parlando, lo stuzzica parecchio. Ecco perché, nonostante l’impresa sia ardua, il pensiero, che invece nulla costa, inizia a fare capolino.

Torino-Lazio: precedenti, statistiche & analisi tecnica

Dopo aver introdotto aver fatto il punto sulla Lazio di Inzaghi, che domani pomeriggio (ore 15), allo Stadio Olimpico di Torino, giocherà contro i granata del grande ex Sinisa Mihajlovic  (CLICCA QUI), andiamo ad analizzare nel dettaglio proprio i prossimi avversari dei biancocelesti:

PRECEDENTI, STATISTICHE & CURIOSITÀ’ – 

  • Lazio imbattuta nelle ultime cinque sfide di Serie A contro il Torino: tre vittorie e due pareggi.
  • In casa, il Torino ha vinto solo due delle ultime otto sfide contro la Lazio in campionato (2 pareggi, 4 sconfitte) e in questo parziale non ha mai segnato più di un gol a partita.
  • Il Torino arriva da tre vittorie consecutive in campionato: non ottiene quattro successi di fila in A da febbraio 2015.
  • La Lazio ha perso solo una delle ultime sei partite di A (3 vittorie, 2 pareggi) e in questo parziale quando ha tenuto la porta inviolata ha poi vinto la partita.
  • Il Torino ha segnato 17 gol finora: in Serie A non faceva così bene dopo otto giornate dal 1949/50.
  • La Lazio ha il miglior attacco esterno di questa Serie A: otto reti segnate lontano da casa.
  • Solo Juventus (56) e Roma (53) hanno effettuato più tiri nello specchio del Torino (50) in questo campionato.
  • La Lazio è la formazione che invece ha effettuato più tiri da fuori area (45) senza riuscire a far gol.
  • La Lazio è la vittima preferita in Serie A di Adem Ljajic: quattro reti ai biancocelesti con le maglie di Fiorentina e Roma.
  • Ex della sfida è Ciro Immobile, quattro gol nelle ultime cinque giornate per lui: 27 reti in 47 presenze di Serie A con la maglia granata tra il 2013 e il 2016, una ogni 132 minuti giocati in media.

LE MINACCE – Come il Toro impazzisce quando vede rosso altrettanto fa Ljajic quando vede biancoceleste. L’esterno serbo si scatena contro la Lazio, la sua vittima preferita, a cui ha già segnato 4 gol in 10 incontri (tre vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte). Contro la compagine capitolina è a secco da tre match: l’ultima rete risale al derby del 22 settembre 2013, vinto dalla Roma per 2-0. L’ex giallorosso, reduce dalla doppietta con il Palermo, si presenta alla gara di domani nel migliore dei modi, sia dal punto di vista fisico che mentale. Marchetti lo conosce bene, se lo ricorda. Il resto della difesa di Inzaghi è avvisata. E’ sicuramente la minaccia più grande per la Lazio ma il problema è che è priori tutto il reparto avanzato (Ljajic, Belotti, Iago Falque), in stato di grazia da diverse partite, ad essere l’arma letale di Sinisa Mihajlovic. Delle 17 reti realizzate, ben 11 portano le firme dei tre tenori dell’attacco, suddivise con i 5 centri di Belotti, i 4 di Iago Falque e i 2 di Ljajic. Decisamente il momento peggiore per affrontare un tridente così per Wallace e compagni.

IL TIFO SI SCALDA – Torino–Lazio cresce l’attesa. Dopo le due vittorie casalinghe, la formazione granata vuole regalare un’altra soddisfazione ai suoi tifosi che, tra abbonamenti e tagliandi staccati, saranno almeno in 20mila. Mihajlovic spera nel tutto esaurito.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Recuperato Vives per la gara contro la Lazio, solo terapie invece per un acciaccato De Silvestri. Sulla destra di difesa potrebbe essere, allora, confermato Zappacosta. Il tridente avanti sarà ancora composto da Ljajic, Belotti e Iago Falque.

PROBABILE FORMAZIONE – Torino (4-3-3): Hart; Zappacosta, Rossettini, Castan, Barreca; Benassi, Valdifiori, Baselli; Iago Falque, Belotti, Ljajic. A disp: Padelli, Ajeti, Moretti, Bovo, Gustafson, Vives, Acquah, Obi, Barreca, Boyé, Martinez, Maxi Lopez. All. Sinisa Mihajlovic

Diffidati: –
Squalificati: –
Indisponibili: Avelar, De Silvestri, Molinaro

Marco Lanari

Corradi: “Inzaghi non meritava un simile trattamento. Ecco chi sono Simone e Sinisa”

Per parlare di Torino-Lazio e dei due allenatori che si sfideranno in campo, entrambi suoi ex compagni di squadra, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio l’ex biancoceleste Bernardo Corradi.

Queste le sue parole: Inzaghi sta facendo molto bene alla Lazio, come del resto aveva fatto bene anche nel finale della scorsa stagione. Le squadre che allena hanno un’identità, tutti sanno cosa fare. Ha trascorso un’estate non facile, gli erano stati preferiti altri allenatori e lui era diventata l’ultima scelta. Ma lui non meritava un simile atteggiamento nei suoi confronti, uno come Inzaghi che ha da sempre legato la sua carriera alla Lazio doveva essere ritenuto importante sin da subito. Se devo proprio fare un appunto penso che la Lazio debba essere più arrembante, deve pensare più a sé stessa. Devo dire che la situazione Keita è stata gestita bene”.

Domenica TorinoLazio:“Vedere Sinisa e Simone contro mi fa sorridere. Li conosco bene, Simone era uno che se dovesse pagare per quanto parla sarebbe in bancarotta, Sinisa invece stava sempre sulle sue ma quando rispondeva aveva la battuta tagliente e faceva pesare il fatto che era un giocatore importante e di personalità. Il tecnico era Mancini che tra l’altro era stato anche compagno di squadra di qualche giocatore fra cui Mihajlovic e quindi il loro era un altro tipo di rapporto”.

L’AVVERSARIO DI TURNO – Lazio, prendi il Toro per le corna e dimostra di essere più forte delle avversità

Domani, 23 ottobre, all’Olimpico di Torino si gioca la nona giornata di campionato. Sul cammino della Lazio ci sono i ragazzi dell’ex Mihajlovic. La squadra granata e quella biancoceleste arrivano all’appuntamento con due umori e sopratutto due stati fisici nettamente diversi: i granata di Mihajlovic vivono un periodo di pura esaltazione, sotto la guida del condottiero ex Lazio; mentre i biancocelesti di Simone Inzaghi si ritrovano costretti a fare necessità virtù viste le tante assenze (ultime quelle di Milinkovic-Savic e de Vrij). C’è tanto rammarico perché Immobile e compagni sanno che hanno una rosa competitiva e sarebbe stato bello affrontare una sfida così rilevante con l’organico al completo (sicuramente l’atmosfera del prepartita sarebbe stata decisamente diversa). Ma come si dice…questo fa parte del calcio, quando la sfortuna si accanisce c’è poco da fare, se non andare avanti nonostante tutto dando comunque il meglio di sé. “Sarà importante andare là e parolo-esultanza-01fare la prestazione, poi il risultato ne sarà la conseguenza”: queste sono state le parole di Marco Parolo in conferenza stampa. E ha ragione. Certo, le assenze sono pesanti…ma la Lazio non si piange addosso. A Torino si farà il possibile con gli uomini a disposizione.
 Nonostante le avversità che questa Lazio deve affrontare, ci sono le condizioni per tirare fuori l’orgoglio. E’ l’occasione per chi è stato meno impiegato di dimostrare il loro valore. E’ tutto nella loro mani. Forza Lazio sempre e comunque. Non mollare mai!!!

INZAGHI VS. MIHAJLOVIC – Amici-nemici: possiamo riassumere così quella che sarà la sfida tra i due ex giocatori della grande Lazio del 2000 che si affrontano domani per la prima volta. Il primo ha realizzato il suo sogno di allenare la squadra che ama – la Lazio appunto – il secondo ci ha sperato questa estate ma un giorno anche lui sederà su quella panchina, è una promessa. Domani sarà una giornata molto emozionante per i 2 amici. Un emozione però che purtroppo (o per fortuna) dovrà finire nel momento in cui l’arbitro fischierà il calcio d’inizio. Solo uno dei due però uscirà sorridente negli spogliatoi e…senza offesa Sinisa ma vogliamo che sia Inzaghi ad esultare. Uno die due farà un balzo importante in avanti. Chi prevarrà?

FELIPE MATADOR –  Felipe Anderson è l’incubo del Torino. Il brasiliano contro i granata si trasforma e regala prestazioni sublimi. Come dimenticare la doppietta del marzo 2015. Pipe decise quel match che permise alla Lazio di proseguire la sua cavalcata conclusa al terzo posto. L’ex Santos si è poi ripetuto nella passata stagione, ma stavolta all’ombra del Colosseo. Il Toro è la sua vittima preferita avendolo già punito quattro volte.

GOL DELL’EX? – Tornerà all’Olimpico di Torino da avversario Ciro Immobile. Il centravanti biancoceleste ha già realizzato cinque reti in questa stagione e per lui quella di domenica non sarà una gara come un’altra. Con la maglia dei piemontesi ha disputato 47 gare, mettendo insieme 27 gol. Da avversario, però, Ciro ha già punito la sua ex squadra, quando giocava nel Pescara. Con gli abruzzesi ha realizzato tre marcature nei due confronti diretti.

BEI VECCHI TEMPI – Era il 6 Febbraio 2000 – Allo Stadio delle Alpi di Torino si gioca la ventesima giornata del campionato 1999/2000: la Lazio di Eriksson espugna per 4-2 il campo dei ragazzi diLazio L'AVVERSARIO DI TURNO - Lazio, prendi il Toro per le corna e dimostra di essere più forte delle avversità - Laziochannel.it Mondonico. Una vittoria netta, due protagonisti in campo, legati da un obiettivo comune: Simone e Sinisa, primi in classifica, puntano lo Scudetto. Per Mihajlovic una partita strana: dopo aver segnato la rete del raddoppio al 55′, si fa espellere a fine gara con un rosso diretto per una gomitata rifilata a FerranteInzaghi non trova fortuna nel festival dei gol e viene sostituito da Ravanelli, autore del tris laziale. Era la squadra che si accingeva a vincere il campionato, di cui anche Simone e Sinisa sarebbero stati artefici. Probabilmente, non avrebbero mai immaginato che si sarebbero ritrovati l’uno contro l’altro, proprio in un Torino-Lazio di 16 anni dopo, sulle rispettive panchine. Di seguito il tabellino:

Domenica 6 febbraio 2000 – Torino, stadio Delle Alpi – Torino-Lazio 2-4

TORINO: Pastine, Bonomi, Grandoni, Galante, Jurcic, Brambilla, Pecchia (72′ Maltagliati), Lentini, Sommese, Ferrante, Scarlato (46′ Ivic). A disposizione: Nista, Minotti, Ficcadenti, Coco, Tricarico. Allenatore: Mondonico.

LAZIO: Marchegiani, Negro, Nesta, Mihajlovic, Pancaro, Stankovic, Sensini (77′ Almeyda), Simeone, Nedved (73′ Mancini), S.Inzaghi (58′ Ravanelli), Salas. A disposizione: Ballotta, Gottardi, Couto, Lombardo. Allenatore: Eriksson.

Arbitro: Sig. Pellegrino (Barcellona Pozzo di Gotto) – Guardalinee Sigg. Mazzei e Farneti – Quarto uomo Sig. Tagliafico.

Marcatori: 8′ Sensini, 53′ Mihajlovic (rig), 65′ Ravanelli, 81′ Ferrante (rig), 89′ Galante, 91′ Salas.
Note: giornata plumbea con leggera nebbia, terreno in buone condizioni. Espulso Mihajlovic all’80’ per aver dato una gomitata in faccia a Ferrante. Ammoniti Bonomi, Ferrante, Nedved e Marchegiani. Angoli 3-2 per il Torino. Recuperi: 1′ p.t., 4′ s.t.
Spettatori: 19.016 di cui 13.233 abbonati e 5.783 paganti. Incasso £. 542.803.200.

Dopo questo breve approfondimento ecco l’analisi tecnica sui prossimi avversari dei biancocelesti: il Torino di Sinisa Mihajlovic.

Marco Lanari

 

 

 

L’Ass. Berdini conferma: “Si allo stadio, no alla speculazione”. E ora?

Il presidente della Regione Zingaretti nei giorni scorsi aveva chiesto al Campidoglio di smetterla con la tiritera che va avanti ormai da tempo – tra l’altro utilizzata da tutte le forze politiche per anni -, riguardante il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle e ieri l’assessore del M5S Paolo Berdini ha risposto in modo che più chiaro non avrebbe potuto essere.

Intervenendo ai microfoni di Radio Roma Capitale l’ass. Berdini ha messo forse una parola definitiva sull’intricata situazione: “La procedura di individuazione dello stadio a Tor di Valle è stata fatta da un privato. Quando ero un libero cittadino mi sono sempre battuto contro, ma ora ho un altro ruolo. Se si dovesse trattare solo della costruzione dello stadio, io sono contrario alla localizzazione, ma se la Roma accetta questa possibilità io rispetterò un processo che è incardinato da tre anni. Sono invece contrario all’aumento di volumetrie spaventoso dato dalla giunta Marino in cambio di opere pubbliche”.

L’assessore ha voluto così spiegare l’atteggiamento per il quale da privato è contro ma istituzionalmente a favore (anche se con riserva) al progetto del nuovo stadio dei gallorossi, rimandando il tutto alla Conferenza dei Servizi in atto presso la Regione Lazio. L’assessore Berdini ha inoltre aggiunto che considera inutili “opere pubbliche come il ponte dall’autostrada per Fiumicino a poca distanza dal ponte dei Congressi che sarà costruito oppure il prolungamento della metropolitana, che metterebbe in crisi il funzionamento dell’intera linea B. Dal 5 novembre, ci sarà tutto il tempo ragionevole per aprire una discussione se è giusto accettare delle inutili opere pubbliche o è meglio cancellarle e costruire solo lo stadio. Il piano regolatore permette una cubatura aggiuntiva che è già di per sé imponente. Io su quella cifra non muoverò una virgola, sono il tutore del rispetto delle regole. Se la Roma accetterà queste regole, ben vengano investimenti privati.

Praticamente non si può cancellare tutto (come proposto da importanti urbanisti) pena l’esposizione di Roma Capitale a una causa di risarcimento milionaria dagli esiti quasi scontati ma si conferma ciò che è sempre stato dichiarato dal Campidoglio da quando il M5S si è insidiato: stadio sì, grattacieli no. Quindi, ancora una volta “no alla speculazione”. Ora tutto passa nelle mani dei privati che vorrebbero ricoprire l’area di Tor di Valle con una colata di cemento. Tutto dipenderà da loro, da cosa ne pensano di questa idea simile tanto a una proposta irrifiutabile. Avranno davvero voglia di impostare una trattativa?

Lazio, oggi primo derby da allenatore per Tommaso Rocchi alla guida dei 2004

Oggi alle ore 15.00 appuntamento stuzzicante con il calcio giovanile al campo Gentili. Tommaso Rocchi affronterà infatti il suo primo derby da allenatore sulla panchina dei Giovanissimi Provinciali 2004 della Lazio.

Il bomber laziale, oltre cento gol in maglia biancoceleste, è tornato a Formello come tecnico del settore giovanile e sul campo alla Giustiniana dedicato alle formazioni giovanili, vedrà i suoi ragazzi sfidare i pari età della Roma. Per rivedere Tommy in azione in biancoceleste, seppur in una veste completamente diversa dalla panchina, l’appuntamento sarà dunque per tutti gli appassionati per il primo pomeriggio di sabato.

Sinisa Mihajlovic in campo per “Save the Children”

Il tecnico del Torino Sinisa Mihajlovic ha scritto una lunga lettera alla Gazzetta dello Sport a sostegno di Save the Children, Questo il testo:

“La mia partita per i diritti dei bambini. Sono anni che seguo e apprezzo l’attività di Save the Children. Tutti conoscono la mia storia, le mie origini, tutti sanno che quando ero poco più che un ragazzo ho visto la guerra in faccia, che molti miei amici sono morti giovani. Il calcio mi ha aiutato a crescere, mi ha fatto diventare ricco e famoso e mi ha aiutato a formare la mia tribù, la mia numerosa famiglia, dove i bambini sono sempre stati il primo interesse mio e di mia moglie Arianna. Ora i nostri ragazzi sono cresciuti e sono abbastanza grandi per guardare oltre le mura della nostra famiglia e dei nostri amici fortunati. Anche per questo, per dare un esempio a loro, sto con Save the Children. Fino all’ultimo bambino, perché anche in Italia e non solo nelle zone riconosciute come le più depresse del pianeta, ci sono giovani vite che crescono in povertà. Bambini che non hanno un pasto garantito al giorno, che non hanno prospettive di crescita sociale. So bene che è difficile centrare l’obiettivo di Save the Children, ‘Fino all’ultimo bambino‘. Ma i sogni esistono e vanno vissuti e i sogni possono diventare realtà. Nello sport, ma non solo. Servono volontà, impegno, passione e un po’ di fortuna. Purtroppo ancora oggi la discriminante per un’infanzia serena è molto spesso il luogo di nascita, la differenza culturale e religiosa, in certi Paesi addirittura essere una bambina anziché un bimbo. Ecco: credo, voglio credere e voglio impegnarmi perché lo sport, il calcio, contribuiscano al riconoscimento universale dei diritti dei minori. Ora, subito: fino all’ultimo bambino“.