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Grandoni: “Bellissima partita. L’assenza di de Vrij brutto colpo per la Lazio”

Per parlare della gara tra Torino e Lazio è intervenuto ai microfoni di “Laziali On Air”, trasmissione in onda su Elleradio 88,100, il doppio ex ed attuale tecnico della Primavera del Pisa Alessandro Grandoni.

Queste le sue parole sulla gara di domenica: “Sarà una bellissima partita tra due squadre che hanno iniziato molto bene la stagione. Mi spiace per l’infortunio di de Vrij, per la Lazio è una brutto colpo. Credo che il difensore olandese, assieme a Biglia, sia il miglior elemento della squadra. A parte questo, penso che sarà interessante assistere alla sfida tra due attacchi che stanno facendo bene: Immobile, Keita e Felipe Anderson da una parte, Belotti, Ljajic e Iago Falque dall’altra“.

Sulla sfida tra i due allenatori: Inzaghi sta facendo molto bene, oltre le migliori aspettative. Non era facile riprendere in mano la situazione dopo il caso Bielsa ma Simone ha mostrato grande personalità. Sinisa ormai lo conosciamo da tempo, allenatore di carattere e con una grande preparazione tecnico-tattica”.

Sull’inedita coppia HoedtWallace: “Quando viene meno un difensore forte come de Vrij è un problema non solo perchè si deve fare a meno delle sue qualità ma anche per la sicurezza che da’ all’intero reparto difensivo. Mi auguro che i sostituti possano dimostrare di essere all’altezza“.

Sui rinnovi di Biglia e Keita: “L’argentino è un giocatore del quale non si può fare a meno, farei di tutto per averlo il più tempo possibile in campo e nello spogliatoio. Bisogna rinnovargli il contratto e tenerlo. Secondo me è anche il giusto capitano. Farei di tutto anche per trattenere Keita. E’ giovane, ha solo 21 anni, tra qualche anno potrebbe diventare un numero uno”.

Sulla corsa per l’Europa: “A parte la Juventus le altre sono tutte squadre con una cosa in comune: non hanno la compattezza societaria dei bianconeri. Le milanesi fanno e disfano senza stabilità e senza avere una mentalità vincente. Napoli e Roma sono sempre competitive ma commettono spesso passi falsi”.

Sui giovani biancocelesti: “La Lazio ne ha diversi e tutti validi. Da allenatore ed ex difensore arrivato molto giovane in Serie A credo che l’aspetto umano sia fondamentale. Bisogna trasmettere loro tranquillità e sicurezza. Io esordii a 18 anni nel famoso derby vinto con il fallo di mano di Lanna. Il giorno prima avevo disputato la semifinale del torneo di Viareggio contro il Parma di Buffon. Zeman mi disse: ‘Vai, gioca come fai con la Primavera’. Mi rasserenò molto. Oggi nei giovani c’è meno fiducia, si dice che non sono in grado di reggere le pressioni. All’estero è differente, basta solo pensare che il Borussia Dortmund qualche giorno fa in Champions League ha fatto un cambio tra un ’97 e un ’98 contro il Real Madrid.

 

I rimpianti di Mauricio

Nostalgia del Brasile e dei compagni: è dura per Mauricio. L’ex difensore biancoceleste nell’ultimo mercato ha lasciato la capitale e il suo dolce clima per accasarsi nella gelida Russia, più precisamente a Mosca, praticamente agli antipodi da ciò che ci si aspetterebbe da un qualsiasi brasiliano abituato a ben altre temperature.

Ed infatti la “saudade” si fa sentire e per riportare alla mente le piacevoli giornate trascorse nel periodo delle vacanze il difensore ha condiviso su Instagram una foto che lo immortala mentre fa il bagno a Goiania, durante le ultime ferie trascorse in compagnia del biancoceleste Felipe Anderson. La frase riportata sotto l’immagine ricorda il tempo passato in compagnia del centrocampista laziale: Le vacanze trascorse con mio fratello Felipe Anderson e la mia famiglia. Subito pronta la risposta di Anderson: Ci torneremo presto lì! Ti voglio bene, cachu! (soprannome che il numero 10 ha affibbiato al centrale, dal significato di “cascata”, ndr)”.

 

INFERMERIA – Lazio, il punto sugli infortunati

Purtroppo ciò che vi abbiamo detto in esclusiva è stato confermato. Ecco il report medico dello staff biancoceleste in cui viene spiegato il tutto:

Lo staff medico della S.S. Lazio comunica che l’atleta Stefan De Vrij durante l’allenamento, a seguito di uno scontro fortuito, ha riportato la frattura del quinto metatarso del piede destro. E’ stato sottoposto ad esami strumentali ed al necessario trattamento ortopedico. Il giocatore sarà sottoposto durante la prossima settimana ad accertamenti clinico-strumentali di controllo.

Sergej Milinkovic ha svolto un allenamento differenziato a causa di affaticamento dei flessori della coscia destra. Gli esami strumentali cui il giocatore è stato sottoposto hanno escluso al momento la presenza di lesioni strutturali. Nelle prossime ore sono programmati ulteriori controlli clinici e strumentali.

Ricardo Kishna ha ripreso regolare allenamento con il gruppo.”

Maspero: “Due squadre con attaccanti importanti, mi aspetto una bella gara”

Per parlare della prossima gara tra Torino e Lazio è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com l’ex centrocampista granata ed ex compagno di squadra di Mihajlovic ai tempi della Sampdoria Riccardo Maspero.

Cosa pensa del momento del Torino? “Sono in un momento fantastico, di grande euforia, dove tutto sta girando per il meglio. Sinisa ha trovato la giusta armonia in squadra e i giocatori stanno facendo bene”.

Mihajlovic contro la sua Lazio: “Anche i biancocelesti stanno attraversando un bel periodo. La squadra ha una sua identità, Inzaghi è stato bravo a creare un gruppo e un ambiente fantastico per lavorare. Per Sinisa sarà sicuramente una partita particolare ma ora è totalmente coinvolto nel Toro ed è stato anche bravo a coinvolgere i tifosi granata. Sente di avere in mano la situazione e anche questo spiega il buon momento che stanno attraversando”.

Su Belotti: “E’ in un periodo di grande forma, deve solo pensare a migliorare e sfruttare il momento. Quando uno attraversa momenti di grande positività la cosa migliore è continuare a lavorare”.

Pronostico? “Non mi sbilancio, dico solo che mi aspetto una bella gara con due attacchi forti che sanno come rendere più piacevole il gioco del calcio”.

 

Ventura consigliere di Inzaghi: “Ecco come sfruttare al meglio Immobile”

Il tecnico della Nazionale Giampiero Ventura conosce bene l’attaccante biancoceleste Ciro Immobile per averlo allenato con successo durante l’esperienza al Torino, tra l’altro prossima avversaria della Lazio. Sotto la guida dell’allenatore genovese il napoletano ha incontrato la sua migliore stagione coronata con la conquista del titolo di capocannoniere grazie ai 22 gol messi a segno nella stagione 2013/14.

Nel corso di un’intervista riportata da Radiosei l’attuale allenatore della Nazionale ha spiegato il lavoro che ha svolto con l’attaccante laziale sin dall’inizio: “Non devi giocare al calcio, devi fare ciò che sai: cercare il gol e attaccare la profondità”, gli ripeteva sempre. Immobile ha appreso la lezione e i risultati sono stati ben evidenti finchè non si è trasferito all’estero, prima in Germania e poi in Spagna. Ciro però fuori dei nostri confini ha perso la sua verve e smarrito la via del gol. Al suo rientro in Italia, una volta tornato a vestire la casacca del Torino, Ventura lo mette di nuovo sotto torchio facendogli vedere per ore le immagini dei suoi vecchi gol. Il tecnico azzurro inoltre ha svelato anche un retroscena, una telefonata ricevuta da Simone Inzaghi per chiedergli consigli su come poter utilizzare al meglio Ciro: “Deve andare in profondità”, il suo consiglio. Oggi Immobile è tornato Immobile, chiude soddisfatto.

 

Pinelli (Mediaset) svela: “In realtà de Vrij si è infortunato mercoledi e non ieri. Il pestone non gliel’ha dato Djordjevic ma…”

Il giornalista di Mediaset Pietro Pinelli, intervenuto su Radiosei ha parlato dell’infortunio di de Vrij: “Vietato colpevolizzare l’autore del pestone che non è stato Djordjevic bensì Immobile. Tra l’altro sembrava fosse stato l’attaccante a farne le spese. L’episodio dell’infortunio c’è stato mercoledì, quando ha avvertito un piccolo dolore. Poi c’è stato l’allenamento di ieri, appena si è reso conto che il dolore era tornato ha lasciato il campo. Io, però, non sarei così negativo sui tempi di recupero. Per ora l’unica certezza è che l’olandese salterà le prossime tre partite. Ora spetterà a Wallace, anche perché contemporaneamente sono out anche Bastos e Radu. Purtroppo c’è un momento di sfiga che si è accanito in un unico ruolo. Oggi sono curioso di leggere il comunicato della Lazio, per ora sono tutte supposizioni”.

Cruciani: “Nella Lazio ci sono sempre questioni irrisolte, ora tocca a Onazi. Caso Icardi? Io sto con lui”

Il giornalista e conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani è intervenuto a Radio Incontro Olympia: “Quando parlo dell’Islam esagero? Non vi preoccupate, parliamo del calcio che è più divertente. Il caso Icardi? I tempi sono cambiati, 20 anni fa non si facevano autobiografie. E’ un’autobiografia del nulla quella dell’argentino. Comunque a 23 anni uno può scrivere quello che vuole. Io sto con lui al 100%. Al di là degli errori, il responsabile principale è l’Inter. Con tutti i dirigenti che ha nessuno è andato a controllare l’autobiografia del giocatore. Solo da noi poi viene data nobiltà ai tifosi dell’Inter dopo il comunicato su Icardi. Ai veri tifosi giustamente questa diatriba non interessa. L’importante è che Icardi faccia bene in campo, il resto non conta. Quelle pagine cancellate ormai restano, i rapporti tra Icardi e l’Inter sono compromessi. Forse quest’anno resterà. Io di Wanda Nara penso benissimo. Crucianamente parlando in foto è più bella che dal vivo, non è questa super fica di cui si parla, c’è di meglio. Nella realtà è un po’ una “buzzicona”. Comunque seriamente parlando chiunque può fare il procuratore, non capisco perché venga contestata. Il Napoli? Hanno fatto degli errori in estate. De Laurentiis sembra aver rinunciato a vincere qualcosa quest’anno. Garcia ha rescisso con la Roma, e i giallorossi oggi risparmiano 9 milioni di euro. Nella Lazio invece ci sono ancora questioni irrisolte, ora tocca a Onazi”

SERIE A – Nuovo stravolgimento degli orari delle partite?

Se vi lamentavate di questo calcio spezzatino preparatevi perché la situazione potrebbe peggiorare, complici le esigenze di mercato globale che si fanno sempre più pressanti. In occasione del forum Sport e Business de Il Sole 24 ore, il presidente della Lega di Serie A Maurizio Beretta ha parlato del possibile cambiamento di orario per alcune gare del campionato italiano. Ecco le sue parole riportate da calciomercato.com: “E’ evidente che quanto più questo campionato vuole essere proposto sui mercati internazionali tanto più bisogna tenere in conto certe variabili, inclusi i fusi orari. Sulla revisione delle date del calciomercato non è consigliabile pensare a soluzioni domestiche, l’importante è avere omogeneità con mercati internazionali”.

Perea: “Avrei voluto un’altra chance. Io il nuovo Cavani? Se non gioco come posso dimostrarlo?”.

Brayan Perea è uno dei tanti nomi che hanno fatto parte del mondo biancoceleste. Un giovane di belle speranze e di buonissima tecnica che purtroppo non è riuscito a superare le difficoltà che il calcio europeo pone come un grosso macigno su chi viene da un altro mondo come il campionato colombiano. Certo, complice anche chi lo ha presentato come il “nuovo Cavani“, ma è anche vero che i tifosi biancocelesti hanno cercato il più possibile di difenderlo finché la pazienza ha retto. Brayan Perea da quel volo transoceanico che l’ha portato in Italia non ha avuto troppa fortuna. Lazio, Perugia, Troyes e ora il Lugo, in Spagna. In nessuna di queste tappe El Coco è riuscito ancora a imporsi. E ai microfoni di Gianlucadimarzio.com ricorda il periodo romano:

A Roma ho lasciato tanti amici, il primo anno in Italia mi hanno aiutato molto. Mi mancano, anche il cibo: impazzisco per la Norcina (un tipo di pasta ndr)! Ne vado matto…”, racconta. “Con la Lazio S egnai in tutte le competizioni, il più bello è stato quello contro il Parma al 90esimo, un’emozione incredibile. Poi infortuni, stop. Non sono riuscito ad esprimermi. Certo, qualcosa ho sbagliato anch’io, lo ammetto. Ma ho sempre voluto restare alla Lazio. Tare mi definì il nuovo Cavani, mi ha fatto piacere. Ma se non gioco come posso dimostrarlo? Quando firmai ero contentissimo. Arrivai in una squadra forte, storica, internazionale. Volevo dimostrare di essere all’altezza”. Poi i primi prestiti: “Sono andato in prestito a Perugia, poi sono tornato e non ho più giocato. Tornassi indietro non andrei in Francia. C’erano alcuni problemi, qualche casino, tante situazioni che non andavano bene. Io ero in prestito secco, ad un certo punto hanno deciso di non farmi giocare più”. Ma le amicizie son rimaste: “Keita e Felipe sono come fratelli. Klose era unico, un leader silenzioso. Parlava poco, ma quando parlava tutti lo ascoltavano. Ti diceva cosa fare, come muoverti. Invogliava la squadra a migliorare, un referente. Voglio dimostrare che posso giocare in Serie A. Se la Lazio mi avesse dato la possibilità di giocare avrei potuto far bene, ma non è andata così”. Ora il Lugo: “Siamo secondi a 17 punti, il Levante è primo a 23. Qui mi sento a mio agio. Gioco in B spagnola, certo. Ma il campionato è molto difficile. Si gioca palla a terra, veloci”. 

FORMELLO – Milinkovic-Savic e de Vrij saltano il Torino. Inzaghi corre ai ripari

Emergenza biancoceleste. Simone Inzaghi continua a perdere pezzi: contro il Torino mancheranno anche de Vrij e Milinkovic-Savic, oltre ai lungodegenti Lukaku, Biglia, Bastos e lo squalificato Radu. Il centrale olandese non si allena, oggi sosterrà altri controlli al quinto metatarso del piede destro. In attesa del report dello staff medico, da Formello filtrano indiscrezioni tutt’altro che positive: come vi abbiamo anticipato probabili 40-50 di stop per lui (ma anche meno). Anche Milinkovic-Savic questa mattina non si è allenato. È alle prese con un risentimento muscolare al flessore. Ieri pomeriggio ha effettuato degli accertamenti strumentali in Paideia, oggi alle 11 non era in campo con i compagni. Il buon senso prevede la sua assenza con il Torino.  Radu aumenta gli scatti, mentre Lukaku svolge un differenziato agli ordini di Bianchini. Fermi ai box Bastos e Biglia che potrebbero tornare dopo la prossima sosta per gli impegni con le nazionali. In giornata è atteso il bollettino medico da parte dello staff sanitario.

Intanto Inzaghi prova a correre ai ripari: nel corso della seduta mattutina conferma Lulic a centrocampo, in una linea a tre con Parolo e Cataldi (in regia). Patric provato a sinistra in difesa, con WallaceHoedt al centro. Basta prepara il rientro. A questo punto, contro la truppa di Mihajlovic, reduce da tre vittorie consecutive, Patric dovrebbe agire come terzino sinistro, con Basta a destra e la coppia formata da Hoedt e Wallace in mezzo. Cataldi si riprenderà le chiavi della regia, Parolo e Lulic saranno gli intermedi. Davanti confermato il tridente: Felipe Anderson, Immobile e Keita dovranno prendersi la squadra sulle spalle.

‘Caso’ Onazi, la risposta del legale della Lazio Gian Michele Gentile

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A tenere fortemente banco in queste ore in casa Lazio è il ‘caso’ legato a Eddy Onazi, il nigeriano ex centrocampista biancoceleste che contesta alla società la mancata corresponsione degli stipendi di giugno e luglio. Ieri l’attuale mediano del Trabzonspor, ai microfoni della ‘BBC Sports, dichiarava di non avere “altra scelta che andare dalla Fifa, visto che dopo due mesi non abbiamo ricevuto ancora una risposta dalla Lazio”. Parole cui erano subito seguite quelle dell’agente Stephen Makinwa, che si augurava fosse solo uno sbaglio da parte della società. Invece, a ribaltare lo scenario, sono intervenute questa mattina, le dichiarazioni dell’avvocato del club biancoceleste, Gian Michele Gentile:

Onazi non deve avere niente, perché, quando è stato ceduto al Trabzonspor, ha accettato di non dover pretendere nulla in futuro. Il contratto lo abbiamo firmato noi, il club turco e il centrocampista e tanto abbiamo scritto nella risposta che abbiamo inviato al suo avvocato”. Intanto però il legale di Onazi ha già spedito tutta la sua documentazione. Insomma, sembra proprio che a breve la Lazio dovrà affrontare una nuova battaglia in tribunale. L’ennesima…

Vice Immobile, gli occhi di Tare ancora sull’Eredivisie

In casa Lazio, sul fronte del mercato, si lavora anche per trovare un attaccante che possa far tirare il fiato a Immobile. Come vi avevamo anticipato, l’ultimo nome che sta circolando in queste ore sarebbe stato pescato ancora in Eredivisie, dove milita Sebastien Haller, centravanti dell’Utrecht. Classe ’94, alto un metro e 90, è nel giro (tra i titolari) dell’ Under 21 francese. Sbarcato all’Utrecht dall’Auxerre nel gennaio 2015 in prestito con diritto di riscatto, si mise subito in bella mostra con 11 gol in 17 partite. Riscattato per appena 750 mila euro, il transalpino ha continuato a ripagare la fiducia, realizzando, nella scorsa stagione, 17 gol in 33 partite di campionato, altri 5 in Coppa d’Olanda e 2 nei playoff di Europa League, mentre quest’anno ha già collezionato 4 gol in 9 giornate. Dalle grandi doti nel gioco aereo, piede destro naturale, si muove prevalentemente come centravanti da area di rigore. Il problema è che, per privarsene, l’Utrecht chiede intorno ai 12-13 milioni, scontabili fino massimo a 10. Sarà dunque complicato vederlo alla Lazio, già a gennaio, considerando che gli investimenti più pesanti sono sempre stati fatti in estate, ma se gli olandesi accettassero un prestito con obbligo di riscatto le cose potrebbero cambiare. Il ds biancoceleste Tare ne considera il profilo quello giusto per rafforzare il reparto avanzato a disposizione di Inzaghi.

In ballo c’è infatti sempre Djordjevic, in scadenza nel 2018 e stanco di essere un rincalzo, mentre, come alternative, in Italia piace Paloschi, ormai vice di Petagna nell’Atalanta, dove anche Pinilla, prossimo alla scadenza del contratto (a giugno), è destinato all’addio. Nei pensiero di Lotito inoltre c’è sempre Gianluca Lapadula, già trattato in estate prima dell’arrivo di Immobile: se il Milan dovesse cederlo, i biancocelesti tornerebbero alla carica.

Lazio su Selichov, la risposta del dg dell’Amkar Perm

In casa Lazio continua a tenere banco la questione relativa ai portieri. Al momento la situazione vede Marchetti prima scelta, seguito da Strakosha come secondo ed infine da Vargic, ma ben presto a questi tre nomi potrebbe aggiungersene un quarto: quello di Aleksandr Selichov, classe ’94 in forza all’Amkar Perm e rivelazione del campionato russo. In merito all’interesse di un club italiano, questi ha mostrato subito una certa disponibilità ad un trasferimento: “Non so se sia una cosa vera , personalmente non ne sapevo niente. Sicuramente se arriverà un’offerta la valuterò, perché queste occasioni non capitano tutti i giorni. Vedremo. Al momento non posso dire nient’altro. Sono un giocatore dell’Amkar ed è giusto che per adesso pensi solo a difendere i colori di questa squadra”. Poche ma significative parole, alle quali si aggiungono quelle del dg dell’Amkar, Denis Maslov, che, ai microfoni di ItaSportPress.it, conferma l’interesse dall’Italia e, in particolare, dalla Lazio.

La trattativa c’è, ma non voglio svelare i dettagli per ovvi motivi. Dico solo che già il fatto che un club italiano sia interessato al nostro portiere è una gratificazione. Vuol dire che stiamo facendo bene e sia il nostro livello che il lavoro che il club sta svolgendo con il settore giovanile stanno crescendo . Molti dei nostri ragazzi stanno facendo dei progressi evidenti e Selichov ne è la dimostrazione. Pronto per la Serie A? È difficile da dire, quello del portiere è un ruolo delicato. Dico solo che, nonostante la giovane età, il ragazzo ha dei nervi d’acciaio, si vede che è molto intelligente e predisposto ad imparare le lingue straniere con facilità. Lavora molto sotto tutti i punti di vista, non solo in campo. Studia parecchio e questo è fondamentale. Erede di Akinfeev? Il numero uno del Cska rappresenta un’intera epoca del calcio russo, ma Selichov ha un modo di giocare molto simile al suo. Tra l’altro, entrambi, durante i primi incontri in Prem’er Liga, hanno parato dei rigori. Akinfeev parò un rigore ad Andrej Karjaka, che oggi fa parte del nostro staff tecnico, Selichov lo parò ad Hulk. Aleksandr potrebbe entrare nella storia del calcio russo. Se ai suoi tempi Akinfeev fosse andato in Europa, sarebbe diventato molto più forte di quel che è adesso. Selichov adesso ha questa opportunità. Possibilità di una futura collaborazione tra la nostra squadra e la Lazio? Si tratta di una giusta considerazione, ma per il momento non guardiamo troppo lontano. Pensiamo al presente”.

Questa notte tutti con il naso all’insù: arrivano le Orionidi, stelle cadenti d’autunno

Amanti delle stelle cadenti prestate attenzione. Se quest’estate non siete riusciti ad esprimere tutti i desideri che custodivate nel cuore, questo  ottobre vi darà la possibilità di rimediare: arrivano anche le Orionidi.

Si tratta di uno sciame meteorico particolarmente ricco che prende il nome dalla porzione di firmamento dalla quale, approssimativamente, sembra provenire, ossia dalla costellazione di Orione; in realtà, queste stelle cadenti possono essere viste in un’area di cielo molto più ampia. Ogni anno, le Orionidi si presentano, più o meno puntuali, verso la seconda metà di ottobre: quest’anno il loro picco massimo è previsto per la notte tra il 21 e il 22 del mese. Per osservarle occorrerà un po’ di pazienza perché, in ogni caso, la luce della Luna calante potrà creare un po’ di disturbo; in realtà, più si andrà avanti nella notte, più aumenteranno le possibilità di osservare i bagliori infuocati dello sciame meteorico sfrecciare nel cielo. Del resto ne varrà davvero la pena.
Le Orionidi sono associate alla coda della più celebre e brillante tra le comete periodiche, Halley, colei che viene a visitarci ogni 76 anni. Quando Halley passa attraverso il Sistema Solare, il calore del Sole porta alla sublimazione del ghiaccio, facendo in modo che le particelle rocciose si separino dall’oggetto principale; queste particelle continuano a seguire la traiettoria della cometa ed appaiono ai nostri occhi come delle stelle cadenti nel momento in cui si trovano a passare nelle parti più alte dell’atmosfera terrestre, allorquando il nostro Pianeta transita in questa scia di detriti. All’inizio di maggio, la stessa cometa di Halley dà origine allo sciame delle Eta Aquaridi. E se il tentativo di osservazione non dovesse produrre i frutti sperati, niente paura: potrà capitare agli osservatori più appassionati di imbattersi anche nelle Tauridi, attive per tutto il mese di ottobre, benché decisamente più appariscenti a novembre: queste stelle cadenti, associate alla cometa Encke e apparentemente provenienti dalla Costellazione del Toro, regaleranno circa 4/5 meteore all’ora, spiegano gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani.

Poco male, tanto con le Orionidi lo spettacolo e i desideri sono assicurati, condizioni meteorologiche permettendo.

 

Meno male che c’è Lulic: domenica il “Jolly” biancoceleste giocherà terzino

Allarme a sinistra per Inzaghi: sia Radu che Lukaku non sono disponibili per Torino. Il primo sarà assente per squalifica (oltre per un piccolo infortunio patito contro il Bologna), il secondo sarà fuori ancora per qualche giorno a causa dell’infortunio rimediato in Nazionale. Come risolvere il problema del terzino sinistro senza loro due? Grazie a lui, Senad Lulic. L’uomo della storia e anche l’arma in più di Simone Inzaghi in quanto a duttilità. Contro il Torino, infatti, il bosniaco potrebbe tornare alle origini nonostante non ami particolarmente quel ruolo di esterno basso (anche se per molti addetti ai lavori – vedi Raffaele Sergio – aveva tutte le qualità per diventare un grande terzino). Il primo soccorso per Simone Inzaghi arriva quindi ancora una volta da Senad Lulic, il “Jolly” per eccellenza: uomo tuttofare dello scacchiere tattico dell’allenatore piacentino. Lulic quest’anno ha giocato praticamente ovunque, tornando a sfoggiare ancora la grande duttilità del suo repertorio. Se da mezzala in un centrocampo a tre può avere difficoltà soprattutto in fase di costruzione, è negli inserimenti senza palla che il numero 19 bianceleste può dare il meglio di sé in quella posizione. Più a suo agio se schierato esterno alto, o d’attacco o di un centrocampo a cinque, sempre sulla sinistra, dove riesce sempre a dare ampio sfogo alla sua facilità di corsa. Vederlo arretrato, completando la linea della difesa a quattro sull’out mancino, non sarà più di tanto una sorpresa. Anche se fino all’ultimo Patric proverà a soffiargli il posto portando così il Jolly biancoceleste ad avanzare nello scacchiere del centrocampo a 3. Dipenderà dalla presenza o meno di Milinkovic-Savic che ieri non è sceso in campo per l’allenamento a causa di un’affaticamento: se il serbo recupererà allora aumenteranno le chance di vedere Lulic terzino, mentre in caso di forfait sarà inevitabile spostarlo in avanti con Patric terzino sinistro. Insomma: terzino, mezz’ala, esterno d’attacco…l’eroe del 26 Maggio è ancora una volta pronto ad andare in soccorso della sua Lazio. “God save Lulic

Triangolare di solidarietà per le vecchie glorie biancocelesti

Lunedì 24 ottobre alle ore 19:00 si disputerà presso il Centro Sportivo Olgiata Sporting Club, in via Guidi Cantini 4 a Roma, un triangolare di futsal con lo scopo di aiutare le popolazioni colpite dal terremoto della città di Montegallo in provincia di Ascoli Piceno. In campo una selezione di Montegallo, l’All stars di calcio femminile e la Lazio Vecchie Glorie. Tra le vecchie glorie biancocelesti in campo Vincenzo D’Amico, Bruno Giordano e Giancarlo Oddi. Nelle fila della All stars di calcio femminile il pallone d’oro Lucileia, Patrizia Panico e Daniela Di Bari.

FIGC – Firmata convenzione con la Federcalcio Russa

Si è tenuto a Mosca un incontro al quale hanno preso parte il presidente della Figc Carlo Tavecchio e il Presidente della Federcalcio russa (RFS) Vitaly Mutko. All’incontro presenti per la Figc anche il dg Michele Uva e l’avv. Mario Gallavotti.

Il Presidente Tavecchio ha firmato una convenzione con i russi che prevede due amichevoli da disputare tra il 2017 e il 2018 tra le Nazionali maggiori, incontri tra le Nazionali Giovanili, Femminili e di Calcio a 5. Tra le due federazioni avverrà anche uno scambio di esperienze didattiche e formative del personale nelle rispettive strutture, confrontandosi in diversi campi, dal marketing alla formazione degli arbitri e dei tecnici, dallo sviluppo del calcio femminile alla promozione del calcio giovanile. La Federazione Italiana ha messo a disposizione il Centro Tecnico Federale di Coverciano per lo svolgimento di stage e corsi. Quella con la Russia è la 17/a Convenzione internazionale per la Figc, in attesa di rinnovare un’altra collaborazione con la Federcalcio cinese a Pechino nel mese prossimo.

 

ESCLUSIVA LAZIOCHANNEL – infortunio de Vrij, ecco i tempi di recupero

Non c’è pace per Simone Inzaghi. Pian piano il tecnico piacentino sta perdendo tutti i pezzi più importanti della rosa biancoceleste. Non bastavano infatti, le già gravi assenze di due elementi fondamentali della rosa come Biglia e di Bastos. Stasera, quella che poteva essere una leggera preoccupazione, si è tramutata in una brutta notizia. Stefan de Vrij – secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Laziochannel.it – dovrà stare fermo per circa 40-50 giorni a causa della rottura del quinto metatarso del piede destro.

GLI SCENARI FUTURI – L’olandese dovrebbe quindi saltare: la gara di domenica a Torino, Lazio-Cagliari, Lazio-Sassuolo e la trasferta del cinque novembre a Napoli. La lunga sosta del campionato (dal cinque al venti novembre), viene in soccorso – si fa per dire – di mister Inzaghi, costretto ad affrontare le prossime 4 partite con i soli Wallace e Hoedt (più il giovane Prce). Comunque la Lazio non si piange addosso. A Torino si farà il possibile con gli uomini a disposizione.
Lazio, non mollare mai!

Sergio: “L’assenza di de Vrij sarebbe una grande perdita. Lulic terzino? Poteva diventare il più grande…”

Tra pochi giorni ci sarà TorinoLazio. Una partita difficile per i ragazzi di Inzaghi sopratutto alla luce delle ultime news dall’infermeria. Per parlare di questo e della sfida con i granata è intervenuto a Radiosei, nella trasmissione 9 gennaio 1900, il doppio ex Raffaele Sergio:

Su de Vrij: “Sarebbe una perdita grossa, soprattutto per la guida della difesa. Ha dimostrato che oltre ad essere giovane sa guidare i compagni, quindi se è vero è una brutta notizia. Anche perché non dimentichiamo che giorni fa hai perso Biglia, quindi se confermato questo infortunio è una brutta notizia. Non mi preoccupa il mese e mezzo che starà fuori ma mi preoccupa la preparazione per ritrovare la forma, mo che stava bene è una brutta notizia. La Lazio non ha in rosa un giocatoree come lui che sa guidare bene il reparto di difesa, quindi in questo momento al Lazio o cambia sistema di gioco o deve cercare di trovare le giuste motivazioni colmando il tutto. Se ho avuto fratture simili? No io ho avuto un crociato a Udine ed è normale che quando torni da un infortunio non recuperi mai al 100% e prima che torni al pari con i compagni ci vuole sempre un po’ di tempo. Quindi sì tornano tra un mese o mese e mezzo ma il problema è che serve altrettanto per tornare in forma“. Parolo ha detto che è un momento importante per la Lazio ma affrontarlo così è limitante: “Sì anche perché per capire la propria forza devi avere tutti gli effettivi. Adesso affronti una squadra che sta bene e ha trovato equilibrio tattico e tecnico oltre ad avere un ottimo stato di forma. Credo che per la Lazio domenica con queste due assenze sarà dura“. Il Torino: “Il Torino ha fatto un mercato importante e di spessore, una squadra giovane e ha trovato in Mihajlovic un tecnico che dà equilibrio tecnico e tattico. Saranno la sorpresa del campionato anche perché ha coperture in tutti i reparti. Ha una rosa in campo importante ma anche i sostituti sono all’altezza, cosa che non ha la Lazio vedi il mancato sostituto di Biglia mentre il torino al’80% ha coperto tutti i ruoli”. Giocherebbe Wallace: “Ha bisogno di tempo. E’ giovane, si deve ambientare e sopratutto secondo me non ha ancora il carisma  per guidare una difesa, può essere una sostituto all’altezza ma la Lazio non ha un giocatore della personalità di de Vrij. Hoedt a guida della difesa? Sì viene da un anno di esperienza. Anche lui è giovane ma ha un anno di grande esperienza alle spalle“.

La fascia sinistra, Lulic nel ruolo di terzino: “Io ho sempre pensato che poteva diventare uno dei grandi terzino d’europa, poi ha fatto altri ruoli ma la mia idea su Lulic è stata sempre questa: se fosse stato impiegato e fatto abituare in quel ruolo, per me sarebbe potuto diventare un terzino sinistro completo, perfetto a livello europeo. Quello è il suo ruolo naturale per me, però tutti gli allenatori lo hanno considerato come Jolly. Poteva diventare un grande terzino. Lukaku? E’ forte fisicamente ma non tanto tecnicamente ma appunto ha grande forza. E’ giovane quindi può avere margini di miglioramento quindi secondo me in prospettiva la Lazio ha preso un ottimo giocatore” Inzaghi vs. Mihajlovic:  “Mihajlovic ha grande spessore, lo ha dimostrato nelle squadre in cui è stato. E’ uno molto diretto, non mi sembra finto sotto l’aspetto unico e come uomo. Inzaghi mi da l’idea di un ragazzo molto intelligente che entra nella testa dei giocatori e lo ha dimostrato in Primavera e l’anno scorso in quelle 7 partite entrando nella testa dei giocatori. Secondo me è uno che a modo suo non lo dà a vedere ma ha anche molto carattere, sembra come di Mihajlovic ma in silenzio. La Lazio ha fatto bene a prenderlo e non ero d’accordo su Bielsa, una scelta più di stampa che di utilità tecnica. Noi abbiamo al scuola più importante del mondo in fatto di allenatori”. Chi preferisco tra Lazio e Torino? “Alla lazio devo tantissimo mi ha preso dalla serie C e mi ha fatto diventare giocatore. Al Toro è una parentesi importante, ho giocato in un blasone italiano importante, c’è tanta storia. Le ricordo con piacere entrambe perché mi hanno dato la sensazione di essere in famiglia”. 

Bonatti: “Siamo sulla strada giusta. Il Brescia? Ci temono e lo dimostra il fatto che…”

Torna in campo la Primavera di mister Bonatti, l’avversario di turno questa volta è il Brescia. Proprio dell’imminente sfida ha parlato il tecnico della Primavera ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM:

“Indicazioni positive nascono dalla partecipazione che mettono i ragazzi in ogni allenamento, vogliono ampliare il loro bagaglio calcistico. La sfortuna vuole che i soggetti che si sono infortunati ricoprano dei ruoli nei quali sono pressochè l’unica soluzione. Ciò può comportare dei problemi, ma sono sicuro che la squadra compenserà a queste assenze con lo spirito che li contraddistingue. Noi siamo una squadra che se non mettesse carattere nelle sfide potrebbe trovare delle difficoltà. Questa componente non è mai mancata e sono sicuro che ci sarà sempre. La squadra è la protagonista di questo gioco, hanno dimostrato dei miglioramenti sia sull’organizzazione di gioco sia dal punto di vista tecnico. Questo è il frutto dell’impegno quotidiano che mettono i ragazzi. Nel calcio moderno non si può ragionare per schemi di gioco perché le situazioni nell’arco della partita sono molte e la squadra deve sapersi adattare alla squadra avversaria mantenendo sempre la propria identità e la propria pericolosità. Oggi abbiamo provato diverse situazioni di gioco e la squadra assorbe queste in maniera pronta e decisa dimostrando la voglia di apprendere. Tutto ciò è utile a partita in corso in base alla qualità degli avversari”.

IL BRESCIA – “Il Brescia potrebbe far scendere giocatori dalla prima squadra ed è un attestato di temibilità della Lazio. Sarà una squadra chiusa che ci chiuderà gli spazi utilizzando le ripartenze. Noi dovremo saper utilizzare le nostre armi in base a come si schiereranno loro. Dal punto di vista tattico potrebbe cambiare qualcosa, è opportuno cercare un miglioramento perché abbiamo preso dei gol un po’ particolari contro la Samp. Si può ancora crescere. Sto valutando gli interpreti che schiererò e mi riservo ancora del tempo. Se avessimo segnato prima contro la Samp avremmo potuto vincere, ma avremmo anche potuto perdere. E’ la testimonianza che ogni partita vive delle situazioni diverse su più piani. Sono felice non tanto del risultato ma del carattere della squadra. I complimenti che sono arrivati testimoniano e danno valore al nostro lavoro. Dobbiamo continuare su questa strada, possiamo arrivare ad obiettivi importanti. Credo che il Brescia e la Lazio siano due esempi, anche se in tempi differenti, per come hanno contribuito a valorizzare le rose della Primavera. Questa è una soddisfazione per il club e un motivo di concentrazione per i ragazzi che sanno d’avere un’opportunità. Il primo discorso che feci ai ragazzi dissi che questa è la categoria delle opportunità, poi sta a loro lavorare per togliersi delle soddisfazioni. Mi auguro che si continui a valorizzare il potenziale di questa squadra. Non so se sono bravo a fare l’allenatore, non so se diventerà il mio lavoro, ma lo faccio per le emozioni che mi dà. Per questo la mia partecipazione è totale e spero che i ragazzi assorbano questa mentalità dando il massimo. In 18 gare, delle 60 che ho disputato, i miei ragazzi hanno segnato negli ultimi minuto di gioco: questa situazione ti dà un trasporto emotivo particolare. E’ un risultato che si ottiene lavorando in allenamento, per questo ringrazio i miei ragazzi per come si applicano”.