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CASO CORONA – Selvaggia Lucarelli: “Fabrizio doveva dei soldi. L’estate scorsa fu rincorso da Sculli e un amico”

E’ tornato alla ribalta della cronaca Fabrizio Corona, tornato in prigione con l’accusa di intestazione fittizia dei beni aggravata dall’aver commesso il fatto mentre era affidato ai servizi sociali. Il nuovo arresto è relativo alla somma di un milione e 760mila euro trovata nel controsoffitto dell’abitazione della sua collaboratrice Francesca Persa. Altresì, Il Fatto Quotidiano, in un articolo a firma di Selvaggia Lucarelli, svela un episodio che riguarda anche l’ex giocatore della Lazio Giuseppe Sculli: “Corona a quanto pare deve dei soldi, molti soldi, a personaggi non proprio raccomandabili. Si parla di calabresi. Di un concessionario di automobili a noleggio di Buccinasco, a cui Fabrizio dovrebbe centinaia di migliaia di euro per noleggi auto mai pagati. Certo è che il primo agosto Fabrizio è al Radetzky a bere un aperitivo quando gli si parano davanti il calciatore calabrese Giuseppe Sculli e un suo amico. L’amico comincia a dargli dei pugni, Fabrizio fugge nel retro del locale inseguito dai due. Alla fine i tre rimarranno un’ora chiusi in una stanza in cui nessuno sa cosa si siano detti. Ma di soldi Fabrizio ne deve tanti e a un sacco di persone”.

Gabriella Grassi: “Nel ’74 lo scudetto più bello. Cragnotti grande uomo: sceglieva i giocatori per il loro cuore

E’ stata la segretaria storica degli anni più belli della storia biancoceleste. Gabriella Grassi, nel giorno del suo compleanno, è intervenuta sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air”, per aprire il suo personalissimo album dei ricordi, ma anche per parlare di Lazio-Bologna e del momento attraversato dalla squadra di Simone Inzaghi.

Quali i tre momenti più belli vissuti da laziale?Lo Scudetto del 1974 che nessuno si aspettava nonostante il grande exploit dell’anno prima, con la delusione a Napoli quando Juliano ci disse ‘Non vi possiamo dare il punto, la Juventus è arrivata prima di voi ‘, a quarant’anni di distanza si può dire. Sicuramente anche lo Scudetto del 2000, frutto di una programmazione e di idee, oltre che del lavoro di un grande uomo come Sergio Cragnotti, che dava fiducia alle persone che riteneva meritevoli. Quando proposi il ritiro in Giappone nessuno aveva mai osato una mossa del genere. Ricordo quando andavo assieme a Zoff a Nyon a rappresentare le società, c’era una grandissima fiducia nei miei confronti e la sentivo costantemente. Anche di Zoff nutro un bellissimo ricordo, lui rappresentava la statura internazionale del club, io invece ero l’anima combattiva del club, spesso litigavo con i rappresentanti della UEFA quando c’era qualcosa che non andava”.

La partita col Bologna è un’occasione persa o un punto guadagnato? Sicuramente è un’occasione persa, nel secondo tempo la Lazio ha giocato molto bene e meritava la vittoria. A tratti la Lazio di Inzaghi mi sembrava confusionaria. La squadra è molto giovane e a tratti può sbagliare, ma ha anche grandi margini di miglioramento. Ritengo che il ritorno in Europa League possa essere l’obiettivo più realistico per la squadra così come è stata costruita”.

Ci si poteva aspettare un Simone Inzaghi con una carriera da allenatore di fronte a se? “No, Simone ha un carattere non fortissimo, è una persona molto dolce ed educata, ma in alcune circostanze anche fragile. Mihajlovic giocava in ogni circostanza, lui impiegava anche qualcosa in più da rientrare da un infortunio”.

Quali sono i giocatori che hanno il maggiore appeal in questa Lazio? “Mi piace molto Biglia, ha una classe sopraffina. Amo anche Parolo, i giocatori di carattere, quelli dalle sue caratteristiche. Quando gioca bene apprezzo molto Keita, anche se per 25-30 milioni, come dicono i giornali, lo porterei a chi lo richiede in carrozza coi cavalli bianchi. Al momento poi lo vedo un po’ in rotta con l’ambiente Lazio. Forse questo non è più l’ambiente ideale per lui per crescere. Anche i procuratori hanno il loro peso in certe situazioni”.

Quali sono stati i migliori attaccanti nella storia della Lazio? “Sicuramente Bruno Giordano e Giorgio Chinaglia. Marcelo Salas aveva qualcosa in più degli altri, per non parlare di Beppe Signori che era una vera forza della natura. Salas è una persona eccezionale anche dal punto di vista umano. Lovati quando andava a visionare un giocatore all’estero valutava anche l’aspetto del comportamento, ci andava insieme a cena, cercava di capirne la personalità a trecentosessanta gradi. A volte alla Lazio era il cuore che faceva la differenza. Quando Chinaglia era presidente, ci fece intendere che avrebbe portato il presidente della Warner. Passammo una giornata intera a preparare l’accoglienza per questo potente personaggio americano. Dopo ventiquattro ore di lavoro febbrile Giorgio ci avvisò che era già ripartito senza neanche parlare del club. Non c’erano soldi, ma l’amore per la Lazio ci faceva andare avanti nel lavoro senza sosta”.

Jacobelli: “Contro il Bologna punto prezioso per come si era messa la gara. Serve un vice Immobile”

Xavier Jacobelli ai microfoni di Radio Incontro Olympia ha parlato del pareggio tra Lazio e Bologna: “È un punto guadagnato e prezioso per come si erano messe le cose e per il valore dell’avversario. Tanti errori di imprecisione da parte di Immobile e Milinkovic anche se il numero 17 si conferma decisivo con la freddezza mostrata sul dischetto. La partita di ieri ha mostrato che dal mercato i biancoceleste dovranno tirar fuori una riserva per il suo attaccante. Non può non avere alternative in una giornata storta. La Serie A di ieri offre poi un panorama particolare con la crisi dell’Inter che può offrire ai capitolini prospettive inaspettate. Inzaghi dispone di 13-14 titolari, ne servono di più”.

LAZIO SCUDETTO 1915 – Il 4 Novembre commemorazione per i caduti laziali della grande guerra

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In attesa che il Consiglio Federale si pronunci sulla richiesta di assegnazione ex aequo dello Scudetto 1914/15, stante l’approssimarsi della data del 4 Novembre, in cui, com’é noto, si celebra l’unità nazionale e l’armistizio che pose fine alla prima guerra mondiale, sarebbe auspicabile che tutte le componenti laziali uniscano ancora una volta le loro forze per cercare di organizzare tutte insieme una commemorazione biancazzurra, attraverso la quale rendere omaggio, onore e gloria ai numerosi caduti laziali della grande guerra e dare un segnale forte, civile e compatto a sostegno delle ragioni della rivendicazione tricolore formalizzata a Maggio 2015 in occasione del Centenario del conflitto bellico.

Il Dossier Emerotecario Mignogna/Felci prodotto in Figc, l’ulteriore Dossier Storiografico elaborato dal Centro Studi 9 Gennaio 1900 e la pubblicazione “Dal Tevere al Piave” di Laziowiki, infatti, hanno provato inconfutabilmente come gli Eroi della Lazio 1914/15 non esitarono affatto a lasciare i campi di gioco per sacrificare le loro vite sui campi di battaglia e come invece altri a posteriori ebbero a beneficiare dei favori del palazzo onde ottenere un titolo a tavolino, che viceversa, come recentemente sancito finanche dalla Commissione dei Saggi nominata dall’attuale Figc, doveva esser perlomeno condiviso tra il Genoa e la Lazio, rispettivamente Campione dell’Italia Settentrionale, il primo, e Campione dell’Italia Centro-Meridionale, la seconda, al momento dell’interruzione bellica del 23 Maggio 1915.
Saraceni e compagni lo meritano assolutamente, l’auspicio pertanto é che la proposta possa trovare il più ampio consenso possibile e che tale commemorazione possa finalmente trovare attuazione, perché… Concordia Parvae Res Crescunt.

Avv. Gian Luca Mignogna

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Liverani: “Il gol all’inizio ha condizionato la gara. Mi aspetto di più da Keita e Anderson”

Fabio Liverani ai microfoni di Radio Incontro Olympia ha parlato del pareggio tra Lazio e Bologna: “La prestazione è stata buona. Costruite tante palle gol ma le partite in cui prendi subito gol diventano difficili in Serie A. Questo conferma che non esistono partite facili anche contro squadre rimaneggiate se incontri l’episodio negativo. C’è dispiacere, potevi mantenere il secondo posto, ma va bene così con questo punto. Per il minuto al quale hai pareggiato sicuramente è un guadagno. Due quelli persi nella visione totale dei 90 minuti”. Cosa è mancato: “Con un po’ di sfortuna, un po’ di mancata cattiveria e qualche bella parata di Da Costa il pareggio non è arrivato subito, e quello ha inciso molto”. I singoli: “Trovare un negativo è difficile. Si è creato molto e si può parlare di imprecisioni. Io sono cattivo con i giocatori dai quali mi aspetto di più, quindi da Keita e Felipe Anderson mi aspetto magari la giocata decisiva. Patric ha fatto una buona partita, Hoedt si è disimpegnato bene. Milinkovic-Savic è arrivato al tiro. Complessivamente bene. Tutti comunque promossi”.

Mercato di gennaio: “Se Djordjevic vuole andare via bisogna prendere un’alternativa a Immobile. Bisogna valutare anche dei giocatori dietro Felipe Anderson e Keita. Kishna e Luis Alberto non li abbiamo praticamente mai visti”. Wallace:Al momento Bastos è superiore e gli altri più pronti. È comunque giovane e può migliorare tanto. Ieri ha fatto bene”. Il vice Immobile: “Quando vieni cercato dalla Lazio sai che troverai competizione. Devi trovare chi se la vuole giocare. L’anno è lungo, possono succedere tante cose”. Icardi: “A 23 anni un’autobiografia non mi sembra un bel segnale. L’Inter si sta comportando bene, il capitano ha dei doveri non solo dei diritti”.

Diritti tv, grandi novità in arrivo per la Serie A a partire dal 2018

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Sarebbero in arrivo grandi novità per il triennio 2018-2021 sul fronte dei diritti tv. Due quelle principali, stando a quanto rivelato già nei giorni scorsi da ‘Calcio e Finanza‘: la non messa in onda di tutte le partite in tv e l’inserimento, la domenica alle 15, di una fascia protetta in cui nessuna partita verrà trasmessa. Il motivo dei cambiamenti sarebbe creare un nuovo mix televisivo della Serie A, basandosi sulle migliori esperienze messe in atto nei vari campionati.

A subire modifiche dovrebbe essere anche il numero di ‘finestre’ orarie con una partita sola, che dovrebbe essere ampliato sull’esempio di quanto accade nella Liga spagnola, dove le 10 gare vengono disputate ciascuna in un orario diverso. Per il nostro campionato, almeno nei primi tempi , le fasce diverse dovrebbero essere 7: sabato alle 15 (seguendo una proposta del patron interista Thohir per attirare i mercati asiatici), sabato alle 18, sabato alle 20.45, domenica alle 12.30, domenica alle 18 (in cui dovrebbe essere trasmessa la gara in chiaro), domenica alle 20.45 e lunedì alle 20.45 (oppure venerdi sempre alle 20.45, a seconda delle disposizioni date dai calendari internazionali). La possibilità di non avere partite in tv la domenica alle 15 costituirebbe un vantaggio per Serie B o Lega Pro, che approfitterebbero della fascia protetta per provare a riportare i tifosi negli stadi.

FORMELLO – Ripresa senza Djordjevic, mentre Basta…

Dopo il pareggio di ieri contro il Bologna, la Lazio è tornata al lavoro già questa mattina al ‘Fersini’. A sudare in campo sono i calciatori che non hanno affrontato la sfida con gli emiliani, insieme a quelli che sono subentrati nella ripresa: ovvero, i vari Murgia, Prce, Tounkara, Minala, Gonzalez, Leitner, Wallace, Vinicius, Lombardi, Luis Alberto, Morrison e Cataldi. A marcare visita il solo Djordjevic, oltre agli infortunati Lukaku, Kishna, Bastos e Biglia (con gli ultimi due che in giornata si sottoporranno a dei controlli clinici in Paideia). Seduta di scarico in palestra invece per il resto della rosa, ad eccezione di Basta, che si è allenato a parte con Bianchini svolgendo allunghi ed esercizi con il pallone. Il serbo ha iniziato con un riscaldamento a parte, poi si è unito al gruppo per le esercitazioni di possesso palla: nell’occasione è stato impiegato da jolly, in modo da evitargli possibili contrasti. Stesso motivo per cui non ha partecipato alla partitella finale a campo ridotto. La lesione al polpaccio rimediata contro il Milan è comunque assorbita, tanto che il terzino dovrebbe farcela a rientrare almeno tra i convocati per la prossima gara contro il Torino. Domani è previsto riposo per la squadra, che riprenderà gli allenamenti nella giornata di mercoledì.

I NUMERI DEL MATCH – Tante note liete, ma anche qualche motivo di insoddisfazione

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Quella di ieri contro il Bologna è stata per la Lazio davvero una partita ‘stregata’. Lo aveva già sottolineato Inzaghi nella conferenza stampa post match, a dimostrarlo sono quest’oggi anche i numeri. Una palla quella che correva sul prato dell’Olimpico che non voleva proprio saperne di entrare nella porta degli emiliani: la Lazio ci ha provato effettuando 23 tiri, tanti quanti non se ne riscontravano da Lazio-Chievo del 24 gennaio 2016. 23 sono stati anche i cross, dato migliore degli ultimi due anni e mezzo. Il pareggio, primo ‘casalingo’ nella gestione Inzaghi, non lascia tuttavia del tutto soddisfatti, in quanto non contribuisce a spezzare, ma anzi allunga, il tabù dei biancocelesti con le vittorie consecutive: è infatti più di un anno che la squadra capitolina non batte tre avversari di fila. Ma c’è di più: negli ultimi 18 incontri disputati tra le mura amiche, Biglia e compagni hanno vinto solo 7 volte (secondo dato peggiore dopo quello collezionato tra il 23/08/2009 e il 02/05/2010, quando, sempre su 18 gare, i successi furono appena 4).

A confermare che la Lazio ieri ha davvero creato tanto gioco e occasioni da rete intervengono alcune statistiche relative ai singoli. Su tutti Wesley Hoedt, che ha effettuato ben 73 passaggi, solo 5 in meno di Biglia in Lazio-Juve (che ad oggi rappresenta il numero maggiore di passaggi collezionati da un giocatore biancoceleste nella stagione). Note liete della giornata vengono infine anche dai traguardi raggiunti, con la presenza di ieri, da Stefan Radu e Senad Lulic: il romeno infatti è entrato nella top 20 dei giocatori più presenti nella storia della Lazio, mentre il bosniaco ha collezionato la presenza numero 200 tra campionato e Coppa.

Terremoto, Lotito porta la squadra ad Amatrice: mercoledì la visita ai terremotati

La Lazio non abbandona Amatrice. Il presidente Claudio Lotito si fa promotore di una nuova bella iniziativa per dimostrare la sua vicinanza e quella del suo club alle popolazioni che quest’estate sono state colpite dal terremoto. Come riporta “Il Messaggero”, infatti, nella giornata di mercoledì i biancocelesti si recheranno in visita ad Amatrice per cercare di strappare momenti di felicità a chi in quella tremenda notte del 25 agosto ha perso tutto: portare aiuto e vicinanza, ma anche maglie autografate e qualche sorriso. «Uniti per Amatrice». Recitava così lo striscione esposto durante Lazio-Bologna dalla Nord. La curva non ha dimenticato il terremoto. Il presidente Lotito nemmeno  e nella giornata di mercoledì promuoverà ulteriori iniziative insieme al sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Una bella iniziativa di solidarietà cosa che la Lazio ha fatto spesso negli ultimi tempi (es. quando ha dato in beneficienza gli incassi della partita contro la Juventus del 27 agosto scorso. Proprio durante quella partita, la squadra biancoceleste è scesa in campo allo stadio Olimpico con una maglia in ricordo delle vittime: “Noi con voi”, recitava lo slogan accompagnato dall’immagine-simbolo dell’orologio di Amatrice a segnare quelle maledette 3.36, oppure quando, qualche settimana fa, insieme alla onlus So.Spe di suor Paola, alcuni giocatori si sono trasformati in camerieri per una sera, durante la cena benefica organizzata per raccogliere fondi in favore dei terremotati.). E si sa, quando la Lazio scende in campo con la solidarietà vince sempre. I tifosi non sono stati da meno: sin dal giorno successivo al sisma, si sono spesi per inviare aiuti e beni alle popolazioni. Da quel tragico 24 agosto, uniti per Amatrice.

 

TEMPI BELLI – Ultimo minuto

Di 16 ottobre, un altro gol celebre all’ultimo minuto per la Lazio c’era già stato di recente: ben più importante, quello di Miro Klose nel derby del 2011. Cinque anni fa, calcisticamente e non solo una vita, un Olimpico ben più gremito di quello di ieri si è ritrovato ad applaudire, con rabbia e con amore, il rigore di Ciro Immobile.

Luci a San Siro (no, Olimpico!) di quella sera, eravamo tutti lì: ricordi il gioco? Ieri se ne è visto abbastanza, sicuramente più che nella partita con l’Empoli. Lì si era detto, ok la vittoria, ma che brutta partita! Ieri si è detto: ok il gioco, ma che brutto risultato! Se gli avversari sbagliano sotto porta siamo noi ad essere “miracolati”, se sbagliamo noi è mancanza di cattiveria, di voglia di vincere, a tratti forse anche di voglia di vivere.

E invece chi ci crede fino all’ultimo minuto ad avere voglia di viverla tutta, quest’avventura. Certo quanto fatto sotto porta, in particolare da Immobile e da Milinkovic-Savic, potrebbe non restare impunito. Nel senso che qualcuno potrebbe presentarsi sotto casa? Il fruente caliente di Icardi poterebbe circa 300 energumeni pronti ad uccidere manco si trovassero di fronte ai Persiani: noi, che ai nostri ragazzi in fondo gli vogliamo bene, ci accontentiamo di chiedergli di aggiustare un po’ la mira.

All’ultimo minuto, tutto è possibile: peccato che questa partita rischi di passare come se non fosse mai avvenuta. In fondo, un pareggio da niente, in un pomeriggio come tanti. Di sicuro sarà così per De Vrij: dopo quella craniata, chi si ricordava di quello che era successo prima? Ha visto solo il rigore di Immobile, e ha festeggiato una vittoria all’ultimo minuto come cinque anni fa noi al gol di Miro. Corsi e ricorsi storici, forse Giambattista Vico aveva dato solo una capocciata particolarmente forte.

Piamose ‘sto punto, va.

Fabio Belli 

FORMELLO – Biancocelesti subito in campo. Problemi sulla sinistra per Inzaghi

Lunedì’ dedicato al lavoro (la squadra riposerà martedì). Alle 10 tutti al campo Fersini per una seduta di scarico ed iniziare a preparare la trasferta di Torino (domenica alle ore 15). Purtroppo non sarà a disposizione Radu: il rumeno è stato ammonito durante la partita contro il Bologna e sarà squalificato i quanto diffidato. In ogni caso il difensore biancoceleste non sarebbe stato a disposizione a causa di un problema alla caviglia riscontrato proprio durante la partita con gli emiliani. Un motivo in più per riposarsi. Sta benissimo invece de Vrij che è uscito dal campo per un duro colpo alla tempia facendo sudare freddo tutto il popolo biancoceleste: è stato controllato in Paideia, poi ha fatto ritorno allo stadio Olimpico. Nessun ricordo della testata ricevuta. A Torino si riprenderà il posto da titolare Dusan Basta, in queste ultime due partite ben sostituito dallo spagnolo Patric. Ancora ai box Lukaku (distorsione alla caviglia), Bastos e Biglia (entrambi lesione muscolare di secondo grado).

Torna l’ora solare: lancette indietro di un’ora

Nella notte fra sabato 29 e domenica 30 ottobre torna l’ora solare. Le lancette andranno spostate indietro di un’ora. Termina dopo sette mesi l’ora legale, la variazione convenzionale dell’orario astronomico. Con l’uso dell’ora legale si determina che, per un dato territorio, l’ora ufficiale dello stato venga calcolata in anticipo rispetto all’ora solare (naturale). Le ragioni sono due: risparmi energetici e il beneficio di un maggior numero di ore di luce solare. L’ora solare ci accompagnerà fino al 26 marzo del 2017. L’ora legale è dovuta a un’intuizione di Benjamin Franklin ed è stata adottata per la prima volta in Italia nel 1916, quando venne limitata al solo periodo estivo.

 

Un punto ingiusto ma la Lazio c’è!

Una disattenzione a volte può costarti caro mentre altre può significare poco o nulla. Alla Lazio oggi gli ha detto male. Perché se c’era una squadra che doveva ottenere i tre punti, beh quella era la Lazio di Simone Inzaghi, un mister che zitto zitto si sta facendo valere nella nostra serie A.

Dopo un primo tempo un po’ così e così, conclusosi con il risultato di 0-1 per il Bologna, che fra l’altro ha anche sfiorato la seconda rete che avrebbe complicato non poco i piani della squadra di casa, ecco un secondo tempo pieno zeppo di palle gol non massimizzate dagli uomini di Inzaghi. In particolar modo le occasioni capitate a Milinkovic sono state clamorose e per fortuna che Ciro Immobile alla fine è riuscito ad insaccare un rigore pesantissimo, consentendo alla squadra biancoceleste di continuare a credere che questo possa essere un anno migliore. Un anno che possa riportare in Europa la nostra Lazio.

Male la mediana

Quello che oggi non ha girato è stata la linea mediana composta da Milinkovic (il peggiore in campo -leggi qui le pagelle), Parolo (che però ha corso tantissimo) e Lulic (che come al solito ha sbagliato qualche pallone di troppo. L’innesto di Cataldi è servito ad aumentare il tasso tecnico di una linea mediana che era carente dal punto di vista qualitativo. Il Bologna era ben messo in campo con Nagy, Taider e Donsah i quali hanno dominato e ben protetto, l’asse centrale del Bologna. Ma più di questo non si poteva fare, allora ecco che Keita e Anderson hanno dato del filo da torcere a Mbaye e Masina, scodellando numerosi palloni nel mezzo che Maietta ed Helander scacciavano alla meno peggio.

Per Fortuna che c’è Fortuna Wallace

Il pareggio ormai era un miraggio e, seppur ingiustamente, la Lazio stava per perdere la seconda sfida in casa dopo quella contro i campioni d’Italia della Juventus. Da Costa (portiere del Bologna), le stava parando tutte, Milinkovic sprecava l’impossibile e solo un episodio fortunoso poteva farci agguantare un punticino, buono per il morale che per la classifica. Il rigore forse non c’era, forse sì. Però è pur vero che fra Masina e Oikonomou quella palla l’hanno gestita male. A un certo punto infatti spunta Wallace che dopo aver toccato la sfera cade a terra. Dallo stadio sembrava nettamente rigore, alla moviola le certezze diminuiscono, ma quel che conta è che Immobile abbia realizzato un rigore pesante che consente alla Lazietta di andare avanti in classifica guardando con fiducia alla sfida di Torino contro i granata.

LAZIO-BOLOGNA – La gara ai raggi X

Le statistiche di Lazio-Bologna

I dati sono inequivocabili ma il risultato finale è di parità. LazioBologna è stata una gara ricca di emozioni che non ha fatto annoiare il pubblico presente sugli spalti.

La Lazio di Simone Inzaghi ha tenuto palla per il 63% dell’incontro, collezionando ben 18 conclusioni totali di cui solo 9 nello specchio della porta, contro le 6 del Bologna che però ha centrato il bersaglio ben 5 volte. Clamoroso invece è il conto finale dei corner (18-0), mentre son ben 7 i cartellini gialli estratti oggi dall’arbitro Di Bello. Quattro per gli uomini di Inzaghi: Radu, Anderson, Immobile e Wallace, contro i tre estratti nei confronti degli uomini allenati da Donadoni: Masina, Di Francesco e Sadiq.

Male il centrocampo

Come già scritto nelle pagelle il centrocampo biancoceleste oggi ha sofferto le geometrie di Nagy, Taider e Donsah. Infatti Milinkovic, Parolo e Lulic hanno perduto ben 34 palloni contro i 26 degli avversari. Allo stesso tempo i giocatori del Bologna hanno recuperato ben 21 volte il pallone mentre i giocatori della Lazio lo hanno fatto soltanto in 15 occasioni.

 

 La fase offensiva

Non c’è confronto invece per ciò che riguarda la fase offensiva dove la Lazio domina in lungo e largo. 15 occasioni create per vie centrali, contro le sole 5 proposte dal Bologna. 8 attacchi da destra contro 2; 13 attacchi da sinistra contro una sola proposta dagli ospiti.

I singoli

Anche oggi il protagonista del match è Ciro Immobile che ha collezionato ben 5 tiri (fra cui un gol e una traversa). Ma anche Domenico Maietta ha fatto una grande prestazione, recuperando ben 11 palloni. Mentre fra i più distratti dobbiamo menzionare il brasiliano Felipe Anderson che ha perduto il pallone in ben 8 occasioni commettendo anche 3 falli da gioco.

Come al solito nonostante la prova non brillantissima, Marco Parolo macina Kilometri e anche oggi sono ben 11.521 i metri percorsi dallo stacanovista di Gallarate, seguito a ruota da Immobile che di kilometri ne ha percorsi 10.282.

La Lazio vince 18 a 0…ma sono solo calci d’angolo!

La statistica

18 a 0. Questa è la statistica a fine partita dei calci d’angolo battuti da Lazio e Bologna nell’incontro andato in scena questo pomeriggio allo Stadio Olimpico. Una gara che è stata in gran parte dominata dalla formazione capitolina (leggi qui la cronaca), nonostante l’ordine tattico della squadra allenata da mister Donadoni.

L’analisi

Spesso – quasi sempre – la statistica sui corner rispecchia il risultato finale, ma non sempre è così. Infatti, malgrado la formazione di Inzaghi abbia dominato la partita, soprattutto nel secondo tempo, il dato sui corner non rispecchia il conto delle reti. Solo un super Da Costa (leggi qui le pagelle di lazio-bologna) ha evitato alla Lazio di ottenere i tre punti. E se non fosse stato per il calcio di rigore procurato da Wallace, il Bologna di Donadoni avrebbe addirittura conquistato l’intera posta in palio. La prossima volta sarà meglio pareggiare il conto dei corner e vincere la partita.

BOLOGNA – Helander e Di Vaio rammaricati ma felici

Al termine di LazioBologna il difensore e autore del gol felsineo Helander è intervenuto ai microfoni in mixed zone: “Sono felice del gol ma volevamo tornare a casa con i tre punti. C’è rabbia quando si prende un gol alla fine ma comunque un pareggio qui è un buon risultato. Del rigore del pareggio non ne abbiamo parlato. A Bologna mi trovo molto bene, è un grande gruppo con un grande staff”.

Ai microfoni arriva anche il commento di Marco Di Vaio: “Peccato non essere riusciti a vincere, il recupero è stato allungato di un minuto per il mancato cambio di Krejci. Ci avevamo fatto la bocca al successo ma bisogna essere onesti non avremmo meritato di vincere”.

CONFERENZA – Inzaghi: “C’è delusione per non aver vinto. Da anni non vedevo una partita del genere”

Doveva essere la partita della svolta. Una vittoria avrebbe proiettato i biancocelesti al secondo posto. Purtroppo, l’imprecisione sotto porta è costata cara e alla fine è arrivato un pareggio per 1-1. Queste le parole di Simone Inzaghi, in conferenza stampa, al termine di Lazio – Bologna.

Nonostante le tante occasioni create, la Lazio non ha concretizzato

Non ricordo una partita del genere. 18 calci d’angolo, 23 tiri in porta ma abbiamo segnato solo su rigore. Purtroppo questo è il calcio, lo sappiamo tutti, c’è molto rammarico e delusione nello spogliatoio, perché abbiamo perso due punti, ma andiamo avanti”.

Il primo gol poteva essere evitato?

Sì, potevamo evitarlo, sicuramente un gol un pochino casuale. Una squadra come la nostra non può prendere certi gol e non può fallire così tanti gol. Dobbiamo migliorare sotto questi aspetti. Da Costa ha parato tutto. Poi ho dovuto fare dei cambi, alcuni obbligati“.

Mancanza di lucidità di Immobile può dipendere dalla stanchezza oppure può semplicemente capitare? Poi su Felipe che  ha trascinato la squadra nell’ultima mezz’ora…

Dobbiamo crescere, dobbiamo essere tutti più continui. Immobile ha avuto anche molta sfortuna. Keita bene nel primo tempo, ma è calato nella ripresa. Felipe bene nell’ultima mezz’ora ma doveva fare meglio nel primo tempo“.

Forse nel primo tempo siete entrati con molta pressione?

La squadra ha lavorato bene in settimana ma purtroppo dei problemi in casa Lazio ci sono sempre anche per via delle Nazionali. Non avevamo pressioni“.

Luis Alberto, poteva dare di più quest’oggi?

Penso che abbia fatto buone cose. Si sta allenando bene. Ho preferito lui a Djordjevic perché mi serviva movimento. Secondo me ha ampi margini di crescita“.

Marco Corsini

Direttore sanitario Lazio, Pulcini: “De Vrij sta benissimo. La tac è negativa. Anche Floccari ok”

Il direttore sanitario della Lazio Ivo Pulcini a Lazio Style Channel ha spiegato: “De Vrij sta benissimo e sta mangiando, è il segnale che sta bene. Sta qui con noi anche il nostro vecchio amico Floccari. Ha una leggera amnesia ma è normale dopo un contrasto del genere. Gli esami sono fortunatamente negativi. Anche Sergio sta bene”.

LAZIO BOLOGNA – Patric: “Ho passato momenti difficili la scorsa stagione ma ora sto bene. Mi hanno aiutato Keita e Biglia”

A Lazio Style Radio, Patric ha commentato il pareggio della Lazio contro il Bologna: “L’hanno scorso è stato difficile perché mi sono ritrovato in un calcio diverso. Ho passato momenti difficili ma sono contento che ora sto giocando, ringrazio la Lazio per la possibilità datami. Problemi di adattamento? Provengo dalla cantera del Barcellona, noi giochiamo molto con la palla e meno sulla difesa. Ora sono cresciuto e mi sento meglio. Lavoro al massimo per migliorare, sono ancora giovane, ma mi sento ogni gi0rno meglio. Loro hanno giocato su ripartenze ma hanno calciato in porta due volte, noi abbiamo fatto 15 tiri in porta. Se rigiochiamo così, con questo approccio, vinciamo sicuro. La squadra sta giocando palla a terra, a Inzaghi gli piace giocare così. Aspettiamo di giocare bene, perché i tifosi allo stadio si aspettano una grande Lazio, se uniamo alle vittorie anche le prestazioni tanto meglio. Ringrazio tutti, ma l’anno scorso quando ho passato momenti bui mi hanno aiutato tanto Keita e Biglia, quest’ultimo mi ha trattato come un figlio dicendomi di continuare ad allenarmi senza badare alle critiche. Somiglianza con Justin Bieber? Me l’hanno già detto, ma io sono più bello (ride, ndr)”. 

CONFERENZA – Donadoni: “Il rigore non c’era. Dispiace per come è andata, ma il Bologna è stato ottimo”

Le parole in conferenza stampa di Roberto Donadoni al termine di Lazio – Bologna:

Il pareggio è arrivato probabilmente su u rigore che non c’era. Poi al 97esimo. E’ una cosa che brucia. La prestazione è stata ottima. peccato che non abbiamo gestito gli ultimi minuti. La squadra mi è piaciuta sotto ogni punto di vista. Un punto importante, ma che potevano essere tre. E’ una partita che ci deve far maturare e dobbiamo capire che le partite possono cambiare da un momento all’altro. E’ una questione mentale. La Lazio meritava il pareggio? Non lo so, hanno avuto molte palle gol ma se non le hanno sfruttate non è colpa nostra. Poi hanno trovato questo rigore generoso. Sono comunque contento anche per i ragazzi che hanno giocato oggi. Ho avuto le risposte che cercavo. Ma di certo dobbiamo lavorare per crescere sotto ogni aspetto tecnico e tattico“.