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PRIMAVERA – Portanova: “Primo gol in biancoceleste davanti agli occhi di papà”

Per commentare la gara di oggi, al termine dell’incontro tra lo Spezia e la Lazio Primavera terminata con la vittoria della squadra biancoceleste per 4-1, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 Manolo Portanova, figlio d’arte di Daniele, grande tifoso laziale:

“Sono subentrato dalla panchina ma è stato bellissimo realizzare il mio primo gol con la Lazio Primavera al mio esordio al Fersini. Soprattutto perchè sugli spalti c’era papà. Lui mi dice sempre di stare tranquillo e di dare tutto. Grazie a lui che mi ha trasmesso la lazialità sono tifoso sin da piccolo. Il ruolo dove mi trovo meglio è la mezzala in un centrocampo a tre. Con il Mister mi ci trovo bene, mi dà tanti consigli e provo a mettere in campo ciò che mi dice. Il mio modello è papà, è a lui che mi ispiro. Questa squadra non molla mai, dobbiamo puntare ancora più in alto. Ora ci aspetta la Coppa Italia, vogliamo rifarci contro il Napoli. Scenderemo in campo per vincere e per fare bene. Le mie caratteristiche sono corsa, pressing e colpo di testa. Devo migliorare nel ritmo perché vengo dagli allievi e devo abituarmi ai ritmi della nuova categoria. Io sono a disposizione dell’allenatore. Mi trovo bene con Rossi e Folorunsho che mi hanno subito fatto sentire uno di loro. Anche se cambiamo modulo facciamo bene. Oggi lo abbiamo fatto e dobbiamo continuare a migliorare con questo assetto tattico”.

Keita additato ad esempio dai compagni del Senegal

Il senegalese Diomansy Kamara ha rilasciato un’intervista ai microfoni di sen360.fr nel corso della quale ha parlato di due suoi colleghi di Nazionale, Niang e Keita. L’ex calciatore di Chievo e Leicester tra le altre, ha attaccato duramente il giocatore del Milan sprecandosi invece in elogi sperticati nei confronti del giovane attaccante biancoceleste.

Queste le sue aspre parole sul calciatore rossonero: “Niang non merita di indossare la maglia del Senegal. Alcuni giorni dice che vuole giocare con la Francia, altri con la Nazionale senegalese. Qui servono giocatori che tengono alla patria, che rispettino la nazione e i suoi colori. La Nazionale non è una scelta di comodo ma di cuore”.

Questo invece il commento positivo su Keita: “Bisogna prendere esempio da Keita che, anche se ancora giovane, ha già preso la decisione di giocare per il Senegal. Bisogna decidersi, non si può attendere il momento in cui fa più comodo, è una mancanza di rispetto per tutto l’ambiente”.

Il croato Vargic convocato in Nazionale

A Roma per adesso il terreno di gioco per Ivan Vargic rimane solo una chimera ma nonostante questo il tecnico della Nazionale Croata lo ha inserito nella lista dei convocati per i prossimi impegni della sua squadra. Il 6 e il 9 ottobre prossimi la squadra croata scenderà in campo per disputare due gare valide per la qualificazione ai Mondiali del 2018 per sfidare prima il Kosovo e poi la Finlandia. Le decisioni del tecnico Cacic sono state rese note attraverso un comunicato apparso sul sito ufficiale della Federazione croata.

PRIMAVERA – Risultato e tabellino di Lazio-Spezia

Quarta giornata del Campionato Primavera per la Lazio. Le giovani aquile allenate da mister Bonatti, si sono imposte con il netto 4-1. Mattatore del match, Rossi autore di 2 reti, in gol anche FolorunshoManolo Portanova: tanta lazialità nel gol del centrocampista della primavera visto che viene da una famiglia di grandi laziali e con gol siglato al 71′ che sappiamo tutti cosa significa qua a Roma

Marcatori: 20′, 24′ Rossi (L), 71′ Portanova (L), 79′ Cecchetti (S), 85′ Folorunsho (L)

Primavera TIM, 4^ giornata

Stadio ‘Mirko Fersini’, Formello

LAZIO (4-3-1-2): Alia; Spizzichino, Miceli, Dovidio, Ceka; Folorunsho, Bari, Bezziccheri; Rezzi; Rossi, Annali. A disp. Cirillo, Petro, Spiezio, Spurio, Portanova, Javorcic, Muzzi, Al-Hassan. All. Andrea Bonatti

SPEZIA (3-5-2): Fontana; Mosti, Selimi, Manfredi; Candela, Demofonti, Bordini, Cecchetti, Panaccione; Capelli, Suleiman. A disp. Barone, Gavini, Mannucci, Maigini, Della Pina, Posenato, Cantatore, Monti, Vatteroni, Martorelli, Giuliani. All. Flavio Giampieretti

Arbitro: Chindemi (sez. di Viterbo). Ass.: Scarica-Spiniello,

La bella storia di Fabio Pisacane: ecco il motivo delle lacrime nel giorno del suo esordio in A

Le lacrime di gioia di Fabio Pisacane raccontano una sfida vinta. Una sfida che sembrava impossibile: il difensore del Cagliari anni fa rimase paralizzato dalla testa ai piedi. Una malattia rara e insidiosa, la sindrome di Guillain-Barré lo fece addirittura finire in coma. Ecco il perché di quelle lacrime durante la conferenza stampa nel giorno dell’esordio in Serie A, il 18 settembre scorso, nella partita Cagliari-Atalanta. Fabio Pisacane, 30 anni, nasce a Napoli e ad appena 14 anni viene notato dal Genoa che lo tessera. Negli anni successivi gioca con Ancona, Avellino, Cremonese, Lanciano, Lumezzane, Ravenna e Ternana e infine il Cagliari.

Ma prima di tutto questo c’è stato il suo periodo buio: “Una mattina mi svegliai e non riuscivo più ad alzare le braccia. Ho avuto una malattia che attacca il sistema nervoso e per diversi mesi son rimasto paralizzato. Sono stato anche in coma. Con l’aiuto di Dio, però, sono riuscito a cavarmela e a realizzare il mio sogno. Dalla speranza di realizzare il sogno che avevo fin da bambino mi trovai ad affrontare la partita più difficile. In quel momento non pensavo al fatto che forse non avrei più giocato a calcio. Tutti i miei sforzi, le mie speranze erano indirizzate a combattere per un bene più prezioso, la vita”.

La prognosi sulla sindrome di Guillain-Barré varia a seconda delle forme: alcuni pazienti si ristabiliscono completamente, altri dopo sei mesi dalla manifestazione della malattia non sono ancora in grado di camminare, altri non sopravvivono. Fortunatamente però circa l’80% dei pazienti recupera completamente in un arco di tempo che va da pochi mesi a un anno.

Pisacane non solo è guarito completamente ma ha anche ripreso a giocare. A conferma del suo carattere, un episodio accaduto durante la stagione 2010-2011, ed emerso nel corso delle inchieste sul calcioscommesse: il direttore sportivo del Ravenna Calcio gli offrì 50mila euro per far vincere la sua squadra nella successiva partita contro il Lumezzane: lui non solo rifiutò ma denunciò il fatto e per la sua onestà fu nominato Ambasciatore della FIFA. Un percorso limpido che dopo tante sofferenze l’ha portato a raggiungere il suo meritato obiettivo: giocare nella massima serie. E le lacrime, a quel punto, ci stavano tutte.

PROBABILI FORMAZIONI di Udinese-Lazio

News Udinese: Mister Iachini non ha digerito la sconfitta contro il Sassuolo, rischiano di farne le spese Jankto e Thereau. Convocato Badu, ma se non dovesse farcela a partire dal 1′ spazio stavolta a Fofana. In attacco scalpita Perica per affiancare Zapata, ai box Ewandro che è stato operato al piede e ne avrà per tre mesi. Ballottaggio Alì Adnan-Armero sulla fascia.

News Lazio: A Udine mister Inzaghi potrebbe cambiare modulo: provato in settimana con insistenza il 4-4-2 con Patric nei titolari, e con Milinkovic-Savic preferito a Cataldi come interno insieme a Parolo. Tra i pali conferma per Strakosha, vista l‘indisponibilità di Marchetti. OUT anche Basta e Bastos, dal 1′ Anderson sulla fascia destra di centrocampo (questa volta con meno compiti difensivi) e Hoedt in difesa. Attacco con Keita al fianco di Immobile, dalla panchina Djordjevic. Non convocato Luis Alberto per qualche problema fisico, nulla di preoccupante.

Queste le probabili formazioni di Udinese-Lazio 7a giornata di Serie AUdine, sabato 1 Ottobre ore 20:45 Dacia Arena:

Udinese (4-3-1-2): Karnezis, Heurtaux,Danilo, Felipe, Alì Adnan (Armero), Kums, Kone, Fofana (Badu), De Paul, Perica, Zapata. A disp: Scuffet, Wague, Armero, Angella, Badu, Lodi, Balic, Jankto, Lucas Evangelista, Penaran, Matos, Thoreau. All. Giuseppe Iachini

Squalificati: –
Indisponibili: Samir, Hallfredsson, Widmer, Faraoni, Ewandro
Diffidati: –

Lazio (4-4-2): Strakosha; Patric, de Vrij, Hoedt, Radu; Felipe Anderson, Parolo, Milinkovic-Savic, Lulic; Keita, Immobile. A disp: Vargic, Wallace, Prce, Leitner, Murgia, Cataldi, Kishna, Djordjevic, Lukaku, Lombardi. All. Simone Inzaghi.

Squalificati: –
Indisponibili: Basta, Bastos, Marchetti, Morrison, Biglia, Luis Alberto
Diffidati: Radu

Arbitro: Carmine Russo (sez. Nola)
Assistenti: Carbone – De Pinto
IV Uomo: Gava
Addizionali: Di Bello – Pinzani

Nazionale – I convocati del Ct Ventura. Ci sono due biancocelesti

Sono da poco arrivate le convocazioni del Ct della Nazionale azzurra Giampiero Ventura in vista della doppia sfida dei gironi di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 con Spagna e Macedonia. Rientrano in azzurro Criscito, Darmian e Perin, oltre a Nicola Sansone. Per il resto confermato il gruppo chiamato per le prime uscite dell ex allenatore del Toro, con Balotelli (nonostante il buon avvio con la maglia del Nizza) e Zaza ancora fuori. Ci sono anche due biancocelesti: Parolo ed Immobile.

Questo l’elenco completo dei 26 giocatori convocati.

Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Gianluigi Donnarumma (Milan), Mattia Perin (Genoa);

Difensori: Davide Astori (Fiorentina), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Angelo Obinze Ogbonna (West Ham), Alessio Romagnoli (Milan);

Centrocampisti: Federico Bernardeschi (Fiorentina), Giacomo Bonaventura (Milan), Antonio Candreva (Inter), Domenico  Criscito (Zenit S. Pietroburgo), Matteo Darmian (Manchester United), Daniele De Rossi (Roma), Mattia De Sciglio (Milan), Alessandro Florenzi (Roma), Riccardo Montolivo (Milan), Marco Parolo (Lazio), Marco Verratti (Paris Saint Germain);

Attaccanti: Andrea Belotti (Torino), Eder Citadin Martins (Inter), Manolo Gabbiadini (Napoli), Ciro Immobile (Lazio), Graziano Pellé (Shandong Luneng), Nicola Sansone (Villareal).

Veron ancora in campo? L’argentino ha le idee chiare…

Sembrano lontani i tempi in cui Juan Sebastian Veron dispensava lezioni di calcio e tecnica alla guida del centrocampo biancoceleste. Lontani certo, ma forse non per lui…

L’argentino infatti, attualmente presidente dell’Estudiantes, starebbe seriamente pensando a ritornare ad indossare gli scarpini ancora una volta e lo ha dichiarato ai microfoni di Fox Sports: “Posso essere sia presidente sia calciatore, se mio padre ha giocato fino a 40 anni, perché non posso farlo io?”. Verità o provocazione? Intanto, il 12 ottobre, la Brujita calcherà il prato dell’Olimpico per la Partita della Pace voluta da Papa Francesco…

Cagni: “Presto per giudicare Inzaghi. Parolo? Lo vogliono tutti…”

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Per presentare la sfida di questa sera tra Udinese Lazio, ha parlato, ai microfoni di Radio Incontro Olympia, Luigi Cagni. Che ha esordito sulla scelta di Inzaghi di tornare alla difesa a quattro: “Finalmente, la difesa a tre è stata abbandonata. Bisogna innanzitutto partire dai quattro lì dietro e poi costruire la squadra davanti. Felipe Anderson può fare il quarto di centrocampo e vedo bene nella sua posizione anche Parolo. Non so come può rendere invece Milinkovic. Comunque mi piace la Lazio così messa, fermo restando che il 4-3-3 con Keita, Immobile e Anderson mi stuzzica. Non c’è di meglio in attacco. Nei tre della mediana poi puoi mettere chi vuoi. Fermo restando che Simone Inzaghi, anche quando sbaglia, non è ancora giudicabile. Tra 10 partite potremo poi dire se può fare o meno l’allenatore di un club di livello. Adesso è presto!“.

Poi, sull’infortunio di Biglia: “Situazione complessa. A me è successo tante volte con dei giocatori che facevo giocare anche se gli dicevo che non era il caso. Quando fai la formazione e il tuo capitano ti dice che vuole giocare, fai quello che ha fatto Simone. In panchina non puoi portarlo, perché o lo rischi subito, o al massimo gli fai fare il capitano da seduto“.

Infine, un commento sul rinnovo di contratto di Parolo e sull’esclusione di Cataldi: “Queste sono cose societarie ed è impossibile entrare in merito, perché non conosciamo le dinamiche che ci sono dietro. Marco è un giocatore che vogliono tutti ed è secondo me uno dei più forti in Europa. La società si è mossa in una certa direzione, nell’ottica anche del fair play economico. La scelta di oggi a sfavore di Cataldi è dovuta al fatto che contro una squadra indecifrabile come l’Udinese ci voleva esperienza e forse Danilo, da giovane, avrebbe fatto fatica a interpretarla“.

Biglia, l’infortunio complica il rinnovo: ecco perché

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Emergono nuove indiscrezioni sulla trattativa che la Lazio sta portando avanti per il rinnovo del contratto di Lucas Biglia. A rivelarle l’edizione odierna de Il Messaggero, secondo cui le operazioni avrebbero subito un brusco rallentamento a seguito dell’ultimo infortunio occorso al capitano biancoceleste. Il motivo? I famosi 500mila euro di bonus, che si andrebbero ad aggiungere ai 2,5 milioni già previsti come ingaggio fisso e che la società vorrebbe riconoscere in base al numero di presenze. Una condizione posta – giustamente, per carità – come forma di cautela da altri eventuali futuri infortuni. Una condizione le cui probabilità di accettazione da parte del giocatore al momento sono tuttavia alquanto incerte: il Principito è infatti uno dei punti cardine dello scacchiere di Inzaghi, un top player, tale si sente e tale vorrebbe essere trattato, anche dal punto di vista economico. Bisognerà dunque attendere i prossimi sviluppi per capire se si arriverà ad un accordo in tal senso che porti (finalmente) il tanto atteso nero su bianco.

Mauri: “Lazio al momento non da prime posizioni. Futuro in biancoceleste? Nessun contatto”

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Stefano Mauri è intervenuto nel corso della trasmissione ‘1900 Tv’, di seguito le sue parole.

Sulla Lazio attuale: “Ho visto tutte le partite e non sta esprimendo un calcio bellissimo, perché mister Inzaghi sta ancora cercando la quadratura del cerchio. Comunque, visto che ad inizio campionato servono punti, è meglio vincere che fare bene. Poi credo che arriverà anche il gioco”.

Su Milinkovic-SavicPersonalmente, io non lo vedo come trequartista in un campionato italiano. Si caratterizza per essere molto pressante e per avere un tiro importante, quindi, se gioca con gli occhi rivolti alla porta, è meglio”.

Su un suo possibile erede in biancoceleste:  Al momento la Lazio non ha un giocatore con le mie caratteristiche. Ci sono buoni giocatori, come Parolo ma simili a me non ne vedo. Soprattutto per quello che riguarda i movimenti senza palla. È una questione di indole, o sei abituato a questo tipo di calcio fin da bambini o niente. È una mancanza che vedo in questa Lazio, soprattutto fra gli esterni, che pensano troppo al pallone”.

Sugli obiettivi per la stagione: “La Lazio ha iniziato bene sotto il profilo dei punti e dei risultati. La squadra è competitiva, anche se non per le prime posizioni. Dipenderà molto anche dagli infortuni e da quello che riusciranno a fare i nuovi acquisti. Al momento il piazzamento che si può raggiungere è l’Europa League”.

Sul ‘caso’ KeitaSecondo me, quando un giocatore sbaglia, viene perdonato, ma è quando manca di rispetto al gruppo, che è sacro, che fa più fatica. Tutto dipenderà dal suo comportamento nei prossimi mesi. Io non sono dentro lo spogliatoio e non posso dire quale sia stata la reazione dei giocatori”.

Su PeruzziHa portato la sua esperienza, che è tantissima Come persona ha un grandissimo carisma ed è ascoltato da tutti. Portarlo alla Lazio è stata una mossa davvero azzeccata”.

Dell’infortunio di BigliaAnche in passato c’era questo problema degli infortuni. Un infortunio ha sempre diverse cause. Nel caso specifico di Biglia bisogna capire dove si è sbagliato, se nella prima diagnosi, nella riabilitazione o negli allenamenti. Il giocatore, di solito vuole rientrare il prima possibile e giocherebbe anche stirato. La decisione in questi casi va presa in base, oltre che alla volontà del calciatore, al parere dello staff. Ma poi io penso che, se Biglia avesse sospettato di poter peggiorare la situazione, non avrebbe rischiato”.

Sul suo futuro: “Con la Lazio non ho avuto ancora nessun contatto. Qualcosa si sta muovendo, per ora mi alleno con Giannichedda. Ho fatto il primo corso da allenatore, forse mi piacerebbe iniziare con un ruolo da dirigente, però ancora non lo so, non ho deciso”.

Candreva non dimentica: “Grazie a Reja e Petkovic ora sono un goleador”

Fa le fortune dell’Inter Antonio Candreva. I suoi tanti assist ed altrettanti gol, mancano tanto alla Lazio che sta cercando di colmare come può la voragine lasciata dall’esterno di Tor de Cenci con il suo addio. Con i biancocelesti Candreva è sempre andato in doppia cifra mentre con l’Inter è ancora a secco in una gara ufficiale, ma la stagione è ancora lunga può rimediare. Intervenuto ai microfoni di Radio Deejay, TurboAntonio ha parlato anche del suo feeling con la porta avversaria: “Con Petkovic, ma prima ancora con Reja ho cominciato a fare più gol. Ho iniziato a giocare nel 4-2-3-1 come esterno alto. Ad inizio carriera non ero un gran goleador, ho sempre pensato prima a fare gli assist. Alla Lazio ho capito che nel calcio anche i gol sono importanti (ride, ndr) e mi sono riscoperto goleador. Ora spero di continuare ad esserlo anche con l’Inter”.

UDINESE LAZIO – Ecco i convocati di Inzaghi

Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida di oggi contro l’Udinese (ore 20:45) alla Dacia Arena di Udine. Spicca l’assenza di Luis Alberto, è rimasto a Roma per qualche piccolo problema ma nulla di particolarmente grave (un attacco influenzale).

Portieri: Borrelli, Strakosha, Vargic;

Difensori: de Vrij, Hoedt, Lukaku, Patric, Prce, Radu, Wallace;

Centrocampisti: Cataldi, Felipe Anderson, Leitner, Lulic, Milinkovic, Murgia, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Keita, Kishna, Lombardi.

Cardelli di nuovo all’attacco: “La Lazio mi impedisce di giocare. Mi darò all’atletica…”

Se non si alimenta il fuoco della polemica si rischia che quest’ultima sparisca con il passare del tempo. E’ quello che stava per accadere con il povero Cardelli ma, a distanza di 3 settimane, il giovane ex giocatore della primavera biancoceleste ha deciso di rinvigorire una polemica a distanza, anche se in realtà la Lazio non ha mai risposto in modo diretto. La replica biancoceleste è arrivata piuttosto attraverso le parole del ds Igli Tare poco prima della sfida col Milan:” Nelle ultime partite abbiamo fatto esordire molti giovani e ciò significa che il vivaio della Lazio è di livello e che la società crede nei giovani. Non ci devono essere  polemiche da chi è andato via”. L’ultimo capitolo della storia viene scritto ora attraverso un nuovo post dell’ex difensore della Primavera su Facebook: “Grazie alla Lazio che sembra non volermi concedere il nulla osta per allenarmi e tornare a divertirmi con una qualsiasi squadra dilettantistica di Roma. Mi darò all’atletica. Magari imparo a correre, cosa che in 10 anni di calcio nessuno si è mai degnato di insegnarmi, troppo impegnati a distruggermi la schiena. Ma va bene così, scelta mia, conseguenze accettate”. Questo il messaggio accompagnato da uno scatto dell’allenamento allo Stadio della Farnesina. Si attende trepidamente la 3a puntata…

CINEMA – Walter Matthau, l’umorismo nel DNA

Il primo ottobre del 1920 a New York nasceva Walter Matthau, figlio di poveri emigrati ebrei russi. Il suo vero nome era Walter Matuschanskavasky, poi cambiato in Matthau dai responsabili degli Studios hollywoodiani per ragioni di pronuncia e memorizzazione. Sin da piccolo Walter inizia a recitare nel teatro yiddish della seconda strada, fedele alle sue origini.

A venti anni, però, a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale si ritrova combattente nell’aviazione, con i gradi di soldato semplice. Al ritorno dal fronte si iscrive al dramatic workshop di New York. Inizia a lavorare a Broadway con i primi spettacoli finchè, nel 1948, approda a Hollywood. All’inizio gli vengono riservati solo ruoli come caratterista, basandosi sull’impatto che il suo volto sapeva comunicare allo spettatore. Poco soddisfatto si mette in proprio (per così dire) e si cimenta con una regia personale nel film “Gangster story”, accolto malamente sia dalla critica che dal pubblico. Deluso dal cinema, torna al teatro. Per lui Neil Simon scrive “La strana coppia”, commedia in cui interpreta il giornalista sportivo Oscar Madison. E’ la svolta della sua carriera. Il mondo scopre un attore comico completo e duttile, capace di una gamma assai vasta di possibilità espressive. Da quel momento si può dire che Matthau diventa realmente famoso.

Altri innumerevoli successi attendono l’attore, soprattutto a partire dal fortunato incontro con il genio della commedia Billy Wilder. Il regista ha l’intuizione di farlo recitare con Jack Lemmon, e da quel momento nascono alcuni dei momenti più divertenti e significativi della storia di Hollywood. Arrivano sia l’Oscar, con “Non per soldi…ma per denaro” del 1966, e alcuni titoli storici come “Prima pagina”, “Buddy Buddy”, e ancora una volta il suo portafortuna, ossia “La strana coppia”, che anche questa volta non smentisce le aspettative riportando, insieme a Lemmon, un successo superiore anche a quello teatrale.

Sono moltissimi i ruoli che hanno visto Matthau protagonista durante la sua carriera. Spassoso ed enigmatico in “Appartamento al Plaza” e in “Vedovo, aitante, bisognoso d’affetto offresi anche baby sitter”, entrambi del 1971. Malandato ma efficace rapinatore in “Chi ucciderà Charley Varrick?” del 1973, elegante e di classe in “Visite e domicilio” del 1978 e soprattutto “Due sul divano” del 1980. Seguono poi ruoli più sofisticati e complessi, riuscendo ad esempio ad essere credibile nei panni del padre alcolizzato di “Quel giardino di aranci fatti in casa” del 1982 o del benzinaio disoccupato in “Come ti ammazzo un killer” del 1983. Registi e sceneggiatori non sembrano essere più in grado di confezionare ruoli adatti alla sua misura d’attore. Il risultato lo si riscontra in film come “Pirati” o “Dinosauri a colazione” fino a quando Roberto Benigni gli offre la parte del prete esorcista in “Il piccolo diavolo”. Il film incassa tantissimo e sia l’uno che l’altro entrano nel cuore degli spettatori fornendo prove che sono un culto della cinematografia, come in quella dove il “diavolo” Benigni provoca il “prete” Matthau. Negli anni Novanta è incisivo nella parte del senatore Long in “JFK”. A Matthau non resta che tornare alla vecchia commedia hollywoodiana e alle vecchie gag con il fidato Lemmon in “Due irresistibili brontoloni” e soprattutto in “La strana coppia II” in cui i due attori rivestono i panni di Felix e Oscar a trent’anni dall’originale.

Nella sua carriera Matthau ha interpretato oltre settanta film. Negli ultimi anni la salute gli aveva dato parecchi problemi ed era stato costretto a rinunciare ai suoi amatissimi tre pacchetti di sigarette al giorno. Nel 1976 gli avevano impiantato un bypass, mentre nel ’93 era stato ricoverato per una polmonite. Nel ’95, invece, gli era stato rimosso un tumore benigno al colon. Il grande attore si è poi spento la mattina del 1 luglio 2000 a causa di un attacco cardiaco.

SOCIETA’ – Torna a Marino la “Sagra dell’uva”

Da oggi 30 settembre al 3 ottobre è tornata a Marino, vicino Roma, la tradizionale Sagra dell’uva, giunta quest’anno alla 92esima edizione. Tema dell’edizione 2016: “Marino, cultura e tradizioni”, con particolare attenzione verso la promozione del patrimonio artistico, culturale, turistico e alla valorizzazione dei prodotti locali.

Intorno a uva, stand gastronomici e vino, tutta una serie di eventi collaterali pronti ad esaltare le bellezze storiche, artistiche e culturali della piccola e graziosa cittadina dei Castelli. Non mancheranno concerti, danze popolari, fiere, mostre. Ovviamente non mancheranno neanche i tradizionali elementi di questa quasi centenaria celebrazione marinese: la processione, la rievocazione del ritorno di Marcantonio Colonna in costume rinascimentale, il miracolo delle fontane che danno vino con ben 1200 litri che sgorgheranno dalle fontane dei Mori e San Barnaba, l’annullo postale insieme a varie iniziative curate dalle associazioni culturali del territorio e al concertone serale con il maestro Vittorio Nocenzi che porterà sul palco una nuova formazione dello storico Banco del Mutuo Soccorso.

Questa edizione della sagra avrà anche un risvolto di tipo sociale. Alle persone con disabilità motoria sarà riservato uno spazio in  piazza San Barnaba per potergli permettere di assistere al corteo della rievocazione storica nel pomeriggio di lunedì,  giornata della Sagra meno caotica e sicuramente preferita dagli abitanti di Marino.

 

METEO – Attesi per il weekend rovesci e forti temporali

Addio giornate calde, è atteso un moderato peggioramento del tempo sul alcune regioni. Una nuova perturbazione raggiungerà infatti nella giornata di domani l‘Italia portando piogge e temporali prima sulla Sardegna e successivamente sulle regioni centro-settentrionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso una allerta meteo che prevede, a partire dalle prime ore di domani, precipitazioni diffuse, localmente anche molto intense e accompagnate da grandinate, fulmini e forti raffiche di vento, su Sardegna in estensione a Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio e Abruzzo.

Il Galeazzi furioso: “Questa Lazio non arriverà mai tra le prime sei. Prima torna Biglia e meglio è…”

Questa Lazio continua a preoccupare giorno dopo giorno gran parte (fortunatamente non tutta) l’opinione pubblica. Tra coloro che sono letteralmente infuriati di questa situazione e vedono con pessimismo le sorti del campionato – per la serie “Si salvi chi può” – Giampiero Galeazzi è intervenuto a Radio Incontro Olympia:

LA LAZIO – “Questa Lazio soffre di identità, non sa cosa fare e non sa dove andrà, non possiamo ritenerci soddisfatti. L’ho vista nera ad Auronzo, adesso la vedo grigio-nera. La Lazio non sa ancora cosa vuole essere, è destinata ad andare nella parte destra della classifica. Aspettavamo Felipe, ma il brasiliano è in grande confusione. Aspettavamo Immobile, ma è uno sciupa palloni, poi mi sembra egoista. Djordjevic è incapace ma anche sfortunato, da quando ha preso il doppio palo non riesce a fare più niente. Questa Lazio non può arrivare tra le prime sei.

LOTITO  PADRE-PADRONE – “Una stretta di mano oggi non vale più niente, non c’è più il calcio di una volta. Basta vedere cosa sta succedendo a Milano, non si sa ancora se questi cinesi hanno comprato il Milan. Zarate ha fatto una doppietta ieri. Noi abbiamo sempre avuto giocatori in contrasto con Lotito, il presidente fa il padrone, ma Zarate come altri poteva ancora servire a questa Lazio. Lotito prende la distanza da chi vuole, e anche uno come Tare adesso non domina più la scena come prima“.

IL GALEAZZI PENSIERO – “Immobile è potenzialmente interessante, in contropiede è molto bravo. Ma nel dialogo della costruzione della squadra non ha il dna di Felipe e Keita. Immobile al centro dell’aerea non ci sta mai, secondo me i due anni in panchina si stanno facendo sentire. La Lazio ha sbagliato due anni fa a non rinforzarsi, dopo essere arrivata in Champions League. Era una squadra che poteva garantirsi per dieci anni un posto tra le prime tre, adesso no. Il centrocampo della Lazio è un centrocampo di grande valore. Cataldi passerà un anno sabbatico, non lo trovo in forma. Peccato perché era un giovane interessante. Ci deve far vedere quello che vale adesso, sicuramente ha sentito molto la panchina. Vediamo adesso senza Biglia. Parolo può giocare in qualsiasi posizione in campo. E’ uno dei pochi che potrebbe alzare la voce ma non lo fa. E’ intelligente ed è un bravo ragazzo. Comunque prima torna Biglia e meglio è per la Lazio“.

Udinese-Lazio: precedenti, statistiche & curiosità

Dopo aver introdotto aver fatto il punto sulla Lazio di Inzaghi, che domani sera (ore 20:45) giocherà contro l’Udiense di Giuseppe Iachini alla Dacia Arena (CLICCA QUI), andiamo ad analizzare nel dettaglio proprio i prossimi avversari dei biancocelesti:

PRECEDENTI, STATISTICHE & CURIOSITÀ’ –

  • La Lazio ha vinto quattro delle ultime sei sfide contro l’Udinese in Serie A (1 pareggio e una sconfitta).
  • L’Udinese non ha segnato negli ultimi tre confronti con i biancocelesti in Serie A: dall’ultima rete in campionato alla Lazio dei friulani sono passati 334 minuti (l’ha segnata Théréau nel settembre 2014).
  • In Friuli Lazio è imbattuta nelle ultime tre contro l’Udinese in A (2 vittorie ed 1 pareggio), dopo che aveva perso le precedenti tre in casa dei bianconeri.
  • L’Udinese ha raccolto un solo punto nelle ultime tre giornate e in casa ha vinto solo una delle ultime cinque gare di Serie A giocate (1 pareggio, 3 sconfitte).
  • La Lazio ha sempre subito gol nelle ultime sei trasferte di Serie A: 12 gol concessi nel parziale, due di media a partita.
  • Nessuna squadra ha segnato più gol di testa della Lazio in questo campionato (cinque): quattro degli ultimi sei centri biancocelesti in A sono arrivati in questo modo.
  • L’Udinese è la squadra che ha schierato meno italiani in questa Serie A: solo due nelle prime sei giornate (Angella, due presenze, e Lodi, una presenza).
  • L’Udinese è l’unica squadra di questo campionato che non ha ancora né segnato gol con nuovi acquisti né subito gol da nuovi acquisti delle avversarie.
  • Ciro Immobile ha trovato il gol in entrambe le ultime due partite di Serie A giocate contro l’Udinese: due reti in tre presenze totali contro i friulani nel massimo campionato per lui.
  • Sei dei 12 tiri nello specchio dell’Udinese in gare casalinghe di questo campionato sono stati effettuati da Duván Zapata, il 50%.
  • Inchini con la Lazio non ha di certo un buon feeling: nelle sette volte in cui l’ha incontrata ha raccolto solo una vittoria, collezionando bene 6 sconfitte. Nessun precedente con Simone Inzaghi.

IL PIU’ BEL PRECEDENTE  – Uno dei più bei precedenti giocati dalla Lazio in terra friulana è la  rocambolesca rimonta per 2-3 in cui figurano l’espulsione di Onazi, il rigore di Candreva per il momentaneo pareggio, l’autogol di Lazzari per il secondo pareggio laziale e il definitivo sorpasso al 90′ segnato da HernanesEquilibrio e noia, invece, nell’ultimo confronto terminato con un bruttissimo 0-0 a gennaio 2016, distintosi solamente per il numero di cartellini sventolati dall’arbitro.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Mister Iachini non ha digerito la sconfitta contro il Sassuolo, rischiano di farne le spese Jankto e Thereau. Convocato Badu, ma se non dovesse farcela a partire dal 1′ spazio stavolta a Fofana. In attacco scalpita Perica per affiancare Zapata, ai box Ewandro che è stato operato al piede e ne avrà per tre mesi. Ballottaggio Alì Adnan-Armero sulla fascia

PROBABILE FORMAZIONE – Udinese (4-3-1-2) Karnezis, Heurtaux,Danilo, Felipe, Alì Adnan (Armero), Kums, Kone, Fofana (Badu), De Paul, Perica, Zapata. A disp: Scuffet, Wague, Armero, Angella, Badu, Lodi, Balic, Jankto, Lucas Evangelista, Penaran, Matos, Thoreau. All. Giuseppe Iachini

Diffidati:
Squalificati:
Indisponibili: Samir, Hallfredsson, Widmer, Faraoni, Ewandro

Marco Lanari

 

 

L’AVVERSARIO DI TURNO – Contro l’Udinese la Lazio cerca continuità di risultati. Il gioco arriverà…

Possiamo chiamarla la partita della verità? Certo che no! Ma dare continuità alla vittoria con l’Empoli, cercando al tempo stesso di migliorare il gioco, è sicuramente l’obiettivo di Inzaghi in vista del prossimo impegno di campionato contro l’Udinese alla Dacia Arena. I biancocelesti vogliono smorzare le tante critiche arrivate nelle ultime settimane. Anche perché sarebbe dura, altrimenti, sopportare le successive 2 settimane di sosta in caso di ritorno a Roma senza punti. Anche i bianconeri non stanno vivendo un momento felice: reduci dalla stadio udinesesconfitta di Sassuolo e con una classifica che non lascia tranquilli gli uomini di Iachini. Ma nonostante ciò la sfida resta delicata, non sarà facile però tornare con i tre punti dalla Dacia Arena, impianto che ha regalato gioie e delusioni ai capitolini. Il bilancio dei 37 precedenti in A è infatti in pieno equilibrio. Tra le mura bianconere si registrano 13 vittorie a testa e 11 pareggi.

Dopo un’estate travagliata, Simone Inzaghi si ritrova nonostante tutto con un discreto bottino di 10 punti in cassaforte. Si parla molto di mancanza di gioco in casa Lazio. Di un Inzaghi che è diventato praticamente la peruzzi-inzaghi-formello-allenamento-01-01versione giovane dell’ex mister Edy Reja. L’unica differenza con il friulano è che Inzaghi non ha alcuna paura di lanciare un giovane se lo ritiene opportuno, anzi…(vedi Lombardi). Cataldi lo ha promesso: “Il gioco con il tempo arriverà”, e ha ragione. Inzaghi purtroppo sta ancora cercando la giusta formula per far rendere al massimo tutte le sue armi letali (Da Felipe Anderson a Milinkovic-Savic, da Keita a Immobile). E’ vero… per questo esistono i ritiri estivi ma non dimentichiamoci che il mister ha lavorato sì sul 4-3-3, ma con una squadra che dire “incompleta” è un eufemismo. Di fatto ormai Auronzo di Cadore si è trasferito a Formello perché soltanto da un mese il mister sta lavorando con la rose completa (niente Europei, niente Olimpiadi, niente Copa America ecc.), anzi lavorava visto che i tanti infortuni gli stanno complicando (e non poco) la vita. Per adesso i numeri sono dalla sua parte: per quanto riguarda i chilometri percorsi è la seconda di tutto il campionato e per i gol, invece, è riuscita a segnarne 10 con 9 marcatori diversi. In sostanza, non rimane altro che lavorare da squadra con impegno e altruismo, per riuscire a raggiungere risultati importanti con il buon auspicio delle statistiche che riguardano anche proprio l’allenatore laziale: 13 partite e 7 vittorie in Serie A, mica male per un “esordiente”…Diamogli fiducia, dobbiamo assolutamente stargli accanto. Dieci punti per come si sta mettendo la situazione non sono male, perciò aspettiamo. Tanto per criticare c’è sempre tempo…

Dopo questo breve approfondimento ecco l’analisi tecnica dei prossimi avversari dei biancocelesti: l’Udinese di Iachini.

Marco Lanari