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de Vrij convocato dall’Olanda per i prossimi impegni della Nazionale

Il 7 e il 10 ottobre prossimi l’Olanda scenderà in campo rispettivamente contro Bielorussia e Francia per un doppio impegno di qualificazione mondiale. Fra gli “orange” presente anche il centrale biancoceleste Stefan de Vrij. Questo l’elenco completo dei calciatori convocati.

Portieri: Jasper Cillessen (Barcellona), Maarten Stekelenburg (Everton), Jeroen Zoet (Psv Eindhoven);

Difensori: Daley Blind (Manchester United), Jeffrey Bruma (Wolfsburg), Virgil van Dijk (Southampton), Rick Karsdorp (Feyenoord), Terence Kongolo (Feyenoord), Joel Veltman (Ajax), Stefan de Vrij (Lazio), Jetro Willems (Psv Eindhoven);

Centrocampisti: Jordy Clasie (Southampton), Davy Klaassen (Ajax), Davy Propper (Psv Eindhoven), Wesley Sneijder (Galatasaray), Kevin Strootman (Roma), Georginio Wijnaldum (Liverpool);

Attaccanti: Steven Berghuis (Feyenoord), Bas Dost (Sporting Lisbona), Vincent Janssen (Tottenham), Luuk de Jong (Psv Eindhoven), Luciano Narsingh (Psv Eindhoven), Quincy Promes (Spartak Mosca).

Ancora un bel gol di Simeone: è arrivata Francesca

Dopo il successo conquistato in Champions League contro il Bayern un’altra gran bella soddisfazione giunge ad allietare casa Simeone. Il Cholo infatti, tramite il proprio profilo Twetter, ha annunciato l’arrivo della nuova arrivata Francesca, la sua quarta figlia: “Lo más grande de la vida, el AMOR por nuestros hijos! Bienvenida Francesca”.

Pinzi: “La Lazio ha attaccanti imprevedibili, può vincere anche a Udine”

Per parlare dell’incontro tra Udinese e Lazio il doppio ex ed attuale centrocampista del Brescia, Giampiero Pinzi, come dichiarato da Radiosei ha detto la sua incitando da vero tifoso biancoceleste qual è la squadra di Simone Inzaghi:

“La Lazio deve scendere in campo senza paura. Gli attaccanti di Inzaghi sono imprevedibili, per cui la squadra biancoceleste è in grado di vincere anche a Udine“.

 

Mino Caprio: “Questa Lazio non mi entusiasma”. Poi svela un retroscena su Tare e Lotito

Mino Caprio è intervenuto in diretta su Cittacelestetv: “Tralasciando il piazzamento in classifica, non mi sta entusiasmando questa Lazio. Poi certe scelte non le condivido. Anderson non può partire dalla difesa, non è un grande aiuto nemmeno per lui a livello psicologico. Mi ricorda Signori quando con la Nazionale giocava in difesa. Speriamo che questa Lazio migliori con il passare del tempo. Quello che è successo a Biglia è sconcertante. Era veramente lui che voleva scender in campo oppure lo hanno costretto? Io avverto che non c’è un’aria distesa tra Lotito e Tare.

Non esultano quando segna la Lazio? Si può godere anche restando fermo. Galliani mi sembra buffo quando esulta, non vedo distacco da parte di Lotito e Tare in questo. Mi piacerebbe vedere lo stadio proprio vuoto, perché ne parlerebbe tutto il mondo e anche la politica si muoverebbe di più. Keita deve giocare sempre. I senatori sbagliano a trattarlo così, dovrebbero parlarci. Spero che non ci siano più questi climi conflittuali, perché fanno male alla Lazio. Immobile non è una punta vera, per me è una seconda punta. Avrebbe bisogno di un Toni o di un Pellè della situazione. Purtroppo Djordjevic non lo vedo pronto, mi sembra insicuro. Servirebbe anche un terzino, ma si tira poco in porta. Manca Klose, se avesse continuato avrebbe fatto sentire la sua presenza accanto a Immobile”.

CONFERENZA – Iachini: “Lazio squadra forte e di qualità. Dovremo essere perfetti”

Il tecnico dell’Udinese Giuseppe Iachini è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di domani contro la Lazio.

“Dobbiamo fare una partita perfetta, cercare la continuità. Stiamo concedendo meno agli avversari, migliorare la fase di non possesso è fondamentale. Il nostro percorso è chiaro, stiamo lavorando su un modulo diverso sulla base delle caratteristiche dei ragazzi. Cambiare due giocatori non è turnover, nell’ultima gara ho valutato le condizioni dei ragazzi. Zapata dopo due partite era affaticato, farlo partire titolare con il Sassuolo sarebbe stata una forzatura. Abbiamo qualche problemino ma fa parte della stagione, siamo all’inizio del campionato.

La Lazio è una squadra forte con qualità. Dobbiamo andare a migliorare il possesso palla e fare ciò che proviamo in settimana. L’Udinese ha margini di crescita, si intravedono segnali positivi. Dobbiamo ancora lavorare molto sulla continuità. Contro il Sassuolo abbiamo sbagliato troppo tecnicamente e siamo stati meno pericolosi. Siamo la quarta squadra ad aver concesso meno agli avversari. Si stanno creando delle basi solide in fase di non possesso. Il nostro percorso è chiaro: i calciatori che sono arrivati ci hanno consigliato un lavoro differente da quello che avevamo pensato. Le squadre più avvantaggiate sono quelle che si conoscono da più tempo. Ci serve qualche settimana in più per conoscerci meglio.

Rispettiamo la Lazio a prescindere dal modulo: ha qualità e si conoscono. Con Inzaghi hanno terminato la stagione ed è lì da diversi anni. Dovremo fare una gara organizzata, attenta e concentrata in tutti i reparti. Dobbiamo ripetere prestazioni che abbiamo offerto qualche domenica fa. Difensivamente dobbiamo essere attenti accorciando nei tempi giusti. Saremo più aggressivi e efficaci nei raddoppi per non concedere qualche occasione di troppo. Stiamo correggendo queste cose e solo con il campo miglioreremo. Abbiamo poco tempo perché la partita ci sarà a breve e dobbiamo correggere i nostri errori perché davanti a noi avremo giocatori importanti. Badu abbiamo altri 2 allenamento e poi valuteremo il da farsi, al momento è in dubbio. Fofana sta crescendo e lo stiamo aspettando. Evangelista è recuperato”.

UFFICIALE – Rinnovata la partnership Lazio-‘Sartoria Cardona’: i dettagli

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La Lazio ha rinnovato la partnership con la ‘Sartoria Cardona’, che dunque, anche in questa stagione, vestirà la squadra, lo staff e la dirigenza biancoceleste. A comunicarlo la stessa società biancoceleste con una nota sul proprio sito ufficiale, in cui vengono illustrati i dettagli dei capi:

La Sartoria Cardona ha realizzato per Simone Inzaghi e i suoi ragazzi un abito su misura in fresco di lana blu navy, dalla linea classica rivisitata e dalla linea asciutta. La giacca a due bottoni ha tasche a pattina e rever a lancia, lo stemma è posto sotto al taschino; il gilet è a 5 bottoni e dello stesso tessuto dell’abito. Il pantalone è affusolato sulla gamba ed è leggermente più corto del modello tradizionale con il risvolto. La camicia su misura in cotone bianco è leggermente sfiancata con collo alla francese”. Quanto invece alle scarpe, “sono state cucite a mano, in vitello nero lucido. Per il periodo invernale sarà aggiunto un soprabito tecnico water repellent in piuma d’oca”, mentre la cravatta, realizzata in seta e con lo stemma posto a dieci centimetri dal nodo, è acquistabile presso le boutique di Roma di ‘Sartoria Cardona’  e nei Lazio Official Store.

Pizzul: “Udinese-Lazio partita difficilmente pronosticabile. Basta polemiche su Keita!”

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Bruno Pizzul è intervenuto stamattina ai microfoni di ‘Elleradio’, nel corso della trasmissione  “Laziali On Air”. Ecco alcuni stralci dell’intervista:

Su Udinese-LazioE’ una partita difficilmente pronosticabile. L’Udinese finora ha totalizzato sette punti, ma non ha ancora una sua fisionomia di gioco. E’ una cosa riscontrabile anche nella Lazio, ma gli uomini di Inzaghi mi sembrano più sulla buona strada. Secondo me, sulla squadra biancoceleste, stanno pesando gli infortuni patiti, su tutti quelli di Bastos e di Biglia. Il Mister sta cambiando spesso sistema di gioco anche per via delle assenze. Detto questo, il pronostico vede la Lazio favorita, con l’Udinese che comunque darà battaglia per cercare di dare una svolta a questo andamento altalenante“.

Su Simone Inzaghi: “Mi sta piacendo. Ha saputo immergersi in un compito delicato come quello di allenare la Lazio dopo la vicenda Bielsa in modo apprezzabile. E’ giovane e inizialmente pensavo che potesse incontrare delle difficoltà a gestire alcuni giocatori che sono quasi suoi coetanei. Invece no. Legge bene le partite ed è riuscito ad ottimizzare i risultati. Ci sono critiche sul gioco, ma quello verrà con il tempo. Ricordiamoci che siamo ancora ad inizio stagione. Ci sarebbe da preoccuparsi se la Lazio non avesse un gioco tra qualche mese“.

Su Keita: “A mio avviso è un talento straordinario. Mi piacciono molto le sue accelerazioni e la sua spavalderia in campo. Al giorno d’oggi sono pochi i giocatori che a ventun’anni hanno questa peculiarità. Inoltre ha delle importantissime doti fisiche e atletiche. Credo che sia ora di mettere un punto alla questione di questa estate. Ultimamente sta giocando e comportandosi bene, quindi, fiducia in lui e basta polemiche“.

Sulle squadre italiane: “Juventus e Napoli hanno dimostrato, sia in Italia che in Europa, di essere le squadre più attrezzate. I bianconeri, in queste prime uscite, sono sembrati un po’ appannati, ma sono primi in classifica e questo è quello che più conta. Forse è stata leggermente sopravvalutata la rosa in sede di mercato. Mi sembra che manchi un centrocampista lì in mezzo al campo. Il Napoli sta facendo benissimo, ma non dà la stessa sensazione di forza. Sarri è stato bravissimo a cambiare sistema di gioco dopo la cessione di Higuain. Probabilmente ad oggi gioca il miglior calcio d’Italia. Chi invece sta deludendo sono le due milanesi e la Roma, che con la vicenda Totti rischia di spaccarsi a suo interno“.

CONFERENZA – Inzaghi: “Domani abbiamo l’obbligo di vincere. L’assenza di Biglia pesa tantissimo”

Alla vigilia di Udinese Lazio, come di consueto ha parlato in conferenza stampa mister Inzaghi. Queste le sue parole:

Che partita sarà domani?

“Sarà una partita difficile, abbiamo visto in questi giorni l’Udinese, la affronteremo nel migliore dei modi. Ci sono mancate le due vittorie consecutive e spero arrivino ora”.

Cambierai ancora modulo?

“Vediamo cosa succederà ma i ragazzi stanno lavorando bene. Per poter giocare sempre nello stesso modo non dovremmo avere infortuni, i ragazzi poi mi mettono dei dubbi durante la settimana. Gli infortuni possono capitare, ci sarà da conviverci. Ci mancheranno giocatori importanti ma dobbiamo essere più forti di tutto e tutti”.

Quanto pesa l’assenza di Biglia?

“Biglia nel suo ruolo è tra i più bravi in Europa, è infortunato e dovremo cercare di farne a meno. Sarà difficile ma questa squadra ha già dimostrato di poter far bene in sua assenza. Con la sosta arriveremo alla metà del tempo di recupero per Lucas”.

Domani tornerai alla difesa a 4?

“Abbiamo provato la difesa a quattro poi abbiamo riprovato quella a cinque con Radu e Felipe. Abbiamo tante opzioni perché Patric può giocare tranquillamente nei tre di difesa, potremo anche cambiare. I ragazzi sono maturi e possono interpretare bene la gara a prescindere dal modulo.

Verrà preso qualcuno per sostituire Biglia?

“Non abbiamo mai parlato di svincolati con la società. Marchetti e Basta recupereranno con la sosta, mentre Bastos e Biglia avranno bisogno di qualche giorno in più”.

La Lazio è quarta a pari punti con Roma e Milan. Te l’aspettavi?

“Il calendario, fino a questo momento, non è stato semplice: abbiamo avuto tre trasferte difficili e siamo stati molto bravi nelle partite casalinghe. Non meritavamo di perdere con la Juve, ma i 10 punti penso siano giusti. Contro l’Empoli se avessimo preso un gol non avremmo vinto e per questo sono soddisfatto. Andiamo ad Udine per provare a vincere la seconda partita consecutiva. La squadra di Iachini ci renderà la vita difficile ma dobbiamo conquistare i tre punti”.

Ai fini del gioco, quanto ha pesato l’assenza di Biglia?

“Contro l’Empoli abbiamo avuto poco possesso ma è mancato Biglia. Ci sono altri giocatori che hanno l’obbligo di farsi vedere e di farsi servire il pallone”.

La Lazio subisce molti gol in trasferta (6 finora, ndr), la cosa ti preoccupa?

“Domani dovremo cercare di non subire gol, essere aggressivi perché abbiamo lavorato bene, sappiamo cosa fare nelle due fasi di gioco. L’Udinese sarà ferita dalla sconfitta anche se non meritava negli ultimi 20 minuti. Sono fiducioso perché la squadra sta bene sia mentalmente sia fisicamente”.

Patric?

“Ha avuto un problemino ma è a disposizione. È un giocatore che si allena sempre bene e quando viene chiamato in causa, come lo scorso anno nelle mie prime due panchine, fa benissimo. È un ragazzo propositivo che si fa ben volere. Si è meritato una chance”.

C’è scetticismo intorno alla squadra, la cosa ti infastidisce?

“Lo scetticismo ci sta, sono 17 anni che sono qui. So dove c’è la critica costruttiva e dove quella prevenuta. Capisco da dove arrivano le critiche e so quali devo ascoltare. Altre critiche non mi toccano. Quelle giuste ci aiutano a crescere. Dopo la vittoria contro l’Empoli mi sarei aspettato qualche elogio in più ma nel secondo tempo non abbiamo fatto bene. Era la terza gara della settimana con tanti infortunati importanti ma come ho detto prima avevamo davanti una squadra buona. A volte bisognerebbe riflettere un pochino tutti quanti. Accetto le critiche ma di volta in volta toccherà a me capire quali sono quelle costruttive e quali no”.

Che ne pensi degli attaccanti?

“Gli attaccanti sono tutti importanti. Se Keita sta bene può giocare 90 minuti a grandissimo livello. Ci ho puntato a occhi chiusi l’anno scorso, mai nessuno gli aveva fatto giocare sette partite consecutive. Sta lavorando sempre meglio e sta aumentando la sua autonomia. Prima entrava facendo la differenza, come contro Chievo e Pescara, nella sfida di domenica scorsa contro l’Empoli al 65’ ho avuto l’impressione che avesse dato tutto. Ha lavorato molto in questa settimana e domani ripartirà titolare aumentando il suo minutaggio. Immobile e Djordjevic è un piacere vederli lavorare. Luis Alberto e Kishna stanno crescendo. Lombardi ha avuto un’opportunità a Bergamo ed ha esordito in casa fornendo il cross per il raddoppio di Lulic”.

Domani l’obiettivo è la vittoria?

“Abbiamo lavorato duro per avere 10 punti ma dobbiamo crescere perché la gente si attende tanto da noi. Dobbiamo fare il salto di qualità contro l’Udinese”.

Rivedremo il 4-3-3?

“C’è la possibilità di tornare al 4-3-3 ma oggi abbiamo provato anche la difesa a 5. Ogni partita è diversa dalle altre, domani faremo un altro allenamento e deciderò dopo pranzo”.

Per Cataldi è una bocciatura?

“Cataldi sta lavorando, ha giocato bene quando è stato chiamato in causa, può ritagliarsi un ruolo molto importante. Sono contento di lui ma ho provato anche Parolo e abbiamo delle alternative. Patric può giocare anche nella difesa a tre. Mi prendo del tempo per decidere ma affronteremo l’Udinese nel migliore dei modi”.

Contro l’Empoli, la Lazio è calata nel secondo tempo. Come mai?

“Secondo me abbiamo pagato a livello fisico contro l’Empoli e ci siamo abbassati troppo. Abbiamo trovato una squadra che faceva tantissimo possesso palla e in queste partite bisogna tenere il pallino del gioco”.

FORMELLO – Inzaghi verso il 4-4-2 a Udine, ma occhio ai cambi d’assetto

Keita accanto a Immobile. Lulic e Felipe Anderson a presidiare le corsie esterne, rispettivamente sulla sinistra e sulla destra e Milinkovic a centrocampo. Anche stamattina Inzaghi prova il 4-4-2, che a questo punto potrebbe essere davvero il modulo usato per la trasferta contro l’Udinese. Un assetto che potrà essere modificato in corso d’opera in base alle caratteristiche degli interpreti, ma che comunque presenterà, almeno in partenza, una Lazio totalmente inedita in questo primo scorcio di campionato. Sulla mediana sarà Parolo ad affiancare Milinkovic, mentre, in avanti, partirà dalla panchina Djordjevic, che ha preso parte all’intera rifinitura.

Dicevamo del modulo modificabile: in caso di passaggio al 4-3-3, Parolo agirebbe in regia, con Milinkovic e Lulic mezzali e Keita-Felipe-Immobile a formare il tridente d’attacco. In difesa, invece, il tecnico può contare su Patric, completamente recuperato e pronto all’esordio dal primo minuto in stagione come terzino destro. Al centro invece il compagno di de Vrij sarà Hoedt, che ha battuto la concorrenza di Wallace. A sinistra agirà infine Radu che completerà il reparto davanti Strakosha.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2): Strakosha; Patric, de Vrij, Hoedt, Radu; Felipe Anderson, Milinkovic, Parolo, Lulic; Immobile, Keita. A disp. Vargic, Borrelli, Lukaku, Wallace, Prce, Cataldi, Leitner, Murgia, Luis Alberto, Djordjevic. All. Inzaghi.

De Vrij convocato in Nazionale. E la Lazio si tutela…

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Stefan de Vrij è certamente un giocatore importantissimo per la Lazio, il cardine della difesa biancoceleste, che di lui non può assolutamente fare a meno. Lo sa bene Simone Inzaghi, che proprio a lui ha affidato le redini del reparto arretrato, e lo sa bene anche lo stesso club capitolino, che proprio per questo ha deciso di preservare il giovane olandese, dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per tutta la scorsa stagione.

Come noto, infatti, de Vrij è stato convocato dall’Olanda per le sfide contro Bielorussia e Francia, valide per le qualificazioni ai prossimi Mondiali, in programma in Russia nell’estate del 2018. Oltre a quelle già disputate con la maglia biancoceleste, il centrale dovrà dunque affrontare altre due gare, nel corso delle quali, secondo quanto rivela l’edizione online de Il Tempo, sarà sottoposto ad un controllo costante da Roma. Sarà infatti lo staff medico della Lazio, di concerto con quello della Nazionale Orange, a vigilare sulle sue condizioni, al fine di evitare sovraccarichi che possano portare nuovi problemi alle sue già piuttosto provate cartilagini.

Con l’infortunio di Biglia, in due sperano in una chance da Inzaghi

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Della serie “non tutti i mali vengono per nuocere”, l’infortunio di Lucas Biglia ha regalato un inaspettato spiraglio di luce per Moritz Leitner e Alessandro Murgia. Sì perché, a quanto scrive stamane Il Corriere dello Sport, con l’argentino fuori per 45 giorni, gli spazi per i due giovani centrocampisti potrebbero finalmente aprirsi.

Una vera gioia, soprattutto per il tedesco, arrivato in estate dal Borussia Dortmund con grande entusiasmo e voglia di fare bene, spenti pian piano dall’assenza totale di minutaggio. Si tratta di un giocatore polivalente, che può agire praticamente su tutta la linea, ma che per ora ancora non ha convinto Inzaghi, il quale, per il ruolo di mezz’ala, punta molto di più su Lulic. Ora con l’infortunio di Biglia, potrebbe liberarsi un posto sulla metà campo e Leitner spera di essere lui ad occuparlo. Una speranza che però ha anche l’ex Primavera, il quale lavora da sostituto dell’argentino o, meglio ancora, del suo vice Cataldi. Nei primi giorni del ritiro di Auronzo veniva schierato come mezz’ala da Inzaghi, che però lo vedeva più in mediana. Da quel momento in poi si è focalizzato sulla regia, lavorando a stretto contatto con il Principito. A differenza di Leitner, sapeva che quest’anno non avrebbe trovato molto spazio, ma i buoni allenamenti delle ultime settimane gli infondono una speranzella di risalire le gerarchie.

Parolo-Lazio: amore eterno. Rinnovo del contratto a vita, ecco i dettagli…

Tutti ad aspettare Biglia, Keita, de Vrij e invece, a sorpresa rinnova rinnova colui che da tempo ormai è cuore e polmoni del centrocampo biancoceleste: Marco Parolo. Arrivato nel 2014, aveva firmato sino al 2019. Adesso adegua e prolunga per altri tre anni. Sino al 2022, quando avrà addirittura 37 primavere a testimonianza di quanto Marco sia importante in campo e nello spogliatoio (per la serie: “Smetti quando vuoi di giocare”).  Poi qualora voglia, giustamente, interrompere prima la carriera e trasportarla sulla scrivania della società…c’è la solita promessa di un futuro dirigenziale.

E’ il primo a presentarsi mercoledì sera in grembiule per servire la beneficenza ad Amatrice: «Che bravo Marco», il commento di Suor Paola a Lotito. E il presidente: «Già, infatti l’ho incontrato oggi pomeriggio per sistemare il contratto». Non era stato modificato negli ultimi tre anni, Parolo guadagnava 1,1 milioni, adesso coi bonus raggiungerà quasi i 2 netti. S’è meritato sul campo e fuori, l’aumento, dalla sua immagine la Lazio ne trarrà ancora giovamento. D’altronde, lui è l’emblema del professionista: mai Parolo fuori posto, tanto meno con un gesto, un tatuaggio o capigliature da selvaggio. Preciso, devoto, ubbidiente. Con la faccia fiera, anche quando si perde.

AFFIDABILE – Non è però solo un soldatino sull’attenti, Marco Parolo da Gallarate. E’ sì, un punto fermo dell’Italia di Ventura e una guida in campo per Inzaghi. Ma è anche molto di più: intelligente e profondo, capace di articolare delle frasi oltre i canonici «è normale che» e «ringrazio il mister». Perché in fondo sono sempre gli allenatori a dovergli essere grati. Persino nelle stagioni più “maledette”: non certo la migliore l’ultima per Marco, eppure 3372’ e sei gol in 40 partite fra campionato e Coppe, nonostante un doppio infortunio (stiramento alla coscia e contusione al ginocchio). Tremila minuti nell’anno dello sbarco a Roma e 10 reti. Parolo è il giocatore più utilizzato nell’ultimo biennio biancoceleste, un affidabile tuttocampista italiano. Sa segnare come un centravanti, correre come un mediano e impostare persino come un regista. Chiedere a Conte nell’ultimo mondiale, se lo ricorda Inzaghi ora che manca Biglia: l’ex Cesena playmaker permetterebbe forse non solo a Milinkovic-Savic, ma pure a Cataldi una maggiore libertà d’azione, di pensiero e di gioia. Mercoledì sera Parolo impostava già la manovra nel servizio piatti: «Danilo, vai di qua, corri di la. Sei già stanco?».

INDISTRUTTIBILE – Il ds l’aveva già ribattezzato il nuovo Gerrard. Da Parolo ai fatti: l’agente Cavadini mercoledì a Roma ha impostato il futuro biancoceleste di Marco. Che suderà e segnerà per altri cinque anni, in tutte le maniere, per tutti i gusti. Bruciato il palato del Milan, che prima di prendere Bertolacci, lo aveva sondato con un’offerta monstre da 25 milioni. Come riporta “Il Messaggero“,  La Lazio non s’è nemmeno dovuta sedere a trattare, perché Marco sta benissimo a Roma e in estate non ha neanche trepidato per una chiamata di Conte da Londra. Dopo le fatiche azzurre, rieccolo subito in campo con la Lazio sei giornate su sei, con un riposo di 2’ solo nel finale col Chievo. Già 538’ minuti sulle gambe e sui polpacci. Maledetti polpacci che, in questa prima parte di stagione a Formello,stanno facendo soffrire Biglia il cui rientro ci sarà tra 45 giorni (meno male che c’è la sosta ad accorciare i tempi), nel frattempo ci penserà Parolo ad esorcizzare ogni male della Lazio finché morte non li separi. Amen.

 

 

Prandelli: “Mi sento tradito. Lotito mi aveva fatto una promessa…”

Cesare Prandelli è pronto per tornare ad allenare dopo le recenti delusioni. L’ex commissario tecnico degli azzurri siederà sulla panchina del Valencia, dopo esser stato sedotto ed abbandonato dalla Lazio quest’estate. E a distanza di mesi, è proprio lo stesso ex Ct della nazionale torna a parlare con profonda delusione dell’accaduto. ecco uno stralcio delle sue parole riportate nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport: “Il tradimentodi un presidente è più grave di quello di un giocatore. Lotito mi ha ferito. C’erano le premesse per lavorare bene, ci siamo stretti la mano“. Adesso però è in arrivo una nuova esperienza, la Lazio rimane soltanto uno spiacevole ricordo.

Cataldi ritrova l’Udinese: il primo gol non si scorda mai

Udinese-Lazio, sabato sera, sarà una gara speciale per Danilo Cataldi: il 17 dicembre scorso infatti il centrocampista romano ha segnato per la prima volta con la maglia biancoceleste. Si disputavano allo stadio Olimpico gli ottavi di finale di Coppa Italia e, proprio contro i friulani, Cataldi firmò la rete del 2 a 1 per la Lazio, permettendo così alla squadra allora allenata da Stefano Pioli di raggiungere i quarti di finale.

Al termine della gara, lo stesso Cataldi analizzò così il suo primo gol con la Lazio: “La mia rete è un messaggio per tutti: la Lazio c’è ed è unita.” Proprio ieri, in vista del match contro l’Udinese di sabato scorso, Cataldi ha rimarcato il concetto di unione: “Se andremo tutti insieme nella stessa direzione, si potrà far bene.

Danilo ha nuovamente in mano il centrocampo biancocleste, è cresciuto e sabato avrà nuovamente tra le mani, e soprattutto tra i piedi, le sorti della Lazio e del suo gioco.

INFERMERIA – Buone notizie per Marchetti ma…

Nessun recuperato per Udine. Dopo la partita contro l’Empoli mister Inzaghi sperava che dei quattro infortunati Bastos, Basta, Biglia e Marchetti riuscisse a recuperare almeno il portiere di Bassano del Grappa. Invece anche Federico Marcheti sarà costretto ancora ai box. Dopo aver saltato i match contro Milan e Empoli, il portiere biancoceleste dovrà saltare anche la gara di sabato sera contro l’Udinese. La buona notizia però è che i controlli ieri pomeriggio in Paideia hanno escluso lesioni. Hanno infatti evidenziato l’acuirsi del problema al polpaccio accusato nelle scorse settimane e nient’altro. Tornerà dopo la sosta. Giusto così, meglio non rischiarlo sopratutto anche alluce del fatto che il suo “vice” Strakosha non sta deludendo le aspettative fino ad ora.

CINEMA – Monica Bellucci, incredibilmente bella

Il 30 settembre 1964 nasce in Umbria a Città di Castello, in prov. di Perugia, Monica Bellucci. Dopo la maturità classica si iscrive a giurisprudenza per diventare avvocato ma nel frattempo, con l’intento di pagarsi gli studi, entra a far parte del mondo della moda, mondo che la assorbe in una molteplicità di impegni. Nel giro di un paio di anni lascia l’università per dedicarsi a tempo pieno alla sua carriera, che prende il volo nel 1988 quando Monica si trasferisce a Milano per entrare a far parte della famosa agenzia “Elite”, conquistando in breve tempo le copertine delle maggiori riviste di moda. A Parigi la rivista “Elle” le dedica diverse copertine e la consacra al mondo internazionale delle top model. Un anno dopo debutta a New York fotografata da Richard Avedon per una campagna della Revlon e, inoltre, diventa la protagonista di una serie di campagne per Dolce e Gabbana, che la eleggono quale vera e propria icona della donna mediterranea. Ma alla Bellucci il ruolo di modella va stretto e nel 1990 tenta la strada della recitazione.

Poco tempo prima aveva incontrato Enrico e Carlo Vanzina che, colpito dal suo sguardo e dal suo fisico mozzafiato, la presenta a Dino Risi. Ed è proprio con Risi che nel 1991 gira il film TV “Vita coi figli”, assieme a uno straordinario Giancarlo Giannini. Quell’esperienza, anche se solo televisiva, le apre molte porte e la Bellucci comincia a capire che il cinema può diventare davvero un sogno realizzabile. Sempre nel 1991 è protagonista de “La riffa” e interprete di “Ostinato destino”. Nel 1992 il gran salto internazionale che la proietta direttamente ad Hollywood: ottiene infatti una parte nel “Dracula” di Francis Ford Coppola. Sempre nel 1992 gira “Briganti” e “La Bibbia”. Nel 1994 gira “Palla di Neve”. Nel 1995 è la protagonista del film “L’appartement”, dove conosce l’attore Vincent Cassel, suo futuro marito e compagno in numerose pellicole, come “Méditerranées” e “Come mi vuoi”. Nel 1996 la Francia le assegna un “Cesar” come miglior giovane attrice promessa per il ruolo nel film “L’appartamento”. Nel 1996 è co-protagonista in “Le doberman”. Nel 1997 “L’ultimo capodanno” di Marco Risi, per il quale l’anno successivo riceve il Golden Globe, premio della critica straniera come miglior attrice italiana. Nel 1998 gira la commedia noir “Comme un poisson hors de l’eau”. In Spagna ottiene un grande successo di pubblico con il film “A los que aman”. Sempre nel 1998 gira come protagonista femminile il film noir “Frank Spadone” e un cortometraggio a Londra dal titolo “That certain something” recitando in inglese. Tra il 1999 e il 2000 è la volta di “Under Suspicion” e “Malena”. Nel 2003 torna alla ribalta a livello mondiale per la sua interpretazione di Persefone in “Matrix Reloaded”, il secondo capitolo della saga fantascientifica. Nel 2004 gira la “Passione di Cristo”, di Mel Gibson, dove interpreta Maria Maddalena.

Il 2004 per Monica è l’anno della prima maternità, conclusasi con la nascita di Deva, nome di origine sanscrita che significa “divina” e, nel 2010, nasce la seconda figlia Leonie. Un sondaggio francese nel mese di marzo 2007 l’ha eletta “Donna più sexy del mondo”, precedendo Beyonce, Penelope Cruz, Paris Hilton, Sophia Loren, Madonna, Mathilde Seigner, Shakira e Sharon Stone.

 

MUSICA – Renato Zero, il signore dei sorcini

Il 30 settembre 1950 nasceva a Roma Renato Zero, vero nome Renato Fiacchini. Figlio di Ada Pica, infermiera, e di Domenico, poliziotto marchigiano, vive la sua adolescenza nella borgata della Montagnola. Frequenta le scuole fino alla terza media, poi l’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione Roberto Rossellini, abbandonata al terzo anno per dedicarsi al canto, alla danza, alla musica e alla recitazione.

Sin da giovane inizia a travestirsi e ad esibirsi in locali romani. “Sei uno zero” è una delle frasi che si sente ripetere spesso e per questo assume il nome d’arte di Renato Zero. Il suo primo contratto arriva a 14 anni al Ciak di Roma, per 500 lire al giorno. Durante una delle tante serate trascorse al Piper, famoso locale notturno romano, viene notato da Don Lurio. Subito dopo inizia a lavorare nel gruppo di ballo “I Collettoni”, gruppo che in uno show serale fa da supporto a una giovanissima Rita Pavone. Registra poi alcuni caroselli. In questi stessi anni instaura una bella amicizia con Loredana Berté e Mia Martini.

Nel 1965 Renato Zero incide i suoi primi brani (“Tu”, “Sì”, “Il deserto”, “La solitudine”) che non verranno mai pubblicati. Nel 1967, prodotto da Gianni Boncompagni, pubblica il suo primo 45 giri: “Non basta sai/In mezzo ai guai”. Lavora anche a teatro nel musical “Orfeo 9”, al cinema come comparsa in alcuni film di Federico Fellini (“Satyricon” e “Casanova”) e, inoltre, fa parte del cast della versione italiana del musical “Hair”, assieme anche a Loredana Berté e Teo Teocoli. Nei primi anni settanta caratterizzato da cipria, lustrini e paillettes, Renato propone il suo personaggio provocatorio ed alternativo. Zero racconta la sua figura in brani come “Mi vendo” e, in genere, l’intero album Zerofobia, da “Morire qui” a “La trappola”, da “L’ambulanza” a “Il cielo”. Nel disco c’è anche una cover in italiano di “Dreamer” dei Supertramp: “Sgualdrina”. Successivamente con Zerolandia scrive pezzi come “Triangolo”, “Fermo posta” e “Sbattiamoci”, che si fondono e si completano con messaggi anti-aborto, che erano già presenti anche nei primi album (“Sogni nel buio”), anti-droga (“La tua idea”, “Non passerà”, “Uomo no” e “L’altra bianca”) e contro il sesso troppo facile (“Sesso o esse”).

La sua personalità cattura un pubblico numeroso: i cosiddetti “sorcini”, termine che ha sostituito quello originario di “zerofolli”. Il termine sarebbe nato nel 1980 a Viareggio quando mentre si spostava in auto assediato dai fan che gli sfrecciavano intorno con i motorini, disse: “Sembrano tanti sorci“. Nel 1981 dedica ai suoi fan il brano “I figli della topa”, inserito nell’album “Artide Antartide” e tenendo fede a ciò che aveva scritto nel brano, l’anno dopo, organizzò le “Sorciadi”, partecipando personalmente alla premiazione dei vincitori.

Nelle sue composizioni più recenti si alternano temi sociali (“Stai bene lì”, “Radio o non radio”, “Dal mare”) e spirituali-esistenziali (“Immi ruah”, “La vita è un dono”). Nella sua lunga carriera Renato Zero registra oltre 30 album in studio.

ACCADDE OGGI – Tex Willer: uno dei personaggi più popolari del fumetto italiano

Tex Willer è il principale personaggio del fumetto italiano della serie Tex. Creato dallo scrittore Gian Luigi Bonelli e dall’illustratore Aurelio Galleppini, viene pubblicato per la prima volta in Italia il 30 settembre 1948. Il fumetto ha avuto traduzioni in numerose lingue in tutto il mondo. La maggior parte di fan è in Brasile ma Tex è molto popolare anche in Croazia, Grecia, Finlandia, Francia, Norvegia, Serbia, Spagna e Turchia.

Tex Willer è un’interpretazione italiana del vecchio West Americano, ispirato ai personaggi classici e alle storie di vecchi film western americani. Il personaggio di Tex è raffigurato come un duro, con un forte senso personale della giustizia, che diventa un ranger e difende i nativi americani e qualsiasi altra persona onesta dall’avidità di banditi, magnati, mercanti senza scrupoli e politici corrotti.

Tex ha un figlio di nome Kit avuto con una donna nativa americana di nome Lilyth, figlia di un capo Navajo. Più tardi lo stesso Tex diventerà capo della tribù Navajo. Il ranger, conosciuto tra gli indiani con il nome di Aquila della Notte, non solo è descritto in una serie a fumetti mensile ma anche in una serie speciale chiamata Tex Albo Speciale. Il migliore amico di Tex quasi in ogni avventura è Kit Carson, ispirato alla figura storica con lo stesso nome. Un ruolo principale è stato tenuto dal figlio di Tex, Kit Willer, e dal guerriero navajo Tiger Jack. Altri personaggi ricorrenti nei fumetti sono El Morisco, il messicano Montales, il canadese trapper Gros-Jean, l’irlandese boxer Pat Mac Ryan, il Mounties colonnello Jim Brandon, il Capitano Tom Devlin della San Francisco Police Department, il capo Apache Cochise e la Navajo Nuvola Rossa. Nemesi di Tex Willer è Mefisto. Altri nemici sono Yama (il figlio di Mefisto), The Tiger nero e Proteus. Durante la Guerra civile americana Tex ha combattuto per l’Unione, anche se il suo stato natale, il Texas, si schierò con la Confederazione. Ha partecipato alla battaglia di Glorieta Passo e ha servito per un breve tempo come volontario nel 7° Reggimento di Cavalleria Kansas.

 

Facco: “La Lazio ad Udine deve vincere” Poi sul modulo…

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Mario Facco, ex calciatore della Lazio, è intervenuto a Radiosei per analizzare il prossimo match tra Udinese e Lazio. Facco non vede altra alternativa alla vittoria. Poi sul modulo spiega:

Il modulo non conta molto, la Lazio è alla ricerca del gioco. La cosa che conta è vedere come questo probabile 4-4-2 anti-Udinese viene interpretato. L’Udinese è una squadra in bilico, credo che cercheranno di vendere cara la pelle. Detto questo, la Lazio deve andare lì per vincere e basta. Se la Lazio ritrova il gioco ed un’identità può sorprendere anche qualcuno davanti, altrimenti sarà sempre la solita corsa allo scudetto delle provinciali“.

SETTORE GIOVANILE – Il programma del week end

Nel week end, il settore giovanile della Lazio scenderà in campo sia 1 che 2 ottobre. Di seguito il dettaglio di tutti gli incontri:

PRIMAVERA, Girone A 4^ Giornata, All.: Andrea Bonatti

LAZIO-SPEZIA

Sabato 1 Ottobre ore 15, Stadio ‘Mirko Fersini’ – Formello

CLASSIFICA (3^ Giornata): 9 Hellas Verona, 7 Sampdoria, 7 Spal, 6 Milan, 6 Napoli, 6 Lazio, 4 Fiorentina, 4 Latina, 4 Perugia, 3 Cesena, 1 Brescia, 1 Vicenza, 1 Spezia, 0 Trapani.

PROSSIMO TURNO: 15/10/2016 LAZIO-SAMPDORIA

UNDER 17, Girone B 5^ Giornata, All.: Fabrizio Fratini

LAZIO-VICENZA

Domenica 2 Ottobre ore 14, campo ‘Melli’ – Roma

CLASSIFICA (4^ Giornata): 12 Bologna, 9 Lazio, 7* Atalanta, 7 Cesena, 6* Inter, 6 Brescia, 6 Hellas Verona, 4** Milan, 3* Chievo Verona, 3 Cagliari, 3 Udinese, 1* Cittadella, 1* Spal, 1* Vicenza.

*una partita in meno **due partite in meno

PROSSIMO TURNO: 9/10/2016 CAGLIARI-LAZIO

UNDER 16, Girone B 4^ Giornata, All.: Marco Alboni

LAZIO-CITTADELLA

Domenica 2 Ottobre ore 13, campo ‘Gentili’ – Roma

CLASSIFICA (3^ Giornata): 9 Inter, 9 Atalanta, 9 Cesena, 7 Brescia, 6 Lazio, 6 Milan, 4 Udinese, 3 Hellas Verona, 3 Chievo Verona, 3 Bologna, 0 Vicenza, 1 Cagliari, 1 Cittadella, 0 Spal.

PROSSIMO TURNO: 9/10/2016 BOLOGNA-LAZIO

UNDER 15, Girone B 4^ Giornata, All.: Mauro Girini

LAZIO-CITTADELLA

Domenica 2 Ottobre ore 10:30, campo ‘Gentili’ – Roma

CLASSIFICA (3^ Giornata): 9 Atalanta, 9 Inter, 6 Udinese, 5 Cesena, 7 Cagliari, 6 Lazio, 6 Milan, 4 Chievo Verona, 3 Brescia, 3 Bologna, 2 Spal, 0 Hellas Verona, 0 Vicenza, 0 Cittadella.

PROSSIMO TURNO: 9/10/2016 BOLOGNA-LAZIO