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Diaconale: “Con Lotito sto benissimo. Biglia? La risonanza era positiva. Flaminio? Lotito mi ha detto che..”

Prosegue l’innovazione societaria? A raccontare cosa sta preparando la Lazio per la comunicazione e per i tifosi è intervenuto ai microfoni di Radiosei – a “Quelli che hanno portato il calcio a Roma” – il responsabile della comunicazione biancoceleste Arturo Diaconale:

Com’è cominciata questa tua collaborazione con la Lazio?

E’ stata una cosa singolare, io ero in Rai ed erano le 16 e ho ricevuto una telefonata da un numero sconosciuto che mi ha detto: “Sono Claudio…”. Ci conoscevamo con il presidente da anni ma non ci siamo mai frequentanti e mi disse che voleva ristrutturare la società e voleva che io mi occupassi della comunicazione. Io da laziale di lungo corso ero ben felice, poi abbiamo parlato ed eccomi qui. Poter fare un lavoro legato ai colori biancocelesti per me è il massimo della gioia”.

Il primo giorno cosa hai visto?

Io sono sempre realista, è difficile che mi emozioni. Ho visto un  gran bel centro, una struttura importante che può diventarlo ancora di più. Quello che più mi ha colpito sono i ragazzi della squadra che non avevo mai incontrato personalmente e ho cominciato pian piano a conoscere. Ho visto che ci sono persone di grande qualità anche umana oltre che tecnica e questo è molto importante. Sono le persone che fanno la squadra. Poi certo le squadre vanno costruite, ci vuole tempo… però sono stato colpito positivamente da questo”.

Cosa hai scoperto degli altri personaggi della società?

“Ho cominciato a conoscere tutti. Conoscevo già Peruzzi ma superficialmente. Ho cominciato ad apprezzare le persone che lavorano a Formello e ne ho tratto un’impressione positiva. Mi chiedono spesso ‘Come fai a convivere con Lotito?’ e io devo dire che ci sto benissimo. Questa sua energia che emana da tutti i pori e questa capacità di stare su mille fronti contemporaneamente non la vedo come una cosa negativa. Certo è una personalità molto forte ma è una caratteristica positiva. Ho trovato poi un tratto umano importante con il fatto di Amatrice. Mi ha colpito molto e credo che ha colpito anche chi non lo conosce. Quando è successa questa tragedia abbiamo scoperto che lui è molto legato a quel luogo e ha una base di sentimenti che magari nasconde ma ci sono ed è una persona di buon cuore. A me le persone che hanno buon cuore non mi dispiacciono. E’ un mondo così cinico che cancella le passioni e gli umori che invece devono rimanere”. 

Hai convocato tutti i giornalisti e con umiltà hai detto di parlarne per ricreare un rapporto con i media. Cosa ricordi e da quel giorno cosa è cambiato e cosa sta per cambiare?

Quel giorno per me è stato importante perché sono entrato nel meccanismo di chi segue professionalmente la Lazio. Ho conosciuto tanti colleghi che non conoscevo perché il mio mondo è quello ella politica, anche se ho bazzicato anche su questi terreni calcistici per tanto tempo quindi qualcuno già conoscevo. La mia impressione è che c’è stata la necessità di ampliare la comunicazione da parte della società che per un periodo ha vissuto sotto assedio da parte dei media, giornali, siti e radio. Per rompere l’assedio bisogna dialogare e aprirsi e andare incontro alle esigenze professionali. Una prima richiesta che mi è stata fatta è trasmettere le interviste fatte all’allenatore e/o a un giocatore non con 3 ore di ritardo, ma avere la possibilità di mandarle quasi in diretta o comunque massimo 10 minuti dopo. Ho risposto di sì. Abbiamo moltiplicato gli appuntamenti: prima c’era solo la conferenza pre-partita, ora invece c’è anche quella di un giocatore a metà settimana. Altresì ho dato la disponibilità a chiunque di poter intervistare un giocatore chiedendomi preventivamente l’autorizzazione ma non perché voglio fare una censura, ma perché devo conciliare le esigenze con eventuali vincoli contrattuali magari con Mediaset ecc..”

In che percentuale sono andate in porto?

Fino adesso tutte, ma queste sono le cose marginali. In realtà la mia idea è creare un clima non di contestazione perenne ma di rispetto reciproco e di dialogo. Le polemiche quando sono condotte in maniera corretta sono uno stimolo, non sono affatto negative, ed è giusto che ci siano perché il giornalismo vive anche di questo mi dispiace solo quando ci siano preconcetti e si voglia fare l’assalto e la contestazione. Questo mi dispiace ma so che fa parte del gioco

Come lo vedi il lavoro di Peruzzi e l’importanza della sua mediazione nel caso Keita?

Secondo me il suo ruolo è fondamentale, è il ruolo del rapporto squadra-società. Gestisce e rappresenta un elemento di equilibrio all’interno dello spogliatoio. Credo che Peruzzi sia necessario oltre che per le qualità umane che possiede, ma anche per l’esperienza che ha alle spalle. Nella vicenda Keita ha trovato un gran lavoro di compromesso che molto spesso non è facile trovare in circostanze di questo genere. Tutti sono consapevoli che vanno trovate le mediazioni, piano piano ha ottenuto un risultato più che positivo. Keita gioca ed è importante per la squadra, adesso tocca a Inzaghi gestirlo e ai compagni aiutarlo e di conseguenza lui deve aiutare i compagni”. 

Avevi detto che ci sarà un regolamento, quanto manca?

Aspettiamo la prossima sosta anche perché accanto al regolamento vorrei aggiungere qualche altra novità interessante. Vorrei fare un piano che consenta di rompere gli assedi e di riproporre la Lazio all’attenzione della comunità in cui vive. Io sono preoccupato solo di una cosa: a Roma c’è una vocazione all’autodistruzione che tutti noi abbiamo eh… però va corretta perché rischia di produrre dei danni irreversibili a dei giocattoli che una volta che vengono lacerati poi è difficile ricomporre, e scopriamo che non abbiamo più la ragione delle nostre passioni“.

L’effetto Bielsa e altre cose hanno messo la ciliegina sulla torta, adesso non è facile ma si deve ripartire. Come fare?

“I momenti peggiori sono quelli migliori, solo se raggiungi il fondo puoi risalire. Mi rendo conto che dal punto di vista ambientale dobbiamo risalire la china ma non mi dispero perché ci sono le condizioni interne ed esterne per ripartire: il rapporto corretto con i media di ogni genere può consentire di avere più comunicazione”.

Bisogna aprire Formello, avere più contatto con la gente, senza il tifoso non si va da nessuna parte. La gente vuole ricominciare ma dipende anche da voi:

E’ giusto e bisogna moltiplicare le iniziative per riportare la gente allo stadio e ricreare un clima che va al di là dei rapporti con la stampa. Con i tifosi si devono creare dei ponti, stabilire rapporti più intensi. Mi piacerebbe  puntare sulla moltiplicazione dei club e circoli biancoazzurri che sono la base del consenso. Mi piacerebbe stabilire rapporti con le scuole calcio, dove vanno i ragazzini. L’affezione per le squadre inizia da bambini. Intensificare quel tipo di lavoro e dagli una visibilità maggiore, può essere utile, ci sono tante piccolezze che possono essere fatte e che possono riportare la gente allo stadio e creare un clima di sostegno. Io ho vissuto anche la serie B e mi ricordo che anche allora c’era una crisi di tifoseria e quelli che erano rimasti erano pochi”.

A quando le novità?

“Per metà ottobre spero di aver definito questo piano. Ho cercato di studiare anche le altre società italiane e straniere medio-grandi e secondo me ci sono margini di manovra e di miglioramento estremamente ampi, però riguardano la comunicazione il marketing e tanti aspetti… In generale, nel momento in cui parte questo progetto, spero di ottenere risultati”

La questione dei bollettini medici?

Biglia farà una risonanza magnetica oggi alla Paideia e sapremo l’entità dell’infortunio subito. I bollettini medici ne ho parlato con il presidente. Esiste una perplessità perché non si vuole dare vantaggi agli avversari. Io personalmente sono a favore della comunicazione perché se non si dà l’informazione scattano le interpretazioni. Noi dobbiamo cercare di ridare certezze, potete stare tranquilli che cercheremo di farlo. Io ho cercato di capire cosa è successo con Biglia: lui ha fatto due allenamenti in cui non ha avvertito dolore, il medico gli ha fatto la risonanza da cui non è emerso nulla. C’era sicuramente l’interesse del giocatore di giocare per partecipare poi alla chiamata della nazionale argentina. Biglia è un ragazzo generoso che è legato alla Lazio e alla nazionale Argentina e quindi c’è stato un concorso di circostanze che ha portato a questo.

Il Flaminio?

“Onestamente il Flaminio mi sta antipatico perché mi ricorda quel Lazio Napoli in cui fu annullato il gol a Seghedoni per il buco nella rete, un errore arbitrale che ci costò la serie A (ride ndr). Il problema del Flaminio è di carattere tecnico. Sì c’è la parte sentimentale che spinge verso lo stadio in città. La Lazio è nata li vicino a Piazza della libertà e poi lì c’era lo Stadio della Rondinella dove giocava Piola. Però ci sono dei problemi tecnici che sono di difficile soluzione come i parcheggi e il fatto che per fare uno stadio completamente nuovo – perché il flaminio è antico ormai e va rifatto – ci sono una serie di problemi. Lotito? Lui ha detto che ci sono problemi che rendono quasi impossibile realizzarlo. Alternative? Non ne abbiamo parlato, perché deve essere un progetto realistico e lo diventa nel momento in cui lo stadio della Roma diventa una ipotesi concreta perché a quel punto si spalancano le porte anche per la Lazio. Adesso parlo da tifoso: l’esperienza della Roma mi colpisce molto perché siamo sicuri che riusciranno a fare lo stadio? Io mi auguro di sì per il semplice motivo che se lo fanno loro possiamo farlo anche noi“.

I media avranno la possibilità di avere un giocatore da intervistare?

“Sicuramente sì ma dovranno chiedermelo”.

Formello sarà aperto alla gente?

Sicuramente sì, bisogna vedere modi e tempi ma sarà aperto per creare un rapporto più stretto con i tifosi”.

Biglietti più contenuti?
“Su questo non sono in grado di dare una risposta perché la politica dei prezzi viene fatta da altri. Certo mi piacerebbe agevolare ragazzi e anziani. Faremo di tutto per portare la gente allo stadio ma serve un clima di entusiasmo” 

Il famoso responsabile per i tifosi. C’e’ l’idea di mettere una persona che lavori ai fianchi della tifoseria?
“Chi si occuperà dei club si occuperà anche del rapporto con i tifosi”.

Manzini va via?
No, assolutamente no.” 

Il presidente può evitare quei comunicati soltanto quando la Lazio vince?
“Anche il presidente fa il tifoso”

Marco Lanari

Biava: “Udinese squadra fastidiosa, ma la Lazio approfitti della giornata favorevole”

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Ai microfoni di Lazio Style Radio, è intervenuto, per parlare del momento della Lazio, l’ex difensore biancoceleste Giuseppe Biava: “La Lazio deve approfittare di questa giornata resa favorevole dalla classifica e dagli altri scontri in cui saranno impegnate le dirette concorrenti. L’olandese de Vrij è mancato tanto tempo, la sua assenza si è sentita molto e ora la Lazio può solo giovare del ritorno di quello che è il suo leader difensivo

Sul modulo scelto da Inzaghi: “Va bene con la difesa a tre. Gli interpreti scelti Bastos, de Vrij e Radu stanno facendo bene e io continuerei su questa strada guardando anche ai risultati e le caratteristiche dei giocatori. La difesa a tre ha bisogno di laterali bravi nell’anticipo e nell’uno contro uno e di un centrale più bravo tecnicamente e in grado di leggere nella maniera giusta le situazioni. Con la difesa a 4 devi stare, invece, più attento alle coperture e si lavora soprattutto di reparto, che deve agire in maniera più aggressiva e sincronica, altrimenti si di lasciare troppi spazi. Felipe Anderson? Deve stare tranquillo, è giovane corre molto, ma deve migliorare in fase difensiva. Rimane comunque un ragazzo generoso che non si tira mai indietro quando si tratta di aiutare i compagni. Sicuramente deve sacrificarsi di più, magari rischiando di avere meno lucidità davanti. Per fortuna, quando si fanno giocare due esterni con caratteristiche diverse, tipo Lulic, più difensivo, e Felipe, più offensivo, si riesce meglio ad aiutare la squadra in entrambe le fasi

Infine, sull’Udinese, prossimo avversario in campionato: “Non è più la stessa di quando io giocavo alla Lazio, perché ha perso giocatori importanti come Di Natale, ma è comunque una squadra fastidiosa perché hanno giocatori, come Thereau, che ti mettono facilmente in difficoltà. Hanno un grande allenatore e poi un gioco molto aggressivo“.

Altro che ritorno alla normalità: il rapporto Keita-spogliatoio è ancora teso. Ecco perché

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E’ un top player Keita. Nei tiri (5), nello scatto (quasi 33 chilometri orari), ora anche nei gol. Un top non trop, però, a sentire le parole di Lulic nel post Empoli: «Non si deve giocare da soli». Proprio il bosniaco è uno dei senatori che non ha perdonato il Balde giovane per le sue intemperanze estive. Le quali non devono essere state dimenticate nemmeno da Inzaghi, che infatti lo ha tolto al 66’. Il tecnico, poi, nel dopo gara, ha provato a giustificarsi con la scarsa condizione del senegalese, ma il cambio era preventivato. Sì, dall’egoismo. Quello che parte dello spogliatoio continua a non gradire: persino il “nuovo” Immobile impreca a ogni passaggio mancato, nonostante anche lui non pecchi di individualismo. Per fortuna, basta azzeccare l’angolo giusto per mettere tutto (e tutti) a tacere, almeno fino al momento in cui si conquista una punizione e si prova a batterla. Ma interviene Parolo, che ti scippa il pallone per far tirare nientedimeno che Radu: uno che di talento ne ha certamente molto meno del senegalese. E proprio il talento serve come il pane ad una squadra senza gioco, ma soprattutto «non si può fermare», come twitta l’agente Calenda, ritwittato proprio da Keita. Che dunque conferma ancora una volta, casomai ce ne fosse bisogno, di sentirsi ostacolato nella sua esplosione. E che, se lui balla da solo, è anche perché in tanti non vogliono ballare con lui. Il senegalese spera che presto anche altri si accodino all’amico Felipe, l’unico a reggere la sua onda, ma al momento ancora ‘divide et impera’.

CALCIOMERCATO – La Lazio pensa a uno svincolato per sostituire Biglia

La Lazio dovrà a fare a meno di Lucas Biglia per i prossimi 2-3 mesi. L’ufficialità si avrà solo dopo gli accertamenti, in programma oggi nel primo pomeriggio, ma il responso appare ormai certo. Un guaio non da poco per i biancocelesti, che si ritrovano in rosa con il solo Danilo Cataldi con le caratteristiche adatte a sostituire l’argentino in cabina di regia. Urge dunque trovare delle alternative e, secondo quanto trapela dalla Turchia, la Lazio ne starebbe già vagliando una in maniera particolare: Raul Meireles. 33 anni, questi, dopo le ultime quattro stagioni passate nel Fenerbahce e le avventure in Premier tra Liverpool e Chelsea, è attualmente svincolato e alla ricerca di una nuova squadra. A questo proposito, secondo il portale ‘Haberler.com’, ci sarebbero stati contatti tra la dirigenza biancoceleste e l’entourage del giocatore. Solo una voce al momento, ma non si esclude che qualcosa di concreto sotto possa esserci davvero.

Capua: “La colpa non è di Biglia, sono i medici a decidere”

Dopo l’infortunio riportato da Lucas Biglia tra i tifosi biancocelesti si è alzato un vespaio verso Simone Inzaghi, reo di aver permesso all’argentino di scendere in campo per poi perderlo dopo appena sei minuti di gioco. Per fare luce sulla situazione ai microfoni di Radio Incontro Olympia è intervenuto il dottor Pino Capua. Queste le sue parole:

“Quello che è successo ieri è inconcepibile, è una situazione che mi fa rabbrividire. Quando un giocatore rientra da un lungo infortunio dopo pochi allenamenti è molto fragile. La colpa di ciò che è successo non è del giocatore. Un giocatore può anche chiedere di scendere in campo ma la risposta definitiva deve darla lo staff medico. Non basta un esame negativo e sentire che il giocatore si sente pronto per tornare. La decisione spetta sempre ai medici dato che la responsabilità è loro. Bisogna conoscere la storia del giocatore, nella fattispecie Biglia, bisogna essere esperti per valutare determinate situazioni. I calciatori sono come degli orologi preziosi, hanno dei meccanismi delicati che bisogna conoscere dato che subentrano diverse dinamiche particolari. A volte bisogna sapersi imporre vietando il rientro di un calciatore, anche se importante come l’argentino. La salute deve essere sempre al primo posto, anche perché a volte accellerando un recupero si fanno danni ancora più grandi. Non voglio attaccare i medici biancocelesti ma uno staff medico che lavora in uno spogliatoio svolge un lavoro complicato e l’esperienza è la qualità più importante. Biglia non ha responsabilità e neanche Inzaghi. La decisione spetta ai medici e dopo un infortunio come quello che ha subito l’argentino due soli allenamenti nelle gambe non bastano per rientrare in campo, anche se gli esami danno esito negativo”.

La Sindaca Virginia Raggi in Commissione Sport al Senato

Oggi, martedì 27 settembre alle ore 13,30, presso l’Ufficio di Presidenza della Commissione Istruzione è in programma l’audizione del Sindaco di Roma Virginia Raggi. La relazione riguarda l’atto 715, concernente lo stato di salute dello sport, con particolare riferimento alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. Presente all’audizione anche il vicesindaco Daniele Frongia, assessore allo Sport.

Cagni sicuro: “Diamo tempo a Inzaghi. Siamo ad inizio campionato bisogna avere pazienza e il pubblico spesso non ne ha…”

Tra i pochi spettatori presenti domenica allo Stadio Olimpico durante la partita tra Lazio ed Empoli c’era anche mister Gigi Cagni, che nella trasmissione “Diario di bordo campo” su Radio Incontro Olympia ha commentato così il momento dei biancocelesti e la vittoria sofferta dei ragazzi di Inzaghi:

Per valutare la partita di ieri dobbiamo scindere due discorsi. Il primo aspetto è che si trattava della terza partita in una settimana e hanno sofferto tutte con quel caldo. Mi è piaciuta molto la capacità di soffrire della squadra nel momento migliore dell’Empoli. Poi c’è il discorso tattico. E il campo ha detto che questi giocatori non hanno caratteristiche adatte per il 3-5-2. Felipe Anderson non può giocare in quel ruolo, dietro soffrono molto i tre difensori e si vede evidentemente. Inzaghi sta facendo le sue prove, è giusto così, poi ad ogni allenatore non solo per chi è un esordiente, bisogna dare 10 partite prima di valutare se ha il polso della situazione o meno. Non si può giudicare subito, c’è bisogno di più tempo. Credo che questi giocatori siano più adatti al 4-3-3. Ieri è stata una partita molto confusa, bisogna avere pazienza. L’allenatore è convinto delle sue idee e bisogna dargli tempo. Immobile ha pagato più di tutti questa situazione, ha corso molto, è un generoso corre troppo e perde la lucidità. Siamo a inizio campionato è normale che le squadre siano ancora in costruzione. Anche Allegri ancora non ha trovato il giusto equilibrio, bisogna avere pazienza e il pubblico spesso non ne ha. Adesso Inzaghi dovrà imparare a gestire tante situazioni, cose che acquisisci solo con l’esperienza. Per esempio quello che è successo ieri con Biglia. A volte bisogna saper dire di no anche a un giocatore come lui che vuole giocare a tutti i costi, ma sono errori normali che vanno accettati. Se non si commettono errori particolarmente gravi bisogna sempre accettarli, poi gli allenatori sono sempre legati ai risultati e in questo momento non mi sembra che stiano dando torto a Inzaghi. Ieri nella prima mezz’ora ho visto la mano dell’allenatore, tatticamente la Lazio aveva un’impostazione corretta per le caratteristiche dell’avversario. Poco possesso palla e verticalizzazioni veloci contro una difesa molto alta. Poi altre cose meno bene, ma ripeto diamogli tempo. Anche Sarri lo scorso anno ha avuto bisogno di diverse giornate prima di capire che non era quello il modulo migliore per gli uomini a disposizione“.

Petrelli: “Con De Vrij la Lazio ha ritrovato una pedina fondamentale”

Sergio Petrelli, ex difensore biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio commentando il successo della squadra di Inzaghi contro l’Empoli.

I tre punti sono importanti. Il giocar bene è secondario, si può giocar bene e perdere lo stesso: mi ricorderò sempre la gara dello scorso anno contro la Samp; la Lazio giocò bene ma perse.

Ieri ha giocato così e così ma non tanto male. Ci sono diverse cose da salvare. Ha vinto 2 a 0 contro una squadra che sa giocar a calcio. L’Empoli non ha delle punte particolarmente efficaci, altrimenti avrebbe potuto anche segnare. La Lazio vincendo ha preso 3 punti e quest’ultimi fanno morale.

Il vincere anche giocando male mi fa riflettere: se si vince giocando male, quando si giocherà bene si stravincerà. La Lazio forse non ha meritato ma ha vinto.

A me è piaciuto tanto de Vrij che è stato recuperato a pieno, è un giocatore fondamentale, intelligente e che guida la squadra. Riesce anche a far ripartire la squadra. Ho una particolare simpatia anche per Milinkovic. Può ancora migliorare, non so se sia un predestinato ma farà la fortuna della Lazio. Quando si muove fa delle cose fuori dal comune, vederlo così a me piace: ieri è stato un po’ nella morsa degli avversari. Avrà una brillantissima carriera con la maglia della Lazio.

Felipe e Keita, quando sono in forma, sono devastanti. Quando stanno bene ne beneficia tutta la squadra, perché mentre nel centro del campo c’è traffico, sulle fasce invece si può decidere l’esito della partita. Felipe deve solo migliorare la sua forma, ha giocato le Olimpiadi ma deve recuperare. Se dovesse riuscirci, sarebbe un giocatore che potrebbe fare la differenza. Con Keita sono abituati a saltare l’uomo e in Italia è raro vedere giocatori così: tengono gli avversari sotto scacco perché servono almeno 2 giocatori per fermarli. Migliorerà sicuramente, ha tutte le carte in regola. Lui salta l’avversario, e va a calciare: è una cosa fondamentale. Sempre meno giocatori fanno questo compito. E’ un bel vizio e va tenuto stretto.

Ormai non si può più parlare di squadre mediocri. Tutte le squadre sono difficili da affrontare. La Lazio ha avuto la fortuna di incontrare squadre abbordabili in casa e ha fatto tesoro sia contro il Pescara, sia contro l’Empoli facendo 6 punti e si trova in classifica lì in alto. Felipe è un ragazzo che quando sta bene e quando sta in forma, è difficile da fermare. L’Udinese mi sembra che sia una squadra tosta e anche cattiva. In questo si vede la mano di Iachini: si difende bene.

Avendo perso domenica scorsa, l’Udinese affronterà aggressivamente la Lazio. Se giocheranno Anderson e Keita, con due esterni così, potrebbe essere facile far male in contropiede. Bisogna ripartire con loro per pungere i friulani. Lì davanti poi c’è Immobile che finalizza molto bene: sbaglia qualcosa ma quando c’è da far gol, c’è sempre.

L’Udinese si può battere aggredendoli a centrocampo, costringendoli a perder palla ripartendo in contropiede. Io metterei nuovamente Keita e Felipe insieme: si può andar lì per difendere e vincere 1 a 0 ma si potrebbe perdere anche con una palla vagante. Piuttosto che aspettare i friulani, io giocherei all’attacco aggredendoli e giocando aperti. La squadra è veloce, è in grado di fare ripartenze belle da vedere. Se fossi Inzaghi darei nuovamente fiducia a Keita”.

UDINESE – Si ferma anche Ewandro: oggi gli accertamenti

Prosegue il periodo sfortunato dell’Udinese sul fronte infortuni. Ai già tanti bianconeri fermi ai box si è aggiunto ieri anche il giovane Ewandro. Il brasiliano, al debutto ufficiale in maglia bianconera contro il Sassuolo, ha subito una forte contusione al piede destro che non gli ha permesso di prendere parte alla seduta di allenamento sostenuta ieri dai friulani. In giornata verranno effettuati gli accertamenti per capire quale sia l’entità dell’infortunio del calciatore.

MUSICA – Mezzo secolo di Jovanotti

Il 27 settembre del 1966 a Roma veniva alla luce Lorenzo Costantino Cherubini, meglio conosciuto nel mondo della musica con il nome di Jovanotti. Cantautore, disc jockey e rapper, divenuto famoso alla fine degli anni ottanta, lanciato da Claudio Cecchetto.

Simbolo del giovanilismo esasperato della fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90, Jovanotti è musicalmente cresciuto in fretta, riuscendo a rompere gli schemi, ad abbattere i pregiudizi del pubblico e dei critici dal palato più fine, e ad accreditarsi tra i cantautori più amati con il suo “Penso Positivo” del 1993 diventato slogan di più di una generazione. All’evoluzione musicale corrisponde un mutare dei testi dei suoi brani che con il tempo tendono a toccare temi sempre più filosofici, politici e religiosi, aumentando anche il suo impegno sociale e politico. Pacifista attivo, ha spesso collaborato con Amnesty International, Data, Emergency, Lega anti vivisezione e Nigrizia e ha contribuito a manifestazioni in favore della cancellazione del debito negli anni novanta e più recentemente ai movimenti Niente scuse e Make Poverty History, partecipando al Live8. In quasi 30 anni di carriera tante le collaborazioni all’attivo, tra le quali spiccano il tour con Pino Daniele ed Eros Ramazzotti del 1994, ma anche le colonne sonore per Gabriele Muccino (“Baciami ancora”, “L’Estate Addosso”) e le canzoni scritte per Laura Pausini, per Adriano Celentano, per Zucchero e diversi altri artisti.

Il 27 settembre, nel giorno in cui compie 50 anni, pubblicherà sulla JovaTV lo streaming gratuito di “Lorenzo nei Palasport 2015/2016”. Queste le parole, rivolte a tutti i fan, del cantante romano: “La Universal Italia voleva fare un DVD e uscire per Natale ma li ho convinti a farvi un regalo per il mio compleanno”.

SOCIETA’ – Carta SIA 2016, fino a 400 euro al mese per famiglia: domanda e requisiti

La Carta acquisti SIA 2016 è una misura istituita dallo stato per andare incontro a situazioni economiche difficili dei cittadini. Dopo l’introduzione nel 2014, in via sperimentale in dodici città, da quest’anno la carta SIA è stata estesa a tutti i comuni d’Italia. Dall scorso 2 settembre 2016 sarà possibile richiederla presentando l’apposita domanda ed avendo i requisiti richiesti per rientrare nel programma di sostegno.

La carta SIA sarà riconosciuta a tutti quei nuclei familiari in difficoltà economiche e presuppone la presenza di un minore al suo interno. I beneficiari devono partecipare ad un progetto di attivazione sociale in ambito lavorativo rivolto all’uscita dalla difficile situazione in cui si trovano. La gestione del progetto verrà affidata ai Comuni che in concomitanza al contributo economico avrà il compito di coinvolgere la famiglia disagiata prestando molta attenzione ai minori presenti nel nucleo. Sarà possibile utilizzarla per pagamenti nei supermercati e in tutti i negozi che aderiscono all’iniziativa e inoltre potrà essere utilizzata per il pagamento delle utenze presso gli Uffici Postali. L’importo erogato sulla carta SIA è in relazione al numero dei componenti del nucleo familiare. Per ogni componente del nucleo verrà stanziato l’importo di 80 euro.

Per usufruire della carta acquisti SIA le famiglie interessate devono rientrare nei requisiti previsti dalla legge: bisogna essere cittadini italiani o extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiorni di lungo periodo ed avere la residenza in Italia da almeno due anni. Nel nucleo familiare è necessaria inoltre la presenza di almeno un figlio minorenne o disabile o di una donna in accertato stato di gravidanza. L’ISEE del nucleo familiare deve risultare non superiore a 3mila euro e non si deve essere beneficiari di altri contributi economici superiori a 600 euro o di altri sostegni in relazione allo stato di disoccupazione. Inoltre, per ottenere gli aiuti economici, non bisogna risultare possessori di autoveicoli immatricolati nei dodici mesi che precedono la domanda e con cilindrate che superano i 1300 cc, o possessori di motocicli che superano i 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda. La domanda della carta SIA deve essere presentata al proprio Comune di residenza a partire dal 2 settembre 2016 correlata di tutti i documenti richiesti. Spetterà poi al Comune l’invio all’Inps dei moduli ricevuti per verificarne l’effettiva idoneità.

Il giocatore biancoceleste è nella Top 10 dei migliori laterali del mondo stilata da “As”

Nonostante il gol siglato ieri contro l’Empoli non si può certo dire che è un periodo positivo per Senad Lulic. Il giocatore bosniaco è stato oggetto di critiche a causa di una serie eccessiva di errori realizzati nelle ultime 3 partite. Errori che però non hanno sconvolto gli addetti ai lavori visto che il portale spagnolo “As. com” inserimento nella classifica dei migliori dieci laterali del mondo: al comando Filipe Luis, seguito da Lahm e Dani Alves. Il bosniaco della Lazio viene posizionato al decimo posto, preceduto da Abate (7°), Kolarov (8°) e Jordi Alba (9°). 

MotoGP – Rossi torna sul mondiale del 2015: “Gli spagnoli mi hanno rubato il titolo”

Valentino Rossi torna a puntare il dito contro gli spagnoli. Nonostante la stretta di mano a Barcellona, il passato non si dimentica. Il campione italiano ha infatti dichiarato ai microfoni di  BT Sports:

E’ chiaro che mi hanno rubato il titolo. Lo hanno fatto in un modo che non mi sarei mai aspettato. Quello che è successo nelle ultime tre gare è stato incredibile. Il comportamento di Marquez è stato vergognoso, credo che questo tolga valore al titolo di Lorenzo“.

Oddi: “In questa squadra non c’è identità e gli infortuni non aiutano. Keita? Non può fare la punta…”

Le scelte tattiche di Inzaghi continuano a far discutere l’opinione pubblica biancoceleste. Tra coloro che criticano le ultime scelte di formazione di mister Inzaghi c’è anche Giancarlo Oddi. Intervenuto ai microfoni di Radiosei a “9 Gennaio 1900″:

Nella Lazio non c’è identità e questi infortuni sicuramente non aiutano il lavoro dell’allenatore. Lui però ha sempre fatto il 4-3-3 e i giocatori li ha, adesso ha cambiato tutto per trovare un ruolo a Milinkovic-Savic e tenere questi 5 centrocampisti ma così per me fa un danno perché Felipe Anderson non ti rende come se giocasse nel 4-3-3, Keita sì ha fatto gol ma non è una punta centrale e facendo la punta centrale perde molto della sua forza e va ad intasare i movimenti di Immobile. Infatti, guarda caso, Immobile è andato sotto la sufficienza solo in questa partita perché c’era Keita che gli occupava spazio. Io Keita non lo vedo perché la sua forza è andare sulla fascia e avere contro un uomo, non 5. Lasciamo perdere che ha fatto gol io la vedo così. Inzaghi deve trovare i meccanismi per farli giocare tutti insieme”.

LAZIALI FUORI PORTA – Guerrieri in chiaroscuro, Germoni convince. Mauricio-giallo

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Quarto appuntamento stagionale con la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Berisha (Atalanta), Guerrieri ( Trapani), Ronaldo e Luiz Felipe (Salernitana),Filippini (Cesena), Crecco (Avellino), Palombi e Germoni (Ternana), Rozzi (Lupa Roma), Pollace (Gubbio), Mauricio (Spartak Mosca). Elez (Rijeka), Oikonomidis (Aarhus), Perea (Lugo).

SERIE A

Berisha: il numero 1 della nazionale albanese è in campo da titolare in questi minuti nel primo dei due posticipi della sesta giornata di Serie A, che vede la sua Atalanta impegnata contro il Crotone sul neutro di Pescara.

SERIE B

Luiz Felipe e Ronaldo: prima vittoria stagionale per la Salernitana di Claudio Lotito, che stende il Trapani allo Stadio arechi con un secco 2-0 grazie alle reti di Vitale e Donnarumma. Partecipano alla festa solo dalla panchina il centrocampista Ronaldo e il giovane difensore Luiz Felipe.

Guerrieri: dopo 5 pareggi arriva la prima sconfitta stagionale per il Trapani , battuto per 2-0 sul campo della Salernitana. Partita in chiaro e scuro per Guido Guerrieri: sul primo gol ha qualche responsabilità, dato che il pallone, dopo il colpo di testa di Vitale, passa sotto le sue gambe. In diverse occasioni, però, impedisce agli avversari di trovare il tris, soprattutto su un’insidiosa conclusione di Odjer. Può e deve crescere.

Filippini: sconfitta di misura del Cesena sul campo della Pro Vercelli: 1-0 il risultato in favore dei piemontesi. Solo panchina, l’ennesima, per Lorenzo Filippini, la cui casella presenze stagionali è ancora ferma a quota 0.

Crecco: finisce a reti bianche la sfida di bassa classifica tra Vicenza ed Avellino. Irpini che rimangono fanalino di coda della serie cadetta. Luca Crecco entra in campo al minuto 61: per lui un impatto sulla partita non troppo degno di nota. con qualche cross prontamente e facilmente respinto dalla difesa dei biancorossi.

Palombi e Germoni: quarto pareggio consecutivo per la Ternana, che impatta per 1-1 in casa del Latina. In campo dal primo minuto Germoni, dopo la giornata di riposo nel turno infrasettimanale. Il giovane difensore inizia faticando contro il passo lungo e veloce di Acosty. Poi si riprende alla grande con grinta, e ritrova lo spirito combattivo di sempre. Più gioca e più acquisisce personalità. Solo panchina per Palombi, ancora a secco di presenze in campionato

LEGA PRO

Rozzi: perde per 2-0 la Lupa Roma nel derby capitolino contro il Racing di Giuliano Giannichedda. Antonio Rozzi entra a 15 minuti dal termine, con il risultato ancora in bilico sull’1-0, per cercare di trovare il pareggio con un forcing finale. A 5 dalla fine però, arriva il raddoppio dei padroni di casa in contropiede.

Pollace: solo panchina per Gianluca Pollace nella sconfitta interna del Gubbio (la seconda consecutiva per gli umbri), contro il Padova.

RUSSIAN PREMIER LEAGUE Russia

Mauricio: brutta sconfitta casalinga per lo Spartak Mosca, battuto tra le mura amiche dall’Ufa per 0-1. Mauricio scende in campo dal primo minuto al centro della difesa affiancato da Bocchetti, sfornando il suo marchio di fabbrica: l’ammonizione dopo 20 minuti…A 20 dalla fine viene richiamato in panchina per un attaccante (Popov), nel vano tentativo dello Spartak di trovare il pareggio. Spartak che comunque, complice il pareggio del Cska, rimane in testa alla classifica del campionato.

PRVA HNL Croazia

Elez: non si ferma il Rijeka, vittorioso per 2-0 contro l’RNK di Spalato e ancora saldamente al comando del campionato croato. Per Josip Elez, al rientro dopo il turno di riposo in coppa, solita prova attenta e decisa al centro della difesa della squadra di Fiume.

SUPERLIGAEN Danimarca

Oikonomidis: sconfitta per l’Aarhus, battuto sul campo della capolista Copenhagen con un secco 2-0. Chris Oikonomidis parte dalla panchina ed entra in campo al minuto 77, sul risultato di 1-0 per i padroni di casa. Qualche buono spunto per l’australiano, ma a partita quasi finita arriva il raddoppio della squadra della capitale danese che chiude la partita.

SEGUNDA DIVISION Spagna

Perea: dopo 3 vittorie consecutive il Lugo viene bloccato sullo 0-0 sul campo dell’Almeria. Per Brayan Perea spazio solo negli ultimi 10 minuti, nei quali non incide ma riesce comunque ad entrare nel tabellino della partita rimediando un’ammonizione al 83esimo, la seconda consecutiva.

Giulio Piras

L’ag. Biglia sbotta: “Troppo fragile? Ditemi chi riesce a fare 110 partite in 3 anni…”

Disattenzione, incoscienza, superficialità? Chiamatela come volete ma sta di fatto che ancora una volta la Lazio si ritrova senza il suo capitano e per un periodo notevole: 2 mesi. Il disturbo al polpaccio si è risvegliato negli otto minuti in cui l’argentino è sceso in campo contro l’Empoli. Si sottoporrà ai controlli, con la speranza che si riesca a scongiurare l’ipotesi di uno strappo muscolare, che priverebbe la Lazio del suo capitano almeno fino a dicembre. Intanto le chiavi del centrocampo sono state affidate a colui che ad oggi è il sostituto ufficiale e lo sta facendo anche in modo egregio finalmente, cioè Danilo Cataldi. Inutile dire che nell’ambiente biancoceleste le polemiche hanno trovato terreno fertile con questo episodio: “E’ colpa di Inzaghi che si è fidato del suo capitano“, “No, è colpa di Biglia che a 30 anni non conosce il suo corpo” e poi la frase tipica di questi anni: “E’ troppo fragile…“. Quest’ultima frase ha fatto letteralmente imbufaile l’agente del regista argentino, Enzo Montepaone che ha deciso di difendere il suo assistito da queste “assurde” accuse tramite Twitter“Fragile? Sì, 110 partite, più il mondiale 2014, più due coppe America in tre anni, in quanti lo hanno fatto?”, è la replica che il procuratore ha affidato a Twitter. Poco dopo aggiunge: “In tre anni ci sono stati 3 top club su di lui ma ha voluto fare la storia della Lazio…“. Ormai il danno è fatto, le chiacchiere stanno a 0, l’unica cosa che conta è che Lucas torni presto e che firmi questo benedetto rinnovo. La Lazio ha bisogno di lui.

Udinese subito in campo per preparare la gara di sabato

Dopo la sconfitta subita a Reggio Emilia contro il Sassuolo di Di Francesco l’Udinese questa mattina è tornata al lavoro per iniziare a preparare la partita di sabato contro i biancocelesti di Simone Inzaghi.

Gli uomini di Iachini giocando tra le mura amiche sono chiamati a reagire subito dopo il passo falso in terra emiliana. Il tecnico dei friulani spera di poter recuperare Emmanuel Badu, ieri fuori a causa di una botta subita contro la Fiorentina, che dovrebbe recuperare per la sfida contro la Lazio. Da valutare anche Lucas Evangelista, mentre saranno sicuramente assenti Hallfredsson, Samir e Widmer.

Lombardi social: “Felice per l’esordio all’Olimpico”

Dopo l’esordio in Serie a in quel di Bergamo con l’Atalanta arriva per Cristiano Lombardi la prima volta all’Olimpico nell’Olimpo dei grandi.

Il giovane giocatore biancoceleste entusiasta per essere sceso in campo ha esternato tutta la sua felicità su Instagram: Vittoria importante per continuare nel nostro cammino. Contentissimo per l’esordio, all’olimpico questa volta“.

Tanti Auguri a papà Wesley Hoedt

Questo il messaggio di congratulazioni postato dalla società biancoceleste per l’arrivo della primogenita del difensore olandese Wesley Hoedt:

La S.S Lazio accoglie con gioia la notizia che Wesley Hoedt è diventato papà.

A Wesley e alla sua compagna Melanie le più sincere congratulazioni dal Presidente, dalla società, dallo staff e da tutti i tifosi per la nascita della piccola Noli Valentina Maria“.

BOMBA ILARY BLASI – La moglie di Totti spara a 0 su Spalletti e Pallotta

Hanno fatto scalpore le parole di Ilary Blasi, moglie di Francesco Totti, che in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha duramente attaccato il mister della Roma Luciano Spalletti: “Non critico la scelta tecnica, critico il comportamento umano, e Spalletti è stato un uomo piccolo. Punto. È la verità. Lui a parole ha detto anche delle cose stupende, ma a parole. Invece lo subisce. In un momento così difficile nella vita di un ragazzo che sta attraversando un passaggio importante, c’è modo e modo per comportarsi. È giusto proiettarsi nel futuro e provare a far grandi cose anche senza di lui, ma mi sembra che alla Roma rimanga ancora difficile… Io glielo auguro. Certo che si poteva essere più delicati e Spalletti sicuramente non lo è stato, non l’ha saputo guidare in un percorso umano. Io le persone le giudico anche da questo. Quindi voto basso, molto basso”.

Ce n’è anche per il presiendete giallorosso: “Onestamente, anche Pallotta non fu tenero quando disse: “Il corpo non fa più quello che gli dice la mente. Famme sta’ zitta, se no succede un casino… Mi verrebbe da dirgli: ‘Però anche la mente deve ragiona’ prima de parla’…’. Con i Sensi aveva un altro tipo di rapporto, era un figlioccio, ma quella era una conduzione più familiare, mentre questa più imprenditoriale”.