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LAZIO SOCIAL – Wallace festeggia la vittoria: “Complimenti a tutti”

Oltre alla coppia d’attacco, la partita contro l’Empoli ha visto un’altra novità. L’esordio del difensore Wallace, che ha preso il posto dell’infortunato Bastos. Il debutto con la maglia della Lazio è stato positivo ed ordinato anche se non si sono visti interventi eclatanti (Sky lo ha comunque nominato migliore in campo). Comunque ad oggi non sembra non valere il prezzo pagato per acquistarlo (circa 8 milioni di euro), sicuramente nelle prossime partita mostrerà il suo valore. Il ventunenne festeggia comunque la vittoria, e lo fa tramite il proprio profilo Instagram: “Complimenti a tutti i miei compagni per i duelli e soprattutto per la vittoria!”. Tre punti decisamente importanti per la classifica, ora sotto con l’Udinese.

 

TEMPI BELLI – Noi non siamo infinito

Di spunti di cui parlare, dopo la vittoria contro l’Empoli, ce ne sarebbero parecchi. Questione di gioco che manca ancora ad una Lazio soprattutto timida e intimorita dai toscani nel secondo tempo, proprio quando sarebbe stata l’ora di sferrare il colpo di grazia. Oppure della gestione del caso Biglia, rischiato senza motivo in una partita che sicuramente si poteva vincere come si è poi effettivamente fatto, con Danilo Cataldi in campo dal primo e non dal nono minuto. E d’altronde se anche i giocatori a fine partita hanno parlato di risultato positivo come unica nota lieta del pomeriggio, qualcosa vorrà dire.

La critica è importante, e gli spunti non mancano, per riflettere, migliorare e migliorarsi. Poi però capita di tornare a casa, leggere la solita ridda di commenti tra radio e social network, e arrabbiarsi un po’. Proprio quando non era possibile aspettarselo, visto che la vittoria non poteva non offrire gli spunti di riflessione di cui sopra. Tifosi sì, ottusi no. Eppure, c’è qualcosa, troppo spesso c’è qualcosa.

C’è qualcuno a cui se la Lazio vince, rode. Ma rode parecchio. E non sono quelli che criticano, giustamente e legittimamente anche, perché se qualcosa non piace è giusto dirlo, vivendo ancora in un paese libero. Il problema è quelli che si vede che gli rode, si sente, è quasi fisicamente percepibile. Perché ormai si è ingaggiata una guerra senza quartiere alla propria squadra del cuore ed avere ragione è più importante di qualsiasi altra cosa. Anzi, meno di una: dimostrare di avere potere. E allora se non posso dimostrare di avere potere sulla società (una delle più longeve della storia della Lazio, forse era meglio se non si impicciavano, queste influentissime teste di c***o), allora largo al massacro all’allenatore. Che se il capoclaque dice che è simpatico, va difeso anche se ne perde tre su sette. Se dice che è antipatico, allora apriti cielo. A prescindere, senza considerare che se si punta su un allenatore ex Primavera, al limite va criticata la scelta a monte, ma non puoi non dare tempo a chi prova a gestire una cosa grande e complicata come la Lazio.

Poi vedi lo stadio vuoto, senti le bocche storte e le frasi velenose sputate quando si vince: fateci caso, è un metodo infallibile. Se si perde a Milano è una sentenza senza appello di fallimento e mediocrità, se si vince (Atalanta, Pescara, Empoli) il sipperò è sempre dietro l’angolo. Questo modo di ragionare è piuttosto pericoloso e peserà molto sull’ambiente laziale anche dopo l’avvento di una nuova proprietà. Perché, la notizia è questa, noi non siamo infinito. Non ci sono risorse che si rinnovano automaticamente, anche gli opportunisti a un certo punto si stuferanno di tornare allo stadio se si vincerà, nessuno farà sentire la sua voce se perderemo.

Come diceva Nietzsche, è bello stare seduti sul ciglio a guardare l’abisso, il problema diventa quando l’abisso guarda te. Questo gioco al massacro non porterà a nulla se non a un meraviglioso declino. A Roma l’equilibrio manca spesso, dopo una partita come quella di ieri è difficile essere soddisfatti, ma così il disappunto di qualcuno quando la Lazio vince inizia a diventare davvero troppo evidente. E soprattutto, fastidioso.

Fabio Belli

Era un po’ tardi ma alla fine hai capito

che Noi non siamo infinito

Preferire essere meteore 

che esplodono in un bagliore

diversi da questi pianeti coglioni

mobili nelle loro posizioni

che non sentono niente,

non fanno domande

hanno solo soluzioni

Non ce ne andremo facendo l’inchino

dovrei mangiare senza avere appetito

se mi permetto di non essere pentito

perché noi non siamo infinito

te lo prometto faremo un casino

senza futuro non esiste il destino

se abbracceremo questo splendido declino

perché noi non siamo infinito

MOVIOLA – Ordinaria amministrazione per Fabbri

La Lazio torna a vincere ma non lo fa in grande stile, smorzando soltanto in parte i mugugni dei pessimisti. Vittoria sofferta quella dei biancocelesti che battono l’Empoli per 2-0. All’Olimpico l’arbitro Fabbri non ha avuto un gran da fare, le decisioni prese tutte giuste e corrette.

PRIMO TEMPO – Al 2′ subito prima occasione per la Lazio con Keita, il sinistro va fuori di poco. Partito da posizione regolare l’attaccante, bravo il segnalinee. Al’11’ Zambelli va giù duro su Milinkovic, giallo ma se avesse estratto il rosso nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Al minuto 35′ Felipe Anderson subisce un tunnel da Croce, fallo del brasiliano, Fabbri dà il giallo che ci sta.

SECONDO TEMPO – 10′ del secondo tempo, uno dei pochi errori: viene fischiato fuorigioco a Immobile che non c’era. Errore di Valeriani. Dopo 3′ accelerata di Felipe Anderson, Pasqual lo ferma con il fallo e si becca il giallo. 28′ giallo per Cataldi su ripartenza di Bellusci, decisione corretta.

 Nel complesso è stato senza dubbio un match ordinato dal punto di vista dell’arbitraggio.

FORMELLO – Lazio, domani la ripresa in vista di Udine. Ansia Biglia, Marchetti l’unico recuperabile

La Lazio vince ma non convince contro l’Empoli. Del match disputato ieri contro i toscani va preso soltanto il risultato. Mentre per quanto guarda tutto il resto Inzaghi avrà molto da lavorare, a partire da domani quando ci sarà la ripresa degli allenamenti (ore 16). E’ vero che 3 sfide in una settimana si fanno sentire e quindi non è il caso di enfatizzare troppo la situazione ma sicuramente la Lazio non sta vivendo il suo momento d’oro. Soffrire contro l’Empoli non è una cosa positiva.

Dopo Marchetti, Bastos e Basta, agli infortuni importanti si (ri)aggiunge anche Biglia. Il capitano biancoceleste sembrava aver recuperato perfettamente dal  suo infortunio, ma dopo appena a 8 minuti ha dovuto alzare bandiera bianca e abbandonare il terreno di gioco. Inzaghi si è fidato troppo delle rassicurazioni del suo capitano. E’ vero che è dura rinunciare al capitano e sentirsi dire “Mister sto bene” è una manna dal cielo, ma ora si rischia che questa scelta verrà fatta pagare cara (il capitano è stato visto uscire dall’Olimpico in stampelle..). Si teme un lungo stop (2 mesi). Lo stiramento è scontato. La speranza è che si sia evitata la lesione di secondo grado. Oggi farà degli accertamenti strumentali in Paideia. Non resta che sperare e incrociare le dita: che la ricaduta non sia troppo pensante. Basta e Bastos (almeno un mese) non hanno chances per Udine. La ripresa degli allenamenti è fissata per domani alle 16.

Ora…inutile fare piagnistei, “Show must go on” pertanto si torna a pensare all’Udinese, con una settimana piena di tempo per preparare la partita. Biancocelesti subito in campo. E’ presto per ipotizzare qualsiasi disposizione tattica. Come di consueto dopo un match ci sarà un defaticante per chi ha giocato ieri e allenamento classico per tutti gli altri.  Marchetti, è l’unico recuperabile per la gara alla Dacia Arena. Il portiere si è fermato prima del match con il Milan (risentimento al polpaccio). Le sue condizioni verranno valutate quotidianamente, impensabile rischiare altre ricadute (vedi Biglia), fortunatamente il suo sostituto Strakosha si comportato in modo egregio in queste 2 partite.

SOCIETA’ – Bollo Auto: ecco quando non bisogna più pagarlo

Sono tantissimi gli italiani che si trovano a pagare  il bollo dell’auto in ritardo e, in queste circostanze, alla quota da pagare vengono aggiunti prezzi maggiorati da sanzioni ed interessi. Ma tuttavia se il pagamento avviene entro un anno dalla data in cui doveva essere effettuato si applica quello che in viene definito “ravvedimento operoso” e le sanzioni sono ridotte.

Ma può anche capitare che il bollo non venga più pagato, ed allora che succede in questi casi? Se l’amministrazione finanziaria non contesta nulla nei successivi tre anni rispetto a quello in cui si sarebbe dovuto provvedere al pagamento non potrà più essere preteso niente dal contribuente. Lo stesso accade se l’avviso di accertamento, notificato nei termini, non è seguito da alcun altro atto interruttivo per i tre anni successivi al 61° giorno dalla notifica.

“Il bollo auto dunque non si paga più se è caduto in prescrizione. In sintesi, se il sollecito di pagamento o la cartella di Equitalia, dell’Agenzia delle Entrate o altro ente preposto alla riscossione, non arrivano entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui l’accertamento è divenuto definitivo il tributo non sarà più dovuto”, a stabilirlo è l’articolo 1, comma 163, della legge 296/06 che chiarisce come il titolo esecutivo (la cartella di pagamento) deve essere notificato a pena di decadenza entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui l’accertamento è divenuto definitivo.

ACCADDE OGGI – Anna Magnani, l’antidiva per eccellenza

Il 26 settembre 1973, all’età di sessantacinque anni, muore di cancro a Roma la grande attrice Anna Magnani. Figura chiave del neorealismo italiano interpreta con stile inimitabile il personaggio della popolana focosa e sboccata, ma anche sensibile e generosa. I personaggi da lei interpretati, tutti caratterizzati dal suo temperamento focoso e passionale ma anche capaci di toccanti e imprevedibili dolcezze, le si addicevano in modo perfetto. La Magnani è ricordata per la sua passionale carica umana che a volte sfociava in sanguigne manifestazioni di rabbia o di affetto, tratti che la distinguevano, oltre che come inarrivabile interprete, anche come donna forte e sensibile anche se profondamente tormentata.

Nonostante alcune fonti riportino Alessandria d’Egitto Anna Magnani ha sempre sostenuto di essere nata a Roma il 7 marzo 1908. Cresciuta dalla nonna materna in condizioni di estrema povertà inizia molto presto a cantare nei cabaret e nei night-club romani e contemporaneamente studia all’Accademia d’Arte Drammatica. Tra il 1929 e il 1932 lavora nella compagnia teatrale diretta da Dario Niccodemi e nel 1934 passa alla rivista divenendo ben presto uno dei nomi più richiesti del teatro leggero italiano. Lavora con Vittorio De Sica e con Totò, con il quale recita in numerose riviste, come “Quando meno te l’aspetti” nel 1940 e “Volumineide” nel 1942.

Nel cinema si rivela nel film di De Sica “Teresa Venerdì” del 1941. In seguito interpreterà alcune commedie leggere: “Campo de’ Fiori” nel 1943, “L’ultima carrozzella” nel 1944, “Quartetto pazzo” nel 1945, fino a quando arriva la sua completa rivelazione nel film neorealista “Roma città aperta”, sempre del 1945 di Roberto Rossellini, con il quale avrà una burrascosa ma intensa relazione amorosa. In quest’ultimo film la Magnani si rivela interprete dotata di una incredibile sensibilità recitando nella parte di Pina, popolana romana uccisa mentre tenta di raggiungere il camion sul quale i nazisti stanno per deportare il suo uomo. Accanto a uno straordinario Aldo Fabrizi, la Magnani rappresenta la redenzione di un popolo, attraverso le sue grandi qualità umane e morali, tanto che la sua interpretazione le farà meritare il primo dei suoi cinque Nastri d’argento. Nel trionfo neorealistico è d’obbligo tratteggiare per lei la figura della popolana sfacciata, volitiva, sempre sicura e persino violenta nella difesa dei giusti valori, attraverso la sua bonaria veemenza. L’apoteosi di questo personaggio è “L’onorevole Angelina”, del 1947, dove interpreta una donna di borgata “chiamata” a far politica per rappresentare gli interessi della povera gente come lei. Nel 1948 interpreta l’episodio ‘La voce umana’ del film di Rossellini “L’amore”, nel quale si cimenta in un grande pezzo di bravura interpretativa: la telefonata di una donna abbandonata dall’amante. Nel 1951 un altro grande ruolo nell’amaro “Bellissima” di Visconti: quello della donna frustrata che trasmette le sue illusioni ed i suoi sogni infranti nell’impossibile carriera cinematografica della figlia a costo anche di mettere in crisi il suo matrimonio. Anche questo film le vale un Nastro d’argento. Nel 1955 la Magnani vince il premio Oscar per la sua interpretazione nel film “La rosa tatuata”. In seguito sarà interprete di pellicole di media-alta qualità come “Suor Letizia” del 1956, “Nella città dell’inferno” del 1958 e “Risate di gioia” nel 1960, il primo e unico film accanto al suo vecchio compagno di palcoscenico Totò. Nel 1962 prende parte al film “Mamma Roma” di Pasolini.

Gli anni ’60 non le offrono molto e Anna torna a lavorare in teatro interpretando “La lupa” di Verga, diretta da Franco Zeffirelli, e “Medea” di Anhouil, diretta da Giancarlo Menotti, che la vedono trionfare su tutti i più grandi palcoscenici d’Europa. Ma negli ultimi anni la Magnani passa a lavorare per la televisione. Tra il 1971 e il 1973 interpreta quattro stupendi film-tv: “La sciantosa”, “1943: un incontro”, “L’automobile” e “…correva l’anno di grazia 1870”. La sua ultima apparizione sugli schermi è stata nel film “Roma” del 1972 di Federico Fellini, nella parte di se stessa.

 

Fin che la Lazio va lasciala andare…

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Fin che la Lazio va lasciala andare

Bene Cosi. Vittoria importantissima. Avanti Lazio! Altri tre punti conquistati. Ora siamo già a dieci. Non è bella questa Lazio, ma cosa importa? L’importante è andare avanti e vincere. Con il recupero di de Vrij siamo migliorati tantissimo. Credo ci siano molte probabilità che il prossimo anno torneremo a viaggiare in Europa al fianco della nostra Lazio (soldi permettendo).

Quello che veramente non va

Non ci importa di Lotito e Tare, già abbiamo giudizi su di loro. Oggi però godiamoci questa Lazio, nel deserto dello Stadio Olimpico. Questo sì che è un problema su cui riflettere, ragionare, discutere e proporre azioni e soluzioni. La Lazio ha bisogno di noi. Ma tanti (la maggioranza) in questo momento storico pensano che, chi ama la Lazio, diserta Lotito e con lui le idee dell’Osservatorio: antiquate, esagerate, fallimentari. Proposte da regime militare. Oggi Senad è tornato al gol, ed ogni qual volta che succede, c’è sempre un ricordo che riemerge dal fondo di un passato, nemmeno troppo lontano. Keita è un po’ troppo egoista ma ci serve come il pane. Uniti e compatti possiamo far bene quest’anno. Ma senza tantissimi tifosi. Non ce ne vogliate ragazzi, ma non siamo gente che si vende facilmente, noi siamo laziali. Gente pensante, non consumatori drogati dalla mercificazione della fede.

Qualcuno va e merita rispetto, mentre qualcuno tornerà dopo qualche vittoria. Ma la stragrande maggioranza non tornerà, non farà un passo indietro perché ha capito il gioco. Non è più bello lo stadio. Torneremo, statene certi, ma quando finiranno le prepotenze e ci sarà una guida in cui credere. Tranquilli però, il nostro simbolo non è solo, perché noi, tutti i giorni lo innalziamo fieri dentro la città e fuori le mura. Dappertutto. Dai banchi di scuola ai luoghi di lavoro, la nostra storia è chiara, l’ideale ben scolpito, la passione dei nostri nonni tramandata a dovere. Non scrivo molto, perciò sfrutto l’occasione, per esprimere tutta la mia solidarietà a Paolo Di Canio e dare un abbraccio a Gabriele Sandri. Laziali come me. Forse anche come te che leggi.

Così a braccio. Liberi pensieri di un uomo qualunque.

Ragazzi buona domenica. Noi felici pochi.

Davide Sperati    

SERIE A – Tutti i risultati della 6^ giornata di serie A Tim

Questi i risultati finali della VI giornata di Serie A:

Sabato 24 settembre
Palermo-Juventus 0-1 (4′ st Goldaniga aut.)
Napoli-Chievo 2-0 (23′ Gabbiadini, 38′ Hamsik)

Domenica 25 settembre
Genoa-Pescara 1-1 (2′ st Simeone, 40′ st Manaj)
Inter-Bologna 1-1 (14′ Destro, 38′ Perisic)
Lazio-Empoli 2-0 (29′ Keita, 45′ st Lulic)
Sassuolo-Udinese 1-0 (34′ Defrel)
Torino-Roma 3-1 (8′ Belotti, 52′ rig., 65′ Iago Falque, 53′ Totti rig.)
Fiorentina-Milan 0-0

Lunedì 26 settembre
Crotone-Atalanta ore 19,00
Cagliari-Sapdoria ore 21,00

CONFERENZA – Inzaghi: “Soddisfatto di queste prime 6 gare”

Al termine della vittoria dei biancocelesti contro l’Empoli nella sesta giornata di campionato, mister Inzaghi ha commentato il match in conferenza stampa.

Queste le parole di Inzaghi nella sala stampa dello stadio:

Come mai una differenza così abissale tra primo e secondo tempo?

“Sì abbiamo fatto un ottimo primo tempo dove abbiamo concesso solo un colpo di testa a Gilardino. Nel secondo tempo loro sono entrati meglio, ci siamo abbassati e abbiamo sofferto il loro possesso palla come l’hanno sofferto squadre più blasonate di noi. Ci teniamo stretti il risultato, abbiamo giocato bene, in maniera organizzata e compatta, forse nella ripresa è subentrata la stanchezza e siamo calati. Comunque dieci punti sono un ottimo bottino, specialmente considerando che abbiamo affrontato Juve e Milan, unico neo di questo primo inizio di stagione sono gli infortuni”.

E’ stato un errore far giocare Biglia?

“Ieri io e Lucas abbiamo parlato, si è allenato bene. Lui è il nostro capitano e vuole esserci sempre perché è un lottatore ed era dispiaciuto di non averci potuto dare una mano a Milano e col Pescara. Se si fosse allenato stamattina probabilmente si sarebbe fatto male ugualmente. Come detto l’unico neo di questo inizio di stagione sono gli infortuni perché abbiamo perso giocatori importanti”.

Sei sincero quando parli di squadra organizzata? Anderson è parso in difficoltà in fase di ripiego, sicuro che si esprime al meglio in quel ruolo?

“Nel secondo tempo si poteva fare meglio, ma nel primo tempo avremmo meritato un vantaggio più ampio. Dieci punti in 6 partite alla viglia nessuno se lo sarebbe aspettato ma noi non ci culliamo, continuiamo a lavorare. Secondo me Felipe si è sacrificato molto per la squadra, è un ruolo diverso dal suo, ma penso possieda le caratteristiche per farlo. Deve migliorare e fare quel salto che purtroppo non ha ancora fatto. Sono soddisfatto di lui e di come si sta allenando”.

Chi recuperi per Udine?

“Penso solo Marchetti”.

La squadra ha avuto un calo atletico?

“Il calo è dovuto all’Empoli, anche Juve e Inter hanno dovuto concedere qualcosa e abbassarsi contro di loro. Avremmo dovuto ripartire meglio ma è la terza partita in una settimana e la squadra era stanca”.

Perché hai tolto Keita e non Immobile? Djordjevic avrebbe giocato se fosse stato bene?

“Avrebbe giocato comunque Keita. Filip ieri si è allenato bene, non aveva problemi. Keita ha lavorato benissimo, crescerà il suo minutaggio. E’ un giocatore importantissimo, ci aiuterà a migliorare le nostre prestazioni. Immobile aveva ancora energie da spendere invece Keita ne aveva di meno, per questo l’ho tolto”.

La squadra è apparsa spesso egoista…

“Anche io quando giocavo da attaccante ero egoista ma hai ragione. Bisogna cercare di avere meno egoismi. Abbiamo fatto il 2 a 0 al 90′, con un pizzico di egoismo in meno probabilmente avremmo potuto chiudere la partita prima e soffrire di meno”.

Fabrizio Piepoli

LAZIO EMPOLI – Strakosha: “Nel secondo tempo forse un po’ stanchi, ma l’importante è vincere”

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Thomas Strakosha, alla seconda consecutiva da titolare, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel al termine della partita vinta dalla Lazio contro l’Empoli per 2-0.

Dopo l’esordio con sconfitta è arrivata la prima vittoria per il giovane portiere: “Abbiamo vinto, questa è la cosa più importante, quindi oggi posso sorridere“. Dopo un buon inizio la squadra ha avuto qualche problema: “Oggi abbiamo sofferto un po’ nel secondo tempo ma quello che conta sono i 3 punti“. La Lazio si è abbassata un po’ troppo: “Eravamo un po’ stanchi nel secondo tempo. Sappiamo di essere una buona squadra, ne siamo consapevoli, credo il problema sia stato proprio la stanchezza“. Questa volta sapevi fin da inizio settimana di dover giocare: “Ero molto più motivato e concentrato a mille. Durante l’allenamento ti impegni come se sia una partita“. Avere De Vrij davanti dà una certa sicurezza: “Non solo Stefan , anche Radu, Wallace, Wesley…sono tranquillo in porta, ci sono tanti bravi difensori davanti a me“.

LAZIO EMPOLI – Lulic: “Oggi abbiamo giocato male. Di buono solo i 3 punti”

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Le parole di Senad Lulic, autore del secondo gol nella vittoria contro l’Empoli, a Lazio Style Radio:

Speriamo che sia solo il primo mio gol della stagione. Sicuramente siamo contenti dei tre punti e ci godiamo la vittoria visto che abbiamo sofferto molto nel secondo tempo. Oggi non abbiamo disputato una grande partita. Ci prendiamo i tre punti ma dobbiamo lavorare tanto per migliorare. Ora ci prepareremo al meglio per Udine. Con il 3-5-2 noi esterni dobbiamo correre molto e fare la doppia fase difensiva e offensiva. Però, ripeto non c’è molto di positivo quest’oggi, oltre la vittoria. Quanto dobbiamo migliorare? Veramente tanto, perchè in allenamento proviamo tante soluzioni, ma non riusciamo a farle la domenica. Nel secondo tempo non siamo riusciti a stare bene in campo. Di positivo c’è che non abbiamo subito gol. Il mio ruolo? Sono a disposizione dle mister“.

LAZIO EMPOLI – Inzaghi: “Buon inizio, poi abbiamo sofferto. Biglia? Si sentiva sicuro…”

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Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi è intervenuto ai microfoni dei cronisti al termine della buona ma sofferta vittoria casalinga della Lazio contro l’Empoli per 2-0 nella sesta giornata della Serie A Tim.

A Mediaset Premium la prima domanda è su Biglia: “Si sentiva sicuro, abbiamo parlato ieri dopo che aveva effettuato una buona rifinitura. Poi purtroppo c’è stato un nuovo problema e lo perderemo per un po’ di tempo. Peccato. Abbiamo un po’ sofferto oggi, abbiamo lottato iniziando bene poi nel secondo tempo l’Empoli ha alzato il baricentro“. I cronisti chiedono al mister se il 3-5-2 è il modulo giusto: “Credo che con il 3-5-2 abbiamo disputato ottime gare. Di volta in volta ho giocatori maturi quindi possiamo cambiare anche modulo. Abbiamo ampi margini di crescita, dobbiamo lavorare e migliorare“. Keita sembra pienamente recuperato: “Keita ha dimostrato di star bene, dopo un’estate travagliata adesso sta lavorando nel migliore dei modi e si sta avvicinando giorno dopo giorno al top della forma“. Nel secondo tempo la squadra ha sofferto: “L’Empoli sappiamo che a livello di possesso palla è sempre superiore ai suoi avversari. Abbiamo sofferto, dovevamo alzare un po’ di più il baricentro. Anche con avversari non di primo livello devi essere umile“. La Lazio sembra una squadra un po’ umorale: “Dopo 5 partite con il calendario che avevamo era difficile essere a 10 punti. Alleno dei professionisti e devono accettare le scelte dell’allenatore, di volta in volta. Sono soddisfatto del gruppo, al di là delle partite con Milan e Juve, contro le quali secondo me non meritavamo di perdere, abbiamo giocato sempre nel migliore dei modi, stiamo gettando buone basi per il futuro“.

Le parole di Simone Inzaghi a Lazio Style Radio:

Nel complesso il risultato doveva essere più largo già nel primo tempo. Invece nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo e sicuramente dovevamo gestire meglio. E’ stato problema di stanchezza, visto anche il match di martedì contro il Milan. Avere 10 punti con questo calendario è un ottimo bottino. Anzi, credo che potevamo di avere qualche punto in più. Peccato per Biglia, ma lui voleva esserci perchè si sentiva bene. E’ il nostro capitano, ora si è infortunato e lo perderemo per un pò di tempo. Andremo avanti con gli altri. Il nostro vice Biglia? Ha giocato sempre Cataldi e ha dimostrato di tenere bene il campo in quella posizione. Lukaku? Deve fare più attenzione in fase difensiva“.

LAZIO EMPOLI – I biancocelesti vincono e raggiungono la Roma al 4° posto

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ROMA – La Lazio torna alla vittoria 5 giorni dopo la debacle di San Siro. Non una grande prestazione per gli uomini di Inzaghi che comunque riescono a trarre il massimo da una prestazione mediocre grazie alle reti di Keita e Lulic. Da evidenziare la buona prestazione di Felipe Anderson e la gara attenta di Strakosha che non fa rimpiangere Marchetti.

PRIMO TEMPO

Non inizia nel migliore dei modi la gara per i capitolini: dopo 7 minuti Biglia lascia in campo dolorante. Evidentemente il problema al polpaccio non era superato ed è tornato a fare male al primo scontro di gioco. Al suo posto entra Cataldi ma la faccia di Inzaghi è tutto un programma, in cuor suo sa di aver perso uno dei suoi migliori giocatori per chissà quanto tempo. Al 13′ la prima chance per l’Empoli con Pucciarelli che si gira in un fazzoletto di campo e conclude in porta, ma Strakosha è attento e blocca.

SI GONFIA LA RETE

La Lazio cresce di minuto in minuto, grazie anche alle sgroppate sulla destra di Felipe Anderson. Proprio dal brasiliano nasce il gol biancoceleste, il suo cross viene respinto da Bellusci ma la palla carambola sui piedi di Keita che non ci pensa due volte e di destro spiazza Skorupski. La rete interrompe la monotonia del primo tempo. L’Empoli reagisce con un indemoniato Croce che si fa metà campo palla al piede e serve a sinistra Pucciarelli, che a sua volta crossa al centro per Gilardino che anticipa Radu ma non riesce a piazzare la palla in rete, trovando la pronta risposta di Strakosha. Sul finire del primo tempo di nuovo la squadra toscana si rende pericolosa con Bellusci che sfrutta al meglio un calcio d’angolo andando a colpire di testa, ma la palla finisce fortunatamente a lato.

SECONDO TEMPO

I primi 20 minuti della ripresa sono letargici, con i toscani che attaccano in cerca del pareggio e i biancocelesti che chiudono tutti gli spazi. Al 64′ l’Empoli perde palla sulla mediana, Keita si invola centralmente e poi prova la conclusione che finisce alta sopra la traversa. E’ l’ultima occasione per il senegalese che lascia il campo per Lukaku. La partita si addormenta ma sono i toscani a tenere il pallino del gioco tant’è che ll’81’ Cataldi perde palla sulla mediana, ma fortunatamente Michelidze non ne approfitta regalando palla a Strakosha. All’85’ tremano i padroni di casa quando Pucciarelli ci prova con una sforbiciata ben respinta da Strakosha. All’87’ Wallace ha il match ball della partita ma, servito al centro dell’area da Milinkovic-Savic, la spara in curva. Gol rimandato di qualche minuto perché al 90′ Lulic si avventa su una palla in area colpita precedentemente da Immobile e la ribadisce in rete chiudendo i giochi e facendo respirare i biancocelesti. La Lazio soffre ma alla fine vince per 2 a 0 e raggiunge la Roma a 10 punti.

Fabrizio Piepoli

 

Le pagelle di Lazio-Empoli

Ecco le pagelle di Lazio-Empoli 2-0

LAZIO

Strakosha 6 – Ancora titolare, è chiamato due volte in causa: prima al 14′ quando compie il primo intervento sul tiro di Pucciarelli e poi al 43′ sul colpo di testa di Gilardino. Nella ripresa è bravo in alcune uscite.

Wallace 6 – Il debutto con la maglia della Lazio è positivo anche se c’è ancora molto da migliorare. Oltre a qualche buon intervento dietro, spreca la possibilità per realizzare il due a zero prima della rete di Lulic. Comunque – da una prima analisi – sembra non valere il prezzo pagato per acquistarlo (circa 10 milioni di euro).

de Vrij 7 – Il Migliore. Con lui dietro, la difesa biancoceleste è da Champions. Un pilastro importante, fondamentale per la squadra capitolina. Con lui in campo – come per magia – diventano tutti più forti :)

Radu 6 – Ancora una buona gara di rendimento dopo quella disputata a Milano. A tre gioca con maggior sicurezza.

Felipe Anderson 6 -Buona l’intesa con Keita, ma la concretezza è ancora lontana. Una sufficienza per l’impegno con cui gioca. Dal 83′ Lombardi s.v.

Parolo 6 – Solita gara da mediano. Sempre pronto nel raddoppiare la marcature e seguire le azioni. Cala nel finale ma lotta fino all’ultimo secondo.

Biglia 5 – Torna dopo l’infortunio ma dopo appena sette minuti di gioco si ferma per una ricaduta muscolare. Non bisognava forzare il recupero, sia per il bene del giocatore che per quello della squadra. Nono stop muscolare negli ultimi ventiquattro mesi. Dal 8′ Cataldi 6 – Non ha le geometrie di Biglia ma contro avversari alla sua portata riesce comunque a fare il suo.

Lulic 6,5 – Lui ha la “falcata” e arretrandolo gioca meglio. Solidità e senso tattico rendono la prestazione di Senad sopra la sufficienza. Il gol alla fine è la ciliegina sulla torta che sbroglia una gara complicata.

Milinkovic 5,5 – Sempre abile sui palloni alti, soffre però nella gabbia creata dal centrocampo ospite. In apnea anche nella seconda parte del match.

Keita 6,5 – Ci prova subito con un grande sinistro ma la sfera esce fuori. Dinamico e volenteroso, dopo alcuni tentativi va a segno al 28′ sfruttando al meglio una corta respinta della difesa dell’Empoli. Prima di uscire sfiora la doppietta. Non segnava da febbraio. Dal 65′ Lukaku 6 – Dopo le prime due gare da titolare, solo panchina per questo ragazzo che anche oggi gioca una buona mezz’ora.

Immobile 5 – Il peggiore. Solo un tiro intorno alla mezz’ora con il portiere che devia in corner. Dopo un buon inizio di campionato, ora è in una fase di stanca. Da migliorare l’affinità con Keita.

All. Simone Inzaghi 6 – Finalmente propone Keita dal primo minuto e la manovra offensiva va meglio. Sbaglia però a schierare Biglia non ancora in perfette condizioni. Vittoria importante.

EMPOLI

Skorupski 6 -Preciso negli interventi, non può nulla sulla conclusione di Keita e sul colpo di testa di Lulic.

Zambelli 6,5 – Buona gara quella del numero tre dell’Empoli. Bravo sia nel difendere che nel proporsi in avanti.

Bellusci 6,5 – Gara molto attenta. Al 27′ determinante l’intervento in scivolata sul tiro a botta sicura di Keita. Bene anche nella ripresa.

Barba 6 – In consegna su Immobile. Esce per un guaio muscolare. Dal 32′ Cosic 6 – Non molto raffinato coi piedi, fa il suo ma senza eccellere.

Pasqual 6,5 – Sempre utile alla manovra, i suoi cross provenienti dalla sinistra sono sempre molto pericolosi.

A. Tello 6 – Sulla destra nel centrocampo a tre non gioca male, anzi. Pressa e mette in difficoltà Milinkovic. Dal 58′ Marilungo 6 – Una punta per cercare il pareggio. Gioca con una buona intensità.

J. Mauri 6,5 – Guida la manovra del centrocampo toscano grazie anche a una buona tecnica di base.

Croce 6 – Il capitano dell’Empoli lotta a centrocampo, disputando una buona partita di quantità.

Saponara 5 – Si muove fra le linee, creando qualche grattacapo alla mediana celeste, soprattutto nella prima parte del match. Nella ripresa, fra tutti i suoi compagni, è quello meno in forma.

Gilardino 5 – Al posto di Maccarone, nel primo tempo ci prova con un guizzo di testa parato da Strakosha. Ciò detto, non si rende mai pericoloso. Dal 77′ Mchedlidze s.v.

Pucciarelli 6,5 – Il Migliore. Sempre molto veloce, va al tiro in due circostanze: la prima al 14′ con un tiro blando, la seconda a inizio del secondo tempo, con una splendida conclusione al volo che si stampa sulla traversa. Il migliore del reparto offensivo.

All. Giovanni Martusciello 6,5 – Squadra ordinata e ben messa in campo. Nella ripresa chiude l’avversario nella propria metà campo e solo per mancanza di fortuna, non riesce a trovare il gol del pareggio.

Arbitro: Fabbri 6,5 – Gara corretta. Ammonizioni giuste.

IL TABELLINO DI LAZIO-EMPOLI

Il tabellino di Lazio-Empoli 2-0

 

Lazio (3-4-1-2): Strakosha; Wallace, de Vrij, Radu; Felipe Anderson (dal 83′ Lombardi), Parolo, Biglia (dal 8′ Cataldi), Lulic; Milinkovic; Keita (dal 65′ Lukaku), Immobile. A disp: Vargic, Hoedt, Patric, Prce, Leitner, Murgia, Kishna, Djordjevic, Luis Alberto. All. Simone Inzaghi

Empoli (4-3-1-2): Skorupski, Zambelli, Bellusci, Barba (dal 32′ Cosic), Pasqual, A. Tello (dal 58′ Marilungo), J. Mauri, Croce, Saponara, Gilardino (dal 77′ Mchedlidze), Pucciarelli. A disp: Pelagotti, Dimarco, Krunic, Buchel, Pereira da Silva, Dioussé, Maccarone. All. Giovanni Martusciello

Arbitro: Michael Fabbri della sezione di Ravenna

Marcatori: 28′ Keita (L), 89′ Lulic (L)

Ammoniti: 10′ Zambelli (E), 34′ Felipe Anderson (L), 57′ Pasqual (E), 73′ Cataldi (L)

Espulsi: —

LAZIO EMPOLI – Strakosha nel break: “Negli ultimi minuti siamo calati pericolosamente”

Il portiere biancoceleste Strakosha ai microfoni di Mediaset Premium ha commentato il primo tempo di Lazio Empoli:E’ andata bene, negli ultimi minuti siamo calati e non dobbiamo farlo perché l’Empoli è un’ottima squadra. Fa molto caldo e ci sta di avere un calo ma non deve più succedere”.

LAZIO EMPOLI – Tare: “Guai a sottovalutare l’Empoli. Il modulo giusto? Quello che ti fa vincere…”

Le parole del Ds Igli Tare ai microfoni di Mediaset Premium a pochi minuti dall’inizio di LazioEmpoli:

Dobbiamo cercare di vincere a tutti i costi questa partita per la classifica. Il modulo più adatto? Quello che ti fa vincere…(ride ndr). Abbiamo una squadra che può variare molto: 4-3-3, 4-2-3-1 ma anche il 3-5-2 per diverse caratteristiche è conveniente per questa squadra. Felipe Anderson? A livello qualitativo non ha bisogno di dimostrare niente, si sa il suo problema è la continuità e questo sarà un anno molto importante per lui per dimostrare di essere di alti livelli“. Infine un commento sull’Empoli: E’ sempre stata una squadra ben organizzata e con giocatori che possono dare fastidio. Storicamente anche noi  abbiamo avuto problemi con loro. Guai a sottovalutare questo avversario” 

LAZIO EMPOLI – J. Mauri: “Con la Lazio non è mai facile ma noi siamo qua per prendere punti…”

Ecco le parole del giocatore empolese, José Mauri, ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM a  pochi minuti dall’inizio del match:

Con la Lazio in casa è sempre difficile poi per l’Empoli, che qui non ha mai vinto, ancora di più. Ma anche pe la Lazio non sarà facile. Noi veniamo qua per prendere punti e giochiamo un buon calcio speriamo non sia facile per loro.” L’Empoli fa ruotare molto i suoi giocatori: “Sì siamo un gruppo di 25, solo una volta abbiamo messo la stessa squadra in campo, è bello per un allenatore avere tante scelte“.

Poco dopo il giocatore empolese ha aggiunto su Mediaset Premium: “Crisi in attacco? Abbiamo avuto occasioni anche a Torino con Gilardino e Saponara poi dipende dalla fortuna e sfortuna, in ogni caso questa crisi d’attacco nn la vedo. Differenza tra Martusicello e Giampaolo? Non lo so non c’ero l’anno scorso (ride ndr)”. Lazio squadra forte, gli toglieresti? “E’ un bel problema perché qui non abbiamo mai vinto. Chi toglierei? Parecchi perché loro sono molto forti, noi giochiamo da squadra ma loro hanno giocatori che in qualsiasi momento possono risolvere la partita,v dei Keita. E’ difficile nominare uno“.

LAZIO EMPOLI – Parolo: “Oggi gara non facile. Solo se saremo aggressivi allora faremo nostra la partita…”

A pochi minuti dall’inizio del match tra Lazio ed Empoli, il giocatore biancoceleste Marco Parolo è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM. Ecco le sue parole:

Sarà una gara non facile. L’Empoli viene fare la sua partita, si conoscono a memoria e hanno un’identità precisa di gioco. Noi dobbiamo farci trovare preparati ed essere aggressivi, se faremo così allora faremo nostra la partita“.  Si riparte da Milano: “Abbiamo le potenzialità per fare bene, dobbiamo credere in ciò che facciamo. Abbiamo cambiato da poco modulo e da poco ci alleniamo tutti insieme, gli alti e bassi ci stanno. Stiamo cercando di dare continuità al gioco. Dobbiamo essere aggressivi e continui così si vincono le partite. L’Empoli? E’ una squadra che gioca a memoria, sanno quello che vogliono e sono pericolosi sulle palle inattive dovremo stare attenti, ma conta quello che farà la Lazio dal primo all’ultimo minuto”.

Poco dopo ha aggiunto su Mediaset Premium: “Partita difficile  ma dobbiamo comunque di cercare di portare a casa i 3 punti. Il modulo? I moduli nel calcio contano poco, conta lo spirito e e come si interpreta la partita, essere aggressivi dall’inizio alla fine. Quale modulo preferisco? Per me è uguale tanto io sto sempre in mezzo (ride ndr)”.

FORMAZIONI UFFICIALI di Lazio-Empoli

Queste le formazioni ufficiali di Lazio-Empoli 6a giornata di Serie A: Roma, domenica 25 Settembre ore 15 Stadio Olimpico:

Lazio (3-4-1-2): Strakosha; Wallace, de Vrij, Radu; Felipe Anderson, Parolo, Biglia, Lulic; Milinkovic; Keita, Immobile. A disp: Vargic, Hoedt, Patric, Prce, Leitner, Murgia, Cataldi, Kishna, Djordjevic, Lukaku, Luis Alberto, Lombardi. All. Simone Inzaghi.

Squalificati: –
Indisponibili: Basta, Bastos, Marchetti, Morrison
Diffidati: Radu

Empoli (4-3-1-2): Skorupski, Zambelli, Bellusci, Barba, Pasqual, A. Tello, J. Mauri, Croce, Saponara, Gilardino, Pucciarelli. A disp: Pelagotti, Dimarco, Cosic, Krunic, Buchel, Mchedlidze, Pereira da Silva, Dioussé, Maccarone, Marilungo. All. Giovanni Martusciello

Diffidati: 
Squalificati: –
Indisponibili: Chanturia, Costa, Laurini

Arbitro: Michael Fabbri (Sez. di Ravenna)
Assistenti: Peretti – Valeriani
IV Uomo: Meli
Addizionali: Rizzoli – Serra