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CONFERENZA – Oddo: “Tra me e la Lazio c’è un legame speciale, non sarà una partita come le altre”

La vigilia più sentita. Massimo Oddo proverà di certo un brivido entrando all’Olimpico, teatro principale delle sue gesta da calciatore in qualità di capitano della Lazio, da tecnico avversario. Il tecnico del Pescara, alla vigilia del match di domani, è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le sue parole:

Non sono una persona molto emotiva, ma la storia non si può certo dimenticare, esiste un legame tra me e la Lazio. Al momento non sono emozionato. La mia storia dice che sono stato cinque anni alla Lazio e ne sono stato anche capitano, quindi certamente non è una partita come le altre. Ma la cosa più importante è che ora sono l’allenatore del Pescara. Non credo che la rivalità porterà a fischi verso di me, anche perché ho fatto cose importanti. La rivalità fra tifoserie fa parte del calcio, io non dimentico il mio passato ma davanti a tutto c’è il Pescara”, dichiara Oddo.
Ci si dimentica facilmente che abbiamo incontrato 3 Big, tutti i gol presi sono stati frutto della casualità e non di mancanza di equilibrio. Trovo squallido aver gettato la croce addosso a Gyomber, è stato un errore casuale ma l’ultimo di una serie. Con la Lazio che partita sarà?  Dovremo renderla abbordabile noi, come abbiamo fatto benissimo nelle precedenti. Abbiamo lasciato sul campo punti in materia del tutto casuale, abbiamo fatto degli errori e siamo stati puniti. Gli altri ne hanno fatti più di noi ma non siamo stati bravi a punirli. La Lazio è una squadra fortissima, basta leggere i nomi. Sta facendo meno per ora rispetto alle sue potenzialità , ma siamo appena agli inizi. Dopo 3 partite non si possono trarre conclusioni…. Inzaghi?  Un amico da sempre, abbiamo anche fatto lo stesso percorso. Si sapeva che il suo sogno ed il suo obiettivo sarebbe stato quello di diventare allenatore. Giocherà con il 4-3-3 o col il 3-4-3? Cambia poco, abbiamo preparato per entrambe le circostanze. Bahebeck e Coda non sono convocati,  Aquilani non è al 100% e non partirà dal 1′. Domenica ho sbagliato io probabilmente ad inserirlo.  Alberto è un giocatore importante e quando starà bene ci darà una grande mano. Non è stato carino attaccarlo. Per battere la Lazio serve esattamente quello che abbiamo fatto nelle prime 3 gare, con un pizzico di fortuna in più, più aggressività ed un portiere meno in palla di Handanovic. Ho 3 o 4 dubbi per domani.  Muric?  Scordatevelo per 3 o 4 mesi. Va costruito come fu per Mitrita. Ha un grande talento, ma deve crescere fisicamente e tatticamente “, chiude Oddo.

CONFERENZA – Inzaghi: “Soddisfatto dei punti fatti finora. Keita domani giocherà ma Biglia…”

Consueta conferenza stampa per mister Inzaghi alla vigilia di Lazio Pescara, quarta giornata di serie A Tim, che si giocherà domani alle ore 18:00. Questa la conferenza completa:

Cosa ti porti di Verona?

“Come già detto, quando non vinci, meglio non perdere. Domenica scorsa faceva caldissimo, per noi come per il Chievo, ma potevamo fare di più. Altre volte il Bentegodi è stato stregato per la Lazio, quindi ci teniamo il punto. Come abbiamo visto anche l’Inter a Verona e il Torino a Bergamo hanno sofferto perché sono campi difficili, quindi sono contento dei risultati ottenuti dalla mia squadra”.

Cosa pensi delle critiche?

“Ognuno pensa ciò che vuole. Sono contento dei 4 punti in 3 partite. A Bergamo e con la Juve abbiamo fatto bene, a Verona potevamo fare meglio ma giocavamo in un clima difficile e avevamo i nazionali tornati da pochi giorni. Mi tengo stretto il punto ottenuto”.

Cosa ne pensi di Oddo? Che Pescara ti aspetti? 

“Massimo sta facendo molto bene, affrontiamo una squadra pericolosa soprattutto sul piano del gioco. Massimo domani lo abbraccerò, è stato un amico di tante avventure, lo stimo e avevamo un bel rapporto già da calciatori. Da allenatore l’ho incontrato in Primavera e l’ho battuto, speriamo di riuscirci anche stavolta”.

Come si riporta la gente allo stadio?

“Con i risultati. A Verona c’era tanta gente, pareva di giocare in casa”.

Cambierai modulo?

“Stiamo valutando, dobbiamo vedere le condizioni dei nostri dato che Biglia ieri ha avuto un problema e ora lo stiamo valutando. Vediamo come andrà l’allenamento di oggi e di domattina. Schiererò la formazione migliore”.

Cataldi al posto di Biglia?

“Vediamo le condizioni di Lucas, mi dispiacerebbe tenerlo fuori dato che è il nostro capitano. Era in ritardo di condizione perché aveva cominciato la preparazione dopo gli altri. Finalmente stava ritrovando brillantezza e spero non si fermi. Se così fosse abbiamo tante soluzioni tra cui Cataldi che sta lavorando nel migliore dei modi”.

Come vedi Keita?

“Si è allenato bene, sta cercando di mettersi al pari degli altri a livello di condizione atletica. A Verona ha avuto un buon impatto con la partita. Domani sicuramente giocherà”.

Ti aspettavi Oddo allenatore?

“E’ un ragazzo che sta da tanti anni nel calcio. Si vedeva che poteva fare l’allenatore, poi ognuno ha i suoi tempi. Lui ha cominciato dopo a fare l’allenatore perché ha giocato fino a tardi”.

Simeone, Mihajlovic, tu… tanti di quella Lazio scudettata sono diventati allenatori

“Dimenticate Almeyda, Marcolin e Pancaro. Abbiamo vinto tanti trofei perché eravamo una bellissima Lazio. Anche il Milan che ha vinto tanto ha sfornato allenatori come mio fratello, Brocchi, Gattuso etc”.

Parolo può fare il vice Biglia?

“Sì, l’abbiamo visto all’Europeo e l’ha fatto benissimo. Se dovessimo rinunciare a Lucas lo sostituiremmo nel migliore dei modi”.

Avete rivisto gli errori fatti a Verona?

“Li stiamo analizzando. Avremmo potuto fare meglio ma come detto mi tengo stretto i punti fatti a Bergamo e Verona. La difesa lavora bene, i ragazzi si stanno conoscendo. Non hanno concesso nulla se non sui calci piazzati su cui stiamo lavorando. Birsa per fortuna lo incontriamo due volte l’anno”.

Adotterai il turn over nelle prossime gare?

“Sicuramente, affronteremo squadre diverse e quindi serviranno giocatori con caratteristiche differenti. Tre partite in 8 giorni sono tante. Ora ci concentriamo sul Pescara e poi da domenica ci concentreremo sul Milan”.

Luis Alberto?

“Rispetto alla scorsa settimana è cresciuto molto a livello fisico. Sta crescendo e domani farà parte dei convocati”.

In virtù dei punti fatti finora, dove pensi possa arrivare questa Lazio?

“Dobbiamo calcolare che abbiamo giocato contro la Juve e abbiamo avuto due trasferte difficili: tutti troveranno difficoltà a Bergamo e a Verona. Stiamo lavorando bene”.

Quanto è importante Peruzzi?

“Quando il presidente in ritiro mi parlò di questa idea mi esaltai subito perché conosco Angelo con cui ho pure giocato. E’ una persona solare, che aiuta tantissimo l’allenatore e la società. E’ una figura trasparente che sa farsi capire da tutti”.

Fabrizio Piepoli

 

Riedle elogia Immobile: “Grande giocatore, ha colmato il vuoto lasciato da Klose”

L’ex punta della Lazio Karl Heinz Riedle a Radio Incontro Olympia ha elogiato Ciro Immobile: “Innanzitutto ringrazio tutti i tifosi laziali che ancora si ricordano di me. Oggi è il giorno del mio 51′ compleanno e mi giungono gli auguri dalla Roma biancoceleste, non posso far altro che salutare tutti i supporters della prima squadra della capitale dicendo loro che resteranno per sempre nel mio cuore. Immobile? Grande giocatore! Ciro già lo era prima di arrivare al Borussia Dortmund, dove, insieme a Klopp ed al resto della squadra, in quella stagione ha incontrato diverse difficoltà senza averne tuttavia la responsabilità. L’allenatore tedesco cercava in quel momento il vice Lewandowski, appena ceduto ai grandi rivali del Bayern Monaco. Immobile, semplicemente, non possedeva le caratteristiche per ereditarne il posto, nonostante i suoi precedenti ottimi campionati in Italia con Torino e Pescara. Anche Gotze, Campione del Mondo con la Germania, proprio con i bavaresi non si è definitivamente imposto, intraprendendo il percorso inverso per ritornare in giallonero per riprendersi quel posto in nazionale. Al contrario, il numero 17 della Lazio e della rappresentativa azzurra di Ventura è l’attaccante giusto per proseguire la grande tradizione dei centravanti delle aquile, il vuoto lasciato da un mito come Klose non si farà sentire. Forza Ciro, avanti Lazio!”.

Brutta tegola per Inzaghi in vista di Lazio Pescara

Brutte notizie per Simone Inzaghi dato che a 24 ore dalla gara di Lazio Pescara rischia di dover fare a meno del suo capitano Lucas Biglia che ieri ha subito un brutto colpo al polpaccio in allenamento. Il giocatore non dovrebbe partecipare col gruppo all’allenamento pomeridiano e mister Inzaghi potrebbe decidere di non rischiarlo contro gli abruzzesi dato che poi martedì i biancocelesti sfideranno il Milan nel turno infrasettimanale.

Galeone: “Inzaghi pecca di esperienza. Perché Milinkovic-Savic non gioca?

Giovanni Galeone, allenatore simbolo del Pescara e grande esperto di calcio a 360° è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” per fare il punto sull’imminente sfida di domani tra Lazio e Pescara:

Sul Pescara e su Massimo Oddo: “Ho grande stima per questo ragazzo. Due anni fa ha preso il Pescara poco prima dei play off ed è andato vicinissimo alla Serie A alla sua prima esperienza. L’anno scorso ha fatto giocare alla squadra il miglior calcio della Serie B. Ha passato anche un periodo difficile, con una serie negativa importante, ma ha continuato a credere nelle sue idee e alla fine ha più che meritato la promozione. Il Pescara di Oddo ha mantenuto questo atteggiamento propositivo nonostante il salto di categoria e di questo gliene va dato atto. Detto ciò, a parte la vittoria a tavolino con il Sassuolo, che secondo me non sarà definitiva, ma verrà rivista dalla Lega, ha fatto un punto. In Serie A il bel gioco non basta, al primo errore ti puniscono e la difesa degli abruzzesi mi sembra tutto tranne che invulnerabile”.

Sulla Lazio e su Simone Inzaghi: Mi sembra che negli 11 titolari sia una squadra di buonissimo livello. Personalmente ho un debole per Keita, che secondo me è un giocatore formidabile. Poi c’è Felipe Anderson, c’è Immobile, c’è Biglia, c’è Parolo, c’è De Vrij. Resto un po’ perplesso quando vedo Milinkovic in panchina, un altro mio pallino. Fossi io l’allenatore lo schiererei sicuramente con maggiore continuità. Ha 21 anni, ma per me è già pronto per stare lì in mezzo al campo. Ha grandi doti fisiche e tecniche. Tuttavia Inzaghi vede i ragazzi tutti i giorni e sicuramente farà le sue valutazioni. Simone ha fatto vedere buone doti sinora, ma l’esperienza, soprattutto in una piazza come Roma, è molto importante. Se la farà strada facendo quest’anno”.

Sugli avversari più forti che ha incrociato durante la sua lunga carriera: Non perché stiamo parlando di Lazio, ma dico Gascoigne. Era spaventoso. Quando era in giornata iniziava a saltare gli uomini come uno sciatore salta i paletti. Tra l’altro proprio contro il Pescara fece un gol memorabile”.

LAZIO PRIMAVERA – Mister Bonatti: “Rossi può diventare forte come Vieri. Lombardi? Ora inizia il difficile…”

Il tecnico della Lazio Primavera Andrea Bonatti è intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3, per parlare dell’andamento della sua squadra:“Abbiamo imparato che il nostro organico è fatto di buoni valori, ma che allo stesso tempo dobbiamo sempre esprimerci al top. Contro il Perugia siamo andati in difficoltà nelle palle alte. Paghiamo un po’ anche l’inesperienza. Ci sono dei momenti in cui una squadra deve saper soffrire. Noi quei momenti non abbiamo saputo affrontarli bene”.

Sulla gara col Napoli: Spero che l’impegno in Youth League possa incidere. Mi dicono che la Roma l’anno scorso non ne abbia risentito più di tanto, speriamo invece che domani il Napoli possa essere un po’ stanco per il viaggio”. Sulla formazione titolare: “Non parlerei di turnover, piuttosto della necessità di schierare chi può garantirmi il top della forma in ogni partita. Vivo ogni gara come la più importante. Non regalo niente a nessuno, ho sempre insegnato la meritocrazia. È una conquista giocare e deve essere sempre così. Il modulo? In base all’avversario ricorro a soluzioni differenti”.

Su bomber Rossi:Una grossa fetta di merito per il successo contro il Perugia è sua. Lui è il finalizzatore della squadra e deve essere messo nelle condizioni di poter segnare. Se fa gol vuol dire che la squadra lo ha messo nelle condizioni di andare a segno. Il paragone con Vieri? Ha meno potenza di Bobo ma è giovane e può ancora recuperarla. Se si ispira a Klose posso esserne solamente contento, perché considero il tedesco un grande giocatore. Dovidio? Un ragazzo molto disponibile. È e resta un terzino destro, ha bruciato tempi di recupero e lo ringrazio per essersi messo a disposizione sin da subito.

Un pensiero su Lombardi, ex Primavera: “Chi se lo è dimenticato in questi anni ha commesso un errore. Me lo ricordo in un derby dove venne anche espulso ma dove riuscì ad incidere aiutando la squadra a recuperare il risultato. Ora per lui viene il difficile, ossia deve dimenticare questo frastuono di emozioni e calarsi nuovamente in questa realtà così prestigiosa”. 

LAZIO SOCIAL – de Vrij grida la carica: “Pronti per il Pescara”

Vigilia di Lazio-Pescara. E’ tutto pronto,  i giocatori sono carichi e vogliono aggiudicarsi i 3 punti. Loro due saranno titolari: de VrijBastos formano una delle coppie più forti di questo inizio di campionato. Il “Ministro della Difesa” è pronto ad affrontare il Pescara dell’ex Oddo. Un solo obiettivo: VINCERE. Il centrale olandese ha condiviso sulla sua pagina ufficiale Facebook una foto con pugno d’intesa tra lui e Keita Balde Diao: “Ci prepariamo per il Pescara“. L’attesa sta per finire, domani pomeriggio sarà il campo a parlare, ma intanto i tifosi sperano in una vittoria in casa.

Sebastiani (pres. Pescara) non ha dubbi: “Oddo sarà presto l’allenatore della Lazio”

Oddo? Lo vedo alla Lazio fra qualche anno, Massimo è destinato ad allenare un club del genere, ma anche Inzaghi è bravo e presto si riprenderà. Ha avuto critiche inspiegabili. Indossa i panni del veggente Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, in queste parole riportate da Il Tempo in vista della sfida di domani contro la Lazio. Poi continua: “Lotito lo considero un amico ma non abbiamo mai chiuso una trattativa insieme”. Domani una stretta di mano, al fischio d’inizio si farà sul serio. 

Massimo Oddo, ieri campione oggi allenatore ma sempre con la Lazio nel cuore: bentornato capitano

Quella di domani sarà la prima volta in assoluto che l’ex terzino biancoceleste, ora allenatore del Pescara, affronterà da avversario la sua ex squadra. Massimo Oddo arriva a Roma dall’Hellas Verona sotto la gestione Cragnotti. Cinque stagioni e mezzo con l’aquila sul petto, 137 presenze e 17 goal. Ragazzo serio ed esemplare, capace con quel piede destro di fare cross di una bellezza unica e sempre pronto a dare tutto per la maglia (non  a caso è diventato capitano con il tempo). I tifosi biancocelesti ricordano sempre con attento Oddo perché a differenza di tanti giocatori che hanno spesso dimenticato in fretta il loro passato biancoceleste, lui invece no…anzì. Per lui ogni occasione era (ed è tuttora) buona per manifestare il suo amore per la Lazio. Ogni occasione ora buona per citare la squadra biancoceleste. Anche quando le strade sono costrette a dividersi…A Gennaio 2007 è stato acquistato dal suo primo amore, il Milan (in cambio di 7 milioni e 750 000 euro più il cartellino di Pasquale Foggia, che vestiva già la maglia biancoceleste). Con i rossoneri vincerà poi la Champions League e a chi è il suo primo pensiero nel secondo giorno più bello della sua vita? Alla LazioVincere questa competizione è una cosa incredibile, però lasciatemi ricordare che è anche merito della Lazio“. Queste parole, rilasciate a caldo subito dopo la vittoria del trofeo, lasciano capire quanto l’uomo sia rimasto legato a questi colori e la gratitudine provata verso un intero tifo che gli è stato sempre vicino. Pensate sia finita qua? Assolutamente No! Dopo la sua breve esperienza al Bayern Monaco lo cercava la Roma, ma lui fu categorico: “No grazie! La maglia della Lazio è una seconda pelle non potrei mai“.

Insomma Massimo Oddo incarnava perfettamente il concetto di attaccamento alla maglia, specie nei derby, di cui è stato sempre protagonista assoluto con reti e grandi partite (vedi la corsa sotto la Nord dopo il rigore segnato a Doni). Vedere quel terzino giocare la stracittadina con tanta cattiveria agonistica, ma soprattutto con tanta eleganza ed educazione infiammava un intero popolo. Le immagini delle sue corse sotto la Nord, dopo un rigore segnato o una punizione ma sopratutto quei cross sublimi rimarranno indelebili nella testa di tutti i tifosi. Ora ha intrapreso la carriera da allenatore. La Lazio cercherà di dare un dispiacere al suo Pescara,  ma al tempo stesso riabbraccerà il suo vecchio capitano, tanto amato e mai dimenticato e lui riabbraccerà la sua amata Curva Nord. Scenderà qualche lacrima? Sicuramente ma quel sorriso di chi è felice di tornare a casa. Del resto come diceva Long John Chinaglia: “Di Lazio ci si ammala inguaribilmente“.

PESCARA – Precedenti, curiosità & analisi tecnica

Dopo aver introdotto aver fatto il punto sulla Lazio di Inzaghi, che domani pomeriggio (ore 18) giocherà contro il Pescara del grande ex Massimo Oddo allo Stadio Olimpico (CLICCA QUI), andiamo ad analizzare nel dettaglio proprio i prossimi avversari dei biancocelesti:

PRECEDENTI, STATISTICHE & CURIOSITÀ’ – 

  • Quella di sabato pomeriggio, sarà la gara numero 200 in Serie A per i delfini: 34 vittorie, 52 pareggi e 113 sconfitte il bilancio nelle 199 giocate finora.
  • Guardando le statistiche gli Abruzzesi non hanno gran che da ridere, perchè non sono mai usciti vittoriosi. Nei 10 precedenti in terra romana, sono ben 8 i successi dei biancocelesti e due i pareggi, con ben 22 gol siglati dai laziali e solo tre dagli abruzzesi. L’ultimo incontro tra le due squadre risale al 25-02-13, in cui i biancocelesti si imposero per 2-0 contro un Pescara prossimo alla retrocessione (reti di Radu e Lulic).
  • La Lazio contro il Pescara ha una media di 2.5 reti a partita.
  • La Lazio non pareggia in casa da 10 partite di campionato: in questo parziale cinque vittorie e cinque sconfitte.
  • La Lazio ha subito tutti e cinque gol in questo campionato nei secondi tempi: con PescaraMilanCagliari e Crotone è la squadra che ne ha concessi di più dopo l’intervallo.
  • Il Pescara è la squadra che ha perso più punti da situazione di vantaggio nelle prime tre giornate (cinque).
  • La Lazio ha la miglior percentuale realizzativa del campionato finora (18%).

I DERBY – Lazio-Pescara sarà anche indirettamente Lazio-Roma: sono infatti ben sei i calciatori che hanno militato nella Roma: Gyomber (l’unico ancora di proprietà del club giallorosso), Aquilani, Pepe, Caprari, Verre e Crescenzi. Tranne lo slovacco tutti sono cresciuti nel settore giovanile della Roma. Sabato all’Olimpico Gyomber, Verre e Caprari partiranno dal primo minuto come nelle prime tre partite di campionato. Punti fermi di mister Oddo, con Verre e Caprari protagonisti di un ottimo avvio di stagione, con l’attaccante in gol all’esordio contro il Napoli. Spera in una maglia da titolare Aquilani, in ballottaggio con Brugman a centrocampo. Pepe e Crescenzi sono invece destinati alla panchina.

L’AMATO EX – Prima contro la LazioMassimo Oddo è una vecchia e piacevole conoscenza per i tifosi biancocelesti, che lo hanno potuto ammirare come giocatore per 5 stagioni, nelle quali ha indossato anche la fascia da capitano. Nessun precedente contro i capitolini in Serie A per lui e nemmeno con suo ex compagno (oltre che amico) il mister Simone Inzaghi.

LA MINACCIA – Nonostante molti segnalino Jean-Christope Bahebeck come principale minaccia per i biancocelesti, noi invece riteniamo che la minaccia più grande per i ragazzi di Inzaghi venga dal centrocampo e porta il nome di Valerio Verre. Sì il ragazzino che qualche anno fa veniva preso in giro dai tifosi della Roma, quando Luis Enrique lo lanciò in prima squadra: “Ma chi c***o è Verre oh?…Urlò a squarcia gola un tifoso giallorosso dopo l’ennesima delusione della sua squadra: in quell’occasione la Roma fu eliminata dallo Slovan Bratislava in Europa League. Bé quel ragazzino è cresciuto e sta cominciando a farsi rimpiangere dai giallorossi. La grande prova contro l’Inter dell’ex canterano giallorosso lo candida seriamente come minaccia per la difesa biancoceleste e l’aria di derby che respirerà sarà uno stimolo in più. Senza contare l’altro ex Bizzarri voglioso di far rimpiangere i biancocelesti di averlo fatto andar via con estrema facilità. Quando vede i colori biancocelesti, tira fuori sempre il proprio meglio. In sette gare contro la Lazio – di cui ha vestito la maglia dal 2009 al 2014 – l’argentino è riuscito a lasciare la porta inviolata ben 4 volte. E nel calcio si sa, se non segni…

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Non dovrebbero esserci sorprese negli undici uomini che schiererà Oddo. Modulo 4-3-2-1 ad ‘albero di Natale’, con BenaliVerre dietro l’unica punta Caprari, ma occhio a Bahebeck. L’ex PSG però ha accusato ieri una lievissima contrattura alla coscia pertanto è in dubbio per domani ma in casa Pescara c’è molta fiducia e alla fine dovrebbe essere regolarmente a disposizione di mister Oddo. Se la rifinitura darà esiti incoraggianti potrebbe anche giocare dall’inizio vista la grande prova contro l’Inter. Meno fiducia sulle condizioni di Coda alle prese con un fastidio alla caviglia. Il centrale in forte dubbio. A centrocampo scalpita per un posto da titolare anche Aquilani, arrivato nell’ultima sessione di calciomercato. Confermate le scelte in difesa, in porta nessun dubbio: ci sarà l’esperto Bizzarri. In dubbio Coda (problema alla caviglia).

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-2-1): Bizzarri; Zampano, Campagnaro, Gyomber, Biraghi; Brugman, Cristante, Memushaj; Verre, Benali (Bahebeck), Caprari. A disp: Fiorillo, Coda, Fornasier, Bruno, Zuparic, Crescenzi, Aquilani, Mitrita, Bahebeck, Vitturini, Pepe, Manaj. All. Massimo Oddo

Diffidati:
Squalificati:
Indisponibili:

Pippo Inzaghi è orgoglioso del fratello: “Simone non ha bisogno di consigli, la sua Lazio è stata l’unica a…”

Nonostante molti tifosi siano pronti ad emanare sentenze di condanna nei confronti di suo fratello, Pippo Inzaghi rimane orgoglioso di quello che sta facendo il fratello Simone alla Lazio. Ecco le sue parole riportate da Il Corriere dello Sport:

Ci sentiamo due-tre volte al giorno. Ci scambiamo opinioni, suggerimenti, confrontiamo il nostro modo di lavorare. Seguo i suoi allenamenti su Lazio Style. Sono felice perché se lo merita. Simone non ha bisogno di consigli: la sua Lazio sinora è stata l’unica squadra a impensierire la Juve in campionato. E poi, alla Lazio gli vogliono bene tutti perché Simone è laziale dentro. Il senso di appartenenza è fondamentale”. 

L’AVVERSARIO DI TURNO – C’è poco da dire: con il Pescara bisogna vincere!

Eccolo di nuovo, il pessimismo, quasi quasi si sentiva la sua mancanza. Il pareggio con il Chievo allo stadio Bentegodi ha lasciano più strascichi negativi di quanto sia necessario. Ma come ricordato anche dal grande Vincenzo D’amico qualche giorno fa: sì la Lazio contro i gialloblu ha deluso le aspettative ma siamo “appena alla terza giornata“, per quanto abbia deluso nulla è compromesso e c’è tanto tempo per rimediare (quindi per ora mettiamo da parte le sentenze di condanna). La squadra di Inzaghi ha ancora molte attenuanti dalla sua, come ad esempio il fatto che solo questa settimana ha potuto lavorare con la rosa al completo e con il tridente offensivo, che sia lui che la società, ritengono titolare: Keita-Immobile-Felipe Anderson. Certo, è anche vero che ci sono delle situazioni che vanno comunque risolte prima di subito, due su tutte: le ali devono lavorare per far segnare Ciro: è questa fondamentalmente la richiesta di Inzaghi. La reazione dopo l’ennesimo gol subito da calcio piazzato è un aspetto positivo da cui ripartire, poi c’è l’ottima condizione di de Vrij e la bellissima coppia con Bastos, un Keita ritrovato: insomma, Inzaghi sa di avere a disposizione una buona rosa con ampi margini di miglioramento. Ed è il primo a sapere che serve di più. Servono vittorie per l’Europa. La Lazio deve ottenere dei risultati positivi nelle prossime sfide, prima della sosta, contro Pescara appunto (casa), Milan (trasferta), Empoli (casa) ed Udinese (trasferta). Ora testa agli abruzzesi, una squadra che ha ben impressionato in questo avvio di stagione, allenata dall’ex capitano biancoceleste Massimo Oddo. Squadra da non sottovalutare per i biancocelesti. I delfini vivono un buonissimo momento di forma e lo testimoniano anche i risultati ottenuti. Il pareggio all’esordio con il Napoli, dopo essere andati addirittura in vantaggio di due reti, ne è un esempio più che concreto, così come l’ultimo match contro l’Inter perso solamente nei minuti finali. Insomma non sarà facile, ma questo poco importa, c’è solo una cosa che conta davvero…i 3 punti. Domani BISOGNA VINCERE!!!! Ohhh Forza Lazio alè, Ohhh Forza Lazio alè, Ohhh Forza Lazio alè, bisogna vincereeeeee.

IL GRANDE EX –  Quella contro il Pescara non sarà mai una partita come le altre per Ciro Immobile. Fare da giudice, giuria e boia contro chi ti ha fatto diventare grande è dura. Ma è il calcio. Adesso, Ciro è un giocatore della Lazio e sabato guiderà l’attacco dei biancocelesti all’assalto di Bizzarri e soci. Sebastiani non ha mai nascosto una predilezione particolare per lui, lo avrebbe volentieri riportato a Pescara. Ma ormai Ciro, tra prezzo del cartellino e ingaggio, viaggia su cifre non alla portata del delfino. Un domani, a fine carriera, potrebbe tornare insieme all’amico Verratti per chiudere col calcio giocato in maglia biancazzurra. Ma sono discorsi prematuri. Adesso c’è da giocare una gara importante. La Lazio deve riprendere la sua corsa verso l’Europa.

2 GOL SONO ASSICURATI – Sul campo non sarà facile battere i ragazzi di Oddo, anche se rose  alla mano non ci dovrebbe essere partita. Nei cinque precedenti tra le due squadre all’Olimpico, i biancocelesti hanno sempre segnato due gol. In quattro occasioni sono riusciti a portare a casa l’intera posta in palio, mentre soltanto in una si sono dovuti accontentare del pareggio. Che sia di buon auspicio….
Ecco gli incontri in questione:

– 25 febbraio 2013, Lazio-Pescara 2-0 (Radu, Lulic)
– 25 aprile 1993, Lazio-Pescara 2-1 (Favalli, Signori)
– 18 dicembre 1988 2-2 (Gregucci, Ruben Sosa)
– 11 ottobre 1079 2-0 (Giordano, D’Amico)
– 30 ottobre 1977 2-1 (Agostinelli, Giordano)

Dopo questo breve approfondimento ecco l’analisi tecnica dei prossimi avversari dei biancocelesti: il Pescara di Oddo.

Marco Lanari

Prandelli torna sul mancato arrivo alla Lazio: “Parlerò al momento opportuno. Rispetto Inzaghi e i tifosi”

Torna a parlare l’ex CT della nazionale italiana e anche lui “quasi” allenatore della Lazio Cesare Prandelli. Il suo arrivo sulla panchina biancoceleste era ormai fatto, ma anche lui è stato avvolto dal ciclone Bielsa. Così, dopo esser stato tradito dalla dirigenza biancoceleste prosegue la sua ricerca di una nuova avventura: “Mi guardo intorno, cerco di essere pronto per un’eventuale chiamata“. Questo ha dichiarato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, dopodiché Prandelli è tornato sulla  vicenda del suo mancato arrivo sulla panchina della Lazio, dopo la famosa stretta di mano con LotitoFarò chiarezza al momento opportuno. Ho grande rispetto per i tifosi che sono stati eccezionali in quel periodo e per Inzaghi. Non voglio, con una battuta, rovinare un determinato movimento“. Poi sull’ipotesi alternativa dell‘Atalanta, avanzata sempre in estate: “Ha parlato in maniera ufficiale Sartori dicendo che era una fantasia giornalistica. Sarebbe stato un sogno per tutti. Per me l’Atalanta è una cosa molto seria, vorrei andarci con i piedi di piombo”.

Siviglia: “Inzaghi e Oddo hanno grandi idee, si faranno valere. Bastos? Gran bel centrale”

Il ballo dei debuttanti: così potrebbe essere definita la sfida di domani tra Inzaghi e Oddo rispettivamente allenatori di Lazio e Pescara. Li conosce bene Sebastiano Siviglia, che ha parlato proprio dell’imminente sfida ai microfoni di Radiosei nella trasmissione nove gennaio millenovecento:

“E’ presto per giudicarli. Massimo ha fatto bene fin dall’inizio, è andato in Serie A al primo anno. E’ stato molto bravo a centrare un obiettivo per niente facile. Simone continua l’esperienza coi grandi,  questo è il suo anno più importante. Le idee ce l’hanno entrambe e stanno facendo bene il loro mestiere, si faranno valere. La Lazio è una squadra che ha nelle corde la possbilità di centrale l’Europa, il Pescara è progettato per salvarsi. Non siamo qui a giudicare gli allenatori, che sono solo al primo anno in Serie A. Non è semplice per entrambi. Per analizzare il gioco di Inzaghi bisogna capire le caratteristiche dei giocatori. Se hai elementi che premiano le ripartenze come quelli della Lazio sai che la tua squadra avrà nel Dna il contropiede. Un tecnico tende a valorizzare le caratteristiche dei suoi giocatori. C’è un filo comune che lega le tre partite di Inzaghi di quest’anno e sono proprio le ripartenze”. Da ex difensore non poteva non dire la sua sul nuovo acquisto BastosGran bel centrale. Per caratteristiche si sposa bene con de Vrij. Molto reattivo, grandi qualità a livello di reattività e a livello muscolare. Conosce bene i suoi limiti, gioca semplice e sempre bene. Il perno forte è de Vrij, ma Bastos lavora benissimo al fianco dell’olandese”.

Primavera, Rezzi: “Esordio da sogno. Contro il Perugia abbiamo pagato l’inesperienza”

l centrocampista della Lazio Primavera, Edoardo Rezzi è intervenuto in collegamento ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.

Un inizio migliore non potevo aspettarmelo, contro il Perugia è stata la mia prima da titolare, ho segnato e abbiamo vinto. Come mi ha detto il mister devo cercare di dare continuità di prestazioni, di gol e di assist, il mio ruolo mi consente di sfornare assist come accaduto sabato. Il gol lo dedico a mio nonno, tifosissimo laziale che non è riuscito a vedermi con questa maglia.

Il precampionato è stato difficile tra gli infortuni e quello che è accaduto con Cardelli ci siamo trovati in emergenza, il mister ci ha chiesto di non parlare fuori dallo spogliatoio e di essere concentrati sulla nostra stagione, quello che accade fuori non ci deve interessare. Dopo la partita con il Perugia infatti ci ha rimproverato perché la concentrazione non è stata massima. Aver subito 4 gol è stata una questione di esperienza, solo Rossi, Dovidio e Folorunsho sono gli esperti della squadra.

In Primavera ho trovato un ambiente fantastico, i più grandi sono stati disponibili ad aiutarci, la scorsa stagione non è stata facile, ora c’è voglia di riscatto e di far bene. Trovare questa disponibilità mi ha fatto molto piacere soprattutto Rossi mi sta aiutando molto.

Bonatti vuole farci giocare a calcio, ci insegna molto da un punto di vista tattico, è molto preparato e siamo contenti. Io ho lavorato anche con mister Santoni, il suo apporto è stato soprattutto dal punto di vista della crescita e i risultati si sono visti: io, Spiezio e Miceli siamo saliti in Primavera, questo era il suo obiettivo.

Mister Bonatti vuole un atteggiamento propositivo e aggressivo, noi proviamo a fare del nostro meglio. Si è arrabbiato per 4 gol subiti, ci ripete sempre che il carattere della squadra deve rispecchiare quello del mister e lui non si è ritrovato in quello che ha visto. Dovevamo gestirla meglio, sul 5 a 1 non dovevamo concedere la rimonta, ma paghiamo l’inesperienza faremo del meglio per migliorare.

Il nuovo modulo, il 4-2-3-1 è nato dal fatto che mister Bonatti vuole giocare molto con il centrocampo e con gli appoggi, con le mezz’ali non riuscivamo a trovare il possesso, per questo non le usa più ma preferisce due centrocampisti centrali.

Non ho un modello di riferimento, cerco solo di migliorare giorno per giorno, non voglio fare paragoni con calciatori già arrivati, io penso solo a me. Il mio peggior difetto è il carattere, sono permaloso e il mister sta cercando di rafforzare questo aspetto. Il mister non accetta uscite di testa. Il mio punto di forza, giocando trequartista è la tecnica e la capacità di smarcarmi tra le linee.

Sabato troveremo un Napoli molto aggressivo, soprattutto nei minuti iniziali, noi dovremmo farci trovare pronti nel gestire i primi minuti per poi ripartire. Il loro impegno di coppa potrebbe pesare, non è facile giocare ogni tre giorni. Dovremo essere bravi a sottometterli, dobbiamo dimostrare che ci siamo e che abbiamo un obiettivo importante, abbiamo voglia di riscatto.

Folorunsho potrebbe fare un ottimo campionato, lo vediamo durante gli allenamenti, è un trascinatore, pochi hanno la sua voglia e la sua grinta.

L’esempio di Lombardi, laziale cresciuto nel settore giovanile alimenta il sogno che abbiamo sin da bambini. Deve essere un esempio per tutti i giovani che stanno provando a perseguire questo sogno.

Io vengo dagli Allievi dove affrontavamo squadre del nord che sono molto preparate, anche questo aiuta a crescere. Quest’anno sarà lo stesso per la Primavera, sappiamo che ogni partita sarà sempre una battaglia, non ci poniamo obiettivi e pensiamo partita per partita e alla fine tireremo le somme”.

CINEMA – Peter Falk, il “Tenente Colombo”

A New York il 16 settembre 1927 nasceva Peter Falk. Attore e produttore, sin da piccolo affetto da una grave malattia all’occhio, poi rimosso; da qui il suo caratteristico sguardo che l’ha contraddistinto e che ha fatto anche un po’ la sua fortuna. Prima di iniziare la carriera artistica era un impiegato dello Stato del Connecticut che, annoiato dal lavoro d’ufficio, si avvicina alla recitazione. Nel 1955 era già un attore professionista con una solida esperienza teatrale a Broadway.

Nel 1957 debutta in televisione e da quel momento prende parte a numerose serie televisive, fra cui “The Naked City”, “Gli Intoccabili”, “Ai confini della realtà”. Il debutto nel mondo del cinema avviene con “Il paradiso dei barbari” del 1958, poi è la volta di “Sindacato Assassini” nel 1960, che gli vale una nomination all’Oscar come Migliore attore non protagonista. Ma è il personaggio del Tenente Colombo che lo fa conoscere al grande pubblico. Il primo episodio va in onda sul canale NBC nel 1967 e da allora per più di trenta anni appassiona il pubblico del piccolo schermo. La serie va in onda ininterrottamente dal 1971 al 1978 ma poi, dato l’enorme successo e la richiesta del pubblico, vengono girati anche film pensati specificatamente per la televisione, prodotti anche dallo stesso Falk. Al cinema compare in “Mariti” nel 1970, “Una moglie” nel 1974, “Invito a cena con delitto” nel 1976, “Il grande imbroglio” nel 1985, “Il cielo sopra Berlino” nel 1988. Il successo ottenuto prepara il terreno a una nuova serie regolare del Tenente Colombo, che nel 1989 ricomincia. Per un lungo periodo Peter Falk si dedica maggiormente alla televisione prendendo parte a dei lungometraggi. Nel 2001 è nuovamente un gangster in “Corky Romano”. Si è sposato due volte: la prima con Alice Mayo dal 1960 al 1976, con la quale ha adottato due figlie, la seconda con l’attrice Shera Danese, che spesso è al suo fianco negli episodi de “Il Tenente Colombo”. Nel 2004 ha ricevuto la Targa d’oro dell’Ente David di Donatello. Malato dal 2008 di Alzheimer, si spenge il 23 giugno 2011 a 83 anni nella sua villa a Beverly Hills.

ACCADDE OGGI – 16 settembre 1904: il primo sciopero generale in Italia

Tutto nasce da un episodio verificatosi in Sardegna, più precisamente a Buggerru, il 4 settembre 1904 quando mentre era in corso uno sciopero a cui avevano aderito circa duemila lavoratori della miniera l’esercito sparò sui manifestanti uccidendone quattro e ferendone undici.

Agli inizi del ‘900 Buggerru veniva chiamato “petite Paris” ovvero “piccola Parigi” dato che i dirigenti minerari che si erano trasferiti nel borgo minerario con le rispettive famiglie avevano creato un certo ambiente culturale. Fra questi Achille Georgiades, un greco arrivato in Sardegna nel 1903 per dirigere le miniere della Societé des mines de Malfidano di Parigi, la cui Sede operativa in Sardegna era proprio a Buggerru. C’era anche il francese Georges Perrier che gestiva un cinema; inoltre in paese vi erano anche un teatro e un circolo riservato alla ristretta élite dei dirigenti della società francese. E poi c’erano i minatori che lavoravano in condizioni disumane, sottopagati e costretti a turni di lavoro massacranti, vittime molto spesso di incidenti mortali sul lavoro. Questi ultimi erano organizzati nella Lega di resistenza di Buggerru che contava quattromila iscritti. Nel 1903 i delegati della Lega di Buggerru avevano partecipato al secondo congresso nazionale della Federazione dei minatori. I dirigenti della Lega erano due socialisti, Giuseppe Cavallera e Alcibiade Battelli. Per cercare una risposta alle loro rivendicazioni riguardanti l’incremento dei salari e il miglioramento delle loro condizioni di vita e di lavoro, fu attuata un’ondata di scioperi che presero il via nei primi mesi del 1904. Il 7 maggio però si verificò l’ennesimo incidente che costò la vita a quattro minatori. La protesta si fece più dura nel mese di settembre a seguito di una circolare diramata il giorno 2 dall’ingegner Georgiades, dove veniva comunicato che a partire dal giorno dopo la pausa tra i due turni di lavoro, mattutino e pomeridiano, era stata ridotta di un’ora. La reazione dei lavoratori fu immediata e iniziò lo sciopero dei minatori. La domenica del 4 settembre 1904 mentre la delegazione sindacale era in trattative gli operai erano riuniti di fronte alla sede della direzione generale della miniera in sostegno della delegazione sindacale. Ma nel frattempo i titolari della ditta chiamarono l’esercito, che fece fuoco sugli operai uccidendone tre e ferendone molti altri.

I fatti verificatisi provocarono fortissime reazioni: l’11 settembre a Milano per protestare contro la violenza di Buggerru la Camera del lavoro approvò una mozione per lo sciopero generale da organizzare in tutta Italia entro otto giorni; il 14 settembre a Castelluzzo, in Provincia di Trapani, durante una manifestazione dei contadini che protestavano contro lo scioglimento di una riunione locale e l’arresto di un socialista, dirigente di una cooperativa agricola, i carabinieri spararono sui contadini; il giorno successivo a Sestri Ponente vi furono dei disordini. A seguito dell’ennesima strage l’indignazione raggiunse livelli altissimi. A quel punto, promosso dai sindacalisti rivoluzionari di Arturo Labriola e dal Partito Socialista Italiano di Filippo Turati, la Camera del Lavoro di Milano proclamò lo sciopero generale nazionale, fu il primo in tutta Europa, che si svolse dal 16 al 21 settembre ed al quale aderirono i lavoratori italiani di tutte le categorie.

E così, il 16 settembre 1904, lo sciopero generale cominciò ad attuarsi con larga partecipazione a Milano e a Genova e via via a Bologna, Livorno, Parma, Roma, Torino e, nei giorni seguenti, coinvolse Bari, Biella, Brescia, Catanzaro, Napoli, Palermo, Perugia, Venezia e inoltre lo sciopero si estese anche nelle campagne. Dopo l’assunzione di impegno, da parte di un gruppo di parlamentari socialisti, a presentare in Parlamento una proposta di legge per vietare l’uso delle armi alle forze dell’ordine durante gli scioperi il 21 settembre lo sciopero si concluse. Giolitti chiese ed ottenne dal re lo scioglimento delle Camere e le elezioni anticipate.

Facco punge Inzaghi: “E’ lui che deve dare un’identità alla squadra”

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Si avvicina il match di sabato tra Lazio e Pescara. Le due compagini cercheranno punti per smuovere la classifica. la Lazio cercherà la prima vittoria casalinga. Ma il Pescara di Oddo è squadra da non sottovalutare. Mario Facco, ex difensore laziale, è intervenuto a Radiosei, per analizzare il momento Lazio. E punta il dito contro Inzaghi:

L’identità di gioco della Lazio? Inzaghi è l’allenatore della Lazio, è lui che deve dare qualcosa di più a livello di gioco alla squadra. Ci deve essere voglia di vincere e migliorare, con il Pescara si deve vincere, punto. Se la Lazio non vincesse con il Pescara sarebbe grave. Certamente la campagna acquisti non è stata eccezionale, ma dobbiamo ancora aspettare un po’. C’è molto ancora da scoprire, ma intanto che si facciano punti contro squadre meno importanti“.

ESTATE ROMANA – Il programma dei prossimi appuntamenti

La nuova settimana di Estate Romana offre la straordinaria opportunità di partecipare ad eventi di nuove creatività, di arte urbana contemporanea, arte pubblica e arte visiva, di azione performativa e teatrale, in scenari archeologici suggestivi (Parco Archeologico del Teatro di Marcello, Stadio Palatino e il peristilio inferiore della Domus Augustana, Auditorium di Mecenate), in spazi urbani storici abitati da linguaggi emergenti del contemporaneo (Biblioteca Vallicelliana, Goethe Institut Rom, Conservatorio di Musica Santa Cecilia, Accademia Nazionale di Danza), in strade, quartieri e rioni (Trastevere, Campo Marzio, Pietralata) che diventano protagonisti di narrazioni itineranti, e ancora in parchi e giardini (Colle Oppio, Andrea Campagna), al centro come nei quartieri più decentrati, spazi valorizzati e recuperati attraverso il lavoro degli artisti.

Molte le installazioni, le videoproiezioni e le visioni digitali, le narrazioni teatrali e musicali, le sperimentazioni  tra i linguaggi artistici del contemporaneo e i luoghi, della storia e della vita quotidiana, che attraversano la città, coinvolgendo il pubblico di ogni età e cultura. L’Arte Pubblica dei Nuovi Media incontra il cuore di Roma Capitale attraverso museOn – Rome Open Museum Exhibition. Sabato 17 una monumentale opera d’arte pubblica mediata dalle tecnologie emergenti accenderà la magnificente location del Parco archeologico del Teatro Di Marcello, che diventerà una speciale arena delle arti, un museo aperto, interattivo e aumentato, liberamente accessibile.

Arte contemporanea e archeologia dialogano anche nei monumentali spazi del colle Palatino. La terrazza e le arcate severiane, lo Stadio Palatino e il peristilio inferiore della Domus Augustana sono i luoghi che, con la loro memoria, si trasformano in un laboratorio linguistico per il pensiero contemporaneo in virtù della mostra Par tibi, Roma, nihil, anteprima del RomaEuropaFestival 2016, in corso fino a domenica 18.

IF Invasioni (dal) futuro*003 ha scelto di collocare la visione del futuro negli spazi dell’Auditorium di Mecenate, luogo della memoria archeologica. Come una sorta di trasmettitore spaziale millenario, l’Auditorium dal 20 al 25 settembre sarà animato dalle immagini di un accurato video mapping e dai paesaggi sonori di ‘altri’ mondi possibili e presenterà un nuovo ‘raccolto’ di storie, immagini e suoni.

La Biblioteca Vallicelliana, opera seicentesca dell’architetto Francesco Borromini, è attraversata invece daIla comunità del festival multidisciplinare Short Theatre, alla ricerca della giusta distanza tra sguardo e creazione. Che nello storico spazio urbano di piazza della Chiesa Nuova, domenica 18, ha scelto di chiudere l’evento con Bello Mondo, rito sonoro di Mariangela Gualtieri.

Un rito sonoro, certo di tutt’altro genere, è anche quello che ospiterà un altro spazio urbano storico di Roma, il Goethe Institut Roma, che venerdì 17 aprirà i suoi spazi ad uno degli appuntamenti del  Battle of the Year, la più prestigiosa competizione di breakdance al mondo. E se la decima edizione di Teatri di Vetro, Festival delle arti sceniche contemporanee, si snoderà in vari luoghi della metropoli, da Centrale Preneste Teatro al Teatro Vascello, dagli spazi delle Carrozzerie n.o.t. a quelli della Fondazione Volume!, il progetto d’arte contemporanea There is no place like home in programma dal 16 settembre si pone l’obiettivo di offrire un nuovo sguardo su Roma, precisamente dalle sue viscere, le acque bionde e irrequiete del Tevere all’altezza di Ponte Marconi.

 Agorà – Teatro e Musica alle Radici torna a colorare le strade di Roma per il quinto anno consecutivo, muovendosi tra viaggio, scoperta, incontro di culture, ritmi e personaggi. Spettacoli e performances itineranti  attraverseranno le strade, i quartieri, i rioni di Roma (Parione, Pigna, Monti, Campitelli, Trastevere, Campo Marzio, Pietralata). E per una manifestazione che inizia, un’altra che torna: il 22 settembre riparte il festival internazionale Artescienza, che in questa seconda fase si svolgerà al Parco Tecnologico Tiburtino, al Conservatorio di Musica Santa Cecilia e all’Accademia Nazionale di Danza.

Chiesa: “Felice per Inzaghi e Oddo. Lazio, squadra con ottime potenzialità”

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E’ stato compagno di squadra sia di Simone Inzaghi, che di Massimo Oddo. Giocavano tutti insieme alla Lazio. Enrico Chiesa, ha commentato la sfida da allenatori, tra i suoi deu ex compagni di squadra, dalle frequenze di Radio Olympia:

Quella era una squadra straordinaria e molti sono diventati grandi allenatori. Sono contento per Oddo e Inzaghi, se lo meritano, hanno cominciato dal settore giovanile e adesso sono arrivati in serie A. Simone ha fatto un lunghissimo percorso nella Lazio e lo merita, Massimo invece ha avuto la fortuna di poter sfruttare l’esonero di Barone. Sono contento per entrambi. Esprimono un gioco propositivo e interessante. La Lazio ha vinto la prima a Bergamo, ha perso con onore contro la Juventus, e ha pareggiato contro il Chievo mentre l’Inter ha perso in quel campo. Quindi i risultati sono buoni e già gli stanno dando ragione. Bisogna dargli il tempo necessario per vedere anche un gioco più brillante, deve trovare gli equilibri giusti e la tranquillità necessaria. Oddo sta continuando il lavoro dello scorso anno, contro l’Inter ha fatto una partita pazzesca decisa soltanto da un campione come Icardi. Inzaghi ha tutte le conoscenze per trasmettere ai suoi giocatori tutti gli elementi necessari, è difficile dire se sia più semplice pensare al gioco con una squadra più importante come la Lazio o in una neopromossa. Molti pensano che con calciatori più dotati è un lavoro meno complicato, altri credono che la differenza la facciano le pressioni. Io credo che la differenza la faccia l’atteggiamento dei giocatori, quanto sono disposti a fidarsi del suo tecnico e pronti a recepire e assorbire le sue indicazioni. Roma è una piazza complicata e con tante pressioni, Simone deve essere orgoglioso dell’occasione che ha avuto anche se inizialmente la Lazio aveva puntato su Bielsa. Ovviamente può avere l’ostacolo di non aver potuto fare lui la campagna acquisti, molti li ha già trovati. Però può avere il vantaggio di conoscere diversi elementi che vengono dalla primavera. Tutto dipende dall’atteggiamento dei giocatori. Perdere Candreva non è facile, però la Lazio ha giocatore importanti, Keita ha grandissime qualità tecniche, salta l’uomo come pochi altri in Italia, Immobile ha una voglia incredibile di riscatto. Ha recuperato De Vrij che è un difensore eccezionale forse il più forte che abbiamo in Italia. La Lazio ha ottime potenzialità è una squadra che può competere, non so dove arriverà ma ha tutti i mezzi per fare molto bene. Peruzzi è sempre stato un personaggio molto positivo, nei confronti della società e dei compagni, anche se quando si arrabbiava c’era da preoccuparsi. E’ stata una scelta molto intelligente da parte di Lotito, non è semplice trovare figure così equilibrate, gestire le vittorie è semplice, il problema è quando ci sono momenti delicati e lui è la persona giusta. Poi conosce l’ambiente, a Roma, come in ogni grande piazza c’è una grande pressione, e questo non è banale. Molto brava la società scelta perfetta, è una figura perfetta perché è credibile, è un acquisto che vale quello di un grande giocatore. Può aiutare anche nel rapporto con i tifosi e la società perché nella sua storia ha costruito un rispetto trasversale“.