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Siviglia: “Mi piace tanto questa Lazio. Se ritrova Keita e Anderson può ambire alla Champions”

L’ex centrale biancoceleste Sebastiano Siviglia, intervistato da Radio Incontro Olympia, ha commentato l’undici di Inzaghi: La difesa della Lazio è sicura e affidabile. Rispetto al passato vedo poi una sinergia e una voglia diversa. Sui singoli devo dire che Bastos mi ha impressionato, per qualità e umiltà. Molto forte fisicamente, buona scelta di tempo negli interventi. Un difensore semplice ed efficace: la peculiarità dei difensori forti. Ha grande qualità e fisicità. Mi sembra un ottimo acquisto”.

Una difesa completamente diversa rispetto al passato. “Lo scorso anno mi capitava spesso di vedere le partite della Lazio e a volte, ammetto, con tutto il rispetto per chi giocava, pensavo tra me e me che se mi rimettevo in forma potevo ancora giocare. Quest’anno invece sarebbe stato più duro. Con Bastos, che mi ha fatto una buonissima impressione, de Vrij che è tornato a ottimi livelli e Radu, non credo che avrei avuto trovato spazio”. L’obiettivo della Lazio?A me piace tanto come squadra. Ha registrato la difesa, davanti ha trovato un animale da gol come Immobile, che ha gamba e freschezza atletica notevole. Se ritrova Keita e il miglior Anderson può lottare per il terzo/quarto posto. Non mi convincono le milanesi”. Su Keita. “Ma certo che la situazione si può risolvere. Quando inizierà a giocare a calcio e tornerà a fare goal nessuno si ricorderà dei problemi”.

Saudade Onazi: “Mi mancheranno tante cose di Roma e dei laziali”

Sono passati pochi mesi da quando Ogenyi Onazi ha lasciato la Capitale dopo 5 anni, ma il centrocampista è rimasto legato ai colori biancocelesti come dichiarato in Nigeria: “Ho lasciato la Lazio per schiarirmi le idee. Avevo bisogno di ricominciare in un altro posto. Spero di trascorrere una grande stagione e migliorare la mia carriera in Turchia. La pasta? Mi mancheranno tante cose di Roma e dei tifosi”.

SHOCK ABBONAMENTI – La Lazio è la squadra con meno abbonati della Serie A. Ecco l’impietoso dato

I 7 acquisti non sono bastati al popolo laziale per tornare allo stadio. Il dato abbonamenti questa volta è davvero impietoso: soltanto 4000 persone hanno sottoscritto l’abbonamento allo stadio Olimpico. Un calo di quasi il 72% rispetto alla passata stagione in cui già ci fu un crollo importante. Subiscono un calo notevole anche Milan e Palermo, colpa di un calciomercato pressoché inesistente. Ecco i dati completi pubblicati dal Corriere dello Sport.

O Generosa di Allevi non ci piace, meglio l’inno della squadra di casa!

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Ce l’eravamo quasi dimenticata, ma a Lazio-Juve puntuale come un boia, abbiamo di nuovo ascoltato O generosa che anche quest’anno accompagnerà l’ingresso in campo della nostra Lazio e di tutte le altre squadre della Serie A. Brutta quanto la peste, O generosa viene puntualmente fischiata da tutti i tifosi laziali (ma anche dalle altre tifoserie che vantano una certa tradizione e cultura sportiva).

La non brillante idea del Presidente Maurizio Beretta di inserire quest’inno pensato per “unire i due pilastri della cultura italiana nel mondo: l’amore per il calcio e la grande tradizione musicale” sembra la brutta copia di quello della Champions League e, cosa ben più grave, contribuisce all’allontanamento dei tifosi dallo stadio, vissuto come luogo dove appartenenza e radici storiche vengono sedimentate e alimentano il senso della tradizione e della militanza verso la propria squadra.

Il brano venne presentato ufficialmente poco più di un anno fa (ndr 27 luglio 2015) all’Expo di Milano, in occasione del sorteggio per il calendario del campionato 2015-16 e fece la prima apparizione l’8 agosto prima della gara di Supercoppa italiana tra Lazio e Juventus allo stadio di Shanghai e ancora oggi viene diffuso dagli altoparlanti prima del fischio d’inizio degli incontri al posto di Sò già du ore di Aldo Donati o di Vola Lazio vola di Toni Malco. 

Ma proprio per essere obiettivi e sviluppare una class action, non possiamo equiparare questa banale operetta musicale – fra l’altro scritta da chi molto probabilmente non conosce né lo stadio né le logiche dei tifosi – con inni del calibro di Pazza Inter, “O Fiorentina, “Roma Roma” di Antonello Venditti“, Forza Napoli” di Nino D’angelo” e poi ancora “Milan Milan di Tony Renis, “Juve storia di un grande amore composta da Paolo Belli senza poi dimenticare tutti gli altri storici inni di Torino, Genoa, Sampdoria, Atalanta, Verona e le altre squadre del nostro movimento calcistico.

Noi rispettiamo il lavoro di Allevi, ma questa idea non ci è parsa azzeccata. Per questo Laziochannel.it sta valutando insieme ad altre testate nazionali, di creare attraverso il portale Change.org una petizione che possa sensibilizzare la lega Calcio per abolire O Generosa, ridando spazio agli inni storici delle squadre locali e in caso di finali, ascoltare il solo inno di Mameli.

Siamo convinti che il maestro Allevi comprenderebbe la nostra richiesta, perché come direbbe lui stesso, “l’amore è il motore della vita”. E noi che amiamo i nostri inni, con tutti i rituali che circondano il calcio, vorremmo tanto riascoltare “Vola Lazio Vola” quando la nostra Lazio entra in campo. Non ci sembra una richiesta assurda, ma soltanto un segno di rispetto.

Rambaudi: “Mercato più che positivo, la società ha operato bene per competere”. E su Bastos e Lukaku…

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L’ex attaccante della Lazio e attuale commentatore tv Roberto Rambaudi è intervenuto ai microfoni di ‘Tuttomercatoweb.com’ per parlare dell’ultimo mercato in casa biancoceleste:

È stata una sessione più che positiva. La società ha lavorato bene, migliorando laddove ce n’era bisogno, con Immobile davanti e dietro con De Vrij e Bastos“. Proprio sull’ex centrale del Rostov, che ha praticamente annullato ‘mister 90 milioni’ Higuain: “E’ un ottimo giocatore, forte. Evidentemente lo conoscevano bene e, se riesce a mantenere questi livelli, la Lazio dietro ha trovato un elemento importante. Vorrei però vederlo in una difesa a quattro: nella linea a tre ha fatto bene, ma non lo esalto dopo solo una giornata, anche se secondo me ha tutto per costituire una coppia importante con De Vrij“. Un bilancio positivo, insomma: “La linea mediana è tra le migliori in circolazione. In difesa invece ho dei dubbi su Lukaku: ha un grande fisico, ma pecca nell’uno contro uno e in più non ha il piede giusto per i cross. Lo voglio vedere, ma tutto sommato la Lazio ha operato bene per competere. Adesso sta al tecnico far crescere tutti, ma la Lazio è questa“.

Sturaro, l’agente conferma: “Sì, Lazio e Napoli erano interessate, ma la Juve…”

La Lazio, in questa sessione di mercato, ha provato a rinforzare le fila del proprio centrocampo cercando di portare nella Capitale Stefano Sturaro. A confermarlo, l’agente del calciatore juventino, Carlo Volpi, ai microfoni di ‘tuttojuve.com’:

Sì, confermo che Napoli e Lazio erano interessate, ma il discorso è tramontato prima della fase calda del calciomercato, in quanto la Juventus ha fatto capire a Stefano che non aveva intenzione di cederlo. Il ds del Napoli Giuntoli ha provato, prima di giugno, a chiedere se io ragazzo era disponibile: quella partenopea è una grandissima piazza e in crescita, ma il progetto bianconero fa sentire il mio assistito importante e non una pedina ai margini. Giuntoli poi stravede per lui, ne ha grande stima, ma Stefano è juventino. I colloqui tra le due società sono iniziati nel momento in cui i bianconeri stavano cedendo Pereyra, ma poi probabilmente la Juve ha chiuso ogni discorso ritenendo Stefano un calciatore adatto a questa società. Nonostante abbia ancora molto da dimostrare“.

È una Lazio sempre più…verde: dopo Lombardi, anche Murgia verso l’esordio?

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Quella targata 2016-17 è una Lazio sempre più…verde. La rosa a disposizione di Simone Inzaghi ha infatti la seconda età media più giovane del campionato, con i suoi 25 anni e 13 giorni. Un dato davvero eccellente, migliorato, durante l’ultima campagna acquisti, di due anni rispetto alla passata stagione, ma che è stato possibile anche grazie all’ottimo lavoro svolto nel settore giovanile.

Ogni anno, infatti, la Primavera regala profili molto interessanti: è stato il caso di Lombardi, andato in gol già all’esordio contro l’Atalanta, ma ben presto potrebbe essere il caso anche di un altro ragazzo che Inzaghi è pronto a lanciare, ovvero Alessandro Murgia. Un elemento che il tecnico piacentino conosce bene, essendo stato il fulcro della squadra che, con lui al timone, trionfava ovunque in Italia. Lo ha cresciuto, coccolato ed ora vuole fargli fare il salto nel calcio dei grandi. Quello a cui, con Pioli, il ragazzo è andato più volte vicino, con le due convocazioni in Europa League, e le diverse aggregazioni alla prima squadra. Chissà però che a regalargli l’esordio tanto desiderato non sia proprio la gara di domenica prossima contro il Chievo. Murgia ci spera, in questi mesi ha lavorato duro e imparato tanto da un maestro come Lucas Biglia, in attesa della sua occasione. La stessa che avrebbe voluto dargli già Marcielo Bielsa, dopo averlo studiato in alcuni filmati. Alla fine, come noto, non se ne è fatto nulla, causa mancato arrivo del tecnico argentino. Ma niente paura: ci penserà Inzaghi a sciogliere le ali e a far spiccare a questa nuova giovane aquila.

LAZIALI FUORI PORTA – Guerrieri stecca, Rozzi all’esordio con la Lupa Roma

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Secondo appuntamento stagionale con la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Berisha (Atalanta), Guerrieri ( Trapani), Ronaldo e Luiz Felipe (Salernitana),Filippini (Cesena), Crecco (Avellino), Palombi e Germoni (Ternana), Rozzi (Lupa Roma), Mauricio (Spartak Mosca). Elez (Rijeka), Oikonomidis (Aarhus), Perea (Lugo).

Con la sosta per le Nazionali sono scesi in campo solo quei giocatori che militano nelle serie inferiori, vediamo nel dettaglio:

SERIE B

Luiz Felipe e Ronaldo: la Salernitana impatta per 1-1 tra le mura amiche contro la corazzata Verona. I granata, andati sotto dopo pochi minuti per la rete del figlio d’arte Ganz, sono riusciti a trovare il pareggio con un gol di Coda al minuto 61. Solo panchina per Ronaldo, mentre il giovane difensore Luiz Felipe Ramos Marchi non risulta nella lista dei convocati. Entrambi arrivati a Salerno nelle ultime ore di mercato, faranno di tutto per giocarsi le proprie chance.

Guerrieri: dopo gli ottimi esordi nelle due gare di Coppa Italia e nella prima di campionato, per Guido Guerrieri, nella gara pareggiata per 1-1 dal Trapani in casa con la Pro Vercelli, arriva la prima “distrazione” stagionale: il classe ’96 ha infatti sulla coscienza il gol del vantaggio degli ospiti siglato da Vajushi, causato da una sua uscita sbagliata. Fortunatamente i siciliani trovano il pareggio grazie a Coronado, evitando una pesante sconfitta interna. Per il resto ordinaria amministrazione per il portierino romano. Per crescere servono anche questi errori, Guerrieri è portiere vero, saprà farsi perdonare.

Filippini: il Cesena di Lorenzo Filippini avrebbe dovuto giocare in trasferta sul campo dell’Ascoli, ma la gara è stata rinviata in via precauzionale dalla Prefettura di Ascoli Piceno, che dopo il recente terremoto vuole verificare la piena stabilità dello Stadio Del Duca.

Crecco: l’Avellino perde malamente per 2-0 in casa dell’Entella, affondato dalle reti di Masucci e Caputo. 90 minuti in panchina, come nella prima giornata, per Luca Crecco.

Palombi e Germoni: in uno dei 3 anticipi del sabato, la Ternana viene sconfitta senza diritto di replica sul campo del Cittadella: 2-0 il risultato finale per i padroni di casa, che stendono gli umbri con i gol dell’ex Litteri e di Salvi. Palombi e Germoni osservano dalla panchina per l’intera durata della gara la debàcle dei loro compagni. Entrambi sono ancora in attesa di esordire in Serie B.

LEGA PRO

Rozzi: esordio per Antonio Rozzi con la maglia della Lupa Roma nella sconfitta della compagine capitolina sul campo del Piacenza per 3-2. L’attaccante classe ’94 parte dalla panchina ed entra in campo ad inizio ripresa con il risultato sull’1-0 per i padroni di casa. Per lui buoni spunti, ma poca concretezza.

SEGUNDA DIVISION Spagna

Perea: terzo pareggio in 3 partite per il Lugo, nuova sqaudra di Brayan Perea, che impatta con un pirotecnico 3-3 sul campo del Cordòba del giramondo Piovaccari, ex Sampdoria e Novara, appena tornato in Spagna dopo l’esperienza nel campionato australiano. Perea, arrivato in Spagna solo nell’ultimo giorno di mercato, non risulta nella lista dei convocati.

Giulio Piras

FORMELLO – Oggi la ripresa. Rientro imminente per Bastos e Radu

Gli allenamenti riprenderanno questo pomeriggio (ore 17). Mister Inzaghi non vede l’ora di avere tutta la rosa al completo per cominciare le vere prove tattiche in vista della partita con il Chievo. Hanno svolto lavoro ancora lavoro differenziato Radu e Bastos. I due difensori ormai sono prossimi al recupero per domenica: il romeno è rimasto a riposo precauzionalmente negli ultimi giorni, l’angolano non si è mai allenato con i compagni la scorsa settimana a causa di un affaticamento muscolare accusato dopo la partita con la Juventus. Questo pomeriggio Bastos effettuerà degli accertamenti clinici in Paideia, si spera che diano il via libera verso il reintegro. La rosa si ritroverà nel centro sportivo ancora orfana dei calciatori convocati dalle rispettive nazionali. Tra mercoledì e giovedì torneranno tutti alla base. Si ricomincia finalmentente.

Ci pensa Ciruzzo: Immobile-Lazio può essere stato l’affare dell’estate?

Un gol che ha ricordato i grandi interpreti laziali in maglia azzurra. A partire da Silvio Piola passando per Giorgio Chinaglia, poi Beppe Signori e Pierluigi Casiraghi, e ancora Cristian Vieri, Bernardo Corradi, la tradizione di centravanti biancocelesti con l’Italia è folta e fatta anche di passaggi di altri personaggi di primo piano come Bruno Giordano e Tommaso Rocchi.

Stavolta è toccato a lui, Ciro Immobile. Il tormentone di Gomorra “Cirù, ce pienz’ tu?” è già stato abusato. Il gol realizzato contro Israele, di potenza e precisione allo stesso tempo, ha confermato lo stesso Immobile visto contro Atalanta e Juventus nelle prime apparizioni con la maglia della Lazio. Impetuoso ed efficace, già in gran forma e capace di lasciare il segno. Contro Israele sono bastati davvero pochi minuti: meglio anche per Inzaghi, che non ha visto il suo indispensabile bomber sprecare troppe energie in vista di quella che sarà la trasferta in casa del Chievo.

Il punto è che l’arrivo di Immobile alla Lazio potrebbe essere davvero stato l’affare dell’estate: non in termini di qualità o di prezzo, certo, considerando quanto ha smosso in termini economici e tecnici il passaggio di Gonzalo Higuain alla Juventus, solo per fare l’esempio più eclatante. Ma in termini di qualità/prezzo, le cose cambiano. Circa otto milioni di euro per riportare in Italia il capocannoniere del 2014. All’estero le cose non sono andate bene, è vero, ma l’empatia con la maglia azzurra dimostra come Ciruzzo sia il classico profeta in patria.

La curva bianconera, presente in massa all’Olimpico nella seconda giornata di campionato, l’ha fischiato in massa, non perdonando a lui, talento cresciuto nella Juventus, le grandi performance con la maglia del Toro. Ma Immobile ha saputo per ora mettere in mostra una capacità di dare profondità al gioco d’attacco, oltre a un carisma e a un entusiasmo fondamentali, che alla Lazio mancavano dai tempi del miglior Klose. Che erano sfumati da un po’, per quanto il panzer possa essere rimpianto. E allora chissà che Immobile per la Lazio non sia stato un colpo alla Candreva: un calciatore in difficoltà ma dalle doti innate, riportato alla ribalta in biancoceleste tanto da diventare una colonna azzurra. Serviranno conferme, senz’altro, ma gli inizi, su entrambi i fronti sono più che mai incoraggianti.

Fabio Belli

 

CONFERENZA – Ventura: “Bravi tutti. Abbiamo giocato da squadra, sofferto da squadra e vinto da squadra”

Ecco le parole del Ct Giampiero Ventura nella conferenza stampa post partita di Israele-Italia

Direi che in linea di massima ci siamo un po’ creati problemi da soli perché il primo tempo se noi fossimo stati padroni del campo potevamo già chiudere la partita. Abbiamo preso gol nell’unico tiro verso la nostra porta su una palla nostra e quindi era evitabile, poi l’espulsone ci ha portato 10 minuti di sofferenza perché dovevamo prendere le distanze e abbiamo giocato con un centrocampista in meno perché volevamo offendere, per questo abbiamo avuto 10 minuti di sofferenza ma dopo siamo tornati in partita. Credo che la nostra partita poteva finire con molti più gol perché basti pensare alle occasioni davanti al portiere di Eder, Immobile e altri. Volevamo scendere in campo da squadra e lo abbiamo fatto. Abbiamo soffrerto un quarto d’ora da squadra e abbiamo vinto da squadra, quindi devo fare i complimenti, non era facile, i giorni non erano molti. In 6 giorni c’è stata una grande applicazione e partecipazione da parte di tutti quelli che hanno giocato e non. Verratti che fa un campionato diverso dal nostro e quindi con situazioni completamente diverse si è calato nella parte, ha letto benissimo la stragrande maggioranza della partita. E’ un capitale della nazionale italiana. Abbiamo seminato un po’ in questi 6 giorni, oggi era importante ma anche con la Francia io ero rimasto contento perché li hai subito 3 episodi clamorosi come i gol che abbiamo subito. Noi abbiamo preso 4 gol in 2 partite che sono difficilmente ripetibili. Poi Chiellini mediamente 2 errori li fa ogni 10 anni quindi se li è bruciati tutti questi 2 e ora siamo in una botte di ferro. Quindi grande serenità e zero problemi“. Lungi dal ct sminuire l’Israele ma l’Italia è stata superiore: “Il gol bellissimo dell’Israele lo abbiamo regalato clamorosamente, in tutto il primo tempo non abbiamo subito neanche un cross, quindi  quando dico che è una partita che stavamo facendo noi è vero, perché se io mi presento 10 volte davanti al portiere e calcio fuori è vero che non abbiamo tirato in porta ma è anche vero che ci sono state situazioni da gol, però nell’insieme abbiamo sofferto quel quarto d’ora dopo l’espulsione di Chiellini perché dovevamo prender le distanze. Una volta prese le distanze non è successo niente. Quindi sotto questo aspetto sono estremamente soddisfatto. Io credo che a livello internazionale non esistono partite facili, forse 1-2. La Spagna ho saputo che ha fatto allenamento (8-0 ndr) ma poi le altre te le giochi tutte. Giocare contro l’Israele non è facile. Non hai certezza assoluta di fare risultato, infatti dopo l’espulsione di Chiellini abbiamo rischiato ma è anche vero che se non ci fosse stato quello probabilmente chiudevamo la partita in maniera diversa. Questo è il quadro della situazione non volevo denigrare l’Israele. Lungi da me”. Poi sul bomber della Lazio Immobile: “Immobile ha caratteristiche leggermente diverse rispetto a Eder ma Immobile stava bene sul piano mentale, in allenamento mostrava voglia. L’ho messo dentro con grande convinzione perché c’erano sono degli spazi da attaccare e questa è la sua caratteristica migliore. Aveva fatto 22 gol nel Torino proprio perché attaccava gli spazi e questa era la partita dove dovevano concedere dei mostri e infatti ha fatto un gol ma ne poteva fare altri 2. Ognuno ha le sue caratteristiche, ma hanno partecipato tutti anche sulla fase di riconquista quindi devo dire bravi, sono stati bravi. Hanno giocato da squadra, sofferto da squadra e vinto da squadra, in 6 giorni non potevo chiedere di più. Se sono felice? Certo che sì. Sono soddisfatto perché al di là dell’episodio che ha modificato al situazione c’era un’interpretazione della partita che era esattamente quella che noi volevamo. Sono stati bravi perché tutta la settimana gli avversari dicevano che avrebbero giocato con il 4-3-3 e invece hanno cambiato tutto e nel giro di 5 minuti abbiamo letto bene la situazione e abbiamo ribaltato completamente. In 6 giorni non potevo prendere di più per questo sono soddisfatto”. Gli viene chiesto se sente sua questa nazionale: “Se devo essere sincero, questa l’ho già sentita mia per la partecipazione la disponibilità e la voglia di mettere in atto quello che vogliamo fare. A volte lo facciamo bene a volte meno bene, ma c’è proprio una voglia e una determinazione che è abbastanza feroce. Contro la Spagna c’è di positivo che avremo 4 domeniche di campionato in più sulle gambe e quindi mi auguro una condizione migliore rispetto a quella attuale che non è una cosa da poco. Poi vorrei ripartire semplicemente da questa disponibilità e questa consapevolezza che attraverso il lavoro, attraverso l’aumento delle conoscenze e attraverso la lettura delle situazioni possiamo colmare il gap con qualsiasi squadra e possiamo giocare da protagonisti. Questo è il nostro obiettivo, voler diventare dei protagonisti. Non lo possiamo fare con le parole e non le possiamo fare in 6 giorni. Però lo possiamo fare se continuiamo a lavorare così.

Calcio malato: da dieci anni gli stadi non erano così vuoti

Sensibile calo degli spettatori presenti allo stadio nelle prime due giornate della Serie A 2016-2017: rispetto all’affluenza media dei primi due turni delle ultime dieci stagioni la contrazione è dell’8%. Un esordio così negatvo in fatto di presenze non si verificava dalla stagione 2007-2008. Record negativo anche per la percentuale di riempimento degli impianti, al 51% della loro capacità totale, livello raggiunto soltanto nella stagione 2013-2014.

Questi sono i dati che emergono da una elaborazione del Centro Studi di DynamiTick sulla base dei dati comunicati dai club di Serie A relativi all’andamento delle prime due giornate della massima divisione italiana nelle ultime dieci stagioni. Gli spettatori che finora hanno seguito la propria squadra allo stadio sono stati 426.388, l’affluenza più bassa mai registrata mel periodo succitato, in flessione del 5% rispetto alla stagione scorsa, quando i tifosi sugli spalti erano stati 446.782, e del 9% rispetto al campionato 2014-2015 (466.640 spettatori). Percentuale, quest’ultima, simile a quella della stagione 2007-2008.

Il divario è ancora maggiore confrontando i dati con le annate 2008-2009 (-12%), 2009-2010 (-17%) e 2010-2011 (-11%). Anche la percentuale di riempimento degli stadi nei primi due turni della serie A 2016-2017 ha toccato il livello più basso raggiunto nelle prime due giornate degli ultimi dieci anni (51%: una soglia eguagliata solo nel campionato 2013-2014). Il calo è del 2% rispetto all’anno scorso, quando i tifosi occuparono il 53% degli impianti, e del 4% rispetto al 2014-2015, quando le strutture toccarono il 55% della loro capacità. Non va meglio il confronto con le annate precedenti: -1% rispetto al 2012-2013; – 3% rispetto alle stagioni 2010-2011 e 2011-2012; -8% sul 2009-2010; -6% sul 2008-2009; -7% sul 2007-2008. Il calo delle presenze incide anche sulla vendita dei biglietti. I primi due turni della nuova stagione hanno totalizzato 405.549 biglietti invenduti, pari al 49% dei ticket disponibili. Anche in questo caso si tratta della percentuale più alta degli ultimi 10 anni, record negativo eguagliato soltanto nella stagione 2013-2014.

iPhone 7: il nuovo gioiello della Apple

C’è sempre massimo riserbo sulle caratteristiche dell’ultimo gioiello di casa Apple (l’iPhone 7 e iPhone 7 Plus), sul quale da domani verrà alzato il sipario. Le indiscrezioni sul nuovo modello che dalle ore 19 italiane verrà presentato ufficialmente sono tante e gli appassionati della Apple sono già in fibrillazione.

Rincorrendo le voci di blog specializzati, degli esperti del melafonino più gettonato del mondo e i social network, i due modelli – iPhone 7 e iPhone 7 Plus – avranno display identici a quelli presenti sul mercato (ossia 4,7 e 5,5 pollici). L’ultimo nato, a quanto sembra, dovrebbe essere però impermeabile e per renderlo tale non ci sarà più il tasto fisico della home (cioè con pressione del dito) ma sarà la stessa superficie dell’apparecchio a rilevare la presenza del dito e inoltre mancherà il jack per le cuffie.

Oltre ad essere a prova d’acqua l’iPhone 7 avrà un nuovo processore più evoluto mentre il display dovrebbe utilizzare la stessa tecnologia presente sull’iPad Pro. Non ci sarù più il modello da 16 GB ma il taglio minimo passerebbe a 32 GB mentre la memoria Ram dovrebbe essere di 2GB per il modello iPhone 7 e di 3 GB per l’iPhone 7 Plus. Un’altra novità dovrebbe riguardare l’audio: non ci sarebbe la presa per le cuffie perchè quelle nuove verranno dotate di connettore Lightning e sarà ovviamente migliorato il nuovo amplificatore (con due altoparlanti). Il nuovo modello Plus avrà inoltre due sensori, entrambi da 12 Megapixel, di cui uno con grandangolo, stabilizzatore ottico e più pixel. L’immagine dovrebbe essere migliore grazie anche al flash, che avrà quattro led. Le novità non finiscono qui ma riguarderebbero anche il colore: verrà introdotto un nuovo modello ‘nero pianoforte’, ossia nero lucido che, sembra, sarà prima disponibile per i modelli più costosi. Ancora non si sa ufficialmente quando il nuovo iPhone sarà disponibile in Italia ma forse già prima della fine del mese.

ISRAELE ITALIA – Gli azzurri vincono a denti stretti

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Alla fine vittoria è stata. Come la storia insegna, l’Italia dà il massimo nelle partite ufficiali e l’amichevole contro la Francia pare già un lontano ricordo.

Parte forte la Nazionale sfruttando le debolezze a sinistra dell’Israele. Al quarto d’ora Antonelli se ne va sulla fascia e serve al centro Pellè che realizza il vantaggio Azzurro. Alla mezzora azione simile a quella di Antonelli ma che vede protagonista Bonaventura che viene steso in area. Dal dischetto Candreva non sbaglia e porta gli azzurri sul 2 a 0. La partita sembra chiusa ma al 35′ Chiellini regala palla agli avversari, ne approfitta Ben Chaim che con uno splendido lob supera Buffon e accorcia le distanze. Sul finire del primo tempo Pellè costringe Goresh a distendersi per evitare la rete dell’1 a 3.

Il secondo tempo si mette subito in salita per gli azzurri con Chiellini che si becca il secondo giallo e lascia i compagni in 10. L’Italia soffre e al 66′ Buffon compie un miracolo su tiro insidioso di Zahavi. Proprio nel momento in cui l’Italia è alle corde, Immobile con caparbietà si avventa su un pallone spizzato di testa da Pellè e tira un bolide che non lascia scampo a Goresh. Esplode Ventura, esplode lo stadio di Haifa con i supporter azzurri che gridano “Italia Italia Italia”. Pochi minuti dopo la punta della Lazio ha l’occasione di realizzare la sua prima doppietta in Nazionale, ma si fa ipnotizzare dal numero 1 israeliano e calcia fuori. Finisce così, l’Italia porta a casa 3 punti importanti per la qualificazione al Mondiale. Da sottolineare il gran gol di Immobile.

TABELLINO ISRAELE ITALIA 1-3  (primo tempo 1-2)
MARCATORI: Pellè (It) al 14, Candreva (It) su rigore al 31′, Ben Haim (Is) al 35′ p.t.; Immobile (It) al 38′ s.t.
ISRAELE (4-2-3-1): Goresh; Ben Bitton, Tibi (dal 5′ s.t. Gershon), Tzedek, Davidzada; Nir Biton (dal 12′ s.t. Atzily), Yeini; Ben Haim (dal 17′ s.t. Kehat), Kayal, Zahavi; Hemed. (Harush, Kleyman, Dasa, Natcho, Dabbur, Einbinder, Magharbeh, Saief, Golasa). All. Levy
ITALIA (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreva (dal 22′ s.t. Florenzi), Parolo, Verratti, Bonaventura (dal 18′ s.t. Ogbonna), Antonelli; Pellè, Eder (dal 25′ s.t. Immobile). (Donnarumma, Marchetti, De Sciglio, Astori, Montolivo, Pavoletti, Bernardeschi, Gabbiadini, Rugani). All. Ventura
ARBITRO: Karasev (Russia)
NOTE: espulso Chiellini (It) al 10′ s.t. per gioco scorretto

 

Fabrizio Piepoli

ISRAELE ITALIA – Pellè rivela una curiosità sul gol di Immobile

Lo splendido gol di Immobile è merito anche di Graziano Pellè, non solo per avergli fornito l’assist ma anche per aver consigliato all’attaccante napoletano il movimento da fare. Ecco le dichiarazioni di Pellè ai microfoni di Rai 1: “Gli avevo detto di buttarsi nello spazio, perché poco prima c’era stato un’azione simile con Eder che però era arrivato stanco sul pallone. Sono contento perché è stata un’azione perfetta e per lui che ha fatto un gran gol”.

ISRAELE ITALIA – Parolo: “Questa Italia è ancora viva. Se rivoglio Candreva alla Lazio? Ormai…”

Intervistato da Rai Sport, il centrocampista della Nazionale e della Lazio Marco Parolo ha commentato la vittoria contro l’Israele: “Ci tenevamo a partire bene per dimostrare che siamo vivi e che abbiamo ancora la fame che avevamo all’Europeo. E’ stata una gara sofferta ma questo tempra il carattere. Chiellini? E’ una garanzia, l’errore può capitare ma è troppo importante per noi. La sofferenza ha risvegliato quell’orgoglio italiano che si era un po’ sopito. Sul 2 a 0 stavamo dominando la partita, poi il gol ci ha fatto perdere la bussola ma alla fine potevamo segnare 3-4 gol. Verratti è un grande calciatore, è un onore giocare con lui e vederlo crescere. Oggi era importante partire bene su un campo difficile e loro aspettavano questa partita da tempo. Candreva? Ci è mancato all’europeo, ci sarebbe servito ma chi l’ha sostituito ha fatto lo stesso bene. Se lo rivoglio alla Lazio? Ormai ha preso la sua strada ma è un grande giocatore e lo dimostrerà anche all’Inter”.

Ventura: “Abbiamo sofferto e vinto da squadra. Verratti? Dicevano che non poteva giocare regista”

Al temine della sofferta vittoria contro l’Israele, il ct azzurro Giampiero Ventura ha commentato la gara ai microfoni di Rai 1: “Dieci contro undici è sempre difficile. Abbiamo avuto 5′ di sbandamento dopo l’espulsione di Chiellini ma poi abbiamo riperso in mano la partita. Abbiamo avuto più palle gol per chiudere la partita. Abbiamo giocato, sofferto e  vinto da squadra. Verratti? Dicevano che non poteva giocare in quel ruolo ma ha dimostrato grande spessore. E’ stato fermo tanto tempo ma è un giocatore importante per questa squadra. Spero tra un mese contro la Spagna di avere tutta la squadra al top a livello fisico”.

 

ISRAELE ITALIA – Immobile: “Ventura aveva predetto il mio gol. Gli devo tanto”

Autore del terzo gol che ha fatto respirare l’Italia nel momento in cui pareva che l’Israele potesse pareggiare da un momento all’altro, Ciro Immobile ai microfoni di Rai 1 ha commentato: “Stamattina Ventura me l’aveva detto che avrei segnato. Sono contento. E’ speciale il mio rapporto che ho con lui. A livello umano e professionale gli devo tanto. Dare il massimo in campo è il minimo che posso fare per lui Questa vittoria pesa tantissimo. Il girone è difficile purtroppo ne passa solo una. Per fortuna oggi abbiamo vinto giocando da squadra. Gli italiani devono tifare per noi e metteremo tutta per raggiungere il mondiale”.

Oddi su Keita: “Ora la Lazio deve rinnovargli il contratto”

Sulla questione Keita ha detto la sua l’ex centrale biancoceleste Giancarlo Oddi a Radiosei:Ora la società deve rinnovargli il contratto, dare quello che merita un calciatore valutato 30 milioni, mentre lui deve mettersi al pari dei suoi compagni. Non conta nulla quanto ha fatto in nazionale, ora serve dialogo, della società con la squadra in primis. C’è poco altro da fare. Credo che il calciatore possa rinnovare a certe cifre, in caso contrario il giocatore resta fermo”.

Melli dà ragione a Lotito: “La Roma rischia? Verificate, ha ragione!”

“La Lazio ha un ranking europeo migliore di quello della Roma. La società è solida sul lato finanziario. Altri invece rischiano di essere travolti dai debiti nel giro di tre anni”, la parole di Claudio Lotito di qualche giorno fa che hanno sollevato le critiche dei tifosi giallorossi. Eppure, il giornalista Franco Melli a Radio Radio ha difeso il patron biancoceleste: Le dichiarazioni di Lotito sembrano folli ma se andiamo a verificare ha detto solo cose vere…”.