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Mancini al miele: “Alla Lazio sono stato benissimo, mi sento romano. I laziali sono speciali”

Ai microfoni di Radio Incontro Olympia è intervenuto questo pomeriggio Roberto Mancini e ha raccontato il suo trascorso laziale: “In biancoceleste ho vinto tanto, Cragnotti aveva investito molto, andando ad acquistare i giocatori migliori. In quegli anni eravamo una delle squadre più forti al mondo. Abbiamo anche vinto poco! Alla Lazio sono stato benissimo. Non sono romano ma quasi. Mi sono ambientato bene, nella Capitale torno spesso. I tifosi biancocelesti? Sono speciali. Questo lo dico perché sono attaccati visceralmente alla loro squadra come pochi altri e sono disposti a tutto. Questo un giocatore lo sente e per questo cerca di dare il massimo. Ricorderò sempre il periodo che ho trascorso a Roma”. 

Sul calciomercato della Lazio: “Non l’ho seguito molto. Auguro a Simone Inzaghi le cose più belle, di fare un grande campionato e di diventare un grande allenatore. Ricordi? A quei tempi non pensavo potesse fare l’allenatore. Tutti ne parlano bene, già alle giovanili, penso che ha delle qualità e pertanto gli auguro le migliori fortunati”.

Sulle critiche di Ruud Gullit che ha detto che Mancini ha preparato male l’Inter, il tecnico di Jesi chiosa: “E’ stato un grande calciatore punto. Non gli devo rispondere. Quando i grandi calciatori finita la carriera non riescono a far nulla poi criticano gli altri allenatori e giocatori. Non è l’unico, ce ne sono tanti. L’invidia è una brutta bestia”. 

Qualificazioni Mondiali 2018 – Israele Italia: le formazioni ufficiali

Questa sera la nazionale azzurra sarà di scena ad Haifa contro l’Israele (ore 20.45), nella prima gara del girone G. Prima partita vera per Giampiero Ventura dopo l’esordio in amichevole contro la Francia. Di seguito gli undici titolari di entrambe le nazionali:

Israele (4-3-3): Goresh; Bitton, Tibi, Tzedek, Davidzada; Kayal, Bitton, Yeini; Ben Chaim, Hemed, Zahavi. A disp: Harush, Klaiman, Dasa, Gershon, Golasa, Natko, Einbinder, Saieff, Kahat, Mugrabi, Dabour, Hemed. All. Levy

Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreva, Parolo, Verratti, Bonaventura, Antonelli; Eder, Pellè. A disp. Marchetti, Donnarumma, Astori, Ogbonna, Rugani, Bernardeschi, Florenzi De Sciglio, Montolivo Immobile, Gabbiadini, Cavoletti. All. Ventura

Indisponibili: De Rossi (infortunio, squalifica), Belotti (infortunio)
Arbitro: Sergei Karasev (Rus)

 

 

Diouf, due volte pallone d’oro africano, consiglia Keita

Dopo la bella prova sostenuta da Keita con il Senegal, arricchita anche da una rete del giocatore biancoceleste, l’attaccante e simbolo senegalese El Hadji Diouf parlando ai media del suo paese è stato prodigo di consigli nei confronti del giovane connazionale:

Keita è un ragazzo che sta sbocciando, ora deve pensare a crescere, lottando prima di tutto per conquistare un posto da titolare nella Lazio. Il Senegal si aspetta molto da lui. Il futuro è tutto nelle sue mani, dipende tutto da lui. Può crescere molto e riscrivere la storia facendo meglio di me”.

 

Recanatesi: “Mercato da decifrare e incompleto: con lo stesso budget avrei fatto tutte altre mosse”. E un duro attacco a Tare

Franco Recanatesi si è detto molto critico sull’operato dei dirigenti biancocelesti per le operazioni di mercato portate a termine in quest’ultima sessione di calciomercato. Il giornalista, noto tifoso biancoceleste, intervenendo dalle colonne del Corriere dello Sport, ha così commentato l’operato della società del presidente Lotito:

“Sono rimasto piacevolmente colpito da Bastos, l’angolano è piaciuto molto contro la Juventus. E’ un giocatore robusto e smaliziato ben oltre i suoi 25 anni. Contro i bianconeri quando ha costretto Higuain a non girarsi verso la porta facendo finire la corsa dell’attaccante argentino oltre il fondo ho pensato subito che se ci fosse stato al suo posto Mauricio gli avrebbe subito dato una randellata provocando il solito rigore. Anche se bisogna andarci piano, visti i precedenti commenti ottimistici su Gentiletti e Bisevac, per quello che si è visto questo Bastos è tutt’altra stoffa rispetto alla banda del buco degli ultimi tempi. Se l’angolano conferma quanto di buono mostrato e De Vrij torna quello che era la Lazio finalmente avrebbe a disposizione una difesa di alto livello, cosa che non si vedeva dai tempi di BiavaDiaz.

Per il resto però un mercato avaro, di giocatori di spessore non di soldi, che ha lasciato la squadra incompleta. Candreva non è stato sostituito, la panchina è scarsa: Marchetti, Biglia e Immobile non hanno sostituti all’altezza. C’è il rischio di rimpiangere anche Konko e Onazi. Inoltre il caso Keita pesa molto sulle prospettive della squadra. Credo che con il budget che c’era a disposizione si sarebbe potuto fare molto di più. La cifra di 35 milioni spesa sembra eccessiva per gli acquisti arrivati. Il caso clamoroso è Wallace, la valutazione di 10 milioni e uno stipendio annuo di 1,5 milioni sembrano davvero tanti per il suo valore di mercato, spero diventi un fenomeno. Anche se in maniera minore, in base ai loro trascorsi, anche le valutazioni di Leitner (1,5), Lukaku (5,5), Luis Alberto (5,5) e Vargic (3) sembrano fuori da ogni logica. Il risultato finale è una squadra discreta nei titolari – a patto che resti Keita – ma senza ricambi.

Con la stessa cifra spesa si poteva fare molto meglio secondo questo prospetto: primo, mantenere in rosa Guerrieri e Konko; secondo, rinunciare ai cinque acquisti appena citati risparmiando i circa venti milioni spesi; terzo, acquistare Roncaglia (difensore svincolato), Isla (terzino-mediano, 4,5 milioni), Cigarini o Valdifiori (vice Biglia, 3,2), Padoin (0,6), Giaccherini (1,5), D’Alessandro (abile e giovane vice Candreva, 5), Pinilla (vice Immobile, 2,5). In questo modo Lotito avrebbe potuto allestire una panchina di tutto rispetto risparmiando anche 2/3 milioni. Ma forse Mendes e Raiola, procuratori cari a Tare, avrebbero messo il broncio”.

 

Piscedda attacca Keita: “Comportamento deplorevole. Fossi in Inzaghi gli farei fare un po’ di panchina”

L’ex difensore laziale e attuale responsabile tecnico della B Italia Massimo Piscedda su Radiosei ha detto la sua sul caso Keita:Il comportamento di Keita é stato deplorevole, ha mancato di rispetto a tutto il gruppo, ora prima del reintegro é necessario un momento di purgatorio. Tutto deve essere fatto con gradualità, dopo aver capito i suoi errori. Se fossi Inzaghi non lo schiererei subito titolare, deve meritarlo con i comportamenti, piano piano deve riacquisire stima e rispetto. Altrimenti si creerebbe un precedente pericoloso. C’è chi perdona e chi la manda giù”.

Pronta la proposta di rinnovo per Stefan de Vrij

Il difensore olandese Stefan de Vrij, nonostante sia appena rientrato da un infortunio che lo ha costretto a un lungo stop e sia ancora alla ricerca della forma migliore, come verificatosi anche nel mercato appena passato è sempre al centro delle attenzioni di diversi club d’oltremanica pronti ad assicurarsi le prestazioni del centrale biancoceleste.

Manchester United e Chelsea si sono fatte avanti con la Lazio che ha prontamente respinto l’interesse e che ora sarebbe pronta a offrire il rinnovo al giocatore orange. Come riportato da Il Messaggero la società biancoceleste sarebbe intenzionata a prolungare il contratto di Stefan de Vrij fino al 2021 e aumentare il suo ingaggio da 1,3 milioni di euro a 1,8 milioni a stagione.

Jacobelli: “Segnali incoraggianti, la prossima stagione potrebbe essere la più importante dell’era Lotito”

Xavier Iacobelli intervenuto sulle colonne del Corriere dello Sport ha parlato del mercato e del nuovo campionato che attende la squadra biancoceleste, chiamata al salto di qualità dopo la deludente stagione appena conclusa:

Quella che è appena iniziata potrebbe essere la stagione più importante della gestione Lotito perchè dal risultato finale ottenuto dagli uomini di Inzaghi si potrà capire se questa è una squadra costretta a galleggiare nella mediocrità o se finalmente la società abbia deciso di intraprendere un nuovo percorso e sia tornata a pensare in grande come meritano i suoi incredibili tifosi. L’aggettivo incredibile è d’obbligo visto quanto hanno dovuto sopportare e ingoiare negli ultimi dodici anni.

E’ presto per poter capire dove questa squadra possa arrivare: le prestazioni mostrate in campo a Bergamo nel successo contro l’Atalanta e nella sconfitta di misura con la Juve, anche se incoraggianti, non bastano per esprimere una valutazione sull’effettivo valore della rosa biancoceleste. Però si può ben sperare. La coppia difensiva BastosDe Vrij, in prospettiva, può diventare una delle più forti del torneo: l’angolano al debutto contro i bianconeri ha fatto benissimo, l’olandese sta recuperando al meglio la condizione dopo il lungo stop dovuto all’infortunio. Immobile è già diventato un punto di riferimento per il reparto avanzato. Per Keita, nel suo interesse e di quello della squadra, è auspicabile un riappacificamento tra le parti: con il Senegal in Coppa d’Africa ha fatto sfracelli e sarebbe un peccato perderlo. Lo spagnolo Luis Alberto è un trequartista che può essere impiegato anche da seconda punta. In allenamento si è mosso bene ma è un giocatore tutto da scoprire. Rimpiazzare Candreva non è difficile, è impossibile. Quindi bisogna solo aspettare e vedere dove si potrà arrivare.

Piuttosto il discorso è un altro: sapere quale Lazio ha in testa Lotito e che cosa voglia farne. E’ tutto qui. Nella scorsa stagione facendosi buttare fuori ai preliminari di Champions la squadra ha perso una grande occasione e la società ha pagato lo scotto di un mercato insufficiente. Il successivo fallimento di tutti gli obiettivi stagionali è stata solo una conseguenza logica di una programmazione sbagliata, dalla quale è dipeso anche l’abbandono dello stadio Olimpico da parte dei sostenitori biancocelesti. Per questo motivo quello appena iniziato è un campionato da dentro o fuori. Senza dimenticare la Coppa Italia. Spetta alla Lazio far tornare i tifosi a sognare, se hanno smesso di farlo la colpa non è certo stata la loro.

 

Domani giorno decisivo per Bastos

Contro la Juventus Bastos si è rivelato uno dei migliori della squadra, se non il migliore della partita. Tutti hanno in mente la rincorsa su mister 90 mln Gonzalo Higuain. I tifosi pensano e sperano di aver finalmente trovato un centrale all’altezza da affiancare de Vrij. Dopo la gara con la Juventus, tuttavia, il difensore aveva avvertito un problema muscolare, si parlava di un principio di lesione muscolare. Fortunatamente, il giocatore pare aver recuperato e dovrebbe esserci nella gara di domenica contro il Chievo. Domani alle 14:30 è atteso in Paideia per gli accertamenti, se dovessero dare esito positivo Bastos tornerà ad allenarsi col gruppo. Anche oggi, infatti, l’angolano svolgerà lavoro differenziato a scopo precauzionale. Domattina alle 11 è invece atteso in Paideia il terzino brasiliano Vinicius.

Alex Sandro torna a parlare della sfida contro la Lazio: “E’ stata una gara difficile”

Su Jtv il terzino della Juventus Alex Sandro è tornato a parlare della sfida contro i biancocelesti: “Contro la Lazio è stata una partite difficile. All’inizio le gare sono sempre complicate, ma abbiamo avuto la forza e la pazienza di ottenere questi due grandi risultati che alla fine si sommeranno e saranno un bene per la squadra”.

Liverani: “La Champions è un miraggio per la Lazio. Keita? Ha sbagliato ma è un patrimonio”

Fabio Liverani in diretta su Radio Incontro Olympia. “L’obiettivo stagionale della Lazio? Penso che la Champions sia lontana, a meno che non toppi qualcuno li davanti, ma questa Lazio può tranquillamente lottare per l’Europa League. La difesa doveva essere ritoccata ed è stato fatto. L’acquisto più importante è il recupero di De Vrij; Bastos mi è piaciuto tanto contro la Juventus e Wallace è un buon prospetto. Anche Lukaku è giovane ed interessante. Davanti si è perso Candreva, ma è inutile tenere chi non ha motivazioni. Immobile è un ottimo acquisto”.

Sul caso Keita. “Keita ha 21 anni. E’ giovane e a volte i giovani fanno errori di valutazione. Bisogna trovare un giusto compromesso perché è un patrimonio della Lazio. La società gli ha dato tanto in passato e lui sta ancora crescendo. Va aiutato e supportato, naturalmente se la società lo ritiene un giocatore importante. Ricucire col gruppo? Non so cosa sia successo, ma non credo che abbia fatto cose talmente gravi da non poter ricucire determinati rapporti. In passato ho visto di peggio”.

Gasperini non si sbottona: il dualismo Berisha-Sportiello? La competizione porta a migliorarsi…”

Non c’è pace per Marchetti, ma anche Berisha non se la passa bene. Ambiente nuovo problemi…vecchi. A quanto apre nemmeno l’aria di Bergamo rassicura l’estremo difensore albanese sul suo posto da titolare. Anche sotto la corte di Gasperini Berisha darà sudarsi il posto duellando con Sportiello (rimasto alla base nonostante fosse sul piede di partenza). Riguardo il nuovo dualismo (dopo le parole del ds Sartori) si è espresso anche lo stesso Giampiero Gasperini: “Chi sarà il portiere titolare? Sportiello è un ottimo giocatore – ha spiegato Gasperini ai microfoni di Mediaset Premium – l’arrivo di Berisha aiuterà anche lui ad avere la concentrazione giusta perché la competizione porta sempre a migliorarsi“.

PROBABILI FORMAZIONI di Israele-Italia. C’è anche una vecchia conoscenza della Lazio…

Ora si fa sul serio. Messa da parte la stonata notte di Bari i ragazzi di Ventura cominciano a fare sul serio. Questa sera comincia il cammino dell’Italia verso i Mondiali di Russia del 2018. Questa sera la nazionale azzurra sarà di scena ad Haifa contro l’Israele (ore 20.45), nella prima gara del girone G. SpagnaLichtenstein e AlbaniaMacedonia sono le altre partite del gruppo. È fondamentale partire bene e ottenere subito i tre punti, dato che si qualifica direttamente soltanto la prima classificata. Le otto migliori seconde invece si affronteranno negli spareggi, dai quali usciranno fuori i nomi delle altre quattroselezioni europee che parteciperanno ai prossimi campionati mondiali.
Curiosità: contro Parolo e Immobile (qualora dovesse scendere in campo) ci sarà una vecchia conoscenza biancoceleste Eyal Golosa. Il giocatore israeliano qualche anno fa è stato per pochi secondi un giocatori biancoceleste ma alla fine il suo percorso fu totalmente diverso e sparì per sempre dai radar (Leggi qui cosa è successo)

Ecco le probabili formazioni del match di questa sera:

Israele (4-5-1): Goresh; Ben Biton, Tzedek, Tibi, Davidzada; Atzili, Golasa, Nir Biton, Kayal, Ben Haim; Zahavi. A disp: Harush, Klaiman, Dasa, Gershon, Yeini, Natko, Einbinder, Saieff, Kahat, Mugrabi, Dabour, Hemed. All. Levy

Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreva, Parolo, Verratti, Bonaventura, Antonelli; Eder, Pellè. A disp. Marchetti, Donnarumma, Astori, Ogbonna, Rugani, Bernardeschi, Florenzi De Sciglio, Montolivo Immobile, Gabbiadini, Cavoletti. All. Ventura

Indisponibili: De Rossi (infortunio, squalifica), Belotti (infortunio)
Arbitro: Sergei Karasev (Rus)

LAZIO DONNE – Materazzi si presenta: “Mi aspetto una crescita a partire dalle giovanili”. E sugli obiettivi in campionato…

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Nuova avventura per Beppe Materazzi, che in questa stagione allenerà la Lazio femminile che milita in serie C. Ritorno in sella per l’ex tecnico biancoceleste, la cui ultima esperienza in panchina risale al 2010, in Romania con il Brasov.

Sono curioso di vedere un altro mondo, – racconta Materazzi ai microfoni di ‘Tuttomercatoweb.com’ – credo che si possa far bene. Ho accettato in primis perché avrò la possibilità di restare a casa, considerato che vivo a Roma. Ma il motivo principale è che voglio scoprire una nuova realtà. E mi è tornata la voglia di allenare“. Sugli obiettivi per la stagione: “Mi aspetto di vedere una crescita del settore, in particolare delle giovani calciatrici che saranno poi portate in prima squadra. Lavoreremo infatti anche sul settore giovanile“. Poi su dove potrà arrivare la squadra in campionato: “Non conosco ancora bene la squadra, per cui adesso mi riuniró con tutti i tecnici. Vedremo strada facendo: all’inizio tutti vogliono vincere. Proveremo ad effettuare il salto di categoria già quest’anno“.

TEMPI BELLI – L’affaire Marchetti

Occhi sgranati, zazzera bionda spettinata, espressione costantemente basita. Se si pensa all’imperturbabilità di totem come Zoff e Shilton nel ruolo, non è sicuramente Federico Marchetti il simbolo del buon portiere.

Eppure col numero uno di Bassano del Grappa nel abbiamo passate tante, alcune anche molto felici. A partire dal 26 maggio, concentrando uno sforzo di assoluta volontà, ricacciando oltre la linea quella palla che, dopo aver scheggiato la traversa, avrebbe cancellato il gol di Lulic ora consegnato alla città, alla storia. Guarda tu a volte il destino: di quella squadra, assieme al bosniaco e a Radu, non è rimasto molto: eppure come tutti coloro che hanno portato qualcosa di tangibile alla bacheca della Lazio, anche Marchetti sembra risentire di una sorte di maledizione.

La simpatia non difetta al ragazzo, proprio in virtù delle sue stranezze: una sorta di cartone animato che sa prendersi le sue rivincite quando nessuno crede più in lui, ma anche capace di cadute sistematiche che neanche Paperino,  come quando in Nazionale ha sempre pagato errori estemporanei ma fatali, o una condizione pessima di una squadra che pure si presentava all’appuntamento coi galloni di Campione del Mondo in carica.

Eh sì, perché la zazzera bionda di Marchetti, improbabile quanto volete, è stata titolare in un Mondiale esattamente come le acconciature ministeriali di Zoff e Albertosi, come lo sguardo magnetico di Zenga o l’ineguagliabile carisma di Buffon. Ma lo è stata nel peggiore rassegna iridata degli ultimi 50 anni, considerando che nel 1974 e nel 2014 l’Italia aveva almeno vinto una partita. Questione di tempismo, come quello che dopo il 26 maggio lo ha visto preda di un anno di “febbri” e strani malesseri che gli avevano quasi fatto subire il sorpasso da Berisha. Le papere madornali contro il Ludogorets e il Parma fecero calare anticipatamente il sipario su una stagione poi risorta dalle ceneri come tutta quella della banda Pioli.

Già, Berisha: forse l'”affaire Marchetti” è tutto qua, su promesse mai davvero mantenute e una società che a furia di rinnegare il suo numero uno designato, forse ha fatto vacillare le certezze che tenevano fermi sul pallone quegli occhi sgranati. Solo Simone Inzaghi, da molti già additato come poco autorevole, ha avuto in realtà il coraggio di dire con fermezza che Marchetti e nessun altro è il titolare della porta laziale. E come non era successo ai Mondiali del 2010 e nell’eliminazione europea contro i bulgari, a Bergamo la squadra ha preso per mano Marchetti cancellando gli incubi degli errori individuali. Speriamo che la fiducia del tecnico basti: tramare alle spalle del calciatore che ricopre il ruolo più delicato nel gioco del calcio non è mai una buona idea e farebbe sgranare gli occhi anche a noi.

Fabio Belli

Lazio, ecco quale sarà il primo colpo per il mercato di gennaio

Conclusa da qualche giorno la sessione estiva, in casa Lazio si pensa già a quello che sarà il mercato di gennaio. Tra le questioni cui Lotito Tare dovranno dare assoluta priorità è quella relativa al portiere, che resta a tutt’oggi un vero e proprio rebus.

L’attuale titolare Marchetti poteva infatti essere ceduto, almeno questa era la linea della società all’inizio dell’estate. Poi è intervenuto Inzaghi, che ne ha preteso la conferma come numero 1, e a quel punto è stato Berisha, stanco di fare il secondo (nonostante le promesse dei vertici…), a dire addio, lasciando alle spalle dell’estremo difensore veneto Strakosha e Vargic, probabilmente in questo ordine. La Lazio tuttavia non sarebbe affatto convinta di questa scelta e, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, avrebbe già programmato un nuovo innesto da inserire nel corso del mercato invernale. Tra i nomi papabili ci sarebbero quelli di Sportiello e di Perin: l’idea è infatti quella di dotare la rosa del prossimo anno di un portiere giovane, ma che sia in grado di fornire un buon rendimento. Quello che, intanto, Marchetti dovrà garantire nei prossimi mesi, per non rischiare di perdere quello che Inzaghi gli ha consegnato.

FORMELLO – Tornano i primi nazionali. Tour de force per Biglia

La squadra riprenderà ad allenarsi domani pomeriggio (ore 18). Inzaghi ritroverà anche i primi nazionali (tra cui Keita che ha risolto “miracolosamente” il problema al ginocchio). L’ultimo ad arrivare sarà l’argentino Biglia, impegnato mercoledì notte contro il Venezuela: il Principito avrà soltanto 48 ore di tempo per preparare la trasferta di Verona. Il tecnico di Piacenza recupererà Bastos, fermo ai box da una settimana per un affaticamento muscolare. Da verificare pure le condizioni di Radu mentre al Bentegodi dovrebbe scendere in campo dal primo minuto Luis Alberto che sta dando subito un’impressione positiva a compagni e staff per la voglia e grinta che sta mettendo negli allenamenti (vedi anche la partita amichevole contro il Montemario dove lo spagnolo si è reso protagonista con 2 gol e 2 traverse).

Lazio-Keita, prove di disgelo. Obiettivo: riconquistare compagni e mister

Voleva andare via a tutti i costi Keita Balde Diao ma alla fine è rimasto per mancanza di offerte soddisfacenti. Con il mercato chiuso non c’è più molta scelta e il talento senegalese ha un bivio: o resta fuori rosa fino alla scadenza del contratto oppure accetta il rinnovo e cerca di mettersi in mostra per rendersi più appetibile verso potenziali nuovi acquirenti. Secondo La Gazzetta dello SportKeita sembra intenzionato a seguire la seconda ipotesi, ma per farlo occorre prima fare un bagno di umiltà e cercare di ricucire lo strappo con compagni e staff. Domani, l’ex blaugrana è atteso a Roma, per cercare  di riconquistare la fiducia di tutti. Intanto la dirigenza studia il rinnovo da proporgli. La Lazio pensa a un ingaggio più elevato e a una clausola rescissoria, minimo di 25 milioni. Ma  non è escluso che il club gli proponga un accordo quinquennale.

Da Verona…a Verona. Ecco de Vrij un anno dopo

Per Stefan de Vrij è di nuovo il momento di prendersi la Lazio. Un anno fa – scrive Il Tempo – l’infortunio dopo una sfida persa contro il Chievo. Oggi invece, Verona ci sarà la terza partita di seguito, finalmente! Il “centrale dominante” è tornato e gli effetti si sentono: Hoedt è più sicuro di sé; Bastos si è inserito subito…insomma quando hai un campione accanto è impossibile non godere dei suoi effetti benefici.

Stefan, domenica tornerà al Bentegodi di Verona dove circa un anno fa nella gara sempre contro il Chievo il suo ginocchio cominciò a cedere. Era il 30 agosto, la Lazio rimediò una sconfitta orribile per 4-0 (la prima di tante grandi delusioni che si sarebbero poi susseguite nel corso della stagione). Ciò che fece ancora più rabbia non fu tanto l’acciacco rimediato durante il match…ma il fatto che i medici dell’Olanda, sminuendo la situazione, decisero di convocarlo comunque e nonostante rimediò un altro infortunio durante la partita della Nazionale olandese contro contro l’Islanda gli stessi medici olandesi fecero la scelta folle di farlo recuperare per forza per la partita del 6 Settembre ad Istanbul firmando così la sua condanna. Il ginocchio fece crackI medici della Lazio cercarono di fare di tutto  per evitare l’operazione che avrebbe sancito l’abbandono dei campi per molto tempo. Ma…purtroppo non c’era altra scelta: de Vrij andava operato. E fu così che l’intera annata biancoceleste andò a finire nel cestino con la società totalmente incapace a trovare un degno sostituto. Ora è tornato…e si vede. Ha svolto regolarmente tutto il ritiro di Auronzo di Cadore e ha giocato due partite da titolare in sei giorni contro Atalanta e Juve. Ora il Chievo per mandarsi tutto alle spalle un anno dopo. Verona potrebbe certificare la sua definitiva rinascita dopo essersi buttato alle spalle il periodo peggiore della sua giovane carriera. Il ginocchio regge, le cure hanno dato buoni frutti sulla cartilagine, d’accordo col suo ct ha deciso di rinviare il rientro con l’Olanda proprio per non sovraccaricare troppo la zona infortunata.

La Lazio punta moltissimo su di lui tanto che Lotito, è pronto a rinnovargli il contratto con un leggero adeguamento. Scade tra due anni ma è necessario allungare il rapporto per non farsi trovare impreparati come è successo in altre situazioni. Stipendio da 1.8 milioni all’anno e rinnovo almeno fino al 2020. Lui è pronto a legarsi ai colori biancocelesti: riparte da Verona la corsa per riportare la Lazio in Europa dove lui l’aveva lasciata tredici mesi fa.

SOCIETA’ – In arrivo il Bonus Cultura riservato ai diciottenni

#bonus cultura: si chiama così, il contributo di 500 euro, elargito dal Governo ai giovani nati nel 1998. La cifra messa a disposizione dei 18enni, è da spendere per libri (non solo scolastici), per visitare aree archeologiche e musei, andare a teatro o al cinema, seguire concerti, fiere, mostre e tanto altro ancora, compresi acquisti online; il contributo verrà versato per incentivare il desiderio di arricchire la propria cultura.

Una misura che arriverà il 15 settembre in via ufficiale e che sarà fruibile attraverso una applicazione, la #18app, prevista dal Governo nell’ultima legge di Stabilità. I destinatari della somma (circa 290 milioni di euro) dovevano essere solo i ragazzi e le ragazze italiane ma successivamente il bonus è stato esteso anche agli extracomunitari residenti in Italia e in possesso di un permesso di soggiorno regolare.

I giovani che usufruiranno del bonus Cultura saranno in tutto 574.593, cioè tutti quelli che entro il 31 dicembre 2016 compiranno 18 anni: i 500 euro saranno spendibili per tutto l’anno in cui sono passati alla maggiore età, quindi entro il mese di dicembre del 2017. Per avere il cosiddetto Spid (un sistema pubblico di identificazione digitale dello stato) ragazzi e ragazze dovranno registrarsi in uno qualsiasi degli identity provider – Aruba, Infocer, Tim, Poste e Sielte – attraverso cui riceveranno le credenziali che gli permetterà di accedere non solo ai servizi online dell’Amministrazione Pubblica ma anche ad altri utili servizi privati.

Il secondo passaggio prevede di effettuare il download su pc, tablet e smartphone, dall’applicazione 18app, attraverso il sito a esso dedicato oppure da Google Play e Apple Store. L’utente potrà così entrare nel sistema, inserire i dati richiesti e, in pochi minuti, avrà a sua disposizione i 500 euro, attivi dal giorno in cui compie il 18esimo anno. Presente sulla piattaforma anche l’elenco di biblioteche, cinema, esercizi commerciali, negozi, teatri, ecc., in cui i ragazzi potranno scegliere ciò che gli interessa; lo shopping si potrà fare sia recandosi sul posto, mostrando il bar code o il gr code al negoziante, come conferma dell’acquisto o tramite lo smartphone in forma digitale.

Ventura: “La sconfitta contro la Francia non mi preoccupa. Basta paragoni col passato”

Dopo la brutta sconfitta in amichevole contro la Francia, l’Italia di Ventura si appresta a giocare la sua prima partita ufficiale contro l’Israele, gara valida per le qualificazioni a Russia 2018. Queste le parole del ct della Nazionale in conferenza stampa: Non sono preoccupato dalla sconfitta con la Francia: quella era un’amichevole di lusso, questa contro Israele è una partita in cui conta il risultato più che la bellezza. E ovviamente spero sia diverso da quello di Bari. Conosco poco Israele: ha cambiato c.t. da poco, conosco alcuni giocatori che sono di qualità e qui ci fermiamo. Conta la squadra, come nell’Italia, è una verifica da fare sul campo. Difficile? Tutto è difficile nella vita”.

Ventura è stufo dei continui paragoni con il suo predecessore Conte: “Sono stato io a fare paragoni con l’Italia degli Europei, ma da ora voglio chiarire una cosa: basta fare paragoni col passato, oggi inizia una nuova strada, ci sono uomini diversi. La velocità è frutto del lavoro, e noi abbiamo avuto tre giorni…”. Riguardo alla sfida contro Israele, il c.t. non è invece agitato: “Dubbi alla vigilia? Le idee sono più o meno sono chiare, bisogna solo vedere quali sono le soluzioni migliori. Io, in ogni caso, mi aspetto un passo avanti”.