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Corino attacca Tare: “Il suo operato è da bocciare. Fossi in lui toglierei il disturbo”

Difensore centrale della Lazio nei primi anni 90. Gigi Corino ha parlato della sua ex squadra nella trasmissione La Lazio Siamo Noi su Radio Incontro Olympia. Queste le sue parole: “Contro l’Atalanta la Lazio è riuscita a portare a casa i tre punti, non convincendo del tutto dal punto di vista del gioco, della concentrazione e della tenuta fisica, fattore peraltro normale essendo ancora alla fine di agosto. Il 4-3 di Bergamo quindi ha mostrato sia luci che ombre, mentre contro la Juventus la squadra biancoceleste non può permettersi alcun tipo di black out. Cambiando anche il modulo, Inzaghi questa sera ci mostrerà di che pasta è fatta la Lazio. Contro Allegri, Simone cercherà di confermarsi e allo stesso tempo di stupire, mi auguro per tutti i tifosi laziali che ce la possa fare. Il mercato? Mi dispiace ribadirlo, ma Tare è da bocciare. Candreva, Keita, Morrison, tutte situazioni delicate ampiamente conosciute dalla società. Ciò nonostante, la dirigenza stessa con grave ritardo non è riuscita a risolvere ancora le rispettive situazioni, in particolar modo il sostituto dell’ex numero 87 approdato, come desiderava da tempo, a Milano sponda Inter. Fossi nel ds laziale, toglierei il disturbo…”.

Giannichedda ci crede: “Lo strapotere Juve è evidente, ma la Lazio, dopo Bergamo…”

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Oggi fa l’allenatore del Racing Roma, ma in passato ha vestito le maglie sia della Lazio che della Juventus. Stiamo parlando di Giuliano Giannichedda, che, ai microfoni di ‘JN24’, ha parlato proprio della sfida tra le sue due ex squadre di questo pomeriggio all’Olimpico. L’ex centrocampista è apparso ottimista sulle possibilità dei biancocelesti, reduci dall’ottimo successo di Bergamo:

La Lazio farà sicuramente una buona partita: battere questa Juve è sicuramente difficile e chiunque ci giochi contro dovrà mettere tutto in campo, perché i bianconeri hanno uno strapotere evidente. La Lazio comunque psicologicamente è pronta, in quanto viene dalla splendida vittoria contro l’Atalanta”. E fiducia viene espressa anche sulla scelta del suo ex compagno Simone Inzaghi di schierare la difesa a 3: “Se il mister ritiene che sia la mossa giusta fa bene a seguire questa strada, anche se alla fine sarà il campo l’unico giudice“. Infine, una battuta sul suo Racing, atteso dall’esordio nel campionato di Lega Pro contro il Livorno: “Il nostro compito è quello di crescere i giovani e l’obiettivo stagionale è la salvezza“.

PROBABILI FORMAZIONI di Lazio-Juventus: Inzaghi trasforma la Lazio. Allegri, 150 milioni in panchina

News Lazio: Cambia modulo Simone Inzaghi ed apporta molti cambiamenti di formazione rispetto alla vittoria esterna contro l’Atalanta: sarà difesa a 3 e ci sarà il debutto con la maglia della Lazio del nuovo acquisto Bastos (subito il compito difficile di marcare Higuain, l’incubo biancoceleste). A centrocampo il sacrificato sarà Milinkovic-Savic, così da poter aggiungere un Lulic in più sulla fascia in modo da dare una mano a Lukaku e Radu (tornato disponibile). Fuori anche il giovane Lombardi e Kishna, dentro come esterni alti appunto Lulic e Felipe Anderson, appena tornato dalle Olimpiadi. Sempre ai margini Keita.

News Juventus: Pjanic è di nuovo arruolato ma Allegri non se la sente di rischiarlo: “Deve abituarsi ai carichi di lavoro diversi che abbiamo rispetto al suo club precedente” aveva detto ieri il mister bianconero in conferenza stampa. Contro la Lazio quindi verrà confermato dal 1′ Lemina. Mister Allegri in attacco confermerà ancora Mandzukic, con Higuain pronto a subentrare a gara in corso. Sulle fasce Alves e Evra in pole su Alex Sandro. Confermato Asamoah. Non convocato Bonucci sarà sostituito da uno tra Beanti e Rugani (l’ex Roma è in vantaggio). Se le indicazioni delle vigilia dovessero essere confermate sulla panchina bianconera questo pomeriggio si accomoderà un potenziale che sfiora i 150 milioni (tra Higuain (90 mln), Pjanic (32 mln) e Pjaca (23 mln)). Nulla di simile si potrà trovare sulle altre panchine delle altre squadre impegnate in questo week-end nel campionato italiano.

Queste le probabili formazioni di LazioJuventus 2a giornata di Serie A: Roma, sabato 21 Agosto ore 20:45 Stadio Olimpico:

Lazio (3-4-3): Marchetti; De Vrij, Bastos, Radu; Basta, Parolo, Biglia, Lukaku; Felipe Anderson, Immobile, Lulic. A disp: Vargic, Strakosha, Patric, Hoedt, Wallace, Cataldi, Milinkovic-Savic, Murgia, Leitner, Djordjevic, Lombardi, Kishna. All. Simone Inzaghi

Squalificati: –
Indisponibili: Keita, Morrison, Berisha, Mauricio
Diffidati:

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Benatia, Chiellini; Dani Alves, Lemina, Khedira, Asamoah,  Alex Sandro; Mandzukic, Dybala. A disp: Neto, Audero, Rugani, Lichtsteiner, Evra, Pjanic, Hernanes, Pjaca, Higuain. All. Massimiliano Allegri

Squalificati: 
Indisponibili: Marchisio, Sturaro, Mandragora, Bonucci
Diffidati: –

Arbitro: Marco Guida (Sez. Torre Annunziata)
IV Uomo:  Manganelli
Assistenti: Toniolini – Tegoni
Addizionali: Damato – Irrati

IL GRANDE EX – L’obiettivo di Ciro Immobile: dare un dispiacere alla Vecchia Signora

La prima sfida in casa con la nuova maglia provoca sempre una grande emozione per un giocatore, sopratutto se giochi contro il tuo passato e quest’ultimo si chiama Juventus. Dopo la vittoria di Bergamo, la Lazio cerca continuità proprio contro i Campioni d’Italia e per farlo punta sull’ex di turno, il nuovo bomber: Ciro Immobile.  L’attaccante biancoceleste non ha ancora mai vinto contro i Campioni d’Italia, (incontrati con le maglie di Genoa, Torino, Borussia Dortmund e Siviglia) inanellando un pareggio e ben sei ko con una sola rete realizzata. E’ arrivato il momento di spezzare il trend negativo.

PASSATO vs PRESENTE E FUTURO – Immobile iniziò la sua avventura bianconera nel 2007 quando l’allora responsabile del settore giovanile, Ciro Ferrara, lo portò a Torino. Un’operazione dal valore di 80mila euro, con gli Allievi di Sorrento aveva realizzato 30 reti. Impossibile non farci un pensiero. E Ferrara ci aveva visto giusto: l’attaccante esplose in Primavera realizzando 28 reti in 41 presenze, senza contare l’exploit a Viareggio. Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, l’attaccante napoletano ha sempre mostrato una grande vena realizzata e a furia di segnare l’allora tecnico bianconero Ranieri lo porta in prima squadra e lo fa esordire da il 14 marzo 2009 in occasione di Juventus-Bologna. La gara terminò 4-1 per i padroni di casa. Ma nell’estate successiva venne ceduto al Siena (appena sei mesi di prestito), poi al Grosseto (altri sei mesi di prestito). Fino ad arrivare al Pescara, dove realizzò la bellezza di 28 reti. La Juve inizia a guadagnare dal suo cartellino, sarano ben quattro i milioni per la compropietà al Genoa. Con la maglia del rossoblu, il primo e unico gol a Buffon. Poi il suo passaggio al Torino dove Ventura lo farà esplodere definitivamente fino a diventare il capocannoniere della Serie A che ha fatto innamorare di se l’Europa (un amore che purtroppo come sappiamo non è mai esploso definitivamente). Ora il passaggio in biancoceleste, l’operazione è costata a Lotito 8,5 milioni. La società punta forte su Immobile. Oggi c’è il suo debutto all’Olimpico, con la moglie Jessica e le sue figlie che lo osserveranno dalla Monte Mario in attesa di ricevere una sua dedica dopo un gol.

OBIETTIVO RIMPIANTO – E’ carico Ciro. Vuole stupire nella sua prima gara allo Stadio Olimpico e quale miglior modo di presentarsi di fronte al suo nuovo bellissimo pubblico che segnare alla Vecchia Signora? La Juventus con la sua cessione ha incassato 12 milioni e nel 2014 avrebbe potuto riscattare Immobile dal Torino. Il calciatore napoletano quell’anno si era appena laureato capocannoniere della Serie A con i Granata, ma i bianconeri preferirino puntare su Coman e su Morata. Da quel momento in poi è iniziato il suo girovagare fra Borussia Dortmund, Siviglia e, di nuovo, Torino. Ora il suo arrivo a Roma, sponda Lazio. La sua responsabilità è quella di diventare l’erede di Miroslav Klose. Non sarà un compito facile ma se il buongiorno si vede dal mattino per il “Ciro Nazionale” non dovrebbe volerci molto. A Bergamo, Immobile, si è già presentato con un biglietto da visita niente male: rete all’Atalanta. Ora c’è  la Juventus: è arrivato il momento di far aumentare i rimpianti della Vecchia Signora.

Zoff: “La Lazio sta bene, per la Juventus non sarà facile”

Per parlare dell’incontro di questa sera tra Lazio e Juventus è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.radio Dino Zoff, autentica bandiera bianconera e ex biancoceleste mai dimenticato. Queste le sue parole sulla gara:

“La Lazio con l’Atalanta ha dimostrato di star bene, per i bianconeri non sarà una gara semplice. Anche il caldo condizionerà l’incontro, vedremo chi sta meglio fisicamente, é un aspetto che avrà sicuramente il suo peso. Negli ultimi anni la Juventus è stata nettamente la più forte ma nulla è scontato. Quella di Allegri è tra le prime quattro squadre d’Europa ma come sempre a confermarlo deve essere il campo”.

Keita complica i piani della Lazio. Un’altra squadra misteriosa tira le fila?

Niente Monaco per Keita. Tare ha fatto di tutto per inserire il senegalese ribelle nella trattativa per Dirar (per quest’ultimo c’è ancora un certo ottimismo), ricevendo un no dal Monaco alla cifra richiesta dalla Lazio (30 milioni). Inutile continuare ad insistere perché a quanto pare il giovane Keita Balde non ha alcuna intenzione di trasferirsi nel Principato. Motivo? Come riporta il Corriere dello Sport, dietro al giocatore ci sarebbe un altro club, che ancora non è uscito allo scoperto, ed entrambi stanno cercando di mettere in difficoltà la Lazio. Ad oggi l’ipotesi più probabile sia quella di vederlo ancora alla Lazio. Fuori però dalla rosa di Inzaghi.

Questa situazione complica inevitabilmente i piani della Lazio che voleva 2 esterni per completare al rosa ed ora questo non è più così scontato. Arriverà Cerci, l’ex Toro infatti, secondo quanto confermato anche da Radio Incontro Olympia, dovrebbe arrivare a Roma lunedì. E l’erede di Candreva? Bella domanda. Ieri Tare è tornato a Roma scuro in volto e non ha voluto rilasciare dichiarazioni inerenti Dirar. Cattivo segno? Difficile dirlo, voleva piazzare Keita nell’affare Dirar ma non ci è riuscito. Tare oggi parlerà con Lotito e, dopo la gara con la Juve, deciderà se puntare ancora sull’esterno marocchino oppure soltanto su Cerci. Sta di fatto che che la Lazio ancora una volta si è ridotta agli ultimi giorni di mercato per cercare di trovare l’erede di Candreva palesando delle gravi difficoltà che richiedono una spiegazione. La sensazione è che se non parte Keita difficilmente la Lazio prendere il secondo esterno. Se la situazione non dovesse risolversi il mercato biancocleeste si chiuderà molto probabilmente con il solo Cerci e questo sarebbe un autogol clamoroso dopo giorni di (inutili) trattative. Inzaghi ha bisogno di un giocatore di sicuro affidamento se si vuole puntare ad una stagione di livello.

Peruzzi: “E pensare che prima ero un n°10…La mia lazialità? Amo la Lazio ed i suoi tifosi”

Con o senza guantoni, c’è solo una parola che può essere associata permanentemente ad Angelo Peruzzi: rassicurante. Una garanzia per i suoi compagni quando difendeva i pali della porta biancoceleste, un’altrettanta garanzia tutt’ora per lo spogliatoio di Simone Inzaghi. E’ stato uno dei portieri più forti che il calcio italiano possa ricordare, chissà come sarebbe andata se il destino non avesse deciso di intervenire in modo determinante: “Ero un “10” ma un giorno l’insegnante chiese alla classe chi sapeva toccare la traversa. E lì la mia vita cambiò…”. Benedetta maestra.

Una vita alla Juventus, ma anche Peruzzi ha notato come “di Lazio ci si ammala inguaribilmente“: “Io amo questa società, la squadra, i tifosi. Ho giocato sette anni con questa maglia, una squadra fortissima che non ha vinto quanto avrebbe dovuto. Oggi lavoro per fare il bene di questi colori. Il mio primo tifo è per il calcio”. Questo un estratto delle sue parole riportate da Il Corriere dello Sport“. Un grande portiere e un grande uomo. Ora è pronto a mettersi in gioco con gli stessi colori di un tempo. I guantoni non ci sono più, la voglia è però la stessa.

 

CALCIOMERCATO – Ufficiale: Crecco all’Avellino

Luca Crecco passerà all’Avellino in prestito. Questo il comunicato diramato dalla società campana:

“L’U.S. Avellino comunica di aver ingaggiato dalla Lazio, con la formula del prestito, il centrocampista Luca Crecco, classe ’95, ex Trapani, Modena, Virtus Lanciano, Ternana e Lazio, squadra con la quale ha fatto l’esordio in serie A conquistando la Coppa Italia Primavera nel 2014 con la formazione biancoceleste. Crecco, che vanta esperienze con le nazionali italiane Under 18, Under 19, Under 20 e con la B Italia, giocherà con la maglia numero 16″.

SOCIETA’ – Requisiti e domanda per accedere al Bonus Bambini nati nel 2014

Dopo due anni e mezzo finalmente è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto sul bonus per i bambini nati nel 2014. Tra non molto le famiglie che ne hanno diritto potranno accedere al contributo. Queste le caratteristiche del bonus, dall’importo ai requisiti per ottenerlo, dando uno sguardo anche alle modalità per fare domanda.

Il bonus per bambini nati nel 2014 venne introdotto dalla legge di Stabilità di quell’anno e consiste in un contributo da erogare una sola volta alle famiglie a basso reddito che nel corso del 2014 hanno accolto (per nascita o per adozione) un nuovo componente. Per poter beneficiare del bonus è necessario presentare determinati requisiti, che sono identici a quelli richiesti per l’erogazione della carta acquisti sperimentale (che ora si chiama SIA), ma ricordiamo che per questo bonus bambini l’ISEE di riferimento è quello relativo all’anno 2014, che non deve essere superiore ai 6.781,76 euro.

Dato che i requisiti sono identici a quelli per la carta acquisti chi ha il diritto al bonus bambini nati nel 2014 se lo vedrà accreditare direttamente sulla sua carta. Considerando che il decreto è stato pubblicato il 17 agosto bisognerà attendere almeno 90 giorni, quindi l’accredito verrà fatto partire dalla prima data utile successiva al 17 novembre 2016. Le famiglie che ne hanno diritto ma che non hanno ancora fatto richiesta della carta acquisti possono ottenere il contributo se fanno la domanda per la SIA entro il 17 novembre.

Altro aspetto fondamentale l’importo del bonus bambini nati nel 2014. Non si parla di grandi cifre: il contributo è pari a 275 euro, ma dato che per il provvedimento sono stati stanziati 33,5 milioni di euro, è possibile che in base al numero delle domande inviate l’entità venga ulteriormente ridotta. Ma potrebbe anche succedere il contrario: se le richieste di accesso al contributo saranno inferiori al numero previsto, le risorse residue verranno suddivise tra le famiglie che ne hanno diritto con l’importo che verrebbe aggiunto all’ultimo accredito del 2016 sulle carte acquisti.

Il bonus per i bambini nati nel 2014 va ad aggiungersi agli altri benefici previsti per le famiglie con figli: la carta acquisti, il bonus bebè (riconosciuto per ogni figlio nato o adottato tra l’inizio del 2015 e la fine del 2017, consiste in 80 o 160 euro mensili per i primi tre anni di vita del bambino), i voucher per l’asilo nido o la baby sitter (pensato per le madri lavoratrici che rinunciano almeno a una parte del proprio congedo parentale), gli assegni familiari (riconosciuti dai Comuni alle famiglie con almeno tre figli) e l’assegno di maternità (garantito da alcuni Comuni alle madri lavoratrici che non hanno diritto all’indennità Inps).

TERREMOTO – In appena un’ora la Forestale di zona era già tra le macerie ma il loro Corpo dopo 193 anni di storia verrà soppresso

Centoquaranta pattuglie della Forestale insieme alle unità cinofile e ai soccorritori alpini, sono impegnate nelle zone devastate dal terremoto che ha colpito il centro Italia.

“Un impegno forte, silenzioso, prezioso, oscurato dai media forse perché qualcuno non vuole far sapere quanto sia utile e fondamentale il lavoro di un Corpo che tra qualche mese, dopo 193 anni di storia, verrà soppresso”, ha commentato con orgoglio Marco Moroni, segretario generale del sindacato autonomo polizia ambientale forestale. Per Moroni, ora non è tempo di polemiche “ma del cordoglio e del lavoro: i forestali non molleranno mai finché potranno onorare la loro divisa”.

L’ennesima tragedia che ha funestato il Paese ha trovato i Forestali in prima fila perché come ribadisce Moroni “la nostra peculiarità è sempre stata quella di agire, sin dal 1822, nelle zone dove di più si rende necessaria la tutela del patrimonio naturale, paesaggistico, faunistico del nostro Paese”. Proprio grazie alla presenza capillare e diffusa in quelle aree gli agenti della Forestale sono stati in grado di agire immediatamente.  E’ il tempo del dolore e della vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma “ma è anche il tempo dello straordinario lavoro delle forze dell’ordine e del Corpo forestale che, con la sua specifica conoscenza del territorio, è presente da subito ad Accumoli, Amatrice, Pescara del Tronto, Cittareale e Norcia”.

Interventi che spesso “sono stati risolutori nel salvare la vita di molti civili”. I forestali hanno agito con l’orgoglio di sempre accanto ai vigili del fuoco, ai futuri colleghi dell’Arma e ai volontari del Corpo della Croce Rossa. “Proprio in queste ore abbiamo capito che non abbiamo nulla in comune con i carabinieri: abbiamo competenze diverse”, continua Moroni.  Secondo l’Ispettorato Forestale, gli uomini del corpo in azione sono 300: “Colleghi che stanno operando nell’area del terremoto ci hanno raccontato storie di vite salvate, ma anche di troppe vite spezzate”. Nei social si vedono alcuni agenti forestali che tentano di tranquillizzare un anziano in preda alla disperazione.

“La soppressione del Corpo Forestale – ancora Moronirappresenta l’ennesima riforma imperfetta: la democrazia in Italia sta venendo meno e noi del Corpo forestale dello Stato siamo una delle prime vittime. Vittime di chi ha deciso di cancellare l’unica forza di polizia ambientale esistente in Italia e di condannare i forestali a indossare le stellette militari, pur essendo sempre stati poliziotti civili, senza il minimo confronto. Non staremo con le mani in mano a subire le scelte infelici di chi non ha la minima conoscenza del sistema sicurezza“.

L’inglobamento del Corpo Forestale nell’Arma dei Carabinieri piace al Comando generale dell’Arma che con questa riforma vede irrobustiti organici e competenze, una vittoria rispetto ai rivali della Polizia. Far transitare i Forestali in “una forza ad ordinamento militare è una pessima decisione: le professionalità dei nostri uomini saranno dissolte e in materia di prevenzione dei reati ambientali sarà persa qualsiasi peculiarità. Se ci faranno diventare militari – avverte il sindacalista – lotteremo per sindacalizzare e smilitarizzare l’Arma”. Moroni spera, dopo “aver perso la battaglia politica” di riuscire attraverso “1000-2000 ricorsi” di riportare l’argomento sul tavolo di Renzi. Ma nel frattempo ad Accumoli, Amatrice, Pescara del Tronto, Cittareale e Norcia, gli uomini in divisa verde continuano ad operare senza sosta. Per le istanze sindacali c’è sempre tempo.  L’azione del personale della Forestale si concentrerà soprattutto nelle zone impervie del territorio, dove sono presenti numerosi casolari isolati.

CALCIOMERCATO – Frenata Dirar, la Lazio pensa all’ala del Sassuolo

Alla fine Tare è tornato da Montecarlo senza la firma di Dirar, il Monaco sembra non voler mollare tanto facilmente il suo numero 7, nonostante i biancocelesti abbiano già il gradimento del giocatore a trasferirsi nella capitale. Per questo motivo la Lazio pensa a un’alternativa, ossia Matteo Politano, ala 23enne del Sassuolo. A lanciare la notizia è il portale tuttomercatoweb che però specifica come la trattativa sia tutt’altro che semplice. Il giocatore è stato recentemente riscattato dalla Roma per 3,5 mln e il Sassuolo ci punta molto per il futuro avendogli fatto firmare un quinquennale. La Lazio avrebbe fatto un sondaggio, ma per prendere Politano servono 7-8 mln. Intanto i biancocelesti si cautelano con Cerci di cui manca solo la firma, in attesa di prendere una decisione sul futuro di Keita.

CALCIOMERCATO – Dal Brasile: acquisto a sorpresa della Lazio. Il giocatore è già a Roma

Dopo Wallace e Bastos, la Lazio che pochi giorni fa ha rescisso il contratto con Bisevac e sta cercando di vendere Mauricio, ha preso un altro difensore. Stando a quanto riporta l’autorevole globo esporte, nella Capitale è già sbarcato Luiz Felipe Ramos Marchi giovane difensore classe ’97 proveniente dall’Ituano, club di quarta categoria brasiliana. Il giocatore è brasiliano ma ha il passaporto italiano, in queste ore è già a Roma per le visite mediche e la firma del contratto. Potrebbe essere girato alla Salernitana, in un’operazione in stile Ronaldo.

ESCLUSIVA – ECCO IL DATO FLOP DEGLI ABBONATI LAZIO

Non sono giorni facili in casa Lazio. Dopo una piccola parentesi positiva (durata appena una settimana), legata agli acquisti di Ciro Immobile, al ritorno in società di una figura di spessore come Angelo Peruzzi e alla nomina del nuovo responsabile della Comunicazione Arturo Diaconale che ha rilevato De Martino – criticato da più parti –  la depressione in casa Lazio si fa sentire eccome.

Non sono bastati questi palliativi (seppur rilevanti), a cancellare dal ricordo del tifoso laziale, la gestione Scapestrata di Claudio Lotito che, seppur in regola col bilancio e arricchita da qualche importante trofeo, è stata bocciata in pieno per ciò che riguarda l’aspetto più importante, ovvero il rapporto empatico con i suoi fantastici tifosi.

Dopo dodici lunghi anni, il vecchio proverbio “Chi semina vento raccoglie tempesta” pare calzare a pennello per una campagna abbonamenti che fa a dir poco pietà. Nemmeno una grafica, uno slogan, una pubblicità per le vie di Roma. Il reparto marketing è dormiente e andrebbero rimossi dall’incarico (sempre se son loro i colpevoli di tale incompetenza). Fra l’altro i prezzi sono identici a quelli dello scorso anno quando si giustificava il rincaro dell’abbonamento per via di un accesso in Champions League che di fatto non c’è mai stato.

Evidentemente il tifoso laziale non abbocca più e compatto, non rinnova l’abbonamento. Questa lenta agonia, messa in atto da questo vulcanico presidente va fermata. Mai come oggi la nostra identità e appartenenza sono in pericolo dalle azioni di Lotito, che ricordiamolo, ha le mani in pasta un po’ dappertutto.

Da fonti raccolte in esclusiva dalla redazione di laziochannel.it, il dato aggiornato degli abbonati in casa Lazio è appena di 3340…. Avoja a regalà magliette presidè…

Davide Sperati

Tramezzani: “La Lazio è come l’Italia di Conte: tatticamente può fermare la Juve”

Ex giocatore di Piacenza e Pro Patria e attuale vice allenatore della nazionale albanese, nonché telecronista Rai, Paolo Tramezzani ha commentato su Lazio Style Radio la gara di domani della lazio contro i bianconeri:“Bisogna sperare che la Juventus non arrivi al meglio, le prime giornate sono sempre imprevedibili. Nelle circostanze giuste la Lazio potrebbe provare ad ottenere il meglio. I biancocelesti giocheranno in maniera più tranquilla e hanno avuto modo di preparare bene la partita. Hanno qualità quantità e intraprendenza, con una buona fase difensiva si può fare una partita importante per dimostrare di essere una grande squadra. L’assenza di Bonucci? Benatia è un sostituto all’altezza di Bonucci, questa è la differenza tra la Juve e le altre squadre, hanno 23 titolari. Nella gara contro la Fiorentina hanno avuto un’occasione contro e hanno preso gol: rischiano poco e creano tanto.

La Lazio, come la Nazionale di Conte, lavorando bene sul piano tattico può fermare i bianconeri, ovviamente non si può sempre difendere perché con squadre del genere il gol prima o poi lo prendi. Io credo che Inzaghi abbia bene in mente quello che deve fare, mettere in campo corsa e intensità può essere positivo: se riesci a metterli in difficoltà in impostazione li costringi ad alzare la palla e lì poi bisogna essere bravi a chiudere Mandzukic. Simone conosce i suoi giocatori e credo che sia pronto per la partita. Hoedt e de Vrij? De Vrij è il difensore più forte della Lazio, ha ancora bisogno di recuperare, ma la cosa positiva è che non ha paura. Hoedt l’ho visto giocare da centrocampista, ma se riesce a migliorare alcune lacune con de Vrij può formare una buona fase difensiva. Felipe Anderson?  Mi fa piacere quando un giocatore è riconoscente verso la società. Le Olimpiadi sono andate bene: spero avrà il giusto entusiasmo per tornare il giocatore che abbiamo visto 2 anni fa”.

Lazio-Juventus: i convocati di Simone Inzaghi. Tra assenze confermate e novità

Al termine dell’allenamento di oggi a Formello, Simone Inzaghi ha diramato la lista dei convocati per il match di domani alle 18 allo Stadio Olimpico contro la Juventus. Come nella partita contro l’Atalanta non ci saranno: Ravel Morrison, Keita, Mauricio e Berisha. Di seguito ecco l’elenco dei 23 convocati, pubblicato sul sito ufficiale della società:

Portieri: Marchetti, Strakosha, Vargic;

Difensori: Basta, Bastos, Radu, de Vrij, Hoedt, Lukaku, Patric, Wallace;

Centrocampisti: Biglia, Cataldi, Leitner, Milinkovic, Murgia, Parolo, Lulic, Felipe Anderson;

Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Kishna, Lombardi.

Diabolik: “Vi spiego perché la curva Nord torna allo stadio e il motivo della manifestazione”

La decisione della Curva Nord di tornare allo stadio in occasione di Lazio Juventus di domani, ha diviso il popolo laziale. Per fare chiarezza su questa scelta, Fabrizio Piscitelli, meglio conosciuto come Diabolik, storico esponente della curva Nord, ha parlato alla trasmissione radiofonica la Voce della Nord, in onda su Radiosei. Queste le sue parole: “Avevamo deciso di non entrare più allo stadio per le barriere in curva. Non abbiamo abbandonato questa battaglia ma anzi la porteremo avanti dalla Nord. Questa è una battaglia per la nostra libertà. Non è un passo indietro. Dopo un anno di assenza abbiamo preso questa decisione perché ci siamo resi conto di essere rimasti in pochi. Vogliamo ricreare una curva e una tifoseria unita. La domenica deve tornare un giorno di festa e di tifo. Non deve essere Lotito, né i tifosi da tastiera, a toglierci questa gioia. Domani speriamo di non riavere problemi col cambio posto o col fatto di stare in piedi durante la partita. Così come speriamo che sono state rimosse le barriere. Questo è il nostro vero obiettivo: far togliere le barriere e ricompattare la curva.

Diabolik ha anche chiarito una volta per tutte le ragioni della manifestazione in piazza santi Apostoli avvenuta la scorso 14 luglio: “La manifestazione non era volta a cacciare Lotito. Basta rileggere il comunicato per capire che abbiamo abbandonato la curva per le vetrate, non ci sono altri motivi. Certo, la manifestazione aveva anche lo scopo di sollecitare la società a fare qualcosa dopo quanto accaduto con Bielsa. Ma non abbiamo mai pensato che Lotito potesse vendere la società dopo la manifestazione. Altresì, è sbagliato pensare che abbandonare lo stadio aiuti la Lazio”. 

Infine, per quanto riguarda domani: “Come abbiamo già precisato nel comunicato, non ci sono più alibi per nessuno. La vicenda Keita riguarda solo Keita, non Lotito. Non vogliamo più vedere giocatori che passeggiano in campo come accaduto la scorsa stagione. Pretendiamo il 100% dei giocatori quando indossano la maglia della Lazio. Il risultato passa in secondo piano se la squadra dà tutto in campo. E’ sbagliato dare tutte le colpe solo a Lotito. Domani appuntamento alle 15/15:30 a Ponte Milvio. Invitiamo tutti a venire, grandi e piccini, anche chi la partita la guarda in Tevere, per dimostrare che ci siamo ancora”.

FORMELLO – Trasformazione confermata. La Lazio è pronta…

Tutto secondo i programmi. Con la Juventus Inzaghi trasforma la Lazio. Cambio di modulo: si va con la difesa a tre per fronteggiare i Campioni d’Italia. Nella seduta odierna delle 18, il tecnico piacentino (nonostante abbaia provato a insinuare il dubbio oggi in conferenza stampa) ha confermato il 3-4-3 che si trasforma in un 5-4-1 quando la Juventus si butterà in avanti alla ricerca del gol. Quattro inevitabili novità rispetto alla formazione di BergamoRaduLulic, il neoacquisto Bastos e il rientrante Felipe Anderson vanno a sostituire Milinkovic, Kishna, Lombardi e Hoedt. Esterni di centrocampo saranno Basta a destra e Lukaku a sinistra: giranno sulle due fasce, rientreranno in fase difensiva trasformando il reparto arretrato in una linea a cinque. Difesa inedita, con Bastos, de Vrij e Radu a proteggere la porta di Marchetti, confermato nonostante l’inizio deludente con l’Atalanta. Tanti cambiamenti rischiosi (per numero e condizioni fisiche) ma necessari se si vuole avere delle chance di fare risultato. Inzaghi vuole sfruttare i contropiede che inevitabilmente la Juventus lascerà grazie alla velocità di Felipe Anderson e Lulic, schierati ai lati di Immobile (voglioso di confermarsi alla prima nel suo nuovo stadio). L’eroe del 26 Maggio avrà inoltre il compito di aiutare Radu e Lukaku a contrastare le cavalcate di Dani Alves. Non convocato Keita per “scelta tecnica“. La formazione è fatta. Rimane la rifinitura di domani mattina ma non dovrebbero esserci significative novità.

PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3): Marchetti; Bastos, de Vrij, Radu; Basta, Parolo, Biglia, Lukaku; Felipe Anderson, Immobile, Lulic. All.  Simone Inzaghi.

E se fosse il vostro presidente a farlo? Charlton Athletic: “Ci contesti, abbonamento ritirato”

Occhio a ciò che scrivete sui social network e magari anche a quello che cantate allo stadio: ai presidenti delle vostre squadre potrebbe venire in mente di imitare il proprietario del Charlton Athletic – storico club inglese ora in League 1 e con un passato nemmeno troppo lontano in Premier League nel quale ha giocato anche Paolo Di Canio -, che ha inviato una lettera a un tifoso minacciandolo di ritirargli l’abbonamento se dovesse continuare con i commenti negativi sulla squadra.

Roland Duchatelet, patron del Charlton, si è risentito per le continue offese ricevute da un sostenitore particolarmente esagitato, tifoso che ha preferito restare anonimo ma che ha fatto girare sul web la lettera inviatagli dal club. Questo il contenuto: “Abbiamo identificato i suoi commenti di protesta contro la proprietà. Pur riconoscendo che tutti hanno il diritto alla propria opinione le sue parole infuocate sui social non sono per noi di aiuto. La invitiamo a scusarsi e le facciamo presente che, per la conferma del suo abbonamento annuale, dovrà firmare un contratto di accordo comportamentale (quello che viene definito un ABC, Agreed Behavioural Contract, ndr), con cui le chiediamo di mantenere un atteggiamento corretto e non offensivo nei nostri confronti”.

La lettera del club non poteva lasciare indifferenti i tifosi del Charlton, né quelli degli altri club d’oltremanica. E così Duchatelet è stato paragonato a Kim Jong Un, il dittatore nordcoreano. Già nella scorsa stagione il club, in profonda crisi, venne duramente contestato per le strade della città.

CALCIOMERCATO – Ufficiale: Germoni alla Ternana

AGGIORNAMENTO 26 AGOSTO ORE 18.03: Ufficiale il passaggio di Luca Germoni alla Ternana. Come annunciato dalla società umbra sul proprio sito: “La Ternana Calcio comunica di aver acquisito dalla S.S. Lazio le prestazioni del calciatore Luca Germoni. L’esterno mancino, classe ’97, si è legato alla Società rossoverde con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto”.

Due cessioni in via di concretizzazione in queste ore in casa Lazio. La prima è quella dell’esterno offensivo classe ’95 Chris Oikonomidis, che, dopo il ritiro in biancoceleste, è in procinto di accasarsi al St. Pauli, club che milita attualmente nella Zweite Liga, la serie B tedesca. Per lui, che ha già giocato in prestito nella passata stagione alla Salernitana, i due club sono vicini ad un accordo basato sul prestito con diritto di riscatto fissato a 3 milioni. Una somma questa che in realtà i tedeschi vorrebbero abbassare un po’, ma filtra ottimismo sul fatto che alla fine l’operazione si chiuderà intorno a quella cifra o poco meno. Anche perché, in caso di permanenza in biancoceleste, Oikonomidis sarebbe chiuso dai nuovi arrivi con cui la società sta coprendo le fasce in questi ultimi giorni di mercato. Il St. Pauli è dunque pronto ad abbracciarlo.

Così come la Ternana è pronta a fare con Luca Germoni: è tutto fatto infatti per il passaggio al club rossoverde del giovane terzino, che in queste ore sarebbe in viaggio per l’Umbria per apporre la propria firma sul contratto che lo legherà alla squadra allenata da Benny Carbone. Come Oikonomidis, anche Germoni si trasferirà con la formula del prestito con diritto di riscatto, accompagnato però dal controriscatto a favore del club biancoceleste. Club con il quale ha disputato un ottimo precampionato, prima di questa che sarà la sua prima esperienza nel mondo dei professionisti.

Causio: “Mi aspetto una bella gara. Felipe Anderson sottovalutato”

Per presentare l’incontro tra Lazio e Juventus ai microfoni della trasmissione Laziali on air è intervenuto il Barone Franco Causio, ex ala bianconera.

Che partita si aspetta? “Sicuramente una gara spettacolare. La Juventus non solo si è rinforzata ma ha anche indebolito gli avversari, acquistando Pjanic dalla Roma e Higuain dal Napoli. Se la  rosa resterà questa i bianconeri partiranno in tutte le partite con due gol di vantaggio sugli avversari. Di fronte una Lazio che arriva da una vittoria sofferta ma meritata a Bergamo, cosa che sicuramente aumenterà l’ottimismo della squadra di Inzaghi“.

Sulla cessione di Candreva e i malumori di Keita: “Io sarei ottimista, il giovane Lombardi visto con i bergamaschi mi ha fatto una grande impressione e inoltre deve tornare Felipe Anderson che secondo me è troppo sottovalutato. Quando è in forma il brasiliano è un giocatore che può fare la differenza e ora con l’addio di Candreva si potrebbe e dovrebbe sentire ancora più responsabilizzato. Se dovesse arrivare un’offerta importante lascerei andare via anche Keita. Anche alla Juve i giocatori passano così come allenatori e dirigenti ma i bianconeri hanno dimostrato che chi non crede nella causa può andare senza problemi. In una squadra le mele marce fanno sempre male e vanno subito allontanate”.

Tra i tanti nomi accostati alla Lazio anche quello di Cerci. Crede che sarebbe un buon acquisto? “Negli ultimi tempi il suo rendimento è calato, dipende molto da come sta fisicamente. Secondo il mio parere il suo errore è stato quello di andare all’Atletico Madrid, ma da quando è rientrato nel nostro paese non è riuscito a fare bene. Io punterei su Lombardi, dandogli la possibilità di maturare. Se i giovani sono bravi, è giusto dargli spazio. Inzaghi è bravo a lavorare con i ragazzi. Quando allenava la Primavera glielo dissi di avere pazienza e che il suo momento prima o poi sarebbe arrivato”.

Buona la prima per Ciro Immobile con la maglia biancoceleste: “La Lazio non poteva fare scelta migliore per sostituire un campione del mondo come Klose. Il napoletano è un giocatore che fa reparto da solo, in più vede molto bene la porta. Può tornare ai livelli di due anni fa quando divenne capocannoniere della Serie A con il Torino“.