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De Cosmi: “Quella di domenica con l’Atalanta sarà una gara di alta classifica”

Per parlare dell’andamento della squadra biancoceleste e della prossima gara contro i nerazzurri di Gasperini il tecnico della Lazio Women, Roberto De Cosmi, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3:

“Contro il Crotone è arrivata una vittoria strameritata, legittimata dalle tante occasioni da gol avute, dal rigore sbagliato e dagli interventi di un portiere che ha parato praticamente tutto. Quando la Lazio ha raggiunto la sua migliore espressione offensiva, ha trovato il gol che ha consentito a Immobile di raggiungere la doppia cifra e alla squadra di ottenere tre punti fondamenti per la classifica.

L’Atalanta aveva iniziato malissimo, verso Gasperini piovevano tante critiche. I biancocelesti, a inizio campionato, avevano conquistato tre punti a Bergamo con una prestazione importante, che li aveva portati al triplice vantaggio all’intervallo. Gli orobici ora esprimono un buon gioco, hanno fiducia nei propri mezzi, giocano a viso aperto con tutte. Domenica sarà match di alta classifica.

Inzaghi non si nasconde mai, è schietto e obiettivo. Ha a disposizione due esterni offensivi del calibro di Felipe Anderson e Keita: ciò nonostante, tutti si fanno sempre trovare pronti. Lombardi lo aveva già dimostrato a Bergamo e nelle altre occasioni che il tecnico gli aveva concesso. Luis Alberto è stata una piacevole scoperta. Non è mai stato discusso dal punto di vista tecnico, aveva bisogno dell’occasione giusta. Quando i giocatori si fanno trovare pronti, è motivo di soddisfazione per l’allenatore, che capisce di avere a disposizione un organico importante. Lo spagnolo aveva servito l’assist a Lombardi, partiva da sinistra per poi accentrarsi e sfruttare al meglio il suo piede naturale. Sono stati due piacevolissime conferme. Domenica ci aspetta un match difficile, contro un tecnico navigato che fa giocare bene i suoi e sa mettere in difficoltà gli avversari.

La Lazio deve fare punti, e continuare la sua corsa su se stessa per provare ad approfittare dei possibili mezzi passi falsi delle concorrenti. Molte squadre hanno vinto nelle ultime battute, vedi Milan e Napoli. Difficile trovare la chiave giusta per arrivare al successo. I tre punti contro il Crotone sono merito del gruppo. I rossoblù hanno fatto la loro gara”.

Una emozionatissima mamma Rossi racconta il suo Alessandro

Finalmente domenica scorsa è arrivato il momento dell’esordio in Serie A di Alessandro Rossi. Quello del giovane attaccante, capitano e capocannoniere della Lazio Primavera, è stato un debutto atteso e meritato.

Per raccontare le emozioni vissute al momento dell’esordio del suo ragazzo è intervenuta ai microfoni di Radio Incontro Olympia la mamma di Alessandro, Angela: “In quel momento ero con mia figlia, è stata una cosa molta emozionante. Ci siamo tenute per mano, il cuore andava a 2mila. Siamo rimaste con il fiato sospeso trattenendo il respiro. Elena è la gemella di Alessandro, anche lei giocava a calcio. La nostra è una famiglia di sportivi: il nonno era un cestista di Serie A. Prima ancora aveva giocato come portiere. Anche io ho giocato a Viterbo in B. La passione per lo sport è nel DNA di tutta la famiglia. Alessandro da bambino ha giocato a pallacanestro, poi è passato al rugby. Solo verso i 10 anni ha iniziato con il calcio. Io avrei preferito il basket perché mi piace moltissimo. Quando ha sostenuto il provino con la Lazio aveva anche due proposte importanti per la pallacanestro. Io gli ho detto di scegliere ciò che voleva, e lui ha scelto il calcio”.

Sulla carriera di Alessandro fino a questo momento: “Ora si parla dell’esordio e sembrano tutte rose e fiori ma Alessandro ha avuto anche degli infortuni, è stato sottoposto a delle operazioni importanti, arrivare fin qui non è stato facile. Ha lottato tanto e questo lo ha reso più forte, dandogli un obiettivo da raggiungere. Non si risparmia mai e forse è stata proprio questa sua voglia di spaccare il mondo a causargli gli infortuni. Due anni fa è stato operato alla spalla destra, a giugno alla sinistra: si è fatto le spalle (ride, ndr). Abbiamo scelto l’operazione perché ci era stato consigliato così per il bene della sua carriera. Mi sono trovata sola a sostenere Alessandro, ma è stato un sacrificio che ho fatto con gioia e dedizione. Ho giocato e so quanto è importante lo sport, so quanto e come sia di insegnamento. Quando giocava con gli Allievi e ci lasciavano entrare al campo, andavo a vederlo con passione. Anche se mi ci è voluto tempo a riuscire a capire le regole del calcio (ride, ndr). Alessandro non ha paura dei contatti fisici, e forse questo è dovuto all’aver praticato il rugby. L’abilità nella fase aerea, invece, l’ha presa dal basket. L’aver praticato altri sport gli ha permesso di avere un bagaglio ampio”.

Il dopo partita con il Crotone: “Era euforico, come lo eravamo noi. Ci chiedevamo se avessimo sognato, abbiamo assaporato insieme questa gioia. E’ arrivata dopo tanti sacrifici. Abbiamo brindato in compagnia di alcuni amici di Ale. Abbiamo rivisto il momento dell’esordio ma ancora non ci crediamo. Ancora guardiamo le foto. La maglia la vuole incorniciare, e in più abbiamo fatto un collage con gli articoli dei giornali”.

E ora? Ale è un ragazzo molto affettuoso ma anche permaloso e un po’ caotico. Forse anche troppo buono. Di sicuro generosissimo, soprattutto nei confronti degli amici. Ha un carattere solare. Un segreto? Ha talmente un carattere aperto che è difficile rispondere. Quando va in trasferta o prima della partita si concentra a tal punto da non rispondere neanche al telefono. Futuro? Credo che ora inizino le cose serie. Questo deve essere un punto di partenza e non un traguardo. Se vuole diventare un giocatore importante ora deve impegnarsi ancor di più. Ora deve dare il 200%. Inzaghi lo conosce sin da piccolo, ora deve continuare a lavorare più intensamente e con maggior determinazione. Deve essere umile e tentare di imparare sempre di più”.

Sulla Lazio Primavera: Alessandro stima molto Bonatti. Se ha fatto tante reti è anche grazie all’allenatore che ha saputo costruire una buona squadra, con schemi che ne esaltano le qualità. Questa esperienza lo ha fatto crescere tanto, allenarsi con la prima squadra lo aiuta molto. E’ il capitano della Primavera e ne sente la responsabilità. Quello della Primavera biancoceleste è un gruppo molto coeso. Per crescere deve confrontarsi con i migliori, anche un solo allenamento con i big è molto formativo. Gli auguro di crescere ancora, poi la società saprà decidere del suo bene”.

 

CALCIOMERCATO – Milan e Genoa sulle tracce del centrocampista biancoceleste

Secondo Sport Mediaset, il Milan sembrerebbe interessato a Danilo Cataldi. Galliani ha già avviato i contatti con Lotito. Ma occhio al Genoa.

Le linee guida del mercato del Milan da qualche anno a questa parte sono chiare, comprare giocatori italiani e giovani. Ecco allora che il “condor” Galliani, ha puntato la sua prossima preda. Si tratta del nostro Danilo Cataldi. Secondo Sport Mediaset, l’amministratore delegato del Milan, avrebbe già contattato il presidente Claudio Lotito per avere delle informazioni riguardo il giovane centrocampista romano.

Non solo il Milan però sull’ex primavera. Secondo Gianluca Di Marzio, infatti, anche il Genoa sembrerebbe molto interessato, si parla addirittura di accordo vicino per un prestito secco.

UFFICIALE – Nuova avventura per Pasquale Foggia

L’ex centrocampista della Lazio,  Pasquale Foggia, è il nuovo direttore sportivo del Racing Club Roma, club che milita in Lega Pro. Il folletto napoletano raggiungerà Giuliano Giannichedda, anche lui ex centrocampista laziale .

Marchetti nella Top “Parate” della Serie A, e c’è anche un difensore…

La Serie A Tim ha stilato la classifica delle migliori parate dell’ultima giornata di campionato. Presente Marchetti e…un difensore!

Dopo ogni giornata di Campionato la Serie A Tim sceglie le migliori parate di tutte le partite. Questa settimana abbiamo la Lazio in ben due posizioni. In una c’è Marchetti che respinge il tiro a botta sicura di Falcinelli, salvando la Lazio. Nell’altra abbiamo il portiere del Crotone, Marco Festa, che respinge un gran bel tiro dal limite dell’area di Ciro Immobile, negandogli la gioia del gol.

ALLARME INTRUSO – Ebbene si, in questa classifica c’è anche un intruso. Si tratta di Silvan Widmer che si è sostituito a Karnezis intercettando un pallone prima che varcasse la linea di porta, negando il gol all’Inter (gol comunque arrivato qualche minuto dopo).

FORMELLO – Si ricomincia, Radu a parte e dall’infermeria…

A Formello si ricomincia a lavorare in vista del match contro l’Atalanta. Lavoro differenziato per Radu, mentre dall’infermeria arrivano ottime notizie.

FORMELLO – La Lazio ha ripreso a sudare al “Mirko Fersini”. Tutti in campo alle 12 per un iniziale lavoro in palestra.  La squadra è poi scesa in campo per svolgere alcuni esercitazioni a secco con il prof Ripert. Nella seconda parte Stefan Radu ha effettuato un lavoro differenziato, in scarpe da ginnastica. Il romeno è uscito malconcio dopo la partita col Crotone.
Successivamente la squadra ha svolto un’ampia fase di possesso nello stretto con la rosa divisa in due gruppi: attività con il pallone intervallata da richiami atletici con ripetute.

INFERMERIA – Mai stata così vuota l’infermeria biancoceleste che vede recuperati i lungo degenti Jordan Lukaku e Filip Djordjevic. E’ tornato ad allenarsi col gruppo anche Alessandro Murgia, indisponibile col Crotone a causa di una distorsione alla caviglia. Inzaghi ha ritrovato anche Senad Lulic e Felipe Anderson, squalificati contro i calabresi. Unico assente Keita Balde Diao, impegnato in Coppa d’Africa con il Senegal.

CONFERENZA – Immobile: “Nessuno credeva in noi, adesso ce la giochiamo fino alla fine”. Futuro?…

Ciro Immobile è intervenuto questo pomeriggio in conferenza stampa da Formello per parlare del suo momento e di quello della Lazio.

Girone d’andata terminato, 10 gol, te lo aspettavi?

Me lo auguravo, ci ho lavorato tanto, con tutto me stesso, e sono felice di aver raggiunto questo risultato. Sicuramente potevo farne di più, ma come bottino non è male. Sono autocritico, punto sempre a fare di più“.

Quando un attaccante non riesce a segnare diventa un incubo?

L’attaccante vive di gol, ma ultimamente sono cresciuto sotto questo punto di vista. Non ho sentito tanto il fatto di non aver segnato per tante partite, era più importante sbloccare il risultato che sbloccare me stesso. Il gol al 90° è stata una sorta di liberazione“.

La Lazio è un po’ la rivelazione, ci si deve aspettare di più?

Sarebbe importante consolidare ciò che abbiamo fatto. 37 punti sono tanti, fatti da una squadra in cui all’inizio dell’anno nessuno credeva. Con il lavoro di Tare, del mister e del presidente abbiamo messo a posto la squadra, riuscendo anche a riportare gente allo stadio. Vogliamo continuare così, noi da squadra giovane abbiamo ancora tanto da imparare e possiamo migliorare. E’ bello aver stupito tutti“.

Su cosa puoi migliorare?

Ultimamente sono migliorato molto sulla gestione della palla. Corro tanto per il campo e questo mi toglie lucidità sotto porta. C’è sempre tanto su cui migliorare. Il mister è stato un attaccante, cerco sempre di imparare da lui“.

Nonostante tu sia giovane hai girato molto, come valuti l’ambiente biancoceleste e la tifoseria?

Ad inizio anno è stato normale aver avuto problemi, adesso però è uscito il vero tifoso biancoceleste. Lo abbiamo visto prima di Palermo, so quanto i tifosi tengono alla Lazio. Anche quando le cose vanno male ci sono sempre vicini. Devo dire che ho trovato un ambiente sereno e familiare, che ti lascia lavorare. Queste sono grandi soddisfazioni. Sappiamo che solo lavorando e divertendoci facciamo divertire anche i nostri tifosi“.

Hai pagato anche la mancanza di alternative in attacco?

Negli anni scorsi ho giocato poco e mi sono riposato. Giochiamo solo una partita a settimana e per me va bene. Sto bene fisicamente e mi alleno bene. Il fatto di non fare gol non dipendeva da un fattore fisico, ma dalle varie situazioni“.

Ti senti di dire che resterai a lungo qui?

L’ho detto all’inizio, non ho intenzione di dire ciò che accadrà tra tanti anni. Sto bene qui, ho ancora tanti anni di contratto. E’ una società importante e non vedo perchè dovrei cambiare“.

20 gol a fine campionato come obiettivo personale?

Lavoro per quello, per dare il massimo con questa maglia. I miei compagni mi mettono sempre in condizione di fare bene, c’è solo da lavorare e da andare avanti“.

Cosa significa per un attaccante avere un allenatore che ha giocato nel tuo stesso ruolo?

E’ uno stimolo, il mister ha esperienza, mi sa dire quali sono i movimenti giusti da fare. Come rapporto umano mi sono trovato subito bene, mi ha dato subito fiducia e fatto sentire apprezzato. Io cerco di dare il massimo per il mister, i compagni e la gente laziale“.

Obiettivi finali della squadra? C’è il sogno Champions?

Non me la sento di dire che andremo sicuramente in Champions. Di certo lotteremo per arrivarci a tutti i costi. Adesso siamo quarti e puntiamo a migliorare. Sappiamo che sopra di noi ci sono squadre molto importanti e sicuramente è difficile. Il nostro obiettivo è andare in Europa, qualcosa in più dovremo conquistarcelo“.

Tu, da calciatore italiano, come vedi questa rivincita dei calciatori italiani?

E’ bello, questo campionato è acceso e vivo. Questo è collegato anche al fatto che ci sono tanti giocatori italiani. Mister Ventura quest’anno ha delle scelte importanti, ha tanti giocatori a disposizione, tutto questo fa molto piacere“.

 

Morrison-Wigan, la trattativa la sblocca…Powell

Ravel Morrison e la Lazio, un amore mai sbocciato e pronto a morire ancor prima di iniziare. L’inglese dalla parti di Formello non si vede ormai da mesi e la società sta lavorando alacremente per trovargli una destinazione.

UN DIVORZIO ANNUNCIATO

Che le strade del talento inglese e della Lazio fossero destinate a dividersi era scritto da tempo, ma adesso la vicenda sembra veramente essere arrivata ai titoli di coda. Troppa la nostalgia per il suo paese natale, troppe le differenze tra il calcio inglese e quello nostrano. Morrison è da alcuni mesi in Inghilterra e da un paio di settimane si sta allenando con il Wigan, squadra allenata dal suo mentore ai tempi delle giovanili del Man Utd, Warren Joyce. Il Direttore Sportivo Igli Tare vuole accontentare il ragazzo, ma la Lazio non è disposta a svendere il classe ’93, vorrebbe anzi provare a valorizzarlo con un prestito fino al termine della stagione.

LA SBLOCCA…POWELL

Un’inaspettata accelerazione alla trattativa tra il Wigan e la Lazio, sembrerebbe arrivato dall’infortunio di uno dei cardini del centrocampo degli inglesi, il trequartista Nick Powell, fermato da un problema al bicipite femorale. Il tecnico Joyce è apparso dubbioso sul suo recupero, come dichiarato a Sky Sport UK: “E’ deludente per il giocatore, prima di tutto credo che lui faticherà ancora a giocare in questa stagione. Sarà un altro anno deludente per lui. Tutto quello che può fare è non sentirsi dispiaciuto e cercare di tornare più forte e più in forma”. Parole chiare, parole con le quali Joyce vuole spingere il club a far firmare Morrison, magari accollandosi i 500mila euro che la Lazio deve al giocatore sino al termine della stagione, fattore imprescindibile per il club di Lotito.

La trattativa sta per sbloccarsi, presto Ravel Morrison sarà un nuovo giocatore del Wigan.

 

Rindone (Cor Sport): “La Lazio ha in pugno El Ghazi, ma…”. Poi sulla questione rinnovi

Il giornalista del Corriere dello Sport, Daniele Rindone, è intervenuto su Elleradio, nella trasmissione “Laziali On Air“. Queste le sue parole:

EL GHAZY
Rindone ha parlato del possibile arrivo del giocatore dell’Ajax: “A gennaio la Lazio non ha mai abituato a colpi last minute, in dieci anni non ne ricordo uno, forse solo Floccari. Lotito è abituato a intervenire con i suoi tempi e a seguire le sue regole. L’acquisto di El Ghazi è condizionato, ce l’ha in pugno, ma serve una cessione, presumibilmente quella di Keita, per chiudere la trattativa. Tare è stato chiarissimo: senza cessioni non possono esserci acquisti”.
DJORDJEVIC
Per quanto riguarda il numero 9 biancoceleste: “Su Djordjevic si è detto di tutto, il presidente del Lione ha affermato di non essere più interessato, di sicuro El Ghazi non è il sostituto del serbo, è un’ala, anzi un ex trequartista che ha traslocato sulla fascia per esigenze tattiche, ma non è di certo una prima punta di ruolo“.
 
BIGLIA
Sul rinnovo di contratto di Biglia: “Al momento non mi sembra ci siano i presupporti economici per firmare. La Lazio per Biglia ha fatto più di quanto poteva fare con l’argentino, gli è stato offerto un contratto di cinque stagioni per un giocatore che compirà tra poco 31 anni. E’ un contratto molto alto per questa gestione, le cifre con i bonus arriverebbero a tre milioni netti, che il giocatore vorrebbe invece a prescindere dai bonus. Non è un giocatore che finora è stato un fenomeno di continuità. Di sicuro so per certo che la Lazio sta facendo degli sforzi, ma questi non stanno venendo recepiti dal giocatore“.
KEITA
Sull’attaccante senegalese: “Sarà più facile capire la situazione dell’attaccante negli ultimi giorni di mercato, quando i giochi si faranno più accesi. Sicuramente la Lazio sui rinnovi di contratto è sempre in ritardo, ma anche Keita ha avuto reazioni caratteriali esagerate, non presentandosi in ritiro e saltando la prima partita di campionato è passato dalla parte del torto. Bisognerà vedere quali offerte arriveranno. Il Milan al momento non ha possibilità economiche per chiudere l’acquisto. Terrei in considerazione la pista Mendes, c’è la sua regia dietro molte operazioni e potrebbe, attraverso i suoi canali, trovare una sistemazione a Keita. C’è ancora un po’ di tempo per valutare la situazione. A giugno Keita potrebbe avvalersi dell’art. 17, ma c’è un tacito accordo per il quale nessun club europeo usufruisce di questo escamotage”.
LAZIO ATALANTA
Domenica Lazio-Atalanta sarà un vero scontro per l’Europa. Che partita ci si può aspettare? “Sarà una partita molto pericolosa. La Lazio contro il Crotone non mi è piaciuta molto, ma si tornava dalla sosta. Di certo la sfida contro gli orobici andrà interpretata diversamente. Mi aspetto di vedere in campo Felipe Anderson e Lulic, ma l’Atalanta nelle ripartenze è micidiale e potremmo assistere a una partita con molti gol“.
CATALDI
Alla Lazio non mancano i giovani di talento, ma non sembra esserci spazio per tutti. Ci potranno essere movimenti di mercato in questo senso? “Non credo a gennaio, anche se il mercato abitua alle sorprese. Non credo partirà nessuno, compreso Cataldi. A Roma Est mi sembrava in imbarazzo, voleva dire e non dire, ma in cuor suo vuole restare, anche se un ragazzo della sua età desidera giocare da titolare, senza dubbio. Ha delle richieste, ma sono convinto che la Lazio non lo lascerà partire“.
MERCATO ESTIVO
Sul mercato in estate: “I giocatori importanti alla fine hanno sempre chiesto di partire, perché le condizioni economiche si sono sempre fermate a un certo livello. Fermo restando che alcuni sacrifici da Lotito sono stati fatti, partendo da un tetto massimo d’ingaggio di 500.000 euro fino all’offerta da 3 milioni fatta a Biglia. Non credo però, arrivati a un anno e mezzo dalla scadenza, che Keita, De Vrij e Biglia resteranno e quindi mi aspetto una rivoluzione molto profonda. D’altronde la Lazio quando ha dovuto ricostruire la squadra difficilmente ha fallito, lo ha fatto invece quando ha dovuto confermarsi”.
SERIE A 
Da qui al termine della stagione quale può essere la griglia di classifica alle spalle della Juventus? “Il cuore spera che la Lazio possa piazzarsi tra le prime tre, temo un po’ l’Inter di Pioli che ha ritrovato equilibrio e a Milano sta trovando quel pizzico di fortuna che a volte gli è mancato a Roma. Il mercato potrà fare la differenza, Napoli e Inter sono temibili, la Roma ha dimostrato di essere solida, ma spero che la Lazio di Inzaghi possa confermarsi ad alti livelli anche nel girone di ritorno”.

Djordjevic-Lione, trattativa in stallo: ecco qual è il motivo

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Tra i giocatori destinati a dire addio alla Lazio in questo mercato di gennaio vi è, in prima fila, Filip Djordjevic. Fuori dal progetto tecnico della squadra biancoceleste, l’attaccante serbo è ormai pronto a fare le valigie per far ritorno in Ligue 1, per la precisione nelle fila del Lione. La sua situazione registra tuttavia al momento una fase di stallo: la trattativa tra le parti va infatti avanti da settimane e, alla vigilia dello scorso weekend, sembrava essere arrivata l’accelerata decisiva, che aveva messo il giocatore praticamente con un piede e mezzo in Francia. E invece di colpo l’operazione ha subito un brusco rallentamento, con il patron dell’OL Aulas intervenuto personalmente addirittura per smentire ogni ipotesi di trattativa. In realtà l’interesse del club francese per Djordjevic c’è, ma probabilmente dietro questa chiusura c’è un motivo ben preciso.

Quale? Lo svela Il Messaggero, secondo cui il Lione avrebbe ritenuto troppo alta la richiesta di 8 milioni avanzata da Lotito per privarsi dell’attaccante. La cui mancata cessione rappresenta al momento un inconveniente non da poco per la Lazio, in quanto blocca possibili affari in entrata, in primis quello legato ad El Ghazi.

Lensen spiega la sua visione del calcio

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Ormai da qualche anno il settore giovanile della Lazio è completamente nelle sue mani. Lotito è andato a pescarlo nientemeno che in Olanda e gli ha affidato l’arduo compito di formare i giovani, facendone i campioni della squadra biancoceleste del domani. E, su questo aspetto, su come devono comportarsi i giocatori in campo, Joop Lensen sembra avere le idee molto chiare. Ed è lui stesso a spiegarle, descrivendo la sua particolare visione del mondo del calcio:

I nostri giocatori devono essere aggressivi, perché è proprio l’aggressività la qualità fondamentale per dominare il gioco. Devono sviluppare un calcio piacevole, ma che sia soprattutto proiettato ad offendere“.

Ledesma: niente Pescara, ma nel suo futuro potrebbe esserci comunque l’Italia…

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Non ci sarà il Pescara nel futuro di Cristian Ledesma: il club abruzzese ha infatti già acquistato Cubas dal Boca Juniors ed è al momento in trattativa per arrivare a Muntari, fresco di svincolo dagli arabi dell’Al-Ittihad, motivo per cui i vertici avrebbero deciso di stoppare, in maniera forse definitiva, l’operazione relativa all’ex centrocampista della Lazio. Per il quale però l’ipotesi di un ritorno in Italia non è ancora del tutto tramontata.

Nelle ultime ore – riporta Gianlucadimarzio.com – il suo cartellino sarebbe stato infatti proposto al Crotone di Davide Nicola. Il quale lo starebbe attentamente valutando, attirato soprattutto dall’esperienza, che sarebbe molto utile alla squadra rossoblu per risollevare le proprie sorti. In più, sarebbe un acquisto a costo zero, visto che, come noto, Ledesma è al momento disoccupato dopo la fine prematura della sua avventura al Panathinaikos, dove ha collezionato 15 presenze, condite da 4 gol e 2 assist.

CALCIOMERCATO – La Lazio ci prova con Haller. Ecco i dettagli dell’offerta

Tare ha già ribadito che i movimenti in entrata sono fortemente legati a quelli in uscita. Tra gli obiettivi c’è il centravanti dell‘Utrecth, il classe ’94 Sebastien Haller. La Lazio sta seguendo l’attaccante da diversi mesi. Non si tratta, però, di un’operazione semplice. Il club di Lotito secondo quanto riporta il Messaggero, avrebbe offerto 10 mln totali, di cui 1 per il prestito e 9 per il riscatto a giugno. Gli olandesi hanno alzato la richiesta a 12 mln, numeri difficili che potrebbero impedire questa pista facendo si che l’affare non vada in porto. Tutto dipenderà molto dall’eventuale cessione di Djordjevic o di qualche altro attaccante (Keita?).

Cragnotti: “Questa Lazio è degna del suo passato. Il mio desiderio è che…”

In una serata speciale a tinte biancocelesti in quel di Terracina, è stato protagonista il presidente della nostra Lazio più vincente di sempre, Sergio Cragnotti. Ha parlato ai microfoni di Lazialità per la prima edizione del premio Anxur biancoceleste: “La cosa che mi emoziona di più è questo affetto che non solo è stato espresso stasera da tantissima gente ma anche all’esterno. In qualsiasi posto, in qualsiasi luogo, aeroporto, città, anche all’estero incontro sempre l’affezione più incentivata dei nostri tifosi laziali. Questo mi carica di emozione, credo di aver lasciato un seguito molto importante“. L’ex presidente biancoceleste siede vicino al tavolo della Lazio attuale, come a dare un senso di famiglia: Certamente questa è la continuazione di quella che è la vita del tifoso laziale, della lazialità, che si tramanda anche nel futuro. Questa Lazio ci sta facendo vedere cose degne del suo passato, quindi speriamo che abbia continuità e che possa raggiungere obiettivi molto importanti“. Infine ieri, giorno del suo compleanno e del 117° anniversario dalla nascita della Lazio, Cragnotti racconta il desiderio espresso: “Ciò che chiedo per me è che vada tutto bene. Per la Lazio il desiderio è quello che possa essere sempre uno dei club europei più importanti perché ormai la competizione non è soltanto in Italia ma anche nel mondo. Spero che la Lazio si faccia valere anche su quelle piazze“.

Stamattina vertice di mercato tra Lotito e Inzaghi. Intanto bloccato l’attaccante

Ore calde in casa Lazio: stamattina è previsto a Formello un vertice tra Inzaghi, il ds Tare e Lotito. Si parla di diverse questioni riguardanti il mercato sia in entrata che in uscita. Ma non solo: anche la questione rinnovi dei gioielli biancocelesti.

SITUAZIONE RINNOVI E MERCATO

Stando al Corriere Dello Sport, ciò che preme maggiormente è la questione rinnovi di Keita, Biglia e de Vrij, tutti in scadenza nel 2018. Nelle ultime ore l’oggetto dei desideri delle big di Premier League è de Vrij, conteso da Chelsea e Manchester United. Il capitolo Keita invece risulta essere ancora complicato, in quanto il senegalese pare deciso ormai a non rinnovare. Per questo motivo Lotito vorrebbe venderlo a gennaio cercando di incassare 30 mln.

SITUAZIONE BIGLIA E PORTIERI

Non solo, a Formello anche la pista legata a Biglia è irrisolta, ma è comunque malleabile. L’agente dell’argentino Enzo Montepaone sarà in Italia non prima del 18 gennaio. In questo momento pare essere negli States a cercare ricche proposte. In ultimo, i portieri: Marchetti è rimasto, Berisha è felice all’Atalanta, ed il baby Strakosha aspetta il rinnovo. Sono però questioni legate alle alte temperature estive, e dunque non resta che aspettare.

BLOCCATO L’ATTACCANTE

Sul fronte mercato risulta essere ormai chiaro che le cessioni in entrata, siano fortemente legate a quelle in uscita. Tare è stato chiaro, lo ha ribadito anche prima della gara contro il Crotone. Secondo il quotidiano romano, la Lazio ha bloccato El Ghazi, prestito con obbligo di riscatto estivo a 9 milioni. Determinante l’agente Jeorge Mendes, che in estate portò Wallace nella Capitale. Si attenderanno comunque anche gli sviluppi relativi al capitolo Djordjevic, su di cui la pista Lione è completamente naufragata. L’alternativa al classe ’95 potrebbe essere Depay dallo United, ma la trattativa pare legata a Stefan de Vrij. Tutto potrebbe essere quindi rimandato in estate.

Calciomercato, il presidente del Genoa Preziosi strizza l’occhio a un talento della Lazio…

Il calciomercato entra nel vivo, ma nei primi giorni è sempre difficile vedere società in grado di scoprire subito le loro carte. Interpellato da Sky Sport 24, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha parlato di un possibile affare con la Lazio:

Danilo Cataldi è un profilo che sicuramente può fare al caso nostro. Bisogna fare i conti con la Lazio soprattutto per una formula di cessione che possa accontentare entrambe le parti. Si potrebbe fare un prestito ed un’eventuale riscatto ad una cifra previamente concordata. Con Lotito siamo legati da un rapporto di amicizia, ma sappiamo che negli affari questo non è un’agevolazione”.

Tutti i “perchè” del tracollo della Coppa Italia. A quando la riforma?

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Ieri è entrata nel vivo la Coppa Italia, o Tim Cup se preferite. Il trofeo nazionale che con il passare del tempo ha perso fascino e appeal, almeno fino alle semifinali quando si scontrano, nel 90% dei casi le big della Serie A. Ma a cosa è dovuto questo calo e questa perdita di interesse nei confronti della Coppa Italia? Il primo fattore è dato dalla “formula” intrapresa dalla Lega Calcio. Le big che giocano sempre in casa la partita secca; il tabellone con le teste di serie; la mancanza di “sorprese” in stile Vicenza negli anni 90. Un target monotono che non lascia spazio alle sorprese.

Ciò che si auspicava da anni era di avere una Coppa Italia in stile FA Cup: niente teste di serie, manifestazione aperta a tutte le squadre e sorteggio anche su chi deve disputare il match tra le mura amiche. Inoltre giocare il sabato o la domenica al posto del campionato e non in mezzo alla settimana di sera. Inoltre il calo della Coppa Italia è stato analizzato anche da KPMG che, in un confronto con le Coppe nazionali di Inghilterra, Germania, Francia e Spagna, ha posizionato all’ultimo posto la Tim Cup per totale spettatori e per riempimento degli stadi. Insomma, è ora di riformare questa Coppa Italia. Di seguito il grafico dei dati delle cinque coppe nazionali dei maggiori campionati europei:

PANINI – Presentato il nuovo album “Calciatori 2016-2017”. Tutte le novità

La celebre casa modenese della Panini, ha presentato il nuovo album di figurine riguarfante i calcaitori. Per la stagione 2016-2017 sono state inserite moltissime novità. Come spoegato nel comunicato stampa, la copertina è ispirata alla street art, con caricature di 11 campioni. L’album sarà composto da 128 pagine con un formato più grande rispetto alle precedenti edizioni. La collezione comprenderà ben 745 figurine comprendenti calciatori dalla Serie A alla Primavera, ma anche la Serie A femminile. Inoltre ci saranno figurine che ricorderanno i record ottenuti dai grandi calciatori nella storia del calcio italiano.

Queste le parole di Antonio Allegra, direttore Mercato Italia della Panini. “Il cambio di formato di album e figurine dopo oltre 30 anni, oltre alle scelte grafiche e contenutistiche, sono elementi forti di innovazione finalizzati a venire incontro alle esigenze di nuove generazioni di collezionisti, cercando di rispettare in ogni caso una tradizione di cui siamo orgogliosi. L’arricchimento in termini di materiali oltre alle iniziative ‘CalcioRegali 2017’ e ‘Calciatori Gol’ sono il segnale della nostra volontà di dare sempre di più agli appassionati di figurine Panini di tutte le età“.

 

Abbiamo fatto più campagne abbonamenti quest’anno che in 117 anni!

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Domenica ero allo stadio, settore distinti nord. Avevo dimenticato di fare l’accredito stampa e avevo rimediato un biglietto in quel settore. Dopo un aperitivo con Giulio e i suoi amici, a cui poi si sono aggiunti i vari Salvatore, Maurizio ecc., prima di entrare ancora un Borghetti e… Avanti Lazio!

Erano anni che non sedevo sul fronte Nord. è stato un interessante pomeriggio pieno zeppo di riflessioni e professionalmente diverso: niente pagelle né pc, solo qualche video e una foto emblema su Instagram, il social dove racconto la mia Lazio con le immagini e i frammenti della quotidianità. Dopo un po’ di ambientamento, il primo tempo me lo sono gustato seduto a smadonnare per il rigore di Biglia. Appena l’arbitro Maresca ha fischiato l’intervallo, mi sono alzato velocemente e sono andato a fumarmi una sigaretta, lì al boccaporto, una sorta di piazzetta all’interno dello stadio. Ho incontrato Testone, Simoncino del Bar e scambiato una chiacchera con un padre di famiglia canadese. Un turista che con i suoi due figli era venuto a vedere la Lazio. Anche lui mi chiedeva come mai lo stadio fosse vuoto, ed io mi son sbizzarrito, facendo un po’ di pratica linguistica per risollevare il mio inglese “stile Alberto Sordi”. Al rientro in campo delle formazioni, non ce l’ho fatta a riposizionarmi alla fila 34 posto 13S. Era più forte di me. Vecchie maniere mi sono messo proprio dove iniziano le scalette insieme ad altri appassionati old school. La partita si vedeva un po’ così, e non c’era nemmeno un monitor per vedere meglio il guizzo di Ciro Immobile che ci ha regalato tre punti pesantissimi per la corsa all’Europa. Però stavo bene. Molto bene. Dopo cinque anni, anzi meno perché con Marco Savo qualche gioia in tribuna stampa l’abbiamo condivisa. Al gol dei Pionieri, ho avuto anche il privilegio di riabbracciare un tifoso semplice, insomma uno come me. Un uomo della mia stessa età che diceva di essere esperto di calciomercato perché il nipote “se vedeva tutti i video”. Tifosi semplici che non vanno lì per lavoro o altre cose, ma solo per sfogarsi da una settimana di lavoro e difendere un’ideale, due colori che ci appartengono. Senza troppi fronzoli, posso tranquillamente affermare che “Io non supererò mai questa fase”.

Appena l’arbitro fischia la fine della partita, mi dirigo subito verso casa perché altro lavoro mi attendeva. Esco dallo stadio provando una fantastica sensazione di appartenenza. Leggero senza il pc, immerso nella piccola folla che usciva festante. D’altronde con la Lazio vincente si torna a casa sempre con il sorriso sulle labbra. Il fulmine a ciel sereno arriva quando sono ormai giunto all’altezza della Farnesina. Ecco la nota dolente. Eravamo pochi, non quattro gatti, ma nemmeno ventimila. “La Lazio comunica che è partita la campagna abbonamenti per il girone di ritorno”. Il pensiero è stato secco e deciso “Ammazza. Amo fatto più campagne abbonamenti quest’anno che in centodiciassette anni de storia. Tanto nun ce venimo più. Annomosene va. Tanto questo a da’ finì“.

Eredi del pasquino –

FIFA – Rivoluzione “Mondiale” dal 2026

La notizie era nell’aria da giorni, ma adesso è ufficiale: il consiglio Fifa ha detto sì alla proposta del presidente Infantino di portare da 32 a 48 squadre la fase finale della Coppa del Mondo, a partire dall’edizione del 2026.
Lo comunica la stessa Fifa su Twitter, aggiungendo che i raggruppamenti della fase finale saranno 16 con tre squadre ciascuno. formula 16X3. La formula con 16 gruppi da 3 consentirebbe ai campioni di giocare sempre 7 partite, di mantenere il torneo in 32 giorni, e di offrire spettacolo: dopo i gruppi veloci, sempre eliminazione diretta dai sedicesimi. Le novità: l’uso del ranking Fifa nei gruppi per evitare «biscotti», facendo giocare le prime due partite alla testa di serie; e probabile abolizione dei supplementari (subito ai rigori) fino ai quarti.
Per quanto riguarda i posti assegnati ad ogni continente, l’Europa ne avrà 16, l’Africa 9,5, l’Asia 8,5, il Sudamerica 6,5, il Nordamerica 6,5 e l’Oceania 1.