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ACCADDE OGGI – Arriva alla Lazio Mr. 110 miliardi

Il 31 luglio 2000 l’attaccante più prolifico di quegli anni, Hernán Jorge Crespo, diventa un nuovo giocatore della Lazio. Atteso da seimila tifosi a Formello, c’era grande aspettativa per quella che quell’anno, insieme a Claudio “El Piojo” Lopez una delle più forti coppie d’attacco del mondo. La società biancoceleste allora guidata da “Il Presidente”  Sergio Cragnotti aveva speso per lui la cifra record (all’epoca) di 110 miliardi di lire (circa 55 milioni di euro oggi). Mai fino a quel momento era stato speso tanto per un giocatore. Crespo, all’epoca venticinquenne, approdava a Roma dopo quattro stagioni al Parma, dove aveva conquistato una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa Uefa. Alla Lazio rimase per due stagione vincendo una Supercoppa Italiana e la classifica cannonieri nel 2000-01 con 26 reti (non accadeva dai tempi del grande Beppe Signori).

Oggi la cifra record che fu spesa per il forte attaccante argentino è stata ampiamente superata in questi 16 anni: oggi il record è detenuto da Cristiano Ronaldo passato dal Manchester United al Real Madrid per una cifra intorno ai 90 milioni di Euro. La Lazio stessa però ha rischiato di superarsi in quella stessa (magica) estate, quando fu ad un passo dall’acquisto di un altro portoghese straordinario, Luis Figo, passato dal Barcellona al Real Madrid per la cifra record di 143 miliardi di lire (circa 73 milioni di euro). Nonostante ciò, dopo 16 anni l’operazione Crespo-Lazio resta la 5° di tutti i tempi (in attesa che si concretizzi l’operazione Pogba-Manchester United per 110…milioni di euro).

Crespo, detto Valdanito (per la sua somiglianza con l’ex attaccante argentino Jorge Valdano), fu un grandissimo centravanti, che sfruttava il suo fisico possente ma agile per conclusioni quasi sempre dall’interno dell’area. Dotato di senso del gol e dell’anticipo, preferiva i cross bassi anche se era un ottimo colpitole di testa. Svariava spesso sulle fasce per poi convergere, grazie al suo dribbling, in area. Nel 2004 è stato inserito da Pelè, in una particolare classifica chiamata FIFA 100, tra i 125 calciatori viventi più forti. Si ritirò  dal calcio giocato nel 2012 e si stabilisce con la sua famiglia a Parma. Consegue il patentino di allenatore professionista Prima Categoria-Uefa Pro con una tesi molto apprezzata. Il Parma Calcio lo proclama nel dicembre 2013 “Giocatore del Secolo“. Dopo una breve parentesi come allenatore della squadra Primavera della società emiliana, a seguito del fallimento dei gialloblù, è diventato allenatore del Modena nell’estate del 2015. Il 26 marzo 2016 viene esonerato dopo la sconfitta interna con il Cagliari con la squadra al quint’ultimo posto in classifica. Lo sostituisce un altro ex laziale, Cristiano Bergodi, che comunque non riuscirà ad evitare la retrocessione.

Marco Lanari

Calcio e solidarietà, questo è Dani Alves

E’ sicuramente un personaggio pittoresco e stravagante, ma ha un cuore d’oro come pochi: stiamo parlando di Dani Alves. Anche se ultimamente sta facendo il giro del web grazie ad alcuni video piuttosto folli, questa volta è una nobile causa a far parlare di lui.

Il nuovo numero 23 della Juventus, infatti – secondo quanto riportato da Gianlcuadimarzio.com – quando vuole sa essere serio e generoso e così ha deciso di realizzare un importante gesto. Egli infatti ha decisori pagare trecento trattamenti a malati boliviani di epatite C vera e propria piaga del Paese.  Dani Alves non è nuovo a iniziative di solidarietà ed è schierato nella lotta a questa malattia da diverso tempo.

 

 

 

CALCIOMERCATO – Candreva attende buone notizie nel mare di Anzio: “Situazione che si sta definendo”

AGGIORNAMENTO 30/07 ORE 22:30 – Antonio Candreva non è partito con la Lazio, in attesa della definizione del suo accordo con l’Inter. Una trattativa importante che il giocatore sta seguendo dalla spiaggia del litorale di Anzio dove sta trascorrendo le ultime ore di vacanze insieme ai suoi familiari. Raggiunto dai microfoni de Ilgranchio.it, il centrocampista romano ha ammesso: “È una situazione che si sta definendo proprio in queste ore, anche se ancora non c’è nulla di ufficiale“. Lunedì mattina il giocatore sarà a Milano per le visite mediche e per definire il suo passaggio all’Inter per 25 milioni di euro.

AGGIORNAMENTO 30/07 ORE 15:00 – Doveva presentarsi in Paideia stamattina, ma Candreva ha saltato le visite mediche di rito. Un altro indizio che conferma il suo imminente trasferimento all’Inter. Dopo un mese di flirt, Candreva potrà finalmente “liberarsi” della squadra che l’ha accolto nel periodo peggiore della sua carriera e che l’ha rilanciato nel calcio che conta.

AGGIORNAMENTO DEL 30/07 ORE 10:24 – Candreva aiuta l’Inter. Come riporta il “Corriere dello Sport”, la chiusura dell’operazione è stata agevolata anche dall’intervento dell’esterno di Tor de Cenci, che ha deciso di ridursi l’ingaggio di 500mila euro (2,3 milioni all’anno) per favorire la chiusura dell’affare. Lotito, invece incasserà 22 milioni (pagabili in 3/4 anni) più 3 di bonus legati ai risultati dei nerazzurri, tra cui la qualificazione in champions dei neroazzurri nei prossimi anni.

Dopo più di un mese di corteggiamento in queste ore l’Inter pare vicinissima all’ala della Lazio Antonio Candreva. Niccolò Ceccarini di Premium Sport parla di 21 mln più 4 di bonus. Il suo agente Federico Pastorello non ha mai nascosto il desiderio del giocatore di trasferirsi in nerazzurro e proprio in queste ore sta discutendo gli ultimi dettagli col presidente Lotito. Incalzato da Sportitalia, l’agente non si è voluto sbottonare, glissando con: “Non posso parlare, in questo momento gli equilibri sono labili”. Candreva domani sarà in Paideia per le visite mediche, probabilmente il suo ultimo approccio col mondo Lazio.

Flavio Roma: “Peruzzi farà bene. Keita? Magari venisse al Monaco!”

Flavio Roma, ex portiere del Monaco, ha parlato di Lazio, Wallace, Peruzzi e Keita, dalle frequenze di radiosei, dove è intervenuto. Attualmente sta studiando per ottenere i vari patentini che gli permetteranno poi di allenare. Queste le sue parole:

Felice che la Lazio abbia chiamato Peruzzi. E’ una figura molto importante nel mondo del calcio. Ha il carisma giusto per intraprendere al emglio il ruolo che gli è stato affidato. Penso che lui possa fare da tramite anche tra la società e i tifosi“. Restando in tema di portieri poi ha parlato del dualismo Marchetti – Berisha: “Non so se è vero che la Lazio voglia puntare su Berisha. fatto sta che il cambio di portiere non deve portare ansia nella squasra. Sono dei professionisti e sono sicuro che Berisha farà bene“.

Poi su Wallace: “E’ stato mio compagno al Monaco. L’ho conosco bene e sono sicuro che si affermerà anche in Serie A. Ovviamente dipende tutto da lui. Non so se partirà titolare o meno“. Non conosce invece Thauvin: “Non posso dire molto al riguardo ma se è stato scelto come sostituto di Candreva significa che ha le qualità necessarie per giocare in Italia“.

Chisura su Keita: “Sarei felice se arrivasse al Monaco. ha grandi doti tecniche, forse deve migliorare a livello di testa. Ma non sono al corrente della diatriba tra la Lazio e il giocatore“.

 

Caro Keita, più che un nuovo CR7, sembri un nuovo Balotelli

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Keita Baldè Diao, anno di nascita 1995, età 21. Acquistato dalla Lazio dal Barcellona, il senegalese, proviene dalla prestigiosa cantera blaugrana. Le ottime prestazioni con la Primavera biancoceleste, lo fanno promuovere in prima squadra. Il primo gol, i primi assist, le prime partite da titolare. Simone Inzaghi, Reja, Pioli ed ora di nuovo Simone Inzaghi. Quest’ultimo è come un padre per Keita in quanto è stato lui a vederlo crescere e a dargli consigli ogni giorno. Eppure questo rapporto idilliaco tra la Lazio e Keita si è disintegrato durante questo afoso luglio. Keita prima non si presenta in ritiro, poi chiede la cessione, poi fa una piccola rissa con Lulic e per finire non parte per la trasferta inglese. Cosa è successo, che succede?

Il ragazzo vuole più soldi, vuole un progetto ambizioso, vuole giocare a grandi livelli. Tutto molto giusto ma… caro Keita hai solo 21 anni e non ti chiami Cristiano Ronaldo. Ebbene si CR7 è l’idolo del senegalese, tanto da “imitare” in campo le finte, i movimenti, le giocate del fenomeno del Real Madrid. Ma per alzare la voce, bisogna prima permetterselo. Tu, Keita, ancora hai molto da dimostrare soprattutto alla Lazio e ai suoi tifosi che sempre ti hanno coccolato. Le statistiche parlano chiaro: 79 presenze con la Lazio e 10 gol. Bastano questi dati per farti capire, caro Keita, che non hai motivo di alzare la voce, di chiedere più soldi e tutto il resto. La verità è una sola: sei ancora un bambino da svezzare, non un uomo.

CRISTIANO RONALDO –Se proprio lui è il tuo mentore e la tua fonte di ispirazione dovresti vederti a più riprese Francia – Portogallo. Le lacrime di un UOMO attaccato alla maglia che maledice quell’infortunio. Dovresti vederlo a più riprese a bordo campo come incoraggiava i suoi compagni. Dovresti leggere dati, statistiche e trofei vinti da CR7 nella sua lunga e trionfante carriera. Dovresti capire che chi ha talento, forza e volontà nella vita riuscirà a raggiungere ogni traguardo. Se per te invece è più un problema di soldi allora è meglio che il tuo percorso con la Lazio si interrompa qua.

BALOTELLI – Caro Keita, ti auguro ogni successo durante la tua carriera, sia che la continui con la Lazio sia che tu la continuassi altrove. Ma un consiglio vorrei dartelo. Al momento più che un nuovo CR7, sei a tutti gli effetti un nuovo Balotelli. Stesse ragazzate, stessi atteggiamenti, stesse montature dovute al successo precoce e ai soldi che ad un ragazzo senza testa, possono davvero far male. Se davvero non vuoi bruciarti la carriera a soli 21 anni segui il consiglio di Simone Inzaghi: resta alla Lazio in questa stagione, giocheresti sempre da titolare, visto l’imminente addio di Candreva, miglioreresti il tuo gioco e, la prossima stagione, potrai volare verso nuovi lidi come da te sognato.

La Lazio ha ancora molto da darti e tu, soprattutto, hai ancora molto da dare alla Lazio e ai suoi tifosi.

Marco Corsini

CALCIOMERCATO – Ben Yedder, obiettivo della “Lazio di Bielsa”, vola in Spagna

Con l’acquisto di Ciro Immobile e la conferma di Filip Djordjevic, l’attacco della Lazio è completo. Questo il pensiero di Simone Inzaghi che, come ha sempre ribadito, giocando con il 4-3-3 ed avendo solo due competizioni, due attaccanti bastano e avanzano. Nel frattempo però, un obiettivo della Lazio di inizio luglio, si è accasato altrove.

Stiamo parlando dell’attaccante del Tolosa, Ben Yedder. Ricordate la famosa lista di Bielsa consegnata a Lotito? Anche il francese di origini tunisine era presente nella “lista della spesa” del Loco. Ben Yedder è stato acquistato ufficialmente dal Siviglia di Sampaoli che, scherzo del destino, è stato vicino a sedersi sulla panchina della Lazio. Il Siviglia ha scelto Ben Yedder in un giro di punte che lo ha portato a cedere Gameiro all’Atletico Madrid, ricevendo in cambio anche Vietto.

Haughton, allenatore del Brighton: “Lazio, squadra di giganti”

Domani la Lazio, alle ore 16.00, sfiderà il Brighton in Inghilterra. La squadra di Inzaghi è attesa da un avversario più avanti nella preparazione atletica in quanto la Championships inizierà il 6 agosto. Un test quindi che serve a capire il livello di preparazione dei biancocelesti. Il Brighton arriva a questa sfida dopo la bella vittoria per 4-0 contro l’Oxford. Il tecnico dei “gabbiani”, Chris Hughton, è intervenuto in conferenza stampa per introdurre il match contro la Lazio e per fare il punto sulla sua squadra:

Nell’ultima partita contro l’Oxford abbiamo espresso un buon calcio ed in fatti il risultato è stato netto. Un 4-0 meritato e frutto del buon gioco da parte dei mie ragazzi. Ora affronteremo l’ultima amichevole contro la Lazio. Sappiamo che loro sono dei giganti, giocano in Serie A e per noi è una grande emozione affrontare tanti campioni. Sappiamo che il loro tasso tecnico e qualitativo è molto alto, ma siamo pronti per dare battaglia anche se è solo un’amichevole. Non saranno del match Sidwell e Towell, entrambi ancora non hanno recuperato dai rispettivi infortuni. Cosa mi aspetto contro la Lazio? Che i miei possano giocare senza troppi condizionamenti. Fare bene contro una grande squadra come la Lazio darebbe fiducia all’intera squadra per l’imminente inizio della nuova stagione“.

ACCADDE OGGI – Anna Marchesini, la grande attrice poliedrica

Questa mattina a Orvieto, nella sua città natia, si è spenta alla soglia dei 63 anni l’attrice Anna Marchesini.

Diplomata all’Accademia di arte drammatica di Roma fa il suo esordio in teatro ne “Il borghese gentiluomo” di Molière. Inizia a lavorare nel campo del doppiaggio dove ha l’occasione nel 1980 di doppiare Judy Garland in “Il mago di Oz” oltre a molti personaggi di cartoni animati trasmessi nei primi anni ’80. Durante il doppiaggio della serie animata “Supercar Gattiger” nel 1981 conosce Massimo Lopez. I due poi con Tullio Solenghi daranno vita al “Trio”.

L’anno successivo il Trio Marchesini-Lopez-Solenghi esordisce su RadioDue con il programma “Helzapoppin”. Il Trio raccoglie un grande successo e arriva in televisione. Nel 1984 grazie allo show “Tastomatto”, affiancano Lorella Cuccarini. Ed è proprio in questa trasmissione che nascono molti dei famosi sketch che li renderà famosi, tra cui le parodie dei telegiornali e della pubblicità.

Nel 1985 prende parte, sotto la regia di Enrico Montesano, al film cinematografico “A me mi piace”. Nello stesso periodo, con il Trio, partecipa a “Domenica in” e l’anno dopo a “Fantastico 7”. Il successo li porta al Festival di Sanremo, dove partecipano alle edizioni del 1986, del 1987 e del 1989. Lavorano anche a teatro con gli spettacoli “Allacciate le cinture di sicurezza” e “In principio era il trio”. L’apice del successo viene raggiunto nel 1990, quando RaiUno trasmette in cinque puntate, la rilettura parodistica del dramma manzoniano “I promessi sposi”.

Il Trio, anche senza dichiarare ufficialmente il loro scioglimento, nel 1994 si separano. Con Solenghi è protagonista dello show “La rossa del Roxy bar”. Poi, mentre Solenghi e Lopez iniziano a lavorare da soli, la Marchesini si dedica alla vita privata e alla maternità (nel 1993 nasce la figlia Virginia). Nel 1995 prende parte al film per la tv “Ci vediamo in tribunale” e l’anno dopo al film “Primo cittadino”. Nel 1998 conduce “Domenica In” in coppia con Giancarlo Magalli. Nel 1999 torna con delle proprie caricature e parodie nella trasmissione “Quelli che il calcio”. Torna a Sanremo al fianco di Fazio interpretando personaggi come Rita Levi Montalcini a Gina Lollobrigida.

Nel 1999 arriva il suo primo spettacolo teatrale da solista: “Parlano da sole”. Nel 2000 pubblica il libro “Che siccome che sono cecata” (slogan della signorina Carlo, uno dei suoi personaggi più conosciuti), corredato da un video di 85 minuti per la collana “I mostri della comicità”. Nel 2001 torna a teatro con “Una patatina nello zucchero”. L’anno dopo è di nuovo a Sanremo al fianco di Pippo Baudo, dove interpreta la sessuologa Merope Generosa, insegnante di educazione sessuale che nel corso delle sue lezioni si lascia trascinare nel racconto delle sue terribili esperienze con gli uomini.

Nel 2003 è di nuovo a teatro con “La cerimonia del massaggio”, e nel 2005 con “Le due zittelle”. Tra le sue apparizioni straordinarie ricordiamo quella del 1998 nella soap opera “Beautiful” e quella del 2005, quando con Solenghi conduce alcune puntate di “Striscia la notizia”. Dopo una lunga assenza causata da un’artrite reumatoide Anna nel 2008, assieme a Solenghi e Lopez, torna in televisione nello spettacolo in tre puntate “Non esiste più la mezza stagione”, dove i tre si riuniscono per celebrare i 25 anni di attività. Torna anche in teatro come interprete e regista di “Giorni felici”. Nel 2011 esce il suo primo romanzo dal titolo “Il Terrazzino dei gerani timidi”; nel 2012 scrive “Di mercoledì” e nel 2013 “Moscerine”.

Cesaroni, il talento cresciuto nella Roma ma dal cuore laziale. Il papà: “La Lazio è un sogno che si realizza”

“Seck alla Roma”, “i giallorossi scippano Seck alla Lazio”, “la Roma fa un torto alla Lazio”. Quante volte sui giornali e sul web avete letto questi titoli? La notizia di Seck alla Roma ha avuto un grosso eco mediatico, soprattutto per sottolineare lo sgarbo dei giallorossi ai cugini biancocelesti. Per carità, Seck buon terzino, scuola Barcellona, ma chi ha seguito la Primavera in questi anni, sa che non parliamo di un fenomeno.

Chi invece è uno dei maggiori talenti del nostro calcio è Niccolò Cesaroni. Il suo arrivo è passato inosservato, ma parliamo di un classe 2002 considerato tra i maggiori talenti della sua età. Il ragazzo è un trequartista, numero 10 della Nazionale under 15, dotato di grande dribbling, estro e calcia egregiamente con entrambi i piediAlcuni lo paragonano addirittura a Zidane. Il giocatore è cresciuto nelle giovanili della Roma e fino a un mese fa il suo futuro pareva dovesse essere bianconero. Poi il club giallorosso ha messo il veto alla Juve approfittando dell’affare Pjanic, ma non è servito a nulla perché Cesaroni ha seguito il suo cuore ed è andato alla Lazio.

Cresciuto in Tribuna Tevere, il suo idolo è Felipe Anderson, il papà Danilo su Repubblica ha raccontato le emozioni vissute da Niccolò: “Da quando siamo rientrati a casa, dopo la firma a Formello, Nicolò va in giro solo con la maglia della Lazio. Non fa che ripetermi che darà il 100% per questi colori. Vederlo così contento è un sogno che si realizza. Dall’esterno il ds Tare è spesso criticato, ma umanamente lui e Lensen (responsabile settore giovanile, ndr) mi hanno fatto un’ottima impressione. È nato mentre eravamo in vacanza a Jesi, nello stesso ospedale di Luca Marchegiani e Roberto Mancini”. 

Guerrieri: “Ho lasciato la Lazio per dimostrare il mio valore, ma sogno di tornarci. Peruzzi? E’ un mio idolo”

Se si pensa ai giocatori più interessanti sfornati dalla Primavera della Lazio, il primo nome è quello di Keita, subito dopo Cataldi e infine Guido Guerrieri. Pur non avendo mai disputato un minuto in prima squadra, Guerrieri la passata stagione era ufficialmente il terzo portiere dietro a Marchetti e Berisha. Quest’anno, visto pure l’arrivo di Vargic, ha deciso di andar via da Roma per fare esperienza. Ha scelto la Sicilia, più precisamente il Trapani in serie B. Queste le parole del portierino sulla sua nuova avventura:

“Mi sto trovando molto bene sia con la squadra che con lo staff. E’ importante partire bene perchè questo sarà una stagione molto importante per me, dopo un anno aggregato alla prima squadra nella Lazio che mi ha dato tanto ora è il momento di dimostrare il mio valore: il mio sogno è giocare nella Lazio”.

Poi Guerrieri a Radio Incontro Olympia ha elogiato il suo collega alla Lazio: “Marchetti è un bravissimo giocatore e una gran persona, una figura importante nello spogliatoio, sempre pronto a darmi consigli e da cui ho imparato tanto. Immaginavo di lasciare la Lazio per andare a crescere altrove. Penso che per giocare in una grande squadra devi diventare un grande giocatore”.

Un altro grande portiere biancoceleste è entrato nello staff biancoceleste, parliamo ovviamente di Angelo Peruzzi: “Mi dispiace essere andato via proprio ora che è arrivato, lui che per me è un idolo, come lo è Gigi Buffon che ritengo sempre il portiere più forte del mondo. In Italia però abbiamo la fortuna di avere tanti buonissimi portieri, vedi Perin, Scuffet, Sportiello ma non sono i soli. Donnarumma? Un predestinato, l’ho seguito”. Guerrieri ha inoltre elogiato il neo tecnico biancoceleste: Ritengo che Mister Inzaghi sia pronto per un palcoscenico come la Lazio. Certo è, che deve riconfermarsi in questa stagione dopo quanto di buono ha fatto vedere al termine del campionato scorso, ha tutte le carte in regola”

 

Dopo Bobo Vieri un altro ex biancoceleste vuole tornare a giocare

A pochi giorni dall’annuncio di Vieri un altro ex giocatore biancoceleste ha espresso il desiderio di tornare a calcare i campi di calcio. In un’intervista rilasciata a L’Equipe l’ormai trentaquattrenne Djibril Cissè, ex attaccante francese della Lazio ritiratosi nel 2015 dal calcio giocato, ha infatti dichiarato il suo sogno, quello di raggiungere le 100 reti in Ligue 1:

“La cosa più importante è che voglio tornare a giocare, e quello delle 100 reti è un mio obiettivo. Non mi mancano tanti gol per raggiungerlo, mi sono fermato a 96. Sarei felicissimo di  tornare a giocare in Ligue 1, ma per ora ho ricevuto solo una ricca proposta da una società di Ligue 2. Sarebbe il mio terzo ritorno in campo dopo quelli dovuti ai due gravi infortuni che ho subito nel 2004 e nel 2006”.

Oddo elogia Peruzzi alla Lazio: “Una persona eccezionale. Il suo ritorno fa bene al calcio”

“In effetti allenare era l’ultima cosa a cui pensavo”,- parola di Massimo Oddo che sulla Gazzetta dello Sport si è raccontato – “Volevo diventare direttore sportivo o d.g., poi nel maggio 2015 mi hanno scaraventato dentro a Pescara subentrando all’ultima giornata a Baroni. Poteva succedere di tutto. Abbiamo perso in finale playoff, ma l’ultimo campionato culminato con la promozione è stato esaltante. E’ andata così, tutto in fretta, nulla di ragionato. Ho preso la laurea in Scienze politiche­ commerciali manageriali dello sport. Ho la fiducia del presidente, che è l’aspetto più importante. Non posso pensare solo al presente, devo necessariamente programmare con il club. E se arrivano i risultati diventa tutto più facile. Il mio rinnovo fino al 2019 va letto in quest’ottica”.

Quali sono i “maestri” di Oddo? “Ho ascoltato tutti, ho imparato da tanti. Da Novellino al primo anno importante a Napoli, da Malesani per il lavoro sul campo, da Ancelotti per la gestione del gruppo. Ho vissuto dentro il calcio studiando tutti gli aspetti, positivi e negativi”. Non  aspettatevi un Pescara difensivista: “Non farò barricate contro la Juve a Torino. Proverò a giocarmela, è la mia filosofia. In fase di non possesso palla dobbiamo essere ordinati nelle marcature, nelle diagonali, nell’indirizzare sull’esterno la manovra altrui. In fase di possesso voglio un caos organizzato: meno prevedibili possibile, mai statici. Pensanti. Con una corsa di qualità, pure, perché bisogna anche saperla dosare. L’abbraccio a Cosmi? Sul momento mi sono stupito dello stupore. E’ apparsa come una cosa eclatante, ma io ho imparato il rispetto facendo sport per anni. Il fatto che Serse stesse in quel momento tornando in panchina, distrutto per la A sfumata, e che io l’abbia raggiunto lì giù ha reso il tutto più clamoroso”.

Infine una battuta sulla Lazio: “Io non ho sentito nessuno direttamente, ho letto sui giornali. Peruzzi? Persona eccezionale, il suo ritorno fa bene al calcio”.

Keita escluso dalla tournée in Inghilterra: c’è dietro il mercato?

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Clamorosa novità dell’ultima ora in casa Lazio: secondo indiscrezioni raccolte da Cittaceleste.it, Keita non farà parte della spedizione che questo pomeriggio partirà per l’Inghilterra, dove i biancocelesti sono attesi domani per disputare un’amichevole contro il Brighton. Un risentimento muscolare: questa la motivazione che impedirà al talento ispano-senegalese di salire con i suoi compagni sul volo per l’Oltremanica. Almeno ufficialmente, perché in realtà c’è il forte sospetto che la mancata partenza sia legata a questioni riguardanti il mercato, in particolare quella del rinnovo di contratto, con annesso adeguamento dello stipendio, del calciatore. Prima la lite con Lulic, poi il mancato allenamento, adesso questo: tre indizi che potrebbero fare una prova, ovvero che Keita è sempre più lontano dalla Lazio.

Barba-Lazio e Cataldi-Empoli, interviene il patron toscano Corsi

Tra i difensori accostati alla Lazio in questa sessione di mercato c’è anche Federico Barba. Un interesse quello dei biancocelesti che ha fatto molto piacere al classe ’93 (“Se la Lazio mi facesse un’offerta, la accetterei senz’altro. Quella biancoceleste è una grande squadra e io, pur essendo nato a Roma, non sono tifoso di nessuna delle due squadre romane“, dichiarò qualche settimana fa), ma che, secondo il proprietario del cartellino, il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi, non è mai arrivato ad essere una trattativa vera e propria: “Nesssuno della Lazio mi ha mai detto di essere interessato al nostro difensore Barba – le parole del numero uno azzurro ai microfoni di ‘Radio Olympia’ – Quelle che si leggono sui giornali spesso sono fantasie di mercato, ora sono in vacanza e chissà quante ne ascolterò…”. Poi, su un possibile approdo di Cataldi in Toscana, aggiunge: “Appunto, questo è proprio Fantacalcio!“.

Lazio, l’ex ds Osti al veleno: “La mia Samp è superiore ai biancocelesti”

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Tra gli uomini chiave della Sampdoria vi è certamente il direttore sportivo Carlo Osti. Arrivato in blucerchiato circa quattro anni fa per volontà del compianto presidente Edoardo Garrone, è stato confermato anche dal nuovo patron Massimo Ferrero. Un momento magico della sua carriera questo a Genova, come lui stesso ammette ai microfoni de ‘La Repubblica’: “Sto vivendo il momento più alto della mia carriera da dirigente, perché la Sampdoria è superiore alla Lazio”. Il riferimento è alla sua avventura in biancoceleste nel 2005, quando per un anno ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo. Un’esperienza che evidentemente non gli ha lasciato un bel ricordo.

Non solo Peruzzi e Diaconale: Lotito sta pensando ad un nuovo ingresso in società

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Si sta piano piano attuando in casa Lazio la ‘rivoluzione’ estiva tanto decantata nei mesi scorsi. Grandi manovre, che stanno riguardando non solo la rosa ma anche l’organigramma societario. Dove, dopo l’ingresso di Angelo Peruzzi in qualità di Club Manager e l’uscita del responsabile della comunicazione Stefano De Martino (che nei prossimi giorni sarà sostituito ufficialmente da Arturo Diaconale), il presidente Lotito sta pensando di inserire anche un Direttore Generale, una figura che possa fungere da ‘uomo immagine’, in grado di rappresentare la società davanti a telecamere, microfono e taccuini.

Tra i nomi papabili, nelle ultime ore era circolato quello di Giulio Gargano, politico molto vicino al presidente: un’ipotesi che era già stata effettuata nei mesi scorsi, ma che è stata immediatamente smentita. Bisognerà dunque attendere ancora qualche giorno per capire chi sarà il prescelto.

Biglia-Lazio più vicini. La prossima settimana incontro con l’agente. Ecco le cifre

Non vedo una Lazio senza Biglia” aveva detto qualche giorno fa Simone Inzaghi. E Lotito ha intenzione di soddisfare il desiderio del suo tecnico. Del resto già è dura sopportare l’addio di Antonio Candreva, perdere anche il capitano Lucas Biglia nella stessa estate sarebbe decisamente troppo da digerire. La buona notizia per i tifosi è che questo matrimonio “s’ha da prolungare“. Da un infatti abbiamo la società che vuole regalare a Biglia un contratto da Top Player (3 milioni di euro annui, bonus compresi), dall’altro ci sono le dichiarazioni regista classe 1986: “Spero di restare alla Lazio.

Parole che suonano dolci per la Lazio che – secondo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport” – la prossima settimana (tra il 4 e il 5 agosto) incontrerà il suo procuratore, Enzo Montepaone, per questo motivo, cioè per porre le basi per il rinnovo del contratto, e prolungare così un rapporto che dura da tre stagioni e che potrebbe continuare ancora a lungo.

PAIDEIA – Parolo risponde a Keita. Candreva salta le visite mediche…

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:15 – Stamattina era atteso in Paideia, ma di Antonio Candreva non c’è traccia. Segnale inequivocabile che ormai è praticamente un giocatore dell’Inter.

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 9:15 – Arrivati presso la struttura sanitaria anche Mamadou Tounkara e Joseph Minala.

AGGIORNAMENTO DEL 30/7  ORE 8:30 – Anche questa mattina è tempo di visite.  Il primo ad arrivare è Bryan Perea. Ecco le sue parole rilasciate ai cronisti presenti: “Ho parlato con la società. Io voglio rimanere qui. Non so se partirò con la squadra per il ritiro in Germania. Se ci sono altre squadre interessate a me? Non lo so, speriamo”Riecco pure Marco Parolo. Dopo esser stato grande protagonista agli Europei e aver svolto le sue vacanze, il centrocampista biancoceleste si appresta ad effettuare le visite di rito nella clinica Paideia e iniziare così la nuova stagione. All’entrata anche lui rilascia qualche battuta ai cronisti: “C’è aria di fuggi-fuggi a Formello? Io sono appena arrivato. Per Keita la Lazio è un punto di partenza? Ognuno ha il suo punto di vista”. A breve arriveranno in clinica anche Antonio Candreva e Joseph Minala.

Continuano alla Paideia le visite mediche per i calciatori biancocelesti. Domani alle 8,00 presso la clinica, per sottoporsi alle visite di rito, sono attesi i giocatori Antonio Candreva, Marco Parolo, Brayan Perea e Joseph Minala.

CURIOSITA’ – Disavventura italiana per Milik: sparita la valigia del neo attaccante del Napoli

La sapete quella dell’ inglese, del francese e dell’italiano in aereo? Bè i tre sono seduti l’uno accanto all’altro parlando ognuno delle bellezze del proprio Paese. A un certo punto del viaggio l’inglese per mostrare la magnificenza della Gran Bretagna mette la mano fuori dal finestrino e dice “Qui siamo in Inghilterra”, e gli altri due gli chiedono “Come fai a saperlo?” e l’inglese risponde “Perché ho toccato le lancette del Big Ben”. Dopo alcune ore è il turno del francese, che per non essere da meno dell’inglese, mette la mano fuori dal finestrino ed esclama: “Ecco, qui siamo in Francia” e gli altri due gli domandano: “Come lo sai?” e il francese tronfio risponde Ho appena toccato la punta della Torre Eiffel”. L’italiano non vuole essere da meno e anche lui dopo qualche ora mette la mano fuori e dice “Ah finalmente siamo in Italia!”, allorché i due compagni di viaggio gli domandano “E come lo sai?” e l’italiano mostrandoli il polso esclama:Che m’hanno fregato l’orologio!”.

Una vecchia barzelletta che però non va mai fuori di moda. Soprattutto vedendo quello che accade negli aeroporti italiani. Ultima vittima Milik, neo acquisto del Napoli, che appena atterrato all’aeroporto di Fiumicino non ha più ritrovato la valigia. In un primo momento pareva smarrita e tanti cari saluti al suo guardaroba e alle sue scarpe sportive. Il ragazzo se l’è dovute comprare per sostenere le visite mediche. Comunque pare che il problema sia stato risolto e al suo arrivo a Dimaro – dove il Napoli sta effettuando il ritiro estivo –  ha ritrovato la sua valigia.

Roma, Raggi: “Campidoglio aperto a tutti domenica 31 luglio”

Un Campidoglio aperto ai cittadini‘ aveva promesso Virginia Raggi il giorno della sua elezione a sindaca. Ebbene la promessa sarà mantenuta: a partire dal prossimo 31 luglio, il Palazzo Senatorio  in Campidoglio apre al pubblico i suoi spazi archeologici e istituzionali e le sue storiche sale dalle 18.30 alle 22.30 (ultimo ingresso programmato per le 22). I cittadini avranno la possibilità di seguire un percorso storico-artistico di innegabile interesse.

Il percorsoche inizia all’ingresso di Sisto IV, prevede la visita del Tempio di Veiove, della Scala del Boia, della Piccola Protomoteca, della Sala della Protomoteca, dell’Aula Giulio Cesare, della Sala delle Bandiere, della Sala dell’Arazzo, del Salotto dell’Orologio, dello studio del Sindaco, dell’Anticamera, dello Scalone, fino a tornare all’ingresso di Sisto IV. La durata della visita è di circa 20 minuti. Sono previsti gruppi di 20/25 visitatori, con partenza ogni 15 minuti circa.

Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto: domenica 31 luglio il Campidoglio riaprirà le sue porte ai cittadini. E’ una cosa che ho fortemente voluto e finalmente i romani potranno visitare gli spazi archeologici e le sale storiche del Comune di Roma, il loro Comune. Palazzo Senatorio deve tornare ad essere la casa di tutti i romani.
Ci vediamo domenica, alle 18:30. Ah, piccola info di servizio: per partecipare alle visite non serve prenotarsi o accreditarsi, basta farsi trovare davanti al Campidoglio
“. Lo annuncia su Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi.