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Giordano: “Se fossi Tare mi dimetterei. Lazio prigioniera di Lotito”

Il caso Bielsa non verrà di certo dimenticato dalla tifoseria biancoceleste. Un episodio che sicuramente condizionerà la stagione della Lazio e forse, potrebbe portare a scenari futuri diversi. Magari finalmente la Laizo potrebbe essere messa in vendita.

Nel frattempo anche Bruno Giordano, tramite Radiosei, si scaglia contro la dirigenza, senza mezze parole: “Se fossi Tare mi dimetterei. Non capisco come certi personaggi possano restare al loro posto dopo una cosa del genere. La Lazio è prigioniera di questo duo, che sta uccidendo il club. Ormai esistono solo loro due. Ma una società non può essere composta da due persone“. Poi su Bielsa: “Un pò me lo aspettavo, certo anche lui poteva rinunciare dall’inizio invece di aspettare l’ultimo giorno, ma non ha colpe. Di sicuro è una situazione paradossale che i tifosi non perdoneranno“.

FORMELLO – Sono arrivati anche Lotito e Tare

AGGIORNAMENTO ORE 20.35Lotito e Tare sono arrivati a Formello. Previsto l’incontro con Simone Inzaghi per decidere il futuro della Lazio. Sarà lui il nuovo allenatore dela Lazio?

Giornata caotica dalle parti di Formello. Bielsa che rifiuta improvvisamente la Lazio, squadra senza allenatore, Felipe Anderson ancora in Brasile e il duo Lotito – Tare in confusione. Inzaghi richiamato da Salerno in fretta. Dovrebbe essere lui il nuovo allenatore della Lazio per la prossima stagione.

Poco fa Inzaghino è arrivato a Formello e ha rilasciato solamente una dichiarazione: “Incontrerò Lotito e Tare, vedremo…“. Sicuramente non vuorrà fare il traghettatore, pertanto Inzaghi chiederà un contratto sicuro e, crediamo, garanzie nel calciomercato. Nel frattempo la prima seduta di allenamento è stata diretta da Bianchini e Fonte.

La famiglia spinge Candreva verso Napoli: “Non si rifiuta una piazza così…”

AGGIORNAMENTO ORE 19:05 – Con il mancato arrivo di Bielsa diventa ancora più utopistico sperare di conservare i Big, in primis Candreva. Ormai sembra tutto fatto: Antonio è a un passo dal Napoli. Intanto la famiglia dell’ormai quasi ex biancoceleste non ha dubbi sulla bontà della destinazione partenopea o almeno  questo è quello che viene ribadito dai suoi familiari contattati da Radio CRC“Non si potrebbe mai rifiutare una piazza come quella del Napoli. Devono discuterne solo i presidenti, se si mettono d’accordo tra loro…”.

Candreva via per acquistare Pato, Valencia e Rodrigo Caio. Questa l’idea della Lazio che in questi ultimi giorni ha accelerato tutte le trattative per soddisfare le richieste di Bielsa entro il 10 luglio, data di inizio del ritiro ad Auronzo. Lotito ha detto sì a De Laurentits per il suo numero 87 a fronte dei 24 mln + bonus offerti. Adesso la palla passa a Candreva che sta valutando la proposta. Stando a quanto riporta Gianluca Di Marzio, De Laurentiis pretende  una risposta entro domenica, nel frattempo Lotito invita Chelsea e Inter a fare una controproposta. Ad oggi non ci sono certezze, ma di giorno in giorno diminuiscono sempre di più le probabilità di vedere Candreva vestire l’aquila sul petto nella prossima stagione.

CALCIOMERCATO – Con o senza Bielsa Rodrigo Caio resta possibile. E torna in auge Jardel

E’ tutto da rifare. Per quanto riguarda il mercato la rinuncia di Bielsa sconvolge tutti i piani della dirigenza laziale. I giocatori puntati fino a questo momento erano stati indicati dal tecnico argentino ma viene da se che con il suo rifiuto di venire a Formello di conseguenza possono cambiare gli obiettivi di mercato della strategia biancoceleste.

Fra i nomi che sono circolati negli ultimi giorni però, a quanto riportato da Sky Sport, quello di Rodrigo Caio non verrà depennato dalla lista in quanto il giocatore, con o senza Bielsa, potrebbe arrivare lo stesso a vestire il biancoceleste. Inoltre, come riportato da  Gianlucadimarzio.com si riapre la pista Jardel: il difensore brasiliano del Benfica era stato scartato da Bielsa che avrebbe preferito altri profili ma ora che il tecnico è saltato il suo nome torna nel mirino dei biancocelesti.

Con Inzaghi in panchina il ritorno di un ex?

Dopo l’annuncio del mancato arrivo di Bielsa e del ritorno di Simone Inzaghi in panchina su Twitter l’ex biancoceleste Stefano Mauri si è lasciato andare a un commento denso di significato e che può dare adito a diverse interpretazioni. Queste le sue parole sul social: “Dobbiamo essere fieri ed orgogliosi di questi colori e di questa maglia… sempre! Forza Lazio“.

Con il ritorno di Inzaghi in panchina per l’ex centrocampista biancoceleste si potrebbe aprire una nuova porta per poter rientrare a far parte della rosa. Il suo contratto, scaduto alla fine della scorsa stagione, non è stato rinnovato dalla dirigenza biancoceleste ma in un momento particolare come questo il suo apporto potrebbe essere davvero utile alla causa: l’esperienza del giocatore non è certo in discussione e in un momento particolare come questo potrebbe rivelarsi molto utile nel mantenimento di quella poca armonia che regna all’interno dello spogliatoio laziale. Mauri l’amo lo ha lanciato ora spetta a Lotito “abboccare” o meno.

Caso Bielsa – Domani conferenza stampa di Lotito?

A seguito del comunicato della rinuncia di Marcelo Bielsa a sedere sulla panchina biancoceleste nonostante il contratto firmato e depositato, le acque sono sempre più agitate in casa Lazio.

A quanto riportato da Calciomercato.it per commentare il delicato momento e la particolare situazione che si stan vivendo nell’ambiente biancoceleste dopo il rifiuto del tecnico argentino e il nuovo annuncio di Inzaghi  (richiamato solo per il ritiro di Auronzo sulla panchina biancoceleste), che resta però in forte dubbio, sembra che il presidente Claudio Lotito abbia indetto una conferenza stampa per domani.

L’OPINIONE – Bielsa-Lazio, il pazzo indietro

Dopo un anno passato a invocare un passo indietro, i tifosi della Lazio indietro hanno visto tornare solo il pazzo. Inteso come il Loco, l’allenatore che aveva risvegliato qualche speranza anche nei più convinti contestatori. Il carisma, la competenza da calciofilo appassionato, le idee tattiche d’avanguardia, quasi scriteriate: Marcelo Bielsa poteva essere un’iniezione di adrenalina in un cuore spompato da troppe delusioni.

Del Loco ci siamo solo presi la parte più brutta: quella intransigente, capace di far saltare un accordo già firmato e sottoscritto, con visto ritirato e biglietti prenotati da giorni per l’Italia. La comunicazione attorno alla Lazio in queste settimane è stata roba da macelleria messicana: veniva da sorridere quando si leggeva: “Bielsa ha richiesto quel giocatore e anche quest’altro…” quando in realtà nessuno in un mese è riuscito a strappargli una dichiarazione. La debacle dei capiscioni e dei superinformati, che spesso inventano sperando nella profezia che si autoadempie.

Si è avverata invece l’intuizione di alcuni validissimi colleghi (posso citare Stefano Fiori di Repubblica e Tommaso Montesano di Libero) che avevano compreso come il comunicato di mercoledì scorso non fosse un’ufficializzazione, ma un disperato tentativo di richiamare il Loco alla ragione. La rottura si era già consumata, il perché lo sanno probabilmente solo Lotito e Bielsa. Sia chiaro, come riferito da Mario Sconcerti, editorialista di una lucidità incontestabile, non è che ora Bielsa possa essere considerato chissà quanto. Se la richiesta di garanzie tecniche era sacrosanta, non è serio firmare il contratto e ripensarci dieci giorni dopo: dimissioni del genere potevano essere tollerate a fine mercato, per la serie: “Non mi faccio prendere in giro“. Così si è trattato di uno schiaffo, un’umiliazione come sottolineato da Sconcerti, rifilata alla Lazio, non certo a Lotito. E i laziali a tempesta finita se ne ricorderanno: ad maiora, caro Loco.

Fatta questa doverosa premessa, non si può però non reagire con orrore a come la questione allenatore sia stata gestita: impossibile ritrovarsi a richiamare Simone Inzaghi dalle vacanze dopo aver trattato in due mesi Sampaoli, Prandelli e Bielsa. Impossibile che il tifoso non si senta preso in giro nel ritrovarsi con la soluzione fai-da-te, l’ex allenatore della Primavera, dopo che un ingaggio da tre milioni di euro per il tecnico era stato sbandierato come primo passo verso un salto di qualità gestionale. Tecnico di primo livello, rinforzi di primo livello, si era pensato: né l’uno né gli altri arriveranno, ci si ritrova al punto del 18 maggio l’8 di luglio, con i giocatori sempre più sbalorditi dopo aver trovato il campo lucchettato al primo giorno di raduno. Un passo (anzi, pazzo…) indietro che sa di sentenza.

Difficile pensare di trattenere Biglia, difficile biasimare un Felipe Anderson che mette le esigenze della Nazionale prima di quelle di un club che al momento, come si diceva una volta, non riesce a mettere d’accordo il pranzo con la cena in una giornata. E questo è il punto che fa più preoccupare: in molti evidenziano le lacune della gestione Lotito dicendo di aspettarsi di tutto e di più, ma la verità è che il Lotito di qualche tempo fa, anche solo di due anni fa, in un guaio del genere non ci si sarebbe mai cacciato. E non ci avrebbe cacciato neanche la Lazio, che è quella che paga certe figuracce molto più di chi in una società passa e magari fra dieci anni sarà intervistato per strappare aneddoti sull’epoca della sua presidenza, mentre sulla pelle del club e dei tifosi bruceranno ancora le ferite del passato. E’ successo ai protagonisti del calcioscommesse, accadrà ancora.

No, la cosa che fa paura è che ci troviamo in una dimensione inedita anche per la presidenza Lotito. Quando un accordo firmato, depositato e sottoscritto può essere stracciato da un giorno all’altro, quando un allenamento salta perché ci si è dimenticati di chiamare anche solo un preparatore che possa dirigere una sgambata, quando non ci si presenta al raduno per fare le Olimpiadi… in programma un mese dopo, c’è più di qualcosa che sta sfuggendo di mano. Serve ora un enorme sforzo per evitare che la catastrofe prenda forma: stagioni così se ne sono già viste e sono spesso finite peggio di come erano iniziate. E’ come fermare un camion lasciato in discesa senza freno a mano: ci vuole fegato per andarlo a riprendere, ma le conseguenze dello schianto potrebbero essere devastanti.

La certezza, anche in un momento come questo, è il tifoso della Lazio: che merita rispetto e non teatrini indegni di 116 anni di storia. Smettere di guardare al tifoso come un nemico da combattere, come un’ingerenza fastidiosa sulla strada della gestione societaria, è l’unico passo possibile per mettersi alle spalle l’ennesima giornata nera, i cui segni resteranno solo sulle spalle della Lazio e di nessun altro: è proprio questa la cosa che fa più male.

Fabio Belli

CALCIOMERCATO – Valencia strizza l’occhio alla Lazio: “Spero mi sia data la possibilità di giocare in Italia”

Il terremoto Bielsa rischia di far crollare tutto il mercato biancoceleste basato sulle richieste del tecnico. Tra queste c’è Enner Valencia, che non a conoscenza di quanto accaduto stamattina, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Ecuador tv:

“Sono entusiasta che un grande allenatore abbia apprezzato il mio lavoro, significa che sto facendo le cose per bene e devo continuare il mio miglioramento. Potrei davvero giocare nel campionato italiano e spero che mi sia data questa possibilità“. Infine, ha ricordato che la posizione del campo in cui si sente più a suo agio: “Posso essere un nove o una mezza punta, che è la posizione dove sto giocando ultimamente e dove mi sento a mio agio“.

Regalia: “Bielsa? La Lazio ne esce male, sarà dura ricominciare”

Per commentare la decisione di Marcelo Bielsa di rinunciare a guidare la Lazio è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb Carlo Regalia.

L’ex direttore sportivo biancoceleste ha così commentato: “Sembrava tutto risolto e invece ci troviamo di nuovo a commentare una vicenda assurda. Sono sconcertato, il tecnico ha apposto la sua firma su un contratto e la società biancoceleste fa bene a fargli causa. Al di là delle prime scaramucce tra Lotito e Bielsa non mi aspettavo un finale simile”.

Sembra che la decisione dell’allenatore sia dovuta alle promesse non mantenute dal presidente riguardo il mercato: “Potrebbe anche essere, bisognerebbe ascoltare tutte e due le campane. Sicuramente ora sarà difficile ripartire, sia per l’ambiente che per i tifosi. Anche se le colpe di questa situazione non dovessero essere della società l’immagine della Lazio ne esce male lo stesso”.

Ora tocca a Inzaghi: “La squadra può disputare un buon campionato e Inzaghi potrà rivelarsi all’altezza della situazione. Comunque lo ripeto, è una questione antipatica e nonostante le versioni che si sentiranno chiunque sarà autorizzato a pensar male”.

Sconcerti duro attacco a Bielsa: “Modo volgare per umiliare la Lazio”

La notizia del mancato arrivo di Bielsa alla Lazio ha sbigottito tutti, anche gli addetti ai lavori. Mario Sconcerti, giornalista di Sky Sport, si è scagliato contro Bielsa: “Non so cos’è successo  ma mi pare che abbia agito per punire la Lazio in un modo volgare. So che Lotito è un personaggio particolare ma il compito di un allenatore è salvaguardare la società che ha puntato su di lui. Mi pare che Bielsa abbia voluto umiliare la Lazio”.

 

Lazio bersagliata dal web di tutto il mondo. Anche Ryanair ironizza sul caso Bielsa

Questa volta la figuraccia è mondiale. Ieri l’annuncio di Bielsa comunicato dalla società, poi saltato stamattina ancor prima che l’argentino potesse mettere piede nella Capitale. La notizia sta facendo il giro del mondo. La Lazio minaccia azioni legali, ma il danno d’immagine che la società ha subito è notevole. Lo testimonia l’ironia scoppiata sul web di tutto il mondo. Anche la compagnia area Ryanair sul proprio account twitter ironizza sull’accaduto: “Scappa da Roma da 19,99 €” con tanto di Bielsa che fa la linguaccia dall’aereo. Quanto accaduto potrebbe davvero essere la goccia che fa traboccare il vaso in un ambiente sempre più lontano dalla società. 

 

Inzaghi dice no alla Lazio. E adesso che si fa?

Simone Inzaghi rifiuta di andare in ritiro con la Lazio. Questo è quanto riporta Radio Incontro Olympia da indiscrezioni raccolte da Salerno. Una scelta comprensibile se confermata. Ora la Lazio deve sbrigarsi a trovare un allenatore, probabilmente si proverà a ricontattare Prandelli con cui a inizio giugno c’era stato un accordo di massima, ma non è detto che l’ex tecnico della Nazionale accetti visto l’atteggiamento poco professionale della società. Non è da escludere un clamoroso ritorno di Pioli o addirittura di Reja.

Plastino: “Adesso Lotito ammetta l’errore. Causa a Bielsa? E per cosa?! Spero Inzaghi rifiuti”

Intervenuto sulle frequenze di Radio incontro Olympia alla trasmissione La Lazio Siamo Noi, il noto giornalista romano Michele Plastino ha commentato quanto accaduto in queste ore: “A fine campionato mi sentivo qualcosa, ma non immaginavo ci fosse questo lo sviluppo. Poi ho visto la notizia di Bielsa e mi pareva uno specchio per le allodole. C’era il sentore di questo epilogo, anche dal comunicato della Lazio di alcuni giorni fa. Bielsa non lo conosco a fondo ma è un’icona del calcio, sarei stato contento e curioso di vederlo alla Lazio, però ero scettico. Con questa notizia di oggi in molti apriranno gli occhi, ma non tutti. Adesso dalla società diranno che è pazzo, che è un uomo che manca di parola. Tenteranno di far passare Lotito per martire, ma mi sa che stavolta non riusciranno. Lotito si salva solo con delle ammissioni di sbaglio. Che causa vuole fare la Lazio? Un allenatore può dimettersi quando vuole, sono legittime. Anche Prandelli alla Roma si dimise durante il ritiro prima di iniziare il campionato. 

Poi sul discorso panchina, rimasto ancora aperto: “Noi pensiamo che Bielsa non sia arrivato per il mercato: ma non è che i nomi di Pato, Valencia e Caio siano stati affibbiati dalla stampa al tecnico?! Incredibile quello che hanno fatto a Simone Inzaghi, spero che rifiuti la Lazio, glielo dico con tutto l’affetto che ho nei suoi confronti. Anche a Prandelli consiglio la stessa cosa. Anche perché se venisse alla Lazio darebbe adito alla società di dire: “Era Prandelli il nostro vero obiettivo”. Potrebbe anche esserci un clamoroso ritorno di Pioli, ma anche lì consiglierei le dimissioni immediate. Candreva? Da Napoli mi dicono che il giocatore ha accettato. Farò una notte vera di Lazio non con gli opinionisti ma con le immagini, vi farò sapere di più”.

Fiore: “Bielsa saltato perché profilo non adatto a Lotito”. E su Inzaghi…

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Iniziano ad arrivare i primi commenti a quella che è indubbiamente la notizia del giorno: la rinuncia alla Lazio di Marcelo Bielsa. A dire la sua per primo è stato, ai microfoni di ‘Tuttomercatoweb.com‘, l’ex centrocampista biancoceleste Stefano Fiore: “Non mi stupisce che l’accordo sia saltato. Conoscendo Lotito, non poteva stare bene insieme con un soggetto come Bielsa. Ho sempre avuto dei dubbi a proposito di questo arrivo, perché il rapporto sarebbe dovuto iniziare di slancio e invece, visto come è andata a finire, era abbastanza plausibile che sarebbe saltato tutto. La trattativa c’è stata, ma secondo me Bielsa è sempre stato un profilo non adatto a Lotito. Il quale soffre gli uomini di grande personalità e chi lavora in un certo modo“.

Poi, sulla scelta di affidare la panchina a Inzaghi: “Qualsiasi scelta la Lazio farà oggi, sarebbe un ripiego e l’allenatore non sarebbe certo contento. Al di là del fatto che la Lazio sia in ritardo, infatti, chiunque verrà saprà di essere un ripiego e non avrà neanche tempo per programmare con il giusto anticipo“.

Salernitana: saltato Inzaghi, c’è un altro laziale per la panchina?

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Il clamoroso ‘no’ alla Lazio di Bielsa ha avuto pesanti risvolti anche in casa Salernitana. I granata erano infatti pronti ad accogliere Simone Inzaghi come nuovo allenatore, ma, visto che il tecnico piacentino partirà  per Auronzo di Cadore con i biancocelesti, dovranno cercare un’alternativa. Proprio stamattina era spuntata, per bocca dello stesso interessato, la candidatura di Leonardo Menichini, sulla panchina campana nell’ultima stagione.

Ai microfoni di tuttomercatoweb.com, il ds Angelo Fabiani ha tuttavia chiarito: “Nonostante il dietrofront di Bielsa e il conseguente allontanamento di Inzaghi dalla panchina granata, domani verrà comunque presentato il nuovo allenatore per la prossima stagione della Salernitana. Oggi incontrerò il Presidente (Lotito, ndr) e insieme valuteremo il da farsi in merito alla questione allenatore“.Secondo ‘gianlucadimarzio.com, al momento il nome in pole sarebbe quello di Alberto Bollini, che era pronto ad approdare nuovamente alla guida della Primavera biancoceleste.

CASO BIELSA – L’avv Gentile: “La Lazio agirà per vie legali”

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AGGIORNAMENTO ORE 11:50 – “Appresa la notizia di Bielsa, evidente la sua rottura del contratto. La Lazio reagirà– parola dell’avvocato Gentile aRadio Incontro Olympia -. Ho appena appreso la notizia del mancato arrivo di Bielsa. Evidente a questo punto la rottura del contratto da parte del tecnico di Rosario. Appurato questo, la Lazio reagirà. L’azione legale diventa inevitabile, Lotito ha fatto di tutto pur di accontentarlo”.

Ennesimo capitolo della telenovela che vede protagonisti la Lazio Marcelo Bielsa. Un capitolo burrascoso, che ha avuto luogo questa notte, con un nuovo litigio tra il tecnico argentino e il presidente biancoceleste Lotito, che ha portato alla rottura definitiva tra le parti. A lanciare la notizia Sky Sport 24, che rivela anche come Lotito ha annunciato che farà causa all’allenatore per inadempienza contrattuale e ha affidato la guida della squadra a Simone Inzaghi, che era stato destinato alla Salernitana.

L’ennesimo dietrofront sarebbe stato comunicato da Bielsa attraverso una lettera nella notte: “Non posso più allenare la Lazio”, questo il contenuto, che ha mandato Lotito su tutte le furie, come conferma a Cittaceleste l’avvocato Gentile: “L’ho sentito ed è molto agitato, ora farà un comunicato”. In cui dirà che la squadra torna a Simone Inzaghi e che farà partire la causa (che potrebbe essere rivolta anche presso la Fifa) contro Bielsa per inadempimento del contratto.

BIELSA – Il comunicato ufficiale della Lazio

Ecco il comunicato della Lazio: “Prendiamo atto con stupore delle dimissioni del Sig. Marcelo Bielsa, anche a nome dei suoi collaboratori, in palese violazione degli impegni assunti con i contratti sottoscritti la settimana scorsa e regolarmente depositati presso la Lega e la FIGC con i relativi adempimenti previsti. La Società si riserva ogni azione a tutela dei propri diritti. Affida la conduzione della squadra nel ritiro preparatorio al Sig. Simone Inzaghi”.

Lazio su Rodrigo Caio: ecco le parole del diretto interessato

Rodrigo Caio è senza dubbio, il prescelto da Bielsa per affiancare de Vrij nella prossima stagione. Il centrale classe ’93 del San Paolo è un difensore tecnico, dotato di una grande visione di gioco e di eleganza pura. Tanto elegante col pallone tra i piedi da venire considerato da ragazzo come “nuovo Busquets”, quando giocava da regista in mezzo al campo nelle giovanili, prima di essere spostato in difesa. Lazio sembra davvero decisa a puntare sul giocatore provando a negoziare col San Paolo, per regalare finalmente a Bielsa quel difensore tecnico e dalla grande visione di gioco, da affiancare a De Vrij. Il San Paolo però vuole monetizzare il più possibile dalla cessione del giocatore, comunque intenzionato a cambiare aria. La proposta della Lazio stuzzica il club paulista che però vuole ancora qualcosina di più. Nel frattempo, c’è il campionato e sopratutto la Coppa Liberadores, dove il San Paolo ha dovuto incassare la sconfitta casalinga in semifinale contro i colombiani dell’Atletico Nacional. Uno 0-2 che sa tanto di sentenza e che costringerà il Tricolor ad un vera e propria impresa per il ritorno. Intervenuto in conferenza stampa nel day after, Rodrigo Caio ha analizzato la sconfitta, soffermandosi anche sulle vicende legate al mercato:

“Quando si perde la colpa è di coloro che vanno in campo – si legge da Globoesporte -. Siamo un gruppo, si vince e si perde tutti insieme. Per la gara di ritorno dovremo lavorare di più e tentare di recuperare. L’interesse della Lazio? Di ufficiale non c’è nulla. Quello che posso dire è che la mia testa è totalmente concentrata sulla Coppa Libertadores. Non ho modo di pensare ad altro al momento”.

VIDEOGAME – Esce Pokemon Go ma è già polemica

“Gotta catch em all”, recita lo slogan dei Pokemon, il videogame che a fine anni 90 ha rapito tutti i gamers che possedevano un Game Boy o una Nintendo 63 e che negli anni 2000 ha conquistato tutti i ragazzini del mondo con il cartone animato, pardon anime.

Chi non ha seguito in quegli anni le avventure di Ash Ketchum e di Pikachu? Come chi è? E’ la risposta orientale a Topolino che lancia scariche elettriche. Se non l’avete mai visto significa che nei primi anni 2000 eravate già troppo grandi oppure che avete avuto un’infanzia difficile. Scherzi a parte, il franchising dei Pokemon ha invaso il mercato orientale prima e quello occidentale poi: ovunque si trovavano peluche, tazze e ogni sorta di gadget raffigurante Pikachu o qualche altro mostriciattolo della serie. La popolarità dei videogame è cresciuta in corrispondenza del cartone animato. Quasi tutti usciti per consolle portatili (salvo qualche eccezione), il gioco dei Pokemon adesso è sbarcato anche su smartphone con l’uscita di Pokemon Go.

Il gioco è rivoluzionario perché interagisce col mondo circostante, abbattendo la quarta parete. Il gioco sfrutta la fotocamera per far comparire sullo schermo dello smartphone i pokemon. Immaginate ad esempio di andare al Colosseo, la realtà aumentata vi farà appare sul cellulare dei pokemon da catturare intorno all’anfiteatro. Figo no?! Ma non solo, i maggiori punti di interesse nella realtà virtuale si trasformano in palestre o pokestop.

Il tutto molto bello per gli appassionati di videogame, ma per il momento il gioco è uscito soltanto in Australia e Nuova Zelanda, in Italia arriverà il 15 luglio. Proprio dall’Australia, però, arriva il monito della polizia, che chiede ai ragazzi di “prestare maggiore attenzione quando attraversano la strada e di non invadere le stazioni di polizia indicate sul cellulare come pokestop”. Insomma, anche nelle cose più belle c’è il rovescio della medaglia. E intanto in Italia in queste ore gira già la notizia di un ragazzo che inseguiva il politico Adinolfi gridandogli “Snorlax sarai mio”. Non si sa se è una notizia vera o una bufala del web, ma di certo fa ridere.

Fabrizio Piepoli

CALCIOMERCATO – Lazio-Valencia, c’è la conferma dell’agente

Eppur si muove il mercato della Lazio. Anche se non ci sono annunci ufficiali, né su Bielsa né tanto meno su Pato che l’altro ieri radio mercato dava per fatto mentre ieri si parlava addirittura di un rinnovo col Corinthias. Cose strane che possono succedere solo in casa Lazio. C’è di fatto, però, che Bielsa è stato molto preciso nelle richieste e non ammette errori o cambi di rotta improvvisi (molto frequenti negli anni passati, chiedere a Reja). Il club biancoceleste sta cercando di stringere per Enner Valencia, 27enne punta del West Ham.

Per saperne di più lalaziosiamonoi.it ha contattato l’agente del giocatore: “Abbiamo ricevuto proposte molto importanti a livello economico, ma da campionati non di prima fascia. Lui però vuole giocare al top: in Italia, Spagna o Inghilterra e la scelta sul suo futuro sarà al 100% dettata da elementi sportivi e non economici. E’ vero, la Lazio ha manifestato un interesse concreto ed è una possibilità che Enner gradisce particolarmente. Altri club interessati? Piace alla Roma, ma solo la Lazio si è fatta viva con i suoi dirigenti. Il West Ham vuole rientrare dell’investimento fatto (15 mln, ndr), ma questo a Enner non interessa. Non è vero che il West Ham vuole cederlo, anzi l’allenatore gli ha comunicato di volerlo tenere”.

Fabrizio Piepoli