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CALCIOMERCATO – Bielsa ha le idee chiare: Isla a destra e Morel a sinistra

Secondo quanto trapelato negli ultimi giorni Bielsa avrebbe stilato una lista di 4 acquisti che la Lazio dovrebbe concretizzare entro il 10 luglio, altrimenti addio ancor prima di iniziare (pare che nel contratto ci sia una clausola rescissoria che permette a Bielsa di lasciare quando vuole). Tra questi nomi ci sarebbe anche quello di Mauricio Isla, vecchio pallino del Loco, che l’ha fatto esordire nella Roja quando era ct del Cile. Isla ha disputato un’ottima stagione all’Olympique Marsiglia collezionando 38 presenze e 2 gol nella sua nuova posizione di mediano. Tuttavia il club francese non ha voluto spendere i 7 mln di opzione per il riscatto a causa delle difficili situazioni finanziarie in cui naviga e il giocatore è tornato alla Juventus. Allegri non lo vede ed è quindi molto probabile che il giocatore lasci Torino quanto prima. La Lazio sta trattando il giocatore ma come riporta Gianluca Di Marzio sul proprio sito, c’è da battere la concorrenza della Fiorentina. Con 5-6 mln il giocatore si prende e dal canto suo c’è sicuramente la volontà di riabbracciare il suo ex allenatore.

Se a destra la richiesta è Isla, a sinistra Bielsa ha richiesta un altro suo ex allievo ai tempi marsigliesi ovvero Jeremy Morel del Lione. 32enne francese, Morel è un terzino ma due anni fa il tecnico argentino l’ha reinventato difensore centrale e lui ha disputato una grande stagione al fianco di N’Kolou (altro giocatore accostato alla Lazio). Scaduto il contratto la scorsa stagione è passato a parametro 0 al Lione, in cui è tornato a giocare terzino sinistro ma ha mantenuto un rendimento alto. Data l’età si può acquistare con 1 o 2 mln. Un colpo low cost che farebbe felice Bielsa ma soprattutto Lotito.

Fabrizio Piepoli

Il miglior antifurto per Crouch? E’ la moglie…

Si è presa un grosso spavento Abbey Clancy, la bella moglie del calciatore Peter Crouch. La modella di Liverpool ha raccontato di essersi trovata nel pieno della notte con due ladri dentro la casa di vacanza in Francia. Secondo quanto riportato da “Gazzetta.it“, la signora Crouch  ha sentito dei rumori strani provenire dal piano inferiore del lussuoso appartamento e si è subito alzata andando incontro ai malviventi in un sexy baby doll. Le urla hanno spaventato talmente tanto i ladri che per paura sono scappati via a gambe levate. Il calciatore, rimasto in Inghilterra, ha saputo solo qualche ora dopo cosa stava succedendo alla moglie. Abbey è rimasta molto scossa da questo episodio che poteva finire in tragedia. Deve benedire la sua voce, un vero e proprio antifurto naturale. In ogni caso, presto a casa.

CINEMA – Semplicemente Lollo

Il 4 luglio 1928 nasceva a Subiaco, in provincia di Roma, Gina Lollobrigida (in realtà Luigina). Dopo aver fatto la comparsa a Cinecittà e nei fotoromanzi, fu notata grazie alla sua bellezza, al concorso di Miss Italia nel 1947. Concorso naturalmente vinto.

La “Lollo”, come verrà poi chiamata dagli italiani, aveva un carattere capriccioso e ribelle che non si sarebbe mai accontentato di un semplice concorso, seppur prestigioso. Il suo obiettivo era quello di crescere artisticamente approdando sul set cinematografico. E in effetti la Lollo fece bene a voler intraprendere quella carriera dato che l’attrice ha indubbiamente segnato il cinema italiano del dopoguerra. Esordisce nel 1946 con un piccolo ruolo nella “Lucia di Lammermoor”. Nel 1949 sposa il regista Milko Skofic (dal quale avrà un figlio) e cominciano i suoi primi successi: “Campane a martello” nel 1949, “Achtung, Banditi!” e “Fanfan la Tulipe” nel 1951. Nel 1952 Renè Claire la sceglie per interpretare una piccola parte nel film “Belle di notte”, interpretazione che la lancia di fatto sul mercato internazionale; in Italia, nello stesso anno, diventa alquanto popolare grazie all’episodio “Il processo di Frine” inserito nella serie “Altri tempi” di Blasetti. Dopo di questo ha interpretato innumerevoli film, tra i quali “Moglie per una notte” nel 1952), “La provinciale” e “Pane amore e fantasia” nel 1953, forse la sua prova migliore. Quindi è la volta di “La romana”, “Pane amore e gelosia” e “La donna più bella del mondo”. Seguirono produzioni internazionali come “Trapezio” nel 1955, “Notre Dame de Paris” nel 1957, “Salomone e la regina di Saba” nel 1959, “Venere imperiale” nel 1962.

Divorziatasi nel 1971 e ritiratasi dal cinema nel 1975 si è dedicata sia al giornalismo che alla fotografia, mettendo in mostra un talento non comune. Fra il 1984 e il 1985 ha accettato di apparire in alcune puntate del serial americano “Falcon Crest”, nel 1988 ha girato il remake televisivo del film “La Romana”. In questa nuova edizione, a differenza della pellicola originale dove la Lollo aveva interpretato il ruolo della protagonista, il regista nella pellicola moderna le fa interpretare il ruolo della madre della protagonista. Ora Gina Lollobrigida sta conducendo una serena vecchiaia, onorata come un monumento nazionale e comparendo ogni tanto in qualche programma televisivo.

MUSICA – Barry White, il re della Disco

Il 4 luglio 2003 a Los Angeles muore Barry White, grande voce soul e uno dei più rappresentativi artisti della musica leggera americana, dal rhythm &blues alla disco. Il cantante americano si è spento all’età di 58 anni dopo essere stato per mesi ricoverato all’ospedale Cedar Sinai per una grave forma di insufficienza renale. A dare notizia del decesso è stato il suo portavoce.

Nato il 12 settembre del 1944 a Galveston nel Texas, a 11 anni si guadagnava la vita suonando il pianoforte nei locali della sua città. Negli anni Sessanta incise dischi con varie formazioni usando il suo vero nome che era Barry Lee. Nel 1969 prese il nome di Barry White mettendo al suo fianco le Love Unlimited, trio vocale femminile composto da Diana Taylor, Glodean James (che in seguito sarebbe diventata sua moglie) e la sorella di lei Linda. Fondò anche una orchestra di 40 elementi, la Love Unlimited Orchestra, che aveva il compito di accompagnare lui e il suo trio. Il successo arrivò nel 1972 con “Walking in the rain with the one I love”. Molti altri brani finirono in classifica, tutti sempre con titolo lunghissimo come “I’m gonna love you just a little more baby”, “Can’t get enough of your love babe”, “Your’re the first, the last, my everything”Vendette almeno cinquanta milioni di dischi. Ebbe vari ritorni discografici, nel ’78 con un brano di Billy Joel “Just the way you are” e nel 1987 con “Sho’ your right”. Nel ’99 aveva pubblicato “The longer we make love” con la partecipazione di Lisa Stanfield e Chaka Khan. Sempre nel ’99 si era esibito a Milano con buon successo. Nel 2001 era venuto al Pavarotti &Friends e aveva duettato con il tenore in “The first, the last, my everything”. Negli ultimi anni accusava vari problemi di salute in parte legati al suo peso, che è arrivato a toccare i 160 chili. Soffriva di pressione alta ed era in dialisi.

ACCADDE OGGI – La nascita della Fiat 500, l’utilitaria più famosa al mondo

La prima 500, fabbricata nel 1936, venne “ordinata” da Benito Mussolini. O meglio, il Duce invitò “caldamente” il senatore del Regno d’Italia Giovanni Agnelli, fondatore della Fiat (Fabbrica Italiana Automobili Torino), a mettere in produzione una vettura che motorizzasse la Nazione: indistruttibile meccanicamente e, soprattutto, con un prezzo popolare.

Dopo alterne vicende il progetto venne affidato a Dante Giacosa che realizzò la 500 A, ribattezzata Topolino. Fu un successo nonostante il prezzo tutt’altro che popolare e la semplicità meccanica dell’auto. Grazie al peso contenuto in 535 kg e al cambio manuale a 4 rapporti raggiungeva gli 85 km/h. Venne declinata nelle versioni berlina due porte, berlina due porte trasformabile – vale a dire dotata di tetto apribile – e furgone, destinata al Regio Esercito. La successiva 500 B uscita nel 1948 aveva prestazioni superiori e il riscaldamento nell’abitacolo. La versione più amata della 500 B fu la Giardiniera Belvedere, prima wagon al mondo a quattro posti dotata di portellone e fiancate rivestite in listelli di legno. Nel 1949 l’uscita della 500 C introdusse elementi stilistici “moderni” quali i fari incassati nella carrozzeria e la ruota di scorta a scomparsa.

Il Cinquinopiù famoso, vale a dire la Fiat Nuova 500, nacque nel 1957. Più economico della 600 era l’auto del popolo, destinata alle famiglie operaie. Venne progettata dallo stesso Dante Giacosa padre della Topolino. Spartana nelle dotazioni, i finestrini erano fissi, fatta eccezione per i deflettori laterali apribili a compasso che, una volta azionati, disturbavano l’azione delle mani sul volante; la strumentazione era essenziale e mancava il divanetto. Le portiere erano incernierate posteriormente e il tetto in lamiera sostituito da una capote in tela estesa sino al limite del cofano motore. Troppo povera e costosa per l’epoca a soli tre mesi dal lancio, alla Nuova 500 Economica” venne così affiancata la versione Normale. Fu l’inizio dell’epopea della 500!

Nel 1958 nacque la versione Sport in configurazione Berlina e Berlina Tetto Apribile mentre nel 1959 arrivarono l’omologazione per quattro persone e un divanetto degno di questo nome. L’anno della definitiva consacrazione fu il 1960, con il debutto della wagon Giardiniera, e della Commerciale, vale a dire l’allestimento furgoncino. Entrambe erano più lunghe di 20 cm rispetto alla city car, che nel frattempo si era evoluta attraverso le serie D e F. 500 F che, per la prima volta, presentò le portiere incernierate anteriormente e alcuni componenti in plastica in sostituzione del metallo. Una novità assoluta, tanto rivoluzionaria da fornire la base per la L del 1968, detta Ercolino per i tubi di rinforzo cromati ai paraurti; una delle 500 più raffinate mai costruite, forte di sedili reclinabili, rivestimenti in moquette nonché plancia e tunnel ricoperti in plastica. Nel 1972 arriva la R – ossia Rinnovata” – che raggiungeva, finalmente, i 100 km/h. Sebbene destinata a essere sostituita dalla 126, la 500 non è mai uscita dal cuore degli Italiani. Ma ora dopo tanti anni e tante versioni, dal 4 luglio 2007, la 500 è tornata a splendere. L’attuale modello è il vero erede dell’auto progettata da Giacosa.

 

EURO 2016 – Pellè: “Sono triste e chiedo scusa agli italiani. Vi spiego perché ho fatto quel gesto”

“Il mio europeo resta positivo? Non me ne frega niente, sono triste e chiedo scusa agli italiani”. Il giorno dopo di Graziano Pellè ha il volto pallido e il tono di voce basso: risponde così all’Ansa sul bilancio a Francia 2016.Se avessi segnato sarei diventato un fenomeno, così invece... Mi dispiace per tutti, ma non si dica che volevo provocare Neuer: lui neanche se n’è accorto, semplicemente facendo il gesto dello ‘scavetto’ lo volevo costringere a rimanere fermo. A fine partita – prosegue Pellé – Neuer è venuto anche a farmi i complimenti. Nessuno dica che volevo fare lo sbruffone. Certo, mi dispiace davvero tanto quello che è successo: e pensare che in allenamento sia io che Zaza la mettiamo sempre dentro la palla. Il fatto è che a Bordeaux ho provato ad allargare il tiro, diciamo che ho allargato troppo”.

EURO 2016 – Finisce la favola Islanda, Francia troppo forte

La Francia domina la partita perché, oltre che sul piano tecnico, anche tatticamente il divario rispetto all’Islanda è enorme: il problema non è l’approccio per i vichinghi, che anzi iniziano col solito coraggio provando a calciare due volte verso la porta, ma i loro palesi limiti in fase difensiva subito smascherati dai Bleus. Del resto, nonostante il loro cammino trionfale, un gol lo avevano sempre subìto anche nelle partite precedenti. Così al 12′ Saevarsson salta a vuoto sul lancio di Umtiti, Arnason e Ragnar Sigurdsson si addormentano tenendo in gioco Giroud, il portiere Halldorsson si fa passare la palla sotto le gambe sulla conclusione del centravanti. Un disastro collettivo che prosegue minuto dopo minuto con il raddoppio di Pogba, imperioso nel suo stacco di testa, nel sinistro vincente di Payet e nel delizioso pallonetto di Griezmann lanciato da un tacco di Giroud più fortunato che magico. Al 45′, sul 4-0, la partita di fatto è già finita e lo Stade de France è in delirio. L’Islanda salva l’onore con un secondo tempo che inorgoglisce il muro blu sugli spalti e chiude il suo magnifico Europeo segnando almeno un gol a partita: gli ultimi li realizzano Sigthorsson, poco prima che Giroud realizzi la sua doppietta personale, e Bjarnason che fissa il risultato sul 5-2. Fonte: Gazzetta.it

Rio Ferdinand: “Alla nazionale inglese serve un allenatore modello Bielsa”

Dopo la brutta figuraccia a Euro 2016 con la cocente eliminazione avvenuta ad opera della modesta Islanda, Roy Hodgson ha lasciato la nazionale inglese che adesso è a caccia di un nuovo commissario tecnico. In pole ci sono Sam Allardyce del Sunderlan e l’ex ct inglese Glenn Hoddle. Tuttavia l’ex centrale dell’Inghilterra e del Manchester United Rio Ferdinand ha esortato la Football Association ad utilizzare Marcelo Bielsa come modello per trovare il nuovo ct, come riporta il Times. Un altro attestato di stima per il prossimo allenatore della Lazio.

TUTTAVIA IERI BIELSA AVEVA DECISO DI RINUNCIARE ALLA PANCHINA DELLA LAZIO…>>>CONTINUA

Candreva: “Siamo orgogliosi di quanto fatto. Futuro alla Lazio? Ciao…”

L’infortunio non gli ha permesso di scendere in campo contro la Germania, ma contro Belgio e Svezia ha mostrato a tutti le sue qualità. Parliamo di Antonio Candreva, numero 87 della Lazio ma probabilmente non per molto ancora. Incalzato dai cronisti presenti a Fiumicino per accogliere la Nazionale di ritorno dalla Francia, Candreva ha rilasciato queste brevi dichiarazioni: “Siamo orgogliosi di quanto fatto. Peccato per l’infortunio che mi ha impedito di scendere in campo, ma ho sostenuto la squadra anche da fuori”. Poi sul suo futuro alla Lazio ha glissato salutando tutti:Ciao e buone vacanze…”.

 

Ag. Vietto: “Bielsa è un fenomeno. Funes Mori? Costa troppo per la Lazio mentre Vietto…”

Mentre si attende l’ufficialità per l’allenatore, la Lazio è a caccia del nome giusto per l’attacco. Uno degli attaccanti più suggestivi è Luciano Vietto, baby talento dell’Atletico Madrid. Vietto è argentino e il nome di Bielsa potrebbe rappresentare uno stimolo per accettare la maglia biancoceleste. Infatti il Loco è amato e apprezzato da tutti i suoi connazionali, come testimoniano le parole dell’agente di Vietto: “Marcelo è un grandissimo, uno dei migliori allenatori del mondo, un fenomeno della panchina e questo è importante per il club e per i giocatori. Se può essere un fattore per l’arrivo di Vietto? Vediamo – nicchia Jorge Cyterszpiler su lalaziosiamonoi.it -, le cose vanno fatte con calma, passo dopo passo“. Cyterszpiler è anche l’agente di Funes Mori, difensore dell’Everton e della Seleccion:  “Non ci sono possibilità che Funes Mori possa arrivare alla Lazio, credo che il suo cartellino lo possano acquistare in pochi, è uno dei migliori centrali al mondo”.

CRONACA – Paura a New York: esplosione a Central Park, un ferito

Al Central Park di New York si è verificata l’esplosione di un ordigno di natura sconosciuta. A riferire la notizia sono i media locali che segnalano una massiccia presenza di forze dell’ordine sul posto. L’esplosione è avvenuta nel parco tra la Fifth Avenue e la East 62nd Street, una zona molto frequentata da turisti e vicina al luogo dove si tengono i funerali di Elie Wiesel, il premio Nobel deceduto ieri. Ancora non è chiaro se le due circostanze siano collegate.

L’ordigno, secondo la testimonianza di diversi presenti, è esploso dopo essere stato calpestato da un uomo che è rimasto ferito gravemente a una gamba, a quanto riporta un portavoce dei pompieri l’uomo rischierebbe l’amputazione. La segnalazione ai soccorritori è giunta alle 10,53 locali, poco prima delle 17 in Italia. Sul posto è stato dispiegato un imponente numero di poliziotti ed è stata fatta intervenire anche una squadra di artificieri. La polizia ha fatto inoltre evacuare e chiudere una sezione del parco, ma più per effettuare indagini che per motivi di sicurezza.

Clamoroso: Bielsa era saltato. Provvidenziale Gentile. Ecco cosa è accaduto veramente

Ieri il Corriere della Sera aveva riportato la notizia di un furioso litigio tra Lotito e Bielsa. La nostra redazione ha raccolto ulteriori informazioni sulla questione. La lite è scoppiata ieri pomeriggio quando Lotito ha messo bocca su alcune richieste tecniche. Bielsa non ha retto e ha sbottato: “L’allenatore sono io e le scelte le faccio io”. Momenti di panico, con il loco deciso a fare saltare l’accordo. A nulla sono servite le spiegazioni del presidente della Lazio, Bielsa era nero dalla rabbia, non accetta che qualcuno contraddica le sue decisioni. Provvidenziale in serata la chiamata dell’avvocato Gentile che ha rimesso le cose a posto. Ma adesso il patron romano non potrà più sbagliare mosse per non rischiare di far saltare il colpo del mercato più chiacchierato dell’ultimo mese.

 

CALCIOMERCATO – Nome nuovo per l’attacco biancoceleste

Per colmare la lacuna nel reparto avanzato la Lazio è sempre alla ricerca di un centravanti degno di ereditare quello che fu il posto di Miroslav Klose.

A quanto riportato dal Corriere della Sera nel mirino dei dirigenti biancocelesti sarebbe finito Pablo Guerrero, il centravanti del Flamengo. Il trentaduenne peruviano è sotto contratto con la società brasiliana fino al 2018, guadagna 1,6 milioni a stagione e potrebbe lasciare il suo club per una cifra vicina ai 3 milioni di euro.

Lazio: una nuova proposta per Stefano Mauri

A quanto riportato da La Gazzetta dello Sport le strade di Stefano Mauri e della Lazio potrebbero ancora non doversi dividere.

Il giocatore vorrebbe continuare a giocare ma non rientra nei piani tecnici del nuovo allenatore biancoceleste Marcelo Bielsa e per questo motivo nei prossimi giorni avverrà un incontro tra il calciatore e il presidente biancoceleste nel corso del quale Lotito proporrà al centrocampista un ruolo dirigenziale in società. Sul fronte mercato il Pescara di Massimo Oddo, grande estimatore di Mauri, resta alla finestra in attesa di sviluppi.

CALCIOMERCATO – Tare al lavoro per accontentare Bielsa

La rosa biancoceleste ha bisogno di diversi innesti e Bielsa ha già individuato e segnalato alla società alcuni elementi che potrebbero essere utili alla causa. Proprio per tentare di accontentare e non concedere alibi al tecnico argentino il ds biancoceleste Igli Tare sta cercando di chiudere due colpi di mercato.

Gli obiettivi primari – secondo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport“- sono sempre gli stessi: un difensore da affiancare a de Vrij e un centravanti. Per quanto concerne il reparto arretrato Bielsa ha bocciato Jardel e ha chiesto Rodrigo Caio del San Paolo. Giocatore di chiare origini italiane con passaporto comunitario, costo 12 milioni di euro, ma si spera in uno sconto o in un pagamento a rate. Bielsa inoltre ha chiesto Mauricio Isla della Juventus, jolly che nasce mediano ma gioca da terzino destro. Tornato dal prestito all’Olympique Marsiglia, ha un valore di 3-4 milioni di euro. Per il reparto avanzato il nome fatto è quello di Enner Valencia, ventisettenne ecuadoriano. Centravanti atipico che nasce come esterno d’attacco (destra o sinistra). E’ sotto contratto con il West Ham fino al 2019, valore tra i 12 e i 14 milioni di euro. Nell’ultima stagione è stato penalizzato dagli infortuni, in 19 presenze ha segnato 4 gol. Prima dell’esperienza inglese ha iniziato a giocare nell’Emelec, in Ecuador, ha vinto uno scudetto e si è laureato capocannoniere della Coppa sudamericana con 5 reti. Nel gennaio 2014 è stato ceduto ai messicani del Pachuca (23 presenze e 18 gol).

L’ultima stravaganza di Bielsa: amichevole a metà mattinata

La Lazio ha annunciato per dopodomani l’inizio del raduno. Assente il neo tecnico Marcelo Bielsa, atteso nella capitale tra mercoledì e giovedì a causa dell’obbligo di ritirare in Argentina il visto per l’Italia.

La partenza per il ritiro di Auronzo (ritiro che si concluderà il 23 luglio) è fissata per domenica prossima. Durante il ritiro in Veneto sono previste quattro amichevoli. I biancocelesti esordiranno alle 17 del 13 luglio con un’amichevole in famiglia: Lazio A-Lazio B; il 17 su espressa richiesta di Bielsa la squadra scenderà in campo a metà mattinata: infatti, l’amichevole con l’Iberos (squadra di quarta serie spagnola) è fissata per le 10. Il 20 sarà la volta di Lazio-Padova (ore 18) e infine il 23 luglio alle 16 ci sarà Lazio-Spal a chiudere il ritiro. In quest’ultima amichevole verrà messo in palio il trofeo “Tre Cime di Lavaredo” e la gara sarà anticipata dall’esibizione di una delegazione del Palio di Ferrara, il più antico del mondo.

Inoltre, secondo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport“, Bielsa inoltre ha chiesto e ottenuto di svolgere gli allenamenti a porte chiuse. Il provvedimento, seppur controvoglia, è stato accettato dalla società. Il club ha cercato di far presente all’argentino che per stare vcini alla propria squadra i tifosi, abituati ad assistere alle sedute di lavoro, da tempo hanno prenotato il viaggio per il Veneto ma il tecnico su questo punto è stato intransigente.

Il Comune di Auronzo non ha preso bene la decisione, il timore è che i sostenitori biancocelesti possano annullare le loro prenotazioni. Ad Auronzo sono previste anche altre iniziative: il 16 luglio si vivrà la notte biancoceleste, il 19 la presentazione della squadra. L’evento in programma dalle 21 si terrà in piazza Santa Giustina e non all’interno del PalaRoller come sempre avvenuto. Nei prossimi giorni verrà presentata anche la seconda maglia da gioco. La campagna abbonamenti, invece, verrà svelata la prossima settimana a Formello.

PAIDEIA – Al via le visite mediche: attesi i primi biancocelesti tra cui Candreva

E’ ora, finalmente si ricomincia. Sono previste domani in Paideia le prime visite mediche dei giocatori biancocelesti.

In lista alle 9 per accertamenti Antonio Candreva. Dopo sarà la volta di Danilo Cataldi, con al seguito alcuni giovani che faranno parte del gruppo dei convocati. Attesi anche il preparatore dei portieri Adalberto Grigioni e il preparatore atletico dedito al recupero degli infortunati Adriano Bianchini. Ambedue faranno parte del nuovo corpo tecnico.

Ecco la lista di Bielsa per Auronzo. 23 i probabili convocati ma quante sorprese!

Il Corriere dello Sport riporta la probabile lista dei 23 che il futuro mister Bielsa porterà ad Auronzo di Cadore. Naturalmente non saranno presenti i nazionali (Marchetti, Berisha, Vargic, Parolo, Candreva e Biglia) e inoltre sono previste tante sorprese sia in entrata che in uscita. Sono stati inseriti i portieri Guerrieri (che ha chiesto di fare esperienza altrove), Strakosha e Borrelli. I difensori saranno Basta, De Vrij, il baby Germoni (terzino sinistro, 18 anni), Hoedt, Mauricio, Patric, Prce e Radu. Ecco i centrocampisti: Cataldi, il baby Duje Javorcic (acquistato a giugno, 16 anni), Lulic, il misterioso Morrison, il rientrante Oikonomidis, Onazi, Milinkovic e Murgia (ex Primavera). In avanti convocati Djordjevic, Keita, Kishna e Felipe Anderson. La presenza di quest’ultimo però resta un mistero: la società gli ha negato l’autorizzazione a partecipare alle Olimpiadi ma lui fa orecchie da mercante, vuole far parte della selezione brasiliana. Ha chiesto un confronto con la società per cercare di convincerli a farlo rimanere in Brasile.

Come già anticipato in mattinata, sono esclusi a sorpresa Gentiletti e Bisevac. L’argentino era già con le valigie in mano a gennaio, poi non se n’è fatto nulla. Il serbo non ha convinto nei suoi 6 mesi romani e adesso è già sul mercato così come il Tata Gonzalez che non è stato riscattato dai messicani dell’Atlas. Fuori dal ritiro anche gli ex Primavera Pollace,Tounkara, Crecco, Filippini, Rozzi, Elez, Minala e Lombardi. Non pervenuti neanche Perea, Vinicius e Ronaldo mandati in prestito a farsi le ossa ma che hanno deluso le aspettative.

Lazio senti l’agente di Giaccherini: “Vuole lasciare il Sunderland ma chi lo vuole deve sbrigarsi”

L’Italia è uscita ieri sera dall’Europeo ma ha fatto brillare molti giocatori dimenticati dai nostri club come Graziano Pellè ma soprattutto Emanuele Giaccherini che ha impreziosito le sue ottime prestazioni con un gol e un assist. Per il 31enne toscano è stata una grande stagione iniziata col Bologna con cui ha collezionato 28 presenze e 7 gol. L’esterno è tornato in auge e molti club adesso lo vogliono.

Per far chiarezza il suo agente Furio Valcareggi su tuttomercatoweb.com ha spiegato: “Gli scenari per il futuro sono buoni: noi abbiamo intenzione di portarlo via dal Sunderland, le condizioni sono note e non c’è bisogno poi di fare una grande trattativa. La Fiorentina in prima linea? Corvino sa tutto di Giaccherini, è stato l’artefice del suo ritorno in Italia. Corvino sa tutto di lui e anche di me, compreso il mio numero di telefono. Ma ora comunque in generale c’è bisogno di sbrigarsi perché il discorso evolve e Giaccherini è molto gettonato. I tempi per una soluzione e una eventuale nuova squadra? E’ difficile stabilirli, però io metto un po’ di fretta perché dobbiamo decidere dove andare. In teoria possiamo restare al Sunderland e venir via da svincolati a Natale prossimo. La sua valutazione? E’ aumentata professionalmente ma c’è la “minaccia” di star fermi sei mesi e poi venir via. Dunque gli inglesi devono anche poter prendere ciò che portiamo: tra sei mesi Giaccherini va in svincolo e questo toglie forza al Sunderland”.

INTANTO LA LAZIO ACCELERA PER DUE BRASILIANI…>>>CONTINUA A LEGGERE

Tavecchio: “Spero che Conte ritorni in azzurro, magari presto. Abbiamo portato in alto il tricolore”

Dopo Antonio Conte, ha preso parola in conferenza stampa il presidente della federcalcio Carlo Tavecchio: “Spero che in futuro possa tornare qui. E non è detto che non ritorni anche presto. Conte è stata la scelta migliore sulla piazza, abbiamo fatto il primo passo creando un gruppo importante, bisogna continuare così. La Nazionale avrà uno staff permanente, vogliamo costruire in casa il nostro futuro. Come organizzazione non siamo inferiori a nessuno. Abbiamo portato in alto la bandiera italiana che era stata un po’ dimenticata. In futuro in tanti saliranno sul carro degli azzurri, io resto finché potro dare il mio contributo. Addio Conte? Sapevamo che sarebbe stata dura trattenerlo dopo 2 anni. Abbiamo fatto un sforzo economico importante per portarlo in Nazionale. Umanamente mi spiace che ci abbia lasciato, lui e il suo staff sono persone speciali. Ha preso in mano una Nazionale smarrita e gli ha dato un’identità. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere una persona splendida, un condottiero. Ha costruito la squadra con razionalità scientifica mettendo in difficoltà la Germania con la nostra organizzazione di gioco. E’ stata una spedizione europea importante, la strada è tracciata ma non ci fermiamo qui…”.

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Fabrizio Piepoli