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Lotta per l’Europa: i grandi meriti di Inzaghi e i segreti della Lazio

Il calcio non è l’atletica leggera ma correre aiuta. E anche molto. La Lazio di Inzaghi sembra averlo capito e lo sta dimostrando. Con 108,73 chilometri percorsi di media a gara è la squadra che corre di più dopo il Napoli. La squadra di Sarri guida la graduatoria di Serie A con una media di 109,74 chilometri.

Correre tanto non vuol dire però fare sempre risultato. Infatti al settimo posto c’è il Pescara, ultimo in classifica. Correre non fa vincere, ma aiuta molto. Inoltre denota una caratteristica positiva. Quella di non arrendersi mai, di fare di tutto pur di tentare di non perdere.

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I MERITI DI INZAGHI

Non sempre, recentemente, la Lazio è stata una formazione con queste caratteristiche. A Inzaghi va riconosciuto il merito di averle restituito l’attitudine alla corsa. La stessa che aveva avuto due anni fa nella prima stagione di Pioli. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport i giocatori che stanno tirando la carretta sono quasi gli stessi di allora.

UN CENTROCAMPO CHE VA DI CORSA

Al primo e al terzo posto tra quelli che corrono di più ci sono Marco Parolo e Lucas Biglia. Come successo due anni fa. Il centrocampista azzurro percorre in media 11,856 chilometri a partita, l’argentino 11,001. Tra i due Milinkovic che due anni fa non c’era. Il serbo percorre 11,389 chilometri a gara. Trovare tre centrocampisti ai primi tre posti è normale dato che in mezzo al campo si corre di più. La sorpresa è trovare un attaccante al quarto posto. Ciro Immobile copre in media 10,715 chilometri a partita. Davvero tanti per una punta.

IL MIRACOLO DI INZAGHI

Ma il vero «miracolo» di Inzaghi è un altro. E’ l’essere riuscito a ottenere un maggior sacrificio dai due giovani di maggiore classe: Felipe Anderson e Keita. Il primo corre per 9,773 chilometri a partita, il secondo 7,287. Ma il dato è pur sempre interessante. Soprattutto perchè l’attaccante senegalese è sempre stato considerato un talento cristallino ma indolente. E anche per Anderson spesso si è detto la stessa cosa. In questa stagione invece il brasiliano è capace di coprire tutta la fascia senza recriminazioni.

PIU’ LAVORO PER FARSI TROVARE PRONTI

Il tecnico piacentino si può ritenere soddisfatto. Il dato complessivo non è figlio delle performance di qualche singolo ma è frutto della collaborazione di tutti i giocatori utilizzati. Ma si può fare ancora meglio. L’allenatore biancoceleste e i suoi collaboratori stanno cercando di rendere il gruppo ancora più tonico. Negli ultimi tempi gli allenamenti sono stati intensificati. L’obiettivo è arrivare allo sprint finale nelle migliori condizioni fisiche possibili. La Lazio sta lottando sia in campionato che in Coppa Italia. Per continuare a farlo deve correre più di tutti. Forse anche più del Napoli che (per ora) è l’unica in Serie A che macina più chilometri della Lazio.

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