Home Blog Pagina 2512

CRONACA – Paura a New York: esplosione a Central Park, un ferito

Al Central Park di New York si è verificata l’esplosione di un ordigno di natura sconosciuta. A riferire la notizia sono i media locali che segnalano una massiccia presenza di forze dell’ordine sul posto. L’esplosione è avvenuta nel parco tra la Fifth Avenue e la East 62nd Street, una zona molto frequentata da turisti e vicina al luogo dove si tengono i funerali di Elie Wiesel, il premio Nobel deceduto ieri. Ancora non è chiaro se le due circostanze siano collegate.

L’ordigno, secondo la testimonianza di diversi presenti, è esploso dopo essere stato calpestato da un uomo che è rimasto ferito gravemente a una gamba, a quanto riporta un portavoce dei pompieri l’uomo rischierebbe l’amputazione. La segnalazione ai soccorritori è giunta alle 10,53 locali, poco prima delle 17 in Italia. Sul posto è stato dispiegato un imponente numero di poliziotti ed è stata fatta intervenire anche una squadra di artificieri. La polizia ha fatto inoltre evacuare e chiudere una sezione del parco, ma più per effettuare indagini che per motivi di sicurezza.

Clamoroso: Bielsa era saltato. Provvidenziale Gentile. Ecco cosa è accaduto veramente

Ieri il Corriere della Sera aveva riportato la notizia di un furioso litigio tra Lotito e Bielsa. La nostra redazione ha raccolto ulteriori informazioni sulla questione. La lite è scoppiata ieri pomeriggio quando Lotito ha messo bocca su alcune richieste tecniche. Bielsa non ha retto e ha sbottato: “L’allenatore sono io e le scelte le faccio io”. Momenti di panico, con il loco deciso a fare saltare l’accordo. A nulla sono servite le spiegazioni del presidente della Lazio, Bielsa era nero dalla rabbia, non accetta che qualcuno contraddica le sue decisioni. Provvidenziale in serata la chiamata dell’avvocato Gentile che ha rimesso le cose a posto. Ma adesso il patron romano non potrà più sbagliare mosse per non rischiare di far saltare il colpo del mercato più chiacchierato dell’ultimo mese.

 

CALCIOMERCATO – Nome nuovo per l’attacco biancoceleste

Per colmare la lacuna nel reparto avanzato la Lazio è sempre alla ricerca di un centravanti degno di ereditare quello che fu il posto di Miroslav Klose.

A quanto riportato dal Corriere della Sera nel mirino dei dirigenti biancocelesti sarebbe finito Pablo Guerrero, il centravanti del Flamengo. Il trentaduenne peruviano è sotto contratto con la società brasiliana fino al 2018, guadagna 1,6 milioni a stagione e potrebbe lasciare il suo club per una cifra vicina ai 3 milioni di euro.

Lazio: una nuova proposta per Stefano Mauri

A quanto riportato da La Gazzetta dello Sport le strade di Stefano Mauri e della Lazio potrebbero ancora non doversi dividere.

Il giocatore vorrebbe continuare a giocare ma non rientra nei piani tecnici del nuovo allenatore biancoceleste Marcelo Bielsa e per questo motivo nei prossimi giorni avverrà un incontro tra il calciatore e il presidente biancoceleste nel corso del quale Lotito proporrà al centrocampista un ruolo dirigenziale in società. Sul fronte mercato il Pescara di Massimo Oddo, grande estimatore di Mauri, resta alla finestra in attesa di sviluppi.

CALCIOMERCATO – Tare al lavoro per accontentare Bielsa

La rosa biancoceleste ha bisogno di diversi innesti e Bielsa ha già individuato e segnalato alla società alcuni elementi che potrebbero essere utili alla causa. Proprio per tentare di accontentare e non concedere alibi al tecnico argentino il ds biancoceleste Igli Tare sta cercando di chiudere due colpi di mercato.

Gli obiettivi primari – secondo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport“- sono sempre gli stessi: un difensore da affiancare a de Vrij e un centravanti. Per quanto concerne il reparto arretrato Bielsa ha bocciato Jardel e ha chiesto Rodrigo Caio del San Paolo. Giocatore di chiare origini italiane con passaporto comunitario, costo 12 milioni di euro, ma si spera in uno sconto o in un pagamento a rate. Bielsa inoltre ha chiesto Mauricio Isla della Juventus, jolly che nasce mediano ma gioca da terzino destro. Tornato dal prestito all’Olympique Marsiglia, ha un valore di 3-4 milioni di euro. Per il reparto avanzato il nome fatto è quello di Enner Valencia, ventisettenne ecuadoriano. Centravanti atipico che nasce come esterno d’attacco (destra o sinistra). E’ sotto contratto con il West Ham fino al 2019, valore tra i 12 e i 14 milioni di euro. Nell’ultima stagione è stato penalizzato dagli infortuni, in 19 presenze ha segnato 4 gol. Prima dell’esperienza inglese ha iniziato a giocare nell’Emelec, in Ecuador, ha vinto uno scudetto e si è laureato capocannoniere della Coppa sudamericana con 5 reti. Nel gennaio 2014 è stato ceduto ai messicani del Pachuca (23 presenze e 18 gol).

L’ultima stravaganza di Bielsa: amichevole a metà mattinata

La Lazio ha annunciato per dopodomani l’inizio del raduno. Assente il neo tecnico Marcelo Bielsa, atteso nella capitale tra mercoledì e giovedì a causa dell’obbligo di ritirare in Argentina il visto per l’Italia.

La partenza per il ritiro di Auronzo (ritiro che si concluderà il 23 luglio) è fissata per domenica prossima. Durante il ritiro in Veneto sono previste quattro amichevoli. I biancocelesti esordiranno alle 17 del 13 luglio con un’amichevole in famiglia: Lazio A-Lazio B; il 17 su espressa richiesta di Bielsa la squadra scenderà in campo a metà mattinata: infatti, l’amichevole con l’Iberos (squadra di quarta serie spagnola) è fissata per le 10. Il 20 sarà la volta di Lazio-Padova (ore 18) e infine il 23 luglio alle 16 ci sarà Lazio-Spal a chiudere il ritiro. In quest’ultima amichevole verrà messo in palio il trofeo “Tre Cime di Lavaredo” e la gara sarà anticipata dall’esibizione di una delegazione del Palio di Ferrara, il più antico del mondo.

Inoltre, secondo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport“, Bielsa inoltre ha chiesto e ottenuto di svolgere gli allenamenti a porte chiuse. Il provvedimento, seppur controvoglia, è stato accettato dalla società. Il club ha cercato di far presente all’argentino che per stare vcini alla propria squadra i tifosi, abituati ad assistere alle sedute di lavoro, da tempo hanno prenotato il viaggio per il Veneto ma il tecnico su questo punto è stato intransigente.

Il Comune di Auronzo non ha preso bene la decisione, il timore è che i sostenitori biancocelesti possano annullare le loro prenotazioni. Ad Auronzo sono previste anche altre iniziative: il 16 luglio si vivrà la notte biancoceleste, il 19 la presentazione della squadra. L’evento in programma dalle 21 si terrà in piazza Santa Giustina e non all’interno del PalaRoller come sempre avvenuto. Nei prossimi giorni verrà presentata anche la seconda maglia da gioco. La campagna abbonamenti, invece, verrà svelata la prossima settimana a Formello.

PAIDEIA – Al via le visite mediche: attesi i primi biancocelesti tra cui Candreva

E’ ora, finalmente si ricomincia. Sono previste domani in Paideia le prime visite mediche dei giocatori biancocelesti.

In lista alle 9 per accertamenti Antonio Candreva. Dopo sarà la volta di Danilo Cataldi, con al seguito alcuni giovani che faranno parte del gruppo dei convocati. Attesi anche il preparatore dei portieri Adalberto Grigioni e il preparatore atletico dedito al recupero degli infortunati Adriano Bianchini. Ambedue faranno parte del nuovo corpo tecnico.

Ecco la lista di Bielsa per Auronzo. 23 i probabili convocati ma quante sorprese!

Il Corriere dello Sport riporta la probabile lista dei 23 che il futuro mister Bielsa porterà ad Auronzo di Cadore. Naturalmente non saranno presenti i nazionali (Marchetti, Berisha, Vargic, Parolo, Candreva e Biglia) e inoltre sono previste tante sorprese sia in entrata che in uscita. Sono stati inseriti i portieri Guerrieri (che ha chiesto di fare esperienza altrove), Strakosha e Borrelli. I difensori saranno Basta, De Vrij, il baby Germoni (terzino sinistro, 18 anni), Hoedt, Mauricio, Patric, Prce e Radu. Ecco i centrocampisti: Cataldi, il baby Duje Javorcic (acquistato a giugno, 16 anni), Lulic, il misterioso Morrison, il rientrante Oikonomidis, Onazi, Milinkovic e Murgia (ex Primavera). In avanti convocati Djordjevic, Keita, Kishna e Felipe Anderson. La presenza di quest’ultimo però resta un mistero: la società gli ha negato l’autorizzazione a partecipare alle Olimpiadi ma lui fa orecchie da mercante, vuole far parte della selezione brasiliana. Ha chiesto un confronto con la società per cercare di convincerli a farlo rimanere in Brasile.

Come già anticipato in mattinata, sono esclusi a sorpresa Gentiletti e Bisevac. L’argentino era già con le valigie in mano a gennaio, poi non se n’è fatto nulla. Il serbo non ha convinto nei suoi 6 mesi romani e adesso è già sul mercato così come il Tata Gonzalez che non è stato riscattato dai messicani dell’Atlas. Fuori dal ritiro anche gli ex Primavera Pollace,Tounkara, Crecco, Filippini, Rozzi, Elez, Minala e Lombardi. Non pervenuti neanche Perea, Vinicius e Ronaldo mandati in prestito a farsi le ossa ma che hanno deluso le aspettative.

Lazio senti l’agente di Giaccherini: “Vuole lasciare il Sunderland ma chi lo vuole deve sbrigarsi”

L’Italia è uscita ieri sera dall’Europeo ma ha fatto brillare molti giocatori dimenticati dai nostri club come Graziano Pellè ma soprattutto Emanuele Giaccherini che ha impreziosito le sue ottime prestazioni con un gol e un assist. Per il 31enne toscano è stata una grande stagione iniziata col Bologna con cui ha collezionato 28 presenze e 7 gol. L’esterno è tornato in auge e molti club adesso lo vogliono.

Per far chiarezza il suo agente Furio Valcareggi su tuttomercatoweb.com ha spiegato: “Gli scenari per il futuro sono buoni: noi abbiamo intenzione di portarlo via dal Sunderland, le condizioni sono note e non c’è bisogno poi di fare una grande trattativa. La Fiorentina in prima linea? Corvino sa tutto di Giaccherini, è stato l’artefice del suo ritorno in Italia. Corvino sa tutto di lui e anche di me, compreso il mio numero di telefono. Ma ora comunque in generale c’è bisogno di sbrigarsi perché il discorso evolve e Giaccherini è molto gettonato. I tempi per una soluzione e una eventuale nuova squadra? E’ difficile stabilirli, però io metto un po’ di fretta perché dobbiamo decidere dove andare. In teoria possiamo restare al Sunderland e venir via da svincolati a Natale prossimo. La sua valutazione? E’ aumentata professionalmente ma c’è la “minaccia” di star fermi sei mesi e poi venir via. Dunque gli inglesi devono anche poter prendere ciò che portiamo: tra sei mesi Giaccherini va in svincolo e questo toglie forza al Sunderland”.

INTANTO LA LAZIO ACCELERA PER DUE BRASILIANI…>>>CONTINUA A LEGGERE

Tavecchio: “Spero che Conte ritorni in azzurro, magari presto. Abbiamo portato in alto il tricolore”

Dopo Antonio Conte, ha preso parola in conferenza stampa il presidente della federcalcio Carlo Tavecchio: “Spero che in futuro possa tornare qui. E non è detto che non ritorni anche presto. Conte è stata la scelta migliore sulla piazza, abbiamo fatto il primo passo creando un gruppo importante, bisogna continuare così. La Nazionale avrà uno staff permanente, vogliamo costruire in casa il nostro futuro. Come organizzazione non siamo inferiori a nessuno. Abbiamo portato in alto la bandiera italiana che era stata un po’ dimenticata. In futuro in tanti saliranno sul carro degli azzurri, io resto finché potro dare il mio contributo. Addio Conte? Sapevamo che sarebbe stata dura trattenerlo dopo 2 anni. Abbiamo fatto un sforzo economico importante per portarlo in Nazionale. Umanamente mi spiace che ci abbia lasciato, lui e il suo staff sono persone speciali. Ha preso in mano una Nazionale smarrita e gli ha dato un’identità. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere una persona splendida, un condottiero. Ha costruito la squadra con razionalità scientifica mettendo in difficoltà la Germania con la nostra organizzazione di gioco. E’ stata una spedizione europea importante, la strada è tracciata ma non ci fermiamo qui…”.

LEGGI L’ULTIMA CONFERENZA DI CONTE

Fabrizio Piepoli

 

 

 

 

CONFERENZA – L’ultimo saluto di Conte: “Oggi è peggio di ieri. Auguro a Ventura il meglio”

Il day after è ancora amaro per gli azzurri che ieri hanno visto svanire il sogno europeo dagli 11 metri. Antonio Conte in conferenza stampa ha salutato tutti: “Oggi è peggio di ieri. Sono ancora coinvolto emotivamente, solo ora realizzo che è finita questa avventura. Mi dispiace per i ragazzi, è stato un onore allenarli. Hanno dato tutto. Ringrazio lo staff, i magazzinieri, i cuochi e tutti quelli che hanno lavorato con noi. Ringrazio in particolar modo una persona silenziosa ma preziosa come Oriali, è stato un onore lavorare con lui. Ringrazio i media con cui abbiamo lavorato insieme in questi due anni, si è raggiunto un punto di stima reciproca. Auguro il meglio a Ventura e alla Nazionale. Abbiamo intrapreso una bella strada, facendoci rispettare e temere da tutti e tenendo testa ai campioni d’Europa e del mondo. Grazie a tutti”.

Fabrizio Piepoli

 

Delio Rossi incensa Inzaghi: “Bravo coi giovani e alla Lazio ha dato subito un’impronta”

Sulle colonne di Metropolis, l’ex tecnico biancoceleste Delio Rossi incensa Simone Inzaghi, neo allenatore della Salernitana: “È una persona a cui sono particolarmente affezionato. Ha una sensibilità incredibile, è stato un grande uomo spogliatoio. Anche se non trovava il campo con continuità non ha mai fatto polemiche, non ha mai detto una parola fuori posto. Potrà fare bene”.

Delio sottolinea il lavoro di Inzaghino in primavera e in prima squadra: “Nel settore giovanile ha raccolto grandi risultati, sfiorando lo scudetto Primavera e facendo crescere tanti talenti. Ha dimostrato di saper lavorare molto bene con i giovani e, allo stesso tempo, nei due mesi alla guida della prima squadra ha dato subito un’impronta, facendosi rispettare in uno spogliatoio con grandissima esperienza come quello dell’ultima Lazio. E poi c’è un dettaglio da non sottovalutare: Simone è un ragazzo che sa stare bene nel mondo del calcio. Si è saputo costruire un ottimo rapporto sia con il presidente Lotito che con il direttore sportivo Tare. Sono fattori da tenere in considerazione”.

Delio Rossi scherza su Inzaghi suo erede: “Lui è stato un grande calciatore, io un po’ meno. In panchina, però, la nostra carriera è in parte simile. Siamo partiti dai settori giovanili, ritagliandogli pian piano un po’ di spazio. Spero che a Salerno possa ottenere i miei stessi risultati” .

CALCIOMERCATO – Barba alla Lazio? Il presidente dell’Empoli tuona: “Resta qui”

Barba in prestito non lo cederemo, non siamo convinti nemmeno a cederlo a titolo definitivo”, questa la risposta del presidente dell‘Empoli Fabrizio Corsi a un’eventuale cessione del suo difensore negli ultimi 6 mesi in prestito allo Stoccarda. Abbiamo sbagliato a darlo via a gennaio, nel girone di ritorno ci sono mancati per diverse partite Tonelli e Costa e abbiamo pagato dazio – ha spiegato il patron toscano a TMW Radio -. Non vogliamo pagare dazio anche questa stagione”.

CALCIOMERCATO – Accelerata per Rodrigo Caio: ecco l’offerta della Lazio. Intanto si riavvicina Adriano

Rodrigo Caio è uno dei maggiori talenti sfornati dal campionato brasiliano. 22enne difensore centrale del San Paolo, all’occorrenza mediano, il ragazzo è finito nel mirino della Lazio che, secondo il Messaggero, avrebbe già presentato l’offerta di 1 mln per il prestito e 4,5 di riscatto obbligatorio. Il San Paolo chiede di alzare l’offerta per il prestito ad almeno 2 mln, una richiesta ragionevole. Le parti stanno trattando.

Non solo Rodrigo Caio, rispunta Adriano, che sembrava tramontato, invece è tornato in auge nelle ultime ore. Ieri c’è stato un incontro tra il segretario del Barcellona e l’agente del terzino che ha ribadito la volontà del suo assistito di lasciare il club blaugrana. Il Barca ha dato il via libera a trattare con un’altra squadra promettendo di abbassare le richieste economiche. Vedremo se la Lazio riuscirà a strappare il sì degli spagnoli con prezzi da saldo.

CULTURA – Morto il Nobel per la Pace Elie Wiesel

Sopravvissuto ad Auschwitz ed eloquente testimone della tragedia di sei milioni di ebrei sterminati dal nazismo è morto ieri nella sua casa di Manhattan all’età di 87 anni il Nobel per la Pace Eliezer “EliE” Wiesel.

Fu uno dei testimoni del dramma della Shoah. Cinquantasette libri, conferenze, reportage, due lavori teatrali e due cantate che nel 1986 gli valsero il Nobel per la Pace. Alla fine della guerra i sopravvissuti sotto trauma e gli ebrei americani, pieni di sensi di colpa, erano chiusi nel loro silenzio e secondo il New York Times fu proprio Wiesel con i suoi scritti a far emergere l’enormità del genocidio. Tra i primi ad esprimere cordoglio è stato il premier israeliano Benyamin Netanyahu: “Ha dato espressione alla vittoria dello spirito umano sulla crudeltà e il diavolo”.

Eliezer Elie Wiesel nacque nel 1928 nella città rumena di Sighet in una famiglia hassidica, la cui vita venne sconvolta nel 1940 quando l’Ungheria annesse la città e costrinse gli ebrei a chiudersi nel ghetto. Elie, prima di esser trasferito in altri campi verso la fine della guerra, finì per otto mesi assieme al padre nel campo di lavoro di Buna Werke, un sotto-lager di Auschwitz. Si rivelò agli occhi del mondo per la prima volta nel 1960 quando la sua autobiografia “Notte” venne tradotta in inglese. Elie aveva scritto dei suoi sensi di colpa per essere sopravvissuto e dei dubbi che lo tormentavano su un Dio che aveva permesso tutto quel massacro. I suoi libri scavavano sulle grandi questioni emerse dall’Olocausto: il senso della vita in un universo che ha permesso qualcosa di così crudele. E che senso può avere un mondo che è rimasto muto di fronte a tutto quell’orrore? Come si può continuare a credere? Tante domande ma pochissime risposte.

Bufera Belgio: rissa Wilmots-Courtois nello spogliatoio dopo l’eliminazione

E’ una delusione enorme passare da sicuri favoriti per la vittoria finale del torneo e finire come uno dei flop più clamorosi di questo Euro 2016. Sopratutto se l’eliminazione dai quarti è avvenuta per mano di una squadra tecnicamente inferiore, con un solo fuoriclasse “tuttofare” e che gioca con un centravanti svincolato. Il contraccolpo per il Belgio dopo la sconfitta con il Galles è stato enorme. Il 3-1 di ieri sera certifica il fallimento di una nazionale che, dopo il flop all’esordio contro l’Italia, sembrava poter decollare definitivamente verso la finale scollandosi di dosso quell’etichetta scomoda di “bella incompiuta“.

COLPEVOLI – In cima alla lista dei colpevoli secondo i media locali c’è Wilmots, reo di non aver saputo iniettare coesione in un gruppo dal talento debordante. Pur vantando un contratto fino al 2018, è pura utopia che il Ct rimanga sulla panchina belga fino al 2018. Sopratutto alla luce del fato che il ct non è assolutamente ben visto all’interno di alcuni membri di spicco nello spogliatoio e il rientro ad alta tensione che ha coinvolto la nazionale belga lo dimostra: il Ct, infatti, avrebbe litigato in maniera pesante con i giocatori e sarebbe addirittura arrivato alle mani con Thibaut Courtois. Il portiere del Chelsea ha preferito non parlare dell’accaduto e pensare solo alla partita. Ecco le sue parole riportate da “Gazzetta.it“: “È la più grande delusione della mia carriera sportiva, nonostante io abbia disputato e perso una finale di Champions con l’Atletico Madrid. Il Galles ci è stato superiore e nello spogliatoio ho detto quello che sentivo di dire. Abbiamo cominciato bene, creando due o tre occasioni, segnando anche un gol. Però abbiamo ci siamo chiusi troppo nella nostra metà campo e abbiamo lasciato troppi spazi. I gallesi hanno avuto più occasioni di noi, sono stati anche più pericolosi. Dobbiamo essere intelligenti. Siamo giovani e dovremo stare molto tempo insieme, però siamo delusi perché avevamo l’occasione di superare i quarti e approdare in semifinale”. Wilmots ha provato a gettare acqua sul fuoco: “Courtois è frustrato perché ha avuto una stagione difficile al Chelsea e aveva la speranza di diventare campione d’Europa“. Uno dei lati negativi è quello dell’età media bassa dei 23 convocati: “L’esperienza non si può comprare, non sono un mago“.

CONFERENZA – Conte al veleno: “Ho fatto guerra a tutti”

Ultima conferenza stampa di Antonio Conte da ct della Nazionale dopo l’eliminazione da Euro 2016 avvenuta dopo la sconfitta contro la Germania ai rigori. Di seguito la conferenza completa.

Il tecnico leccese ha evidenziato quanto l’Italia facesse paura ai tedeschi: “La Germania ci rispetta e lo dimostra il fatto che hanno modificato il loro sistema di gioco. E’ stata una gara maschia sotto tutti i punti di vista. Sturato ha avuto un problema al ginocchio e ha fatto una partita stoica, avevo difficoltà a trovare un sostituto. I ragazzi dimostrano che volere è potere, col lavoro si possono raggiungere risultati insperati. Dispiace uscire così ma va avanti una squadra fortissima. Averli tenuto testa significa molto. Torniamo a casa sereni sapendo che abbiamo dato tutto il possibile. Sono stati due anni fantastici culminati in un mese e mezzo incredibile. Ringrazio tutta la rosa dei 23, lo staff, i magazzinieri, i medici, si era creato qualcosa di magico”.

SOLO CONTRO TUTTI

Il ct della Nazionale si toglie un po’ di sassolini dalla scarpa: “La decisione di lasciare la Nazionale è stata presa in anticipo anche se per un momento avrei voluto continuare, però non ho potuto soprassedere su alcuni fatti. Nessuno mi ha supportato, neanche i giornalisti, sono sempre solo nel fare guerra a tutti. Va bene così, io lavoro in funzione della squadra e non per me. Qualcuno ha fatto passare questo messaggio per fare le trasmissioni. Nessuno mi ha appoggiato, il presidente lo ha fatto fino a un certo punto. Spero che in futuro si dia più spazio alla Nazionale. Mi sono battuto fino all’ultimo anche per spostare la Coppa Italia. Lascio una piccola macchina da guerra. Serve amore per la Nazionale, spero che sia passato questo messaggio”.

GENERAZIONE DI TALENTI

Conte è convinto del potenziale degli azzurri: “La mia più grande soddisfazione è aver lavorato con questi ragazzi che mi hanno dato tutto, hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo. Credo che questo la gente lo apprezzi. I ragazzi hanno trasmesso lavoro, sacrificio, entusiasmo… C’è una generazione che può crescere, le va data fiducia. I ragazzi devono giocare partite a questo livello. C’è una traccia importante che bisogna continuare, la federazione farà di tutto per proseguire questo lavoro”. Infine sul Chelsea:Appena ho deciso di non continuare con la Nazionale ho avvertito il presidente, dopodiché si è presentata l’occasione di andare lì e ho accettato. Ora ho bisogno di scaricare la delusione con una settimana di vacanza poi inizierò questa nuova difficile avventura, ma a me piacciono le sfide”.

Fabrizio Piepoli

Doumbia amaro contro la Roma: “Mi punirono perché non accettai la Cina”

La breve esperienza in giallorosso è stata al quanto traumatica per Doumbia. In poco meno di 365 giorni, l’ivoriano è passato dalla gloria per la Coppa d’Africa. vinta con la sua nazionale, fino  con la sua nazionale Campione d’Africa fino a vivere un vero e proprio incubo con i giallorossi. Un’avventura, quella romana, nata male  (vedi i fischi all’esordio dopo la pessima prova col Parma) e finita peggio. A testimoniarlo è lo steso giocatore in una breve intervista riportata da “La Gazzetta dello sport“:
Quando ho vinto la Coppa d’Africa ho festeggiato talmente tanto che mi ero dimenticato di essere un calciatore professionistaIn quei giorni, prima di arrivare in Italia, dormivo a malapena, ma se tornassi indietro lo rifarei e farei anche di più. L’anno dopo – aggiunge l’attaccante – la Roma voleva mandarmi per forza in Cina, ma quando ho rifiutato mi facevano allenare tre volte al giorno: alle 8, alle 12 e alle 16. Una punizione? Sì. Adesso sono al Basilea e cercherò di dare tante soddisfazioni ai miei tifosi”.

EURO 2016 – Germania Italia, Parolo: “I rigori la più grande emozione della mia carriera”

In zona mista il centrocampista della Lazio e della Nazionale Marco Parolo ha commentato l’eliminazione da Euro 2016: “Abbiamo fatto una grande partita ma siamo stati puniti dai rigori. Questi rigori hanno rappresentato la più grande emozione della mia carriera. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto, abbiamo cercato di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Nello spogliatoio ci siamo sfogati anche con le lacrime. Siamo una squadra vera. Conte è dispiaciuto ma al contempo orgoglioso di noi. Non abbiamo rimpianti perché abbiamo dato tutto. Ho vissuto intensamente questi due anni, è stato bello vivere queste emozioni. Ringrazio il mister e tutti i compagni. Pellè e Zaza? Siamo dispiaciuto per loro ma fa parte del gioco. Abbiamo avuto tre match point e tre volte Gigi non l’ha presa per un soffio. Spero che gli italiani siano fieri di noi”.

 

EURO 2016 – Germania Italia, Buffon: “Abbiamo messo le basi per qualcosa di importante”

Ai microfoni di Sky Sport capitan Gigi Buffon ha commentato l’amara eliminazione da Euro 2016 avvenuta ad opera della Germania:Pensavamo che questo fosse l’ultimo passo a suggellare qualcosa di eccezionale. E’ assurdo non vincere ai rigori quando gli avversari ne sbagliano 3 su 5. Rimpianti? No, quelli possono venire quando non hai dato tutto o non hai lavorato al massimo. Dispiaciuti per non essere riusciti a compiere un’impresa unici. Felici che questo gruppo ha risvegliato i cuori dell’Italia calcistica. Si vede che non era storia ma abbiamo messo le basi per qualcosa di importante nel breve futuro”.