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Thauvin o Alessandrini? Nessuno dei due. Per Amoruso c’è solo Candreva…

In questi gironi circolano insistentemente voci di un interessamento della Lazio per alcuni pipilli del (quasi) neo allenatore Marcelo Bielsa, per sostiuire l’ormai partente Antonio Candreva. Si parla in particolare di due esterni offensivi: Florian Thauvin o di Romain Alessandrini. Saranno i nomi usti per sostituire TurboAntonio? Non secondo l’ex attaccante della Juventus e del Napoli Nicola Amoruso che negli studi di Premium Sport ha ribadito:

“Credo che Candreva sia più forte e soprattutto è più pronto per il nostro campionato, ha dimostrato negli ultimi anni di aver compiuto dei passi in avanti davvero importanti”.

MOTOGP – Gp d’Olanda: domina il maltempo, Rossi e Dovizioso fuori

Si è corso oggi sul circuito di Assen il Gran Premio d’Olanda di MotoGp. A vincere la gara è stato Jack Miller su Honda.

Il pilota australiano ha preceduto all’arrivo lo spagnolo Marc Marquez (Honda), sempre più leader del campionato del mondo vista la caduta di Valentino Rossi e il 10° posto finale di Jorge Lorenzo (Yamaha).  A completare il podio Scott Redding (Ducati). Quarto Pol Espargaro su Yamaha e quinto Andrea Iannone su Ducati.

Valentino Rossi intervenuto ai microfoni di Sky Sport non cerca scuse per la caduta che lo ha messo fuori causa dopo l’interruzione per pioggia. Ora però il ritardo in classifica da Marc Marquez per il Dottore sale a 42 punti: “Per il campionato si è fatta molto difficile. Su questo circuito avrei dovuto recuperare dei punti, soprattutto su Lorenzo che ha avuto difficoltà per tutto il fine settimana, e su Marquez invece non ci sono riuscito perdendone altri. 42 punti di distacco sono tanti, ma ancora non è detta l’ultima. Ci sono ancora tante gare e in questa stagione sono veloce e competitivo. Oggi era facile sbagliare e non mi stupisco delle tante cadute. Nella prima parte di gara con la ruota dura al posteriore non andavo tanto bene, poi dopo la sosta abbiamo cambiato montando la morbida traendone un gran vantaggio. Il problema è che con il nuovo assetto sono uscito troppo velocemente dalla curva 9 e sono caduto. Sono stato un pò somaro”.

Ordine d’arrivo

1) Miller J. – Honda 22’17”447
2) Marquez M. – Honda +1”991
3) Redding S. – Ducati + 5″906
4) Espargaro P. – Yamaha + 9″812
5) Iannone A. – Ducati + 17″835
6) Barberá H. – Ducati + 18″692
7) Laverty E. – Ducati + 22″605
8) Bradl S. – Aprilia + 23″603
9) Vinales M. – Suzuki + 26″148
10) Lorenzo J. – Jamaha + 27″604

EURO 2016 – LE FORMAZIONI UFFICIALI DI GERMANIA-SLOVACCHIA

Germania e Slovacchia (praticamente Davide contro Golia) si affronteranno oggi alle ore 18.00, allo Stade “Pierre Mauroy” di Lille, nel match valido per gli ottavi di finale di Euro 2016. I campioni del mondo in carica non subiscono gol da circa 400 minuti, ma l’ultima squadra a bucare la porta tedesca era stata proprio la Slovacchia di Hamsik che oggi proverà a fare l’impresa per cercare di accedere ai quarti. Queste le formazioni ufficiali:

Germania(4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng, Hummels, Hector; Kroos, Khedira; Muller, Ozil, Draxler; Gomez. All. Joachim Low

Slovacchia (5-4-1): Kozáčik; Pekarík, Škrtel, Ďurica, Gyömbér, Škriniar; Kucka, Hrošovský, Hamšík, Weiss; Ďuriš All. Kozak

 

EURO 2016 – Francia: dalle stalle alle stelle in 45 minuti

Dopo una gara dai due volti la Francia batte 2-1 l’Irlanda e raggiunge i quarti di finale degli Europei. Ora i transalpini sono in attesa della squadra sfidante, cioè la vincente tra Inghilterra e Islanda.

Comunque sia, anche se con parecchia fatica, i padroni di casa passano il turno riuscendo ad avere la meglio sui rivali dopo aver chiuso il primo tempo in svantaggio per una rete firmata da Brady su calcio di rigore causato da Pogba ad appena due minuti dall’inizio dell’incontro. Nella ripresa però tutto si ribalta grazie a Griezmann che con una doppietta diventa definitivamente il nuovo eroe nazionale. Non sarà Zidane ma è il primo francese a segnare tre reti in un Europeo dai tempi di Zizou nel 2004.

IL TABELLINO

Francia-Irlanda 2-1

FRANCIA (4-3-3): Lloris; Sagna, Rami, Koscielny, Evra; Pogba, Kanté (dal 1′ s.t. Coman, dal 48′ s.t. Sissoko), Matuidi; Griezmann, Giroud (dal 28′ s.t. Gignac), Payet

A disp.: Mandanda, Costil, Mangala, Jallet, Umtiti, Digne, Cabaye, Schneiderlin, Martial

All.: Deschamps

IRLANDA (4-3-3): Randolph; Coleman, Duffy, Keogh, Ward; Hendrick, McCarthy (dal 26′ s.t. Hoolahan), Brady; Long, Murphy (dal 20′ s.t. Walters), McClean (dal 24′ s.t. O’Shea)

A disp.: Westwood, Given, Clark, Whelan, Christie, Meyler, Keane, Quinn, McGeady

All.: O’Neill

MARCATORI: Brady su rigore al 2′ p.t.; Griezmann al 12′ e al 16′ s.t.

ARBITRO: Rizzoli (Italia)

NOTE: ammoniti Coleman (I), Kanté (F), Hendrick (I), Rami (F), Long (I) per gioco scorretto

Espulso: Duffy (I) al 21′ s.t. per gioco scorretto

EURO 2016 – Gentile: “Rispetto per la Spagna ma non paura. Ecco come si batte””

Per parlare del’incontro tra Italia e Spagna di domani ai microfoni di Goal è intervenuto Claudio Gentile. Queste le sue parole:

“Dobbiamo avere rispetto della Spagna ma non paura. Anche se hanno perso con la Croazia restano sempre una grande Nazionale, ma anche loro devono avere paura di noi. Lunedì sarà la gara della verità: si potrà capire se la squadra iberica è in declino e comprendere quanto l’Italia possa contare su questo gruppo continuando a costruire un progetto a lungo termine.  Domani sarà importante limitare Iniesta, è lui il motore della squadra e il giocatore che detta i ritmi di gioco. Da anni gioca ai massimi livelli e sarà importante impedirgli di giocare molti palloni, proprio come accadde ai miei tempi con Maradona o Zico“.

La promessa di Lotito

Marcelo Bielsa è in attesa di vedere realizzata la promessa fattagli da Claudio Lotito. Il presidente biancoceleste per arrivare alla tanto sospirata firma del tecnico argentino gli ha promesso due colpi di mercato prima del 10 luglio, giorno in cui prenderà il via il prossimo ritiro di Auronzo di Cadore.

Il primo colpo dovrebbe riguardare la difesa: si allontana Jardel del Benfica e finisce nel mirino, come riportato dal Corriere dello Sport, il paraguaiano Gustavo Gomez, ventitreenne del Lanus valutato circa 8 milioni di euro. Sempre calda anche la pista Aloé del Marsiglia. Il secondo colpo, invece, riguarderà il reparto avanzato. Procedono i contatti per Ciro Immobile e Leonardo Pavoletti, mentre non trovano conferma le voci su Fernando Llorente. Nome nuovo Anthony Koura, ventitreenne del Nimes seguito anche dall’Olympique Marsiglia. A Bielsa, infine, piace anche Ben Yedder.

Ma quale Bielsa?! Il vero Loco è Reja. Ecco cosa ha fatto l’ex tecnico della Lazio

In attesa che in Italia arrivi Bielsa, Edy Reja si è rivelato più pazzo del Loco. Se ci salviamo torno a Gorizia in bici”, disse qualche mese fa mentre l’Atalanta lottava per non retrocedere.  Detto fatto, l’ex tecnico della Lazio ieri mattina si è messo in sella da Bergamo per tornare nella sua città natale, più di 350 km in due giorni con sosta a Castelfranco. Mica male per un 70enne. Ma a onor del vero, Reja non è nuovo a queste “pazzie” dato che l’anno scorso aveva scalato i monti friulani per arrivare al Santuario di Castelmonte a Udine.

Fabrizio Piepoli

Ferri: “Bielsa tecnicamente va solo applaudito”

Riccardo Ferri, ex difensore di Inter e della Nazionale italiana, sulle frequenze di Lazio Style Radio ha commentato la scelta della Lazio di affidare la panchina a Bielsa: “Dal punto di vista tecnico non si può giudicare negativamente, anzi, ci si alza in piedi per applaudirlo. Ma ha un carattere molto particolare che non cambierà arrivando a Roma. Penso che la Lazio debba mettere in preventivo la possibilità di problemi di questo genere. Ma credo che l’abbiano messo in conto prima di fare questa scelta. E’ un allenatore che va un po’ fuori dalle righe. Sappiamo bene che in Italia tutti all’inizio ti acclamano, ma sono poi i risultati a determinare il giudizio. In ogni squadra in cui è andato, i tifosi lo amavano per quelli, per i risultati”.

EURO 2016 – Francia-Irlanda: FORMAZIONI UFFICIALI

Allo Stade des Lumieres di Lione di fronte Francia e Irlanda. La squadra di casa, imbattuta nelle ultime cinque partite contro i rivali odierni, lancia Pogba a centrocampo mentre Payet agisce nel tridente con GriezmannGiroud. Nella squadra di O’Neill spazio alla coppia formata da Murphy e Long. O’Shea in panchina.

FORMAZIONI UFFICIALI

FRANCIA (4-3-3): Lloris; Sagna, Rami, Koscielny, Evra; Pogba, Kantè, Matuidi; Griezmann, Giroud, Payet. All.: Deschamps

IRLANDA (4-4-2): Randolph; Coleman, Duffy, Keogh, Ward; Hendrick, MCClean, McCarthy, Brady; Murphy, Long. All. O’Neill

EURO 2016 – Brutte notizie per Candreva

L’infortunio di Antonio Candreva si sta rivelando più complicato del dovuto. L’esterno biancoceleste resterà fuori nella sfida contro la Spagna ma forse non solo. Anche se gli azzurri dovessero andare avanti nella competizione non è detto che il giocatore possa tornare a disposizione di Conte nel corso di Euro 2016.

A quanto riportato da Tuttosport durante l’allenamento di ieri mattina nell’effettuare uno scatto il problema muscolare si sarebbe aggravato e ora si teme una lesione. Candreva nei prossimi giorni verrà sottoposto agli accertamenti del caso e solo allora si saprà se l’Europeo per il biancoceleste è già terminato o se l’esterno potrà continuare l’avventura in campo al fianco dei compagni.

COPA AMERICA – La Colombia vince la finalina contro gli USA, ma in campo succede di tutto (VIDEO)

Un gol di Carlos Bacca ha deciso la finale per il terzo posto della Coppa America del centenario tra la Colombia e gli Stati Uniti padroni di casa. Al Phoenix Stadium di Glendale, in Arizona, la partita si è sbloccata al 31′ grazie alla seconda rete del milanista in questo torneo. Nella ripresa, da segnalare i legni colpiti uno per parte (con Cuadrado e Wood) e le scintille nel finale fra lo statunitense Orozco e il colombiano Arias, espulsi entrambi dall’uruguayano Daniel Fedorczuk. Gli Stati Uniti hanno eguagliato il loro miglior piazzamento nel torneo, già raggiunto nel ’95 quando fu ancora la Colombia ad impedir loro di far meglio del terzo posto. Per la Nazionale sudamericana, invece, che il torneo lo ha vinto nel 2001, si è trattato del quarto terzo posto nella sua storia. Fonte: Ansa.it

Match analyst Lazio, Avellana: “Pioli mi ha insegnato molto. Inzaghi farà strada. Bielsa non vedo l’ora”

Il match analyst della Lazio Enrico Allavena su TMW radio ha parlato dei vari allenatori con cui ha lavorato: “Sono parecchi anni che faccio il video analista, ho iniziato a lavorare con WyScout otto anni fa. Cinque anni fa ho seguito Mazzarri al Napoli, lo scorso anno mi sono trasferito alla Lazio. Mazzarri è un allenatore di stampo italiano, studia la squadra avversaria in maniera meticolosa. Benitez studiava gli avversari giusto per capire come colpirli, secondo lui erano gli avversari che avrebbero dovuto preoccuparsi della sua squadra. Pioli? È un allenatore davvero preparato, ho imparato tante cose da lui. Ha una metodologia di lavoro moderna, mi sono trovato bene. Con Simone Inzaghi ho lavorato negli ultimi mesi, ha delle idee molto chiare, sono sicuro che farà strada. Marcelo Bielsa? Ho letto molte cose sul mister, ero incuriosito prima e lo sono anche adesso. Tare ha una vasta conoscenza dei campionati europei, a volte lo aiuto nel suo lavoro. Con la tecnologia moderna è molto più facile reperire informazioni senza spostarsi nei vari paesi europei”.

Trattativa complicata per l’esterno richiesto da Bielsa ma si può fare

Secondo Il Messaggero Florian Thauvin potrebbe essere il primo acquisto suggerito da Marcelo Bielsa ad arrivare in biancoceleste. Il Newcastle, squadra di appartenenza del calciatore, vorrebbe ricavare dalla sua cessione almeno 14 milioni di euro.

Cifra importante e oltre la portata delle esigue casse biancocelesti, per cui, la Lazio sta provando a strappare un prestito con diritto di riscatto fissato a 13 milioni. La trattativa non è facile ma già sono stati avviati i primi contatti tra gli agenti del giocatore e il ds biancoceleste Igli Tare.

CALCIOMERCATO – Konko verso il Milan. L’agente ammette: “Ne stiamo parlando”

Dopo 5 stagioni, Konko lascerà la Capitale. Invano il tentativo della società di fargli rinnovare il contratto, qualcosa si è rotto due anni fa con l’avvento di Pioli. Il terzino potrebbe trasferirsi al Milan, come ha confermato il suo agente Daniele Conte ai microfoni di cittaceleste: “Ne stiamo parlano affinché la trattativa possa decollare. Ma per il momento abbiamo solo parlato“.

Nonostante sia nato in Francia, Konko si è formato professionalmente in Italia grazie al Genoa che l’ha prelevato ancora minorenne dal Martigues. Il ragazzo si è subito messo in luce nelle giovanili tanto da catturare le attenzioni della Juventus che lo acquista nel 2002. Dopo due buoni campionati primavera, i bianconeri lo mandano a farsi le ossa nel Crotone in serie B allenato da Gasperini. In Calabria Konko si mette in luce tanto che il Siena decide di acquistare metà del suo cartellino. L’altra metà viene acquistata un anno dopo dalla sua ex squadra, il Genoa che nell’estate del 2007 lo riscatta completamente. Ritrovatosi con Gasperini, Konko si consacra in Liguria tanto da passare alla Lazio nell’estate del 2011 dopo una parentesi al Siviglia. I primi anni con Reja sono su alti livelli, ma già con Petkovic qualcosa inizia a scricchiolare: insospettiscono i numerosi infortuni che ne limitano il rendimento. Sospetto rafforzato dallo staff sanitario biancoceleste che invece sostiene che il giocatore sta bene. Con Pioli sparisce dai radar, salvo riapparire nella scorsa stagione a causa dei numerosi infortuni di Basta. Tra 4 giorni scadrà il suo contratto con la Lazio, Konko lascia la Capitale con 126 presenze e 1 rete.

Fabrizio Piepoli

Pirlo: “La Spagna ci teme ma domani ci mancherà Candreva”

“Non credo che l’Italia abbia così tanta tanta nostalgia di me” – dichiara Andrea Pirlo a La Gazzetta dello Sport – “Sta facendo bene anche senza Pirlo. E farà bene, vedrete. Io, invece, ho tanta nostalgia della Nazionale, ma lo sapevo già. Anche se solo quando ti metti davanti alla tv e senti ancora adrenalina addosso capisci quanta ne hai. Italia-Spagna arriva troppo presto: la ‘Roja’ avrebbe dovuto vincere il suo girone, poteva essere una bella finale. E anche una bella rivincita per noi, ma una rivincita vale anche negli ottavi. Siamo abituati: quattro anni fa Inghilterra, Germania e Spagna, una dietro l’altra. Magari è buon segno. Secondo me i più preoccupati sono gli spagnoli: giocare contro l’Italia non è mai facile, e contro questa Italia neanche. Sono i favoriti perché fanno ancora il calcio migliore, però adesso contro di loro puoi provare a giocare. All’ultimo Europeo era quasi impossibile”.

Anche per Pirlo l’Italia è un mix fra Atletico Madrid e Barcellona: “Sì, perché l’Italia sa difendersi bene come l’Atletico, ma come il Barcellona sa attaccare in modo superorganizzato, con giocate fatte a memoria. Il 3-5-2 ti aiuta a coprire bene il campo e a mettere molta pressione sul portatore di palla: non lo diciamo solo io e Xavi che per loro è un sistema fastidioso, lo dicono la prima partita dell ’ Europeo 2012 in Polonia, l’Olanda, il Cile. Lo dice la storia. Dopo essermi allenato per tre anni con Antonio Conte: poter lavorare tutti i giorni con la squadra gli permette di dare una sua impronta precisissima. Organizzazione: uno o l’altro per lui non cambia niente, ogni giocatore sa quello che deve fare fino al più piccolo dettaglio. E la sensazione che hai, quando poi vai in campo, è di poter fare male all’avversaria in qualunque momento”.

Sulla mancata convocazione: “Io credo che ognuno di noi abbia un dovere, ad un certo punto: rendersi conto di quanti anni ha e di che cosa può dare. Dunque se fai una scelta come quella di giocare in America, pensi prima a che cosa vai incontro: se la mia priorità fosse stata l’Europeo, sarei stato un altro anno alla Juve. Nel momento in cui ho deciso di andare a New York, automaticamente le cose fra me e il c.t. sono state chiare: ‘Se ha bisogno di me ci sono, se chiama qualcun altro la capisco’. Non vedendomi spesso come gli altri, Conte non poteva conoscere le mie condizioni come quelle degli altri. E ha chiamato degli altri”. Bene Ventura per il dopo Conte: “Ha più o meno le stesse idee: mi pare l’allenatore giusto per portare avanti un progetto fondato anche sulla valorizzazione di un nuovo ciclo di giovani, che crescono bene. Verratti è il più simile a me? Forse. Di sicuro sarà il prossimo leader dell’Italia: ha tutto per esserlo. In Europa sinceramente non vedo giocatori che mi assomigliano: per fortuna, vederne uno adesso forse mi dispiacerebbe ancora un po’. Punizioni? Dovrebbero batterle Candreva, che ha un buon calcio ma mancherà contro la SpagnaInsigne che ha buone soluzioni. Primo rigorista De Rossi, oppure Bonucci: gente abituata ad avere delle responsabilità”.

 

EURO 2016 – Spagna: Del Bosque prepara il piano anti-Italia

Continua la preparazione della Spagna al match di domani contro l’Italia, a Parigi. Oggi, prima della partenza per la capitale francese, sede dell’ottavo di finale, i campioni d’Europa si alleneranno nuovamente sul terreno dello stadio Marcel Gaillard.

Il ct Vicente Del Bosque ha testato quella che dovrebbe essere la squadra da opporre agli azzurri: si tratta dello stesso 11 che ha battuto Repubblica Ceca e Turchia, perdendo poi contro la Croazia, e che prevede Nolito sulla sinistra dell’attacco, al fianco del centravanti Morata e dell’altra punta esterna, David Silva. Secondo quanto riportato da Ansa.it, Del Bosque vuole che la squadra resti il meno possibile a Parigi: oggi il ct e due giocatori svolgeranno la consueta conferenza stampa, mentre il resto della squadra resterà nell’albergo che la ospita e che sorge nella zona de la Defense, a 11 chilometri da Saint-Denis.

Probabile formazione: Spagna (4-3-3): De Gea; Juanfran, Pique, Ramos, Alba; Fabregas, Busquets, Iniesta; Silva, Morata, Nolito

Una poltrona per due: ecco le possibili soluzioni per Bielsa sulla trequarti

A breve inizierà il ritiro e con esso si inizierà a progettare la nuova Lazio di Bielsa. Certo, con gran parte della squadra impegnata a con le rispettive nazionali ad Euro 2016 e con un mercato ancora da avviare diventa diffiicle parlare di strategie tattiche. Bielsa in questi giorni ha studiato la rosa bianceleste nel dettaglio, ha visualizzato molte partite delle ultime stagioni e (in attesa di vederli dal vivo, di conoscerli e parlarci) sta gia pensando a come sfruttare al massimo le potenzialità della rosa.

Non è da escludere il ritorno a trequartista, elemento prezioso nel suo  3-3-1-3. Ma chi può ricoprire tale ruolo? Ecco l’idea del tenico: come riporta il Corriere dello Sport“, Bielsa potrebbe puntare sul talento di Danilo Cataldi o Milinkovic-Savic. Saranno loro a giocarsi il posto dietro le tre punte. Bielsa può essere l’uomo giusto per farli sbocciare defintivamente. Hanno mostrato qualità ma hanno ancora alcuni limiti da abbattere.

CATALDI – Orgoglio del popolo romano e laziale, può diventare una delle icone del club biancoceleste. L’anno scorso ha fatto bene, mettendosi in mostra nella seconda parte di campionato con ottime prestazioni, in questa stagione si è perso, ha fatto passi indietro rispetto al suo esordio e le sue caratteristiche principali non sono state espresse al meglio. È esploso in Serie A come mezz’ala, ha giocato da regista, nelle giovanili è nato tatticamente sulla trequarti e chissà se la svolta sarà proprio riportarlo lì, Bielsa ci sta pensando.

MILINKOVIC-SAVIC – Nonostante l’annata non buona della Lazio, Milinkovic ha saputo farsi apprezzare dal popolo biancoceleste: è un calciatore di qualità, quantità e gran fisico. Tutte componenti che potrebbero farlo arrivare a grandi livelli, la sua lacuna è sicuramente di livello tattico: è stato applicato da mezzala, centrocampista centrale e trequartista, ha bisogno di una collocazione definitiva. Troppe volte è sembrato spaesato all’interno degli schemi di Pioli, mentre durante la breve parentesi di Inzaghi non ha quasi mai visto il campo complice un infortunio. EL Loco potrebbe consacrarlo tatticamente.

E Morrison? L’inglese puo essere una soluzione tutta fantasia sulla trequarti da non escludere. I tifosi sperano tantissimo che Bielsa riesca a mettere in riga il ragazzo di Manchester e a farlo diventare un grande giocatore. Il ritiro dirà il verdetto finale. GIà poter iniziare la nuova stagione con un Morrison protagonista non sarebbe male. Non resta che aspettare il ritiro di Auronzo per saperne di più.

Rispedita al mittente l’offerta per l’attaccante

Aumentano le pretendenti all’attaccante napoletano Ciro Immobile. A quanto riportato da Sport Mediaset il giocatore sarebbe entrato nel mirino del Milan. Arrivare all’attaccante però non sarà facile vista la folta concorrenza. Il Napoli dopo il mancato arrivo di Lapadula potrebbe farci un pensierino, così come il Sassuolo.

Inoltre, sarebbe già stata rispedita al mittente un’offerta fatta dalla Lazio. Come riporta “Il Messaggero” però, l’offerta di 9 milioni di euro presentata al Siviglia ad oggi è l’unica offerta concreta sul tavolo. Qual’ora gli spagnoli dovessero fare ancora resistenza si potrebbe intraprendere la strada del prestito con diritto di riscatto. Bielsa vuole Immobile per l’attacco ed è importante poterlo accontentare.

Candreva, spunta pure il Barcellona: i blaugrana pronti a sfidare l’Inter

Era il timore numero uno per la sfida di domani contro i campioni d’Europa in carica, ma nonostante l’inforutnio gli impedisca di scendere in campo, Antonio Candreva resta sempre nei pensieri spagnoli. Infatti, secondo quanto riportato da Marca sembra che l’esterno biancoceleste sia entrato inaspettamente nei pensieri del Barcellona. Il quotidiano spagnolo, ritiene che il club blaugrana sarebbe pronto a inserirsi nella trattativa fra Lazio e Inter per l’esterno offensivo romano considerato un attaccante esterno e quindi perfettamente alternabile con i magnifici tre lì davanti.

Che sia credibile o no l’offerta, la certezza resta una sola: chi vuole Candreva (come ha giustamente ribadito il suo agente) deve sborsare tanti soldi, almeno 25 milioni. Le offerte ridicole di questi giorni non possono pensare di convincere la Lazio a dire addio ad uno dei suoi gioielli più preziosi. Chelsea, Barcellona e sopratutto…Inter sono avvisate.

Coppa America – E’ l’ora della rivincita

L’hanno voluta e sono riusciti a ottenerla. A un anno dalla beffa ai rigori subita dal Cile nella finale di Coppa America 2015 l’Argentina di Messi ha la possibilità di prendersi subito la rivincita. L’anno scorso la Roja raggiunse il successo finale nella competizione lasciando l’amaro in bocca all’Albiceleste che, anche se piena di talenti, quando è in campo mette paura ma al momento di vincere un titolo si blocca. Come successo anche due anni fa nella finale Mondiale di Rio con la Germania.

La finale tra Argentina e Cile si giocherà al MetLife Stadium di East Rutherford tra la notte di domenica e lunedì, alle 2 italiane. Secondo Messi (alla quarta finale: Mondiale 2014, Coppa America 2015 e 2007) è tempo di cambiare la storia: “Certo se non vinciamo sarà una grande delusione, ma dobbiamo cogliere questa opportunità e vincere questa Coppa, vogliamo cambiare la storia, questa è la volta buona”. L’Argentina, tra l’altro, non vince un trofeo dal 1993.

Da una parte Juan Antonio Pizzi ct del Cile, argentino naturalizzato spagnolo, che prese il posto di Sampaoli dopo la vittoria nel trofeo dell’anno scorso, è tranquillo: “Abbiamo 17 milioni di tifosi da Santiago in giù”. Pizzi parte sfavorito ma dopo aver iniziato il torneo in sordina ed essere stato leggermente agevolato da qualche decisione arbitrale si ritrova in finale e ha la possibilità di agguantare una vittoria che sarebbe l’apoteosi per una nazione calcistica ormai diventata una potenza mondiale. Dall’altra Tata Martino che ha la possibilità di riprovare a vincere la Coppa e a prendersi anche una rivincita personale. Messi e Higuain, come al solito, stanno facendo cose straordinarie (per il Pipita due doppiette nelle ultime gare). Il ct argentino ha il pronostico dalla sua ma non è detto che sia un bene. Martino e Messi sono vicini al loro primo trofeo con la nazionale e hanno la possibilità di mettere un punto all’ormai ultraventennale digiuno di titoli della squadra sudamericana. In Argentina la Coppa America è seguita al pari di una finale mondiale e cosa pensano i tifosi lo ha fatto capire Diego Maradona, che ha dichiarato: “Se perdete pure stavolta, meglio che non tornate in patria”.