Montella al Milan, apre le porte della Sampdoria a Stefano Pioli. L’allenatore della Lazio, ormai da mesi vive una situazione di separato in casa, stasera incontrerà a Roma il presidente dei blucerchiati Massimo Ferrero, il ds Osti e l’avvocato Romei, come riporta il sito di Gianluca Di Marzio. Se l’incontro dovesse andare a buon fine, Pioli libererebbe la Lazio dal suo stipendio e probabilmente questo darebbe il via libera definitivo ad annunciare Marcelo Bielsa. Sulla panchina della Doria concorre anche Marco Giampaolo, fino a qualche settimana fa in lizza per la panchina della Lazio.
Sergio: “La Lazio ha bisogno solo di pochi ritocchi”
Per parlare della squadra biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex Raffaele Sergio:
“Questo è il periodo in cui tutti i tifosi sognano, con l’apertura della prossima campagna acquisti tutti si aspettano i grandi colpi ma c’è ancora molto tempo per lavorare sul mercato. La Lazio è una squadra con una buona base, attrezzata per fare bene, ha solo bisogno di qualche ritocco in alcuni reparti per fare il definitivo salto di qualità. Marchetti e Berisha sono due ottimi portieri, ambedue potrebbero giocare titolari. Nel reparto difensivo sugli esterni con Lulic e Radu a sinistra e Basta e Patric sulla destra è ben coperta, le alternative sono più che valide. L’arrivo di Adriano sarebbe una mossa intelligente perché oltre ad essere giovane può giocare su entrambe le fasce. I biancocelesti devono rinforzarsi al centro della difesa dato che de Vrij torna dopo un lungo infortunio, e inoltre, manca qualcuno che possa sostituire Biglia. Cataldi è una mezz’ala, è più portato all’inserimento ma la Lazio ha bisogno di un altro tipo di giocatore. L’argentino sa giocare la palla, ha personalità nel comandare gli altri due centrocampisti, ha quantità e qualità, in giro calciatori come lui non ce ne sono tanti e, per il campionato che vorranno disputare i biancocelesti, un’alternativa manca. Nel reparto avanzato serve un tipo di giocatore mirato perché la Lazio ha già un buon parco attaccanti. Djordjevic è una garanzia, Immobile sarebbe buono e importante, sa attaccare gli spazi e difendere la palla e, inoltre, sotto porta ha una certa cattiveria o almeno nel campionato italiano ha dimostrato questo”.
EURO 2016 – De Sciglio: “Germania più forte della Spagna ma siamo determinati”
Conferenza stampa di Mattia De Sciglio, a due giorni dai quarti di Euro 2016. Queste le sue parole: “Posso dire che stiamo preparando Germania Italia al meglio, la forza del nostro gruppo potrà metterli in difficoltà. Loro attaccano con molti uomini, dovremo impedire loro fraseggio al limite dell’area e ripartire con velocità. Stiamo vedendo molti video per capire come pressarli e quando aspettarli. Troveremo il modo per metterli in difficoltà. Conte mi ha aiutato molto, ho sentito sempre la sua fiducia. Mi ha convocato anche quando non rendevo al meglio. La cicatrice sulla guancia mi ricorda il periodo che ho passato e come l’ho superato. Grinta e determinazione le chiavi.
Sono l’unico giocatore del Milan solo perché Montolivo si è fatto male. E’ comunque un motivo di orgoglio per me. Spagna sulla carta più forte, abbiamo dimostrato che è il campo che parla. Dovremo fare lo stesso contro la Germania che è più forte fisicamente della Spagna e sono Campioni del Mondo ma con determinazione possiamo fare bene. Mi sto godendo il momento e mi sento bene ma lo faccio con equilibrio perché le opinioni della gente cambiano in fretta. Sono totalmente focalizzato su Germania Italia. Sappiamo che facendo il nostro meglio potremmo continuare il percorso europeo. Siamo consapevoli del nostro valore, altrimenti non saremmo nei 23. Abbiamo assenze importanti ma saranno rimpiazzate.
Difesa forte? Anche la Germania ha la difesa molto forte. Noi abbiamo il trio della Juve che ci guida nei movimenti, vincono da 5 anni non a caso. Nel 2006 guardavo la partita con gli amici, partita tiratissima. Abbiamo quasi distrutto casa esultando!Nel 2012 la Germania aveva già cambiato pelle. Sono giovani ma hanno tutti grande esperienza. Sarà la partita più dura. Giocare Germania Italia sarà un’emozione grandissima. Cercherò di aiutare la squadra al meglio delle mie possibilità. Finale? Pensiamo partita per partita. Conte ci trasmette grinta, lottare su ogni pallone è la nostra forza non avendo fuoriclasse”.
Eriksson elogia Mancini: “Già alla Lazio si vedeva che sarebbe diventato un grande allenatore”
Sulle colonne del Corriere dello Sport, il tecnico svedese Sven Goran Eriksson ha parlato dei suoi allievi Mancini e Montella, dalla prossima stagione avversari sulle panchine di Inter e Milan: “Nella mia carriera ho avuto la fortuna di allenare tante coppie forti e questa è stata una delle migliori perché i due si completavano a vicenda. Roberto era tatticamente intelligente e aveva una visione di gioco fuori dalla norma, Vincenzo era un finalizzatore incredibile che si faceva trovare sempre al posto giusto. Roberto è stato anche mio assistente e in precedenza lo avevo allenato sia alla Samp che alla Lazio per un totale di 9 anni. Ogni tanto lo sento anche adesso. Sul futuro in panchina di Mancini non ho mai avuto dubbi perché anche quando era in campo un po’ allenava già. Montella l’ho avuto quando era giovane, ma si vedeva che era calcisticamente intelligente. Roberto lo conosco di più, mentre Vincenzo non l’ho mai visto lavorare anche se tutti mi dicono che è bravissimo. Prima di tutto direi che sono due brave persone, che sono innamorati del calcio e che vivono per questo sport. A loro piace il bel gioco e sono esigenti con i calciatori”.
Adesso si affronteranno nel derby di Milano: “Mi riempie di orgoglio e sono felice per loro. Sono bravi e adesso lavorano entrambi in una città che ha voglia di tornare a vincere dopo qualche stagione un po’ complicata. Voglio bene a entrambi e per questo spero in un pareggio tra Milan e Inter. Cinesi? Sono persone molto sincere e professionali. Ti lasciano lavorare in pace e nelle due formazioni in cui sono stato non posso lamentarmi assolutamente di niente”.
Guai per Zauri e in parte per la Lazio. Ecco perché
Il Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare ha inflitto un anno di inibizione a Vincenzo Pastore, all’epoca dei fatti presidente del CR Campania. Il Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare, inoltre, ha inflitto due anni di squalifica a Luciano Zauri (all’epoca dei fatti calciatore tesserato per la Lazio) e 30 mila euro di ammenda alla società. Zauri era stato deferito per “aver utilizzato una società offshore con sede negli Usa al fine di percepire all’estero, nel corso delle stagioni sportive 2006/2007 e 2007/2008, una parte della remunerazione non ufficiale per le prestazioni sportive rese”. La Lazio era stata deferita a titolo di responsabilità oggettiva.
LAZIO PRIMAVERA – Il ritorno di Bollini parte III
Dopo 3 anni torna il Bollini tris sulla panchina della Lazio Primavera. Secondo quanto riportato da lalaziosiamonoi.it, il tecnico di Poggio Rusco domani firmerà il contratto che lo legherà in biancoceleste per 3 anni. Bollini ha raccolto grandi risultati sulla panchina della Primavera vincendo due scudetti nel 2001 e nel 2013 e valorizzando giocatori quali Domizzi, Onazi, Cataldi e Keita.
L’ottimismo di Zoff: “La squadra c’è e se Bielsa ricrea l’entusiasmo…”
Dino Zoff è intervenuto questa mattina ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’. L’ex allenatore della Lazio ha parlato in primis dell’Italia di Antonio Conte e della sfida dei quarti dell’Europeo contro la Germania: “Certamente non sarà semplice, ma sono abbastanza positivo. Se la Germania gioca alla sua maniera possiamo batterla: la speranza, infatti, è quella che si sentano supponenti come sempre“.
Due parole anche sul probabile nuovo tecnico biancoceleste Bielsa: “Come allenatore non ha fatto male in Francia. Vediamolo prima di giudicare. Non so cosa aspettarmi, è una novità. Spero che porti delle idee nell’ambiente, che ricrei l’entusiasmo, altrimenti addio. Non la considero un’operazione mediatica perché l’uomo è ‘Loco’”. Sulle prossime mosse da adottare per far crescere la squadra: “La Lazio non dovrebbe privarsi di nessuno e aggiungere 2-3 calciatori. La squadra c’è. Se ricrei l’entusiasmo con l’allenatore penso che potrebbe cambiare idea anche Antonio Candreva”. Infine, sul gap fra la Juventus e le altre: “Non credo sia incolmabile. I bianconeri con Conte hanno giocato per vincere senza adagiarsi sul concetto di bel gioco. E questa mentalità se la portano dietro“.
EURO 2016 – Scelte le due tifoserie più belle e colorate della competizione
Da domani gli Europei entreranno nella fase calda della manifestazione. Infatti inizieranno i quarti di finale e la strada verso Saint Denis e i sogni di gloria si afa sempre più corta. Nel frattempo arrivano i primi vincitori. Stiamo parlando delle tifoserie di Irlanda e Irlanda Del Nord.
Il sindaco di Parigi ha eletto le due tifoserie come le più “esemplari, belle e colorate” degli Europei. A loro è stata data la medaglia della Ville de Paris. la motivazione è la seguente: “Come dimostrano numerosi video pubblicati sui social network, i parigini hanno particolarmente apprezzato di poterli incontrare ed hanno portato tanta gioia nei luoghi in cui sono stati“.
CALCIOMERCATO – Guerrieri e Bisevac in lista di cessione
Marcelo Bielsa non è ancora ufficialmente l’allenatore della Lazio, ma ufficiosamente è come se già lo fosse. Il Loco sta già lavorando a stretto contatto con Igli Tare, valutando nomi tanto in entrata quanto in uscita. Tra questi ultimi, secondo quanto rivela Lalaziosiamonoi, oltre a quello di Guido Guerrieri (per il quale il Sassuolo avrebbe avanzato un’offerta di 3 milioni per l’acquisto a titolo definitivo), potrebbe rientrare anche uno di quei giocatori che sembrano fuori dei piani tecnici biancocelesti: Milan Bisevac. Il centrale serbo, arrivato a gennaio a parametro zero dal Lione per rimpiazzare De Vrij, non ha convinto, anche a causa di diversi infortuni che lo hanno tormentato in questi mesi a Formello. L’approdo di Bielsa, poi, che ha richiesto giocatori giovani, rapidi, che sappiano sostenere il suo calcio e i suoi ritmi, ha convinto definitivamente la società a metterlo sul mercato: sulle sue tracce nelle ultime ore si è aggiunto il Genoa. Tra le richieste del neo tecnico rossoblu Juric ci sono infatti due difensori e almeno un centrale d’esperienza: tramontata la pista Castan, vicino ai cugini della Sampdoria, il patron Preziosi, visti anche gli ottimi rapporti che lo legano a Lotito, ha dunque deciso di spostare il mirino su Bisevac.
La Lazio sembra disposta all’operazione, ma per privarsi dell’ex Lione al momento chiede circa 500.000 euro. Una cifra che il Genoa non vorrebbe sborsare, intenzionato ad assicurarsi il difensore a costo zero. I suoi tentativi in tal senso, però, per ora sono stati vani, in quanto Lotito vuole monetizzare per dare ossigeno al bilancio. Il numero uno capitolino, inoltre, vanta ancora dei crediti per gli affari Sculli e Matuzalem e potrebbe usarli per obbligare il Genoa a sborsare la cifra richiesta. I contatti dunque proseguono e la Lazio conta di chiudere a breve, magari già la prossima settimana. In alternativa, restano vive le piste greche (Paok e Panathinaikos), oltre a quelle relative a Udinese e Basilea, che avrebbero anch’esse richiesto informazioni.
Il primo gol italiano nella Champions League 2016/17? E’ di un assicuratore pesarese…
Il primo gol italiano nella Champions League 2016/2017 è già stato realizzato. Martedì scorso, per la precisione, e la sua firma è quella di Stefano Fraternali. ll suo vero mestiere è quello di assicuratore, ma il diritto di giocare la Champions se l’è guadagnato con la maglia del Tre Penne, team campione di San Marino, che nell’andata del primo turno preliminare della massima competizione continentale, ha perso 2-1 allo stadio “ParkHall” di Oswestry, contro il TNS (acronimo di The New Saints) Llansantffraid, compagine regina del Galles in una nazione che sta sognando grazie alle imprese della Nazionale agli Europei in Francia. Dunque, prima ancora delle prodezze dei grandi della Serie A, è stato l’assicuratore Fraternali ad aprire il romanzo della nuova Champions League: e martedì prossimo a Serravalle il Tre Penne proverà a sognare ancora nel match di ritorno.
Euro 2016 – Iniziano i quarti di finale, oggi Polonia-Portogallo
Oggi alle ore 21.00 gli Europei 2016 in Francia vedranno partire ufficialmente i quarti di finale. prima sfida in programma quella tra Polonia e Portogallo. Si tratta della terza sfida tra Polonia e Portogallo in un grande competizione per Nazionali – una vittoria a testa finora con entrambi i precedenti svolti nei Mondiali. Polonia imbattuta nelle ultime tre sfide ufficiali col Portogallo (una vittoria e due pareggi). Gli ultimi sei gol segnati dal Portogallo contro la Polonia sono arrivati nella ripresa. La Polonia approda ai quarti di finale di un Europeo per la prima volta nella sua storia – è il suo miglior risultato internazionale dopo la semifinale del Mondiale del 1982. Il Portogallo ha invece raggiunto per tre volte la semifinale, nel 1984 (sempre in Francia), nel 2000 e nel 2012, mentre nel 2004 è arrivato a giocarsi la finalissima persa contro la Grecia.
L’ultima vittoria della Polonia nella fase a eliminazione diretta di un grande torneo internazionale è arrivata proprio ai Mondiali del 1982. Il Portogallo è l’unica squadra ad avere sempre raggiunto i quarti di finale degli Europei dal 1996 al 2016 (ultime sei edizioni).
Queste le probabili formazioni del match di stasera:
Polonia (4-2-3-1): Fabianski; Piszczek, Glik, Pazdan, Jedrezych; Maczynski, Krychowiak; Blazczykowski, Milik, Grosicki; Lewandowski. All.: Nawalka.
Portogallo (4-1-4-1): Rui Patricio; Vieirinha, Pepe, Fonte, R. Guerreiro; W.Carvalho; André Gomes, Moutinho, Nani, Joao Mario; Ronaldo. All.: Santos.
Cristina Mezzaroma, moglie di Lotito: “Ama la Lazio veicolo di contatto tra giovani e sport”
Cristina Mezzaroma, moglie del Presidente della S.S. Lazio Claudio Lotito, ha preso la parola durante la serata Ama la Lazio.
“Trovo giustissimo che lo sport sia il veicolo e il mezzo per poter rendere un po’ più serena la vita di tante persone e tanti ragazzi che non hanno molta fortuna. Solo attraverso l’impegno e la possibilità di far sorridere ragazzi meno fortunati, sia il modo di farli sentire tutti uguali. Quando vedo altri ragazzi meno seguiti o meno fortunati è come se fossero figli miei.
A maggio abbiamo avuto l’onore di ospitare ragazzi gravemente disabili, che non escono mai dall’ospedale, vederli sorridere a modo loro e percepire questa giornata nel proprio modo, vedere i genitori con delle vite faticosissime, sorridere, pensando di avergli regalato per una giornata una vita normale, è stato incredibile. L’impegno della fondazione per me è quello di pensare e poter dare a tutti la possibilità di fargli vivere delle giornate e dei momenti speciali. Spero di poter riuscire in questo”.
Nino Benvenuti: “La Lazio formidabile opportunità formativa per i giovani”
Durante l’evento Ama la Lazio, Nino Benvenuti, ex pugile, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.
“Con la partita di oggi si assiste ad una vera partita di calcio, per i vincitori sarà un grande onore.
La Lazio, tramite le squadre minori, attinge e dà la possibilità ai giovani di diventare degli atleti e poi anche dei campioni. Il mondo del calcio è cambiato in meglio perché con il tempo si migliorano le cose, questo è uno sport molto popolare e si riescono anche ad ottenere grandi risultati.
Con Bud ci consideravamo degli atleti che si divertivano a fare lo sport, abbiamo fatto anche qualcosa di importante senza però darci mai delle arie. Bud Spencer era un amico, una persona gradevole, intelligente della quale si deve portare un bel ricordo per sempre”.
CALCIOMERCATO – Difesa: obiettivo Rodrigo Caio
Continua la ricerca di un valido partner per de Vrij, ormai i nomi si susseguono uno dietro l’altro ma di concreto ancora nulla. Il prescelto sembrava essere Jardel del Benfica o almeno così sembrava data la grande convinzione con cui la Lazio stava portando avanti la trattativa (il suo arrivo sembrava imminente), anche perché alla fine il club lusitano si era convinto a ridimensionare abbondantemente le pretese iniziali di 8 milioni di euro. Secondo quanto riportato da “repubblica.it” però, in questo caso però Bielsa avrebbe manifestato qualche perplessità. Così i biancocelesti si sono rimessi alla ricerca di valide alternative per la retroguardia.
Oltre al paraguaiano Gomez del Lanus è emerso in queste ore il nome di Rodrigo Caio del San Paolo. È un classe 1993, dotato di passaporto italiano: sa impostare il gioco (non a caso è stato anche impiegato in regia davanti alla difesa). È stato capitano della Seleçao Under 23, recentemente è stato convocato in quella dei grandi per la Copa America del Centenario e pure per le prossime Olimpiadi. Ha oltre 100 presenze con la maglia del San Paolo e su di lui ci sono gli occhi di Juventus, Roma, Siviglia e Atletico Madrid. Vale circa 12 milioni, il ds Tare sta cercando di superare la concorrenza e accontentare l’allenatore.
De Martino: “Bielsa? Il solo nome porta entusiasmo”. Tare rassicura: “Questione di giorni per il tecnico…”
L’evento organizzato dalla società “Ama la Lazio” ha riscosso un notevole successo. Il programma della serata consisteva in un’amichevole tra la Nazionale Italiana Magistrati e una selezione Lazio Atletica Leggera unita a giornalisti politici e rappresentanti del mondo dello sport, prima della cena a fine serata.
Il responsabile della comunicazione, Stefano De Martino, come si apprende dalla rassegna stampa in onda su Radiosei per l’occasione ha rilasciato le seguenti parole ricche di entusiasmo: “È solo il primo appuntamento. Abbiamo in mente di fare un vero e proprio porta a porta con i giocatori che vanno a bussare nelle case dei tifosi laziali. C’è aria di entusiasmo, il solo nome del tecnico argentino ci ha portato ad avere richieste di novità dai media internazionali“. Presenti ovviamente anche Lotito e consorte, accompagnati dal figlio Enrico. Non poteva mancare il ds Igli Tare, che sulla vicenda del tecnico ha sussurrato: “Ormai è questione di giorni“. Prima del ritiro è possibile?
Giordano: “Bielsa? Senza risultati l’entusiasmo dura poco”. Poi su Candreva…
L’ex bomber biancoceleste Bruno Giordano, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, per parlare del momento che stanno vivendo i biancocelesti partendo dall’arrivo de “El Loco” Bielsa fino all’ormai certo addio di Candreva.
“L’arrivo di Bielsa può dare e darà stimoli. Poi tutto dev’essere accompagnato dai risultati. L’entusiasmo dura poco e rischia di tramutarsi in delusione se non fai risultati. Mi auguro che arrivino giocatori importanti per dare una svolta, perché la Lazio al momento ha diverse squadre più forti. Inzaghi ha fatto bene ma evidentemente hanno preferito andare più sul sicuro o cercare di dare entusiasmo all’ambiente con l’arrivo di Bielsa. E poi lo hanno mandato a Salerno per tenerlo sotto osservazione: se dovesse far bene potrebbero richiamarlo”. Secondo l’ex attaccante biancoceleste l’unico incedibile nella Lazio è Candreva: “Per me è l’unico insostituibile della Lazio, se andasse via sarebbe una grande perdita. Se dovessi fare un sacrificio per trattenere un giocatore della Lazio lo farei per lui”.
Orrico: “Parolo è un elemento utilissimo, cambiandogli ruolo mancheranno molto i suoi inserimenti”
Per parlare della sfida tra Germania e Italia è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia Corrado Orrico.
L’ex tecnico si è soffermato sul probabile arretramento di Parolo nel ruolo di regista e sull’assenza dell’infortunato De Rossi: “L’assenza di De Rossi comporta un grande cambiamento nell’economia della squadra. Il romanista è un giocatore che aiuta la difesa ed è anche in grado di ripartire innescando subito il gioco degli azzurri. E’ una assenza pesante, anche per via della sua grande esperienza e il grande impegno profuso in partite così importanti. De Rossi è un lottatore, tenterà in tutti i modi di recuperare fino all’ultimo. Inoltre arretrando Parolo in quel ruolo, si dovrebbe rinunciare al suo prezioso lavoro e ai suoi inserimenti che mettono sempre in difficoltà gli avversari. Spostandolo lui si perdono due giocatori. A quel punto credo sia meglio puntare su Sturaro lasciando Parolo nel suo ruolo. Ma ho fiducia in Conte, ha superato tanti problemi e saprà trovare anche questa volta qualche soluzione”.
Sull’operato di Conte e sulla squadra: “I valori dei singoli giocatori dei due reparti difensivi sono simili, anche se penso che il blocco juventino sia il più forte al mondo. La differenza la fa l’atteggiamento tattico delle due squadre. L’Italia è costruita per impedire che gli avversari creino il loro gioco. La Germania è molto cambiata negli ultimi anni, non è più quella squadra compatta e solida che è sempre stata. Ora giocano con un centrocampo e con dei trequartisti imprevedibili e fantasiosi che sono in grado di far saltare la solidità della compagine di Conte. Quelli che dicono che un allenatore non incide molto non hanno mai vissuto veramente uno spogliatoio perchè non sanno come si costruisce una squadra. Conte è un grande allenatore”.
Infine una battuta anche sulla Lazio: “Non è vero che la Lazio è una squadra scarsa, ha i suoi fuoriclasse in difesa e una serie di giocatori scelti per la quantità”.
EURO 2016 – Paolo Rossi: “Grande difesa. Se battiamo la Germania vinciamo il trofeo”
Eroe della magnifica vittoria azzurra al Mondiale del 1982, Paolo Rossi, conosce bene la sfida tra Italia e Germania. L’ex centravanti azzurro, intervenuto ai microfoni dell’Ansa, per parlare della prossima gara tra le due nazionali si è detto piuttosto fiducioso sul cammino degli azzurri:
“Sono pronto a scendere in campo tra gli azzurri se Conte me lo chiede! Secondo ma siamo in grado di fare bene, se battiamo la Germania sono certo che poi vinciamo l’Europeo. In questa squadra rivedo il gruppo compatto e determinato come lo era il nostro in Spagna nell’82, inoltre può contare su una difesa straordinaria come lo era a Berlino 2006. Segnare alla nostra squadra non è seplice e i successi si costruiscono così”.
Tour de France 2016: percorso e tappe
Vincenzo Nibali come Marco Pantani? Il Tour de France 2016, al via dal 2 al 24 luglio interamente in territorio francese, aspetta lo “Squalo dello Stretto” che può puntare ad una “doppietta” epica: Giro e Tour. Impresa riuscita per l’ultima volta proprio al “Pirata” nel 1998 e da allora mai più ripetuta da nessuno.
Lungo il percorso del Tour de France disegnato quest’anno troviamo due grandi arrivi di tappa storici e cari a tutti gli appassionati di ciclismo per i trionfi di Marco Pantani: Morzine, dove il Pirata nel 1997 dopo un attacco sul Col de Joux Plane arrivò a braccia alzate, e il leggendario Mont Ventoux dove ancora lui trionfò nel 2000. Due tappe fotocopia che sembrano disegnate apposta per ricordare le gesta del grande ciclista italiano. Due le cronometro: una di 37 km con salite e discese e la seconda di 17 che è una sorta di cronoscalata con percorso misto.
Queste le tappe del Tour:
1 tappa: Mont St Michel-Utah Beach Ste Marie du Mont, 188 Km
2 tappa: Saint Lo-Cherbourg Octeville, 182 Km
3 tappa: Granville-Angers, 222 Km
4 tappa: Saumur-Limoges, 232 Km
5 tappa: Limoges-Le Lioran, 216 Km
6 tappa: Arpajon-sur Cere, 187 Km
7 tappa: L’Isle Jourdain-Lac de Payolle, 162 Km
8 tappa: Pau-Bageres de Luchon, 183 Km
9 tappa: Vielha Val d’Aran-Andorra Arcalis, 184 Km
Riposo: Andorra
10 tappa: Escaldes Engordany-Revel, 198 Km
11 tappa: Carcassonne-Montpellier, 164 Km
12 tappa: Montpellier-Mont Ventoux, 185
13 tappa: Bourg St Andeol-La Caverne du Pont d’Arc (crono), 37 Km
14 tappa: Montelimar-Villars les Dombes Parc des Oiseaux, 208 Km
15 tappa: Bourg en Bresse-Culoz, 159 Km
16 tappa: Moirans en Montagne-Berna, 206 Km
Riposo: Berna
17 tappa: Berna-Finhaut Emosson, 184 Km
18 tappa: Sallanches-Megeve (crono), 17 Km
19 tappa: Albertville-St Gervais Mont Blanc, 146 Km
20 tappa: Megeve-Morzine, 146 Km
21 tappa: Chantilly-Paris Champs Elysèes, 113 Km.
Queste le salite
5ª tappa: Pas de Peyrol: 5,4 km al 8,1% (1.589 m); col du Perthus: 4,4 km al 7,9% (1.309 m); col de Font de Cere: 3.3km al 5.8% (1.294 m)
7ª tappa: Col d’Aspin: 12 km al 6,5% (1.490 m)
8ª tappa: Col du Tourmalet: 19 km al 7,4% (2.115 m); Hourquette d’Ancizan: 8,2km al 4,9% (1.564 m); col de Val Louron-Azet: 10,7 km al 6.8% (1.580 m); col de Peyresourde: 7,1 km al 7.8% (1,569 m)
9ª tappa: Port de la Bonaigua: 13,7 km al 6.1% (2.072 m); Col d’El Canto: 19 km al 5,4% (1.721 m); cote de la Comella: 4,2 km al 8,2% (1.347 m); col de Beixalis: 6,4 km al 8,5% (1.796 m); Andorre d’Arcalis: 10,1 km al 7,2%
12ª tappa: Mont Ventoux: 15,7 km al 8,8% (1.912 m)
15ª tappa: Col du Berthiand: 6 km al 8,1% (780 m); col du Sappel: 8,8 km al 5,6% (794 m); Grand Colombier: 12,8 km at 6,8% (1.501 m); Lacets du Grand Colombier: 8,4km al 7,6% (891 m)
17ª tappa: Col de la Forclaz: 13 km al 7,9% (1.527 m); Finhaut-Emosson: 10,4 km al 8.4% (1.960 m)
18ª tappa: Cote de Domancy: 2,5 km al 9,4% (810 m)
19ª tappa: Col de la Forclaz de Montmin: 9,8 km al 6,9% (1.157 m); col de la Forclaz de Queige: 5,6 km at 7,8% (870 m); Bisanne: 12,4 km al 8,2% (1.723m); Bettex: 9,8 km al 8% (1.372 m)
20ª tappa: Col des Aravis: 6,7 km al 7% (1.487 m); col de la Colombiere: 11,7 km al 5,8% (1.618 m); col de la Ramaz: 13,9km al 7,1% (1.619 m); col de Joux Plane: 11,6 km al 8,5% (1.691 m).