Ore 18.00 scenderanno in campo Polonia – Nord Irlanda. Per Lewandowski e compagni il match non dovrebbe essere proibitivo. In più dalla loro parte c’è la splendente, intrigante e sensualissima Joanna Krupa.
JOANNA KRUPA
Ore 18.00 scenderanno in campo Polonia – Nord Irlanda. Per Lewandowski e compagni il match non dovrebbe essere proibitivo. In più dalla loro parte c’è la splendente, intrigante e sensualissima Joanna Krupa.
JOANNA KRUPA
Inizia bene per la Croazia Euro 2016. La squadra di Cacic vince la prima partita del gruppo D contro la Turchia per 1-0.
A decidere l’incontro un gran gol messo a segno da Luka Modric, il regista del Real Madrid, al 41′ del primo tempo. I croati hanno poi sfiorato più volte il raddoppio. Nel secondo tempo prima Srna colpisce la traversa direttamente su calcio di punizione, poi sono Brozovic e Perisic ad andare vicini alla marcatura. Per la Turchia solo tanta voglia e tanta prestanza fisica ma per il resto poco costrutto. La squadra di Fatih Terim riesce a rendersi pericolosa solo una volta nel primo tempo e dopo essere passata in svantaggio non è mai riuscita a rendersi davvero pericolosa.
TURCHIA (4-3-3): Babacan; Gonul, Balta, Topal, Erkin; Ozyakup (1 s.t. Sen), Inan, Tufan; Calhanoglu, Arda Turan (dal 20′ st Burak Yilmaz), Tosun (dal 24′ s.t. Emre Mor)
A disp.: Kivrak, Tekin, Kaya, Calik, Sahin, Sahan, Koybasi, Malli, Ozbrayrakli
All. Terim
CROAZIA (4-2-3-1): Subasic; Srna, Corluka, Vida, Strinic; Badelj, Modric; Rakitic (dal 44′ s.t. Schildenfeld), Brozovic, Perisic (dal 41′ s.t. Kramaric); Mandzukic (dal 48′ s.t. Pjaca)
A disp.: Vargic, L. Kalinic, Vrsaljko, Jedvaj, Kovacic, Rog, N. Kalinic, Coric
All. Cacic
ARBITRO: Eriksson (Svezia)
MARCATORE: Modric al 42′
https://www.youtube.com/watch?v=ACXtv9gMsYM
Ieri sera a Napoli nel parcheggio dei pullman di piazzale Tecchio, nel quartiere Fuorigrotta, Vincenzo Lucchese, un conducente dell’Anm (Azienda napoletana mobilità) è stato aggredito e colpito gravemente alla testa.
L’autista è stato ferito al volto con una bottiglia, che al momento dell’impatto si è frantumata aggravando le conseguenze del colpo. Lucchese è stato ricoverato in ospedale con una prognosi di 30 giorni. L’aggressore, Vincenzo Visco, un 56enne incensurato, ha colpito il conducente al culmine di una lite. Da quanto ricostruito sembra che l’uomo, fermato dalla polizia, pretendeva che l’autista, già presente sul mezzo, facesse partire subito il bus, fermo allo stazionamento mentre il conducente era in attesa dell’orario previsto dalla tabella di marcia per la partenza. Tra i due sarebbero volate parole grosse fino ad arrivare al brutale ferimento. L’autista è stato curato in ospedale dove per ricucire la ferita provocatagli dal violento colpo ricevuto si sono resi necessari addirittura 30 punti di sutura.
In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Fabio Capello si è raccontato. Ecco uno stralcio dell’intervista: “Il nostro è un ambiente nomade, i contatti restano spesso in superficie, ma Reja e Zoff sono amici veri”. Ha poi raccontato un aneddoto sul suo passato giallorosso: “Con Baldini abbiamo trovato la condivisione degli interessi culturali. Con lui sfiorammo l’affare che avrebbe potuto cambiare la storia della Roma: la cessione al gruppo russo”. Infine una piccola critica alla città eterna: “Ho girato il mondo, ma nessun posto possiede la bellezza di Roma. Il fascino millenario dei suoi monumenti è unico. Quando giocavo, dopo cena portavo gli amici ad ammirare i Fori. Fa male al cuore vedere come è stata ridotta”.
Fabrizio Piepoli
Intervistato da Desporto ao Minuto, Mauricio ha raccontato la sua esperienza in biancoceleste: “Mi sono adattato velocemente al calcio italiano, favorito dall’esperienza portoghese. Quando sono arrivato alla Lazio, dopo due giorni ero già titolare. E’ stato tutto rapido e positivo. Differenza col Portogallo? In Italia c’è un’applicazione tattica difensiva unica al mondo“. Mauricio racconta Klose: “E’ una persona fantastica, un professionista esemplare. Mi ha aiutato nell’adattamento, mi ha guidato all’interno della squadra. E’ sempre il primo ad arrivare e l’ultimo a lasciare l’allenamento”.
Molti giocatori della Liga portoghese, come Jardel ed Aquilani vengono accostati alla Lazio, Mauricio li invita a Roma: “Sono atleti esperti e possono giocare ad alti livelli. La Lazio è come una famiglia pronta ad accogliere chi arriva”. Dal terzo posto di due anni fa all’ottavo della scorsa stagione il passo è stato breve: “Nella mia prima stagione ho giocato titolare e abbiamo conquistato un posto in Champions League dopo 8 anni. Eravamo tutti al massimo a livello psicologico. Quest’anno ci è mancata la fiducia. Questa stagione ci ha insegnato molto e vogliamo tornare a lottare per migliorare”. Chiusura sulla nazionale brasiliana: “Lavoro per perseguire questo obiettivo. Fare bene con la Lazio può aiutarmi a raggiungerlo”.
Fabrizio Piepoli
Promette spettacolo e anche un alto tasso di “ignoranza” il match delle ore 15 tra Turchia e Croazia. Le due nazionali daranno il via al Gruppo C. Se la squadra del Bosforo potrà contare sulla musa, Cansu Taskin che, secondo il gossip, è finita nelle grinfie di CR7, i coati si affideranno alla “cougar” Nives Celsius. Decidete voi chi supportare.
CANSU TASKIN
NIVES CELSIUS
Biassono, il suo paese natio, e il mondo del motorsport sono in lutto per la scomparsa del campione di motociclismo Fabrizio Pirovano. Il campione, appena 56enne, è stato sconfitto da un male incurabile.
La sua passione per la moto lo aveva portato a salire sulla sua prima due ruote sin da bambino. Nella sua carriera dieci vittorie e, per due volte, Pirovano era stato vicecampione del Mondo di Superbike. A cinquant’anni era tornato in pista nel trofeo internazionale Suzuki, di cui era anche organizzatore. Nel 2015 a Pirovano era stato assegnato il premio “Sportivo dell’anno”, intitolato a Michele Alboreto.
Una carriera costellata con i titoli di campione italiano di motocross, cinque volte campione italiano di Superbike, campione mondiale ed europeo di Supersport, solo per parlare dei titoli più importanti da lui conquistati. Dopo la carriera, conclusa nel 2001, rimase nel mondo dei motori per poi diventare imprenditore aprendo l’azienda Piero Gomme a Villasanta.
Si apre il sipario anche sul giorne D di Euro 2016, che al Parco dei Principi di Parigi vedrà di scena il confronto Turchia-Croazia, in attesa della seconda partita, stasera tra Germania ed Ucraina.
QUI TURCHIA – I turchi guidati dall’imperatore Fatih Terim puntano sull’imprevedibilità dei suoi centrocampisti, Arda Turan e Calhanoglu su tutti, e sulla forza fisica del terminale offensivo Burak Yilmaz, reduce però da una mezza stagione molto deludente nel campionato cinese. Nuri Sahin, centrocampista del Borussia Dortmund, avrà il compito di dettare i tempi di gioco, anche se probabilmente contro la Croazia partirà dalla panchina.
QUI CROAZIA – Il Brasile d’Europa è da sempre una delle eterne incompiute del calcio mondiale. Nazionale ricca di talento e qualità tecnica, spesso pecca in esperienza ed ingenuità. Il centrocampo del Ct Cacic è il punto di forza, con Modric, Rakitic e Brozovic tra i migliori interpreti del ruolo a livello europeo. La velocità di Perisic a supporto della potenza dello juventino Mandzukic sono l’arma in più della nazionale a scacchi biancorossi. Dietro l’esperienza di Srna e Corluka a fare da scudo alla porta difesa da Subasic.
PRECEDENTI – Non è la prima volta che Turchia e Croazia si affrontano in una fase finale degli Europei. Nel 1996 i croati si imposero per 1-0 in una gara del girone eliminatorio, mentre nel 2008 furono i turchi a spuntarla nei quarti di finale, imponendosi ai calci di rigore dopo l’1-1 alla fine dei tempi supplementari.
FORMAZIONI:
Turchia (4-2-3-1): Babacan; Gonul, Balta, Topal, Erkin; Tufan, Inan; Calhanoglu, Arda Turan, Ozyakup; Tosun. A disp. Onur, Tekin, Kaya, Calik, Koybasi, Ozbayrakli, Sahin, Sahan, Sen, Yilmaz, Yunus, Mor. Ct.: Terim
Croazia (4-3-2-1): Subasic; Srna, Corluka, Vida, Strinic; Badelj, Modric, Rakitic; Brozovic, Perisic; Mandzukic. A disp. Kalinic, Vargic, Vrsaljko, Jedvaj, Schildenfeld, Kovacic, Rog, Coric, Pjaca, Kramaric, Kalinic, Cop. Ct.: Cacic
Arbitro: Jonas Eriksson (SWE)
Assistenti: Mathias Klasenius (SWE), Daniel Warnmark (SWE)
Addizionali: Stefan Johannesson (SWE), Markus Strombergsson (SWE)
IV Uomo: William Collum (SCO)
Il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio è stato intervistato da Sky Sport ha affrontato diverse tematiche, partendo da quella di cui si è parlato maggiormente nei giorni scorsi, ovvero la scelta del nuovo commissario tecnico che da settembre sostituirà il dimissionario Conte: “Ventura è stato un percorso, l’abbiamo portato a termine bene e siamo contenti”. Poi sulla scelta della Nazionale di preparasi a Montpellier: “E’ un ambiente sereno, l’ideale per arrivare forti ad una sfida importante. Conte è concentratissimo, ma non lo è solo oggi. Lui è così, ed è un bene. L’ho chiamato condottiero e sta dimostrando di esserlo”.
Poi sulla sfida di domani contro il Belgio: “Noi domani andiamo per vincere e per andare avanti con risolutezza, poi dipende cosa succederà. Quando si è in un torneo europeo tutti sono forti, anche le altre grandi hanno fatto fatica. Siamo tutti in una barca che non è semplice condurre”. Infine, sugli scontri tra ultrà inglesi, russi e frange estreme dell’Olympique: “A Marsiglia fatti vergognosi. Le tensioni che ci sono tra paesi si riflettono in eventi così. Ma i francesi sapranno garantire la legalità”.
Il calciomercato teoricamente non è ancora iniziato ma qualcosa già inizia a muoversi. Perlomeno nel resto d’Italia, ma non in casa Lazio dove tutto tace. Due settimane fa sembrava assodato il discorso allenatore con Cesare Prandelli invece ad oggi tutto resta avvolto nel mistero. Si è parlato molto in questa settimana di un sorpasso di Marcelo Bielsa, ma l’allenatore che aveva promesso al club biancoceleste di dare una risposta giovedì, ha slittato la decisione ad oggi e chissà che non possa slittare ancora.
Intanto Sky Sport 24 rivela i motivi per cui El Loco pare stia temporeggiano. Il primo problema sarebbe di carattere economico, come già emerso nei giorni scorsi: Bielsa chiede 3 mln di ingaggio, la Lazio è pronta a spingersi a 2 mln + 1 mln totale al suo staff. Il secondo impedimento riguarda la famiglia. Infatti, l’ex ct del Cile a 60 anni non è sicuro di voler lasciare l’Argentina e rimettersi in discussione in un Paese e in un calcio che non conosce. Probabilmente saranno decisive le ultime 48 ore. Intanto, Prandelli ricorda alla Lazio l’impegno preso settimane fa ma Lotito pare fare orecchie da mercante.
Fabrizio Piepoli
Lunedì 13 giugno a Roma ci sarà uno sciopero di 4 ore dei dipendenti dell’ATAC, la società che gestisce il trasporto pubblico cittadino. La nuova astensione dal lavoro è stata proclamata dal sindacato Ugl Autoferrotranvieri. Lo sciopero questa volta colpirà la fascia oraria serale, infatti, inizierà alle 20.30 e finirà alle 0.30. Proprio in concomitanza con la partita degli Europei di calcio Italia-Belgio, che inizierà alle 21.
Come specificato sul sito dell’Atac lo sciopero riguarderà l’intera rete: bus diurni e notturni, filobus, tram, metropolitane, ferrovie regionali Termini-Centocelle, Roma-Civitacastellana Viterbo e Roma-Lido. Inoltre, durante lo sciopero «nelle stazioni metroferroviarie delle linee che resteranno, eventualmente, attive potrebbero non essere in funzione scale mobili, montascale o ascensori».
Il segretario nazionale degli autoferrotranvieri Ugl Fabio Milloch aveva detto che lo sciopero è stato indetto per «un giorno e un orario che non creasse troppi disagi ai passeggeri. Lo facciamo di lunedì e di sera. Su molti autobus manca l’aria condizionata e i finestrini non si aprono. Con la stagione estiva gli utenti si potrebbero sentire male. Scioperiamo per chiedere più sicurezza sui mezzi pubblici».
Solo qualche giorno fa ATAC aveva sospeso tutti i permessi sindacali nei giorni dal 3 al 6 giugno (in concomitanza con il primo turno delle elezioni amministrative di domenica 5) a causa delle 850 richieste di esonero di dipendenti coinvolti nelle elezioni come scrutatori o rappresentanti di lista.
Questa mattina verso le 9, a Milano, uno scoppio impressionante ha destato gli abitanti della zona dei Navigli. Lo scoppio è avvenuto in un appartamento al terzo e ultimo piano di una palazzina che si trova in via Porto Ferraio, dove si è verificata una fuga di gas che ha provocato il crollo di una parte dell’edificio.
Il crollo è avvenuto mentre molti abitanti dell’edificio erano ancora in casa. Sul posto sono subito intervenute una decina di autoambulanze, i vigili del fuoco e la polizia e sono stati subito allertati gli ospedali San Giuseppe e San Paolo. Il grave incidente ha provocato 3 morti e 9 feriti gravi. I vigili del fuoco hanno salvato una persona. Sul posto anche unità cinofile e le squadre Usar che stanno cercando altri dispersi sotto le macerie.
L’agente Fifa Diego Tavano, procuratore tra gli altri di Minala e De Maio, ha parlato ai microfoni di Cittaceleste tv. Queste le sue parole:
Su Minala: “E’ stato un anno un pochino sfortunato, sia a Latina che a Bari ha avuto un problema fisico ma poi lo aveva risolto. Resta un giocatore dal valore assoluto. Sto parlando con un club di serie A. A breve avrò un incontro con la dirigenza biancoceleste. Il sogno è quello di restare alla Lazio. Sulla partenza per il ritiro ancora non posso dirvi se andrà o meno ad Auronzo né se andrà alla Salernitana che resta una piazza importante. Si troverebbe meglio a giocare in serie A, dove può giocare molto la palla”.
Su De Maio: “In genere i giocatori di serie A già li conoscono e li vanno a cercare, non proporrò De Maio, in genere si propongono giocatori dall’Estero. Al momento quando parlerà con il direttore proporrò anche dei giocatori dall’Estero. De Maio ha appena rinnovato il contratto con il Genoa, se lo vorrà dovrà parlare con il Genoa. Tra Pavoletti e Lapadula punto su Pavoletti che ha dimostrato di essere molto forte e ha messo a dura prova molte difese della Serie A, Lapadula è ancora acerbo, ha fatto bene in serie B, ma il salto in serie A è tutto un altro calcio.
Sul discorso allenatori: “A me piace molto Simone Inzaghi sarei contento se rimanesse lui in prima squadra. Tra Bielsa e Prandelli, punterei su Prandelli che può fare bene in serie A. Candreva, Biglia e Keita sono tutti e tre giocatori molto appetibili, Keita è un talento assoluto che ha un costo molto alto. Candreva e Biglia sono maturi e farebbero comodo a molti top club. Non vedo una Juve distratta, secondo me ha la possibilità di puntare al sesto scudetto, la Juve avendo un bilancio positivo sta dominando ed è entrata nei top club d’Europa”.
Alla faccia dello spogliatoio spaccato, anche fuori da Formello de Vrij, Felipe Anderson e Keita non riescono a stare separati e pertanto hanno deciso di godersi qualche giorno di vacanza insieme ai Caraibi. Keita ci ha scherzato sul proprio profilo Instagram: “Questi 2 li conosco”.
Ospite a Speciale Calciomercato su Sky Sport, Gianluca Libertazzi, agente dell’attaccante del momento, ossia Gianluca Lapadula ha parlato del futuro del suo assistito: “Come giocatore ha una mentalità un po’ particolare, molto forte. Venerdì mattina mi ha chiamato dicendomi che lui il prossimo anno vuole vincere di nuovo. Questo è Lapadula. Fino ad oggi discorsi di mercato li abbiamo affrontati poco. Era concentrato sul campionato e l’ha dimostrato sul campo. Ora è tempo per i festeggiamenti. Se è possibile che rimanga lì a Pescara? Tutto può essere”.
Poi il discorso ricade sulla Nazionale, Lapadula ha pure il passaporto peruviano, ma qualche mese fa ha rifiutato la chiamata del Perù. Libertazzi ne spiega i motivi: “Non voleva fare una scelta solo dal punto di vista professionale. Non è mai stato in Perù, è nato in Italia, è cresciuto qui. Ha la mamma peruviana ma lui si sente italiano e non voleva accettare la convocazione del Perù solo per sfruttare quella opportunità professionale, conoscendo poco la lingua e ancora meno il paese”.
Il 12 giugno 1981 Harrison Ford, dopo aver guidato la Millennium Falcon nei panni di Han Solo in “Guerre stellari” e “L’impero colpisce ancora“, entra nella leggenda cinematografica nelle vesti di un personaggio che ben presto si sarebbe rilevato un cult: Indiana Jones. A 35 anni dall’uscita nelle sale americane del primo capitolo della saga diretta da Steven Spielberg, “I predatori dell’arca perduta“, il fascino dell’archeologo più avventuroso del mondo non cessa. Tanto che, nonostante il deludente “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo” del 2008, l’attesa per il nuovo capitolo – che non avverrà che nel 2019 – della serie è alle stelle.
George Lucas, autore del soggetto della prima pellicola in un primo momento voleva chiamare il personaggio Indiana Smith ma, Spielberg, a cui tale nome non piaceva decise di cambiarlo. Inoltre, altra curiosità, l’attore designato a interpretare il fortunato personaggio non era il prescelto Harrison Ford ma avrebbe dovuto essere Tom Selleck, che però fu costretto a rifiutare perchè già impegnato con la celebre serie Magnum P.I..
All’uscita della pellicola nelle sale cinematografiche il film raccolse un grande successo di pubblico e una buona accoglienza dalla critica e dai membri dell’Academy. Agli Oscar 1982 il film ottenne ben 9 nomination, tra le quali quelle di miglior pellicola e di miglior regia, e si aggiudicò ben 5 statuette: montaggio, scenografie, sonoro, montaggio sonoro ed effetti speciali.
Alcuni dubbi potranno essere sciolti oggi nella conferenza stampa dello stesso Conte ma sicuramente, conoscendo l’ex tecnico della Juventus, non saranno tutti. Il Belgio si presenterà probabilmente (anche qui il condizionale è d’obbligo vista la gamma di scelte più che ampia, specie in attacco, a disposizione di Wilmots) con il 4-2-3-1, senza troppi stravolgimenti rispetto alla squadra che ha portato alla qualificazione da Hazard a Origi passando per Vertonghen, De Bruyne e Lukaku.
Più difficile – riporta Goal.com – è invece decifrare le intenzioni di Conte. Il 3-5-2 è senza ombra di dubbio il modulo a cui il Ct è più affezionato e, in realtà, sembra improbabile una cambiamento sul tema, al massimo una variazione più marcata tra le fasi di possesso e non possesso, altra caratteristica tipica delle squadre contiane. Gli indizi sono al minimo storico visto che tutti gli allenamenti, da ieri, sono stati e saranno svolti a porte chiuse, anche se è facile immaginare che i focus siano stati organizzati per ragionare senza quel regista che manca agli Azzurri e partendo dalla solida difesa.
Cristian Daniel Ledesma intervenuto su Radio incontro Olympia ha parlato del suo attuale momento: “Sto cercando l’occasione giusta perché una me la sono giocata andando in Brasile. Devo ponderare bene perché devi anche tenere conto che poi l’età avanza. Offerte dall’Italia? Sì, a gennaio qualcosa c’è stato ma non ci sono state le condizioni. Come ho detto devo pensare e scegliere senza sbagliare. Vorrei sentirmi un giocatore importante, sento di avere molto da dare, non pretendo di essere inamovibile o intoccabile ma sentire di far parte di un progetto è importante”.
Poi sulla stagione dei biancocelesti: “Sono rimasto tifoso laziale e mi spiace che sia andata male quest’anno. Cos’è mancato? Il calcio è fatto di risultati e quando questi vengono meno escono i problemi. L’eliminazione dal preliminare di Champions e la sconfitta nella Supercoppa hanno cambiato la stagione. Questo percorso andava migliorato prima: per affrontare due competizioni così importanti dovevi essere pronto come acquisti e a livello mentale. Il secondo anno a Roma è difficile confermarsi, sia per gli allenatori che per i giocatori. E’ mancato quello, la conferma del lavoro fatto l’anno prima. Allenatore? L’importante è che ne arrivi uno esigente, che pretenda un progetto e non solo dal mercato”.
Poi su Bielsa: “Vedendo quanto ha fatto è un allenatore molto importante ed esigente. Se arrivasse sarebbe un cambiamento epocale perché lavora su un progetto, su una struttura di un certo tipo. Nel Cile ha fatto un grandissimo lavoro, un perfezionista anche sui campi di gioco. Sarei contento se venisse alla Lazio. Bisogna però capire se realmente si vuole far questa svolta perché se arrivasse dovrebbero cambiare molte cose…”. Nonostante la Lazio sembri vicina a Bielsa, oggi Prandelli ha rivendicato un accordo con la società biancoceleste: “E’ un profilo internazionale e speriamo che se arriva abbia delle esigenze importanti. Inzaghi? So che si fa voler bene. Però siamo a metà giugno e ancora non c’è una decisione sull’allenatore, questo non è positivo”.
Candreva appare sempre più lontano dalla Capitale: “La scelta non spetta solo a lui, dobbiamo capire se la società vuole tenerlo o venderlo. Lui ha sempre dato qualcosa in più in campo, è sempre stato importante. Spesso quando le cose sono andate male è stato puntato il dito su di lui e non ne capisco il motivo”. Si è parlato spesso di uno spogliatoio spaccato: “Ogni volta che le cose non vanno bene escono certe notizie. Quello che succede dentro lo spogliatoio rimane dentro lo spogliatoio, solo una minima parte a volte esce. Con chi mi sono trovato bene? Sicuramente con Delio Rossi, con lui giocavamo un bellissimo calcio. Reja portò tranquillità in un momento delicato, ha fatto più punti di tutti ma era criticato perché la squadra non giocava bene. Loro due e il primo anno di Petkovic sono stati molto importanti ma purtroppo non si è mai fatto il salto di qualità. Vedremo se ora la società farà un progetto di 3 anni in cui la squadra migliora di anno in anno. E’ la volontà di ciò che si vuole fare a lungo termine che conta di più”.
Chiusura sulla sua esperienza in Nazionale: “Sono tranquillo, volevo un’opportunità e l’ho avuta. Forse non sono piaciuto o non servivo”. Infine Ledesma svela: “Il mio sogno era finire la carriera alla Lazio ed allenare i bambini, forse più in là quando cambierà qualcosa o cambierà qualcuno”.
Fabrizio Piepoli
The Alan Parsons Live Project a luglio sarà in Italia per quattro concerti. Passato alla storia come l’ingegnere del suono del bestseller floydiano “The Dark Side Of The Moon”, prima della sua partecipazione alle produzioni di “Abbey Road” e “Let it Be” Alan Parson ha segnato la storia della musica europea dell’ultimo ventennio.
L’8 luglio sarà al “Close to the Moon Festival” nello splendido anfiteatro di Piazzola sul Brenta (Padova) al Postepay Sound presso Villa Contarini. Il giorno successivo sarà al Teatro delle Rocce di Gavorrano (Gr). L’11 luglio suonerà a Roma a Villa Ada per la storica rassegna di musica estiva e il 12 luglio, infine, sarà all’“Arena La Regina” di Cattolica (Rn).