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Il cantautore Francesco Baccini accetta la sconfitta contro la Lazio

Dopo le dichiarazioni prima del turno di Coppa Italia il cantautore rossoblu Baccini torna a parlare di Lazio. Il suo pronostico prima del match è corretto ma ha premiato la Lazio. Accetta la sconfitta del suo Genoa.

L’INTERVISTA

Queste le parole di Baccini ai microfoni di Radio Incontro Olympia: “Come sto? Stavo meglio prima della sconfitta con la Lazio. Purtroppo il Genoa non è riuscito a completare la rimonta nel secondo tempo e la Lazio ha vinto meritatamente. Cataldi è un giovane interessante, è stato un ottimo acquisto. Lo scudetto del 1915? L’importante è che non ce lo levino, va bene se lo danno anche alla Lazio”.

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Cataldi: “Non sono un burattino, a Genova per dare il massimo”

Danilo Cataldi parla alla conferenza di presentazione al Genoa: ” È stato un po’ strano essere all’Olimpico da avversario. Sono di lì, sono tifoso ed è passato davvero poco tempo”.

PRIME IMPRESSIONI AL GENOA

Le prime impressioni di Cataldi: “Qui ho trovato un ottimo gruppo da subito. Negli allenamenti tutti diamo il massimo anche se gli ultimi risultati sono stati negativi. Sono sicuro comunque che usciremo presto da questo momento difficile. Per quanto mi riguarda voglio dire che ci tengo molto a fare bene in una piazza così importante come Genova. Cercavo più spazio, volevo giocare con più continuità e sono felice di aver preso questa decisione”.

IL RITORNO DI GIUGNO

Il giovane centrocampista romano ha scatenato qualche polemica lasciando Roma:”Non sono un burattino. Non sono qui per fare sei mesi pensando già di tornare a casa. Sono qui per dare il massimo e fare bene col Genoa. Mi arrabbio se perdo in allenamento, figuriamoci in campionato. Sono venuto qui per dare delle gioie ai nostri tifosi insieme a tutti i miei compagni. Vogliamo tornare a vincere presto. Idoli e modelli? Non mi ispiro a un giocatore in particolare. Mi piace essere duttile e in ogni caso sono sempre a disposizione dell’allenatore. Posso adattarmi e credo che questa sia una caratteristica importante per un calciatore”.

LA PRIMA SFIDA

Subito il rossoblu contro la Lazio, nella sfida di coppa di mercoledì. “È stato un po’ strano essere all’Olimpico da avversario, sono di lì, sono tifoso ed è passato davvero poco tempo da quando me ne sono andato. Mi è comunque dispiaciuto per come è andata la partita”.

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Canigiani: “Dalla gara con il Chievo arriveranno nuove iniziative”

Il Responsabile del Marketing, Marco Canigiani, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3. Queste le sue parole sulle prossime iniziative studiate dalla società:

“Mettiamoci in gioco sono tre parole che dicono molto, stiamo parlando di un mini-abbonamento che permette di assistere almeno a tre partite casalinghe a partire da Lazio-Chievo. La durata dell’abbonamento è legata ai risultati della squadra. L’obiettivo è quello di raggiungere sette punti, se verranno totalizzati nell’arco delle prime tre gare l’abbonamento terminerà il suo corso. Altrimenti i possessori dell’abbonamento potranno acquistare, nello stesso settore per il quale si è sottoscritto l’abbonamento, un biglietto al prezzo simbolico di €1. Sarà possibile sottoscrivere questa iniziativa in tutti i Lazio Style 1900 Official Store, nei punti Listicket/Ticketone Plus e online sul sito www. Listicket.it.

Per la prossima partita casalinga, Lazio-Chievo, con l’Ambasciata Cinese e la Fondazione Italia Cina, abbiamo deciso di festeggiare il Capodanno Cinese all’Olimpico anche per avvicinare la comunità cinese alla Lazio. Abbiamo riservato loro un settore dedicato in Tribuna Tevere ad un prezzo particolare. La Lazio in Cina è molto seguita, speriamo che i cinesi che vivono in Italia ci seguano con lo stesso entusiasmo”.

JUVE LAZIO – Bonucci: “Basta con gli errori, è ora di sfoderare gli artigli”

Per parlare della sconfitta di domenica scorsa con la Fiorentina e del prossimo impegno di campionato con la Lazio è intervenuto ai microfoni dei cronisti il difensore della Juventus, Leonardo Bonucci: Alla Juve non è permesso sbagliare due partite di seguito. Ne abbiamo parlato a lungo tra di noi. Ciò che è successo ci deve far capire che non c’è più tempo, e che non possiamo più sbagliare. Come successo in passato dobbiamo imparare da questa sconfitta. Dobbiamo ripartire meglio di prima a livello di intensità mentale, dimostrando ancora una volta che siamo sempre i più forti di tutti in Italia e che possiamo giocarcela in Europa“.

Poi aggiunge: “Le strisce positive possono dare appagamento, ma ripeto, niente è permesso: si scende in campo per vincere. Abbiamo sbagliato molto, a Firenze ma anche dopo il secondo gol con l’Atalanta e a Doha, soprattutto dal punto di vista della mentalità e della voglia di essere ancora di più una squadra. Solo così possiamo giocarci i nostri obiettivi: tirando fuori gli artigli. Sono convinto che adesso verrà fuori la vera Juventus“.

Secondo Bonucci non è una questione di moduli: “Abbiamo la fortuna di avere giocatori che si adattano ai vari sistemi di gioco, ma quello che conta è l’approccio: a Firenze avremmo potuto essere in sette, in difesa, ma avremmo preso gol lo stesso. Ci deve essere voglia di confrontarsi, sacrificarsi, sopperire all’errore e ascoltare i compagni, e di giocare in undici le due fasi, offensiva e difensiva. Abbiamo analizzato tutto questo, e l’analisi deve essere la nostra spinta decisiva”.

Domenica il banco di prova: “La Lazio ha grande qualità, è maturata molto con Inzaghi, ha ottimi elementi e propone gioco. Inoltre è temibile nelle ripartenze, ci può mettere in difficoltà”.

Bonucci guarda avanti, proprio come la Juve: “La società ha un progetto importante, che ti fa pensare a tanti anni di vittorie, che chiaramente dobbiamo conseguire sul campo. Per me è bello essere un punto di riferimento per i giovani”.

Il ritorno di Ledesma: l’ex biancoceleste ha firmato per una squadra di serie B

La firma è arrivata nel corso della notte. Cristian Ledesma è il nuovo regista della Ternana. L’ex capitano biancoceleste ha messo in calce la sua firma su un contratto di un anno e mezzo. A darne notizia è il sito Ternananews. La Ternana, quindi, piazza il colpo alla vigilia della prima partita di campionato del nuovo anno. Il 34enne centrocampista argentino era svincolato. Negli ultimi tempi ha giocato in Grecia con il Panathinaikos. Ledesma vanta oltre 500 presenze in serie A oltre a numerosi gettoni nelle competizioni internazionali.

Farris: “Volevamo il passaggio del turno e abbiamo studiato bene la gara di campionato con il Genoa”

Il vice-allenatore biancoceleste, Massimiliano Farris, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, da dove ha fatto l’analisi tattica dell’incontro di Coppa Italia con il Genoa:

“Puntavamo al passaggio del turno. Quando abbiamo affrontato il Genoa in campionato in questa stagione, i rossoblù avevano deciso di giocare con Rigoni su Biglia.

Mercoledì sera, Hoedt e Wallace hanno costruito molte azioni. Quando gli avversari scelgono di non far giocare il nostro regista, siamo bravi negli interscambi a liberare i nostri centrali per lo sviluppo della manovra.

Le grandi squadre italiane ed europee restano sempre corte e strette, a prescindere dalle zone di campo, per evitare gli inserimenti tra le linee. Avevamo studiato la gara di campionato, siamo rimasti corti, evitando i tagli dagli esterni, che nella sfida precedente avevano invece portato i rossoblù a pareggiare con Ocampos. I nostri primi 35 minuti sono stati fatti ad altissima intensità”.

Inzaghi: “Orgoglioso dei risultati ottenuti. Siamo in ballo e vogliamo ballare”

Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera. L’allenatore laziale nel corso della lunga chacchierata ha parlato un po’ di tutto. Dal prossimo incontro con la capolista al derby perso, dal presente agli obiettivi futuri.

Simone Inzaghi, è un piacere stringere la mano al migliore allenatore della storia della Lazio. La sua media punti batte pure Eriksson, Maestrelli e Mancini:

“Pensi che non sapevo di essere così in alto, e sì che io sono uno attento ai numeri. Me l’hanno detto dopo la vittoria con l’Atalanta e sono naturalmente orgoglioso, visto tutti i grandi allenatori passati di qui. Finora ho giocato 28 partite, ma spero ce ne siano ancora molte”.

Vuole diventare un Ferguson laziale?

“Sarebbe un sogno. Sono arrivato qui ragazzo nel 1999 da Piacenza, ci ho giocato, vinto, allenato le giovanili; a Roma ho avuto i miei figli, mi sento romano d’adozione”.

La strada intrapresa pare quella giusta:

“Nessuno avrebbe mai immaginato di vederci con 40 punti in 20 partite. Nessuno tranne me. Ero fiducioso, sapevo ciò che avevamo fatto l’anno scorso ed ero certo che il gruppo mi avrebbe seguito. E poi conosco ogni angolo di Formello. Ci sono pressioni, ma so come gestirle”.

Domenica la Juventus:

“Grande squadra, in casa è quasi imbattibile. È campione ed è la favorita anche per questo scudetto. Cercheremo comunque la vittoria che ci manca ancora con una grande”.

Che cosa ha la Juve più delle altre?

“E’ avanti anche fuori dal campo. Le invidio soprattutto lo stadio di proprietà. Questo le permette di avere budget superiori. E’ lei il modello virtuoso da seguire”.

Guardiolismo, cholismo, mourinhismo, eccetera. Lei in quale «ismo» si colloca?

“Nessuno. Ho le mie idee, sintesi dei tanti tecnici che ho avuto. Quello che ricordo con più affetto è Giuseppe Materazzi: a Piacenza nel ’98 mi fece esordire in serie A proprio contro la Lazio. Io venivo dalla serie C, lui fu coraggioso. Proprio da lui ho imparato a dare fiducia ai ragazzi”.

E infatti ne ha già fatti esordire cinque (Lombardi, Murgia, Prce, Rossi e Strakosha):

“E spero si ricordino di me un giorno come mi ricordo io di Materazzi”.

Gli allenatori italiani sono i migliori del mondo?

“Da Coverciano si esce preparatissimi: ricordo che il secondo e terzo anno stavo più là che in famiglia. Poi i nostri campionati, non solo di serie A, sono tutti difficilissimi, pieni di organizzazione e tattica. Sì, il nostro livello è molto alto”.

E pensare che in estate alla Lazio doveva arrivare Bielsa:

“Già. Ma tutti abbiamo un destino e il mio era rimanere qua, anche perché lo avevo meritato sul campo. In un certo senso, giustizia è stata fatta”.

A proposito: come ha risanato Keita?

“Lui potenzialmente è da primi cinque del mondo, ma non lo vedevo sereno. L’ho tenuto fuori finché non è finito il mercato. Quando è tornato era un altro”.

Psicologia di ex giocatore?

“Credo che il mio passato mi aiuti a capire meglio la loro mente”.

Com’è riuscito a gestire il ko nel derby?

“A Roma il derby è questione di vita o morte. Mi ha aiutato l’esperienza: ho avuto la fortuna di giocarne tanti, di vincerli e di perderli. Sapevo che bisognava dimenticare in fretta per ripartire”.

Ma non è un limite per Roma questa ossessione per un derby che conta quasi come uno scudetto?

“Lo è, senz’altro. Ma è così e non può essere altrimenti. Mi hanno chiesto di vincerlo dal primo giorno che mi sono seduto sulla panchina della Lazio. 

Roma è l’ultima città ad avere vinto uno scudetto fuori dall’asse Milano-Torino. Quando ci sarà un altro titolo «diverso»?

“Solo quando le avversarie della Juve avranno lo stadio di proprietà. La chiave è pareggiare gli introiti e colmare il gap economico. Non vedo un Leicester possibile da noi”.

Con suo fratello Pippo come va?

“Ci sentiamo, seguiamo le partite dell’altro, ci diamo consigli come facevamo da giocatori”.

Lui dice che lei è un fenomeno:

“È di parte. Fa il tifo”.

Pippo invece ha avuto difficoltà:

“Ma anche la grande umiltà di rimettersi in gioco. È stato l’attaccante di area più forte di tutti i tempi, ha battuto tutti i record, avrebbe potuto attendere un club di A, invece ha scelto chi l’ha voluto davvero subito, anche se in Lega Pro. Venezia è stata una scelta da uomo coraggioso”.

Vostro papà Giancarlo dice che lei è più riflessivo e Pippo più istintivo:

“Anch’io ero istintivo in campo. Ora ho imparato a razionalizzare: 27 teste diverse da gestire sono una responsabilità”.

Ma come possono nascere due bomber così sotto lo stesso tetto?

“Ci ha aiutato crescere a San Nicolò, col parco giochi davanti a casa. Ci andavamo alle 2 dopo la scuola e giocavamo fino alle 7 quando mamma veniva a trascinami a cena. Ora vedo i miei figli a Roma: meno verde, più distrazioni. E capisco che sono diversi da noi”.

Li vorrebbe calciatori?

“Tommaso, che ha 15 anni, ci ha provato, aveva anche buone qualità, ma ha preferito studiare. La speranza è Lorenzo che avrà 4 anni ad aprile. Intanto è già super laziale, un buon passo per provare a proseguire la dinastia Inzaghi. Vedremo”.

Curiosità: vive anche lei a bresaola e pasta in bianco come Pippo?

“Sono meno fanatico di lui, ma il Dna è lo stesso. Io, per dire, non cedo mai alle lusinghe della cucina romana”.

Tra suoi meriti quest’anno c’è aver riportato i tifosi all’Olimpico:

“Al derby c’erano 43mila persone. Se penso agli undici abbonati di quest’estate… Ma ora dobbiamo continuare e farli aumentare”.

Il rapporto con Lotito com’è?

“Di stima reciproca e fiducia. Quando arrivò nel 2004 il primo contratto che ridiscusse fu il mio: ci accordammo in 5 minuti. Ci sentiamo ogni giorno e vuole sapere tutto, come giusto che faccia un presidente, ma non è mai invadente”.

È vero che il suo rinnovo di contratto è automatico in caso di qualificazione per l’Europa ma che forse rinnoverete prima?

“La clausola c’è, per il resto la mia priorità è solo la classifica. Che io sto bene qui si sa”.

Ha detto: ‘Non siamo più la sorpresa’. Come si adatterà alle future trappole?

“Cambiando idea se serve. In campo lo faccio spesso. Bisogna essere umili e sapere leggere le situazioni”.

Avanti così, dove arriverà questa Lazio?

“Noi con l’Atalanta siamo gli intrusi di questo campionato. Dove arriveremo non so, ma ora che siamo in ballo vogliamo ballare”.

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FORMELLO – Un’assenza in difesa e un dubbio davanti per Inzaghi

Da Formello inizia il penultimo allenamento prima della partenza di Torino. Verso lo Juventus Stadium con un dubbio davanti e un’assenza dietro.

LA SEDUTA

Inzaghi richiama all’ordine la rosa. Si lavora in previsione del lunch match contro la Juventus di domenica. La squadra lavora in palestra per il riscaldamento, poi tutti al Campo Centrale di Formello  per esercizi di giro palla. L’esercizio si basa su transizioni con l’aiuto di sagome. Terminato ciò si passa al lavoro tattico per poi concludere con la classica partitella a campo ridotto.

ASSETTO ANTI JUVE

Per la partita allo Stadium si va verso il 4-3-3, ormai certezza del gioco d’Inzaghi. Ancora out Dusan Basta, il terzino non partirà per Torino con il resto della squadra. Pronto Patric. Lo spagnolo non sta facendo rimpiangere il serbo. Vicino l’iberico ci saranno Wallace, de Vrij con Radu a chiudere il reparto. Con il 4-3-3 si riapre il ballottaggio in avanti, con Lulic squalificato e Keita in Gabon, è sfida tra Lomberdi e Luis Alberto, col numero 25 in leggero vantaggio. Unica certezza il centrocampo con Biglia, Parolo e Milinkovic intoccabili nelle loro posizioni. Qualora Luis Alberto vincesse il ballottaggio con l’ex Primavera si andrà verso il 4-5-1, allargando Anderson sulla fascia e Immobile come unico riferimento offensivo.

Stefano Re Cecconi: “I laziali hanno sempre papà nel cuore, li ringrazio”

Stefano Re Cecconi, figlio di Luciano, ha parlato dei tifosi della Lazio e del loro rapporto col padre.

L’ORGOGLIO DI ESSERE RE CECCONI

Luciano Re Cecconi, ex centrocampista della Lazio scomparso tragicamente il 18 Gennaio 1977. Al centro della Banda Maestrelli, l'”Angelo Biondo” è da sempre rimasto nei cuori dei tifosi della Lazio. Proprio di questo ha parlato il figlio, Stefano, che ai microfoni di Lazio Style Channel ha dichiarato:” Essere il figlio di Luciano Re Cecconi è un onore. Ma anche una responsabilità. A Roma ha trovato la maturità calcistica e mentale. La squadra di Maestrelli era al di sopra di tanti fattori. Non posso non ringraziare i tifosi biancocelesti perché hanno sempre papà nel cuore.  Ha dato emozioni uniche ai laziali.

LA RESPONSABILITA’ DI ESSERE RE CECCONI

Stefano ha poi continuato l’intervista: “Parlare di papà in mezzo a tante persone non è facile. Scrivendo una lettera per lui mi sono fatto guidare dal cuore e dall’affetto che provo per i laziali. I giocatori d’un tempo erano più legati alla maglia. Quella squadra ha sovvertito ogni pronostico grazie alla personalità di Chinaglia e dei suoi compagni. Provavano sempre a vincere. Il tifoso laziale in questo modo si sentiva ancora più parte di quella squadra”.

Rocchi: “La Juventus è forte, ma tutti hanno dei punti deboli”

Tommaso Rocchi, ex attaccante della Lazio, oggi allenatore dei Giovanissimi Provinciali fascia B, è intervenuto riguardo il match di domenica tra Lazio e Juventus.

PASSATO CONTRO “PRESENTE”

L’ex attaccante della Lazio, Tommaso Rocchi,  è intervento ai microfoni di Lazio Style Channel, circa la partita tra Lazio e Juventus: “Quando ci sono partite del genere vorresti avere tutti a disposizione. Purtroppo non sarà così. La partita sarà difficilissima, la Juve è molto forte. Inoltre in casa non perdono mai. Bisogna ambire al massimo, senza fare calcoli. Provengo dalle giovanili della Juventus e so quanto è vincente la loro mentalità. C’è una grandissima organizzazione a partire dalla dirigenza. Tutte le squadre però hanno punti deboli. La Juventus deve giocare molte partite e mantenere il top della forma non sarà affatto facile. Se ci si muove bene tra i reparti e si coprono gli spazi, anche per la Juve sarà difficile creare occasioni.”

SFIDA SULLE PUNTE

L’attuale allenatore dei Giovanissimi Provinciali fascia B ha poi continuato: “La sfida tra Immobile e Higuain sarà un bel confronto. Sono due grandi attaccanti. Ciro sta viaggiando ad un ritmo importante, ha confidenza col gol, si muove bene, è imprevedibile. L’argentino, invece, crea gol su ogni palla. Non si accontenta mai.

UNO SGUARDO AL FUTURO

Rocchi sarà impegnato con i suoi ragazzi in una partita importante: “Domani alle 15:00 abbiamo il derby contro la Roma. I miei ragazzi crescono bene, sia in campo che nel carattere. Inoltre con i giallorossi c’è stata la mia prima vittoria da allenatore”

 

Furino: “Juve-Lazio, la sfida si deciderà a centrocampo”

In vista della sfida di domenica Juventus-Lazio, ai microfoni di Lazio Style Channel è intervenuto l’ex centrocampista bianconero Giuseppe Furino.

JUVENTUS-LAZIO

Si va sempre in campo per vincere ma la partita di domenica sarà una partita molto dura per la Juventus. La Lazio pratica un buon calcio, ha ottimi giocatori, non è una gara dal risultato scontato. All’andata i biancocelesti avevano disputato una buona gara, poi Khedira ha deciso la sfida, anche se era una partita in sostanziale equilibrio, difficile, tosta, come bello che sia un incontro di calcio, con un risultato non scontato. In mezzo al campo sarà un bel confronto. La mediana bianconera al momento non è a posto: è una zona del campo molto importante che, se non lavora bene, pregiudica sia il gioco offensivo sia quello difensivo“.

LE DUE SQUADRE

La Lazio è una squadra molto valida tecnicamente e caratterialmente. Il centrocampo è ben assortito e macina calcio con Parolo e Biglia: alle qualità di questi ultimi si aggiunge tutto l’estro di Felipe Anderson. Immobile si è imposto prepotentemente, ha qualità tecniche e agonistiche per fare bene. La Lazio è una squadra tosta, da rispettare. Questa sfida capita in un momento delicato: i punti che si conquistano ora valgono doppio. L’attacco bianconero garantisce tante rati, solo che si subiscono tanti gol. La media è decisamente più alta che nelle passate stagioni. Pjanic ha qualità ma non è un regista, agisce meglio alle spalle delle punte. In Champions, i bianconeri possono giocarsi diverse carte“.

ESCLUSIVA – Lazio Borriello: ecco qual è la situazione

La Lazio avrebbe bisogno di un attaccante, ma la società pare non sentirci. Ieri è uscito il nome di Marco Borriello per l’attacco della Lazio. La nostra redazione ha raccolto informazioni a riguardo per saperne di più.

NO A BORRIELLO

Ieri è circolata la notizia di Borriello offerto alla Lazio. Il giocatore è in rotta col Cagliari e gradirebbe tornare a Roma. In realtà, secondo quanto raccolto in esclusiva da Laziochannel.it, il tutto sarebbe realmente accaduto ma a un paio di settimana fa. Contattato dall’agente del giocatore, il ds Tare ha risposto: “Grazie ma stiamo bene così”. A dimostrazione di quanto il dirigente biancoceleste creda ancora in Djordjevic. Pensiero a quanto pare adottato anche da Inzaghi date le dichiarazioni del post partita di Lazio Genoa. Insomma, la strategia è quella di tenere Djordjevic come vice Immobile almeno fino all’estate, poi si vedrà.

SITUAZIONE KEITA

Vi avevamo raccontato qualche settimana fa della richiesta di Inzaghi alla società di prendere Paloschi. Tuttavia, il diktat del club è sempre lo stesso: vendere per comprare. Ieri vi abbiamo raccontato in esclusiva come il giocatore sul mercato in realtà non è Djordjevic ma bensì Keita. Il senegalese non vuole rinnovare e quindi il club capitolino sta cercando di venderlo a gennaio per non perderlo a poco in estate. Non sarà facile dato che Lotito ha fissato il prezzo a 30 mln. Di conseguenza è difficile ipotizzare l’arrivo di un attaccante a gennaio. Che comunque non sarà un centravanti, più verosimilmente un’ala o una seconda punta. Insomma, un attaccante con caratteristiche diverse da Immobile. Per questo motivo la Lazio ha messo nel mirino Giuseppe Rossi per giugno.

GLI ALTRI 

In pratica il mercato della Lazio è bloccato sia in entrata che in uscita. Tare sta lavorando per piazzare gli esuberi. Ecco quindi che Alvaro Gonzalez pare destinato ad andare in Grecia all’Olympiacos. Più complicata la situazione Kishna cui interesse del Galatasaray si è congelato alla richiesta di 7 mln di Lotito.

Fabrizio Piepoli

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Pjaca su Juve-Lazio: “Vogliamo vincere davanti al nostro pubblico”

Il croato Marko Pjaca, appena rientrato in gruppo con la Juventus dopo un infortunio, ha parlato ai microfoni di JTV della prossima sfida tra i bianconeri e la Lazio.

IL RIENTRO IN GRUPPO

Sono felice, è bello essere tornato, la gamba non mi fa più male, ora devo lavorare per trovare il ritmo partita. Sono orgoglioso delle parole del mister su di me: io penso a impegnarmi il più possibile per farmi trovare pronto, e ovviamente di giocare il più possibile. Il campionato italiano è difficile, specie nella ricerca degli spazi, devi fare molto movimento“.

JUVENTUS-LAZIO

Sarà importante ricominciare nel modo migliore. Saremo davanti al nostro pubblico che regala sempre una grande atmosfera. Dovremo concentrarci su quello che sappiamo fare, preparare bene il match e, ovviamente, vincere“.

Fiore: “La Lazio non ha niente da perdere a Torino”. Poi sul mercato…

Stefano Fiore è l’uomo che ha consegnato l’ultima vittoria della Lazio in casa della Juventus. Una sua doppietta nel vecchio Delle Alpi consentì ai biancocelesti di espugnare il campo dei bianconeri. Le sue parole a Radio Incontro Olympia.

JUVENTUS-LAZIO

La Lazio a Torino contro la Juventus domenica all’ora di pranzo non ha niente da perdere. Vista l’ottima classifica raggiunta dalla banda Inzaghi, Simone potrà andare allo Juventus Stadium senza obblighi di risultato, potendo affrontare l’avversario a viso aperto. I bianconeri hanno l’imposizione dei tre punti dopo il passo falso di Firenze. Sarà un bella sfida, senza esclusione di colpi“.

MILINKOVIC-SAVIC UOMO CHIAVE

Milinkovic l’uomo partita? Me lo auguro per lui ma maggiormente per tutti i tifosi laziali, che altrimenti si debbono ancora ricordare la doppietta di Stefano Fiore, ben 15 anni orsono, come ultimo successo biancoceleste in campionato, anche se onestamente questa statistica non può non farmi piacere… Il serbo potenzialmente è fra i centrocampisti migliori in Europa. Data la giovane età crescerà, continuando ad unire egregiamente quantità e qualità, caratteristica che lo contraddistingue“.

IL CALCIOMERCATO

Dipende come sempre dalla volontà dellla società, se e quanto vuole alzare l’asticella. Osservando l’organico della Lazio, urge un vice Biglia, mentre Borriello potrebbe rappresentare una valida alternativa ad Immobile per aumentare le soluzioni a disposizione di Inzaghi che vanta un reparto avanzato eccellente ma forse un pò leggero. Il potenziale offensivo con l’attuale attaccante del Cagliari aumenterebbe, cosicchè se e quando ci sarà da “fare la guerra”, calcisticamente parlando, la Lazio avrebbe un ottimo “soldato” in più“.

Il gioiello Milinkovic-Savic: Lotito pronto a blindarlo

Le prestazioni di Sergej Milinkovic-Savic stanno entusiasmando tifosi ed addetti ai lavori. Lotito è pronto a rinnovare il contratto del centrocampista biancoceleste.

IL SERGENTE

Il suo arrivo alla Lazio dal Gent, dopo una battaglia senza esclusione di colpi con la Fiorentina, era stato accolto da molte perplessità. Una su tutte, la sua collocazione tattica. Milinkovic-Savic non era un mediano, non era un regista, non era un’attaccante e nemmeno un trequartista. Poi l’ambientamento nella Serie A, la fiducia di Inzaghi e la crescita esponenziale del talento serbo hanno fugato ogni dubbio. Il classe ’95 è semplicemente un tuttocampista.

LE BIG SU DI LUI

In principio era stata la Juventus, ancora alla ricerca di un degno sostituo di Paul Pogba. Poi gli abboccamenti di Inter e Milan. Infine le sirene provenienti da Oltremanica. Di Milinkovic-Savic adesso si sono accorti proprio tuti. Potenza fisica disarmante, tecnica sopraffina ed innato fiuto del gol ne fanno uno dei giocatori più appetiti dai maggiori club europei.

LOTITO PRONTO A BLINDARLO

Il presidente Lotito non ha alcuna intenzione di perdere il corazziere serbo. Sergej sta molto bene a Roma, come da lui dichiarato ieri, e vorrebbe continuare ancora la sua crescita nel club biancoceleste. Il presidente laziale, secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, sarebbe pronto a blindare il gioiello serbo, offrendogli il rinnovo contrattuale. La paura di un nuovo caso Keita sta spingendo Lotito a proporre al più presto al giocatore un prolungamento di contratto. I buoni rapporti con il suo procuratore Kezman dovrebbero facilitare la fumata bianca. La Lazio non vuole rinunciare al suo sergente di ferro.

Juventus-Lazio: ecco la designazione arbitrale per il match di Torino

E’ stato designata la sestina arbitrale che dirigerà il lunch match di domenica tra Juventus e Lazio, in programma allo Juventus Stadium di Torino.

ARBITRA MASSA

A dirigere Juventus-Lazio sarà il signor Davide Massa (sez. di Imperia). Sarà coadiuvato dagli assistenti Passeri e Marzaloni, dal IV uomo Barbirati, e dagli addizionali Tagliavento e Celi.

I PRECEDENTI

L’arbitro ligure ha già diretto la Lazio in nove occasioni. I biancocelesti hanno portato a casa bottino pieno per 4 volte, hanno pareggiato in 2 circostanze e perso in 3. L’ultimo precedente tra Massa e la squadra di Simone Inzaghi risale al 20 settembre scorso, giorno nel quale il fischietto d’Imperia diresse la gara Milan-Lazio. Massa, inoltre, ha già diretto un match tra la Juventus e la squadra biancoceleste; la sfida risale al 25 gennaio del 2014, giorno nel quale le due compagini pareggiarono per 1-1 allo Stadio Olimpico di Roma.

Senegal, Keita smorza le polemiche col ct e carica i suoi per il prosieguo della Coppa d’Africa

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Vola alto il Senegal, che si qualifica alla fase successiva della Coppa d’Africa e, in virtù della vittoria della Tunisia sull’Algeria, conquista anche il primato matematico del girone B. È un momento davvero d’oro per la Nazionale dei ‘Leoni’, che finora sta tenendo ampiamente fede ai pronostici della vigilia, che la vedevano tra le favorite per la vittoria del torneo.

KEITA, STOP ALLE POLEMICHE

Ed è un momento d’oro anche per il suo attaccante principe, il laziale Keita Balde, che ha disputato l’intera ultima sfida contro lo Zimbabwe, diversamente da quanto accaduto nella gara d’esordio, dove era stato sostituito da Cissè dopo circa un’ora di gioco. Una decisione che il classe ’95 sembrava non aver gradito. E invece Keita, parlando ai microfoni dei media locali al termine della gara di ieri, ha smorzato ogni polemica, presente o passata, nei confronti del ct. “Sono molto contento per la squadra e anche perché abbiamo vinto. Siamo pronti per la gara con l’Algeria. Con il nostro allenatore non c’è alcun problema“, le parole dell’esterno biancoceleste, che poi ha proseguito: “Decidere una sostituzione spetta all’allenatore e io rispetto le sue scelte e la squadra. Nella prossima sfida entreremo in campo per vincere. Vogliamo far nostra ogni gara, per arrivare tutti insieme fino in fondo e prenderci la Coppa d’Africa“. Insomma, bando alle polemiche: quello che conta, per Keita, è che il Senegal vinca e, per riuscirci, è necessario essere tutti uniti. 

Trasferimento De Vrij, la Procura di Roma apre un fascicolo: ecco il motivo

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La Procura di Roma ha dovuto oggi occuparsi di un caso relativo al trasferimento dal Feyenoord alla Lazio di Stefan de Vrij, ufficializzato il 30 luglio del 2014. I magistrati capitolini, a seguito di una denuncia effettuata dal patron biancoceleste Claudio Lotito, hanno deciso di aprire un fascicolo.

IL MOTIVO

All’origine del procedimento una tentata truffa ai danni del numero uno biancoceleste, messa in atto da qualcuno che avrebbe cercato di entrare in possesso dell’ultima tranche della cifra sborsata per acquistare il difensore olandese. L’affare è alfine andato in porto in maniera regolare, ma, stando alle ricostruzioni degli inquirenti, alcuni individui avrebbero tentato di inserirsi nel pagamento fornendo coordinate bancarie diverse da quelle dove l’importo avrebbe dovuto effettivamente essere versato. La Procura, nella persona del pm Edmondo de Gregorio e del procuratore aggiunto Antonello Racanelli, ha dunque aperto un fascicolo contro ignoti per truffa e intrusione nel sistema informatico, dopo che a settembre lo stesso Lotito aveva presentato un’integrazione di indagine.

Inzaghi: “Juve grande squadra, avanti dentro e fuori del campo”. E sul derby…

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In vista della sfida di domenica contro la Juventus, Simone Inzaghi è carico davvero a mille. Come dimostrano le sue parole al Corriere della Sera. Questo uno stralcio dell’intervista. Per leggere il resto clicca qui.

L’AVVERSARIO

I bianconeri sono una grande squadra, quasi imbattibili tra le mura amiche. Sono campioni d’Italia in carica e favoriti anche per questo scudetto. Noi proveremo comunque a ottenere quella vittoria che ci manca ancora con una grande”. “Sono avanti anche fuori dal campo. – continua poi il tecnico – Invidio loro soprattutto lo stadio di proprietà, che permette loro di avere budget superiori e li rende un modello virtuoso da seguire”.

IL DERBY

A Roma è questione di vita o morte. A me personalmente ha aiutato l’esperienza: ho avuto la fortuna di giocarne tanti, di vincerli e di perderli, quindi sapevo che per ripartire bisognava dimenticare la sconfitta in fretta. Pensare solo a questa partita è un limite, senz’altro. Ma è così e non può essere altrimenti. Il primo giorno che ho preso la Lazio mi hanno chiesto di vincere il derby. Ecco, questa è Roma“.

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Spalletti: “La Lazio può impensierire tutti e arrivare dove gli pare”

Le dichiarazioni del tecnico giallorosso Spalletti, che dopo la qualificazione in Coppa Italia della Roma si sofferma sul big match a Torino dei biancocelesti.

LA ROMA SI QUALIFICA

Anche la Roma vola ai quarti di Coppa Italia, asfaltando la Sampdoria in serata all’Olimpico per 4-0. Nell’immediato post partita, Luciano Spalletti, dice la sua ai microfoni di Rai Sport.

SPALLETTI SULLA JUVE

Il tecnico dei giallorossi, ha commentato la vittoria e si è inoltre soffermato sul match della Lazio di domenica allo Juventus Stadium: “La Lazio può impensierire tutti. Bisogna riconoscere il buon lavoro che ha fatto Simone Inzaghi, per cui gli si fanno i complimenti. Noi dobbiamo continuare a lavorare in maniera seria perché è una squadra forte che può arrivare dove gli pare. Se può fare risultato a Torino? Certo, la Lazio ha fatto risultato in tanti campi. I numeri sono quelli di una squadra importante. Ha vinto tantissime partite, è li ad una gara da noi e quindi se abbiamo fatto benissimo noi vale lo stesso per loro”.