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Parolo: “La Nazionale vuole sorprendere tutti. Prandelli alla Lazio? Ha la personalità giusta”

Dal ritiro della Nazionale italiana Marco Parolo ha parlato dell’europeo e della Lazio. Queste le sue parole: “Ci consideriamo tutti titolari, la nostra forza è il gruppo. Ruolo? E’ indifferente dove giocherò, l’importante è sapere che fare. Conte ci fa lavorare tanto, siamo sempre esausti a fine allenamento, ma a me piace. Anche perché nell’ultimo periodo avevo giocato poco nella Lazio a causa di un infortunio e quindi sono fuori condizione. Il mister ci dà tanta carica e mentalità vincente, ci sprona continuamente. La nostra forza dovrà essere il gruppo e lo spirito di sacrificio. Abbiamo pochi picchi di talento e tanti grandi giocatori, ma la forza deve essere nel gruppo. Klose mi diceva sempre che la forza della Germania campione del mondo era nel gruppo. Primo gol in Azzurro? Vorrei farlo ma non deve diventare un’ossessione”. Quando gli viene chiesto se preferirebbe Ventura in Nazionale o alla Lazio, Parolo risponde: “E’ un grande allenatore che ha dimostrato tanto. Gli dico che starebbe bene in entrambi i casi, poi sta a lui scegliere”. Questa Nazionale viene reputata la più scarsa degli ultimi anni: “Questa è l’opinione fuori, ma noi siamo consapevoli della nostra forza. Con solo il talento non si vince, con lo spirito di sacrificio e di gruppo tutto è possibile. Magari riusciamo a sorprendere tutti”.

Sulla concorrenza a centrocampo:”Siamo 4 mezzali con caratteristiche simili a coppie, ma possiamo servire tutti. Il mister ci sta testandoInsigne? Ha fatto una stagione incredibile e sta bene. Ha grande talento e se lo mette al servizio della squadra può essere determinante. Speriamo faccia come a Napoli e magari mi dà l’assist per il mio primo gol”. Il timore di tutti e di rivivere la debacle brasiliana: “Allora ci furono tanti stravolgimenti nelle convocazioni mentre stavolta siamo quasi tutti gli stessi degli ultimi due anni. Questo può essere un vantaggio. Le favorite per vincere l’Europeo sono Francia e Germania, subito dopo Belgio, Spagna, Inghilterra e pure l’Italia. Noi abbiamo una delle difese più forti del torneo”. Infine chiusura sui giovani italiani: “Siamo molti critici verso i nostri giovani ma andate a rivedervi la gara della Nazionale under 21 contro la Francia… meritavamo di vincerla noi. Qui i giovani vengono caricati di troppe responsabilità mentre all’estero vengono lasciati tranquilli e liberi di crescere”.

Poi il discorso ricade inevitabilmente sulla Lazio: “Si sta aspettando per ufficializzare l’allenatore perché si vogliono fare scelte ponderate e giuste per non ripetere la scorsa stagione. Ci vuole un allenatore di personalità che sappia imporsi nell’ambiente. Spero che la scelta venga fatta quanto prima per non perdere troppi giorni e pianificare subito la stagione. Prandelli? Sarei contento, è un allenatore di spessore che ha calcato palcoscenici importanti. Ha fatto bene sia in Nazionale che alla Fiorentina. Ha la personalità giusta per allenare a Roma”.

 Fabrizio Piepoli

Caso: “Con Prandelli la Lazio darebbe un segnale importante”

Intervistato da tuttomercatoweb, l’ex allenatore della Lazio Mimmo Caso ha avallato la scelta di Prandelli sulla panchina biancoceleste: “Speriamo arrivi l’ufficialità di Prandelli, la società deve dare un segnale importante e va annunciato a breve per iniziare a progettare la squadra. L’ambiente è particolare e un uomo solo non può ricompattare la situazione tra tifosi e club: dipende tutto dalla società. Il compito che spetterebbe a Prandelli è duro, perché continuare a vivere in questa situazione non è facile per nessuno”.

Prandelli Lazio, ecco i dettagli dell’accordo. Intanto anche l’Atalanta dice no a Pioli

L’accordo tra Prandelli e Lazio sembra il segreto di Pulcinella, tutti lo sanno ma della società nessuno ne parla. Intanto, Studio Sport tg sportivo di Italia 1, svela i dettagli dell’accordo: Prandelli ha pronto un biennale da 1,5 mln a stagione + bonus. Intanto rimane il “problema” Pioli, che dopo aver ricevuto in no di Anderlecht e Chievo, adesso incassa pure quello dell’Atalanta che ha raggiunto l’accordo con Gasperini. Per Lotito si prospetta il suo incubo più grande: pagare due allenatori contemporaneamente.

Ag. Fifa Pallavicino sicuro: “Berisha e Candreva lasceranno la Lazio”

Intervistato da Radio Incontro Olympia, l’agente FIFA Carlo Pallavicino ha parlato del mercato della Lazio partendo però da un suo assistito: “Sirigu è in nazionale, si allena serenamente, come altrettanto serenamente valuterà dopo gli Europei il suo futuro. Salvatore sta bene al Psg, anche quest’anno il club più ricco la mondo di Parigi ha vinto tutto quello che si poteva vincere in Francia. Tuttavia, se dovesse arrivare l’offerta giusta, magari dall’Italia, Sirigu la prenderà in considerazione perché ha voglia di giocare e di rendersi protagonista soprattutto dopo questa stagione passata più in panchina che in campo. Stessa cosa dicasi per Berisha… Credo che il portiere della rappresentativa albanese voglia andare via perché ha Marchetti davanti ed il numero 1 della Croazia Vargic già acquistato dalla Lazio.

Poi Pallavicino ha parlato del mercato della Lazio: “L’ex Ct dell’Italia è pronto e voglioso di rientrare dopo la perentesi negativa in Turchia con il Galatasaray ed il tempo trascorso dalla fine di quel rapporto con la società giallorossa del Bosforo. Per la Lazio, oltre che la migliore soluzione, rappresenterebbe una garanzia per il presente e futuro prossimo, dato il valore ed il curriculum di tutto rispetto che Cesare porterebbe con se. Pioli? Era ad un passo dall’Anderlecht, ma poi l’affare con la squadra belga è saltato cosicchè Stefano sta aspettando eventuali proposte provenienti da panchine ancora vacanti del nostro campionato. Candreva? Lascerà la Lazio. Economicamente e non solo, il Chelsea di Antonio Conte, il suo più grande estimatore, ha e può vantare una corsia preferenziale…”.

PRIMAVERA – Lensen a rischio ‘taglio’, ecco le alternative

Non si può certo dire che l’ultima sia stata una stagione per la Lazio Primavera. Dopo l’uscita di scena di Inzaghi, ‘promosso al timone della prima squadra, i baby biancocelesti sono stati affidati all’olandese Joop Lensen, responsabile del settore giovanile e capo dell’Academy ‘Bob Lovati’. Una scelta ‘interna’, in continuità soprattutto con quelle che erano le ambizioni della squadra. Che invece ha visto naufragare ben presto il progetto, non essendo riuscita a confermare gli ottimi risultati conseguiti nella stagione precedente. E allora, come scrive La Gazzetta dello Sport, a ‘pagare‘ potrebbe essere proprio Lensen, che potrebbe essere ‘tagliato‘ dalla dirigenza biancoceleste. Ciò a causa non solo dei deludenti risultati di tutte le squadre giovanili, ma anche della ‘rivoluzione’ che riguarderà il gruppo dei 2000, nel quale la Lazio inserirà i classe 2001, oltre naturalmente ai nuovi ragazzi che saranno ingaggiati nel corso del mercato. Tra i candidati alla sostituzione di Lensen ci sono Alberto Bollini, ma anche Tommaso Rocchi e Pasquale Foggia, che potrebbero essere inseriti, con un ruolo al momento non meglio specificato, nell’ambito del settore giovanile dei biancocelesti.

Keita, sirene estere in agguato: la Lazio pensa al rinnovo

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Quella che sta per arrivare sarà un’estate fondamentale per il futuro di Keita Baldè Diao: il giovane attaccante biancoceleste, fuori per infortunio dal play-off della Coppa d’Africa tra il suo Senegal e il Burundi, intanto continuerà a guardare le prospettive che gli si pongono davanti. ‘Il bambino’ è cresciuto e ora vuole mostrare tutte le sue straordinarie capacità, alla Lazio o altrove. Sì perché le possibilità di una cessione non sono del tutto scongiurate, per cui occorrerà risolvere il prima possibile il problema fondamentale, quello del contratto. L’ex Barça è infatti in scadenza nel 2018 e la Lazio deve anticipare i tempi cercando di arrivare ad un rinnovo prima dell’inizio della prossima stagione. In modo da blindarlo e tenerlo lontano dalle sirene estere. Che, soprattutto in Europa, sono parecchie e molte di esse sono piuttosto gradite al giocatore, il quale non ha mai nascosto di voler giocare in un top club, ammira la Premier League e sogna un giorno di tornare in Spagna. Il Chelsea e il Watford hanno già provato l’approccio, al pari di Valencia, Villarreal e Siviglia. La Lazio si sbrighi dunque: perché un ritardo nella ratifica del rinnovo potrebbe portare Keita a guardare ad altri lidi.

CALCIOMERCATO – Lazio: “Eppur si muove”, pronta la chiusura di due colpi?

Eppur si muove” diceva con convinzione il grande uomo di scienza Galileo Galilei: a “muoversi”, naturalmente, era la Terra, secondo quella che sarebbe diventata poi la “teoria copernicana”. Più o meno la stessa esclamazione potremmo usarla per descrivere il mercato biancoceleste: apparentemente fermo ma in realtà, in continuo movimento (almeno così sembra).  Secondo quanto riferisce “Il Messaggero“, infatti, la Lazio sarebbe pronta a chiudere 2 colpi:

Il primo acquisto è in attacco. Accordo totale col Pescara per Lapadula: ok a 8 milioni cash più due giovani della Primavera biancoceleste, nonostante il club abruzzese vorrebbe tenere il suo bomber in caso di promozione in A. Tare però nelle ultime ore accelera l’affare con Luca Leone, attuale dirigente del Lanciano e futuro ds del Pescara, per scongiurare intromissioni di altri club.

Sempre secondo quanto riferisce il quotidinao romano, è imminente anche un nuovo blitz a Lisbona per chiudere Jardel: il Benfica rifiuta Mauricio come contropartita tecnica e chiede almeno 9 milioni contro i 6,5 più bonus offerti. Intanto proprio oggi Adriano busserà al Barcellona con il suo avvocato per liberarsi gratis dalle ramblas: se ci riuscirà, il terzino tra domani e lunedì potrebbe volare a Roma per le visite mediche accurate (7 infortuni alle spalle) e la firma sul quadriennale da 2 milioni a stagione più bonus. Nel frattempo è arrivata la smentita su Van Persie.

E’ morto Cassius Clay, addio alla leggenda del Pugilato

E’ morto Muhammad Ali, nato Cassius Clay. La leggenda del pugilato si è spenta ieri sera all’età di 74 anni a Phoenix, in Arizona. A confermarlo il portavoce della famiglia Bob Gunnell. Il tricampione del mondo dei pesi massimi, che ha combattuto la battaglia contro il Parkinson per 32 anni, nei giorni scorsi era stato ricoverato in ospedale per problemi respiratori.

Fra i primi a unirsi al cordoglio della famiglia il campione di boxe Mike Tyson che su Twitter ha postato una foto in cui compare seduto vicino ad Ali e ha scritto: “Dio è venuto a prendersi il suo campione. Lunga vita al più grande”.

Poco prima della morte della leggenda, la figlia Laila Alì,  ha postato su Facebook una foto del padre con la nipotina Sidney e ha scritto: “Grazie per tutto l’amore e la benevolenza. Sento il tuo amore e lo apprezzo”. Poche ore dopo la ex pugile ha postato un’altra foto in cui compare sul ring insieme al mitico Cassius Clay.

Tra i tantissimi messaggi di cordoglio arrivati da tutte le parti del mondo, anche quelli del biancoceleste Ravel Morrison che, su Instagram, ha pubblicato una foto del pugile accompagnata dalla frase: “Riposa in pace, re Ali”.

Rest easy king Ali.. 💔

Una foto pubblicata da @1ravel in data:

CALCIOMERCATO – Sirene greche per Bisevac? Ma l’agente smentisce: “Sono solo voci…”

In attesa che cominci ufficialmente il calciomercato, i rumors sono già tanti. Radio mercato impazza sui potenziali acquisti ma anche sulle cessioni. Tra queste si è parlato anche di un interesse greco per Bisevac. Il giocatore non ha mai convinto nella Capitale e dopo 6 mesi potrebbe partire. Su di lui Aek Atene e Paok Salonicco. Tuttavia, il suo agente Kezman ai microfoni di lalaziosiamonoi.it ha smentito tutto: “Quelle che arrivano dalla Grecia sono solo voci, non ho avuto contatti con quei club al momento. Futuro ancora alla Lazio? Vediamo, il mercato è lungo e nel calcio tutto può accadere“.

CINEMA – Il 4 giugno 2004 ci lasciava Nino Manfredi (VIDEO)

Il 4 giugno 2004 dopo una lunga malattia moriva a Roma all’ospedale Nuovo Regina Margherita all’età di 83 anni l’attore Nino Manfredi. Il 9 luglio 2003 era stato colpito da una emorragia cerebrale, a settembre un lieve miglioramento e il ritorno a casa, fino a una serie di ricadute tra cui quella che gli sarebbe risultata fatale. Le sue precarie condizioni nei giorni precedenti alla scomparsa si erano aggravate ulteriormente fino al ricovero in terapia intensiva.

Grande interprete della commedia all’italiana, Manfredi ha rappresentato una delle maschere più amate e comunicative del cinema nostrano. Insieme a Gassman, Mastroianni, Sordi e Tognazzi, ha condiviso il viaggio che aveva reso grande e popolare il cinema italiano. In cinquantacinque anni di carriera ha interpretato oltre 110 film, diretto da Alessandro Blasetti, Vittorio De Sica, Nanny Loy, Luigi Magni, Antonio Pietrangeli, Dino Risi, Ettore Scola e Luigi Zampa.

Ma a fargli raccogliere i primi successi con il grande pubblico è stata la tv: prima “Canzonissima” nel 1959-60, poi per aver interpretato come testimonial per diciassette anni consecutivi la pubblicità di una nota marca di caffé, e infine, ancora alla ribalta, con fiction di successo come “Un commissario a Roma” nel 1993 e “Linda e il brigadiere” nel 1997. La prima apparizione di rilievo di Manfredi in tv è del 1956 nello sceneggiato “L’alfiere” accanto a un cast d’eccezione composto, tra gli altri, da Carlo Croccolo, Ubaldo Lay, Domenico Modugno, Ilaria Occhini, Aroldo Tieri e Monica Vitti. Ma il successo vero e proprio lo raggiunge nel ’59 con “Canzonissima” di Garinei, Giovannini, Verde e Lina Wertmuller, condotta insieme a Delia Scala e Paolo Panelli, in cui Nino Manfredi interpretava l’indimenticabile e un po’ burino barista di Ceccano dalla tipica battuta “Fusse che  fusse la vorta bbona”. Negli anni seguenti le ospitate in varietà e talk-show aumentarono fino al 1972, l’anno del “Pinocchio” di Comencini, in cui vestì i panni di Geppetto. Negli anni ’90 viene ricordato come attore  di sceneggiati: nel 1992 in “In nome del popolo sovrano”, ambientato negli ultimi giorni della Repubblica Romana del 1849 (interpreta Ciceruacchio, il leggendario capopopolo romano), e poi con “Commissario a Roma”.

Nino Manfredi, che si definiva uno senza troppi peli sulla lingua, non fu particolarmente tenero nei confronti degli altri mostri sacri della commedia all’italiana. I rapporti più complicati furono quelli con Alberto Sordi, al quale Manfredi rimproverava di non aver frequentato l’Accademia d’arte drammatica e aver creato il personaggio dell’italiano medio sfigato. E quando nel 1995 Sordi ebbe il Leone alla carriera al Festival di Venezia, Manfredi commentò: “In gara mettono solo film tragici, poi i Leoni alla carriera li danno a chi ha fatto ridere. E’ una vergogna”. I due grandi attori avevano lavorato insieme in “Venezia la luna e tu” di Risi nel 1958, “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare il loro amico misteriosamente scomparso in Africa” di Scola nel 1968 e “Nell’anno del Signore” di Magni nel 1969. Ma del resto le scintille non erano mancate neanche quando, cinque anni prima, i “quattro moschettieri” del cinema italiano si erano trovati per la prima volta tutti assieme davanti al pubblico sul palcoscenico del festival di Taormina.

Presidente Fenerbahce: “Van Persie è la nostra stella e resta anche il prossimo anno”

Qualche giorno fa dalla Turchia avevano lanciato una bufala su un accordo tra Van Persie e la Lazio. Notizia che la nostra redazione ha scelto di non riportare data l’inconsistenza della stessa. Comunque, a far ricredere i più sognatori che il bomber olandese non vestirà la maglia biancoceleste, il presidente del Fenerbahce Aziz Yildirim ha precisato ai media locali: “Robin è una stella del nostro club e del calcio mondiale. Io ho molta fiducia in lui, sono convinto che la prossima stagione farà vedere tutte le sue qualità e che le metterà in mostra con la maglia del Fenerbahce“.

Fabrizio Piepoli

CINEMA – Il 4 giugno 1994 ci lasciava Massimo Troisi (VIDEO)

Nato il 19 febbraio del 1953 a San Giorgio a Cremano, cittadina a quattro chilometri da Napoli, Massimo Troisi è cresciuto in una famiglia numerosa, abitando in una casa oltre che con i suoi genitori e i suoi cinque fratelli anche con due nonni, gli zii e i loro cinque figli.

Sin da studente iniziò ad avvicinarsi al teatro recitando in un gruppo teatrale I Saraceni, di cui facevano parte Lello Arena, Enzo Decaro, Valeria Pezza e Nico Mucci. Nel 1972 con gli stessi compagni di avventura fonda all’interno di un ex garage del suo paese natio il Centro Teatro Spazio. Nel 1977 nasce La Smorfia: Troisi, Decaro ed Arena iniziano a recitare al Sancarluccio di Napoli e il successo teatrale si trasformerà ben presto in grande successo televisivo. Il successo arriva prima alla radio con “Cordialmente insieme” e poi in tv nel 1976 con “Non stop” e nel 1979 con “Luna Park”. In quegli anni il gruppo registra tra gli altri gli sketch dell’Arca di Noè, dell’Annunciazione, dei Soldati, di San Gennano. L’ultimo spettacolo teatrale de La Smorfia è “Così è (se vi piace)”.

Dal 1981 Troisi comincia l’avventura nelle sale cinematografiche con il primo film di cui è regista e protagonista: “Ricomincio da tre”. Nel 1984 è insieme a Benigni nel film “Non ci resta che piangere”. Nel 1985 la curiosa interpretazione di “Hotel Colonial”. Due anni dopo, nel 1987, è la volta di “Le vie del Signore sono finite”. Poi l’artista è protagonista di tre film di Ettore Scola: “Splendor” (1989); “Che ora è” (1989), con cui ha vinto il premio come migliore attore (in coppia con Marcello Mastroianni) alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, e “Il viaggio di Capitan Fracassa” (1990). L’anno successivo firma la sua quinta regia cinematografica: “Pensavo fosse Amore… invece era un calesse”. Il 4 giugno 1994 Troisi a Ostia, in prov. di Roma, ventiquattro ore dopo aver terminato le riprese de “Il postino”, muore nel sonno a causa del suo cuore malato.

Deborah Compagnoni, la pluricampionessa italiana

Il 4 giugno 1970 a Bormio nasce Deborah Compagnoni, la prima atleta ad aver vinto una medaglia d’oro in tre differenti edizioni dei Giochi Olimpici invernali nella storia dello sci alpino. Nonostante due gravi infortuni ai legamenti crociati è stata la sciatrice italiana più vittoriosa di sempre.

A sedici anni, nel 1986, vince la medaglia di bronzo in discesa libera ai Mondiali juniores e, nell’edizione successiva, l’oro in slalom gigante e un altro bronzo in discesa. Due anni dopo subisce il primo dei suoi gravi infortuni, la rottura del ginocchio destro, seguito da un grave blocco intestinale che ne mise a rischio la vita. Una volta ripresasi, nel 1989, vince la medaglia d’oro in tutte e quattro le specialità dello sci alpino moderno ai Campionati Italiani. Nel 1991 nella Coppa del Mondo ottiene il primo podio nel gigante di casa, a Santa Caterina di Valfurva e la prima vittoria nel supergigante di Morzine nel 1992. Al debutto ai XVI Giochi olimpici invernali di Albertville 1992 conquista una medaglia d’oro nel supergigante, ma il giorno dopo in una scivolata di poco conto subisce un altro dei suoi infortuni alle ginocchia.

Quando ha potuto dimostrare il suo talento e la sua classe la sciatrice valtellinese ha sempre dominato la scena agonistica internazionale, specialmente nello slalom gigante dove tra il 1994 e il 1998 ha conquistato tutti gli ori tra Olimpiadi e Mondiali. In Coppa del Mondo ha raccolto sedici vittorie in singole gare (tredici in slalom gigante, due in supergigante e una in slalom speciale) e nel 1997 una Coppa del Mondo di slalom gigante. La Compagnoni però a causa dei suoi ricorrenti infortuni ha disputato poche stagioni complete. Tra le sue imprese una striscia di nove vittorie consecutive in slalom gigante nel 1997-1998 (otto in Coppa del Mondo più una ai Mondiali di Sestriere) e il distacco abissale di 3″41 inflitto alla Alexandra Meissnitzer nel 1997 al gigante di Park City.

Una volta ritiratasi dalle competizioni sposa Alessandro Benetton, da cui ha avuto tre figli. Nel 2002 insieme ad alcuni amici fonda a Bormio l’associazione filantropica “Sciare per la vita”, dedicata alla lotta contro la leucemia. A febbraio del 2006 è protagonista della parte finale della staffetta della fiamma olimpica all’interno dello Stadio Olimpico nella cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006. Ricevette la torcia da Piero Gros e dopo un tratto la consegnò nelle mani della fondista Stefania Belmondo.

Nel suo palmarès si contano:

4 medaglie Olimpiche: 3 ori (supergigante ad Albertville 1992; slalom gigante a Lillehammer 1994; slalom gigante a Nagano 1998), 1 argento (slalom speciale a Nagano 1998);

3 medaglie Mondiali: 3 ori (slalom gigante a Sierra Nevada 1996; slalom gigante, slalom speciale a Sestriere 1997);

3 medaglie Mondiali juniores: 1 oro (slalom gigante a Sälen/Hemsedal 1987) e 2 bronzi (discesa libera a Bad Kleinkirchheim 1986 e discesa libera a Sälen/Hemsedal 1987);

Coppa del Mondo: Vincitrice della Coppa del Mondo di slalom gigante nel 1997, 44 podi di cui 16 vittorie (13 in slalom gigante, 2 in supergigante, 1 in slalom speciale, 15 secondi posti (10 in slalom gigante, 5 in slalom speciale) e 13 terzi posti (8 in slalom gigante, 4 in slalom speciale, 1 in supergigante);

12 medaglie Campionati Italiani: 9 ori (discesa libera, supergigante, slalom gigante, slalom speciale nel 1989; supergigante, slalom gigante nel 1991; slalom gigante nel 1993; slalom gigante nel 1994; slalom gigante nel 1997), 1 argento (slalom gigante nel 1987) e 2 bronzi (slalom speciale nel 1991, slalom gigante nel 1998);

– inoltre è stata premiata con una Medaglia d’Oro al Valore Atletico.

 

Anastasi critica Conte: “Attaccanti mediocri, meritava Pavoletti. All’Italia serve un miracolo”

Le convocazioni di Antonio Conte ancora tengono banco. Molte esclusioni non sono state digerite dagli addetti ai lavori e dai tifosi. Bonaventura, Pavoletti, Jorginho gridano vendetta. Poi la 10 a Thiago Motta è stato veramente il culmine. L’Italia non si presenta con i favori dei pronostici agli Europei, ma c’è chi, come Anastasi, vede un Europeo tragicomico per gli azzurri: Al portale itasportpress.it ha detto “Se arriviamo ai quarti sarà un miracolo. Non c’è qualità nella rosa e gli attaccanti sono mediocri“.

Poi afferma: “Tanto valeva portare Pavoletti, almeno con il Genoa ha dimostrato di fare gol. L’Italia è mediocre. Quanto sono lontani i tempi di Baggio, Totti e Del Piero. Con Conte concordo solo la scelta di non convocare Balotelli. Uno che nemmeno esulta ai gol è giusto che stia a casa”.

SERIE B – Scelti gli arbitri per le finali Playoff e Playout

Sabato 4 giugno e domenica 5 giugno ci saranno, rispettivamente, le finali di andata dei Playout e dei Playoff per la Serie B. L’Aia ha designato i fischietti per i due match.

Il match tra Lanciano e Salernitana, verrà diretto da Manganiello.La finale tra Pescara e Trapani, invece, verrà diretta da Pairetto.

CALCIOMERCATO – Le trattative di venerdì 3 giugno

Di seguito le principali notizie di calciomercato di questo venerdì 3 giugno:

BARTRA – Sarà lui l’erede di Hummels al Borussia Dortmund. Il club tedesco ha ufficializzato l’affare con il Barcellona. Si parla di circa 8 milioni di euro.
ALBIOL – Il difensore del Napoli avrebbe rivelato di voler far ritorno in Spagna, precisamente al Valencia. Ma Sarri e il Napoli lo considerano incedibile. Non sono esclusi, però, colpi di scena…
CRISTIANO RONALDO -“Voglio chiudere la carriera al Real Madrid“. Il campione portoghese giura eterno amore ai Blancos, chiudendo le porte alle eventuali pretendenti.
DE SILVESTRI – L’esterno della Sampdoria è nelle mire del Torino. Mihajlovic, nuovo tecnico granata, lo vuole a tutti i costi, insieme al compagno di squadra SORIANO.
SIMEONE – El Cholo è ancora in riflessione dopo la sconfitta in Champions. Potrebbe chiudersi definitivamente il suo ciclo all’Atletico. Su di lui è forte l’interesse del PSG, che vorrebbe aprire una nuova era dopo l’addio di Ibrahimovic.
KOVACIC – A sorpresa la Juventus si sta facendo sotto per il centrocampista del Real Madrid. Potrebbe essere lui il regista da piazzare davanti alla difesa per ripercorrere la carriera di Pirlo. Per ora solo sondaggi, ma Allegri ha dato il suo benestare.
VAN DER WIEL – La Roma avrebbe il “si” dell’olandese. A questo punto i giallorossi dovranno decidere tra lui e Caceres, in uscita dalla Juventus. In dubbio il futuro di Digne.
BROZOVIC – Il centrocampista dell’Inter ha deciso di affidare la sua procura alla Doyen Sport.
YAYA TOURE – Continua il pressing dell’Inter per il centrocampista del Man City. L’assalto definitivo dovrà, però, esserci solo dopo il cambio di proprietà.
BACCA – “Senza coppe europee valuterò ogni possibilità“. L’attaccante colombiano spaventa il Milan ed è probabile un suo addio. Su di lui è forte l’interesse del West Ham, ma anche di Atletico Madrid e Valencia. I rossoneri chiedono almeno 25 milioni.
LICHTSTEINER – Sembra essere giunta al capolinea l’avventura dello svizzero alla Juventus. “Non chiudo la porta a nessuno“, questa la dichiarazione del laterale che ha il sapore di un addio.

NBA FINALS – Warriors, buona la prima

Nella notte è andata in scena gara 1 tra Warriors e Cavaliers per decidere chi sarà la squadra campione della Nba 2016. A Oakland il dominio dei californiani è stato netto. Nonostante un Curry al di sotto delle aspettative, Golden State è riuscita ugualmente a vincere con facilità contro James & Co. Il punteggio finale parla chiaro: 104 – 89.

Grande prova della panchina di Golden State con Livingston sugli scudi. Di contro James non ha potuto resistere da solo alla forza d’urto degli avversari. In California sono già sicuri di bissare il titolo conquistato lo scorso anno. Ora ci si aspetta una prova d’orgoglio dei cavliers, anche per riscattare la sconfitta della scorsa stagione. Gara 2 lunedì sempre in California.

E Lotito pensa alla Salernitana: “Battiamo il Lanciano per restare in B”

Domani 4 giugno ci sarà l’andata del delicatissimo Playout tra Lanciano e Salernitana. I due club si giocheranno in 180 minuti la permanenza in Serie B. Anche se l’incubo Lega Pro è dietro l’angolo. Un match a richio anche sotto il profilo dell’ordine pubblico. La Questura di Chieti ha consigliato a Lotito di non recarsi allo stadio e il presidnete di Lazio e Salernitana seguirà il consiglio delle forze dell’ordine.

Vedrò la partita da casa. Ciò che è importante è centrare la salvezza. Voglio una Salernitana che giochi con il coltello tra i denti e che dia il massimo. Le chiacchiere degli altri lasciano il tempo che trovano, anzi mi sono anche scocciato di ricevere critiche“. Queste le parole rilasciate sul quotifiano Il Mattino.

Candreva al Chelsea? La risposta dell’agente non lascia tranquilli i tifosi…

Nella giornata odierna si era sparsa la voce di un forte interessamento da parte del Chelsea per Antonio Candreva. Il club londinese, che sarà guidato da Antonio Conte, vorrebbe chiudere l’operazione prima della fine degli Europei.

Il procuratore Pastorello, è stato contattato dalla redazione di Cittaceleste, al quale ha negato questa ipotetica offerta, ma precisa: “Il Chelsea non ha fatto offerte per Candreva. Sicuramente il suo futuro è ancora da decidere. Bisogna valutare tante cose, ma non so quando si deciderà il tutto, se prima o dopo la fine degli Europei“. Di certo dichiarazioni che non fanno dormire sonni tranquilli ai tifosi della Lazio.

ITALIA – 13 reti all’Empoli Primavera. Zaza show, gol Candreva

E’ terminata l’amichevole tra l’Italia e l’Empoli Primavera, disputata a Coverciano. Gli azzurri hanno superato i giovanissimi per 13 -0. In grande spolvero l’attaccante della Juventus, Zaza. La punta è stata autrice di quattro reti.

Anche Insigne sugli scudi con una tripletta. A segno Antonio Candreva. Le altre reti portano la firma di El Sharaawy, Chiellini, Bernardeschi, Giaccherini e autogoal di Giampà. Non hanno preso parte alla partita, Buffon, Eder e Rugani.