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LAZIO SOCIAL – L’omaggio di de Vrij e compagni a Miro Klose: “Ci mancherai. Danke Miro”

Per de Vrij è una stagione da dimenticare. Non solo per il calvario derivante dal lungo infortunio, ma anche perché in meno di 4 mesi ha dovuto dire addio (calcisticamente parlando) a due persone molto care: prima al suo maestro Stefano Pioli ed ora al Re Miro Klose: “É stato un onore aver giocato con te! Grande giocatore, grande uomo! Ci mancherai! Danke Miro“: queste sono le parole riportare dal gigante orange sulla sua pagina ufficiale di Facebook. E non è stato l’unico: anche molti suoi compagni hanno sfruttato i social network per rendere omaggio a sua maestà sia prima che dopo la partita:  Keita Baldè Diao sul proprio profilo Instagram: pubblica una foto insieme a Klose e scrive: “Un grande esempio di professionalità e umiltà, una grande persona. Grazie per tutti questi anni, è stato un piacere”.  Mauricio scrive: “Addio a chi mi ha accolto appena sono arrivato. Grazie Klose! Ci mancherai”. Si accoda a lui anche Felipe Anderson: “Grazie campione! Miro ti porterò sempre nel mio cuore”. Wesley Hoedt su Facebook: “È stato un onore aver giocato con te! Grande uomo ma sopratutto un grande giocatore. Ho imparato tanto di te! Danke miro! ‪#‎klose‬ ‪#‎leggenda“‬. Anche l’ex capitano Mauri si unisce al coro su Facebook: “Sei stato un esempio per tutti noi, dentro e fuori dal campo. Grazie di tutto Campione! ‪#‎KloseDay‬ S.S. Lazio”

Non solo i compagni di squadra, anche la stessa Lazio ha deciso di omaggiare Klose attraverso i propri account social. “L’orgoglio è nostro, non ti dimenticheremo mai. #DankeMiro”, la frase che accompagna la foto di Miro e le parole rilasciate poche istanti fa direttamente dall’Olimpico. Subito dopo, è arrivato il saluto anche dell’ex Primavera, Minala: “Un saluto speciale a una leggenda. Sono lieto di aver giocato con te, in bocca al lupo Miro!”.

#DANKEMIRO

Una foto pubblicata da Keita Balde Diao✔ (@keitabalde14) in data:

OBRIGADO CAMPEÃO 🙌🏽 #dankemiro #miroday #miroslavklose “ti porteró sempre nel mio cuore” 💙

Una foto pubblicata da Felipe Anderson (@f_andersoon) in data:

Sei unico. Sei grande amico mio. Esempio che porteró sempre con me. DANKE MIRO

Una foto pubblicata da Felipe Anderson (@f_andersoon) in data:

Un saluto speciale a una leggenda sono lieto di aver giocato con te bocca al lupo MIRO forza Lazio 💙

Una foto pubblicata da Minala Joseph Marie (@minalajosephmarie) in data:

Bazzani: “Lazio da settimo-sesto posto, nonostante l’inizio difficile”. E su Klose e Inzaghi

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L’ex centravanti della Lazio Fabio Bazzani è intervenuto ai microfoni di TMW. Sull’ultima volta con la maglia biancoceleste di Miroslav Klose: “Ha dimostrato di essere un campione, un calciatore di spessore incredibile e un esempio per i più giovani. Da quando è arrivato Inzaghi poi ha ha mostrato anche la sua ottima forma atletica, che lo ha fatto tornare subito decisivo per la squadra. È una perdita incredibile per la Lazio“. Poi su Inzaghi: “Merita la conferma, perché ha lavorato bene. Lo conosco personalmente e so quanto si è impegnato nel suo percorso col Settore Giovanile. Negli ultimi due mesi ha dimostrato di essere pronto e sono certo che, se la Lazio non gli darà una chance, la troverà altrove. Sulla stagione dei biancocelesti: “Si poteva fare qualcosa di più. L’annata purtroppo non è andata per il verso giusto, ma non è la prima è non sarà l’ultima volta. Penso che la squadra, nonostante il ritardo accumulato nella prima parte di stagione, che è stato decisivo, potesse ambire al settimo o al sesto posto. Quello dell’anno passato invece è stato un exploit“. In chiusura, due parole sul suo Mezzolara, atteso dall’ultimo passo verso la Serie D: “La squadra sta provando a recuperare un po’ di condizione dopo una stagione difficile e lungo in un girone complicato. Sappiamo che sarà una partita senza domani e conterà tantissimo l’aspetto mentale più che quello fisico. Lo spirito comunque è buono, quindi ho fiducia“.

Panchina, tutti i nomi per il dopo Inzaghi: il favorito è…

Chiusa con un anonimo ottavo posto la stagione 2015/2016, per la Lazio è tempo di concentrarsi sul futuro. La rivoluzione estiva è pronta a partire e stavolta, per riportare la squadra il prossimo anno ai livelli che le competono, si dovranno azzeccare tutte le scelte. Prima fra tutte quella relativa all’allenatore, che certamente non sarà Simone Inzaghi. Tra i nomi circolati per la sostituzione del tecnico piacentino, il più indiziato è quello di Jorge Sampaoli. Come rivela l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, l’ex commissario tecnico del Cile è stato l’unico allenatore contattato dalla dirigenza biancoceleste finora e nei prossimi giorni (si parla di martedì, mercoledì al massimo) potrebbero esserci importanti sviluppi nella trattativa. Lotito sembra intenzionato a puntare su di lui per rilanciare la Lazio.

Attenzione però a possibili alternative. Prima fra tutte Ventura, che a breve si libererà dal Torino, senza dimenticare Gasperini, Prandelli Mazzarri, che piacciono molto, nonostante su di loro la concorrenza sia notevole. Stuzzica non poco anche il profilo di Maran, che potrebbe lasciare il Chievo per misurarsi in una grande piazza, mentre per Montella le piste più percorribili sono quelle che portano al Milan e alla Nazionale.

Anche per l’Under 15 stagione finita: il Palermo vince 4-0 ed elimina la Lazio

L’Under 15 di Paolo Ruggeri non è riuscita a mantenere il vantaggio di misura ottenuto nei sedicesimi di finale dei play off contro il Palermo. I siciliani hanno travolto con un secco quattro a zero i biancazzurri, passando il turno e costringendo gli aquilotti a dire addio alle ambizioni di scudetto.

Dopo l’eliminazione della Primavera per mano dell’Empoli e l’avventura già finita nella regular season per l’Under 17, alla Lazio restano gli Allievi Fascia B Elite Regionali, che giocheranno la semifinale contro la Roma martedì a Trigoria.

Paratici (DS Juventus) a Roma per Lazio-Fiorentina: Biglia o Candreva nel mirino?

Il coordinatore dell’area tecnica e direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici era presente domenica sera allo stadio Olimpico di Roma per seguire la sfida tra Lazio e Fiorentina.

Potrebbero esserci due laziali nel mirino dei cinque volte campioni d’Italia. Uno in particolare visto che Lucas Biglia, accostato ai bianconeri nei discorsi di mercato degli ultimi giorni, non era in campo per squalifica. Ma a centrocampo la Juventus si starebbe orientando verso altri tipi di profili, su tutti il giallorosso Miralem Pjanic, che con le sue doti da assist-man sarebbe potenzialmente micidiale per innescare la velocità di Dybala.

L’altro interesse mai sopito da parte del DS juventino è quello per Antonio Candreva. Per l’esterno di Tor de’ Cenci l’attenzione della Juventus è sempre alta, ma le richieste di Lotito saranno altissime. Paratici ha iniziato a sondare il terreno, sabato prossimo tornerà a Roma per la finale di Coppa Italia: il mercato è appena iniziato…

TEMPI BELLI – Facilmente migliorabile

Questa è una squadra facilmente migliorabile. E’ il sospiro di sollievo che si può tirare alla fine di un’annata pazzesca, dolorosa, irritante, ma comunque degna di essere vissuta come sempre quando si parla di Lazio.

E’ facilmente migliorabile perché fare un buon mercato non sarà difficile in sostituzione di determinati elementi visti in queste settimane. Mesi. Qualcuno anche anni. Ecco, qualcuno andava migliorato prima, se si può allargare il termine a una visione più completa.

E’ facilmente migliorabile perché non è semplice, nel corso di un anno, mancare tutti gli obiettivi che contano ad uno ad uno, senza neanche riuscire a dare un motivo di gioia a tifosi ormai rivoltati gli uni contro gli altri. Un altro aspetto facilmente migliorabile, o forse no perché tutte le dirigenze prima o poi passano, l’abitudine a sghignazzare quando la tua squadra del cuore perde ti lascia invece un buco nel cuore che è difficile ricoprire, anche quando vorresti cambiare marcia.

E’ facilmente migliorabile perché basterà scegliere un allenatore, uno, per aprire un nuovo ciclo e non rinchiudersi in un autismo che porterebbe a gestire tutto dentro le mura di Formello, mentre fuori c’è un mondo che va avanti. Servono idee nuove, che arrivano sempre da fuori le mura di cinta.

C’è solo una cosa che non sarà possibile migliorare: un altro Klose non lo si troverà mai. Per l’eleganza e lo stile dimostrati ieri sera, un giocatore al passo d’addio che non voleva nemmeno tirare un rigore finale. Per il calore di un pubblico con molti che hanno ingoiato un grosso rospo per essere lì ad applaudirlo.

Ecco, in quel giro di campo finale si è ritrovata la lazialità. Compostezza, sorrisi, eleganza, bambini emozionati e qualche ragazza in lacrime, ma per un secondo la percezione che tutto fosse calcio e nulla più. Come se in una famiglia in lite l’arrivo di un vecchio parente avesse avuto l’effetto della madeleine di Proust, riportando tutti ad un passato in cui il giro di campo finale era un saluto per l’estate, un arrivederci a settembre.

Profumi nuovi, idee nuove. Non sarà difficile migliorare.

Fabio Belli

Furia Brocchi nello spogliatoio Milan: “Non avete le p***!”

In campo come nella vita diceva Nereo Rocco. In effetti Christian Brocchi si sta rivelando un guerriero anche fuori dal campo di gioco. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, il tecnico del Milan dopo la brutta sconfitta contro la Roma, nello spogliatoio avrebbe tuonato contro i suoi giocatori. “Non avete dignità, non avete palle”, le dure parole dell’ex centrocampista della Lazio. “La Roma ha giocato un’amichevole, non hanno nemmeno sudato. Vi siete fatti prendere in giro senza neanche reagire“. Alla sfuriata non è seguita risposta, i giocatori hanno accettato il biasimo dell’allenatore.

Il futuro di Biglia non è così certo come si pensa: previsto un incontro con la società per…

Come capisci quando un giocatore è fondamentale? Quando la sua presenza o assenza può fare il bello e il cattivo tempo nelle prestazioni sua squadra. Ovviamente stiamo parlando del perno del centrocampo biancoceleste, il capitano: Lucas Biglia “Biglia è un giocatore unico nel suo ruolo, un giocatore a cui nessuno rinuncerebbe mai” e “Non avevamo Biglia e me la vorrei giocare con lui”: queste sono state le dichiarazioni di mister Inzaghi nelle conferenze pre e post Fiorentina, a testimonianza di quanto sia vitale Biglia per questa Lazio. Da mesi ormai si da quasi per scontato il suo addio, ma forse un barlume di speranza ancora c’è, e ciò sarebbe una bella fortuna per la società visto che sinceramente (per essere ottimisti)  crediamo ben poco che sia in grado di trovare un sostituto all’altezza. A prescindere da chi siederà sulla panchina il prossimo anno la Lazio ha il dovere di costruire una squadra in torno a lui e come detto poc’anzi una speranza ancora c’è. Secondo quanto riportato da “lalaziosiamonoi l’agente del giocatore incontrerà la Lazio prima di partire per la Coppa America (in programma dal 3 al 26 giugno negli Stati Uniti). Le parti si confronteranno, nella speranza reciproca di arrivare a un accordo.

La società vuole farlo diventare il top player della Lazio , per questo avrebbe deciso di prolungare il su contratto (che scade nel 2018) di un anno ma con un ingaggio decisamente ritoccato (passando dagli attuali 1.5 milioni di euro ai 2.4 bonus compresi). Una sforzo decisamente notevole ma che potrebbe rivelarsi inutile se poi non si è in grado di costruirgli attorno una squadra di livello. Un altra annata così disastrosa non è accettabile. A Roma sta bene, s’è imposto come leader e si è conquistato una maglia da titolare nella Nazionale argentina. Cambiando squadra dovrebbe ricominciare da capo, rimettersi in discussione e ricominciare la scalata anche se avrebbe sicuramente la possibilità di giocare la Champions League, cosa che con l’attuale società ormai si è capito che sarà solo un sogno. Nei prossimi 15-20 giorni ci sarà svelato il futuro di Lucas Biglia.

RASSEGNA STAMPA – Lazio, Klose saluta: “Il pubblico mi ha spinto a calciare il rigore”

“Il pubblico mi ha spinto a tirare il rigore? Sì, mi ha fatto pressione. Non li tiro mai, ma è andata bene”. Miroslav Kloseracconta così, nel dopo gara  il siparietto che si è venuto a creare al 28′ del secondo tempo, quando il tedesco voleva lasciare la battuta del penalty a Felipe Anderson. Alla fine, acclamato dai tifosi, il bomber si è deciso a presentarsi sul dischetto e ha messo a segno la rete che gli ha permesso di diventare, assieme a Pandev, il marcatore straniero più profilo della storia della Lazio con 64 reti.

Fonte : La Repubblica

 

RASSEGNA STAMPA – Lazio-Fiorentina 2-4, i viola rovinano la festa a Klose

L’addio di un campione fa tutto il rumore del mondo. Miroslav Klose, leggenda silenziosa e umile, saluta la Lazio in punta di piedi come sempre è stato. Lo stadio Olimpico, per il “Klose Day”, ritrova 30 mila anime per l’ultimo saluto all’attaccante tedesco. Il coro è unanime, un battere le mani, un’ovazione. Il panzer entra in campo, indossa la maglia celebrativa in suo onore, l’aquila stilizzata e sul petto “2011-2016 Danke Miro”. Sui maxischermi scorrono uno ad uno i suoi 63 gol, ne firmerà un altro su calcio di rigore e raggiungerà Goran Pandev come miglior marcatore straniero nella storia del club biancoceleste. Serve a poco, la Fiorentina vince 2-4, il tecnico Inzaghi sa che potrebbe essere fatale per il suo futuro. Cinque anni scivolati in fretta, i gemellini Noah e Luan al suo fianco per raccogliere insieme al papà l’ovazione dei tifosi e la targa celebrativa che gli consegna il presidente Lotito tra i fischi assordanti. Poi rivela al mondo la sua voce e ringrazia: “Grazie a tutti i tifosi, è stato un onore indossare la maglia della Lazio, sono stati cinque anni che non dimenticherò mai. Vi auguro per il futuro tutto quello che vi meritate. Siete incredibili”.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Klose, centravanti dai modi gentili e dalla classe superiore

Applausi, cori e lacrime. Ogni addio è malinconico e struggente ma quando saluta un campione come Klose allora le emozioni si moltiplicano e ti scuotono l’animo fino in fondo. In quel giro di campo finale il pubblico ha rivissuto tutte le prodezze che il tedesco ha regalato nelle 5 stagioni vissute in biancoceleste. Era arrivato a parametro zero, quasi a chiudere una grandissima carriera, a Roma ha conosciuto una seconda gioventù entrando nel cuore della gente. Gli è mancato un solo gol per entrare anche nella storia, come miglior goleador attaccante straniero. Dopo il rigore, che stava per lasciare a Anderson, a testimonianza di un altruismo tipico soltanto dei grandissimi, ci ha provato più volte, sfiorando la doppietta. L’Olimpico lo ha salutato da re, in segno di riconoscenza e ammirazione. Rimarrà comunque un calciatore unico, un centravanti dai modi gentili, dalla classe immensa, che rispetta ogni compagno come con umiltà e generosità, un personaggio categoria superiore. Negli anni da laziale ha stabilito un record ancora più importante: migliore cannoniere delle fasi finali dei Mondiali. Ha chiuso l’avventura romana alla grande: 5 reti su 5 partite, l’ultima con la fascia da capitano. Inzaghi gli ha restituito il ruolo che gli spettava, quello di titolare, non mortificandolo come aveva fatto Pioli, che lo aveva relegato a comprimario. Resta un rimpianto perché con un Klose così competitivo, anche a 38 anni, la Lazio avrebbe potuto chiudere con una classifica decisamente migliore. Vista la freschezza atletica, manifestata fino all’ultima gara, avrebbe potuto giocare ancora un anno: non sarà facile né sostituirlo, né dimenticarlo, bisogna soltanto rispettare la sua scelta e dirgli grazie.

Fonte : Il Messaggero

FORMELLO – Arriva il “rompete le righe”, appuntamento ad Auronzo. Mentre Klose e compagni…

Finisce ufficialmente il pessimo campionato della Lazio. Ora per un mese e mezzo circa i calciatori staccheranno la spina, esclusi chi prenderà parte all’Europeo e alla Coppa America che recupererà le ferie a luglio. Alcuni hanno già le valigie pronte come Felipe Anderson, partito in serata, Mauricio e Patric che hanno un volo domani, altri lasceranno Roma nei prossimi giorni. Chi rimarrà ancora qualche giorno nella capitale sarà presente domani sera alla cena di Miro Klose. Il tedesco infatti ha organizzato un ultimo saluto informale con amici e alcuni compagni in un ristorante nei pressi di Formello. Per i compagni sarà l’ultima occasione per salutare quel mito di Miro, anche in via non ufficiale. Per il resto, tutto rimandato ad Auronzo per il ritiro estivo (quando inizierà la stagione 2016-2017 ), ma con quale allenatore? Tare ha detto che entro 2 settimane si saprà tutto. Da capire anche con quali giocatori visto che lo stesso Ds ha promesso una rivoluzione controllata.

 

Incredibile rivelazione di Klose: “Non ho scelto io di andar via”

Lazio Fiorentina è stata l’ultima partita di Klose con la maglia della Lazio. Il tedesco lascia il club capitolino dopo 5 stagioni e 63 reti.

Dopo il saluto in campo ai tifosi, n zona mista Miro Klose ha salutato anche i giornalisti. Queste le sue parole: “Sono molto emozionato, è stato tutto bellissimo. Non abbiamo giocato bene, non siamo riusciti a fare quello che avevamo preparato in allenamento”. Per un solo gol Klose non ha eguagliato il record di Pandev: “Non posso arrivare dappertutto davanti. Conosco Pandev, è un grande giocatore che ha dato molto alla Lazio. La squadra più importante? Il Bayern perché lì ho imparato tantissimo ma la Lazio rimarrà per sempre nel mio cuore perché non dimenticherò mai il calore dei tifosi. Il gol più bello? Quello nel derby all’ultimo minuto“.

Quando gli viene chiesto a cosa si è affezionato di più dell’Italia Miro non ha dubbi: “Al cibo e al tempo”. Poi sul futuro: “Non so che farò, ho detto al mio agente che adesso voglio soltanto godermi il momento”. Quando gli viene chiesto se Lotito ha provato a trattenerlo lui risponde: “Zero. Nessuno ha parlato con me, non ho deciso io di andar via”. Sulla spaccatura tra società e tifosi Klose glissa: “Preferisco non dare consigli perché li sbaglio sempre (ride, ndr). Il mio successore? Ce ne sono tanti in giro”. 

Fabrizio Piepoli

CONFERENZA – Sousa: “Noi bravi a togliere profondità alla Lazio”

Difficile prevedere un epilogo migliore, un 4 a 2 all’Olimpico che riempie pieno di gioia Paulo Sousa. Non a caso il tecnico portoghese si è presentato sorridente in conferenza stampa al termine del match. Queste le sue parole: “Sono contento per come abbiamo interpretato la partita e mi dà gioia vedere Lezzerini che ha mostrato concentrazione e comunicazione quando la partita si era messa subito male. Abbiamo creato tanto ma siamo stati più concreti del solito. Ho visto che la squadra è cresciuta. Dobbiamo creare maggiore profondità e alternative di gioco. I ragazzi hanno mostrato grande professionalità, soprattutto Roncaglia che ha giocato da terzino dimostrando attitudine e predisposizione al bene della Fiorentina. Sono contento di lavorare con questi ragazzi. La chiave della partita è stata negare profondità alla Lazio. Siamo stati noi a creare profondità e ribaltando il risultato abbiamo costruito scalini per il futuro”.

 

 

 

Pradè: “Stasera abbiamo mostrato la nostra forza. Ho chiesto a Klose la maglia”

A fine partita il direttore sportivo viola Daniele Pradè ha commentato la partita vinta all’Olimpico contro la Lazio: “L’inizio è stato duro ma poi abbiamo mostrato personalità e attaccamento. Stasera abbiamo dimostrato la nostra forza nonostante i momenti difficili”. Pradè confessa di aver fatto una richiesta a Klose: “Gli ho chiesto la maglia a fine partita. Stasera ha avuto il giusto tributo che si merita”.

 

CONFERENZA – Inzaghi: “Vorrei rigiocarmela con Biglia. Klose? Insostituibile”

Queste le parole di Simone Inzaghi in conferenza stampa dopo Lazio Fiorentina, ultima giornata di serie A Tim:

Quante chance hai di restare?

“Ne ho già parlato e non voglio riparlarne. Stasera abbiamo regalato il primo tempo dopo aver fatto il primo quarto d’ora, poi ci siamo allungati e abbiamo regalato 3 gol. Nella ripresa con qualche aggiustamento la squadra ha reagito, col 4 a 3 avremmo pressato di più nel finale. Non avevamo Biglia e me la vorrei giocare con lui, al di là che ha giocato Cataldi che ha dato il massimo ma lui è una mezzala. Abbiamo pagato l’assenza di Biglia che finora non era mai mancato”.

Bilancio?

“Quando sono subentrato alla guida della Lazio se mi avessero detto che avrei fatto 4 vittorie su 7 avrei firmato data la condizione difficile in cui versava la squadra. Ho il rammarico per stasera. Il primo tempo è stato della Fiorentina ma il secondo tempo è stato nostro, abbiamo concesso troppo. Non avevamo ancora giocato una partita senza Biglia. Questa cosa va presa in considerazione perché questa squadra ha dimostrato anche nella precedente gestione che va in difficoltà senza di lui perché in Italia non c’è nessuno con la sua classe e con le sue caratteristiche”.

Klose?

“E’ insostituibile ma si proverà a farlo nel migliore dei modi. Difficile trovare un sostituto al’altezza, soprattutto dal punto di vista umano. Sono stato contento che ha segnato, sarei stato più contento se non avessimo perso ma la Fiorentina è la quarta forza del campionato. L’ha dimostrato nel girone d’andata che è una buona squadra e rognosa da affrontare”.

Cosa manca per il salto di qualità?

“L’anno scorso questa squadra è arrivata terza, non è da ottavo posto perché eccetto la Juve se la gioca con tutti”.

Inzaghi: “Peccato la sconfitta ma buona la reazione”. Poi sul suo futuro…

Mister Simone Inzaghi è intervenuto ai microfoni di SportMediaset al termine di Lazio-Fiorentina, 38esimo ed ultimo turno di campionato di Serie A Tim. L’ultima di Klose con la maglia della Lazio, si è conclusa con la vittoria dei viola per 2-4.

Campionato chiuso con una sconfitta: “Il campo ha detto che è stata una buona partita, un tempo a testa, con la Fiorentina che ha meritato nel primo e noi nel secondo. Dovevamo essere più bravi, abbiamo avuto un buon impatto, poi ci siamo allungati e abbiamo avuto qualche disattenzione di troppo. Mi dispiace perchè avrei voluto chiudere con una vittoria. Nel primo tempo abbiamo giocato male, poi nel secondo abbiamo reagito e avremmo anche meritato il pareggio“. Un bilancio ed un pensiero sul futuroPenso di aver fatto un buon lavoro, io mi confermerei. Sono stato contento che il pubblico abbia salutato la squadra, nonostante la sconfitta siamo usciti tra gli applausi“. Sull’incontro della società con Sampaoli: “L’ho detto anche in conferenza, è normale che una società debba incontrare allenatori e poi decidere. Io ho fatto il massimo in queste partite, la squadra mi ha seguito, poi sarà la società a decidere“. Un aggettivo per Miroslav Klose: “Insostituibile“. Tare ha detto che Inzaghi è destinato ad un grande futuro da allenatore: “Sappiamo bene come funziona il calcio. Adesso la società ha visto cosa posso dare, anche nel calcio dei grandi. L’obbiettivo era arrivare nelle prime 8 per evitare i preliminari, poi la società con calma deciderà cosa fare. Peccato aver chiuso una sconfitta ma il pubblico ha comunque apprezzato il nostro secondo tempo. Sono comunque sereno, vediamo cosa potrà succedere“.

Inzaghi è poi intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel: “E’ stato un bel cammino, 7 partite intense. Se alla vigilia mi avessero detto di firmare per 4 vittorie lo avrei fatto subito. Certo volevamo chiudere con una vittoria davanti al nostro pubblico, ma abbiamo sbagliato il primo tempo. Abbiamo centrato l’obbiettivo ottavo posto per evitare il preliminare di Coppa Italia“. Sul suo futuro:”Penso di esser pronto per allenare questa squadra. La società ha visto il mio operato e può valutarlo. E’ normale che abbia incontrato altri allenatori e si guardi intorno, poi prenderà le sue decisioni“. Riguardo l’ultima di Klose: “Anche stasera la gente laziale ha dimostrato quanto ami la propria squadra e i propri giocatori. Klose è uno di questi, uno che dà tutto per la maglia. Il pubblico ha gradito. La Lazio e i suoi tifosi hanno salutato nel migliore dei modi un grande campione come Miro“. Senza Biglia la squadra è in difficoltà: “Giocare senza Biglia è molto difficile, Lucas è insostituibile in quel ruolo. Senza di lui la squadra fa fatica, di giocatori come lui in Italia non ce ne sono“. Infine sui prossimi impegni della squadraErano previsti due allenamenti perchè ci doveva essere un’amichevole all’estero, invece è saltata quindi i ragazzi da stasera sono liberi. Sul futuro si deciderà con grande tranquillità“.

Klose: “Oggi ho provato una grande emozione. Le mie più grandi soddisfazioni? Con la Roma….”

Al termine della partita tra Lazio e Fiorentina, terminata 4 a 2 per i viola è intervenuto ai microfoni di Mediaset premium il Re Miro Klose, ancora con gli occhi lucidi pieni di emozione, dopo esser stato portato in trionfo dai tifosi e dai suoi compagni. Ecco le sue parole:

Nonostante l’ennesima sconfitta della Lazio, Miro prova comunque una grande emozione per l’affetto ricevuto: “Grande emozione Sì. Mi hanno impressionato perché io non tiro mai i rigori, fortunatamente l’ho buttata dentro. Ho pensato che era meglio se tirava Felipe (Anderson ndr). Antonio (Candreva) era già uscito dal campo ed è andata così. Il gol più bello? Quello al mio primo derby all’ultimo secondo. Quello rimarrà per sempre perché ha creato un emozione dentro di me e alla squadra, ho visto la gente piangere. Quel gol ha fatto breccia nel mio cuore“. Sul futuro: “Non lo so, ho detto al mio manager che voglio finire la stagione bene ed ora vedremo cosa c’è sul tavolo e decideremo“. Mentre la partita che porta nel cuore possiamo solo immaginare qual è: “La finale di Coppa Italia con la Roma, quella è stata veramente spettacolare“.

Miro Klose è poi intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. Queste le sue parole: “Sono tranquillo. E’ stato un grande onore per me indossare questa maglia. Io ho dato sempre tutto e ai tifosi posso solo dire grazie, mi hanno dato un grande calore dal primo giorno ad oggi“. Una maglia celebrativa per il grande addio: “Questa maglia vale tantissimo. La mia famiglia mi ha dato sempre tanta forza, fin dal primo giorno. Quello che sono in campo lo devo a loro. Tutta la forza che riesco a dare in campo è grazie a loro dietro che lavorano, soprattutto mia moglie“. Con il gol di stasera ha raggiunto Pandev: “E’ un piacere essere arrivato al primo posto dei gol segnati insieme a un grande giocatore come Goran Pandev, ma tornando ai tifosi è stato veramente bellissimo, ho visto gente commuoversi, sono molto contento“. Ancora un ringraziamento ai tifosi: “Posso solo dire grazie a tutti. Ovviamente non potevo dare a tutti quelli venuti allo stadio una mia foto o un autografo. E’ stato un onore per me, i tifosi mi hanno dato tanto, è stata una bellissima serata“. Su un suo ritorno in futuro: “Spero non pensa come giocatore! (ride ndr). La vita è strana e bella, non si sa cosa potrà succedere. Adesso posso pensare al mio futuro, ho tanto tempo, vedremo. Due mesi fa ho parlato con il mio procuratore e gli ho detto che fino alla partita di oggi non avrei voluto sentire alcuna voce e poi avrei deciso. Ho ancora voglia di giocare, adesso parlerò con la mia famiglia e poi prenderemo una decisione“.

Lazio-Fiorentina, Le pagelle di Davide Sperati

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ECCO LE PAGELLE DI LAZIO-FIORENTINA
LAZIO

Marchetti 5,5 – Non può fare nulla per evitare il primo e il terzo gol, mentre sulla rete di Bernardeschi forse poteva chiudere le gambe. Portiere che meriterebbe una ben altra solidità difensiva.

Konko 6 – Sull’out di destra anche stasera conferma quanto di buono fatto in questo campionato. Anche lui però soffre la velocità di Tello.

Bisevac 4,5 – Dopo la rete contro il Carpi ci si aspettava di più dal centrale biancoceleste. Troppo morbida la marcatura sulla seconda rete mentre sullo scatto di Tello rimane troppo indietro.

Gentiletti 4,5 – Anche stasera non brilla di luce propria, anzi. Impreciso senza motivo, è davvero un giocatore fuori condizione.

Lulic 5 – Bello il gol che apre le marcature ma poi la prestazione è da dimenticare. Soffre Tello ed è spesso distratto sui movimenti difensivi.

Parolo 4,5 – Praticamente non è mai nel vivo del gioco. Anche stasera soffre lì in mezzo al campo. Clamorosa la svista che dà il via alla terza rete degli ospiti.

Cataldi 4,5 – Al posto dello squalificato Biglia, inizia bene (dieci minuti) ma poi sparisce dalla scena. Tocca pochissime volte il pallone. Stagione da dimenticare. Dal 59′ Milinkovic 6 – Appena entra ci prova dalla distanza ma Lezzerini devia a lato.

Onazi 5 – Orfano di Biglia, è comunque il meno peggio del disastroso centrocampo capitolino. Esce quando termina la benzina. Dal 83′ Mauri s.v.

Candreva 6 – Anche oggi si guadagna gli applausi del pubblico pagante con una prestazione molto generosa. Esce fra gli applausi dell’Olimpico. Dal 67′ Anderson 6,5 – Entra subito col piglio giusto regalando tocchi di classe. Bravo anche nel donare a Klose la palla del penalty.

Klose 6 – L’ultima gara con la maglia della Lazio non è certo da ricordare. Stretto nella morsa viola, non riesce a trovare il guizzo giusto. Nel finale realizza il rigore che strappa almeno un sorriso ai tifosi presenti.

Keita 6,5 – Pimpante come al solito suo, sfiora il gol al 63′. La Lazio deve ripartire da questo piccolo talento.

All. Inzaghi 6 – Dopo un avvio convincente grazie alla rete di Lulic, col passare dei minuti la sua formazione si abbassa troppo.

FIORENTINA

Lezzerini 5,5 – All’esordio in serie A è sfortunato in quanto la conclusione di Lulic è davvero imprendibile. Comunque non appare molto tranquillo.

Tomovic 6,5 – Bravissimo nel controllare le giocate degli attaccanti avversari,

Rodriguez 6,5 – Il capitano dei Viola è il perno centrale della difesa a tre proposta dal tecnico. Eccellente la marcatura sul tedesco Klose.

Astori 6 – Deve marcare Candreva e lo fa abbastanza bene. Anche nella ripresa si conferma su alti livelli.

Bernardeschi 6,5 – Pericoloso sui calci piazzati è bravo a mettere dentro la palla del due a uno. A Inizio ripresa colpisce anche la parte superiore della traversa.

Vecino 7 – Già al 10′ ci provava ma senza essere abbastanza preciso. Alla mezz’ora invece è bravo nel respingere di prima una palla all’angolino basso che regala il pari ai suoi. Nella ripresa realizza la sua prima doppietta in serie A portando a quattro le reti segnate dalla Viola. Dal 79′ Costa s.v.

Badelj 6,5 – Bravo nel conquistare diversi palloni sulla linea mediana, è lesto anche nel proporre passaggi in profondità.

Alonso 5,5 – Un po’ troppo timido nella prima fase iniziale, esce al 28′ per un infortunio alla spalla. Dal 28′ Roncaglia 6 – Entra posizionandosi esattamente nel ruolo del compagno sostituito.

Tello 7,5 – Il Migliore. Sulla destra spinge parecchio mettendo in allarme Lulic, poi appena cambia lato manda in tilt Konko servendo un gran palla a Bernardeschi. Dal 83 Kalinicic s.v.

Mati Fernandez 6,5 – Gara al piccolo trotto, cresce pian piano muovendosi abilmente sulla linea della tre quarti. Sbaglia pochissimi palloni.

Zarate 6,5 – L’ex giocatore della Lazio spreca al 20′ la palla buona per pareggiare il conto delle reti. Ciò nonostante, insieme a Tello è il migliore della prima frazione.

All. Sousa 7 – Ampio turn over per il tecnico portoghese che comunque ha vita facile contro una Lazio davvero scialba.

Arbitro: Manganiello 6,5 – Una gara semplice per questo arbitro agli inizi che non ha particolari problemi nel dirigere una gara a senso unico. Al 74′ senza dubbi concede il rigore alla Lazio.

TABELLINO DI
LAZIO-FIORENTINA 2-4

Lazio (4-3-3): Marchetti; Konko, Bisevac, Gentiletti, Lulic; Parolo, Cataldi (dal 59′ Milinkovic), Onazi (dal 83′ Mauri); Candreva (dal 67′ Anderson), Klose, Keita. A disp: Berisha, Guerrieri, Mauricio, Patric, Braafheid, Morrison. All. Simone Inzaghi

Fiorentina (3-4-2-1): Lezzerini; Tomovic, Rodriguez, Astori; Bernardeschi, Vecino )dal 79′ Costa), Badelj, Alonso (dal 28′ Roncaglia); Tello (dal 83′ Kalinic), Mati Fernandez; Zarate. A disp: Tatarusanu, Satalino, Blaszczykowski, Ilicic, Kone. All. Paulo Sousa

Arbitro: Gianluca Manganiello della sezione di Pinerolo

Marcatori: 2′ Lulic (L), 30′ Vecino (F), 39′ Bernardeschi (F), 44′ Tello (F), 70′ Vecino (F), 73′ Klose (L)

Ammoniti: T. Costa

Espulsi:

LA CRONACA – L’ultimo regalo di re Miro, ma la Lazio finisce malissimo una stagione anonima

ROMA – Lazio Fiorentina è stata la sfida tra due grandi decadute del nostro calcio. Dai vertici del calcio italiano rispettivamente con le presidenze di Cragnotti e Cecchi Gori, alla lotta per la metà della classifica. Ai viola è andata leggermente meglio con la qualificazione all’Europa League, mentre i biancocelesti hanno visto sfumare pian piano tutti gli obiettivi stagionali: dalla supercoppa italiana, alla Champions League, finendo con la qualificazione all’Europa. Il campionato della Lazio si è chiuso stasera, così come l’avventura in biancoceleste di Klose che lascia la Capitale con 62 reti siglate in 5 stagioni. All’Olimpico finisce 2 a 4, con Vecino grande mattatore di serata. Unica nota positiva la rete di Klose, che fa il suo ultimo regalo al popolo biancoceleste.

LULIC DA CINETECA – La Lazio parte a razzo e al secondo minuto Lulic illumina l’Olimpico con un gol da antologia: stop di petto e destro all’incrocio dei pali. Una rete splendida che scatena i cori dei supporters biancocelesti e l’abbraccio dei compagni. La partita si addormenta e per un quarto d’ora la Fiorentina si rende leggermente pericolosa solo su palle inattive. Al 20′ grande chance per Zarate che si inserisce bene in area ma il suo mancino è sbilenco e finisce a lato. Grande rammarico per l’argentino che spreca una buona occasione da rete. La Lazio appare troppo rilassata e gli ospiti crescono di minuto in minuto: provvidenziale al 25′ l’intervento in tackle di Bisevac su cross di Bernardeschi. Il serbo rischia l’autogol ma è fortunato e salva la Lazio da un gol quasi certo. Brividi per la Fiorentina quando Candreva in area sbaglia l’appoggio per Klose e per poco il passaggio non si trasforma in un gollonzo, ma sfortunatamente la palla lambisce il palo e termina a lato.

QUARTO D’ORA DI ORDINARIA FOLLIA – Alla mezzora la Fiorentina trova il pareggio con Vecino che si ritrova la palla tra i piedi dopo una carambola in area e col destro trafigge Marchetti. Un pareggio tutto sommato meritato dato che i padroni di casa si sono addormentati dopo la rete di Lulic. Un minuto dopo Zarate impensierisce Marchetti che deve distendersi per deviare la palla in calcio d’angolo. Gol rimandato al 40′ quando Tello supera in velocità Konko e serve al centro Bernardeschi, il suo tiro è centrale ma Marchetti si dimostra poco reattivo lasciandosi passare il pallone sotto la mano sinistra. Sorpasso viola e tutto da rifare per i capitolini. Vantaggio che rischia di aumentare quando un pasticcio difensivo permette a Zarate di trovarsi a tu per tu con marchetti, ma il pallonetto dell’argentino sorvola la traversa. Il gol, però, è nell’aria e arriva al 45′ quando una palla persa goffamente in mediana da Parolo permette una rapida ripartenza viola che scaturisce nella rete di Tello. Si chiude così il primo tempo, con una Lazio completamente assente e in balia della Fiorentina. Ancora una volta emergono i problemi difensivi. Al duplice fischio una bordata di fischi assale l’11 di Inzaghi.

ENCEFALOGRAMMA PIATTO – La Fiorentina ricomincia il secondo tempo come aveva terminato il primo: bella triangolazione Zarate Badelj con quest’ultimo che da posizione centrale calcia a lato. Gli ospiti spingono sull’acceleratore in cerca del poker: Bernardeschi prende palla dalla trequarti e viene lasciato libero di avanzare fino al limite dell’area, ma fortunatamente il suo sinistro termina in curva. Encefalogramma piatto per la squadra romana incapace di riuscire a costruire le azioni più banali. Ci prova Keita al 63′ a scuotere la squadra con un destro che mette in mostra le qualità di Lezzerini. Anche Milinkovic (subentrato pochi minuti prima a Cataldi) impensierisce il portierino viola con un destro potente ma poco angolato.  Al 70′ splendida azione corale dei toscani che con passaggi di prima riescono a scardinare la debole retroguardia biancoceleste e portano al gol Vecino che sigla la sua doppietta personale.

L’ULTIMO REGALO DI RE MIRO – Al 73′ Lulic viene steso in area da Rodriguez, l’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto. Dagli undici metri ci va inizialmente Felipe Anderson ma tutto lo stadio incita a gran voce il nome di Klose. Il boato dell’Olimpico scioglie il freddo cuore del tedesco che si incarica della battuta e realizza la sua 63^ rete in biancoceleste. Il pubblico si infiamma e la Lazio cerca di accorciare ulteriormente le distanze: Keita prova la zampata su cross di Milinkovic-Savic, ma la palla termina a lato. I biancocelesti crescono e prima Keita, poi Milinkovic ci provano dalla distanza senza fortuna. All’85’ un’altra magia di Lulic che dopo aver dribblato con un tunnel un avversario, conclude in porta ma Lezzerini è reattivo e respinge col piede. Finisce 2 a 4, un risultato che riassume la stagione della Lazio. Difficile che a questo punto Inzaghi possa essere l’allenatore dei capitolini anche nella prossima stagione.