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Lazio, nel primo pomeriggio un big in Paideia per accertamenti

Manca ancora la partita contro la Fiorentina, ma la Lazio inizia già a impostare la prossima stagione. Scaldano i motori giocatori che potrebbero segnare il riscatto della società biancazzurra nella prossima annata. Su tutti Stefan De Vrij, che oggi sarà visitato in Paideia per accertamenti: il difensore olandese è ormai clinicamente guarito, ma è ora chiamato alla risposta del campo per capire se il ginocchio terrà al meglio dopo la lunga inattività. Alle 14.15 il centrale olandese effettuerà accertamenti strumentali per fare il punto sulle sue condizioni fisiche, in un cammino che dovrà portarlo ad essere pronto a scendere in campo con i compagni di squadra a luglio, nel ritiro di Auronzo di Cadore.

Verso il Klose-day – Ci sarà una premiazione e una dedica speciale sulla maglia

AGGIORNAMENTO ORE 10:58 DEL 11/05 –  In occasione dell’ultima gara di Miroslav Klose in biancoceleste, la società ha deciso infatti di omaggiare l’attaccante tedesco con una dedica cucita sulla divisa che i ragazzi di Inzaghi indosseranno per sfidare la Fiorentina: “Grazie Miro”, questo il messaggio, semplice ma ricco di gratitudine, rivolto al bomber tedesco. Lo scenario però, come riporta il Corriere dello sport, non sarà dei migliori. Come anticipato infatti dalla nostra redazione, ad oggi sono poco più di 4 mila i biglietti venduti, nonostante l’invito della società, pubblicato ieri sui propri social. I prezzi dei tagliandi, del resto, sono molto bassi già dalla scorsa settimana, con curve e distinti a 5 euro. Considerando i 14 mila abbonati, a stento si arriverà alle 30 mila presenze contro la Fiorentina. E’ comunque prevista una particolare premiazione e da un video emozionale in cui verranno raccolti i gol più belli del campione del mondo con l’aquila sul petto. Sperando che con i violi superi le attuali 63 gioie in biancoceleste (54 in campionato),superando così Pandev e Garlaschelli e diventare così, il bomber straniero più prolifico e il settimo nella classifica dei cannonieri del club. Al termine del match, infine ci sarà l’immancabile giro di campo con cui calerà definitivamente il sipario sull’avventura romana del Re.

AGGIORNAMENTO ORE 13:20 – Arriva anche il tweet della Lazio a rendere ufficiale l’addio di Klose. “Ci vediamo domenica all’Olimpico per salutare Miro“. Questo il messaggio apparso sui profili ufficiali Twitter e Facebook della società biancoceleste.

AGGIORNAMENTO ORE 8:30 DEL 10/05 – Aumenta leggermente il dato dei biglietti venduti. Ad oggi sono poco più di 2500 i tifosi che si sono assicurati un tagliando per partecipare al “Klose-day”.

Il sogno Europa è ormai infranto. Inzaghi però non molla e ha chiesto ai suoi giocatori una grande prestazione anche contro la Fiorentina per poter chiudere con un risultato positivo una stagione che di positivo ha avuto ben poco. Ma più che sul risultato, l’attenzione del popolo biancoceleste domenica sarà rivolta tutta su Miro Klose, che calcherà per gli ultimi 90 minuti il prato dell’Olimpico da calciatore della Lazio.  Sarà la sua festa, il suo giorno, sarà appunto il “Klose-day”.

Il dato parziale dei biglietti al momento, nonostante i prezzi popolari, non è molto incoraggiante. Si procede a rilento: è vero che siamo appena a lunedì ma ad oggi sono poco più di 1300 i biglietti staccati. Molti tifosi sono ancora combattuti tra andare e non andare, sospendere qualsiasi protesta giustificata per un “ultimo” saluto al Re oppure rinunciare ma con la voglia matta di vederlo, eventualmente, alla festa dei laziali: il 23 Maggio per l’evento “Di Padre in Figlio“. Mancano 6 giorni alla sfida di domenica, il tempo ci darà una risposta.

Sequestrato tritolo, la Sacra Corona Unita voleva uccidere il procuratore di Napoli

L’obiettivo era quello di uccidere il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo. A questo sarebbe servito il tritolo sequestrato il 29 aprile in provincia di Bari. La notizia è stata rivelata agli inquirenti della Dda di Bari da un collaboratore di giustizia vicino alla Sacra Corona Unita ma originario del napoletano il quale, in cella, alla fine del 2015, sarebbe entrato in contatto con uomini della camorra che parlavano di un agguato al magistrato.

Sulla vicenda indaga il pm Antimafia barese Roberto Rossi, che ha coordinato anche le indagini che hanno portato al sequestro dei 550 grammi di esplosivo letale, nascosto sotto un albero, di fronte al cancello della tenuta di un boss di Gioia del Colle (Bari), il trafficante di armi Amilcare Monti Condesnitt, il quale per questa vicenda è ora in carcere con altre 4 persone. E proprio aGioia del Colle, stando alle dichiarazioni del pentito, sarebbe dovuto avvenire l’attentato. Il clan che lo stava progettando aveva infatti studiato gli spostamenti di Colangelo fra Puglia eCampania e avrebbero colpito a Gioia, dove il capo dellaProcura di Napoli abita.

Rocca di Papa, a fuoco un auto. Coinvolto un ragazzo

Attimi di gran paura alle prime ore della sera di ieri lungo via Enrico Ferri, nel centro storico di Rocca di Papa dove una Fiat 600 guidata da un ragazzo ha improvvisamente preso fuoco probabilmente per il surriscaldamento del motore. Il giovane, accortosi delle scintille e del fumo che uscivano dal vano motore ha subito accostato l’auto ed ha chiamato i soccorritori. Sul posto sono intervenuti dopo alcuni minuti i vigili del fuoco e la polizia locale di Rocca di Papa.

Nel frattempo si era fermato anche un automobilista di passaggio, che senza pensarci due volte ha imbracciato l’estintore di un bar vicino ed ha aiutato il giovane in preda al panico ad estinguere le prime fiamme.
Nel tremendo rogo, l’utilitaria è andata distrutta, danneggiando anche un’autovettura parcheggiata vicino, il manto stradale e il muro di una proprietà privata adiacente.

Crespo: “Domenica sarò all’Olimpico per Miro. Inzaghi? Gli voglio bene ma…”

Il campionato della Lazio è finito da un pezzo ma la sfida di domenica sera con la Fiorentina ha comunque un significato importante: è l’ultima partita del Re Miro Klose ed è importante per Inzaghi aggiungere un gradino in più verso la conferma l’anno prossimo. Per parlre di tutto questo, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia, l’ex bomber biancoceleste Hérnan Crespo, che ha anche confermato la sua presenza stadio Olimpico per omaggiare il Re:

 “Il giorno che arrivò Klose dissi che finalmente era tornato un grande attaccante a vestire la maglia della Lazio. Ha dimostrato che è un giocatore di un calibro e di uno spessore impressionante. Solo vederlo allenare è stato un onore. E’ un esempio per i giovani con la sua professionalità e serietà. E ovviamente ha confermato di essere un cannoniere incredibile. Bisogna essere orgogliosi che la Lazio se lo sia tenuto stretto per cinque anni. Domenica ci sarà l’occasione per salutarlo, mi farà ancor più piacere essere presente allo stadio. Sarò all’Olimpico, e voglio precisare che non c’è nessun legame con la futura panchina della Lazio. Rispetto molto chi sta lavorando in questo momento alla Lazio. Voglio bene a Simone, è un bravo ragazzo. Però in un futuro, non so quanto lontano, mi piacerebbe allenare la Lazio. Voglio ripercorrere quello che ho fatto da giocatore. Conosco la situazione ambientale che c’è in questo momento a Roma nella Lazio ma non mi spaventerebbe. Lavorare in una piazza così importante ha tanti aspetti belli ma anche qualche criticità, ma bisogna metterlo in conto se si vuole fare questo mestiere. E di sicuro sono molti di più gli aspetti positivi. Non conosco il motivo dell’esonero di Pioli. E’ indiscutibile che lo scorso anno abbia fatto un grandissimo lavoro. Il problema è sempre legato al progetto e agli obiettivi. Se perdi il preliminari e avevi costruito le tue ambizioni intorno a quella partita, è chiaro che la stagione diventa subito fallimentare, se alzi troppo l’asticella le ambizioni crescono e non sempre è facile concretizzarle. Simone Inzaghi ha fatto bene ad accettare, non si può rifiutare una piazza come Roma, tutti abbiamo l’ambizione di allenare in serie A. Non credo che la Lazio abbia pensato che Inzaghi fosse il salvatore della patria. Se hanno scelto di prendere Inzaghi significa che sono state fatte le valutazioni per quello che ha già fatto vedere in primavera. Pensare di perdere Biglia fa piangere il cuore. E’ un giocatore di livello, ne vedo pochi nel suo ruolo alla sua altezza. Però è chiaro che alla sua età c’è la voglia di giocare in una squadra con ambizioni di vittoria nell’immediato. Tutto dipende dal progetto, in base alle intenzioni della Lazio sul mercato si può dire è giusto tenere Biglia e comprare altri giocatori per lottare al titolo. Oppure è giusto vendere Biglia per avere i soldi necessari per rinforzare la squadra

Tanti personaggi del mondo Lazio per la XVI Edzione di Amorvolley

Il presidente della Lazio Pallavolo Giorgio D’arpino ancora una volta ha colto nel segno. Tanti amici, ospiti, autorità del mondo dello sport hanno preso parte alla presentazione della XVI Edizione di Amorvolley-Un bambino aiuta un bambino , la manifestazione che giovedì 12 maggio vedrà lo Stadio della Farnesina gremirsi di oltre 1000 bambini delle scuole romane che daranno vita ad un mega-raduno di minivolley sugli oltre 40 campi messi a disposizione dal CP di Roma della Federazione Italiana Pallavolo. Una “giornata particolare” iniziata all’insegna del sentimento e del ricordo di Anna Tina Mirra, la giornalista a cui quest’anno è dedicato l’evento.
Mi è sembrato doveroso-ha detto un commosso D’Arpino-ricordare una persona fantastica che ha lavorato con grande impegno per i colori biancocelesti ma che, al di la dei valori professionali, ha regalato a tutti la sua straordinaria carica umana”.
L’happening svoltosi in viale Tiziano ha visto la partecipazione di tanti personaggi del mondo dello sport romano che hanno, tutti insieme contribuito al taglio del nastro della XVI Edizione di Amorvolley.
Al tavolo dei relatori il Presidente della SS Lazio Antonio Buccioni, Felice Pulici, in rappresentanza del Coni Lazio, Paola Camilletti della Fipav, Sabrina Alfonsi, presidente del I° Municipio, Nicola Dusi Gobetti, l’artista che ha realizzato l’immagine di Amorvolley, e Claudio Saltari in rappresentanza dell’Associazione Donatori e Volontari della Polizia di Stato associazione alla quale verrà devoluto il ricavato delle sottoscrizioni per l’ acquisto di una autoemoteca volta a favorire la donazione del sangue in giro per la città. Ricco e qualificato il parterre degli ospiti. Da Michelangelo Sulfaro a Paolo Pochesci, due calciatori che hanno vestito la maglia della Lazio, al Campione del Mondo di scherma Stefano Pantano, all’attrice Maria Monsè, ad Alfredo Parisi presidente di Federsupporter.
Giorgio D’Arpino ha presentato l’evento che dalle 9.00 alle 13.00 di giovedì, riserverà mille sorprese. Fra queste l’Aquila Olympia, simbolo della Lazio Calcio che, accompagnata dal suo addestratore, Juan Bernabè, sarà alla Farnesina per la gioia dei bambini che potranno farsi immortalare e conoscere da vicino lo splendido esemplare di aquila reale. Ad allietare la giornata sono stati invitati Francesco Scarcelli e Tony Malco, i due cantautori che hanno legato la propria arte musicale alla Lazio realizzando due inni che sono nel cuore di tutti i tifosi.
 
IL DERBY DELLA SOLIDARIETA’
Alle 12.00 appuntamento con il “Derby della solidarietà”, che vedrà scendere in campo, con le maglie della  Lazio e della Roma che vedrà in campo personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e del giornalismo per una sfida a pallavolo, inusuale per molti, ma davvero coinvolgente.
I bambini potranno conoscere e confrontarsi con loro personaggi dello sport e dello spettacolo, come Sebastiano Somma, Giancarlo Oddi, Michele Maffei, Pino Wilson, Francesco Peccenini, Felice Pulici, Luciano Spinosi, Fabio Petruzzi, Michelangelo Sulfaro, Marchesa Daniela d’Aragona, Maria Monsè, alcuni dirigenti della Federazione Italiana Pallavolo, oltre al presidente della SS Lazio Antonio Buccioni.

Venturin in difesa dei tifosi: “I laziali sono unici e la Lazio senza di loro non può stare”

L’ex centrocampista Giorgio Venturin, è intervenuto a TMW dove ha analizzato la difficile annata biancoceleste. Causa di tutto ciò è stato il preliminare di Champions: “E’ stato un duro colpo che nessuno si aspettava. Soprattutto i calciatori. ma la società doveva agire diversamente in sede di mercato“.

Ma forse la Lazio ha risentito nel campionato anche dell’assenza dei suoi tifosi: “E‘ un grande danno per la squadra. I tifosi della Lazio sono eccezionali e vedere un Olimpico così vuoto mette davvero tanta tristezza. La società dovrebbe intervenire per cambiare questa situazione“.

Infine su Biglia e Inzaghi: “L’argentino è l’unico insostituibile in questa squadra. Inzaghi sta facendo bene e se le alternative sono i nomi che girano in questi giorni, allora terrei Simone Inzaghi. poi dipende anche dai progetti della società“.

MUSICA – RHCP, nuovo album e concerti in Italia

Hanno fatto attendere i fans per ben 5 anni, ma alla fine i Red Hot Chili Peppers hanno pubblicato il nuovo album. La rock band americana, ha lanciato il nuovo singolo dal titolo Dark Necessity, già disponibile sulle piattaforme digitali. Per quanto riguarda l’album completo, bisognerà aspettare il 17 giugno.

Decise anche le date del nuovo tour mondiale. Tra queste sono presenti due date italiane. I Red Hot Chili Peppers si esibiranno in Italia ad ottobre, precisamente l’8 a Bologna e il 10 a Torino.

FOTO – Oltreconfine: anche il Celtic fa il suo Hi5tory!

Nel campionato scozzese l’esito finale è quasi sempre scontato. In più con i Rangers nella serie cadetta, il titolo di campioni di Scozia non poteva non andare al Celtic Glasgow. I biancoverdi hanno conquistato il loro 46esimo campionato e 99esimo titolo complessivo della loro storia.

Nonostante una stagione deludente in ambito internazionale e un calcio espresso di basso livello, è arrivato ugualmente il titolo scozzese. Come accaduto alla Juventus, anche il Celtic ha conquistato il titolo per la quinta volta consecutiva. Di seguito il tweet di gioia dall’account ufficiale del club:

CHAMPIONS LEAGUE – Scelto l’arbitro per la finale

Il 28 maggio a Milano si disputerà l’attesissima finale di Champions League. Il derby di madrid tra Atletico e Real, si riproporrà due anni dopo dove, con un’incredibile rimonta, i blancos si aggiudicarono la decima Champions League.

L’UEFA ha diramato che sarà l’inglese Mark Clattenburg a dirigere il match. L’arbitro ha già diretto gli uomini di Simeone nella semifinale di andata contro il Bayern Monaco.

Pulici: “Klose sarà una grande perdita per la Lazio, il club avrebbe potuto trattenerlo”

Miro Klose ha regalato tantissime gioie, emozioni e gol ai tifosi biancocelesti. Ma domenica sarà la sua ultima partita con l’aquila sul petto. Un grande attaccante che se ne va e la Lazio che, secondo Pulici a TMW, perderà moltissimo in quel reparto: “Senza Klose la Lazio avrà una grande perdita in attacco. E’ un campione unico. Con lui in campo anche la squadra acquisisce fiducia“.

Poi rivela: “Lo avrei tenuto in società o come uomo spogliatoio, ma il club non ha fatto molto per tratttenerlo… Il suo gol che ricordo di più è quello al 90esimo nel derby, ma anche gli altri gol sono stati importanti“.

LAZIO – FIORENTINA, FLOP AL BOTTEGHINO!

Per l’ultima partita di campionato, la Lazio affronterà la Fiorentina allo Stadio Olimpico. In quello che dovrebbe essere anche il Klose Day, il dato dei biglietti venduti al momento è veramente molto basso. La redazione di Laziochannel.it ha avuto conferma che i biglietti venduti sono solamente 4000. Al momento veramente un grande flop…

FORMELLO – Primo allenamento in vista della Fiorentina. Tanti gli assenti

Simone Inzaghi quest’oggi ha diretto il primo allenamento settimanale in vista della Fiorentina. Per l’ultima gara contro i viola, il mister dovrà fare a meno di Biglia e Djordjevic squalificati. Assente anche Hoedt.

Nell’allenamento pomeridiano, si è lavorato molto sulla tattica e sul possesso palla. Nel finale partitella in famiglia. Cataldi sotto osservazione, in quanto dovrebbe sostituire Biglia a centrocampo. Si spera nel recupero di Matri, anche se quest’oggi era assente. Ancora out Morrison.

Veron: “Fossi Lotito lascerei la Lazio. Io e Simeone vorremmo tornare…”

E’ stato uno degli artefici dell’ultimo scudetto della Lazio. L’argentino Juan Sebastian Veron è rimasto nel cuore dei tifosi e nel suo è rimasta la Lazio. A Radiosei si è raccontato tra passato e futuro, dando anche consigli a Lotito: “La Lazio è stato il mio momento più bello a livello calcistico. Abbiamo vinto tanto. Forse avremmo dovuto vincere qualcosa in più come una Champions League. Ma il calcio è strano. Noi eravamo molto forti, ma c’erano anche altre suqdare ben attrezzate“.

Poi sulla Lazio del presente: “Dispiace vedere i tifosi tristi. La Lazio merita altri palcoscenici e di lottare per grandi traguardi. Un consiglio a Lotito? Dovrebbe farsi da parte e lasciare spazio a chi possa far sognare i tifosi“.

Poi afferma che vorrebe tornare alla Lazio un giorno: “Ci spero sempre, ma non ho avuto mai un incontro con Lotito. Io, così come Simeone, vorremmo aiutare la Lazio a risalire e riportarla a fasti di una volta. Lo dobbiamo fare per i tifosi che ci sono stati sempre vicini in quegli anni. Come dimenticare quell’ultima giornata di campionato nell’anno dello scudetto. Oppure la fantastica festa al Circo Massimo…

Quindi su Inzaghi: “Ho un buon ricordo di Inzaghi calciatore. Come allenatore non lo conosco, ma se è arrivato in prima squadra si vede che se lo è meritato. Gli auguro il meglio“.

Chiusura su Biglia e Di Padre in Figlio: “Biglia nella mia Lazio avrebbe fatto panchina. Mi dispiace non esserci in Di Padre in Figlio, ma ho già degli impegni in Malesia. Ma sarò li con il cuore“.

Oltre a Klose chi rischia di lasciare la Lazio?

Lazio-Fiorentina klose dice addio

Domenica sera andrà in scena l’ultima gara di un campionato che mai come quest’anno ha visto la Lazio subire una netta involuzione. Un calo drastico sia dal punto di vista prettamente sportivo, sia dal punto empatico fra società e tifoseria. Mai nella gestione Lotitiana si è era passati dall’esaltazione per il traguardo raggiunto nella passata stagione, quando è giusto ricordare che la società biancoceleste aveva stupito un po’ tutti, con una stagione esaltante terminata con la grandissima vittoria esterna sul campo del Napoli e distanziata di solo un punto dalla rivale cittadina terminata sopra di una sola lunghezza e arrivata seconda.

Il tweet della società

La notizia ufficiale che Klose non rinnoverà l’ha data proprio la società di Via di Santa Cornelia che attraverso il suo profilo Twitter dichiaro testualmente: “Dopo cinque stagioni nella Capitale, l’attaccante tedesco è pronto a dire addio: “Ci vediamo domenica all’Olimpico per salutare Miro”.

Ma siamo sicuri che sia solo il tedesco a dire addio ai pionieri capitolini, oppure dobbiamo aspettarci altre partenze illustri – vedasi Antonio Candreva e Lucas Biglia?

Per il primo ormai sembra quasi una cosa certa (ci auguriamo di no) quella di abbandonare la Lazio per una squadra più quotata e in grado di offrire oltre a una maggiore remunerazione anche una rosa all’altezza della qualità del talento romano. Di sicuro all’estero ci sarà una squadra pronta ad investire 30 milioni per accaparrarsi le prestazioni dell’esterno della nazionale italiana. Più difficile invece la pista italiana anche perché non tutti hanno il cash giusto per soddisfare le richieste della Lazio.

Biglia che farà?

Meno netta ma anch’essa delicata la questione legata al playmaker della nazionale argentina, Lucas Rodrigo Biglia, fenomenale interdittore della mediana laziale che, nonostante le difficoltà riscontrate nella prima stagione alla Lazio, è riuscito man mano a mettere in mostra tutto il suo immenso valore. Il contratto con la Lazio  scade il 30 giugno del 2018 ma occorre al più presto sedersi attorno a un tavolo per capire la strategia più giusta per entrambi. Si parla molto di Juventus che, dopo l’addio di Pirlo è rimasta scoperta in un ruolo fondamentale. Il modulo 3-5-2 proposto più volte da mister Allegri ne è la dimostrazione. D’altronde Marchisio è più abile nel ruolo di interno di centrocampo, mentre il processo di crescita di Pogba è più caratteriale che tattico. Un giocatore dalla classe cristallina come Biglia farebbe comodo a chiunque. L’età non è più quella giusta per sparare cifre altissime ma se pensiamo ad alcuni giocatori riommers beh, Lucas biglia come minimo vale una trentina di milioncini, utili per Lotito chissà se per re-investirli in una squadra che ha bisogno di vincere e di tornare il prima possibile su palcoscenici importanti.

La Lazio tenta la carta Klose per riportare qualcuno allo stadio

Il Dubbio Amletico

Essere o non essere questo è il problema. Andare o non andare allo stadio per festeggiare l’ultima partita con la maglia della Lazio di Miroslav Klose. Come sempre accade ormai da più di dieci anni, anche per questa tematica la tifoseria biancoceleste appare divisa. C’è chi crede sia giusto omaggiare il campione tedesco – che comunque non è mai stato particolarmente passionale nei confronti di tifosi e società – ma per quel che riguarda professionalità e spessore atletico non è mai stato secondo a nessuno.

Dall’altro lato però c’è chi, stufo di questa gestione societaria, delle barriere introdotte in curva Nord e altri dettagli contestualizzati negli anni della presidenza Lotito, se ne frega di celebrare Klose & Co. nonostante i prezzi ultra popolari proposti dalla Lazio. A proposito di prezzi, in redazione ci viene in mente una domanda? Come mai la biglietteria biancoceleste soltanto adesso abbassa i prezzi dei tagliandi d’ingresso rendendoli più umani e vicini alle esigenze del tifoso che magari è stanco di vedere la partita in una struttura ormai obsoleta e non  più in linea coi parametri contemporanei? Perché la Lazio non adotta politiche di pricing più vicine ai suoi stupendi tifosi? Noi di laziochannel.it ci ricordiamo che appena raggiunto il preliminare di Champions, dalla società non esitarono ad incrementare i prezzi degli abbonamenti con incrementi che raggiunsero anche il 60% per il settore Tribuna Tevere.

Insomma anche nell’ultima gara di campionato la Lazio non sarà unita. Più di qualcuno si dovrebbe domandare perché.

LA ROMA AGLI INTERNAZIONALI MA LA LAZIO QUANDO VA ?

Una società di basso profilo

Ci risiamo. Ancora una volta la Società Sportiva Lazio perde l’occasione di farsi conoscere dal grande pubblico extracalcistico che in questi giorni sta frequentando in massa il Foro Italico per il Torneo tennistico. A differenza dell’altra squadra capitolina molto abile nel creare sinergie e partnership con altre realtà manageriali, la nostra lazietta arranca, perdendo di colpo in colpo ogni buona occasione per promuovere al mondo intero i suoi valori e la propria identità aziendale.

Sventrata da un reparto marketing di fatto inesistente e rappresentata da un ufficio comunicazione più impreparato di una squadra di Lega Pro, la nostra Lazio ancora una volta perde il confronto mediatico con la A.S. Roma, ben più preparata e sensibile a carpire quello che è giusto, da quello che invece non lo è.

Per onestà intellettuale, dobbiamo informare i nostri lettori che non sappiamo di chi siano le responsabilità di questa incapacità. Forse il dottor Canigiani e De Martino vorrebbero fare molte iniziative per valorizzare la nostra squadra, ma noi non possiamo far finta di nulla. Qualcuno si prenda le proprie responsabilità. Qui c’è un brand che lavora poco e, spesso ma non sempre, molto male. Ciò che a noi redattori di laziochannel.it interessa, è valutare, informando, gli eventi che vedono coinvolta la nostra Lazio, sempre ai margini e addirittura prigioniera di un esposizione mediatica e commerciale tagliata appositamente in un modo che non valorizza né i nostri valori né la nostra storia ultracentenaria.

Sfruttando i dirigenti della federazione tennistica, ci aspettavamo come minimo un premio per celebrare un’ICONA DEL CALCIO MONDIALE come Miroslav Klose e invece ieri, di fronte a un Centrale stracolmo di gente, Roma è stata, ancora e purtroppo, rappresentata soltanto dalla società giallorossa con diversi atleti facenti parte della rosa della prima squadra, con l’immancabile francesco totti, star del Foro Italico.

La capitale d’Italia ha due squadre, ma nel circuito mediatico e commerciale, di fatto ne esiste soltanto una. Senza nulla togliere alla compagine nata dalla fusione di diversi club capitolini, Laziochannel.it lavora sodo per incentivare e cambiare questa gerarchia, dando alla Lazio il rispetto, la visibilità e il marketing che si merita.

Stasera l’ultima volta del mitico Upton Park

I’m forever blowing bubbles, pretty bubbles in the air…

Come preannunciato ieri, questa sera l’inno del West Ham verrà cantato per l’ultima volta nel mitico stadio degli Hammers, Boleyn Ground, meglio conosciuto come Upton Park. Già perchè la squadra che fu di Paolo di Canio, a partire dalla prossima stagione si trasferirà nello stadio Olimpico di Londra, costruito in occasione delle Olimpiadi del 2012. E’ la fine di un’epoca per tutti i romantici del calcio, un po’ come fu in occasione della dipartita dell’Arsenal dal mitico Highbury pewr trasferirsi nel nuovo ed avveniristico Emirates Stadium. Questa sera Upton Park chiuderà i battenti ospitando una sfida affascinante che vale l’Europa: West Ham-Manchester United. Comunque vada, sarà una serata di festeggiamenti. Carica di emozioni e di sentimento per i tifosi degli Hammers che dovranno salutare per sempre il loro storico impianto.
Una storia iniziata nel 1904, nata dal progetto di Henri Pillipe Tiite Parker. Sin dalla prima partita contro il Millwall – vinta dal West Ham per 3-0 – è stata la casa degli Hammers. Nonostante le numerose opere di ristrutturazione, e con le tribune (ri)intitolate a Bobby Moore e Trevor Brooking, il Boleyn Ground non ha perso il suo antico fascino. Le grandi vittoria del West Ham sono arrivate a Wembley è vero (come la conquista delle 3 FA Cup), me le emozioni regalate da upton Park ai claret / blue sono tante ed indescrivibili. La società ha già promesso grandi festeggiamenti, in cui eroi del presente e del passato daranno l’ultimo saluto alla loro storica casa.

Addio Upton Park, anzi goodbye.

Fortune’s always hiding, I’ve looked everywhere, I’m forever blowing bubbles, Pretty bubbles in the air“.

Delio Rossi: “Inzaghi ha bisogno dell’appoggio della società”. Poi su Anderson e Klose…

L’ex tecnico biancoceleste Delio Rossi è intervenuto alla trasmissione radiofonica “I Laziali Sono Qua“, per analizzare la tormentata stagione della Lazio e l’operato del tecnico Simone Inzaghi.

Dall’approdo del tecnico piacentino la Lazio sembra essere cambiata: “È difficile fare valutazioni dall’esterno. Da ciò che ho visto credo che la Lazio non riuscisse più a muoversi in campo come un gruppo, aspetto che al contrario era stato la caratteristica vincente della passata stagione. A volte all’interno degli spogliatoio scattano dei meccanismi che, da un particolare banale, scatenano una reazione a catena che diventa poi incontrollabile. Inzaghi l’ho conosciuto da calciatore, ma questo non basta per darne una valutazione da allenatore, perché cambia completamente il modo di ragionare da un ruolo all’altro. Posso dire che è un ragazzo molto intelligente e molto simpatico. Soprattutto conosce molto bene l’ambiente, penso che abbia la sensibilità calcistica e conosca le dinamiche dello spogliatoio per diventare un buon allenatore: la differenza però la fa sempre la società che deve avere la forza di sostenerlo anche nei momenti difficili. Deve essere una scelta non di comodo ma fortemente voluta, se si deciderà di affidare a lui la guida della prima squadra”. Riguardo il mercato: “La Lazio lo scorso anno molto probabilmente ha fatto un campionato al di sopra delle aspettative. Penso che alla base ci sia stato un errore di valutazione, provare a superare il preliminare col gruppo dell’anno precedente e poi eventualmente intervenire sul mercato. Col senno di poi è stata chiaramente una scelta errata, bisognava intervenire subito sulle carenze già evidenziate l’anno scorso: con due-tre giocatori di livello il tasso tecnico sarebbe aumentato e alcuni problemi sarebbero stati prevenuti. I giocatori non devono avere l’alibi del mancato rafforzamento, ma devono essere pronti ad affrontare la concorrenza di altri calciatori forti in rosa”. Poi sui singoli, Felipe Anderson e Klose: “Si vede che Anderson ha delle qualità tecniche superiori: non so come si rapporta con i compagni, ma da quel che si può riscontrare è l’incostanza il suo punto debole. Penso che abbia la necessità di avere un allenatore che punti su di lui senza dubbi, senza essere messo costantemente sotto pressione. Bisogna trovare la chiave giusta, ricordo che Zarate aveva ancora più alti e bassi, ma sentire la fiducia dell’allenatore e dei compagni lo motivava fortemente. Klose? Parliamo di un campione del mondo, un grandissimo profilo del calcio internazionale, sempre pronto a mettersi a disposizione dei compagni. Il neo è la carta d’identità: alla sua età non si può avere più l’esplosività necessaria per reggere certi ritmi. È chiaro che Klose deve decidere il suo futuro, ha vinto tutto quello che doveva vincere e ora deve essere libero di decidere per la fine della sua carriera”. Infine chiusura sul suo rapporto con i tifosi biancocelesti: “Mi riempie sempre d’orgoglio essere accostato ad allenatori che hanno fatto la storia della Lazio a livelli assoluti. Ho allenato forse una Lazio che non è stata la più forte, neanche relativamente a questi ultimi anni di gestione societaria. Però era una squadra che dava il massimo e riusciva a offrire anche un buon gioco. Ricordo che mi dissero che chi si comporta bene con la Lazio viene ricordato con affetto per sempre, e devo dire che questa si è rivelata la verità. Ed è un attestato a livello umano che mi fa particolarmente piacere”.

Panchina: sfuma un nome e ne spunta un altro…

Di nomi per la panchina biancoceleste della prossima stagione se ne sono fatti tanti e tanti altri se ne faranno, ma si può cominciare a depennarne qualcuno dalla lunga lista.

E’ notizia di oggi infatti, che Cesare Prandelli, che sembrava uno dei papabili a sedere sulla panchina della Lazio, è vicinissimo ad un accordo con l’Atalanta, squadra dove l’ex Ct della Nazionale ha militato da giocatore ed ha allenato nella Primavera prima, e per una breve esperienza con la prima squadra poi (93-94 dopo l’esonero di Guidolin).
Secondo SportMediaset i contatti con il presidente degli orobici Percassi sarebbero ben avviati e avrebbero già portato ad un accordo di massima.
Mentre sfuma il nome di Prandelli ecco che, sempre secondo il portale sportivo di Mediaset, ne spunta un altro: Gian Piero Gasperini, allenatore del Genoa, con i rossoblu di Preziosi che sarebbero intenzionati a dare una chance al tecnico del Crotone Juric, fresco di promozione in Serie A.