Di seguito i lanci dell’intervista realizzata a Giampiero Galeazzi dalla trasmissione radiofonica “Laziali On Air“, in onda dalle 10 alle 13, dal lunedì al sabato, sugli 88.100 FM di Elleradio. Ecco le sue parole:
Su Simone Inzaghi “Ero molto dubbioso su di lui. Faccio mea culpa. Non me l’aspettavo così bravo nonostante la poca esperienza. Quest’estate ero stato al ritiro di Auronzo di Cadore, quando la situazione era molto difficile e credevo che la sua giovane età potesse essere un grosso handicap. Invece ha dimostrato di poter stare al timone di una squadra importante come la Lazio”. Sui punti di forza della squadra “Credo che un trio d’attacco come Keita, Immobile e Felipe Anderson faccia gola a tutti. Il senegalese e il brasiliano hanno talento da vendere e sono stati valorizzati al meglio dal Mister, che è stato molto bravo a recuperarli. Immobile mi ha sorpreso. Lo ritenevo un buon attaccante, ma non pensavo potesse essere così continuo nel segnare, considerando anche che è uno che corre e lotta molto sul campo. Vanno fatti i complimenti alla società che lo ha preso ad un basso prezzo”. Su Wallace: “Mi piace molto. Non lo conoscevo, ma credo che abbia tutte le potenzialità per diventare un difensore su cui la Lazio possa puntare da qui ai prossimi anni. Con De Vrij potrebbe formare davvero una bella coppia”. Sugli obiettivi futuri e sulla società “Aspetterei la fine del girone d’andata per capire dove può arrivare questa squadra. Se mantiene questo spirito e la società non la priva di alcuni elementi a gennaio, può lottare per la Champions. Finora Lotito ci ha sempre fatto camminare, ma mai volare. Arriviamo sempre sul trampolino di lancio e poi abbiamo paura di saltare. Stavolta è ora di farlo. C’è un bel gruppo di giovani e gente esperta. Sarebbe un peccato disfare per l’ennesima volta la tela”. Sull’inserimento di Peruzzi e Diaconale “Dopo 12 anni si è capito che era giusto struttuare meglio la dirigenza. Sono due persone di spessore e non è un caso che i risultati stiano arrivando”. Sul campionato in generale “La Juventus è fuori portata per tutti. La Roma è l’unica in grado di poter reggere il confronto, mentre il Milan sta andando al di là delle sue reali potenzialità. Complimenti a Montella. Napoli e Inter stanno un po’ deludendo. I partenopei stanno pagando moltissimo la mancanza di un vero realizzatore. Dopo aver perso Higuian, Milik sembrava l’uomo giusto, ma il suo infortunio ha aperta una grossa falla. L’Inter paga la poca chiarezza societaria. Non basta mettere insieme dei grandi calciatori, bisogna creare un gruppo di lavoro. Vado un po’ controcorrente… Non credo che Pioli sia così bravo come viene dipinto, per quelle realtà lì ci vuole altro”

brasiliano, nonostante la Lazio abbia acquistato Luis Alberto ruota incorno all’orbita Lazio. C’è infatti il doppio nodo Keita da risolvere: il rinnovo infatti ancora non arriva ma una sua partenza a Gennaio ad oggi è altamente improbabile. Sicuramente mancherà per quasi un mese a causa della partecipazione in Coppa d’Africa con il suo Senegal. Ed ecco che ritorna in auge il nome di Jonathan Cafù come sostituto durante la sua assenza in questi giorni (e non solo…). Il brasiliano in più è riuscito ad ottenere il passaporto comunitario ed è quindi tesserabile già nella finestra di gennaio. Lui nonostante stia molto bene in Bulgaria sarebbe entusiasta di venire alla Lazio e di giocare con il suo nuovo amico Felipe Anderson come ha confermato lui stesso: “Tare ha parlato più volte con il mio procuratore, c’è stata una serie di contatti tra le società. La Lazio è sempre in contatto con il mio procuratore. È un grande club che ha fatto la storia. Il mio amico Felipe Anderson me ne ha parlato”, queste le sue parole riportate da “Il Corriere dello Sport”. I due si sono conosciuti in patria da ragazzi, potrebbero ritrovarsi anni dopo nella Capitale. Le sue prestazioni però intanto hanno acceso i riflettori su di lui. La valutazione è lievitata fino a 12 milioni (il club di Razgrad lo aveva preso a poco più di 2). E in Inghilterra è spuntato anche l’interesse di Leicester e Arsenal.
aggiunte poche ore fa quelle della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Roma che ha inviato alla Regione Lazio una valutazione nettamente negativa sul progetto giallorosso sopratutto per quanto riguarda le procedure seguite, sia sulla scelta dell’area. Nello specifico, sono sempre le torri (pensate come corredo dello stadio; vedi foto a destra), a non essere ‘gradite’ alla Soprintendenza e al Comune, come si evince dalle parole dello stesso Berdini: “È un progetto che non reputo positivo e che nelle casse del Comune non porterà benefici. Io sono contro il degrado dell’area di Tor di Valle, ma avere uno stadio che costa 200 milioni di soldi pubblici non va bene. Questo gioco di pagare opere pubbliche con volumetrie finisce per sempre”.
