Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi è intervenuto nella consueta conferenza stampa alla vigilia di Palermo-Lazio, lunch match della 14esima giornata di Serie A Tim, in programma alle ore 12:30 allo Stadio Renzo Barbera di Palermo.
Ecco la conferenza completa:
Da Palermo a Palermo, quanto è diversa questa Lazio?
“Sono passate 20-21 partite, sono cambiate tante cose e tanti giocatori. Fu il mio esordio in Serie A, un esordio fantastico. Sarà una partita diversa, affrontiamo un avversario che viene da diverse sconfitte, non tutte meritate. Il Palermo è una squadra organizzata che segue il proprio tecnico, va affrontata a mille e con tante motivazioni“.
Il pericolo più grande sarà la Lazio stessa?
“Ci sono tante incognite, oltre a questa anche l’orario. Dovremo cercare di farci trovare pronti tenendo alta l’attenzione perchè troveremo un avversario battagliero. Ci siamo preparati lavorando bene e non voglio cali di tensione“.
Al di là dei moduli stai lavorando su quegli 11 giocatori…
“Si, nelle ultime partite hanno avuto continuità gli stessi giocatori. Ora si sta svuotando l’infermeria, non del tutto perchè Marchetti e de Vrij sono ancora out, così come Kishna e Luis Alberto. Dovremo sopperire a questo, consci del fatto che il Palermo vuole far bene“.
Vuole fare un appello ai tifosi in vista del derby?
“Nelle ultime due partite casalinghe non ci siamo sentiti soli, i nostri tifosi ci hanno incitato tanto. Domenica è stata una giornata stupenda, c’era una buonissima atmosfera. I tifosi ci aiutano ad ottenere punti importanti, anche alla stazione in partenza per Napoli ci hanno aiutato. Dispiace non averli con noi anche a Palermo, lo scorso anno, nonostante venissimo dalla sconfitta del derby si fecero sentire tanto. Lo faranno anche oggi a Fiumicino“.
Modulo a 3 o a 4?
“Abbiamo provato entrambe le soluzioni, dobbiamo essere pronti ad ogni evenienza. Come ho spesso detto al di là del modulo è importante l’interpretazione. Serve l’atteggiamento giusto“.
Pensi già al derby?
“Al derby penso sempre, ci penso già da Auronzo. So quanto vale questa partita, ma in questa settimana io ho pensato solo al Palermo. La mia concentrazione è sui rosanero, da domani alle 3 cominceremo a pensare al derby. Tutta questa settimana fino a domani testa solo al Palermo, una squadra agguerrita e ferita“.
Quali squadre possono dar fastidio alla Juventus?
“Finora mi ha impressionato maggiormente il Napoli, una squadra organizzata e propositiva, con un valido allenatore. Se dovessi fare un nome farei quello dei partenopei.“.
Temi che qualche giocatore abbia già la testa al derby? La diffida di Felipe Anderson lo condizionerà?
“C’è questo rischio, ma come ho detto prima dobbiamo pensare solo al Palermo. Non schierando Felipe Anderson darei anche io un segnale negativo. Ho diversi dubbi perchè in molti mi hanno dimostrato di star bene. Ho stasera per pensarci, domattina deciderò con serenità. Ho questi dubbi perchè i ragazzi si stanno allenando molto bene“.
In cosa può migliorare questa Lazio?
“Abbiamo ancora margine, siamo giovani e abbiamo ancora giocatori fuori per problemi fisici. Domenica è stata una partita giocata ottimamente. Forse non dovevamo concedere quel gol, lo abbiamo analizzato e potevamo evitarlo“.
Bisogna aggredire questo Palermo? Come sta Bastos?
“Sicuramente dovremo essere molto aggressivi. Loro ci presseranno in blocco, con molta organizzazione. Bastos sta bene, scalpita per ritrovare un posto dall’inizio. I suoi compagni lo hanno sostituito molto bene“.
Nestorovski?
“E’ un buon giocatore, segna spesso. Si è inserito bene nel calcio italiano. E’ bravo nel far salire la squadra, lo abbiamo analizzato e cercheremo di limitarlo“.
Giulio Piras

finalmente la meritata Serie A seppur in un clima che definire surreale è un mero eufemismo. Era una Lazio in grave crisi psicologica a causa del disastroso campionato realizzato dalla truppa biancoceleste nei mesi precedenti. Ma nonostante ciò l’attuale tecnico biancoceleste non ha mai abbassato il livello del suo entusiasmo che inevitabilmente si è impennato dopo lo splendido debutto contro i rosanero (leggi sotto). Da quella partita poi ne seguiranno altre 6 (quattro vittorie e tre sconfitte) che sembravano solo una bella parentesi prima di percorrere una nuova strada destinazione Salerno. Invece…7 mesi dopo, Inzaghi torna al Renzo Barbera e, mentre per i rosanero la situazione non è assolutamente cambiata (in crisi erano ed in crisi sono), i biancocelesti al contrario arrivano con un umore nettamente opposto rispetto alla scorsa stagione. Inzaghino ha realizzato una rinascita a dir poco miracolosa che ha portato ad un’atmosfera così bella che non si vedeva da tempo (vedi ad es. la voglia dei tifosi di stare vicino alla squadra alla Stazione Termini e oggi all’
dribbla le difficoltà. La Lazio diverte, iglia e compagni inseriscono la quinta o meglio dire l’ottava, come i risultati utili consecutivi. Gol e spettacolo, ma soprattutto un gruppo unito che rema tutto nella stessa direzione. Come è cambiata la Lazio in appena sette mesi. Ma manca ancora qualcosa. Un segno di rinascita definitivo…qualcosa che dica una volta per tutte – come direbbe Max Pezzali – “Ci sono anch’io!” E tra poco più di una settimana c’è il derby…ma non pensiamoci ora, le grandi opere vanno costruite pezzo dopo pezzo e domani l’ulteriore pezzo mancante si chiama Palermo e dobbiamo portarlo assolutamente a casa. Ora è giusto preparare Palermo, ed i tre punti saranno fondamentali. Poi ci vorrà un gran lavoro di Inzaghi a livello psicologico, per fare finta che l’ultima stracittadina giocata sia stata quella del 26 Maggio 2013. Godiamoci la tranquillità di giocare praticamente una sola competizione, ed andiamo a Palermo per attaccare, con criterio e squadra corta.
do Inzaghi festeggiò il suo debutto in Serie A con una bellissima vittoria. Nonostante ciò, come dolce precedente, abbiamo scelto la bellissima vittoria di 2 anni fa della prima
