Al termine della gara di Cesena, dove si è reso ancora una volta grande protagonista mettendo a segno una doppietta, l’attaccante della Primavera biancoceleste Alessandro Rossi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel:
“E’ molto difficile partire bene fuori casa in un campo così ostico. Il nostro primo passaggio del match è stato intercettato e abbiamo preso gol, la partita si è messa male. Siamo stati imprecisi e abbiamo preso il 2-0. Il mister ci ha fatto un discorso tra la prima e la seconda frazione di gioco, nel quale ci ha detto che dovevamo tornare in partita, altrimenti avremmo perso. Abbiamo dimostrato d’avere un gran cuore e abbiamo ripreso una gara praticamente finita. Il campionato è spezzettato per tutti. Ci alleniamo in diversi campi ed è stato difficile allenarci con continuità. Quando non riesci a provare alcune cose, è difficile preparare le partite. E’ più importante la squadra per me che io per la squadra. Tutti i compagni mi hanno detto: ‘Ale, tu sei il capitano e tu devi tirarci fuori da questa situazione’. Sono riuscito a mettere a segno una doppietta, ma il merito è della squadra. Sarà un mese infernale, ci aspettano cinque gare difficili. Se battiamo il Palermo in Coppa Italia, dovremo affrontare la Roma ai quarti di finale. Da qui a gennaio si vedrà la squadra che siamo e quanto facciamo paura alle altre squadre. Tutti insieme possiamo arrivare lontano. Mi trovo bene in tutti i moduli. Nel 4-3-3 ho giocato per due anni ed è normale che io lo sappia fare. E’ importante saper ricoprire diversi ruoli per adattarci ad un campionato difficile tatticamente come quello italiano. Dobbiamo essere pronti a tutto. Abbiamo trovato delle difficoltà, ma reagiremo e faremo punti in casa come in trasferta. E’ un girone difficile, ma stiamo facendo bene nonostante sia il più complicato. Ogni partita ed ogni punto è fondamentale per la nostra classifica. Dobbiamo impegnarci sempre di più per fare bene. Non sono importanti i miei numeri, ma essendo un attaccante devo continuare a far bene segnando con continuità. Cerco di farmi trovare sempre pronto, ma il mister Inzaghi saprà quando portarmi su, anche solo per allenarmi, e inserirmi piano piano”.

di Bassano del Grappa (
con Belotti è lui. Con la Lazio di Inzaghi è letteralmente esploso e ha già realizzato nove reti in dodici presenze. Meglio di lui solo Dzeko e Icardi che ne hanno segnati dieci. Immobile in più è un ex col dente avvelenato per quella stagione di tre anni fa in cui girò tutto storto fino al polemico gol con l’Inter dopo il quale mandò a quel paese i tifosi del Grifone. Dall’altro lato ci sarà lui, Leonardo Cavoletti oggetto del desiderio biancoceleste prima di tuffarsi (fortunatamente) su Ciro Immobile. “Pavoloso“ può far male alla Lazio. Intanto ora sta meglio e vuole migliorare lo score fermo a tre reti in otto partite e lanciare un messaggio chiaro al ct della nazionale Ventura che per ora lo ha inserito nella lista ma come terza scelta dopo Belotti e Zaza, malgrado quest’ultimo in Inghilterra faccia molta fatica a emergere.
biancoceleste Diego Pablo Simeone. Il giovane argentino che sta tecno bene in questa sua prima avventura italiana potrebbe regalare delle emozioni agrodolci per papà Diego domani all’Olimpico. Un suo gol infatti darebbe al tempo stesso gioia ma anche un po’ di dispiacere perché fatto contro la Lazio, la squadra anche rimarrà per
