Vittoria importantissima dei ragazzi di Bonatti contro i viola in questa 9a giornata della Primavera Tim. I biancocelesti con la vittoria di oggi infatti i biancocelesti sorpassano Fiorentina in classifica e raggiungono il Milan al secondo posto. Partita in perfetto equilibrio fino al 77′ quando un colpo di testa di Javorcic, sfruttando la traversa presa dal solito Rossi, porta il vantaggio laziale. Giornata di festa per i biancocelesti, anche se lievemente rovinata dall’ingenua espulsione dello stesso Rossi che completa una giornata sfortunata (anche de dalla sfortunata traversa è nato comunque un gol importantissimo). Proprio adesso che i biancocelesti stanno volando alti un’assenza così guasta un po’ le feste.
I ritmi partono subito alti. Non ci si sarebbe potuta attendere una partenza diversa. La partita si gioca al vertice, un solo punto divide Lazio e Fiorentina, rispettivamente terza e seconda. Sugli spalti osservatori speciali: Cataldi e Lombardi si godono l’ex squadra prima della partenza per Palermo. Le squadre sono aggressive, ma poche sono le occasioni concretamente pericolose. A dieci minuti dalla fine Trovato crea l’unico vero brivido ad Adamonis, mentre Satalino si sporca i guantoni solo nel recupero con un tiro di Rossi dal limite. Nella ripresa si riparte con lo sprint della Fiorentina. La Lazio risponde con la stessa moneta: ‘solo’ il fuorigioco impedisce a Portanova di portare i suoi in vantaggio: gol annullato, tutto da rifare. I minuti scorrono veloci, la gara non si sblocca. I biancocelesti soffrono, si prova ad alzare il baricentro ma è ancora una volta la Fiorentina con Maistro su punizione ad andare vicina al vantaggio. Poi la svolta: la traversa presa da Rossi sveglia i biancocelesti. Javorcic va su quella palla e la insacca di testa. Satalino esce, ma non serve a niente è gol. Sul finale la tensione è alle stelle. Rossi entra male su Maistro ed è rosso diretto. Una nota che stona la vittoria, è un’assenza che peserà e non poco. Inutile pensarci ora, l’importante è godersi questa preziosissima vittoria e raggiunge il Milan al secondo posto.

finalmente la meritata Serie A seppur in un clima che definire surreale è un mero eufemismo. Era una Lazio in grave crisi psicologica a causa del disastroso campionato realizzato dalla truppa biancoceleste nei mesi precedenti. Ma nonostante ciò l’attuale tecnico biancoceleste non ha mai abbassato il livello del suo entusiasmo che inevitabilmente si è impennato dopo lo splendido debutto contro i rosanero (leggi sotto). Da quella partita poi ne seguiranno altre 6 (quattro vittorie e tre sconfitte) che sembravano solo una bella parentesi prima di percorrere una nuova strada destinazione Salerno. Invece…7 mesi dopo, Inzaghi torna al Renzo Barbera e, mentre per i rosanero la situazione non è assolutamente cambiata (in crisi erano ed in crisi sono), i biancocelesti al contrario arrivano con un umore nettamente opposto rispetto alla scorsa stagione. Inzaghino ha realizzato una rinascita a dir poco miracolosa che ha portato ad un’atmosfera così bella che non si vedeva da tempo (vedi ad es. la voglia dei tifosi di stare vicino alla squadra alla Stazione Termini e oggi all’
dribbla le difficoltà. La Lazio diverte, iglia e compagni inseriscono la quinta o meglio dire l’ottava, come i risultati utili consecutivi. Gol e spettacolo, ma soprattutto un gruppo unito che rema tutto nella stessa direzione. Come è cambiata la Lazio in appena sette mesi. Ma manca ancora qualcosa. Un segno di rinascita definitivo…qualcosa che dica una volta per tutte – come direbbe Max Pezzali – “Ci sono anch’io!” E tra poco più di una settimana c’è il derby…ma non pensiamoci ora, le grandi opere vanno costruite pezzo dopo pezzo e domani l’ulteriore pezzo mancante si chiama Palermo e dobbiamo portarlo assolutamente a casa. Ora è giusto preparare Palermo, ed i tre punti saranno fondamentali. Poi ci vorrà un gran lavoro di Inzaghi a livello psicologico, per fare finta che l’ultima stracittadina giocata sia stata quella del 26 Maggio 2013. Godiamoci la tranquillità di giocare praticamente una sola competizione, ed andiamo a Palermo per attaccare, con criterio e squadra corta.
do Inzaghi festeggiò il suo debutto in Serie A con una bellissima vittoria. Nonostante ciò, come dolce precedente, abbiamo scelto la bellissima vittoria di 2 anni fa della prima
