Dopo aver fatto il punto sulla Lazio di Inzaghi, che domani nel lunch match (ore 12:30), allo Stadio Renzo Barbera, giocherà contro il Palermo di Roberto De Zerbi (CLICCA QUI), andiamo ad analizzare nel dettaglio proprio i prossimi avversari dei biancocelesti:
PRECEDENTI, STATISTICHE & CURIOSITÀ’ –
- Il Palermo ha vinto solo una delle ultime 10 partite di Serie A contro la Lazio: tre pareggi e sei sconfitte completano il parziale.
- Il Palermo è l’unica squadra di questo campionato ad aver sempre perso in casa: sei sconfitte su sei gare giocate.
- Sei sconfitte consecutive per il Palermo, che ha così eguagliato il proprio record negativo in Serie A (stabilito tra marzo e maggio 1957): non ha mai perso sette gare di fila nella sua storia nel massimo campionato.
- La Lazio ha allungato a otto partite la propria striscia di imbattibilità (cinque vittorie e tre pareggi nel parziale), ma ha subito almeno un gol in tutte le ultime sei giornate.
- Sono ben 26 le reti segnate dalla Lazio in questo campionato (due di media a gara): i biancocelesti non ne realizzavano così tante nei primi 13 turni di A dal 2002/03 (28 in quel caso).
- Il Palermo non aveva mai raccolto così pochi punti (sei), segnato così poco (10 reti fatte) e incassato così tanti gol (26) nelle prime 13 giornate di A nell’era dei tre punti a vittoria.
- Con Wallace e Biglia salgono a 13 i marcatori differenti della Lazio in questo campionato: solo il Real Madrid (14) ha mandato a segno più giocatori nei cinque campionati europei in questa stagione.
- Il Palermo rimane l’unica squadra dei cinque principali campionati europei a non avere ancora conquistato un punto in casa in questa stagione.
- Ciro Immobile ha segnato una doppietta l’ultima volta che ha giocato al Barbera, con la maglia del Torino a febbraio.
- La partita di domenica sarà la seconda tra le due squadre che si disputerà nell’insolito orario delle 12.30, la prima nel 2010 fu decisa da una girata al volo di Dias.
LA MINACCIA – Di fronte ad una delle peggiori squadre del campionato è dura trovare una minaccia per la Lazio se non se stessa (senza farsi distrarre dal pensiero del derby che incombe). Se i biancocelesti giocano come fatto in questa prima parte di campionato allora non ci sarà partita. C’è però dall’altra parte un Palermo ferito che vorrà giocare la partita della vita pertanto i ragazzi di Inzaghi dovranno prestare comunque attenzione, perché come si dice…”per quanto umiliato sia il tuo avversario, sappi che esso è sempre da temere”. Comunque se proprio bisogna scegliere una potenziale minaccia non si può non citare Alessandro Diamanti. L’estro dell’ex Bologna (qualora dovesse giocare dal 1′) sarebbe sicuramente l’arma più pericolosa del Palermo e nonostante i 33 anni è ancora in grado di mettere in difficoltà la difesa laziale sia in veste di suggeritore per Nestorovski sia in fase realizzata (calci di punizione in primis).
COME SCENDERANNO IN CAMPO – Sospiro di sollievo in casa rosanero attorno alle condizioni di Nestorovski, che a Bologna ha riportato un trauma al capo ma è tornato a correre regolarmente in allenamento con i compagni. Nella sfida del “dentro o fuori” De Zerbi recupera Hiljemark, invece resta in dubbio Cionek per la sfida con la Lazio. De Zerbi sembra orientato a cambiare anche a livello tattico, optando per un più prudente 3-4-2-1: in tal caso dentro Goldaniga e con alle spalle di Nestorovski due tra Quaison, Chochev, Hiljemark e Diamanti. Ancora ai box Embalo, Marson, Gonzalez, Balogh e Trajkovski.
PROBABILE FORMAZIONE – Palermo (3-4-2-1): Posavec; Rispoli, Goldaniga, Andelkovic, Aleesami; Jajalo, Gazzi, B. Henrique; Chochev, Diamanti; Nestorovski. A disp: Fulignati, Vitiello, Morganella, CIonek, Pezzella, Hiljemark, Gonzalez G, Quiason, Bouy, Sallai, Lo faso All. Roberto De Zerbi
Diffidati: Goldaniga
Squalificati: –
Indisponibili: Rajkovic, Trajkovski, Embalo, Marson, Bentivegna, Balogh

finalmente la meritata Serie A seppur in un clima che definire surreale è un mero eufemismo. Era una Lazio in grave crisi psicologica a causa del disastroso campionato realizzato dalla truppa biancoceleste nei mesi precedenti. Ma nonostante ciò l’attuale tecnico biancoceleste non ha mai abbassato il livello del suo entusiasmo che inevitabilmente si è impennato dopo lo splendido debutto contro i rosanero (leggi sotto). Da quella partita poi ne seguiranno altre 6 (quattro vittorie e tre sconfitte) che sembravano solo una bella parentesi prima di percorrere una nuova strada destinazione Salerno. Invece…7 mesi dopo, Inzaghi torna al Renzo Barbera e, mentre per i rosanero la situazione non è assolutamente cambiata (in crisi erano ed in crisi sono), i biancocelesti al contrario arrivano con un umore nettamente opposto rispetto alla scorsa stagione. Inzaghino ha realizzato una rinascita a dir poco miracolosa che ha portato ad un’atmosfera così bella che non si vedeva da tempo (vedi ad es. la voglia dei tifosi di stare vicino alla squadra alla Stazione Termini e oggi all’
dribbla le difficoltà. La Lazio diverte, iglia e compagni inseriscono la quinta o meglio dire l’ottava, come i risultati utili consecutivi. Gol e spettacolo, ma soprattutto un gruppo unito che rema tutto nella stessa direzione. Come è cambiata la Lazio in appena sette mesi. Ma manca ancora qualcosa. Un segno di rinascita definitivo…qualcosa che dica una volta per tutte – come direbbe Max Pezzali – “Ci sono anch’io!” E tra poco più di una settimana c’è il derby…ma non pensiamoci ora, le grandi opere vanno costruite pezzo dopo pezzo e domani l’ulteriore pezzo mancante si chiama Palermo e dobbiamo portarlo assolutamente a casa. Ora è giusto preparare Palermo, ed i tre punti saranno fondamentali. Poi ci vorrà un gran lavoro di Inzaghi a livello psicologico, per fare finta che l’ultima stracittadina giocata sia stata quella del 26 Maggio 2013. Godiamoci la tranquillità di giocare praticamente una sola competizione, ed andiamo a Palermo per attaccare, con criterio e squadra corta.
do Inzaghi festeggiò il suo debutto in Serie A con una bellissima vittoria. Nonostante ciò, come dolce precedente, abbiamo scelto la bellissima vittoria di 2 anni fa della prima
