AGGIORNAMENTO ore 12 – Alle parole del numero 10 giallorosso, hanno fatto seguito quelle, ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’ di Edin Dzeko. Una sfida non come tutte le altre per l’attaccante bosniaco, contro la Lazio del suo amico Lulic: “Se lo chiamerò prima della partita? Non importa che lo faccia oppure no, non sono superstizioso. Con Senad siamo amici da tempo, siamo compagni di Nazionale. Una volta entrati allo stadio, però, lui non esiste. In quel momento so solo cosa devo fare, so che dobbiamo vincere e personalmente darò tutto per riuscirci“.
Manca ancora più di una settimana, ma nella Capitale l’atmosfera del derby si fa già sentire a livelli di temperatura piuttosto elevati. In casa della Lazio, è stato Senad Lulic ad aprire, qualche giorno fa, il valzer delle dichiarazioni, seguito, nella giornata di oggi, da Stefan Radu. Sul fronte della Roma, invece, sono di questa mattina le parole del capitano Francesco Totti, che si è soffermato sulla stracittadina in un’intervista a ‘Sport Week’:
“Se dipendesse da me, contro la Lazio almeno un po’ mi farei giocare, ma non decido io. In fin dei conti, però, quello che è importante è vincere, con o senza di me. Ma poi chi l’ha detto che quelli di questa stagione siano i miei ultimi derby? Se sto bene, posso benissimo continuare a giocare”.

finalmente la meritata Serie A seppur in un clima che definire surreale è un mero eufemismo. Era una Lazio in grave crisi psicologica a causa del disastroso campionato realizzato dalla truppa biancoceleste nei mesi precedenti. Ma nonostante ciò l’attuale tecnico biancoceleste non ha mai abbassato il livello del suo entusiasmo che inevitabilmente si è impennato dopo lo splendido debutto contro i rosanero (leggi sotto). Da quella partita poi ne seguiranno altre 6 (quattro vittorie e tre sconfitte) che sembravano solo una bella parentesi prima di percorrere una nuova strada destinazione Salerno. Invece…7 mesi dopo, Inzaghi torna al Renzo Barbera e, mentre per i rosanero la situazione non è assolutamente cambiata (in crisi erano ed in crisi sono), i biancocelesti al contrario arrivano con un umore nettamente opposto rispetto alla scorsa stagione. Inzaghino ha realizzato una rinascita a dir poco miracolosa che ha portato ad un’atmosfera così bella che non si vedeva da tempo (vedi ad es. la voglia dei tifosi di stare vicino alla squadra alla Stazione Termini e oggi all’
dribbla le difficoltà. La Lazio diverte, iglia e compagni inseriscono la quinta o meglio dire l’ottava, come i risultati utili consecutivi. Gol e spettacolo, ma soprattutto un gruppo unito che rema tutto nella stessa direzione. Come è cambiata la Lazio in appena sette mesi. Ma manca ancora qualcosa. Un segno di rinascita definitivo…qualcosa che dica una volta per tutte – come direbbe Max Pezzali – “Ci sono anch’io!” E tra poco più di una settimana c’è il derby…ma non pensiamoci ora, le grandi opere vanno costruite pezzo dopo pezzo e domani l’ulteriore pezzo mancante si chiama Palermo e dobbiamo portarlo assolutamente a casa. Ora è giusto preparare Palermo, ed i tre punti saranno fondamentali. Poi ci vorrà un gran lavoro di Inzaghi a livello psicologico, per fare finta che l’ultima stracittadina giocata sia stata quella del 26 Maggio 2013. Godiamoci la tranquillità di giocare praticamente una sola competizione, ed andiamo a Palermo per attaccare, con criterio e squadra corta.
do Inzaghi festeggiò il suo debutto in Serie A con una bellissima vittoria. Nonostante ciò, come dolce precedente, abbiamo scelto la bellissima vittoria di 2 anni fa della prima
