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Dodici giorni dopo l’attentato riapre l’aeroporto di Bruxelles, ma la tensione resta alta

Chiuso dal 22 marzo, giorno dell’attentato, domani riaprirà l’aeroporto di Bruxelles, ma solo parzialmente ha annunciato l’ad di Brussels Airport in conferenza stampa. I primi voli che avranno luogo saranno quelli verso Faro, Atene e Torino della compagnia Brussels Airlines. Nonostante la (bella) notizia la situazione del paese continua ad essere sotto pressione, infatti la polizia ha imposto il divieto su tutte le manifestazioni dopo quella anti-islam tenuta a Molenbeek, oggi, guidata dal movimento estremista francese Génération identitaire. Le autorità, inoltre, hanno fermato 19 persone mentre prendevano parte ad una manifestazione antirazzista davanti alla Bourse, manifestazione stroncata dall’intervento della polizia dopo il rifiuto dei manifestanti a sgomberare la piazza.

A questa ha preso parte anche il presidente della Lega dei diritti dell’uomo belga, Alexis Deswaef, fermato anch’egli dai poliziotti: “La polizia mi ha intimato l’ordine di lasciare il posto notificandomi che le manifestazioni di estrema sinistra come di estrema destra sono vietate. Ho risposto di essere là in quanto semplice cittadino, ma sono stato fermato lo stesso”, queste le parole di Deswaef rilasciate all’agenzia Belga.

Sono più di una, quindi, le manifestazioni tenutesi nelle diverse piazze, quella sopra citata alla Bourse, dove dopo l’intervento forzato si è ripristinata la quiete ed ora si procede a ritmo di balli e musica; quella a Molenbeek, manifestazione anti-islam, che è stata vietata ma la pagina internet del movimento estremista ancora non ha rimosso l’invito a partecipare. Ultima manifestazione è quella a Dilbeek, tenuta stamattina a cui hanno partecipato una trentina di persone.

 

SERIE B – Il resoconto del 34esimo turno

In attesa di Novara-Salernitana (in programma domani), e di Bari-Cesena (posticipo di lunedì sera), si è giocata la 34esima giornata dell’appassionante campionato di Serie B.
Risultato a sorpresa, ma non del tutto, a Cagliari, dove l’ormai ex capolista viene sconfitta da uno Spezia in un grande momento di forma: 1-2 il risultato finale in favore dei liguri, in virtù delle reti messe a segno, tutte nel secondo tempo, da Calaiò e Piccolo per lo Spezia e da Ceppitelli in pieno recupero per i sardi. Sorpasso in vetta del Crotone quindi, che ieri sera, nell’anticipo, si era imposto di misura sul Lanciano. In zona playoff importante vittoria del Trapani, che batte tra le mura amiche con un secco 3-0 un Brescia arrendevole. Per i siciliani si tratta della quarta vittoria consecutiva. Torna alla vittoria il Pescara di Massimo Oddo, che sconfigge il fanalino di coda Como per 2-1 grazie ad una doppietta del capocannoniere Lapadula. Quarto pareggio consecutivo per la Virtus Entella, che si fa rimontare un doppio vantaggio da una mai doma Ternana. Comunque ottavo risultato utile consecutivo per i liguri guidati da Aglietti. Brutto stop interno per il Perugia, sconfitto per 0-2 dall’Ascoli: vittoria che allontana gli umbri dalla zona playoff e permette ai marchigiani di scavalcare molte compagini nella lotta salvezza. Bella vittoria per il Latina che vince 3-0 in casa contro l’Avellino. In coda vittoria del Vicenza (2-0) contro un Livorno sempre più infognato nella lotta per non retrocedere, mentra non si fanno male Pro Vercelli e Modena che si prendono un punto a testa pareggiando per 1-1 sul campo dei piemontesi.

PRIMAVERA – Ternana-Lazio 3-4: cuore e batticuore, ma i biancocelesti ci sono ancora

Due settimane di sosta, ma lo spartito non cambia: la Lazio Primavera è sempre un’esplosione di emozioni: va sotto di due gol, rimonta, dilaga, poi soffre ancora nel finale. Ma alla fine in casa della Ternana arrivano tre punti vitali per tornare a sperare nei play off. Nel frattempo il terzo posto è ancora biancoceleste, ma la cosa più importante è il ko del Frosinone a Napoli, coi ciociari che scivolano a -6. Comunque vadano le ultime tre giornate, il quarto posto garantirebbe i play off e la vittoria di oggi vale come un’ipoteca per i ragazzi di Simone Inzaghi.

INIZIO SHOCK, POI MURGIA – Dopo la rovinosa sconfitta interna contro l’Ascoli, Inzaghi cambia molto: in porta torna il promettente Borrelli, quindi difesa a tre con Mattia, Petro e Cotani. Le tante assenze non agevolano il gioco biancoceleste e nella prima mezz’ora sembra di rivedere la partita contro l’Ascoli. La Lazio spreca occasioni (due volte con Folorunsho, che prima trova il salvataggio di Roscioli, poi la gran parata del portiere avversario), la Ternana segna. Va in gol Battista al 20′ su calcio di punizione, e al 34′ Tedesco si inserisce su azione da calcio d’angolo e raddoppia. Un incubo che viene spezzato al 39′ da Murgia, bravissimo a sua volta a risolvere una mischia in area rossoverde.

RISCOSSA LAZIO – E’ la rete che rianima la Lazio, andare all’intervallo in doppio svantaggio sarebbe stata una mazzata dura da digerire. Nella ripresa i biancocelesti ripartono a testa bassa, Rossi e Palombi dialogano a meraviglia ed è quest’ultimo a trovare il 2-2, sfruttando una sponda del compagno di squadra. Subito dopo su crosso di Germoni, l’onnipresente Folorunsho trova il gol del sorpasso, meritatissimo per quantità e qualità della prestazione personale. La Lazio è ora padrona della partita e alla mezz’ora Palombi chiude i conti da bomber vero. Non sarebbe la Lazio però se non ci fosse un po’ di veleno nella coda. Manoni si fa espellere (salterà il derby) quindi il match torna in bilico con Terracciano che a 2′ della fine trova il 3-4. Sono 5′ di recupero infuocati con la Ternana che troverebbe anche il 4-4, ma a gioco fermo. E alla fine il romanzo della partita consegna il lieto fine e i tre punti alla Lazio.

Fabio Belli

IL TABELLINO

TERNANA-LAZIO 3-4

MARCATORI: 20′ Battista (T), 34′ Tedesco (T), 39′ Murgia (L), 62′, 74′ Palombi (L), 63′ Folorunsho (L), 88′ Terracciano (T)

TERNANA (3-5-2): Scarsella; Terracciano, Roscioli, Sernicola; Tabella, Rocchi (52′ Marrocco), Tascone, D’Orsi, Vittori (79′ Polizzi); Battista, Tedesco (85’Paolucci). A disp. Kalbarczyk, Bersaglini, Salim Nassour, Bellini, Maccioni, Pigazzini. All. Stefano Avincola

LAZIO (3-5-2): Borrelli; Mattia, Petro, Cotani; Germoni, Folorunsho (78′ Bernardi), Cardoselli (63′ Beqiri), Murgia, Manoni; Palombi, Rossi (69′ Bezziccheri). A disp. Lazzari, Ceka, Antonucci, Ennali. All. Simone Inzaghi

ARBITRO: Niccolo Pagliarini (sez. di Arezzo)

ASS.: Mariottini – Ragnacci.

NOTE. Ammoniti: 8′ Roscioli (T), 23′ Rocchi (T), 38′ D’Orsi (T), 69′ Terracciano (T), 69′ Cotani (L). Espulsi: 76′ Manoni (L). Recupero: 1′ pt; 5′ st.

FORMULA 1 – I risultati delle prove ufficiali

AGGIORNAMENTO ORE 18 – Si sono appena concluse le qualifiche ufficiali del Gp del Bahrein in programma domani pomeriggio. Solito dominio Mercedes, con Hamilton al comando (1’29’493), davanti al compagno di squadra Rosberg, staccato di meno di un decimo (1’29’570). Seconda fila per le Ferrari, con Vettel attardato di più di mezzo secondo (1’30’012), e Raikkonen di oltre 7 decimi (1’30’244). Seguono Ricciardo con la Red Bull e Bottas con la prima delle due Williams, che precede il compagno di squadra Massa. Ottavo posto in griglia per Hulkenberg con la Force India, che precede la Haas F1 Team di Grosjean. Chiude la top ten Verstappen con la Toro Rosso. La gara è prevista per domani alle ore 17, diretta Sky F1, in replica su RaiUno dalle 22.

Si è disputata sul circuito di Sakhir, valido per il Gp del Bahrein 2016, la terza sessione di prove libere. Dopo il dominio tedesco delle Mercedes di Rosberg e Hamilton, registrato nelle prove del venerdì, è stata la volta delle Ferrari. Il miglior tempo della giornata è stato di Sebastian Vettel, il tedesco ha girato in 1’31″683 precedendo il compagno di scuderia, il finlandese Kimi Raikkonen, che ha segnato il tempo di 1’31″723. Di seguito le Mercedes del tedesco Nico Rosberg (1’32″104) e dell’inglese Lewis Hamilton (1’32″160). Al quinto posto il finlandese della Williams Valtteri Bottas (1’32″675) che si è lasciato alle spalle la Haas del francese Romain Grosjean (1’33″082) e la Red Bull del russo Daniil Kvyat (1’33″113). A completare la top ten il messicano della Haas Esteban Gutierrez (1’33″337), il brasiliano della Williams Felipe Massa (1’33″363) e l’australiano della Red Bull, Daniel Ricciardo (1’33″519). Alle 17 ora italiana la lotta per la pole position.

SOCIETA’ – In crescita il mercato automobilisco italiano

Il mercato dell’auto in Italia continua a crescere. Nei primi tre mesi dell’anno le immatricolazioni sono state pari a 519.023, una crescita del 20,83% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A marzo le immatricolazioni sono state 190.381, il 17,38% in più in confronto allo stesso mese dell’anno scorso. Particolarmente positivo il risultato per Fiat Chrysler che per il quindicesimo mese di fila migliora più del mercato. Fca, con 56mila immatricolazioni, incrementa le sue vendite del 21,6%. Jeep aumenta addirittura del 28,1 e Lancia del 30,4%. Risultati evidenziati anche dalla presenza di sei modelli nella top ten delle vetture più vendute: Panda, 500, Ypsilon, 500X, 500L e Punto.

MUSICA – Neil Young in concerto a Roma

Il 15 luglio 2016, in un ambiente unico come quello delle Terme di Caracalla, si svolgerà il concerto di Neil Young. Un nuovo approccio alla stagione estiva con l’obiettivo di raggiungere un più ampio pubblico di tutte le età. Neil Young – uno dei più influenti ed estroversi cantantautori della sua generazione, uno dei pochi veterani del rock con la carica e la vitalità di un giovane musicista – salirà sul palcoscenico nel suggestivo e affascinante scorcio delle Terme di Caracalla accompagnato dai Promise of The Real, la band guidata da Lukas Nelson (figlio di Willie Nelson) con Anthony Logerfo, Corey McCormick e Tato Helgor, e con la quale il cantautore ha registrato il suo album più recente “The Monsanto years”. Con il suo ultimo lavoro l’artista riscopre una vena fortemente politicizzata e critica apertamente i media, le corporation e la compagnia agrochimica Monsanto, che a detta di molti sta rovinando l’America con gli OGM e le biotecnologie agrarie. Nel corso del concerto Neil Young probabilmente si esibirà anche in pezzi indimenticabili del suo repertorio, quali “Alabama”, “Human Highway”, “My My, Hey Hey (Out of the Blue)” e “Harvest Moon”. I biglietti per assistere al concerto sono stati messi in vendita dallo scorso dicembre presso il botteghino del Teatro dell’Opera, con prezzi che variano da 90 a 150 euro. Informazioni su www.operaroma.it.

Tare a rischio processo

Non sembra affievolirsi la querelle tra Igli Tare e Mauro Matias Zarate anzi, le cose per il dirigente albanese potrebbero complicarsi. A quanto riportato da Il Corriere della Sera il direttore sportivo biancoceleste rischia il processo per falsa testimonianza. L’albanese avrebbe dichiarato il falso nell’ambito della causa iniziata dal calciatore argentino. L’attaccante, attualmente in forza alla Fiorentina, lasciò in modo a dir poco brusco la capitale, liberandosi dal contratto e scatenando l’ira del presidente Lotito. Allo stesso tempo però, Zarate lamenta un credito di circa 900mila euro nei confronti della società biancoceleste, a causa dei mancati stipendi riconosciutigli nel periodo tra marzo e giugno 2013. Però a quanto pare il giocatore viola sarebbe ora in possesso delle prove per poter riaprire la questione e per far condannare il dirigente biancoceleste.

Roma – Tornata al suo antico splendore la Fontana del Quirinale

Dopo i lavori di restauro, avviati nel settembre scorso, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del Commissario Straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, e del Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali, Claudio Parisi Presicce è stata inaugurata la Fontana di Monte Cavallo di Piazza del Quirinale. Il restauro è stato reso necessario a causa delle pessime condizioni in cui versava il monumento: fenomeni di degrado dovuti all’azione degli agenti atmosferici, alla presenza dell’acqua e al particolare microclima che ne consegue. Il labrum (la tazza superiore) e il piede di sostegno – entrambi in granito del Foro o marmor Claudianum – e il bacino inferiore in marmo bianco erano completamente ricoperti da calcare. Inoltre sono stati messi in atto importanti interventi sull’impianto idrico e su quello di illuminazione artistica. La rimozione del calcare, in alcuni punti addirittura 8 cm, ha permesso di riportare in luce i contrasti cromatici tra il granito grigio della tazza e del piede e il marmo bianco venato della vasca inferiore apprezzandone di nuovo l’elegante disegno del dado di base e del profilo interno del bacino. Approfittando dell’occasione è stata effettuata anche la manutenzione dei gruppi scultorei dei Dioscuri. I lavori di restauro sono stati realizzati grazie al contributo di Mr Alisher Usmanov, Presidente della Federazione Internazionale di Scherma. Sotto la direzione della Sovrintendenza Capitolina, per un costo complessivo di 200.000 euro, i lavori sono stati affidati alla Ducale Restauro Srl, ditta specializzata nel restauro di materiali lapidei. La Fontana di Piazza del Quirinale raccoglie espressioni artistiche di epoche e origini diverse. Collocata ai piedi delle statue colossali dei Dioscuri e dell’obelisco egizio in granito proveniente dal Mausoleo di Augusto ha assunto l’aspetto attuale nel 1818, quando venne trasferita sulla piazza un’antica vasca romana in granito grigio situata in origine nel Foro Romano. Su incarico di papa Pio VII fu Raffaele Stern a portare a compimento un progetto avviato da Giovanni Antinori per volere di Pio VI nel 1782. La fontana ottocentesca sostituì, quando Sisto V promosse il primo grande progetto di risistemazione di piazza del Quirinale, quella realizzata da Domenico Fontana nel 1589. In precedenza la fontana era costituita da una vasca mistilinea in travertino su gradini, conclusa da un balaustro centrale e ornata da stemmi papali e teste leonine. La vecchia fontana venne rimossa nel 1783 e trenta anni dopo venne sostituita dal grande labrum, posto in precedenza davanti alla Curia Julia e che veniva utilizzato come abbeveratoio nel Campo Vaccino. La vasca, nel tempo si era riempita di terra, e si presentava rotta in due pezzi ma Stern con un ingegnoso sistema di grappe in ferro ancora funzionale la recuperò, dopodiché venne posta sull’antico piede in granito rinvenuto durante i lavori. L’insieme fu posto al centro di un basso bacino in marmo bianco. Alla base dell’obelisco un’iscrizione di Carlo Fea ne celebra l’impresa.

CONFERENZA – Pioli: “Gara scontata? Il calcio è imprevedibile”

In conferenza stampa il mister biancoceleste Stefano Pioli ha parlato del derby di domani pomeriggio tra Lazio e Roma.

Queste le parole di Pioli nella sala stampa di Formello:

Un anno fa il derby valeva il secondo posto in classifica. Oggi cosa vale? La squadra è pronta?

“Oggi serve per l’orgoglio perché un’occasione per dare il massimo, per dimostrare che valiamo di più e per darci fiducia in vista del finale di stagione. La squadra è pronta, i miei giocatori sono concentrati nel modo giusto”.

Spalletti ha detto che gli sarebbe piaciuto giocare alla pari…

“Credo che i giocatori che scenderanno in campo saranno all’altezza. Chiaro che dovremo fare una partita di sacrificio, di ordine e di qualità”.

Il derby può cambiare il suo destino?

“Leggo sui giornali che voi già sapete il mio futuro, poi me lo dite anche a me in separata sede. Adesso penso solo alla gara di domani. Ho preparato coi ragazzi non l’ultima partita ma la più importante”.

Risultato scontato?

“Il calcio è imprevedibile, questa è una partita che ha una storia a sè che può azzerare i valori tecnici. Sappiamo che loro sono forti ma anche noi lo siamo”.

Cos’è mancato rispetto all’anno scorso?

“Tante cose visto che siamo così in ritardo rispetto ai nostri avversari. Non è ancora tempo di bilanci. Pensiamo a domani: vogliamo dare e darci una bella soddisfazione”.

Cosa ne pensa dello stadio vuoto?

“E’ tutta la stagione che va avanti questa situazione. Più siamo alo stadio più siamo felici ma il derby va giocato comunque con la massima attenzione e determinazione”.

Domani sarà una Lazio diversa?

“Dovremo essere più attenti e ordinati ma abbiamo le qualità per fare bene. Abbiamo preparato delle situazioni che spero ci diano un vantaggio”.

Teme che la squadra subisca un sovraccarico psicologico?

“Sappiamo l’importanza della gara, ma al di là di qualche esordiente, i ragazzi sono maturi e sanno interpretare certe gare. Sono convinto che giocheremo la partita nel modo migliore.

I derby si vincono con i leader. Questa squadra ce li ha? Chi sono?

“La squadra deve essere il leader, dobbiamo essere attenti e determinati su ogni pallone perché ogni pallone può decidere la partita”.

Com’è cambiata la Roma da Garcia a Spalletti? Milinkovic recupera?

“E’ cambiato soprattutto l’aspetto mentale della Roma, con le vittorie hanno ritrovato fiducia. Conosciamo i nostri avversari, le loro qualità. Dobbiamo pensare a noi stessi, su quello che possiamo fare. Milinkovic non sarà della partita di domani perché non ha ancora recuperato”.

Cosa le hanno insegnato i derby passati? Quanto le piacerebbe vincere il derby?

“Che queste sono partite a sè, che vanno vissute e lette con lucidità. Sono sempre state gare equilibrate determinate da episodi. Dobbiamo viverla con grande attenzione, lucidità e determinazione sperando che il risultato dipenda da noi e non da altro. Vorrei tanto vincere il derby perché mi manca questa emozione. Abbiamo lavorato per questo”.

All’andata l’arbitraggio non fu dei migliori. Teme qualche errore arbitrale?

“Vogliamo che la gara si giochi alla pari sotto tutti i punti di vista. Noi dal canto nostro vogliamo dare il massimo dall’inizio alla fine”.

Come si motiva un gruppo senza obiettivi?

“Non è vero che non abbiamo più obiettivi. Non c’è bisogno di dare motivazioni alla squadra, lo sapete cosa vuol dire il derby. Certo una vittoria non cancellerebbe la brutta stagione ma servirebbe tantissimo a noi e all’ambiente. Ho preparato la gara nel migliore dei modi perché vogliamo trarre il massimo”.

Fabrizio Piepoli

Parolo: “Ho già segnato alla Roma, vorrei replicare. Loro favoriti? L’anno scorso lo eravamo noi…”

Marco Parolo, centrocampista biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.

“Il mio primo gol alla Roma è stato il 31 ottobre del 2012, giocavo nel Parma. Di quella giornata ricordo che pioveva copiosamente e forse proprio grazie alla pioggia segnai il gol del 2 a 1. Mi sono inserito, la palla si è fermata sulla pozzanghera, il portiere si era già buttato, e ho tirato. Una bella partita, quando segni e vinci è la cosa più bella per un giocatore. Sarebbe altrettanto bello segnare una domenica pomeriggio con il sole e non con la pioggia.

I tifosi ci stanno chiedendo di dare tutti noi stessi e di vincere la partita. Quando giochi è quello l’obiettivo. Cercheremo di dare tutto quello che abbiamo, vogliamo dare una gioia ai nostri tifosi, quest’anno ne abbiamo date poche.

C’è la giusta tensione e la giusta adrenalina, con gli anni si impara anche a gestire questo tipo di tensione prima delle gare.

Il primo derby che ho giocato mi rimarrà sempre dentro, abbiamo fatto il riscaldamento sotto la curva. Vedere i tifosi a un passo da noi che ci incitavano, vedere i loro sguardi con una cattiveria agonistica positiva e la voglia di vincere nei loro occhi ci ha messo un’adrenalina e una carica infinita. Meritavamo di vincere, purtroppo è finita 2-2 nonostante avessimo avuto le occasioni per farlo nostro. Per quanto riguarda il secondo derby, venivamo da un momento straordinario, c’è mancato poco anche lì, abbiamo perso una partita che avevamo fatto e condotto noi. Purtroppo abbiamo preso gol su un calcio di punizione dopo aver pareggiato. Il derby d’andata di quest’anno è stato strano. Il discorso delle curve senza tifosi ha tolto quella che è la bellezza del derby di Roma e l’adrenalina che si sente prima delle partite. Noi non siamo riusciti a ripetere le prestazioni fatte l’anno precedente.

Ora c’è tanta voglia, piacerebbe pure a me vincere domani, vorrebbe dire anche dare uno slancio in più per finire la stagione in maniera onorevole, cercando di fare più punti possibili. Nel calcio non si sa mai.

Mauri e Klose, due uomini derby, ci stanno trasmettendo tanto, soprattutto l’esempio con il loro modo di vivere questa partita. Mauri è stato molto importante per me nel mio primo derby, mi ha spiegato cosa voleva dire il derby qui a Roma, mi ha permesso di arrivare alla partita preparato ma quando l’ho visto con i miei occhi è stato molto di più di quello che mi aveva detto. E’ stato incredibile, ti rendi conto di quello che vuol dire essere laziale, cosa vuol dire giocare contro la Roma, di quello che ti chiedono i tifosi. Dopo aver giocato il primo derby diventi un laziale e dici ‘sono laziale perché da ora devo dare il massimo per battere la Roma, sempre’. Tutti, ti mettono in testa qualcosa di incredibile. Mauri e Klose ne hanno fatti tanti, sanno come dare calma trasmettendo la giusta tensione ai compagni. Cataldi e Candreva sono diversi, tutti i giorni, da romani a casa e fuori, hanno un riscontro in più. Sarà più difficile, ma hanno le capacità e sono ragazzi intelligenti per gestire le proprie emozioni.

I ricordi che ho in mente di quando mi avvicino all’Olimpico sono quelli di quando l’ho visto pieno di tifosi, con la gente in macchina che seguiva il pullman fino allo stadio, le strade piene. Quello è il mio ricordo, voglio immaginare quella scena con quella carica che trasmettevano.

Arriviamo al derby con una classifica diversa, la Roma è favorita? Anche noi la scorsa stagione al derby di ritorno eravamo favoriti, quindi non dico niente.

Domani mi aspetto l’atteggiamento di una Lazio che vuole dimostrare tutto il proprio valore, che ha voglia di dare tutta se stessa per ottenere un risultato importante. Siamo una squadra che con la giusta voglia e mentalità può giocare con chiunque.

Sarà importante l’inizio per la partita, va indirizzata e giocata bene. Anche per togliere certezze alla squadra avversaria.

Dalle Nazionali siamo tornati tutti con la consapevolezza e la voglia di fare bene e giocare bene questa partita importante. Nello spogliatoio ci stiamo aiutando per trasmettere la giusta determinazione a chi non ha ancora affrontato un derby. La squadra sta lavorando bene, il mister ha lavorato molto bene in questa settimana di sosta, adesso stiamo facendo le ultime sedute per essere pronti domenica.

Sto tornando sui miei livelli realizzativi. Con gli anni uno impara a muoversi in tutte le frangenti del gioco, mi mancava riuscire a trovare il varco giusto in area di rigore. Ho imparato guardando quelli più bravi di me, su come si stacca o smarca l’uomo, per poi mettere in pratica queste cose. A centrocampo, centro sinistra, c’ho fatto gran parte della mia carriera, leggo un po’ meglio gli inserimenti, è una posizione del campo dove sono sempre stato, dove sto meglio e riesco a leggere meglio il gioco. A 25 anni mi sentivo più sicuro, ora a 31 anni si impara a giocare anche a destra, riesco a starci tranquillamente, s’impara a giocare anche lì ottenendo delle certezze in quel ruolo.

I punti di forza della Roma sono l’imprevedibilità, hanno tanti giocatori che possono inserirsi e che trovano la giocata. La nostra forza deve essere l’intensità, con gente di gamba che può ripartire e fare male e gli inserimenti dei centrocampisti.

Con Pioli, oltre alle tante presenze, quando gioco sto in campo novanta minuti. Per questo ringrazio il mister, io sono uno che cerca di dare sempre tutto anche se ci sono giornate dove non riesco a fare quello che voglio. Cerco di dare sempre il mio contributo, dare una mano al compagno anche con le letture in fase difensiva. Queste sono sempre state le mie basi e le mie caratteristiche, mi sono sempre messo a disposizione della squadra, si vede che il mister apprezza questo.

CONFERENZA – Spalletti punzecchia la Lazio: “Mi sarebbe piaciuto giocare alla pari. Per loro siamo l’unico obiettivo”

Consueta conferenza stampa di Luciano Spalletti alla viglia del derby capitolino Lazio Roma. Queste le sue parole: “Inizio col dire che gli unici indisponibili sono Gyomber e Vainqueur. Entrambi torneranno a lavorare a inizio della prossima settimana. Gli altri sono tutti disponibili”.

E’ un’emozione tornare in panchina al derby?

“Sì, l’emozione ti viene trasferita anche dalla città e dalla squadra. Ma noi abbiamo anche altri obiettivi. Dobbiamo essere bravi a gestire le emozioni per raggiungere i nostri traguardi”.

Come arriva la Roma?

“Noi ci arriviamo bene però mi sarebbe piaciuto giocare il derby ad armi pari cioè che anche loro avessero altri obiettivi da perseguire a questo punto della stagione. Io non so chi ci arriva meglio o peggio, ma mi sarebbe piaciuto giocarla alla pari. Noi  siamo la loro unica ragione, non hanno altri obiettivi e spero che i miei giocatori siano bravi a saper gestire mentalmente questa situazione”.

Sky ha lanciato un sondaggio su Totti. Glielo giro anche lei: lo vorrebbe vedere al derby?

“Sì, se penso a un sondaggio lo farei giocare. Se dovesse giocare, di sicuro indosserà la fascia da capitano. Però Sky potrebbe fare altri sondaggi: se la telecronaca dell’Europeo la fa Pizzul o Caressa. Ha ragione Caressa quando dice da amante del calcio che sarebbe giusto vederlo in campo perché lui ha sempre fatto vedere grandi giocate nei derby. E’ chiaro che poi da allenatore bisogna scindere dall’emozione, dalla passione e andare a considerare altre cose che io spero di fare nella maniera giusta perché è una partita importante per quelle che sono le nostre mire. Noi dobbiamo inseguire l’obiettivo Champions ad ogni costo”.

E’ cambiata la condizione fisica di Totti rispetto a un anno fa?

“Quando si analizza una partita  e quando la si guarda si fanno considerazioni diverse. Le analisi sono scevre da passioni e da considerazioni fatte col cuore. Francesco le giocate le farà sempre, se valutassimo solo questo punto di vista potremmo fargli il contratto di ulteriori 5 anni ma sono altri i fattori che vanno considerati. Chi le dice che in quel derby in cui Totti segnò una doppietta, nel primo tempo la Roma non prese 2 gol perché mancava un giocatore che coprisse dietro?! Per tenere il pallino del gioco la squadra deve essere brava a far girare palla e poi a riconquistarla quando la perde. Il problema è questo qui. Quando Totti ha la palla sul piede la mette dove vuole, se gli passano 3 palloni sui piedi è come se gliene avessero passati 6. Poi però la palla passa agli avversari… A lui gli piace il contatto con la palla”.

Deluso dall’assenza della Curva Sud?

“Prima di tutto mi dispiace quando leggo sui giornali questi numeri. Avrei voluto sentir parlare di progetto di stadio pieno per riempire l’Olimpico chiunque ci giochi. Mi adopererò per conoscere più cose e chiederò a Gabrielli per comprendere meglio la situazione. Però sicuramente mi dispiace. Per i nostri tifosi è un sacrificio enorme. Poi sento dire che a Giugno si cercheranno soluzioni, ma giugno è lontano, va trovata una soluzione prima. Il derby fa battere le mani ma soprattutto i cuori e quando battono fanno lo stesso rumore da Testaccio quindi noi avremo lo stesso supporto a distanza perché sappiamo quanti cuori battono per la Roma”.

La Lazio ha fatto meglio contro squadre più forti…

“Noi tenteremo di fare la partita e di vincerla. Loro sono una buona squadra e per questo motivo hanno fatto grandi prestazioni contro le big. Hanno un grandissimo allenatore che è Stefano Pioli che io conosco bene: è un professionista di prima qualità. La Lazio saprà come muoversi in campo, ma noi abbiamo in mente la mira di giocarcela contro tutti per vincere”.

De Rossi in panchina?

“Questo lo dice lei. Io tento di far giocare i migliori. Noi come Roma dobbiamo stare stabilmente in Champions, quello è il traguardo. Daniele ha fatto dei buonissimi allenamenti ultimamente, come quello di ieri, per cui nulla è scontato. Può anche far parte dell’11 titolare ma va valutato l’equilibrio di squadra, quello che propongono anche gli altri giocatori nello stesso ruolo di Daniele. Lui sa come la penso per cui io sono tranquillissimo”.

Pensa che la Roma di oggi sia più forte di quella che nel 2009 perse il derby andando in svantaggio dopo 5′?

“Io con i derby sono in parità. Mi sarebbe piaciuto essere in vantaggio ma devo accettare il verdetto del campo anche se ricordo gli episodi di quelle partite. In quel derby la squadra fu penalizzata dal punto di vista nervoso perché i ragazzi erano poco consapevoli della loro forza mentre questa squadra è consapevole. Quando sono arrivato c’era molto da lavorare sulla testa dei giocatori e sono convinto che domani non faranno quegli errori. Però la Lazio è una buona squadra e può avere la meglio sulla partita”.

Ci spiega la situazione contrattuale di Totti?

“Io di Totti ne voglio 15. Voi avete l’interesse a farne giocare uno invece io lavoro per averne 15 forti come lui. Situazione contrattuale? Il mio ruolo è un altro. Io devo gestire la squadra a livello tecnico-tattico, fare delle scelte per avere dei risultati. Se la squadra funziona devo dare forza anche agli altri. Attraverso la crescita si ha un confronto di livello. Io gestisco la mia parte, non voglio altre interferenze su quello che è il rapporto tra Totti e la società”.

Zeman disse che il derby è una gara come le altre. Lei come considera il derby?

“Non voglio sminuire questa partita, ma noi abbiamo altre attenzioni, vogliamo il confronto con l’Europa calcistica. Il derby è importantissimo ma non deve essere la nostra unica ragione di esistere”.

Per alcuni giocatori la Roma è un trampolino di lancio e non un punto di arrivo…

“Nei prossimi 2 mesi i giocatori devono dare il massimo per la causa della Roma, poi a fine stagione chi vuol andar via va via. Da parte mia non ci sono problemi. Anche noi sceglieremo qualcuno da mandare via. E’ giusto che chi ha mire importanti in primis giochi da calciatore importante. Non si può legare nessuno, si continuerà comunque a giocare a calcio. Se tu sei bravo hai un costo di mercato e quindi si trova una soluzione che vada bene a tutti”.

Nainggolan ha detto che Juve e Napoli non sono superiori alla Roma…

“Non lo so perché io sono appena arrivato. Se lui dice così è il primo ad ammettere che ha fatto poco e doveva fare di più. Se lui ha constatato che queste squadre non sono più forti ma se ci sono certe distanze significa che deve pedalare di più”.

VIDEO – LAZIO SOCIAL: ecco il grande lavoro di recupero che sta facendo de Vrij per la Lazio

La sua presenza sarebbe stata vitale per la delicata sfida di domani contro la Roma, ma purtroppo per questa stagione, come già sappiamo, la Lazio non potrà beneficiare per tutta la stagione delle prestazioni di Stefan de Vrij. Lui lavora duramente per farsi trovare pronto per il ritiro estivo e cercare proteggere la difesa biancoceleste fin dal primo giorno della nuova stagione. A testimonianza del lavoro duro che ogni giorno de Vrij sta facendo da diversi mesi, vi proponiamo questo video inserito nella pagina Facebook del suo personal trainer Bram Swinnen:

Stefan de Vrij is building a fire, and everyday he trains, he adds more fuel. At just the right moment, he will light the match. (Quote from Mia Hamm) #LazioRoma

Pubblicato da Bram Swinnen su Sabato 2 aprile 2016

Feeling con gol e vittoria: per il derby la Lazio si affida all’amuleto Klose

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Sono passati cinque anni da quando Miro Klose è arrivato alla Lazio, anni di soddisfazioni e successi per entrambi i coniugi. Che a giugno, come ormai noto, si diranno addio e chissà che, come ultimo regalo, il bomber tedesco non riservi una rete nel derby di domani. Il giusto coronamento per un rapporto la cui prima gioia risale proprio ad una stracittadina, quella del 16 novembre 2011: allora a decidere fu un guizzo proprio di Klose a pochi secondi dal terzo e ultimo minuto di recupero, che regalò la vittoria ai biancocelesti reduci da una serie terribile di 5 sconfitte consecutive al cospetto dei rivali di sempre. Di lì in poi il gol dell’ex Bayern nella sfida stracittadina è diventato praticamente una costante: memorabile quello del momentaneo 2-1 del 12 novembre 2012, senza contare il rigore procurato (con annessa espulsione di Stekelemburg) e trasformato da Hernanes il 4 marzo 2012 e l’ottima prestazione, tra le migliori dei 22 in campo, nell’ormai famoso 26 maggio 2013. Feeling con il gol ma anche con la vittoria, visto che Klose, in dieci sfide ai giallorossi, ha collezionato 4 successi, 3 pareggi e 3 sconfitte. Un bilancio che è ancora migliore se si vanno ad analizzare gli 8 incroci giocati da titolare, in cui il centravanti di Opole ha totalizzato lo stesso numero di vittorie, ma un pareggio e (soprattutto) una sconfitta in meno. Quest’anno sia lui che la Lazio hanno reso molto sotto le aspettative: appena 3 infatti i gol messi a segno tra campionato ed Europa League. Una sorpresa (negativa) per tutti, ma che Miro spera di bissare, stavolta in positivo, domani, per chiudere il cerchio così come l’aveva aperto: con la rete della vittoria.

L’AVVERSARIO DI TURNO – La partita delle partite …serve altro per onorare la maglia?

Ci siamo! Mancano poco più di 24 ore a quella che per i ragazzi di Pioli è l’ultima partita clou dell’anno. Un eventuale vittoria nel derby di domani sicuramente non basterebbe assolutamente a salvare la stagione fin qui disastrosa ma perlomeno permetterebbe ai tifosi biancocelesti di vivere almeno una gioia vera…finalmente. Vero, sarà un derby surreale: pochi intimi sugli spalti, la Lazio alle prese con un infortunio al giorno e costretta ancora una volta a dover affrontare una partita importante con l’emergenza, i cugini giallorossi che vivono un momento di grazia , ecc…ma c’è poco da lamentarsi. Si sono giocati derby in condizioni peggiori, sia di classifica che di formazioni, quindi niente scuse e cercassero ALMENO UNA VOLTA di tirare fuori quella grinta, determinazione e unità di intenti che fino ad ora è quasi sempre assenti ingiustificate quest’anno. Il derby di Roma non è una normale partita di calcio, è il dualismo di un’intera città che prende vita. È l’eterna sfida fra biancocelesti e giallorossi, la storia di tante battaglie cominciate l’8 dicembre 1929. La Lazio non vince il derby dal giorno della storia: Il 26 maggio 2013, finale di Coppa Italia. Sono quasi 3 anni che i biancocelesti non riescono a portare a casa un successo, l’astinenza comincia a farsi insopportabile. In campionato va ancora peggio: 11 nov 2012. E’ arrivato il momento di dare una svolta no? La posta in palio è molto alta per i giallorossi, ancora in corsa per il terzo posto, che garantirebbe l’accesso ai preliminari della prossima Champions League. Un obiettivo da non fallire questo per i cugini, rigenerati dalla cura Spalletti. Dal ritorno del tecnico toscano, infatti, sono una delle formazioni più in forma del campionato: dal 24 gennaio, giorno dell’ultima sconfitta in casa della Juve, hanno messo insieme un filotto di 8 vittorie consecutive, prima di pareggiare in casa contro l’Inter (1-1). La Lazio d’altro canto non ha nulla da perdere, ormai ogni obiettivo è stato fallito, ed un eventuale fatica non farebbe altro che incrementare la collezione di delusioni regalata ai propri tifosi in questa stagione. Magari proprio questo dovrebbe liberare mentalmente i ragazzi di Pioli e spingerli finalmente a fare LA PARTITA PERFETTA. Può succedere di tutto….è un derby. L’unica cosa certa è che mancano solo 24 ore. Per Pioli sarà l’occasione – l’ultima – di assaporare il dolce sapore della vittoria prima del probabile addio. Vincere per salvare la faccia, trionfare per fare in modo che il 26 maggio non resti l’ultimo acuto. Non importa chi segnerà o se l’eroe Senad Lulic sarà assente per squalifica, ciò che realmente conta è portare a casa i tre punti e mettere fine a questo trend negativo. Visto il recente anniversario della scomparsa di Chinaglia, sarebbe un bel gesto onorare la sua memoria battendo gli odiati rivali. Il conto alla rovescia è partito, ricordiamo chi è padrone di casa e chi ospite in questa città. Analizziamo nel dettaglio gli avversari di domani:

LE MINACCE – Visto l’attuale stato di forma che stanno vivendo i cugini giallorossi è dura concentrarsi in particolare su una o due minacce. Ma se proprio si deve scegliere due particolari minacce per la debuttante retroguardia biancoceleste possiamo citare sicuramente Pjanic ed El Shaarawy: il bosniaco sa essere molto pericoloso sui calci di punizione pertanto sarà fondamentale evitare di concedere calci piazzati a ridosso dell’area di rigore, altrimenti sarà necessario sperare che Marchetti sia in stato di grazia. L’altra minaccia che ci sentiamo segnalare è El Shaarawy: l’italiano sta vivendo un vero e proprio stato di grazia da quando è tornato nel campionato italiano, trasformano ogni pallone che tocca in oro realizzando un totale di 5 gol in 8 partite con la maglia della Roma. Bisevac e compagni dovranno alzare il livello di concentrazione al massimo se vogliono interrompere la sua serie positiva del 22 giallorosso.

PRECEDENTI, STATISTICHE & CURIOSITA’ –

  • Derby capitolino numero 144 in Serie A: Roma avanti nel computo delle vittorie per 50 a 36.
  • La Lazio non vince un derby di campionato dal novembre 2012 – tre vittorie giallorosse e altrettanti pareggi da allora.
  • La Roma ha segnato esattamente due gol in quattro degli ultimi cinque derby di campionato.
  • I biancocelesti hanno perso solo una delle ultime sette gare di campionato, due successi e quattro pareggi completano il parziale.
  • Roma imbattuta da nove turni: otto successi di fila a cui è seguito il pareggio con l’Inter.
  • I giallorossi hanno tenuto la porta inviolata solo in due degli ultimi 12 match di campionato – nelle restanti 10 gare, tuttavia, non hanno mai subito più di un solo gol.
  • La Roma è la squadra che ha segnato più gol nella prima mezzora di gioco (19) mentre nessuna squadra ne ha subiti più della Lazio (16) nello stesso frangente di gara.
  • Quattro gol e tre assist per Lucas Biglia in questo campionato: entrambi record personali in una singola stagione di Serie A.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – La Roma vive una situazione diametralmente opposta a quella dei cugini biancocelesti sia sotto l’aspetto dell’umore che dell’Infermeria: Spalletti infatti ha infatti l’intera rosa a disposizione, stranamente non c’è il solito dubbio sulla presenza di Totti che normalmente accompagna le vigilie dei derby, solo Gyomber attualmente risulta tra i giocatori in dubbio. Davanti a Szczesny quindi, la difesa sarà composta da Florenzi, Manolas, Rudiger e Digne. A centrocampo Pjanic sarà il fulcro del gioco giallorosso, ai suoi lati agiranno Keita e Nainggolan favoriti su De Rossi e Strootman, deciso a riprendersi il posto da titolare. Sugli esterni confermatissimi Salah ed El Shaarawy, con Perotti come falso nove. Dzeko, quindi, partirà probabilmente dalla panchina.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Szczesny; Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne; Pjanic, Keita, Nainggolan; Salah, Perotti, El Shaarawy. A disp: De Sanctis, Castan, Zukanovic, Emerson, Torosidis, Maicon, De Rossi, Strootman, Dzeko, Iago Falque, Totti. All. Luciano Spalletti

Squalificati: –
Indisponibili: Gyomber, Vainquer
Diffidati: Pjanic, Digne, Keita, Nainggolan

Marco Lanari

Lazio, Veron sogna la presidenza. E sul derby, spiega come battere la Roma

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Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano“. Versi, questi di Antonello Venditti, che sembrano fatti apposta per descrivere il rapporto tra Juan Sebastian Veron e la Lazio, un rapporto la cui fiamma, nonostante la lontananza – che, come cantava un altro grande della musica italiana, Domenico Modugno, “fa dimenticare chi non s’ama“, non si è mai spenta. E che potrebbe tornare a splendere in tutta la sua vividezza, come ha auspicato stesso ex centrocampista della formazione scudettata del 2000, che nelle scorse ore è tornato a parlare secondo il suo cuore biancoceleste. Ecco uno stralcio della lunga intervista rilasciata sulle pagine de “Il Messaggero“: “Un giorno vorrei tornare come presidente, con Simeone allenatore e Nesta direttore sportivo“. Un sogno per la Brujita, che poi si è soffermato anche sul derby: “Premesso che con la Roma bisogna sempre vincere, quella giallorossa è una squadra che va rispettata, ma non temuta. Per batterla occorre testa freddacuore caldo“. Consigli di un ‘esperto’ della stracittadina, laureato in vittoriologia con rete da cineteca annessa, che si spera la Lazio domani a partire dalle 15 faccia propri.

Cataldi: “Per noi il derby è sempre una partita da vincere”. E sul futuro…

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Giocare il derby da titolare è il sogno di ogni tifoso laziale e domani potrebbe diventare realtà per Danilo Cataldi. Intervistato ai microfoni di RaiSport, il giovane centrocampista ha voluto caricare l’ambiente biancoceleste alla vigilia della partitissima contro i rivali di sempre: “Siamo la Lazio e questa per noi è sempre una partita da vincere. Vogliamo riscattarci“. Chiaro e preciso il numero 32, che poi ha dedicato una battuta al suo futuro: “Mi piacerebbe diventare una bandiera di questa squadra, rappresentarla per 20 anni“. Un desiderio per la cui realizzazione ci sarà tempo, ma al momento la strada imboccata sembra quella giusta. E tutt’intorno fa scorgere i segni della bellezza e della solidità che caratterizzano la storia d’amore tra il buon Danilo e la sua Lazio.

FOTO – WhatsApp, fate attenzione alla truffa. Non aderite se vi arriva un messaggio come questo

 

Come se non ci fossero già abbastanza grane da risolvere nel quotidiano ci si mette anche, all’interno dell’applicazione di messaggistica istantanea WhatsApp Messenger, un balordo servizio a pagamento.

Pare infatti che da un po’ di giorni giri una nuova truffa, che spacciandosi per la nota marca d’abbigliamento H&M, fa iscrivere tutti gli utenti ad un servizio di abbonamento. Quindi si aderisce e si sottoscrive una serie di moduli al fine di attivare una decurtazione settimanale di ben 4,99 euro a nostra insaputa.

Ovviamente al fine di far abboccare i mal capitati si promettono buoni e scontistiche varie, 50 euro nel caso in cui l’utente completi la procedura riportata sul portale: si invia il messaggio a 10 amici tramite WhatsApp, rispondendo a “4 semplici domande” e infine si compila il form con le credenziali.

La strategia adottata dai truffatori è ben studiata e numerosi utenti che si ritrovano tra le conversazioni WhatsApp un messaggio con la possibilità di ricevere uno buono sconto presso il noto marchio d’abbigliamento ci cascano.

Invitiamo tutti coloro che dovessero ricevere una notifica simile a quella sopra citata a diffidare e fare immediato rapporto alla polizia postale.

 

Più che Emozione, estradizione Lazio – IL PUNTO DEL DIRETTORE

Questo è un articolo nato così. Prendendo spunto dall’iniziativa promossa dai tifosi VIP del mondo Lazio. Emozione Lazio, questo è il nome scelto da un gruppo di tifosi, più o meno famosi, che hanno avuto la buona idea di fare qualcosa per riportare la pace, la serenità e comunque fare qualcosa di buono per riavvicinare i tifosi non VIP allo stadio.

100 VIP sono troppi

Il presidente è Enrico Montesano che, dall’alto della sua lazialità, ha sentito il bisogno di fare qualcosa per la causa biancoceleste. Oltre all’attore, sono presenti anche altri laziali storici che hanno avallato l’iniziativa di “Emozione Lazio – Consulta dei 100”, questo il nome completo. Una riunione di personaggi più o meno celebri, che hanno fatto parte della storia della Lazio, ma anche no. Nella lista, molto difficile da reperire, si dice che sia presente gente del calibro di Angelo Tonello, fedelissimo dirigente del presidente Lenzini che lo volle nella sua Lazio,  i direttori di testata Mauro Mazza e Clemente Mimun, il mister della Lazio dei -9, Eugenio Fascetti (presidente onorario), Guido De Angelis, Cristiano e Giorgio Sandri, Gabriele Paparelli, la famiglia GilardoniGiancarlo Governi e via discorrendo. Tutto molto figo e nobile nelle intenzioni, ma c’è un punto interrogativo – grande quanto basta – per domandarsi se in questa iniziativa manchi qualcosa. Beh, è facile capire che in questa lista dei 100 Vip, qualcuno sarà di troppo, (non quelli citati) mentre qualche illustre tifoso, rimarrà inspiegabilmente fuori.

Gli slogan errati

Ci potevano riflettere un attimo di più Montesano & Co. quando hanno partorito lo slogan dell’iniziativa che di per sé è abbastanza criticabile. Chi lo dice che “Più siamo e più la Lazio è forte” ? Una volta si diceva “A Roma, più semo e mejo stamo”. Ma i tempi cambiano e certi slogan non sono più attuali, né per la Lazio né per la nostra gloriosa città. Sul sito della polisportiva (sslazio.org) leggo che questo è “Un altro bel momento di Lazio”. Mica tanto, penso io. Capisco il senso della frase, ma questo è invece, proprio un brutto momento di Lazio. Questa “Emozione Lazio” non mi appartiene per nulla. Anche io nel mio piccolo mi sento un VIP che tra l’altro, per degli inspiegabili motivi, continua a non accedere in Tribuna Stampa né al Centro Sportivo di Formello. Mi dispiacerebbe molto se in questa enorme lista, mancassero i nomi di chi la Lazio la vive a 360°, non soltanto in Tribuna Autorità. Continuando nella lettura dell’articolo apparso sul sito della polisportiva leggo che “Conoscete il motto del sito ufficiale della Società: più siamo e più la Lazio è forte“. A quale società si riferiscono? Il motto della sezione calcio, oppure il motto della polisportiva, che evidentemente è cambiato in questi giorni?!? Io mi ricordo che invece il motto della Polisportiva Lazio, recitava così: Concordia parvae res crescunt. “Più siamo e più la Lazio è forte” ma chi l’ha scritto, Claudio Lotito? In ultima analisi ho modo di leggere “Un benvenuto, pertanto, a questa nuova associazione, composta da bei Laziali e sorretta da nobili fini“. Bei laziali ok, alcuni lo sono certamente, ma non tutti e cento. Sui nobili fini, avrei invece qualcosa da ridire, in quanto gran parte di questi signori so’ stati i primi a dasse quando le cose andavano male e non capisco il perché debbano prendere le parti ai tifosi di curva.

La proposta di Laziochannel.it

Noi riteniamo più attendibile appoggiare, promuovere, quindi dare risalto, a iniziative promosse da chi la Lazio l’ha vissuta sempre in fila, frequentando non solo la Tribuna Monte Mario, forse anche a dei biglietti omaggio. Ecco perché, secondo me, dovremo dar voce  a 3 rappresentanze dei tifosi provenienti dalla base del tifo: Il 33% della consulta dovrebbe essere rappresentato dai tifosi provenienti dalla Curva Nord, il 33% dalla Tribuna Tevere, il 33% dalla Monte Mario. Allora sì che sarebbe un’iniziativa più credibile!

“Emozione Lazio” nasce positiva, ma se ci ragioniamo un attimo di più, non ci vuole molto per capire che il suo destino sarà funesto. La Lazio non possono salvarla Montesano o Governi (faticai parecchio a comprenderlo quando difendeva l’operato di Napolitano). Qui lo scontro è generazionale, ci vuole gente nuova, energie fresche e credibili. Come nella politica, così nello sport. Mi duole dirlo ma questi promotori ormai hanno fatto il loro tempo. E’ il momento di varcare nuovi confini, sdoganandosi da certe etichette. Non basta più essere famoso per parlare di Lazio. Ovvio che a ognuno sarà dato il proprio ruolo, ma questa consulta va riscritta da altre mani! Qui c’è bisogno di credibilità ragazzi, non di notorietà. E ahimé, questi personaggi, o almeno gran parte di essi, non sono credibili per portare avanti una causa così importante. In questa consulta mancano persone importanti, ed anche io a dire il vero, non mi sento inferiore a nessuno, soprattutto se in rapporto a 100 persone. M’inchino dinanzi alla bravura e alla storia di Montesano e degli altri componenti, ma non credo nel loro progetto, almeno fino ad oggi. Emozione Lazio può continuare a vivere se correggerà il tiro, inserendo nel proprio interno la componente che tutti, compresi loro escludono. Come i potenti, i nobili, i ricchi, i raccomandati, i ruffiani e i disonesti, Anche loro, nel loro piccolo, non ascoltano, non rappresentano, non convincono la componente più importante del calcio e della società. Il Tifoso. Il popolo sovrano. + S.P.Q.R. 

Davide Sperati per Laziochannel.it
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Emozione Lazio non è vedere sugli spalti 100 personaggi arricchiti grazie a migliaia di giovani tifosi, ma vedere migliaia di giovani tifosi arricchiti dalla voglia e dal piacere di fare parte di un’Emozione che esiste da più di 100 anni. (Danilo Tramontana)

 

Tassa sui rifiuti alle stelle. Aumento nell’ultimo anno del 9.6% e aumenterà ancora

La tassa rifiuti sfiora ormai quota 9 miliardi e nell’ultimo anno ha visto crescere i propri incassi vertiginosamente, fino a raggiungere la percentuale ‘record’ del 9,6.

Il dato allarmante paradossalmente è che sarebbero in vista ulteriori ritocchi anche quest’anno, in quanto essere l’unica a sfuggire al congelamento deciso dalla legge di stabilità per le altre voci del fisco locale.

POPOLAZIONE – Nell’anno scorso famiglie, esercizi commerciali e imprese hanno pagato per il servizio rifiuti 8,7 miliardi, cioè il 9,6% in più dell’anno prima. La Tari cioè il tributo che si paga sullo smaltimento dei rifiuti è l’unica grande voce a sfuggire al divieto di aumenti imposto dalla manovra a un sistema di tributi che dopo i tagli ImuTasi su abitazione principale, terreni agricoli e imbullonati aspetta dalla prossima manovra l’ennesima riforma. Ebbene quest’ultima, secondo fonti attendibili pare essere in aumento anche quest’anno.

La domanda sorge spontanea, costerà più fare la spesa o smaltirla?

Pino Insegno al contrario. Elogia Totti e critica la Lazio

Il famoso attore e presentatore Pino Insegno, è intervenuto a Rete Sport per parlare di Lazio – Roma. Noto tifoso laziale si è così espresso: “Seguirò il derby ma non mi cambierà nulla vincerlo o perderlo. Ormai alla Lazio i calciatori sono svogliati. Invece alla Roma è tutto il contrario. Lottano e c’è voglia di vincere. La Roma dà più soddisfazioni ai suoi tifosi rispetto alla Lazio. Totti? Lo ammiro, è un amico e sono dispiaciuto per ciò che sta passando. Magari la Lazio avesse avuto una bandiera come lui…“. Infine su Pioli: “E’ una brava persona, ma quest’anno no so perchè sta andando tutto storto e perché ci sia così tanta depressione“.