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FORMELLO – Un sospiro di sollievo per Pioli. Importante candidatura a centrocampo…

Seduta mattutina per i biancocelesti a poco più di 48 ore dal derby. Pioli non abbandona le speranze e cercherà fino all’ultimo di recuperare  Basta e Milinkovic-Savic per la delicata sfida con la Roma, ma il pessimismo continua a dilagare. Infatti, i due serbi nemmeno questa mattina si vedono in gruppo e la loro assenza per domenica sta diventando sempre più una certezza, salvo miracoli inaspettati. L’unica buona notizia della giornata è il recupero di Patric per il ruolo di terzino destro (fermo ieri pomeriggio) è tornano ad allenarsi dopo due giorni di assenza. Lo spagnolo e Braafheid saranno i titolari della sfida di domenica, come successo contro Atalanta e Milan.

Pioli punterà ancora sul solito 4-3-3: le indicazioni di questa mattina (complice anche la situazione infortunati) sono abbastanza chiare. A centrocampo, insieme a Biglia e Parolo, dovrebbe toccare a Cataldi. Per lui sarebbe il primo derby giocato da titolare (l’anno scorso, nel derby di ritorno, entrò a 12′ dalla fine al posto di Biglia). Possibile forfait anche di Onazi: il nigeriano, rientrato dal ritiro con la sua nazionale senza aver giocato neanche un minuto,  figura nella lista degli assenti per il secondo giorno consecutivo (mancano anche Konko, Radu e Kishna). Difficilmente il nigeriano, con la sola rifinitura a disposizione, riuscirà a sfilare la maglia al giovane centrocampista romano. In attacco: sulle corsie laterali ci saranno Candreva e Felipe Anderson: il brasiliano è apparso molto carico in questi giorni e dovrà aiutare il compagno di reparto a mettere in difficoltà la Roma e, al tempo stesso, aiutare Patric e Braafheid nel contenere Salah ed El Shaarawy. Per il ruolo di centravanti si registra l’ennesimo ballottaggio stagionale: le indicazioni della mattinata, però,  riportano Klose in vantaggio su Matri nella corsa alla maglia da titolare. Il tedesco vuole lasciare il segno in quello che molto probabilmente sarà il suo ultimo derby, ma l’ex Milan si giocherà le sue chance fino all’ultimo minuto.

 

 

MERCATO – Tutte le ultime novità, reparto per reparto

Novità importanti di mercato in casa Lazio a poche ore dal derby.
Partiamo dall’attacco, dove il sogno è Huntelaar: l’olandese dello Schalke è infatti in rotta con il tecnico Breitenreiter e vuole lasciare il club. La Lazio sta dunque provando a portarlo a Roma, in un’operazione stile Miro Klose e per questo ha già avviato i contatti con il suo entourage. Nel suo contratto, infatti, è presente una clausola, che gli permetterebbe di liberarsi a parametro zero al termine di questa stagione, in anticipo sulla naturale scadenza di giugno 2017. Tale clausola però è valida solo per un ritorno all’Ajax, il club che ha lanciato nel calcio che conta il giocatore, il quale però, grazie a una ‘minaccia escamotage’, potrebbe farsi cedere comunque ad un altro club per pochi milioni. La Lazio coltiva dunque il sogno, anche se gli ostacoli non mancano: in primis l’ingaggio, che attualmente si aggira sui 3,5 milioni e che il giocatore difficilmente accetterebbe di ridursi al limite massimo fissato da Lotito di 2,5. Inoltre Huntelaar vorrebbe giocare ancora le coppe il prossimo anno e la Lazio al massimo potrebbe garantirgli il campionato. Ecco dunque che, se il 32enne optasse alla fine per un ritorno all’Ajax, libererebbe uno dei pupilli di Tare, ovvero Milik. Insomma, nell’attacco della Lazio 2016-2017 ci sarà spazio per una nuova punta. Anzi, per due: la seconda sarà infatti scelta tra Immobile (che il Torino non riscatterà a 11 milioni) e Gabbiadini (che potrebbe essere coinvolto in uno scambio con Candreva). A giugno il reparto avanzato biancoceleste avrà dunque una faccia completamente rinnovata: con Klose via, Matri che torna al Milan e Keita ancora in bilico tra permanenza e addio, a lasciare potrebbe essere anche Djordjevic, che ha offerte dalla Germania e che potrebbe essere liberato per una cifra non monstre (e in quel caso Tare farebbe un tentativo per l’altro suo pupillo Ibisevic).

A centrocampo, invece, secondo quanto rivela ‘Tuttosport’, in caso di cessione di Biglia, la Lazio si tufferebbe su Baselli, 24enne regista del Torino. Protagonista di un gran inizio di stagione, salvo poi perdersi nel calo generale della squadra, l’ex Cittadella è legato ai granata fino al 2019: per la Lazio non sarebbe dunque semplicissimo assicurarselo, ma un tesoretto ricavato dalla cessione di un big quale appunto il Principito potrebbe fare la differenza.

Infine, capitolo difesa: nelle ultime ore è circolato il nome di Jorge Merè, 19enne talentuoso stopper dello Sporting Gijon (cui è legato da un contratto fino al 2019). Può essere acquistato per una cifra intorno ai 7 milioni (nonostante una clausola rescissoria di 25, che però gli asturiani sono disposti a trattare). A quanto pare, però, la Lazio non ha ancora mosso passi ufficiali per lui, almeno a sentire le parole dell’agente ai media locali: “A quanto ne so, non c’è stata ancora nessuna offerta da parte della Lazio“. Intanto, si lavora anche per la fascia destra: il rinnovo di Konko è infatti ancora in bilico e, in caso di addio, la Lazio starebbe pensando a Zappacosta, 23enne in forza al Torino. Legato ai granata fino al 2019, non si è inserito pienamente nello scacchiere di Ventura, dove rimane spesso fuori a vantaggio di Bruno Peres. Su di lui si sono mosse le big di serie A, allettate dalla valutazione non altissima (Cairo l’ha prelevato lo scorso anno dall’Atalanta per 5 milioni): tra esse, appunto, la Lazio, che però anche in questo caso non ha ancora avuto contatti con l’entourage.

Siviglia: “Assenze un problema, ma il Derby lo vince il gruppo”

E’ stato una delle colonne difensive della Lazio di Delio Rossi, da due mesi è Direttore sportivo della Ternana, a soli due giorni dal Derby della capitale Lazio-Roma, sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione di riferimento per tutti i laziali, “I Laziali Sono Qua“, è intervenuto Sebastiano Siviglia, per parlare della delicata sfida che attende i biancocelesti.

Questo è un periodo delicato per la Lazio e per la città di Roma, sarà una partita anomala, con pochissimi tifosi: “Il Derby si merita sicuramente di meglio, è una partita che coinvolge i sentimenti di una città intera. E’ un dispiacere, sarà un Derby giocato, ma non vissuto come in passato. La stracittadina è una gara speciale, particolare, ma purtroppo questa situazione porterà ad una partita triste. Mi auguro comunque che i giocatori biancocelesti non risentano di questa situazione e diano il massimo per portare a casa una vittoria importantissima“.

La Lazio in questa stagione ha avuto grandi problemi di infortuni e assenze, soprattutto in difesa, ma forse in queste partite la tecnica lascia spazio alle motivazioni: “Ho vissuto Derby in cui eravamo in grande emergenza, ricordo un 3-1 con Talamonti-Giannichedda come coppia difensiva e i fratelli Filippini come terzini…Questo ci fa capire che è una partita particolare e nelle difficoltà si alza il livello di attenzione da parte di tutti. Si tira fuori qualcosa in più che magari può compensare le lacune. Se la squadra macina può mettere una pezza alle tante assenze. La Lazio ha dovuto ovviare alla mancanza di De Vrij, difensore di spessore; lo stesso Gentiletti dopo l’infortunio al ginocchio non ha confermato quanto fatto vedere lo scorso anno; Hoedt mi pare un buon difensore, ma ancora giovane; Bisevac è un uomo di esperienza e qualità e anche Mauricio nonostante tutto non è un pessimo difensore“.

Queste partite si vincono anche con il carattere e la personalità, alcuni giocatori dovrebbero trainare la squadra: “Credo Klose sia uno di quei giocatori che ha dalla sua una storia e una qualità importante, dipende da come arriverà al match. Il tedesco è uno di quegli attaccanti che in queste partite timbra sempre presente. Lo stesso Parolo è un giocatore di grande personalità. Ma in definitiva credo che serve una comunità d’intenti, è il gruppo che vince partite di questo tipo“.

E’ difficile spiegare la differenza di rendimento di alcuni giocatori tra squadra di club e Nazionale: “La condizione fisica e psicologica dell’atleta dovrebbe essere la stessa in tutte le occasioni. Sicuramente sono due contesti diversi, in Nazionale si respira aria nuova che potrebbe essere stimolante. Non saprei spiegare comunque questa differenza di prestazioni, forse è una questione di stimoli. Chi mi ha deluso quest’anno? Mi viene da pensare a Keita e Felipe Anderson, da loro mi sarei aspettato delle conferme dopo la stagione precedente, ma così non è stato. Non mi spiego questa situazione, ma spero possano fare un buon finale di stagione“.

Sui punti deboli della Roma: “Potrebbe essere indicativa la loro partita contro l’Inter. I nerazzurri sono stati bravi ad attaccare sugli esterni. Nella squadra di Spalletti gli esterni bassi tendono ad alzarsi molto ed è in quel punto che bisogna attaccarli nelle ripartenze. I giallorossi sono ua squadra offensiva, bisognerà lavorare molto bene nelle ripartenze, attaccandoli nella zona tra il terzino ed il centrale difensivo“.

L’attuale gestione della Lazio non sembra voler costruire un futuro importante: “Facendo un’analisi ad ampio raggio, sotto l’aspetto dei risultati in quest’ultimo periodo c’è stata una flessione. Sotto l’aspetto gestionale direi che rispetto a 12 anni fa c’è stato un salto in avanti, la società è molto più solida. E’ normale che pensando al 2000 è tutta un’altra storia…Bisogna riconoscere una crescita, soprattutto nello spessore della squadra, ma allo stesso tempo è comprensibile che ci si aspetti un salto di qualità, che però non può essere immediato. La crescita non è stata continua, ci sono state delle flessioni, ma credo siano fisiologiche“.

Sul campionato: “Dire che mi ha impressionato Sarri penso sia quasi banale, Ha cambiato il volto di alcuni giocatori, come Higuain, quest’anno straordinario; lo stesso Koulibaly è passato da buon difensore a vera e propria colonna. La Fiorentina mi ha colpito molto, con Paulo Sousa e il suo 4-2-3-1 innovativo. Una buona squadra in cui Kalinic si è dimostrato un ottimo calciatore. Infine il Sassuolo, che con Di Francesco continua a fare un grande lavoro. Una squadra formata non da campioni, ma che riesce sempre ad esprimere un ottimo calcio. Credo Di Francesco meriti palcoscenici importanti“.

Giulio Piras

Cardinale Bertone: “30 cardinali hanno case più belle”. Suo l’attico da 300 metri quadri

Il Cardinale Tarcisio Bertone risponde picche a chi lo accusa circa il suo attico e in un’intervista al Corriere della Sera si difende dalle accuse dopo la decisione del Vaticano di aprire un’indagine a carico di due ex manager dell’Ospedale Bambino Gesù: “Guardi, fosse per me potevo pure tornarmene al mio paese, però qui ho ancora del lavoro, del resto sono quarant’anni che presto servizio in Vaticano, e poi sarebbe come dargliela vinta a tutti quelli che mi attaccano, agli avversari che vogliono solo quello”.

La ‘casa’, se così si può chiamare, gli è stata assegnata dal Governatorato e si reputa non colpevole se è di 300 metri quadri, e non 700, anche perché all’epoca della sua costruzione le facevano grandi. Poi precisa di essere a conoscenre di ‘appartamentini’ con Cardinali da custodi, di perimetri ‘ben’ più grandi: “Mi fu assegnato d’accordo col Governatorato e col Papa. Non è questione di grande o piccolo: era libero questo. Del resto le metrature degli appartamenti disponibili tendono ad essere ampie, ai tempi li facevano così. Ci sarà una trentina di cardinali che vive in appartamenti anche più grandi. D’altra parte che si può fare, ricavarne monolocali? Si ha idea di quanto costerebbe”.

Riguardo il famoso ‘attico’, il Cardinale precisa: “Se penso a tutto quello che è stato scritto… L’attico che non è un attico, per dire: io sto sotto, al terzo piano. Il terrazzo è condominiale, ci passeggiano tutti gli inquilini. Mi hanno anche ringraziato per i lavori. Li ho fatti perché era così disastrato che filtrava l’acqua, quando già ci abitavo mi pioveva in camera da letto”.

In merito alle svariate fatture Bertone si difende nuovamente: “Proprio così, secondo le fatture che mi aveva mandato il Governatorato. Solo dopo sono saltati fuori pagamenti ulteriori, si parlava di duecentomila e adesso vedo che sarebbero addirittura 422 mila euro, più del doppio. Di queste manovre, di questa filiera di pagamenti io non sapevo assolutamente nulla. Leggo di fatturazioni fuori dall’Italia, è stranissimo che si combini una manovra simile”.

 

L’ERBA DEL VICINO – Totti: “Gioco gratis”. Pallotta: “No, grazie”

In casa Roma la questione della gestione di Francesco Totti è sempre in primo piano, anche se attualmente il derby è la priorità su tutto. Il numero 10 giallorosso ha proposto, con una mossa decisa e azzardata di voler continuare a giocare ancora un altro anno gratuitamente.

“Gioco gratis un altro anno” – Avrebbe proposto alla società il trentanovenne, in scadenza di contratto il 30 Giugno. Quindi l’idea di prolungare il contratto per altri 12 mesi senza prendere un centesimo, come fece anni fa Damiano Tommasi.

PALLOTTA – Dal canto suo il presidente americano ha rimandato al mittente l’offerta, considerando il futuro di Totti soltanto a livello dirigenziale, come ambasciatore della società e non più giocatore.

I manager Baldissoni e Zanzi volati mercoledì a Boston torneranno con la certezza definitiva della scelta del presidente, che chiuderà così dopo 23 anni di calcio giocato.

RASSEGNA STAMPA – Problemi di formazione per Pioli, in arrivo un’altra defezione

In vista del derby di domenica si potrebbe aggiungere un altro nome alla lista di indisponibili per Mister Pioli come confermato dal Corriere dello Sport, stiamo parlando di Patric, terzino destro che avrebbe dovuto giocare e sostituire Dusain Basta. Ieri pomeriggio non si è allenato con i compagni ha svolto un lavoro differenziato in palestra.

ALTERNATIVA – In caso di defezione è pronta l’alternativa, l’adattamento di Mauricio sulla corsia di competenza di Patric.

NAZIONALI – Stanno rientrando a poco a poco dalle rispettive nazionali i giocatori della Lazio, e Lucas Biglia è stato l’ultima. Rientrato nella notte e presenza certa domenica. Manca all’appello soltanto Eddy Onazi. Restano da valutare, invece, le condizioni di Basta e Milinkovic, che stanno recuperando gradualmente da un fastidio al polpaccio.

ROMA – Via del Corso, i Nas fanno chiudere ‘rinomato’ ristorante. Scarafaggi e pulizia carente

I requisiti igienico-sanitari mietono un’altra vittima nel mondo della ristorazione romana: stiamo parlando del noto ristorante ‘Gusto’ in via Augusto Imperatore. I recenti controlli su larga scala fatti ultimamente dai Nas per la verifica del rispetto delle norme igieniche ha portato alla chiusura di non poche attività e quest’ultima è soltanto un’altra tacca per i militari del Nucleo antisofisticazione.

I FATTI – Questo giovedì il blitz nel noto ristorante romano: le irregolarità riguardavano pulizia carente, macchinari un po’ datati e presenza di scarafaggi (nei pressi della cucina). Il blitz è stato effettuato assieme agli uomini dell’ispettorato del lavoro e alla Asl Roma1. A Gusto è stata elevata una sanzione solo amministrativa di circa 3mila euro e una chiusura temporanea.

A TRASTEVERE INVECE – Un altro ristorante torchiato prima di Pasqua, che presentava una situazione più grave (con escrementi di insetti e scarafaggi ‘anche’ in cucina), è stato fatto chiudere dai carabinieri dei Nas e la Asl Roma1. Stiamo parlando de La Villetta, in un vicolo del Buco a Trastevere. In vista anche una denuncia penale per cattiva conservazione degli alimenti e sequestri, per controlli, di 100 kg di cibo.

 

LAZIO SOCIAL – Felipe Anderson e la sua grande voglia di vincere il derby

AGGIORNAMENTO DEL 1 APRILE ORE 8:30 – A Roma non si parla d’altro già da due settimane. La sosta per le Nazionali non ha distratto i tifosi, l’argomento derby è sempre il più caldo. In casa Lazio la consapevolezza è quella di non poter sbagliare: visti i risultati fallimentari, vincere la stracittadina è l’ultimo obiettivo rimasto. Felipe Anderson lo sa e sembra sempre più pronto ad affrontare questa sfida, contro i rivali giallorossi. Questo è almeno quello che dichiara sul suo profilo ufficiale Instagram, vuole lasciare il segno nella prossima stracittadina: “Carico per il derby e per il finale di stagione”. La speranza è che sia lui che i sui compagni riescano a trasformare sul campo almeno una volta queste parole che tante volte i tifosi hanno sentito in questa stagione.

Carico per il Derby e per il finale di stagione con le nuove @adidasfootball! #X15 #BeTheDifference #quebreabanca

Una foto pubblicata da Felipe Anderson (@f_andersoon) in data:

E’ tornato dagli impegni con il la Nazionale U23 del Brasile con tanto entusiasmo e determinazione. Risorse preziosissime da impiegare immediatamente nel prossimo derby della Capitale. Ha voglia di vincere il suo primo derby Felipe Anderson, dopo esserci andato molto vicino la scorsa stagione nel momento in cui cui trasformava in oro tutto quello che toccava.Vuole regalare ai tifosi un grande risultato contro gli eterni rivali dopo una stagione piuttosto avara di soddisfazioni. A giudicare dal messaggio lanciato da FA10 sul proprio profilo Instagram, lo spirito a quattro giorni dalla partita clou di questo finale di stagione, sembra proprio quello giusto: “Tornato a casa con molta voglia di vincere…”.

Tornato a casa con molta voglia di vincere… 👊🏽⚽️🙌🏽

Una foto pubblicata da Felipe Anderson (@f_andersoon) in data:

1 Aprile – In edicola arriva Linus

Il primo aprile del 1965 nelle edicole, fondata da Giovanni Gandini e pubblicata da Milano Libri, arriva la più importante rivista dei fumetti italiani: Linus. L’albo “linus n. 1″ viene per la prima volta distribuito nelle edicole al costo di 300 lire. Fa il suo esordio con una bella copertina verde che ci propone Linus – uno dei principali protagonisti dei Peanuts di Schulz – con la sua inseparabile coperta ed il pollice in bocca. Sopra il nome della rivista una piccola indicazione del suo campo d’interesse, che sarà poi nel corso degli anni sempre più amplio e vario. Sotto il nome della rivista un breve sunto dei fumetti ospitati (“Le storie di Charlie Brown e Li’l Abner e un episodio completo di Braccio di Ferro“). All’apertura dell’albo un trafiletto che descrive l’obiettivo della rivista, quello di pubblicare fumetti di buona qualità senza pregiudizi intellettualistici, ossia  sia fumetti classici che nuovi e ancora ignoti ai lettori, proposti assieme ad articoli ed approfondimenti. Subito dopo una interessante intervista di Umberto Eco ad Elio Vittorini e Oreste Del Buono in cui i tre intellettuali discutono di fumetti e di Charlie Brown. Quindi i fumetti, per prime le strisce dei Peanuts, precedute dalla presentazione dei principali personaggi nati dalla fantasia di Schulz. E’ proposta innanzitutto una pagina di strisce del 1950, per far conoscere al pubblico com’erano i Peanuts degli esordi, dopodichè una selezione di strisce più recenti. La striscia successiva è il Braccio di Ferro di Segar, con l’episodio Braccio di Ferro e le arpìe del 1939. Il terzo fumetto, grottesco e surreale, è Li’l Abner di Al Capp, umorismo intelligente e satira pungente. E’ la volta poi di alcuni articoli dedicati ai fumetti. Infine è la volta delle strisce poetiche del Krazy Kat di Herriman. Al termine del fumetto una pubblicità mostra  ai lettori il secondo numero di Linus.

1 aprile 1976 – Steve Jobs dà vita al suo impero

L’1 aprile 1976 in un garage tre giovani ragazzi, Steve Paul Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne (socio di minoranza), fondarono la Apple Computer Company. Una grande azienda statunitense produttrice di computer, dispositivi multimediali e sistemi operativi, con sede a Cupertino, nello Stato della California, e attualmente una delle aziende di computer più conosciute al mondo. Grazie all’ingegno dei tre la Apple Computer ha cambiato la storia dell’informatica e certamente anche il modo in cui siamo abituati a rapportarci con la tecnologia. Il primo prodotto progettato è Apple I, che fa il suo debutto all’Homebrew Computer Club di Palo Alto sin dal primo mese di attività della società. Il computer è equipaggiato con una CPU Mos Technology 6502 di 1MHz e di una RAM da 8 KB, ma quello che lo rende davvero speciale è proprio il modo in cui è stato messo in vendita. In genere i computer in uso erano dotati di un kit di montaggio, mentre Apple I è formato invece da una scheda madre già collegata all’interno. Coloro che acquistano il computer devono dotarsi separatamente di un alimentatore, un case (la struttura esterna del pc), un monitor e una tastiera. Promuovere il nuovo prodotto per i tre soci non è facile, in quanto il Bit Shop, catena informatica marchiata USA, al momento dell’ordine dei suoi primi 50 computer, per metterli in vendita chiede che siano completi degli altri accessori che servono, mentre l’intento dei tre ideatori era quello di produrre solo le schede. Problema non di poco conto che crea tensioni all’interno dell’azienda, portando addirittura il socio di minoranza a cedere le sue quote. I due soci rimasti riescono a far fronte alle richieste del mercato ma si rendono conto che hanno bisogno di essere affiancati a qualcuno in grado di saper gestire la parte amministrativa. Ruolo che in seguito viene affidato a Clifford “Mike” Makkuula Jr, imprenditore che decide di investire nell’idea di Jobs e Wozniak, e proprio con il suo aiuto sostituiscono ufficialmente la Apple Computer Corporate il 3 gennaio 1977 con la Apple Computer Inc.. Dopo quasi sei mesi dall’avvio della nuova società, lanciano un nuovo progetto, Apple II, che rappresenta una sorta di evoluzione del vecchio Apple I ed è considerato sicuramente il primo pc di successo. Il computer, dotato di una scocca in plastica, oltre alla famosa scheda, e di una grafica a colori, presenta anche la Ram potenziata fino a 12 KB. Prodotto che viene realizzato fino al 1980 e che vende oltre un milione di pezzi al costo di 1.195 dollari escluso il monitor. E’ in questo periodo nasce il famoso logo con la mela morsicata, caratterizzato dal fatto di essere colorato con i toni dell’arcobaleno invertiti. Nel 1980 debutta Apple III, il primo pc interamente prodotto da Apple, ma non raccoglie il successo sperato per via del suo prezzo spropositato che varia tra i 4.000 e i 7.800 dollari: una cifra davvero enorme per l’epoca. I fondatori nonostante il cattivo risultato ottenuto decidono di quotare in borsa l’azienda, vera tappa che determina la crescita della società. Nel 1984 esordisce il primo Macintosh (modello 128 K), lanciato sul mercato il 24 gennaio con una operazione commerciale geniale, sfruttando l’audience del diciottesimo SuperBowl. Da questo però iniziano i problemi per Apple perché le vendite non stabilizzano il fatturato, i due fondatori arrivano ai ferri corti e nel 1985 Jobs viene completamente estromesso dalla società. L’azienda inoltre commette un altro grave errore, che pagherà in seguito caro, concedendo l’utilizzo di alcuni elementi grafici del Macintosh a Microsoft, in cambio di una versione di Word ed Excel compatibile con i computer di loro produzione. Nel frattempo Steve Jobs non si arrende e fonda una nuova società, la NeXT Inc.. Apple entra totalmente in crisi e a metà degli anni novanta la situazione sembra davvero disperata ma, grazie all’acquisto della NeXT Computer, Inc. Jobs riesce a rientrare in società. In pochi anni grazie a lui l’azienda torna ai vertici e raggiunge un successo senza precedenti. Il 16 settembre 1997 gli viene affidato ufficialmente l’incarico di lanciare la società nell’olimpo della tecnologia e da quel momento ne assume il pieno controllo. Apple inizia così a crescere: nel 2000 presenta il sistema operativo Mac Os X, nel 2001 apre gli Apple Store e lancia il lettore musicale iPod e nel 2007 arriva anche l’iPhone e, qualche anno dopo l’iPad.

Rinnovo Biglia, parla l’agente: “E’ un momento cruciale, presto sarà fatta chiarezza…”

A fine campionato sarà rivoluzione ma sarà inevitabile partire da alcune colonne portanti della squadra. Molti si chiedono se tra i punti di partenza della nuova Lazio ci sarà anche lui, il faro del centrocampo biancoceleste, Lucas Biglia. L’argentino è in cima alla lista dei desideri di molti club e a quasi 30 anni è normale che vorrebbe giocare la Champions da protagonista, cosa che la Lazio sicuramente al momento non può garantirgli. E’ anche vero però che, come lui stesso ha detto, a Roma sta benissimo quindi una sua partenza a Giugno non è ancora così scontata. La Lazio vorrebbe tenerlo con un ingaggio da Top Player, ma tanti fattori incideranno sul futuro del capitano biancoceleste. Per approfondire la situazione attorno al giocatore, è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com proprio l’agente del capitano biancoceleste, Enzo MontepaoneNiente è stato ancora deciso in via definitiva. Siamo in un momento cruciale per il suo futuro e presto sarà fatta chiarezza“. Su un eventuale incontro con la dirigenza biancoceleste a breve ha così risposto: “Posso dirvi che mi trovo già in Europa. Nelle prossime settimane incontrerò la dirigenza biancoceleste ed entrambe le parti presenteranno la propria situazione”. Non si sbilancia però sulle percentuali di rinnovo: “Non posso sbilanciarmi. Ripeto, questa è la fase clou delle trattative“.

SERIE B – Un Giorno per la nostra città

Dopo la 33a giornata anche il prossimo turno, il 34° della Serie B ConTe.it, vedrà in campo i protagonisti dello sport integrato, ragazze e ragazzi con e senza disabilità, che giocheranno fra loro durante l’intervallo delle partite. E’ l’ultimo appuntamento stagionale di Un Giorno per la nostra città, il progetto della Lega B con il quale i 22 club dedicano una giornata al mese al proprio territorio. L’obiettivo è duplice. Da una parte aderire al principio di prossimità e saldare il legame con la propria gente, dall’altra sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’inclusione sociale e dell’importanza del volontariato, elevando l’attenzione e il rispetto nei confronti di persone delle quali si vuole valorizzare le diverse capacità.

MAURI – Rinnovo in vista per il capitano?

In questa stagione molto poco felice, anche l’estro di Stefano Mauri ne ha pagato le conseguenze. Il capitano, complice anche una preparazione atletica non eccelsa, sta vivendo una stagione anonima. Pochi i suoi guizzi, a differenza dello scorso anno, dove era tra i pilastri della squadra. Eppur la sua avventura con la casacca biancoceleste potrebbe continuare. Secondo Tuttomrcatoweb, Lotito vorrebbe proporre il rinnovo di un anno al numero 6. Uomo spogliatoio, potrebbe essere colui che dovrà guidare il prossimo anno le nuove leve per un immediato riscatto. Prima della fine del campionato le parti dovrebbero incontrarsi per mettere nero su bianco i dettagli dell’accordo.

Biava sul derby: “Vincere per l’onore. Arbitrerà Banti? Molto male…”

Non sarà un derby come gli altri. Come accaduto all’andata, sarà un match caratterizzato dall’assenza dei tifosi e i giocatori potrebbero risentirne. Soprattutto la Lazio, in cerca di stimoli per terminare al meglio la stagione che non ha più nulla da offrire. Beppe Biava, ex difensore della lazio, è intervenuto a Radio Olympia per analizzare il match: “Giocarlo senza i tifosi sarà molto brutto per i calciatori, am purtroppo sarà così. Spero che la Lazio metta in campo la giusta grinta per salvare la stagione. I biancocelesti devono vincere per salvare l’onore e dare uba gioia ai tifosi“. Interpellato sull’arbitro Banti, che dirigerà il derby, Biava ha risposto attaccando il fischietto: “Mi fa venire in mente quel Napoli – Lazio 4-3, quando regalò il rigore a Cavani, mi diede il cartellino rosso e, soprattutto, non convalidò il gol a Brocchi“. Infine un consoglio alla “vecchia guardia”: “Devono far capire ai nuovi il significato di questa gara. Ai mie tempi Ledesma era colui che ci caricava e che sentiva più di tutti questo match“.

Rocchi ricorda il derby: “Quello del 6 gennaio, indimenticabile”

L’ex bomber Tommaso Rocchi, è intervenuto a Radiosei per parlare dell’imminetne derby tra Lazio e Roma. Rocchi ha ricordato il derby tramite quello che per lui fu la stracittadina più bella: “Il 3-1 del 6 gennaio fu qualcosa di bellissimo, anche perchè andai in rete. Ma quella Lazio era veramente arrabbiata“. Differenze tra la sua Lazio e quella attuale: “Noi avevamo fame e voglia di centrare degli obiettivi. Quest’anno la Lazio non ha queste doti e tutto è andato nel verso sbagliato“. Sugli uomini chiave Rocchi punta su tre calciatori: “Direi Candreva, Klose e Felipe, sono loro che potrebbero cambiare il match“. Poi un consiglio alla Lazio: “Evitare di prendere gol nei primi minuti, perchè potrebbe condizionare tutta la gara“. Infine sul suo futuro: “Ho raggiunto i 200 gol in carriera e sono felice. A fine anno smetto e mi dedicherò alla famiglia. ma voglio restare nel mondo del calcio”.

Cataldi carica la Lazio: “Il derby è sempre una battaglia”

Il giovane centrocampista biancoceleste, Danilo Cataldi, è stato ospite, insieme a Manolas, alla presentazione della Junior Cup, l’iniziativa che vuol promuovere il calcio all’interno degli oratori. Cataldi è stato intervistato dai colleghi della stampa presenti e parlando del derby si è così espresso: “E’ sempre una battaglia dove due squadre danno tutto in campo“. Poi ha parlato della sua carriera: “Ho avuto la fortuna di esordire molto presto in Serie A ed ora sto realizzando il mio sogno da bambino, ovvero giocare con la Lazio. Il momento più emozionante? Indossare la fascia da capitano, lo scorso anno“. Infine un consiglio ai bambini: “Giocate sempre con l’idea di divertirvi“.

Lotito aut-aut alla squadra

Il malcontento per le ultime prestazioni della Lazio colpisce anche il presidente Claudio Lotito, che, a detta di Sport Mediaset, si sarebbe presentato a sorpresa a Formello e avrebbe minacciato che, in caso di sconfitta nel derby di domenica, la Lazio partirà a Norcia per il ritiro.

Pioli sta preparando al meglio la squadra, ma non si arrestano le incertezze e le probabilità di essere esonerato, specie in caso di sconfitta contro la Roma. L’avvicinamento al derby procede senza grossi entusiasmi tra i giocatori. Questa è una partita che tutti i laziali sentono profondamente, soprattutto quest’anno dopo la beffa all’andata, finita 2-0, dopo l’eliminazione dall’Europa League e mentre si va verso la fine di un campionato che non ha riservato buoni risultati per la Lazio.

L’ultima vittoria dei biancocelesti contro la Roma in Serie A, risale all’ottobre del 2012. Comunque vada resterà un derby amaro per l’assenza dei tifosi laziali in Curva Nord, i quali hanno ormai deciso di non entrare allo Stadio Olimpico per vari motivi espressi in una lettera pubblicata al Corriere dello Sport.

FORMELLO – Pioli e gli infortuni in difesa, un incubo senza fine…

Ancora perplessità e imprevisti per Stefano Pioli dopo la seduta di allenamento pomeridiana. Ultimo a rientrare dalla sosta delle nazionali è Lucas Biglia, che ha preso parte alle prove tattiche, ma ciò non tranquillizza il mister. I problemi più gravi arrivano dalla difesa, specialmente dalla fascia destra dove Basta non sembra aver recuperato a sufficienza dalla lesione al polpaccio, infatti oggi non si è visto. Purtroppo i problemi non finiscono qui: Patric non ha lavorato con il gruppo, scarpe da ginnastica e lavoro differenziato a bordo campo per l’esterno spagnolo. E’ rimasto solo Mauricio…infatti, durante le prove tattiche, viene schierato come terzino destro. Qualora l’ex Barcellona non so riesca a recuperare, il brasiliano resterebbe l’unica opzione a disposizione. In sintesi l’unica soluzione per il 4-3-3 di Pioli al momento è: Marchetti, tra i pali, Mauricio terzino destro, coppia centrale Hoedt e Bisevac, terzino sinistro Braafheid. Per quanto riguarda il centrocampo sembrano avvantaggiati la coppia Biglia – Parolo, piuttosto che Cataldi, anche se si è ripreso dall’influenza. In dubbio ancora Milinkovic-Savic, a causa della lesione al polpaccio, lavoro differenziato fino a ieri per lui. A formare il trio d’attacco, sicuramente ci sarà Candreva e Felipe Anderson, il centrale potrebbe essere Matri, favorito a Klose e Djordjevic, ma quest’ultimo enigma sarà risolto soltanto nei prossimi giorni.

Quindi ancora una formazione non al completo e non al meglio. Ai già infortunati Radu, Kishna e Konko si è aggiunto Onazi. Biglia, invece, non ha preso parte alla partitella finale, ma per domenica non dovrebbe essere in discussione la sua presenza.

CURVA NORD – Ecco dove vedere il derby insieme

Come sappiamo ormai da tempo per il prossimo derby che si disputerà allo stadio Olimpico, la Curva Nord della Lazio non entrerà, continuando la protesta che va avanti senza sosta dall’inizio della stagione, contro le barriere in curva. I sostenitori biancocelesti seguiranno il derby alla loro maniera in una location inedita che solo ora è stata resa nota. Ai microfoni di di Radiosei (precisamente nel programma “La voce della Nord”) infatti, un esponente della Curva Nord, ha annunciato che: il punto di ritrovo per vedere insieme il derby di domenica è presso il Palagems di Via del Baiardo a Tor di Quinto e che l’appuntamento é per le 12.30.

Materazzi sicuro: “Pioli farà le scelte giuste per il derby. Chi sarà decisivo? Sicuramente…”

Stringono i tempi per domenica, il derby si avvicina sempre più velocemente e aumenta la pressione su entrambe le squadre, soprattutto sulla Lazio. Ottava in classifica e senza obiettivi da perseguire in questo finale di stagione, ai biancocelesti si presenta l’occasione della stracittadina per allontanare le critiche subite nell’ultimo periodo.

Sono iniziati da un pezzo i confronti a colpi di parole tra i diversi giocatori delle squadre rivali. Il portiere della Roma, Szczęsny ha affermato che la sua squadra si trova nelle migliori condizioni possibili. A rincuorare la Lazio oggi è intervenuto ai microfoni di radio incontro Olympia l’ex allenatore biancoceleste, Giuseppe Materazzi, papà di Marco. Giuseppe, che ha allenato la squadra negli anni 88-90, si è detto fiducioso per le speranze della Lazio: “Nonostante le difficoltà registrate dalla Lazio in questa stagione, sono convinto che la squadra biancoceleste disputerà un grande derby. La Lazio ripartirà dalla stracittadina, Pioli la starà preparando al meglio non caricando i suoi giocatori di eccessive pressioni e responsabilità. Come spesso accade in questo tipo di partite, può vincerle chi si trova in maggiori difficoltà, trasformando gli ostacoli in energia positiva. L’emergenza difensiva? Non mi preoccupa. Gli uomini che il tecnico laziale sceglierà di schierare in campo saranno preparati e collaudati, forti del lavoro svolto in settimana agli ordini del mister. Candreva? Sarà lui l’uomo decisivo. Con la sua qualità unita alla quantità di gioco, può rappresentare l’arma letale che alla Roma può fare male…”.

Non ci resta che aspettare e verificare se le parole del mister si avvereranno.