Home Blog Pagina 2664

Parolo dopo Italia Spagna: “Con questo spirito possiamo battere chiunque”

Il centrocampista della Lazio e della Nazionale Marco Parolo ai microfoni di Rai 1 ha commentato il pareggio tra Italia e Spagna: “Thiago Motta è un giocatore di grande esperienza ed è facile giocare con lui. Abbiamo fatto una grande prova non sfigurando contro uno dei centrocampi più tecnici del mondo. Peccato per il risultato perché potevamo vincerla. Eravamo andati in vantaggio, poi abbiamo preso quel gol sin fuorigioco e non siamo riusciti a concretizzare le tante occasioni per vincerla. Giovani? Abbiamo dei ragazzi pimpanti. Se dietro giochi d’esperienza davanti servono i giovani che danno vivacità ma hanno fatto bene anche i 3 dell’inizio (Candreva, Eder e Pellè, ndr). Sentiamo tanto la maglia Azzurra. Io ho fatto tutte le partite con Conte e fin dall’inizio si capiva il suo intento. La squadra è cresciuta, ha dei principi, se continuiamo con questo spirito e con questi giocatori potremo toglierci delle soddisfazioni. Infortunati? Abbiamo una rosa ampia. Se si mette in campo questo spirito possiamo giocarcela contro tutti agli Europei”.

Il c.t. Conte: “All’Europeo vedrete una grande Italia”. Poi elogia Candreva

Intervistato da Rai 1 al termine di Italia Spagna, il c.t Conte ha commentato il pareggio: “Stasera ho avuto le risposte che cercavo, buona prestazione contro una grande squadra. Posso assicurare a tutti gli italiani che noi saremo squadra all’Europeo, perché il gruppo è formato da bravi ragazzi che amano questa squadra e vogliono lottare per questa maglia. Queste sono partite che servono per far crescere l’esperienza di tanti giovani. Mi spiace commentare un pareggio, io voglio sempre vincere. Insigne e Bernardeschi? Anche Candreva, Pellè ed Eder hanno fatto molto bene”.

Zoff su Cruyff: “Talento puro, ma lui mi fece perdere il pallone d’oro”

Il mondo del calcio continua a piangere la scomparsa di Cruyff. Il tulipano dalla classe cristallina era considerato l’uomo simbolo del calcio totale. Arriva il ricordo di Dino Zoff. L’ex portiere della Nazionale, ha espresso tutto il suo rammarico per la scomparsa del Numero 14: “Era un talento puro, cristallino. Lo affrontai varie volte ed era veramente difficile fermarlo. Quando lui vince la Coppa dei Campioni, riuscì a conquistare anche il pallone d’Oro e io in quell’anno arrivai secondo proprio dieto di lui. Era un attaccante completo, sapeva far gol in ogni modo. Poi (ridendo) confessa di aver subito vari gol dall’olandese“. Infine un aneddoto: “Riuscii a giocare in squadra con lui durante un’amichevole. Nella stessa squadra eravamo io, lui e Beckembauer, ma ormai eravamo dei vecchietti…

ITALIA – Show dell’Under 21 in Irlanda. Bene Cataldi

Gli azzurrini di Di Biagio si sono imposti con un perentorio 1-4 sui pari età dell’Iralnda. Gara valevole per le qualificazioni europee, hanno visto innanzitutto il record di Donnarumma. Il portiere del Milan è il più giovane giocatore ad aver esordito in Under 21, superando il precedente record di Buffon. Ma la partita per la piccola Italia, è stata inizialmente in salita. Infatti è andata sotto di un gol, complice lo sfortunato autogoal di Rossetti. Ma la reazione non si è fatta attendere. Prima è Cataldi con un sinistro a giro ad impensierire il portiere irlandese. Ma questo episodio è il preludio al pari. Benassi inventa un gol da antologia e, in mezza rovesciata al volo, mette il pallone alle spalle di Rogers. Quindi arriva il raddoppio di testa di Rossetti, che si fa perdonare l’autogoal precedente. Nella seconda frazione l’Italia sigla il gol dell’1-3 con Romagnoli, lesto ad inserirsi su assist di Barreca. L’Irlanda prova ad accorciare le distanze dimostrando tanto orgoglio, ma Donnarumma evita la gioia del gol agli irlandesi. A dieci minuti dal termine arriva il poker, con l’autogoal di Lenihan.

FORMAZIONI UFFICIALI di Italia – Spagna

Sono state consegnate le formazioni ufficiali di Italia – Spagna, gara amichevole che si svolgerà a Udine. Conte ha optato per un 3-4-3 molto offensivo, per far fronte al possesso palla degli spagnoli. Ci sono i due biancocelesti candreva e Parolo tra i titolari. Di seguito i 22 che scenderanno in campo:

ITALIA – Buffon, Darmian, Bonucci, Astori, Florenzi, Thiago Motta, Parolo, Giaccherini, Candreva, Pellè, Eder.

SPAGNA   De Gea, Juanfran, Piquè, Ramos, Azpilicueta, San Josè, Fabregas, Thiago Alcantara, Mata, Morata, Aduriz.

Torres erede di Klose? Il procuratore fa chiarezza…

Ancora non è giunta al termine la stagione calcistica, ma in casa Lazio si pensa già al prossimo campionato. La deludente annata avrà ripercussioni sul mercato estivo. C’è da aspettarsi una rivoluzione e (forse) delle partenza di alcuni big per fare cassa. Sul fronte dell’attacco ci saranno sicuramente novità. Matri non verrà riscattato e Klose terminerà la carriera altrove. Ed ecco che in questi giorni si è fatto il nome di Fernando Torres. Lo spagnolo, in forza all’Atletico Madrid, è stato accostato alla Lazio. El Nino ha avuto un assaggio di Serie A con il Milan, per sei mesi, con scarsi risultati. La laziosiamonoi ha interpellato l’agente dell’attaccante, che però ha negato ogni contatto con la dirigenza biancoceleste, anzi dalla sua risposta sembra non esserci nemmeno la possibilità di un’apertura per il passaggio dell’iberico in biancoceleste.

COMUNICATO DELLA NORD CONTRO LE FRASI DI LOTITO

Dalle frequenze di RadioSei, i leader della Curva Nord hanno letto un nuovo comunicato contro le frasi di Lotito dei giorni scorsi (leggi qui), che infangava la curva e i tifosi. Di seguito il comunicato:

La Curva Nord non può rimanere in silenzio e non rispondere alle ultime uscite del Presidente Lotito che ospite all’Università Europea di Roma, ha oltraggiato per l’ennesima volta la nostra gloriosa curva. Una curva dove hanno sempre regnato amicizia amore e fratellanza nello spirito ultras, nascondendosi dietro a presunti riscontri ad iniziare dalla sicurezza, parlando di droga e prostituzione all’interno della Nord. Non possiamo accettare che un simile personaggio faccia delle accuse infamanti nei nostri confronti, tra le altre cose nei confronti di tutte le donne che frequentano la Nord. Lo sfruttamento della prostituzione è un reato deplorevole e abominevole, lontano anni luce da quelli che sono i nostri principi e il nostro credo. Nessuno potrà mai sostenere una simile teoria senza trovare la nostra più ferma opposizione e ribellione. E questo vale anche per le accuse di spaccio in Nord. Il signor Lotito, con le sue parole, pronunciate poi in un contesto di ragazzi, ha superato il limite. Un modo subdolo e falso per attaccare la nostra curva. Per questo e per tanti altri motivi, caro presidente, il tifoso laziale ti ha voltato le spalle per sempre. E sempre per questo motivo, per dimostrare a tutti quanto il popolo biancoceleste sia unito, abbiamo deciso di seguire il derby insieme, lontano dallo stadio. Questa curva non si divide. A breve verranno comunicati luogo e orario di ritrovo“.

La Lazio saluta Johan Cruyff…

Dopo la triste notizia della scomparsa di Johan Cruyff, una delle più grandi leggende della storia del calcio, anche la Lazio, tramite il proprio profilo Twitter ufficiale, ha voluto omaggiare con un ultimo saluto il grande campione olandese deceduto all’età di 68 anni posando una foto accompagnata da questa frase: “Giocare a calcio è semplice ma giocare un calcio semplice è la cosa più difficile. Addio Leggenda”. Di seguito il Tweet della società biancocelestee.

Biava: “Lazio, vinci il derby per fare…”

Lui i derby li ha giocati e vinti con la maglia della Lazio, conosce bene l’ambiente e quello che trasmette la stracittadina, Giuseppe Biava rimarrà per sempre uno degli eroi di quella formazione che scese in campo nel famoso derby del 26 maggio, tanto caro ai tifosi laziali. Così l’ex difensore biancoceleste ha parlato di quella che sarà la sfida tra Lazio e Roma del prossimo 3 aprile: “Non si può parlare certo di stagione positiva, la Lazio non è riuscita per vari motivi a ripetere l’esaltante stagione -continua Biava ai microfoni di Lazio Style Radio- che la rese protagonista lo scorso anno. Le cause sono state: la mancanza di gruppo, la superficialità nell’affrontare alcune gare e così man mano che i risultati non arrivavano si è persa la fiducia”. Poi sul derby: “E’ una partita tanto delicata quanto fondamentale, c’è sempre grande tensione. Vincere significherebbe fare un grande regalo ai tifosi e arriverebbe all’ambiente un segnale positivo in una stagione purtroppo poco esaltante”.

Felipe Anderson smentisce le voci di mercato e rassicura i tifosi biancocelesti

Il campionato volge al termine e si avvicina il calciomercato che, come sempre, promette gioie e dolori per i tifosi biancocelesti. Come in ogni altra finestra di mercato tornano a circolare voci su un eventuale trasferimento del brasiliano Felipe Anderson ad altre squadre ma ancora una volta è lo stesso calciatore a smentire tali voci. Intervistato dai media del suo paese prima della gara tra Brasile e Nigeria Under 23 il giocatore biancoceleste è tornato a parlare del suo passato e del suo prossimo futuro.

Sulla sua vecchia esperienza al Santos ha dichiarato: “Il mio primo anno non andò bene, ho subito un infortunio che mi ha costretto a restare fermo per molto tempo. Però non mi sono arreso e ho continuato a lavorare per riprendere la mia strada. Potevo andare in prestito a un’altra società ma con perseveranza e tanto impegno sono riuscito a conquistare un posto da titolare. Ho superato anche diversi problemi. Il mio difetto maggiore è stata la continuità di rendimento, alternavo buone giocate a brutti momenti. Ho lavorato tanto per arrivare fino a qui.  In Europa ho imparato a restare concentrato e a stare in partita per tutti i novanta minuti di gioco. Mi hanno insegnato come farmi dare la palla, passare, tirare e aiutare la squadra quando ce n’è bisogno”.

Poi sulla Lazio e sul suo futuro: “Ogni volta che si apre il mercato mi ritrovo al centro di tante voci riguardanti il mio futuro. Da due anni il mio nome viene accostato a diversi club europei, ma io  proseguo per la mia strada, penso solo a lavorare e a fare il bene della Lazio, altrimenti rischio solo di perdere di vista i miei obiettivi. Per ora penso solo a fare bene nella mia squadra di club e nella Selezione Olimpica. Devo terminare la stagione nel miglior modo possibile, voglio dimostrare di meritare la  convocazione nella nazionale del mio paese. Il Manchester United? E’ vero, come confermato anche dalla società biancoceleste, lo scorso anno è arrivata un’offerta, ma la società ha preferito tenermi per fare una grande stagione. Purtroppo non siamo riusciti a ottenere gli stessi risultati della scorsa stagione, ma stiamo continuando a lavorare impegnandoci molto. Più in la’ vedremo quale sarà il mio futuro”.

Mandelli: “La Lazio non si è arresa e lo ha dimostrato a Milano”. E sul derby…

La Lazio, ormai fuori da tutto, si appresta ad affrontare la “partita delle partite” e per parlare della prossima stracittadina è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio l’ex biancoceleste Paolo Mandelli: “A Milano la squadra biancoceleste ha dato prova di poter dire ancora la sua in questo campionato. Anche se non è riuscita a cogliere il successo pieno ha mostrato di aver ancora energie da spendere e che una qualche reazione c’è stata. Sono usciti dalla competizione europea e senza obiettivi importanti gli stimoli vengono a mancare. Qualificarsi per l’Europa è difficile quindi ora non resta altro che giocare un gran derby. La stracittadina è una gara che non ha bisogno di una preparazione mentale, il fatto di non avere più obiettivi può dare modo alla squadra di Pioli di pensare solamente a questa gara, soprattutto con l’obiettivo di riscattare una stagione alquanto deludente. Conquistare i tre punti potrebbe anche motivare la squadra da qui alla fine del campionato, ritrovando la fiducia e nuove forze per andare avanti e terminare la stagione nel miglior modo possibile. Per l’allenatore è difficile preparare il derby come fosse un esame per il futuro. Pioli deve concentrarsi solo sul risultato, deve cercare di vincere con ogni mezzo possibile. La sosta forse non è stata un bene perchè preparare una partita così importante senza tanti giocatori impegnati nelle varie nazionali non è certo la situazione migliore per avvicinarsi all’incontro. Tra l’altro tutte le assenze dei biancocelesti sono gravi e tutte nello stesso reparto, che già tra l’altro è deficitario di suo. Sarà difficile per il tecnico trovare le soluzioni giuste. A volte però nelle difficoltà il gruppo si unisce. A lungo andare le assenze possono pesare tanto, ma in un contesto del genere giocatori dai quali non ti aspetti più di tanto possono diventare importanti e dare un grande contributo alla causa. Keita è forte ma se con le qualità che ha ancora non ha trovato la sua giusta dimensione vuol dire che esiste qualche problemino dal punto di vista della maturazione. Ha grandi potenzialità, può giocare sia come centravanti che come esterno, è leggero ma sa come attaccare la profondità. I giallorossi invece hanno ritrovato la concentrazione giusta per il prosieguo della stagione, è una squadra tosta, l’allenatore è riuscito a trasmettere velocemente il suo credo. Spero che almeno fisicamente abbiano speso tanto, aggredirli sin da subito e con continuità potrebbe essere la strada giusta per avere la meglio. Si può risultare aggressivi sia stando alti che chiudendo le loro vie di gioco per ripartire in velocità. L’importante è non permettergli di fare la partita, altrimenti potrebbero risultare molto pericolosi perchè sono una squadra con tante frecce al loro arco. Da qui al termine del campionato la Lazio deve temere solo se stessa. Ora i biancocelesti devono attaccarsi alla maglia, può diventare lo stimolo più forte per potersi sentire in gioco per qualcosa di importante. Una volta nelle squadre c’erano meno giocatori e gli infortuni erano meno frequenti. Prima si era anche più “cattivi” in campo a livello di contatti e di entrate sul terreno di gioco. A livello di prevenzione sono stati fatti dei passi avanti ma sono aumentati i ritmi, le partite sono molte di più e forse i giocatori sono sottoposti a uno stress maggiore”.

VIDEO – Che progressi De Vrij! Il rientro è sempre più vicino…

Ha voglia di tornare in campo il prima possibile e i tifosi attendono il suo rientro con ancor più impazienza. Stefan de Vrij corre e suda per tornare al meglio e offrire nuovamente quella sicurezza che manca ormai da troppo tempo alla retroguardia biancoceleste. A conferma di tutto questo un altro video pubblicato su Twitter dove è possibile osservare il lavoro fisioterapico dell’olandese. L’autore è Mikos Gouka, osservatore della nazionale orange e del Feyenoord (ex club di De Vrij) che con un tweet annuncia: “Si vede il recupero dal grave infortunio: ne aveva davvero bisogno”. Nel filmato il giovane laziale, grazie all’aiuto di Bram Swinnen, svolge il “Functional Resistance Training”.

E’ MORTA LA LEGGENDA DEL CALCIO OLANDESE

Incredibile e triste notizia arrivata pochi minuti fa, una notizia che sconvolge tutto il mondo calcistico. A Barcellona, nella sua abitazione, è morto Johan Cruijff, la leggenda del calcio. Il “Pelè bianco”, dopo aver combattuto per diverso tempo contro un tumore ai polmoni, si è dovuto arrendere spegnendosi così all’età di 68 anni, avendo al suo fianco i parenti che in quest’ultimo periodo si sono stretti intorno a lui cercando di trasmettergli la forza necessaria per sconfiggere il brutto male. Non più di 4 mesi fa, lo stesso campione annunciò di avere il cancro e che voleva affrontarlo con tutte le sue forze. Attraverso la sua pagina ufficiale di Facebook ecco il comunicato: “con grande tristezza vi chiediamo di rispettare la privacy della famiglia durante il loro momento di dolore”. Di seguito la foto commemorativa del grande campione sui profili social ufficiali.

Calori: “Lazio, vinci il derby per i tifosi”. Poi su Keita…

La sosta delle Nazionali, per i giocatori convocati nelle varie selezioni, non permetterà di gustarsi quella calma che servirebbe in previsione del rush finale del campionato. Questo tipo di discorso varrà ancor meno per i calciatori di Lazio e Roma visto che alla ripresa del campionato andrà in scena proprio la sfida tra le due squadre capitoline. A parlare del momento Lazio e della stracittadina del 3 aprile è Alessandro Calori: “La sosta riguarda tutti quanti, non solo la Lazio, ma quello che potrà incidere maggiormente nel finale di campionato per i biancocelesti potrà essere la brutta uscita dall’Europa League, ma c’è poco da fare – continua l’ex Perugia ai microfoni di Lazio Style Radio – la squadra di Pioli dovrà ritrovare le forze mentali e fisiche per questa gara, lo deve fare per i tifosi. Sarà fondamentale schierare la formazione migliore per giocare contro la Roma, è vero ci sono alcune defezioni ma ci si può affidare alla voglia di riscatto di chi ha giocato meno. Se si vuole finire bene questo campionato, anche per le prossime gare da qui alla fine sarà fondamentale il risultato del derby”. Poi su come bisognerebbe preparare questo tipo di match dichiara: “Non serve dire tanto, quando ti avvicini ad una partita così la spinta e la carica ti sale dentro naturalmente”. 

Poi su Felipe Anderson: Ha delle grandi potenzialità ma deve aiutarsi da solo, è un giocatore molto rapido e sa attaccare la profondità ma non è più quello della scorsa stagione, è bravo nell’uno contro uno così come lo sono Candreva e Keita, anche se l’idea di vedere quest’ultimo centravanti mi stuzzica. Ha moltissime qualità, vederlo prima punta è interessante, lavorandoci potrebbe diventare ancor più imprevedibile e questo sarebbe ottimo”.

Infine su Milinkovic: “Ha trovato una collocazione ottima all’interno della squadra e sta crescendo in maniera esponenziale, ha ampi margini di miglioramento. E’ bravo palla al piede, conclude in maniera splendida e nel gioco aereo è fortissimo. Potrebbe avere un grande futuro, cosi come Cataldi, deve solo migliorare”.

FORMELLO – Seduta atletica per pochi intimi

Seduta tutta atletica questa mattina a Formello per i giocatori laziali non impegnati con le nazionali, che hanno svolto una serie di scatti tra i paletti con i sensori sotto lo sguardo attento di mister Pioli, munito per l’occasione di fischietto e cronometro. Non è una novità, ma il programma consueto quando c’è un doppio allenamento, con la squadra dapprima si riscalda in palestra e poi arriva sul campo per i test sulla corsa. Con il pallone il gruppo tornerà invece a lavorare questo pomeriggio alle 15. Gruppo costituito ancora dai nove visti ieri alla ripresa, mentre per i dieci nazionali, partiti ad inizio settimana, inizieranno oggi gli impegni sul campo: ad aprire le danze Cataldi, impegnato con l’Italia U21 nel match, valido per le qualificazioni a Euro 2017, contro i pari età dell’Irlanda. Successivamente, toccherà ai due big azzurri Parolo e Candreva, nell’amichevole di lusso contro la Spagna, che precederà gli impegni di Felipe Anderson, con il Brasile U23 nell’amichevole contro la Nigeria U23, e di Biglia, che sfiderà con la sua Argentina il Cile nella gara di qualificazione ai Mondiali del 2018.

Milinkovic-Savic corre verso il derby: “Non vedo l’ora di tornare”

L’infortunio l’ha tenuto fuori dalla gara di ritorno contro lo Sparta Praga e contro il Milan, ma al derby Milinkovic-Savic proprio non vuole rinunciare. Il serbo sta bruciando le tappe e nella stracittadina potrebbe perlomeno sedersi in panchina. Sul suo profilo instagram Milinkovic-Savic ha scritto: “Non vedo l’ora di tornare”.

Can’t wait to come back!! 💪 ⚪️🔵

Una foto pubblicata da Sergej Milinkovic Savic (@sergej___21) in data:

Mihajlovic-Lazio, interviene anche Galliani

0

Quello di Sinisa Mihajlovic è certamente il nome più caldo in casa Lazio per la sostituzione di Stefano Pioli, che a fine stagione, salvo sorprese, dirà addio alla panchina biancoceleste. Finora sulle prospettive del tecnico serbo nessuno si era ancora espresso ufficialmente. Almeno fino a questa mattina, quando il patron rossonero Silvio Berlusconi ha assicurato la continuazione del rapporto con l’ex allenatore della Sampdoria in caso di vittoria nella prossima finale di Coppa Italia contro la Juventus. A rincarare la dose ci ha poi pensato l’ad Adriano Galliani, che, intervenuto ai microfoni de ‘lalaziosiamonoi’, ha smentito le voci circolate in merito ad un incontro con il numero uno biancoceleste Claudio Lotito riguardo al futuro dell’allenatore serbo Sinisa Mihajlovic. Poche parole, per ribadire che il futuro del tecnico di Vukovar dipenderà da quale sarà l’epilogo della stagione dei rossoneri.

Di Canio Story: in un’intervista al Nuovo Corriere Laziale, Volfango Patarca apre l’album dei ricordi

In un’intervista rilasciata al Nuovo Corriere Laziale in edicola questa settimana, Volfango Patarca è tornato a raccontare la storia di Paolo Di Canio. Ricordi da quando proprio dalle colonne dello storico giornale dedicato al calcio giovanile partì la segnalazione alla Lazio, fino al periodo vissuto fianco a fianco in cui Patarca si trovò a gestire genio e sregolatezza del giovane campione nel calcio degli anni ottanta.

Signor Patarca, durante la sua lunga carriera, soprattutto come Responsabile della scuola calcio della Lazio, ha visto crescere e maturare numerosi talenti, tra i quali Paolo Di Canio. Ci può raccontare come iniziò la sua carriera?

Paolo, all’epoca quattordicenne, nel 1982, giocava per la Pro Tevere e venne a fare un provino per la Lazio, dove io ricoprivo il ruolo di Responsabile della scuola calcio. Le sue qualità sopra la media furono subito visibili, era un già un calciatore eccezionale e ne fui colpito in positivo.

Secondo alcune ricerche, Paolo Di Canio le fu segnalato proprio da un giornalista del Corriere Laziale, è vero?

Sì assolutamente, è vero, Aldo Angelucci, all’epoca giornalista per il Corriere Laziale, segnalò a me e alla Lazio un giovanissimo Di Canio e andai subito a osservarlo e visionarlo in un torneo quando giocava con la maglia della Pro Tevere, notando immediatamente le sue importanti qualità e portandolo alla Lazio.

Avendo visto nascere e crescere calcisticamentePaolo Di Canio, cosa ne pensa della carriera che ebbe come calciatore?

Non posso che esserne soddisfatto. Per me Di Canio per certi versi è stato una scommessa, perché in molti non ci credevano, ma poi si è visto che avevo ragione io, anzi, sono sicuro che poteva anche avere una carriera ancora migliore di quella che ha avuto.

Con l’approdo di Di Canio alla Lazio, tra lei e il ragazzo che tipo di rapporto si creò?

Il nostro rapporto fu sicuramente ottimo fin da subito, io l’ho se guito fino al suo debutto in Serie A con Giuseppe Materazzi, il 9 ottobre 1988 in Cesena‐Lazio e poi è diventato quello straordinario calciatore che meritava di essere.

Può raccontarci qualche aneddoto che a distanza di anni le è rimasto impresso del giovane Di Canio?

Ci sono tantissimi ricordi tra me e Paolo, uno in particolare quando lui non condivideva il passaggio alla categoria superiore nella quale io non mi occupavo più e iniziarono i primi screzi e malumori con gli altri allenatori. Una volta incontrai Di Canio dopo una finale gi vanissimi persa contro la Lodigiani nella quale l’allenatore non lo fece giocare. Lui gettò la borsa ma io gli corsi dietro facendogliela recuperare, rimproverandolo. Penso che da quel giorno è nato Paolo Di Canio calciatore. Un altro episodio è quando l’Italia vinse il campionato del Mondo nell’82 e lo vidi sopra il tetto di una macchina a festeggiare, lo presi per le gambe e lo feci scendere perché se avesse continuato si sarebbe fatto male e non sarebbe stato positivo per la sua carriera.

MERCATO – Offerta americana per Klose. E per Biglia Lotito alza la posta

Che cosa ne sarà precisamente del suo futuro si saprà soltanto tra qualche settimana. Intanto però una cosa è certa: a fine stagione le strade della Lazio e di Miroslav Klose si separeranno. Il tedesco vuole continuare a giocare, come ha dichiarato nei giorni scorsi, e le squadre pronte ad accontentarlo non mancano. Tra esse, secondo quanto riporta ‘Leggo.it’, ci sarebbero i New York Cosmos: il sodalizio presieduto da Pelé sta infatti chiamando insistentemente il numero 11 biancoceleste per convincerlo a trasferirsi tra le proprie fila e, a tale scopo, gli avrebbe già fatto recapitare un’offerta di contratto biennale a 3 milioni di dollari netti annui, cui si aggiungeranno le cifre pattuite da Klose nei contratti con gli sponsor cui fa da testimonial. Non resta ora dunque che attendere la risposta dell’attaccante, il cui futuro sembra però sempre più orientato verso le stelle e le strisce.

E i prossimi saranno giorni cruciali anche sul fronte relativo a Lucas Biglia, la cui permanenza, visto l’interesse di numerosi top club, è appesa praticamente a un filo. La Lazio tuttavia non si rassegnerà facilmente a perdere il suo gioiello e a breve incontrerà il suo agente Enzo Montepaone per provare un ultimo disperato tentativo di prolungare il legame. Al momento, il contratto dell’ex Anderlecht scade nel 2018, ma Lotito e Tare sono pronti a condurlo verso il rinnovo con una proposta da 2,5 milioni annui (quasi il doppio rispetto agli 1,4 milioni che l’argentino percepisce attualmente). Un’offerta da top player insomma, con cui i due dirigenti sperano di contrastare le lusinghe giunte a Biglia in particolare da Madrid, sponda Real. In caso però di non raggiungimento dell’obiettivo, sono già pronti i sostituti, due per la precisione: uno è il giovane talento Youri Tielemans, che all’Anderlecht ha sostituito (senza rimpianti) proprio il regista di Mercedes, mentre l’altro è Jordi Clasie, che la scorsa estate aveva rifiutato il corteggiamento biancoceleste per trasferirsi a quel Southampton dove ora sta faticando a imporsi.

Viareggio Cup, agli ottavi Juventus a valanga. Nei quarti big match Inter-Fiorentina

Il big-match degli ottavi di finale della 68ª Viareggio Cup sorride alla Juventus. I bianconeri calano un poker servito anche dai troppi errori difensivi del Milan. Quattro gol marcano un divario netto tra le due squadre, ma i ragazzi di Brocchi in questo torneo hanno trovato spesso difficoltà e lo scossone preso dalla Juventus è un po’ la risultante di una situazione oggettivamente non ottimale. Comunque c’è la consolazione di avere in organico un ragazzo come Crociata, centrocampista di assoluta qualità che ha già messo piede in prima squadra con due convocazioni.
Il passaggio ai quarti dei bianconeri è stato offuscato dall’infortunio assolutamente fortuito di Clemenza, che appoggia male la gamba destra nel tentativo di fare opposizione su un avversario a debita distanza. Clemenza è un po’, con l’argentino Vadalà , l’elemento di maggior classe del gruppo. Ora Grosso perde un giocatore cardine e nei quarti contro il Bologna, che ha battuto il Sassuolo ai rigori, dovrà cercare un sostituto all’altezza. Intanto la Juventus prosegue il suo cammino senza incassare gol e il portiere Del Favero si conferma una sicurezza tra i pali. A proposito di portieri: il Milan insiste con i sedicenni. Lo scorso anno c’era Donnarumma, ora protagonista in Serie A, quest’anno c’è Plizzari, mai dire mai. Ma un bis di quella portata sarebbe incredibile.
L’altro quarto del gruppo A vede di fronte due squadre in formissima come Spezia e Torino. Filipovic firma su rigore il successo dei liguri sul Livorno e vola in testa alla classifica cannonieri con cinque reti (assieme a Saporetti del Bologna), ma non giocherà i quarti perchè si è fatto espellere. I granata di Longo vanno in fuga con doppio vantaggio, ma il forte vento contrario e la tanta voglia dell’Empoli (due rossi nel recupero finale) li porta ai calci di rigore dove il portiere Cucchietti ne para uno, quanto basta per eliminare i toscani.
Il gruppo B ospitava le due uniche straniere rimaste in gara. È andata male ad entrambe. L’Ujana della Repubblica Democratica del Congo è stata maltrattata da un’Inter pimpante, come finora non si era mai vista. Questo stato di forma trovato proprio nella fase finale è un messaggio preoccupante per le altre aspiranti al titolo. Ora sotto con la Fiorentina, una sfida tra grandi con i viola ritrovati dopo una fase eliminatoria in tono minore. Lascia l’Atalanta che con il talentino Tulissi ha bruciato nella ripresa una clamorosa palla gol, poco prima del vantaggio viola confezionato dal migliore in campo Castrovilli, che serve su un piatto d’argento la deviazione vincente dell’appena entrato Mlakar.
Continua a sognare la Virtus Entella che ha battuto nettamente gli argentini del Deportivo Camioneros. In onda anche la prima autorete del Torneo con il ligure Casagrande: ininfluente, solo pura statistica. La sfida sarà con il Palermo che ha respinto il recupero del Genoa e chiuso i conti con la rete di Giuliano nella ripresa. I rosanero sono abbonati ai quartieri alti ed essere già tra le prime otto è una conferma ulteriore della loro qualità.
Una nota sullo stato dei campi delle quattro partite dei quarti di finale di venerdì: due si giocheranno su campi in erba naturale e in ottime condizioni come Viareggio e Pistoia, gli altri due sul sintetico di Paganico e di La Spezia.
Garantito il calcio spettacolo.

QUARTI DI FINALE

VENERDÌ  25  MARZO 

GRUPPO A
SPEZIA-TORINO
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

JUVENTUS-BOLOGNA
La Spezia / Stadio “B. Ferdeghini” (ore 14) (Sintetico) 

GRUPPO B


PALERMO-VIRTUS ENTELLA
Pistoia / Stadio “Melani” (ore 15)

FIORENTINA-INTER
Paganico (GR) / Stadio “Uzielli” (ore 15) (Sintetico)